di John Ankerberg e John Weldon 1
Nella foto sopra, i piedi minuscoli, ma perfettamente formati, di un bambino alla decima settimana di gestazione.
Ai nostri giorni, molte persone pensano erroneamente che l'aborto sia un problema eminentemente «politico» o «religioso». In realtà, non è così. Prima ancora, esso è un problema scientifico e, specificamente, un problema biologico. L'autorità scientifica che può dirci con certezza quando ha inizio la vita umana è la biologia. Ma spesso, le ultime persone consultate quando si cerca una risposta a questo riguardo sono proprio i biologi. Questa branca della scienza moderna è giunta ad una conclusione chiara, cristallina: la vita umana comincia al momento del concepimento. Si tratta di un fatto scientifico, non di una filosofia, di una speculazione, di un'opinione, di una congettura o di una teoria. Oggi, l'evidenza che la vita umana inizia fin dal concepimento è un fatto così ben documentato che nessuno scienziato intellettualmente onesto e informato o un medico possono negarlo. Nel 1973, la Corte Suprema concluse, nella sua sentenza al termine del famoso processo Roe v. Wade, che non era possibile dare una risposta certa al «difficile quesito» di quando ha inizio la vita. Perché mai? In sostanza, la Corte Suprema affermò: «è impossibile dire con certezza quando inizia la vita umana» 4. Così facendo, la Corte Suprema fuorviò il pubblico, e altri continuano a farlo oggi. Chiunque ha una certa familiarità con la storia recente della Corte Suprema sa che due anni prima di Roe v. Wade, nell'ottobre del 1971, un gruppo composto da 220 medici, scienziati e stimati professori sottoposero un fascicolo amicus curiæ 5 alla Corte Suprema. Essi dimostrarono alla Corte come la scienza moderna aveva già stabilito da tempo che la vita della creatura umana è un continuum, e che il bambino non nato, fin dal momento del concepimento, dev'essere considerato una persona come la madre 6. Il documento serviva a comprovare «come in modo chiaro e conclusivo la scienza moderna - l'embriologia, la fetologia, la genetica, la perinatologia e tutta la biologia - conferma l'umanità del bambino non nato» 7. Ad esempio, «nella settima settimana di gestazione, (il bambino non nato) ha già tutte le caratteristiche esterne familiari e tutti gli organi interni dell'adulto [...]. Il cervello in configurazione è già come quello di un adulto, ed emette gli impulsi che normalmente coordinano la funzione degli altri organi. Il cuore batte vigorosamente. Lo stomaco produce gli acidi digestivi. Il fegato produce le cellule sanguigne e i reni iniziano a funzionare estraendo acido urico dal sangue del bambino [...]. I muscoli delle braccia e del corpo sono già in grado di funzionare. Dopo l'ottava settimana [...], è già presente tutto ciò che ci sarà nel bambino giunto al termine dell'epoca gestazionale» 8. Questo breve documento provò scientificamente oltre ogni dubbio che la vita di un essere umano comincia fin dal concepimento e che «il non nato è una persona all'interno del significato espresso dal Quinto e dal Quattordicesimo Emendamento della Costituzione» 9.
Infatti, prima di Roe v. Wade, quasi tutti i manuali medici e biologici ammettevano e insegnavano che la vita della creatura umana inizia al momento del concepimento. Che la vita dell'essere umano cominci fin dal concepimento era un fatto medico accettato, ma non necessariamente un fatto medico discusso. Ecco perché molti manuali non approfondirono questo problema. Ma molti altri lo fecero. Ad esempio, nel 1975, Patrick A. Trueman preparò un fascicolo sul nascituro da presentare alla Corte Suprema dell'Illinois. In esso, egli scrisse: «Presentiamo un affidavit di un professore di medicina che elenca diciannove manuali riguardanti l'embriologia usati universalmente nelle odierne Università mediche, i quali concordano sul fatto che la vita umana inizi al momento del concepimento [...]. Questi manuali sono concordi sul momento in cui comincia la vita umana. Questa Corte non può non tenerne conto, perché ogni legge necessita di una base logico-biologica» 10. Dunque, nonostante la Corte Suprema fosse stata ampiamente informata circa l'evidenza scientifica, i suoi membri decisero di argomentare che tale evidenza (che il bambino non nato è completamente umano) era insufficiente. In realtà, la loro decisione rifletteva unicamente un'opinione e non un fatto scientifico. Anche durante l'acceso dibattito sull'aborto del 1970, i redattori della rivista scientifica California Medicine notarono «la curiosa elusione del fatto scientifico di cui tutti siamo a conoscenza, ossia che la vita dell'essere umano comincia al concepimento e che è un continuum sia dentro che fuori dall'utero materno fino alla morte» 11. Anche venticinque anni dopo la rivoluzione dell'aborto che politicizzò un'opinione scientifica, spesso, gli attuali testi medici affermano che la vita umana ha inizio con il concepimento. Ad esempio, Keith L. Moore è professore e presidente del Dipartimento di Anatomia all'Università di Toronto, Facoltà di Medicina. Il suo testo, The Developing Human: Clinically Oriented Embryology («La creatura umana in sviluppo: embriologia clinicamente orientata»), è ampiamente utilizzato durante i corsi intensivi di embriologia medica.
Questo testo asserisce: «I processi mediante i quali un bambino si sviluppa da una sola cellula sono miracolosi [...]. Lo sviluppo umano è un processo continuo che inizia quando un ovulo viene fecondato da uno spermatozoo. La crescita e la differenziazione trasformano lo zigote, un'unica cellula [...], in un essere umano adulto multicellulare» 12. Il riferimento a «processi miracolosi» in un testo scolastico non è affatto sorprendente. Anche un solo filamento di DNA di una cellula umana contiene informazioni equivalenti ad una biblioteca di circa 1.000 volumi. Secondo il Dr. Hymie Gordon, genetista capo alla Mayo Clinic, la complessità dello stesso zigote «è così grande che va oltre la nostra comprensione» 13.
Nel breve tempo di nove mesi, l'ovulo fecondato cresce e si trasforma in un essere vivente, in una persona che respira formata da 6.000.000.000 (6 miliardi) di cellule. Va anche detto che tutti i dizionari e le enciclopedie mediche affermano che l'embrione è umano. Fra i tanti che potremmo citare c'è il Dorland's Illustrated Medical Dictionary, il Taber |