a cura di Paolo Baroni
Distruggere il cattolicesimo
Quali fini si prefigge la sètta massonica? Secondo tutti gli studiosi più accreditati di questa piovra sotterranea e per ammissione di numerosi suoi adepti, si tratta in sintesi dei fini perseguiti da tutte le altre Società Segrete e dagli altri movimenti che gravitano intorno ad essa, ovvero l'edificazione del «Tempio di Salomone», la realizzazione della «Grande Opera», che altro non è che la creazione di una «nuova natura umana» 1 e l'instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale (quello che i mondialisti chiamano One World) sotto l'egida della sètta. Ma la creazione di una nuova natura umana e di un Mondo Nuovo passa inevitabilmente attraverso quella serie di operazioni che risponde alla prima fase del famoso motto programmatico solve et coagula («dissolvi e ricomponi»), ossia attraverso la rimozione forzata di tutti quegli ostacoli sociali, politici e soprattutto religiosi che, per la loro stessa natura, impediscono la realizzazione di questo disegno 2.
Il principale intralcio che ostruisce il cammino verso la nuova umanità è la Chiesa di Roma, colpevole, secondo i massoni, di imporre all'umanità una morale avvilente 3 e una dottrina superstiziosa che offende la ragione umana impedendo agli individui di prendere coscienza della propria insigne dignità. Ecco come descrive questa ostilità con vibranti parole Papa Leone XIII (1810-1903): «Il principale ed ultimo dei suoi fini (della Massoneria; N.d.R.) è distruggere dalle fondamenta tutto l'ordine religioso nato dall'istituzione cristiana e creare un nuovo ordine a suo arbitrio che tragga fondamenti e norme dal materialismo» 4.
Si tratta di una guerra plurisecolare tra due mondi contrapposti - o, come l'ha definita il canonico francese Mons |