titolo premessa cinema e massoneria

 

Prima di visitare questa sezione è necessario leggere questo preambolo. Prima di tutto, essa non è dedicata ai fiorenti rapporti tra l'industria cinematografica e la Massoneria, ma unicamente a quelle pellicole in cui in qualche modo la Massoneria fà la sua comparsa. Usiamo questa espressione perché, nella maggior parte dei casi, non si tratta di film dedicati espressamente alla sètta massonica o a vicende legate ad essa. Come vedremo, si tratta - tranne alcune rare eccezioni - di fugaci apparizioni di immagini o di simboli massonici, di scene che non durano più di qualche secondo.

 

D'altronde, questo non ci deve stupire, giacché - è risaputo - la Massoneria non ama far mostra di sè al mondo profano, ma preferisce apparire in maniera discreta, quasi subliminale, in modo percepibile solo ai suoi adepti, che ben conoscono quei fregi e il loro significato più oscuro. Come avremo modo di vedere, il numero di pellicole contenenti brevi riferimenti ai Figli della Vedova è così elevato che è praticamente impossibile che si tratti di pure casualità. Il sospetto poi si rafforza quando vediamo simbologie della sètta apparire in opere cinematografiche di grande successo. Osservando attentamente queste scene, ci si accorgerà di non aver notato, in film visti in precedenza, questo o quell'altro particolare.

 

è normale. Bisogna piuttosto interrogarsi su quanto i massoni siano presenti nel mondo dell'intrattenimento e dei mass-media in generale e per quale motivo lo fanno. Come molti prestigiosi autori hanno fatto notare, a volte la fiction può diventare un potente strumento di propaganda, di sovversione o di corruzione, soprattutto quando i messaggi che lancia penetrano in menti infantili o impreparate. Ed ora, la parola ai fatti.