di
Epiphanius
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ultima
modifica: 6 dicembre 2013
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Sopra: fotomontaggio in cui il magnate
della finanza George Soros, un ebreo ungherese naturalizzato americano,
muove i fili del burattino Barak Obama,
alla cui elezione Soros ha contribuito finanziariamente.
Ai nostri
tempi, in cui la politica sembra diventata un'arena in cui i
vari rappresentati di partito (sia di destra che di
sinistra) sembrano scannarsi tra loro come altrettanti
gladiatori, è più che mai opportuno ricordare che dietro al
«teatrino della politica» si nascondano abili burattinai (i
«padrini» dell'Alta Finanza), che nell'ombra muovono con
discrezione fili invisibili affinché le cose vadano nella
direzione da loro desiderata. E i nostri politici, servi
accondiscendenti di questi registi occulti, eseguono
fedelmente gli ordini di chi stringe o allarga, a seconda
della dedizione dimostrata, i lacci della borsa. Non
dimentichiamocene quando vediamo questi fantocci
sacrificabili bisticciare tra loro... |
Rimettiamoci con Pierre Virion -
una delle massime autorità cattoliche nel campo del mondialismo
2 - a uno dei più autorevoli e preparati studiosi
del fenomeno massonico, a Mons. Ernest Jouin (1844-1932),
con cui il Virion collaborò per anni alla redazione della celebre e
documentatissima Revue Internationale des Sociétés Secrètes,
fondata a Parigi nel 1912: «Io non ammetto da parte mia l'azione
diretta del demonio nel governo massonico: ma comprendo che lo studio
delle iniziazioni inclini lo spirito verso questa soluzione mistica,
alla quale le gesta della Massoneria moderna recano un'apparente
conferma. lo oppongo semplicemente a questa soluzione l'ordine
provvidenziale in base al quale tutto a questo mondo è di competenza di
un potere umano: e, come Cristo, capo invisibile della Chiesa cattolica,
è rappresentato visibilmente quaggiù dal Papa. Parimenti, ritengo che
Satana, capo invisibile dell'armata del male, non comandi ai suoi
soldati che attraverso uomini, suoi accoliti, sue anime dannate, sempre
liberi nel frattempo di sottrarsi ai suoi ordini e alle sue ispirazioni.
Quanto a questo potere, più o meno occulto, della Massoneria e delle
Società Segrete che perseguono lo stesso scopo, esso esiste per la
semplice ragione che non si dà un corpo senza testa, società
senza governo, esercito senza generale, popolo senza pubblico potere.
L'assioma romano "tolle unum est turba: adde unum est populus", ha qui
la sua piena giustificazione: senza potere direzionale, la Massoneria
sarebbe una massa più o meno smarrita in qualche idea sovversiva, ma che
si decomporrebbe da sé in luogo di essere la dominatrice del mondo»
3. La citazione, pur rispondendo a criteri di
buona logica, potrebbe tutta via apparire a qualcuno piuttosto di parte:
ecco allora le voci di altri autorevoli protagonisti, non certo sospetti
di antimassonismo:
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1844 - Benjamin Disraeli
(1804-1881), più noto come Sir Beaconsfield, figlio di ebrei
ferraresi e ministro inglese, menzionato come massone da Eugen
Lennhoff nel Dizionario Massonico francese, scriveva nel
suo romanzo Coningsby (1844): «Il mondo è governato da
tutt'altri personaggi che neppure immaginano coloro il cui
occhio non giunge dietro le quinte» 4.
E in un discorso tenuto ad Aylesbury il 20 novembre 1876: «I
governi di questo secolo non sono in relazione solamente con
governi. imperatori, re e ministri, ma anche con le società
segrete, elementi di cui si deve tener conto e che all'ultimo
momento possono annullare qualsiasi accordo, che
possiedono agenti ovunque, agenti senza scrupoli che spingono
all'assassinio, in grado, se necessario, di provocare un massacro»
5.
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1906 - Walther Rathenau
(1867-1922), uomo politico israelita, Ministro per la Ricostruzione
e dal 31 gennaio 1922, Ministro per gli Affari Esteri della
Repubblica di Weimar fino al 24 giugno, il giorno del suo
assassinio. Gran capitalista, alla testa di oltre cento Società,
strettamente legato all'Alta Finanza di Wall Street: «Trecento
uomini, di cui ciascuno conosce tutti gli altri, governano i
destini del continente europeo e scelgono i loro successori nel
loro entourage» 6.
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1920 - Winston Churchill
(1874-1965) 7, il celebre statista
inglese, in un articolo sulla rivoluzione russa apparso sull'Illustraled
Sunday Herald, del 18 febbraio 1920, scriveva: «Dai giorni di
Spartacus-Weißhaupt fino a Karl Marx, Trotsky (Russia), Bela Kuhn
(Ungheria), Rosa Luxemburg (Germania) ed Emma Goldmann (USA)
8, questo complotto mondiale per la
distruzione della civiltà e per la ricostituzione della società
sulla base dell'arresto del progresso, del malanimo invidioso e
dell'impossibile uguaglianza si è potentemente sviluppato. Esso ha
giocato un ruolo chiaramente riconoscibile nella tragedia della
Ri-voluzione Francese. Esso ha servito da motore a tutti i movimenti
sovversivi del secolo XIX; e ora, infine, questo gruppo di
straordinarie personalità del mondo sotterraneo delle grandi
città d'Europa e d'America ha afferrato per i capelli il popolo
russo ed è divenuto praticamente il dominatore incontrastato di
questo enorme impero».
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Da sinistra: Benjamin
Disraeli, Walther Rathenau e Winston Churchill. |
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1930 - Kadmi-Cohen,
in L'abomination américaine 9
«Ai crocevia-chiave della Storia, un Kahal misterioso spinge l'uomo
"ispirato", talora scelto con molto anticipo a divenire lo strumento
della "Grande Opera". Egli può allora sconvolgere uno Stato,
rovesciare corso degli eventi, sfidare le opposizioni, ingannare i
popoli con capovolgimenti spettacolari e drammatici, con stupore
delle folle che ignorano la preparazione delle sue vie effettuata da
altre mani e dai sostegni occulti che lo fanno durare fino al giorno
stabilito della sua caduta, una volta assolta la sua missione, o
allorquando le sue pretese oltrepassano la misura che gli è stata
assegnata».
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1935 - Sir Stanley Baldwin
(1867-1947), Ministro britannico. constatava: «Gli Stati, colonne
della corona d'Inghilterra, non sono più arbitri del loro destino.
Delle potenze che ci sfuggono fanno giocare nei miei Paesi
come altrove degli interessi particolari e un idealismo aberrante»
10.
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1941 - James Burnham
(1905-1987), membro dell'alta Massoneria riservata ai soli ebrei del
B'nai B'rith e della Pilgrims Society
11, riferendosi ai quadri direttivi: «I
dirigenti nominali: presidenti, re, congressisti. deputati,
generali, non sono i veri dirigenti»
12. E, in piena guerra, nel suo libro L'era degli
organizzatori, trattando dell'esistenza di una cospirazione che
manipolava il nazismo altrettanto bene delle altre ideologie o
Stati, aggiungeva: «La guerra, le guerre future sono in realtà
un episodio della Rivoluzione» 13.
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1946 - Charles Riandey,
Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio (dei 33º del Rito
Scozzese Antico Accettato. N.d.R.) di Francia, annunciava: «La
necessità di un'organizzazione totalitaria del mondo, dalla
quale verrà esclusa ogni nozione di primato di una nazione nondimeno
sussiste. Essa si realizzerà ineluttabilmente alla sua ora, ora che
non è ancora giunta e che a nulla gioverà volerla anticipare, dal
momento che vanno raccolti soltanto i frutti maturi [...].
Questo passaggio (dal particolare al collettivo) [...] non
sarà definitivamente compiuto che allorquando il mondo intero avrà
riconosciuto l'autorità di un agente unico, regolatore e
coordinatore universale. Con quale mezzo si imporrà questo
agente? Probabilmente con la guerra, una terza e - speriamolo -
ultima convulsione mondiale, perché l'umanità è condannata come
tutto ciò che è vivente, a partorire nel dolore e nel sangue»
14.
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1949 - Giuseppe Antonio Borgese
(1882-1952) - marito di Elisabeth Mann, figlia di Thomas Mann
-
professore all'università di Chicago e segretario generale del
Comitato per l'elaborazione di una Costituzione Mondiale, nel 1953
dà alle stampe Foundations of the World Republic («Fondamenti
della Repubblica Mondiale»). Vi si dice: «Il Governo Mondiale
è inevitabile. Nascerà in uno dei seguenti
modi. O come Impero Mondiale, con schiavitù di massa imposta dalla
vittoria di una Terza Guerra Mondiale, o può prendere la forma di
Repubblica Federale Mondiale, instaurata attraverso un'integrazione
graduale nelle Nazioni Unite» 15.
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Da sinistra: Sir Stanley Baldwin, James Burnham
e Giuseppe Antonio Borgese. |
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1950 - James Paul Warburg
(1896-1969), uomo di punta dell'Alta Finanza cosmopolita ebraica,
amministratore della banca Kuhn & Loeb, grande finanziatrice
della Rivoluzione Russa, membro del Council on Foreign Relations
(l'Istituto per gli Affari Internazionali americano, vero
governo-ombra degli Stati Uniti), e del mondialista Bilderberg
Group (sorta di superparlamento allargato alle due sponde
dell'Atlantico), rivolgendosi al Senato americano il 17 febbraio
1953: «Noi avremo un Governo Mondiale che ci piaccia o no.
La sola questione è di sapere se sarà creato per conquista o per
consenso».
-
1968 - Harold Wilson
(1916-1995), uomo politico inglese, membro del potente
Royal Institute of International Affairs (R.I.I.A.), l'Istituto Affari Internazionali britannico, e della
Fabian
Society, circolo superiore dell'area del Potere e centro mondiale
di irradiazione, fin dal 1884, del socialismo: «I conservatori danno l'illusione di governare, allorché
le vere
decisioni sono prese al di fuori del Parlamento, dai Clore, dai
Lazard e dai Warburg» (finanzieri israeliti, N.d.R.)
16.
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1975 - Saul Mendlowitz ,
ebreo, direttore del Progetto di Modello per un
Ordine Mondiale e membro del Council on Foreign Relations (C.F.R.).
il politburo del capitalismo con sede a New York: «La domanda se ci sarà o non ci sarà un
Governo Mondiale entro il
2000 non si pone più. A mio avviso le domande che dobbiamo (invece)
porci sono: come questo si verificherà, se attraverso un cataclisma,
un movimento, un disegno più o meno razionale e se sarà a carattere
totalitario, benevolmente élitista o partecipativo»
17.
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Da sinistra: James Paul Warburg, Harold Wilson
e Saul Mendlowitz. |
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1981 - Thierry de Montbrial,
membro della Commissione Trilaterale, presidente dell'I.F.R.I.,
l'Istituto Affari Internazionali francese, e membro del Club
massonico Le Siècle: «Ad un dato momento, il contenuto e
lo stile della politica internazionale vengono influenzati da quanto
pensa e dice un relativamente piccolo numero di esperti. E
questo nel mondo intero. Si tratta di una pura constatazione che non
è dettata da nessuna dottrina élitista. Per fare un esempio, negli
Stati Uniti un centinaio di persone giocano un ruolo
preponderante in seno agli Istituti di Ricerca e nei circoli
giornalistici, e la loro influenza è considerevole [...]. A
Mosca, gli Istituti di Studi Internazionali, che sono nostri
omologhi e nostri interlocutori, partecipano all'elaborazione della
politica sovietica» 18.
-
1985 - Louis Pauwels
(1920-1997), massone, occultista, discepolo del mago nero
Georges
Ivanovič Gurdjieff (1872-1949), già direttore di riviste
esoteriche e del Figaro Magazine, che ama proclamare la sua
conversione al cristianesimo: «C'è un complotto mondiale di forze
anticristiane che mirano a indebolire (e se possibile a dissolvere
in un umanesimo di belle parole, ma impotente) la fede
dei cattolici a dividere la Chiesa, ad arrivare ad uno scisma»
19.
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Da sinistra:
Thierry de Montbrial, Louis Pauwels e Georges Ivanovič
Gurdjieff. |
Il presente
articolo è stato estratto da un'edizione piuttosto datata
dell'opera di
Epiphanius Massoneria e sette segrete: la faccia
occulta della storia. Nel maggio del 2008, è stata
pubblicata un'edizione accresciuta (pagg. 989 contro le 659
dell'edizione precedente) della stessa opera di cui
consigliamo caldamente la lettura. |
Note
1
Estratto dall'opera Massoneria e sètte segrete: la faccia occulta
della Storia, Editrice Icthys, Albano Laziale s.d., pagg. 10-15.
2
Morto a Parigi nel 1988 all'età di novant'anni.
3
Cfr. P. Virion,
Bientôt un gouvernement mondial? («Ben presto un Governo
Mondiale»?), Ed. Téqui, 1967. pagg. 217-18.
4
Cfr. B. Disraeli,
Coningsby, Parigi 1884, pagg. 183, 184.
5
Cfr. Y. Moncomble.
L'irrésistible expansion du mondialisme («L'irresistibile
espansione del mondialismo»), Parigi 1981, pag. 212.
6
Cfr. Wiener Freie Presse, del 24 dicembre 1912.
7
La carriera politica di Churchill ricevette l'appoggio della
Massoneria come lo prova la rivista The Freemason, del 25
maggio 1929, Londra, pag. 919.
8
Rivoluzionaria ebrea lituana (1869-1940) una delle maggiori figure
della storia dell'anarchismo, editrice di Mother Earth
(«Terra Madre», tema caro alle campagne ecologiste di oggi),
influente giornale anarchico e pioniere dei metodi per il controllo
delle nascite).
9
Cfr. P. Virion, op.
cit., pag. 211.
10
Cfr. Y. Moncomble,
op. cit., pag. 212.
11
Lord Burnham in realtà si chiamava Levy-Lawson (cfr. Y.
Moncomble, Les
professionnels de l'anti-racisme, Ed. Y. Moncomble, Parigi 1987,
pag. 255).
12
Cfr. P. Virion, op.
cit., pag. 83.
13
Cfr. P. Faillant de
Villemarest, La lettre d'information («Lettera di
informazione»), nº 10/1987.
14
Cfr. Le Temple («Il Tempio»), pagg. 50-51;
cit. in P. Virion,
op. cit., pag. 255. Le Temple è una rivista massonica.
15
Cfr. W. F. Jasper,
Global Tyranny... Step by Step («Tirannia globale... passo dopo
passo»), Ed. Western Islands, Appleton 1992, pag. 88.
16
Cfr. Y. Moncomble,
La Trilatérale et les secrets du mondialisme («La Trilaterale e
i segreti del mondialismo»), Parigi 1980, pag. 235.
17
Cfr. W. F. Jasper,
op. cit., pag. 83.
18
Cfr. Le Figaro, del 16 gennaio 1981.
19
Cfr. V. Messori,
Inchiesta sul cristianesimo, SEI Editrice, 1987, pag. 151-152.
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