Il libro racconta la storia vera di Abby Johnson, che da direttrice di una clinica di Planned Parenthood, la potente organizzazione abortista, rimase talmente sconvolta dopo aver visto per la prima volta un aborto, che decise di licenziarsi e di passare con i pro life. Tutto questo accadde proprio quando la Johnson aveva iniziato a comprendere che lo scopo di Planned Parenthood non era affatto quello di aiutare le donne, ma di incentivare il più possibile l'aborto, in quanto fonte principale di guadagno.
Si tratta di un libro coinvolgente, anche se l'argomento non è certo dei più leggeri, perché fa comprendere le contraddizioni in cui cadono molte delle persone che ritengono giusto l’aborto e che sono pienamente convinte che si tratti un diritto per le donne. Infine l'Autrice ci svela con onestà tutto il suo percorso di conversione interiore, religioso e morale, fatto di rimorsi e di dubbi per troppo tempo rimasti nascosti sotto il tappeto.
Un po' alla volta emergono il potere della preghiera e il disegno di Dio. Un Dio che per molti anni ha permesso ad Abby di stare dalla parte del male, per trarne un bene assai maggiore. La sua testimonianza infatti è servita anche ad altri colleghi per trovare il coraggio di uscire da Planned Parenthood e per dare lo slancio finale al dibattito sull'aborto, aiutando molti americani a comprendere la verità. Da questo libro è stato tratto il film Unplanned. La storia vera di Abby Johnson.