a cura di H.O.M.E. 1

 

postato: 7 gennaio 2014

 

lobby gay

 

In questi ultimi anni, le forze politiche progressiste di vari Paesi europei stanno facendo pressioni sui rispettivi governi al fine di introdurre nella propria legislazione norme che tutelino i diritti civili delle minoranze sessuali. Di fronte a questa operazione propagandistica, nonostante le resistenze di vasta parte della popolazione (vedi quello che è successo recentemente in Francia...), i mass media, sempre proni davanti alle direttive che arrivano dall'«alto» e propugnatori del «politicamente corretto» (ossia del pensiero unico), presentano al grande pubblico solo l'aspetto umanitario di questo problema, ma si guardano bene dal rendere noti certi comportamenti sgradevoli presenti nel pensiero gay. Il pregio di questo articolo, composto in gran parte da dichiarazioni uscite dalla penna di autori omosessuali (e quindi al di sopra di ogni sospetto), è di mettere in luce alcune tendenze (piuttosto diffuse nella comunità gay) a dir poco imbarazzanti: da un lato il disprezzo patologico verso gli eterosessuali e la discriminazione sessuale che c'è tra omosessuali maschi e femmine; dall'altro, la discriminazione razziale presente negli ambienti gay statunitensi verso gli omosessuali di colore... Che accadrà alla nostra società quando questa potente lobby potrà mettere le mani sull'educazione delle giovani generazioni?

 

 

femminismo gayMichael Swift, un autore omosessuale, ha affermato: «I nostri scrittori e artisti (gay) faranno l'amore tra uomini alla moda e socialmente accettabili [...]. Noi elimineremo le relazioni eterosessuali [...]. L'unità familiare verrà abolita» 2. Ecco un'indicazione dell'atteggiamento patologico che certi omosessuali hanno verso il genere opposto. E se l'asserzione di Swift - secondo cui gli omosessuali vorrebbero eliminare l'unità familiare - sembra incredibile, gli autori gay Marshall Kirk e Hunter Madsen si sono espressi sull'argomento in questi termini: «Per quanto appaia esagerata e violenta, questa affermazione (di Swift) è abbastanza rappresentativa della linea presa dai media gay radicali» 3. Ecco un altro indizio di attitudine patologica. L'omosessuale Mark Dennis ha ammesso in un'intervista concessa al Wall Street Journal che «il progetto gay [...] è di pianificare la fine degli "animali da riproduzione" (gli eterosessuali) attraverso il controllo dell'istruzione pubblica» 4. In altre parole, alcuni attivisti omosessuali vorrebbero il controllo sulle scuole pubbliche per poter insegnare che le normali relazioni sessuali uomo-donna sono sbagliate! Un'altra segno dell'atteggiamento patologico che certi omosessuali manifestano nei confronti del genere opposto è l'affermazione della lesbica Geri Cox: «I vecchi mi irritano... gli irascibili pure. Specialmente gli uomini. Sona arrivata al punto di odiarli» 5. Questo atteggiamento anti-maschile è comune fra le lesbiche, come lo sono le affermazioni che seguono: «Poiché la delusione generale e il sospetto verso tutti i maschi era centrale nella dottrina lesbo-femminista, l'uomo gay è stato naturalmente visto come un altro nemico, un'altra creatura umana dotata di pene, e le lesbo-femministe non avrebbero mai potuto coalizzarsi stabilmente con i gay maschi per una rivoluzione omosessuale» 6.

 

Così si è espressa la scrittrice lesbica Lillian Faderman. Certi atteggiamenti sessisti sono così comuni e forti fra gli omosessuali che anche i «naturali» alleati, gay e lesbiche, trovano difficile se non impossibile lavorare insieme. Ecco un'altra affermazione simile dell'attivista omosessuale Dennis Altman: «C'è parecchio disinteresse da parte dei gay per i problemi delle donne, e [...] ostilità da parte delle lesbiche per il movimento maschile gay» 7. Ancora Marshall Kirk e Hunter Madsen: «I gay e le lesbiche sono mele e arance; può accadere che esse si trovino semplicemente nello stesso barile perché la società in cui vivono tratta tutti i frutti allo stesso modo. In altre condizioni, probabilmente questi due generi non socializzerebbero l'uno con l'altro, soprattutto all'interno di organizzazioni» 8.

 

michael swift lillian faderman dennis altman
Michael Swift Lillian Faderman Dennis Altman

 

Simon LeVay, un altro autore omosessuale, ha rivelato che negli anni Settanta «i gay e lesbiche hanno combattuto la loro battaglia privata dei sessi. Generalmente, i  gay non si sentivano i benvenuti quando entravano nei locali delle lesbiche, e viceversa» 9. Similmente, lo scrittore omosessuale Eric Marcus ha ammesso: «Nelle comunità gay delle città più grandi, la discriminazione sessuale tra uomini e donne è dilagante» 10. Il Prof. Martin Duberman, un attivista omosessuale, ha riconosciuto che «la discriminazione sessuale [...] è rampante nel maschio gay» 11. Grant Pick, reporter del giornale pro-gay Chicago Tribune, ha scritto nel 1993: «La discriminazione sessuale persiste fra omosessuali [...] e lesbiche, e in particolare ci sono stati diversi casi di discriminazione da parte di omosessuali maschi» 12.

 

Ernest Tucker, un giornalista del quotidiano pro-gay Chicago Sun-Times, in un articolo intitolato «Girlcott Hits Sexism at Gay Parade», ha riferito che, nel 1997, a Chicago, due gruppi di lesbiche hanno progettato di boicottare il North Side Gay and Lesbian Pride Parade «perché dicono che in passato diversi maschi gay fra gli spettatori le hanno molestate verbalmente e fisicamente» 13. Un grosso indizio che aiuta a spiegare tutta la discriminazione sessuale che c'è tra gli omosessuali è contenuto in queste parole dell'omosessuale Dennis Altman: «Indubbiamente, per molti omosessuali c'è qualcosa di minaccioso nell'idea di intimità con l'altro sesso» 14. Secondo il biografo Tom King (pure lui gay), David Geffen, omosessuale, produttore discografico e cinematografico, fondatore della Asylum Records e della Geffen Records, e co-fondatore della DreamWorks SKG, ha ammesso che «aveva paura del sesso opposto» 15.

 

simon levay martin duberman david geffen
Simon LeVay Martin Duberman David Geffen

 

Se gli omosessuali si permettessero di nutrire sentimenti di affetto per il genere opposto, è probabile che essi inizierebbero a dubitare della loro identità omosessuale. Quindi, molti gay sviluppano dei sentimenti negativi per il genere opposto. Questa paura dell'omosessuale di avere intimità con il genere opposto, questa eterofobia, rende conto di tutta la discriminazione sessuale presente fra i gay. Sembra che quegli omosessuali che amano identificare certe persone come «omofobe», stiano solamente proiettando sugli altri una variazione della loro fobia... Oltre a quello già menzionato, un altro tipo di sessismo praticato da determinati omosessuali è la discriminazione verso gli eterosessuali.

 

Jon Margolis, articolista (in passato pro-gay) del Chicago Tribune, ha scritto: «Nel teatro, nella moda, e in gran parte del mondo culturale e intellettuale, essere omosessuale è un fattore che aiuta molto, discriminando così chi va nell'altro senso (gli eterosessuali)» 16. Questo pregiudizio degli omosessuali nei confronti degli eterosessuali è dovuto in parte al fatto che molti gay credono di essere superiori agli eterosessuali. Il Prof. Martin Duberman ha ammesso che il «classismo» (ossia l'élitarismo inteso come superiorità) è un sentimento comune fra gli omosessuali 17. Oltre ai suddetti pregiudizi omosessuali, Altman afferma «nel mondo gay c'è anche una presenza piuttosto considerevole di razzismo» 18. Il Prof. Duberman è d'accordo. Egli menziona «il razzismo endemico nella nostra comunità (omosessuale)» 19, e afferma che «nel maschio gay il razzismo [...] è dilagante» 20. Anche LeVay parla di «razzismo all'interno della comunità gay e lesbica» 21.

 

Anche lo scrittore Frank Browning, notoriamente omosessuale, parla delle «divisioni razziali nella vita gay di San Francisco» 22. Deborah Johnson, una lesbica di colore, ha «scoperto che per i neri, quanto ai classici diritti civili, la comunità lesbica e gay non è migliore della comunità etero [...]. Quando un omosessuale di colore si presenta ad una riunione o ad un raduno sociale viene trattato con freddezza. Nessuno gli parlerebbe mai. L'insensibilità è veramente accentuata. E vengono fatti commenti razziali per tutto il tempo» 23. L'omosessuale di colore Keith Boykin ha dedicato un intero capitolo di un libro che ha scritto a questo particolare pregiudizio. Egli lo ha intitolato «Gay Racism» («Razzismo omosessuale») 24.

 

frank browning deborah johnson keith boykin
Frank Browning Deborah Johnson Keith Boykin

 

Dan Perreten, un articolista del giornale omosessuale Windy City Times, ha ammesso: «Il razzismo è malvagio, ed è vivo e vegeto nella comunità gay» 25. Riassumendo tutte queste affermazioni, la maggior parte delle quali proviene da omosessuali, dobbiamo concludere che c'è una forte tendenza tra gli omosessuali ad essere prevenuti ed eterofobi verso il sesso opposto e verso gli eterosessuali. A molti omosessuali piace denigrare il sesso opposto perché vogliano creare un'atmosfera malata tra i sessi 26.

 

Ad esempio, gli omosessuali direbbero cose del tipo che «le donne sono solo ronzini che si sposano per i soldi». Molti gay vorrebbero tenere separati gli uomini dalle donne. Non permettiamoglielo. Ecco un paio di affermazioni interessanti dello scrittore omosessuale Paul Varnell pubblicate sul giornale gay Chicago Free Press: «Le lesbiche e i gay non hanno nulla in comune, eccetto l'incomprensione reciproca». «Quasi tutti i maschi gay dicono di sperimentare il loro desiderio per altri uomini come un dato di fatto, come se fosse una parte inerente a sé stessi. Al contrario, molte lesbiche (ma non tutte) considerano il loro desiderio sessuale per le donne come una scelta» 27.

 

Questo atteggiamento delle lesbiche può essere spiegato in questo modo: molte lesbiche sono state vittime di abusi sessuali da parte di uomini quando erano molto giovani, e probabilmente sanno di non essere nate con questa inclinazione, ma di aver scelto di esserlo a causa della paura che provano per gli uomini. Un ultimo particolare intrigante: «Alcune ragazze scout, autrici del libro "On My Honor: Lesbians Reflect on Their Scouting Experience", hanno rudemente affermato che una su tre donne dello staff professionale pagato delle Girl Scout è lesbica» 28. Cosa ci fanno tutte quelle lesbiche in quel posto? Stanno tentando di assumere il controllo dell'organizzazione? O vogliono «reclutare» altre ragazze nelle loro file?

 

paul varnell on my honor: lesbians reflect on their scouting experience
Frank Browning Paul Varnell On My Honor...

 

gay flag

incoraggiato e inaccettabile

banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dall'originale inglese Do Homosexuals Have A Hidden Agenda?, a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web

http://www.home60515.com/5.html

H.O.M.E. è l'acronimo dell'associazione statunitense Heterosexuals Organized for a Moral Environment («Eterosessuali organizzati per un ambiente morale»).

2 Cfr. M. Swift, «For the homoerotic order» («Per l'ordine omoerotico»), in Gay Community News di Boston, del 15-21 febbraio 1987.

3 Cfr. M. Kirk- H. Madsen, After the Ball («Dopo il ballo»), Doubleday, New York 1989, pag. 361.

4 Cfr. M. Dennis, «AIDS and Deep Denial» («AIDS e rifiuto profondo»), in Wall Street Journal, 26 maggio 1993, pag. A19.

5 Cfr. M. Barron Barrett, Invisible Lives («Vite invisibili»), William Morrow Co., New York 1989, pag. 248.

6 Cfr. L. Faderman, Odd Girls and Twilight Lovers («Strane ragazze e amanti crepuscolari»), Columbia U Press, New York 1991, pag. 212.

7 Cfr. D. Altman, The Homosexualization of America, the Americanization of the Homosexual («L'omosessualizzazione dell'America, l'americanizzazione dell'omosessuale») St. Martin's Press, New York 1982, pag. 222.

8 Cfr. M. Kirk- H. Madsen, op. cit., pag. 258.

9 Cfr. S. LeVay-E. Nonas, City of Friends («Città di amici»), The MIT Press, Cambridge 1995, pag. 61. Levay è rimasto famoso per i suoi studi che volevano dimostrare (senza peraltro riuscirci) che l'omosessualità sarebbe un fatto genetico (N.d.T.).

10 Cfr. E. Marcus, Making History («Fare la storia»), Harper Collins Publishers, New York 1992, pag. 265.

11 Cfr. M. Duberman, About Time («A proposito del tempo»), Gay Presses of New York, 1986, pag. 336.

12 Cfr. G. Pick, «Outward Mobility» («Mobilità esterna»), in Chicago Tribune, del 7 febbraio 1993, sezione X, pag. 16.

13 Cfr. E. Tucker, «Girlcott Hits Sexism at Gay Parade» («Il boicottaggio femminile ha fatto mostra di discriminazione sessuale durante una parata gay»), in Chicago Sun-Times, del 14 giugno 1997, pag. 11.

14 Cfr. D. Altman, op. cit., pag. 222.

15 Cfr. T. King, «I am in Love with Cher» («Sono innamorato di Cher»), in Chicago Sun-Times, del 15 marzo 2000, pag. 50.

16 Cfr. J. Margolis, «Politics, Fashion, Parents' Dreams» («Politici, moda, sogni di genitori»), in Chicago Tribune, del 13 gennaio 1986, sezione I, pag. 13.

17 Cfr. M. Duberman, op. cit., pag. 336.

18 Cfr. D. Altman, op. cit., pag. 221.

19 Cfr. M. Duberman, op. cit., pag. 337.

20 Ibid., pag. 336.

21 Cfr. S. LeVay-E. Nonas, op. cit., pag. 158.

22 Cfr. F. Browning, A Queer Geography («Una geografia bizzarra»), Crown Publishers Inc., New York 1996, pag. 167.

23 Cfr. E. Marcus, op. cit., pagg. 442-443.

24 Cfr. K. Boykin, One More River to Cross («Un altro fiume all'incrocio»), Doubleday, New York 1996, pag. 212.

25 Cfr. D. Perreten, «Moral Minority» («Minoranza morale»), in Windy City Times, del 28 maggio 1998, pag. 15.

26 A riguardo delle malignità maschiliste o razzista che circolano nelle cerchie omosessuali, vede il libro More Man Than You'll Ever Be («Molto più uomo di quanto tu sarai mai»), di Joseph Goodwin (U Press, Indiana 1989).

27 Cfr. P. Varnell, «Gay Wisdom» («Saggezza omosessuale»), in Chicago Free Press, del 30 novembre 2005, pag. 6.

28 Cfr. K. J. Lopez, «The Cookie Crumbles» («Così va il mondo»), in National Review, del 23 ottobre 2000, pag. 32.

 

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