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di
Nevio Brunetta
avvocato e professore di Diritto
dell'Informazione
e della Comunicazione in utroque
iure
postato: 11
aprile 2012
ultima
modifica: 27 luglio 2012 |
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Nella foto: il Gran
Maestro Gustavo Raffi.
La questione dell'ICI ha
suscitato molto scalpore, in questa fase storica particolarmente
difficile per l'economia italiana, anche se i media hanno
fatto ben poco per mettere a tacere le infondate accuse, secondo le
quali la Chiesa non pagherebbe l'ICI. La realtà è infatti
quella che
vede
la Chiesa adempiente nei suoi doveri verso lo Stato italiano,
compreso il pagamento dell'ICI, per tutti quegli immobili di
sua proprietà che sono adibiti per finalità di profitto o lucro.
Quindi la Chiesa non paga l'ICI, per le sue proprietà, come
del resto anche le sedi dei partiti politici e delle associazioni
sindacali, che non perseguono scopi di lucro o profitto. Detto
questo, non sorprende affatto quanto affermato dal Gran Maestro del
Grand'Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, a proposito della
trasparenza ed equità sulla questione dell'ICI anche da parte
della Chiesa cattolica 1. Del resto,
quando può la Massoneria tuona contro la Chiesa, anche perché in
tutti questi secoli l'ortodossia massonica è stata
condannata dalla Chiesa cattolica in circa seicento documenti
promulgati da diversi Papi 2.
Sorprende invece che il Gran Maestro Gustavo Raffi affermi che i
massoni sono trasparenti e dunque altrettanto lo dovrebbe essere
anche la Chiesa, riferendosi sempre alla questione dell'ICI.
La trasparenza è però un principio fondamentale negli Stati
democratici, tanto da essere così evidente che appare pressoché
ridondante e superfluo ribadirlo sempre, anche se il Gran Maestro ha
fatto bene ricordarlo. Ma se a dirlo è un massone, allora siamo
veramente nel paradosso. In Italia, per fare un banalissimo esempio,
se voglio sapere se Tizio è sposato, se è in regime di separazione o
di comunione dei beni con la moglie, se ha dei figli, se svolge
un'attività economica (impresa individuale o collettiva), o se è
proprietario di beni mobili registrati: aerei, navi, galleggianti
auto o moto, o se è proprietario di beni immobili, posso fare le
verifiche che voglio, tutto è pubblico e tutto si può accertare.
Viceversa, non potrò mai sapere se quel magistrato, quell'avvocato,
quel primario ospedaliero, quel dirigente della finanza è un massone
se lui non vuole rendersi noto. Sarebbe opportuno, dunque,
che lo Stato imponesse, eventualmente anche sotto sanzioni, di
rendere noti i nomi di quei massoni che non vogliono essere indicati
come tali, preferendo mantenere il proprio status di massone
segreto e nascosto alla collettività non massonica. Allora così, la
comunità sociale direttamente e non tramite il Gran Maestro Gustavo
Raffi, potrà rendersi conto chi sono veramente i massoni, e magari
qualcuno finalmente potrà capire le strane coalizioni o gli strani
intenti della politica e, allo stesso modo, capire anche
gli sbandamenti dell'economia. Forse quel qualcuno troverà una sua
risposta, magari uguale alle riflessioni del Gran Maestro, a
proposito della trasparenza ed equità, ma di certo sarà la gente
comune opportunamente informata a farsi una propria idea, come la
democrazia lo richiede. Quanto all'esoterismo di cui la Massoneria
si fà un vanto, direi che la questione è particolarmente complessa,
anche se l'esoterismo è sempre sinonimo di satanismo, in qualunque
modo si consideri l'esoterismo stesso. Significativa è stata la
commemorazione del bicentenario della fondazione proprio del
Grand'Oriente d'Italia, in cui è stato ricordato in modo particolare
il noto poeta e scrittore Giosuè Carducci (1835-1907),
massone dal 21 febbraio 1888, del 33º Grado scozzese antico ed
accettato (esattamente come lo era
Aleister Crowley,
padre del satanismo moderno), che viene ricordato anche per
quella poesia che ha scritto in onore di Lucifero, che si intitola
Inno a Satana. Anche questo può e deve far riflettere,
in una ottica d'informazione.
Salute, o Satana,
O ribellione,
O forza vindice
De la ragione!
Sacri a te salgano
Gl'incensi e i voti!
Hai vinto il Geova
De i sacerdoti. |
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Giosuè Carducci |
Inno a Satana |
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Nella foto: il 30
novembre 2011, a Bruxelles, nel quartier generale dell'Unione
Europea, José Manuel Barroso, Presidente della Comunità
Europea, Jerzy Buzek, Presidente del Parlamento Europeo, ed
Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, hanno
ricevuto i rappresentanti delle associazioni filosofiche e non
confessionali, tra cui figura evidentemente anche il Grand'Oriente
d'Italia. In seconda fila, infatti (dietro Barroso) era presente
anche il Gran Maestro Gustavo Raffi... L'incontro ha avuto per tema
«l'unione per la democrazia e per la prosperità condivisa: la
buona volontà comune per promuovere i diritti democratici e le
libertà». |
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Note
1
Cfr. La Tribuna, «Il Gran Maestro massone alla Chiesa:
"Pagate l'ICI come tutti noi"», pag. 44, domenica 11 dicembre
2011.
2
Cfr. Z. Suchecki,
Chiesa e Massoneria, Edizioni Vaticana, Roma 2000, pag. 10.