
di
Padre Henri Ramière s.j.
1

Satana ha compreso l'irresistibile
potere dell'associazione; e ha adoperato tutta la avvedutezza della
sua intelligenza e tutta la forza della volontà per opporre alla
società delle anime le quali sacrificano i loro interessi egoistici
al trionfo della causa di Dio, un'associazione di anime,
egualmente compatta, che, a costo dei loro interessi eterni,
lavorino per il trionfo della sua causa del male. Se la Chiesa
dei Santi è il
capolavoro del Verbo Incarnato, l'infernale congrega
dei malvagi è il capolavoro dell'arcangelo caduto. In questo, come
in tutto il rimanente, egli si dimostra l'imitatore o piuttosto,
secondo l'espressione di un santo Padre, la scimmia di Dio.
Anch'egli ha dato alla sua «chiesa» una specie di gerarchia, i cui
gradi sono tutti perfettamente legati tra loro.
In mancanza di carità, la quale distrugge i vili egoismi e
accomuna
gli interessi, egli unisce i cuori con la fiamma dell'odio che
sopisce le discordie fino al giorno della vittoria. Quindi, si vedono
teste superbe sottomettersi all'altrui superbia, ed egoisti,
discordi in tutto il resto, unirsi per muovere guerra alla carità. In
ciò nessuna dottrina positiva; solo convengono nel negare; nessun
accordo allo scopo di edificare, ma accordo unanime finché si tratta
di distruggere. Dall'eretico, il quale nega l'autorità della Chiesa,
fino al panteista e all'ateo, che negano Dio; fino allo scettico
che nega tutto, si danno gradazioni senza numero. Sono i diversi
corpi del grande esercito della negazione, vale a dire dell'esercito
di Satana, l'avversario, il nemico della verità. Ognuna di quelle
negazioni gli è utile; e se ne serve scaltramente a tempo e luogo.
E in modo mirabile egli trae partito, per sedurre le anime, da quel
po' di vero che pur rimane presso molti dei suoi seguaci; perché,
nulla riuscirebbe a lui tanto nocivo, anche se ciò non fosse
impossibile, quanto il dover sostenere l'errore nudo e crudo.
arebbe poi lungi dal vero chi credesse che tutti i suoi sono
pienamente informati dello scopo cui egli persegue. Al contrario,
solo a un piccolo numero di caporioni conosce tutto il segreto:
agli altri viene comunicato via via e secondo che progrediscono
nella malvagità: la moltitudine si lascia trascinare alla cieca con
i vincoli delle passioni e dei pregiudizi. Concepiti negli antri
infernali e ricoperti dell'impenetrabile velo del mistero, i
sacrileghi disegni dei satelliti di Satana altro scopo non hanno che
il disordine e lo sfacelo.
Quante volte le loro tenebrose congiure hanno
sconvolto fino
dalle basi gli Stati più solidamente costituiti; quante volte hanno rovesciato i regni e i re, seppellendo in una comune rovina
gli imperi e le dinastie, le istituzioni e gli nomini! Ma
specialmente alla Chiesa essi mirano, e contro di lei le potenze
dell'inferno cercano di prevalere.
Lo sappiamo; questi empi sforzi riusciranno vani; ma intanto
trascinano nell'abisso un grande numero di vittime: si direbbe che
Lucifero, tante volte sconfitto, faccia in questo momento l'ultimo
suo sforzo per trionfare su Nostro Signore Gesù Cristo.
Ma dove attinge la sua forza questa assemblea di malvagi? Donde trae
quel pernicioso suo influsso che la fà essere, ora specialmente, il
più grande pericolo per l'intero Universo? Ah! non ce lo
dissimuliamo; la forza le viene dall'associazione. Segreti vincoli
ne uniscono i membri tra loro: tutti i mezzi di comunicazione che
l'industria umana ha inventati; la stampa, il commercio, le società
industriali, la beneficenza stessa, il vapore, l'elettricità; tutto
serve loro per più avvicinarsi, per rendere più compatta la lega,
più perfetta l'intesa, meglio concertata l'azione, più irresistibile
l'influenza.
E piacesse a Dio che tutti i cristiani usassero per la loro santa
causa la stessa attività e, bisogna pur dirlo, la medesima abnegazione che i ministri di Satana mostrano nel distruggere.
Non li vediamo infatti correre senza posa da un capo all'altro
dell'Europa, affrontare pericoli, superare tutte le barriere che si
cerca di opporre loro? Quante dogane, che non è dato alle dottrine
della Chiesa di Cristo oltrepassare, tentano invano di arrestare le
più abominevoli produzioni della congrega satanica? Chi dunque
fornisce i fondi per stampare tanti cattivi libri e venderli a così
poco prezzo? Chi assolda tutti quei venditori ambulanti? Chi
provvede alla spesa di tante società operaie? Chi paga quegli
emissari inviati a paesi lontani?
Quale attività, quale zelo, quale orribile abnegazione!
Anche questa congrega ha i suoi «sacramenti», e forse i suoi
abominevoli sacrifici, che si studia di avvolgere nel più
impenetrabile mistero, ma sopra i quali la Provvidenza divina fa
risplendere, di tempo in tempo, un raggio di luce che ne svela tutto
l'errore.
Chi, specie ai nostri tempi, non ha inteso parlare delle Società
Segrete, delle loro vendite e delle loro Logge? Chi non sa che
sotto il velo di uno scopo filantropico, si ordiscono, tra i veri
iniziati, le trame più orrende contro il Signore e il suo Cristo,
contro la Chiesa e il suo Capo, contro il potere temporale e i più
sacri interessi della Società, e che i disegni satanici dei capi
della sètta sono difesi dalla legge inviolabile di un giuramento
sacrilego?
È il male che lotta contro la luce, il vizio contro la virtù, la
morte contro la vita, l'inferno contro il cielo, Satana contro Dio;
lotta terribile, che è cominciata con la prevaricazione dell'angelo
ribelle e che non ha cessato di rinnovarsi durante il corso dei
secoli, sebbene sotto forme differenti e con esito diverso.
Se la natura stessa di questa guerra subdola e tenebrosa, che lo
spirito di menzogna muove al Dio della verità, non ci nascondesse la
maggior parte delle sue mosse; se, come si è scritta la storia della
Chiesa di Gesù Cristo, si potesse scrivere quella della «chiesa» di
Satana, si vedrebbe con quale unità d'intendimenti, con quale
cospirazione di sforzi, con quale tattica pieghevole insieme e
tenace sia stata condotta tale guerra. Vi riconosceremmo facilmente
la discendenza dei figli di Caino e di Canaan, dal principio dei
secoli fino ai nostri giorni: e questa storia, da sola, sarebbe una
prova convincente del potere formidabile che le anime posseggono
quando si uniscono tra loro. Quale infatti non deve essere la forza
dell'associazione, se osa disputare la vittoria allo stesso Dio e
impedire per molti secoli il frutto degli sforzi del Verbo
Incarnato, dei suoi angeli e dei suoi Santi? Così, l'associazione è
sempre un principio di forza, anche quando non può esserlo di
perfezione e di felicità.
Come in cielo l'unione di tutti i Santi in uno stesso amore è la
sorgente della loro felicità divina; così nell'inferno
l'associazione degli angeli ribelli in un medesimo odio è la
sorgente della loro funesta potenza. E la terra, posta tra il cielo
e l'inferno è il campo dì battaglia di cui, ormai da sessanta secoli, le
due grandi società si disputano l'impero.
Essenzialmente opposte per lo spirito che le anima, i capi che le
reggono, il motivo che le spinge, le opere che compiono, il fine al
quale tendono e per il termine a cui giungono, le due associazioni
convengono in un solo punto; nella dimostrazione che ci forniscono
della potenza che nasce dall'unione delle anime in un medesimo
intento.
L'una viene dal cielo e conduce gli uomini al cielo per la via della
virtù, l'altra, che ha origine dall'inferno, vi trascina i più dei
suoi adepti per la via larga della colpa.
Quante meraviglie da un lato; quanti delitti dall'altro! Qui le
virtù più divine crescono e si svolgono, illuminate dal sole di
verità e fecondate dall'amore: là, quasi rettili schifosi, vizi
nefandi si moltiplicano nelle sentine dell'errore.
Ma a chi attribuire questi grandi risultati per il bene e per il
male? Lo ripetiamo: alla potenza dell'associazione. La virtù, per
essere feconda, ha bisogno di unirsi alla virtù; come il vizio
d'altra parte deve al contatto col vizio il suo spaventevole
riprodursi.


Note
1
Cfr. P. H. Ramière s.j., L'apostolato della preghiera in unione col Cuore SS.mo di
Gesù, Messaggero del Sacro Cuore, Roma 1927, pagg. 179-185.