Nel suo voluminoso libro (632 pagine!) intitolato Fallen Angel: the Untold Story of Jimmy Page and Led Zeppelin («L'angelo caduto: l'indicibile storia di Jimmy Page e dei Led Zeppelin») 4, Thomas W. Friend dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio come tutta l'opera del famoso quartetto inglese sia stata pesantemente influenzata dall'ossessione di Jimmy Page, il chitarrista degli Zeppelin, per l'occultista inglese Aleister Crowley (1875-1947).
E iniziamo da titolo dell'album: «Le case del santo». Chi sarebbe questo «santo»? Dalle numerose opere scritte su Aleister Crowley, sappiamo che il nome del mago è rimasto particolarmente legato a due dimore nelle quali abitò. La prima è la Boleskine House, un cottage sulle rive del lago di Loch Ness in cui Crowley visse dal 1900 al 1919. La seconda è la famosa Abbazia di Thélema, una casa situata in località Santa Barbara, presso Cefalù, in Sicilia, che Crowley abitò dal 1920 al 1923, anno in cui venne espulso dall'Italia per pratiche oscene e perversione sessuale.
Nel 1970, Page, seguace fedelissimo del mago inglese, acquistò la Boleskine House, ma alcuni incidenti occorsi a membri dei Led Zeppelin, culminati con la morte del figlio del cantante Robert Plant e del batterista John Bonham (1948-1980), avrebbero indotto Page, nel 1980, a venderla 5. Sappiamo anche di ritorno da un viaggio all'isola di Rodi, Page si recò a Cefalù e tentò invano di acquistare l'Abbazia di Thélema 6.
Non è dunque poi così azzardata l'ipotesi secondo cui le case del «santo» (tale Page ritiene Crowley) siano le due abitazioni del mago inglese, ritenuto da molti il padre del satanismo moderno. Ma c'è di più: nel brano Houses of the Holy, incluso in uno degli ellepì successivi - Physical Graffiti (Swan Song 1975) - canta Robert Plant:
Si potrebbero dire tante cose di questo testo. Ci limiteremo a far notare che nel sistema crowleyano compare un'entità chiamata Babalon, detta anche la «Donna Scarlatta», la «Grande Madre» o la «Madre delle Abominazioni», il principio femminile che rappresenta «la donna liberata». Secondo gli scritti di Crowley, dall'unione magica (Babalon Working) tra una «donna scarlatta» e un mago può essere concepita la «Figlia della Luna» (Moonchild), un'incarnazione di Babalon 7. La «Figlia della Luna» e la «figlia di Satana» del brano sono dunque la stessa persona.
Quanto al sacrificio umano di un bambino, ecco cosa l'entità Aiwass ordinò ad Aleister Crowley:
Ed ecco spiegata l'immagine inquietante che appare all'interno della cover di Houses of the Holy. Il bambino viene offerto alla luce. Ricordiamo che il nome del capo dei demoni, Lucifero, in greco significa «portatore di luce». Il fanciullo viene dunque offerto a Lucifero? Per ultimo rammentiamo che nel 1899, Crowley entrò a far parte della Golden Dawn («Alba Dorata») una confraternita di stile massonico in cui si praticava la Magia cerimoniale. Il cielo che appare sulla cover di Houses of the Holy assomiglia dannatamente ad un alba dorata... Una coincidenza? Cominciano veramente ad essere troppe!
Note
4 Gabriel Publication Inc., Titusville 2002. 5 Vedi pagina web http://it.wikipedia.org/wiki/Boleskine_House 6 Cfr. L. May, Led Zeppelin, Blues Brothers, Milano 1989, pag. 75. 7 Nel marzo del 1946, Jack Parsons e Ron Hubbard (il fondatore di Scientology), entrambi seguaci di Crowley, si unirono più volte carnalmente, nel corso di una cerimonia magica, a Marjorie Cameron (la loro «donna scarlatta») nel tentativo di concepire la «Figlia della Luna». A questo riguardo, vedi il libretto Ron Hubbard e l'occulto, nella nostra Collana Antimassonica. 8 Questo «Santo Angelo Custode» - come lo chiamava Crowley - si rivelò al mago nel 1904 e gli dettò il Libro della Legge, o Liber al vel Legis, da cui sono estratte le righe citate. 9 Cfr. A. Crowley, Magick In Theory and Practice, Magickal Childe Publishing Inc., 1990, pagg. 95-96.
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