di Dawn Worswick 1
Negli ultimi tre mesi, tre stelle del cinema a luci rosse sono morte. La pornostar Hunter Bryce (1980-2011) è stata trovata morta il 13 aprile 2011 nella sua casa situata nella San Fernando Valley. Aveva solamente trent'anni. La sua pagina facebook è piena di commenti del tipo «riposa in pace Hunter», «sei stata una grande pornostar», «ci manchi molto». I film nei quali è stata protagonista erano di genere veramente violento, quelle pellicole in cui le ragazze vengono legate e stuprate in branco, usate e buttate via. I suoi amici definivano il suo comportamento «freddo ed eccentrico», sebbene la Bryce stesse chiaramente avendo dei problemi di droga e avesse più volte chiesto aiuto su twitter.
Nessuno sembra averla ascoltata, tranne l'ex pornostar Shelly Lubben, creatrice di The Pink Cross Foundation. La Lubben ha tentato di contattarla inviandole diversi messaggi su twitter e facebook. Essa ha chiesto ai suoi fans di pregare per Hunter. Le altre due stelle del porno decedute sono Greg Centuaro, morto a trentaquattro anni il 26 marzo 2011 per un'apparente overdose di droga, e la pornostar tedesca Sexy Cora, scomparsa a il 20 gennaio 2011 per una complicazione sopraggiunta nel corso di un'operazione per aumentarle il seno. Come ha riportato Sky News, si trattava del sesto intervento chirurgico di questo tipo a cui si era sottoposta. Aveva solamente ventitre anni.
Shelley Lubben ha chiesto di pregare anche per Kacey Jordan, il giocattolo umano usa-e-getta con cui si è trastullato il celebre attore Charlie Sheen. La Jordan ha tentato il suicidio il 14 marzo 2011 dopo una sbornia, e ora sta lottando per mantenersi sobria. Recentemente, essa è stata ricoverata in ospedale e Shelley non vuole fare nient'altro che aiutarla attraverso questo dolore prima che finisca all'obitorio, com'è successo a molte altre sue colleghe prima di lei. Shelley Lubben, una famosa ex pornostar ed ex prostituta, è veramente un eroina dei tempi moderni che cerca di salvare vite umane mediante la sua organizzazione, la Pink Cross Foundation.
Essa è la sorella che si prende cura e corre in aiuto in tutto il mondo di dozzine di ragazze e di ragazzi che accusano l'industria pornografica di essere piena di magnaccia, di stupratori e di persone che farebbero qualsiasi cosa pur di trovare «la persona giusta», anche se il «talento» è minorenne. Ha dichiarato la Lubben: «La maggior parte della gente che lavora nell'industria del porno proviene da famiglie distrutte. Molte delle ragazze hanno subito abusi sessuali. Così, l'industria a luci rosse adesca questo genere di persone per sfruttarle. In realtà, quando qualcuno di voi si mette a guardare materiale pornografico, sta contribuendo al crollo e alla distruzione di superstiti adulti di abuso sessuale su minore, con problemi di droga e malattie fisiche. Ecco ciò che state realmente guardando perché, ve lo giuro, nessuno di quelli che lavorano in quel tipo di industria è sano» 2.
Ecco un'altra citazione proveniente da un ex consumatore abituale di pornografia: «Qualcuno in rete ha parlato di quelle pornostar che subiscono abusi. Così, ho fatto una ricerca su Google. Sono uscite diverse voci e ho letto numerose storie. Non guarderò mai più il porno; è terribile e immorale. Sembra una forma di schiavitù moderna o il traffico di esseri umani».
Ecco alcuni fatti relativi all'industria pornografica, che a ben guardare non è poi così affascinante come sembra:
La Dr.ssa Mary Anna Layden, co-direttrice del Sexual Trauma and Psychopathology Program, al University of Pennsylvania's Center for Cognitive Therapy, ha affermato: «Attualmente, la pornografia è il più grande pericolo che io conosca per la salute psicologica. Internet è un sistema di spaccio perfetto perché è anonimo, eccitante e propone modelli di condotta per questi comportamenti. è possibile ricevere la "droga" a domicilio ventiquattro ore su ventiquattro, senza censura, e i ragazzini sanno come usarlo molto meglio degli adulti. Si tratta di un sistema di consegna perfetto se vogliamo avere un'intera generazione di giovani tossicodipendenti da porno che avranno sempre la droga nella loro mente».
Ed ora la testimonianza di alcune star (ed ex star) del porno:
- Jenna Jameson, pornostar e produttrice: «Molte ragazze fanno la loro prima esperienza girando un film in uno schifoso appartamento a Mission Hills accoppiandosi con gente che pensa che il suo nome sia "cagna". E queste ragazze, alcune delle quali hanno il potenziale per diventare delle grandi stelle dell'industria porno, se vanno a casa e giurano di non farlo mai più perché quell'esperienza è stata terribile». - Jersey Jaxin, ex pornostar: «Ci sono ragazzi che ti danno pugni in faccia. Ricevi il seme di molti tipi sul volto e negli occhi. Sei malconcia. Ti potrebbero uscire le budella. E la cosa non finisce mai».
- Genevieve, pornostar: «Avevo fluidi corporei sulla mia faccia e ho dovuto rimanere in quello stato per dieci minuti. L'abuso e la degradazione sono stati umilianti. Ero sudata e provavo un dolore profondo. All'apice di quella impressionante esperienza tutto il mio corpo era sofferente, e sono rimasta irritabile per l'intera giornata. Al regista non gliene fregava niente di come mi ero sentita; lui voleva solo finire il video». - Jessie Jewels, ex pornostar: «La gente che lavora nell'industria del porno è incapace di vivere una vera vita e se ne va in giro come uno zombie. L'abuso che avviene in questa industria è completamente ridicolo. Il modo in cui queste ragazze vengono trattate è totalmente malato e porta al lavaggio del cervello. Me ne sono andata a causa del trauma che ho esperimentato, anche se per poco tempo». - Ashley Brooks, pornostar: «Per realizzare certi video di masturbazione, vengono usati giocattoli sessuali non igienizzati. Sul set, se una ragazza ha delle riserve o altri pensieri del genere, i produttori potrebbero veramente arrabbiarsi. Ricordo che durante una particolare produzione, una ragazza che era nuova nel porno venne col suo fidanzato. Non poteva avere più di diciannove o vent'anni. Quando è stato il momento della sua parte, disse che non era sicura di volerlo fare. Era molto turbata e nervosa, ma i produttori e il suo ragazzo la spinsero a farlo. Le dissero che era molto sexy, e alla fine si imbestialirono dicendole che avrebbero sprecato il loro tempo se avesse continuato in quell'atteggiamento. La maggior parte dei produttori non ha un briciolo di pazienza con le ragazze, anche se essere sul set è un'esperienza molto traumatizzante. Non c'è posto per la compassione nell'industria del porno».
Ora è possibile leggere dozzine e dozzine di storie come queste sul vero volto dell'industria pornografica. Il nuovo libro di Shelley Lubben intitolato Truth Behind the Fantasy of Porn («La verità dietro la fantasia del porno») non è affatto una lettura «bollente», ma la pura verità. Uomini e donne sono intrappolati dietro la fantasia del porno e noi, come società, stiamo dimenticando come amare e avere cura l'uno dell'altro. La pornografia distrugge la nostra capacità di avere rapporti sessuali «normali» perché ci rende assuefatti al sesso innaturale, violento e immorale che non soddisfa. Un'altra grande risorsa per scoprire la verità sull'industria pornografica è Gail Dines, autrice di Pornland, un libro esplosivo sull'industria del sesso e sul perché la pornografia è divenuta la più grande minaccia per le nostre relazioni.
Essa conduce anche ad altre forme illegali come la pornografia infantile. Ecco una sua dichiarazione: «Recentemente, ho intervistato numerosi detenuti che si sono macchiati di stupro su minori. Tutti erano utenti abituali della pedo-pornografia. Mi hanno detto che si erano stancati di guardare pornografia "normale" e che volevano qualcosa di nuovo. Inizialmente avevano provato orrore all'idea di fare sesso con un bambino, ma dopo sei mesi avevano tutti stuprato un minore» 3. Come società, abbiamo perso la capacità di amarci vicendevolmente e di aver cura dei nostri figli. La pornografia non è per nulla affascinante. Non solo è pericolosa per la mente e per il corpo, ma anche per l'anima.
Gli atteggiamenti contro le donne e i bambini sono diventati sempre più violenti. Molti dicono che dobbiamo cambiare il corso della storia o saremo condannati. Sia il traffico sessuale di bambini che il commercio umano sono collegati all'industria pornografica, e si possono leggere almeno un centinaio di storie di famose ex pornostar per condividere questa verità.
Un altro grande articolo che parla del danno cerebrale provocato dalla pornografia è Come Pornografia droga e altera il tuo cervello, di Donald L |