postato: 26 novembre 2010

Mozart o rock?

«Tua madre aveva ragione. Il rock fa marcire il tuo cervello»! è quello che sostiene David Merrell, uno studente sedicenne della Nansemond River High School, il cui esperimento scientifico sembra confermare ciò che molti genitori sostengono da anni: il rock rovina il cervello, o almeno il cervello dei topi. Utilizzando settantadue cavie maschio da laboratorio, un cronometro, una cantina, un labirinto e la musica di Mozart e degli Anthrax, David ha lavorato insieme ad uno studioso di statistica dell'Old Dominion University per stabilire se il rock influisce sull'apprendimento.

Da Mozart agli Anthrax...

Grazie a questo esperimento, il giovane ha ricevuto i complimenti degli organi scientifici regionali e statali, e le lodi dalla Marina militare e della CIA. «Non permettete ai vostri figli di ascoltare l'hard rock», ha affermato Merrill. «Penso che essa abbia un notevole effetto negativo». Per provare questa sua convinzione, David ha utilizzato tre gruppi separati di ventiquattro topi: un gruppo di controllo, un gruppo esposto all'hard rock e un gruppo esposto alla musica classica.

Per assicurare la validità scientifica del test, ogni topo bianco pesava tra quindici e i venti grammi, aveva un'età compresa tra le quattro e le sei settimane ed era frutto di incroci per assicurare l'assenza di un'anormalità genetica preesistente. I topi passarono la prima settimana per ambientarsi nello scantinato dei genitori di David. Essi ricevettero una quantità di cibo controllata e dodici ore di luce al giorno.

Ogni topo percorse il labirinto stabilendo approssimativamente un tempo di dieci minuti. Poi David iniziò a diffondere nell'ambiente la musica per dieci ore al giorno. Il gruppo di controllo venne privato della musica. Egli mise ogni topo nel labirinto tre volte alla settimana per tre settimane. I risultati: il gruppo di controllo ridusse di cinque minuti il tempo di percorso originale.

I topi esposti alla musica di Mozart percorsero il labirinto riducendo di otto minuti e mezzo il loro tempo. Al contrario, il i topi del gruppo sottoposto all'hard rock tentennavano lungo il labirinto, storditi e confusi, impiegando una media di trenta minuti - il triplo dell'ammontare del tempo - per completare il labirinto. La cosa strana è che i topi «rockettari» non annusavano l'aria per trovare le piste degli altri che li avevano preceduti.

«Era come se la musica avesse annullato i loro sensi», ha detto David. «Questo test mostra nettamente che l'hard rock ha un effetto negativo sui suoi fruitori. Non vedo quale effetto positivo possa avere questa musica sull'apprendimento». In realtà, David pensa che gli effetti negativi di questo genere musicale vadano ben oltre le capacità cognitive. Durante l'esperimento, durato quattro mesi, David fece entrare ogni topo in acquari separati. La ragione di questa scelta è stata dettata da ciò che era avvenuto l'anno precedente per un progetto simile, quando tutti i topi di ogni gruppo vivevano insieme.

I risultati furano orribili. «Ho dovuto interrompere immediatamente il mio progetto in quanto tutti i topi esposti all'hard rock si sono uccisi tra loro. Nessuna delle cavie esposta alla musica classica ha mostrato un comportamento di questo tipo». I premi ricevuti da David includono un riconoscimento per la ricerca nel campo della scienza comportamentale elargito dalla Virginia State Science and Engineering Fair e un altro dalla Tidewater Science Fair.

David ha vinto anche il  Northern Virginia Community College's Veterinary Technology Award e le lodi della Newport News Arts Commission, the Science and Humanitarian Symposium, della James Madison University, della Marina militare e della CIA. Poiché David non è un fan dell'heavy metal, la sua scoperta non cambierà il suo stile di vita. Ma gli altri adolescenti potrebbero risentirne. David ha concluso: «Ora che i genitori sanno dovrebbero tornare dai loro figli e dir loro: "Vedi, te l'avevo detto che l'hard rock fa male"».