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di
Henry Makow 1
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«Compagni, ricorderete
l'antico racconto della conquista di Troia [...].
L'esercito che assediava la città non fu in grado di
conquistarla fino a quando, con l'aiuto del famoso Cavallo
di Troia, riuscì a penetrare nel cuore del campo nemico».
-
George Dimitrov,
segretario generale del Komintern, agosto 1935.
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Betty
Friedan (vero nome Betty Naomi Goldstein; 1921-2006), la
«fondatrice del femminismo moderno», finse davanti all'opinione
pubblica di essere una tipica madre americana che aveva avuto una
«rivelazione» secondo cui le donne come lei che erano state
sfruttate, dovevano raggiungere l'indipendenza economica e
realizzarsi nella carriera. Quello che la Friedan evitò
accuratamente di dire è che in passato era stata una fervente
propagandista marxista fin da quando era una studentessa allo
Smith College (1938-1942), e che la distruzione della
famiglia è sempre stato l'obiettivo primario del piano comunista
per la conquista del pianeta. In seguito, la Friedan abbandonò la
scuola per fare la reporter in un quotidiano di sinistra. Dal
1946 al 1952, essa lavorò per un giornale della United Electrical,
Radio and Machine Workers of America (UE), «la più
grande istituzione di stampo comunista degli Stati Uniti». Nel
1947, il Congresso iniziò a prendere di mira l'UE sospettando
che fosse un'organizzazione comunista, e la sua appartenenza a
questo organismo iniziò lentamente a scemare. Daniel Horowitz,
docente di Storia allo Smith College, un personaggio con
impeccabili credenziali liberali e femministe, ha documentato tutto
questo nel suo libro Betty Friedan and the Making of the
Feminine Mystique: The American Left, the Cold War and
Modern Feminism («Betty Friedan e la creazione della mistica
Femminile: la sinistra americana, la guerra fredda e il femminismo
moderno») 2. Horowitz cita un membro
dell'associazione che descrisse come una minoranza comunista avesse
«preso il controllo dell'ufficio nazionale della UE, dell'ufficio
esecutivo, dell'ufficio del personale, del giornale
dell'associazione, di un certo numero di consigli di distretto e di
locali». Betty Frieden non voleva assolutamente che nessuno
sapesse di questi suoi precedenti politici.
In tutta la sua
carriera, la Friedan disse di non essersi mai interessata alla
condizione femminile prima di aver avuto una sorta di «rivelazione».
Essa si rifiutò di cooperare con il Prof. Horowitz e lo accusò di
essere un «persecutore di comunisti». Perché mai? Perché il
suo libro The Feminine Mystique (1963) non avrebbe
venduto oltre cinque milione di copie se il suo passato sovversivo
fosse venuto a galla.
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Daniel Horowitz |
Betty Friedan
and... |
The Feminine
Mystique |
A quel tempo i comunisti operavano
sottobanco, fingendo di essere esattamente come le altre persone.
Questa era la strategia del Popular Front («Fronte
Popolare»), che consisteva nel creare movimenti idealistici per
prendere in trappola persone ben intenzionate, solitamente
studenti,
lavoratori, donne, artisti o intellettuali. I membri di questi
gruppi ignoravano che la loro associazione era stata creata ed era
controllata da persone con obiettivi totalmente diversi da quelli
sbandierati. Questo è lo stesso principio che sta dietro la
Massoneria, il sionismo e il
comunismo. Essenzialmente, gli aderenti sono dei gonzi.
Willi Münzenberg (1889-1940), uno dei primi collaboratori di
Lenin (1870-1924) - e un membro eminente della
Scuola di Francoforte (N.d.T.) - organizzò vari Fronti
Popolari negli anni '20 e '30, ed era solito riferirsi ad essi come
ai «miei club innocenti». Egli fu un pioniere delle marce di
protesta, delle dimostrazioni, delle librerie e delle pubblicazioni
di sinistra, dei festival artistici e del reclutamento di
celebrità (i «membri viaggiatori»). Secondo lo storico
Stephen Koch, «Münzenberg aveva ottenuto uno straordinario
successo mobilitando l'intellighenzia occidentale in favore di un
insieme moralistico di atteggiamenti politici in risposta alle
necessità dei Soviet. In questo processo, egli organizzò e definì
l'agenda morale "illuminata" della sua era» 3.
In un'intervista del 1989,
Babette Gross (1901-1989), la moglie di Willy Münzenberg,
descrisse il modus operandi del Popular Front: «Non
devi mai approvare Stalin. Non devi mai dichiararti comunista. Non
devi mai spingere la gente a sostenere i Soviet. Mai. Devi dire che
sei un'idealista di mentalità indipendente. Non capisci molto di
politica, ma secondo te quel tipo sta giocando sporco»
4. La Friedan osservò scrupolosamente questo
genere di condotta quando favorì la nascita della seconda ondata di
femminismo, una forma classica di Popular Front. Il
cosiddetto «Movimento per i Diritti della Donna» dice di battersi
per l'«uguaglianza», ma in realtà è solamente una facciata fumosa
dietro cui si cela una crociata diabolica per distruggere l'istituto
familiare.
Ad esempio, la femminista Alison Jaggar ha
definito il nucleo familiare «la pietra angolare dell'oppressione
delle donne: esso inasprisce la dipendenza della donna
dall'uomo, rafforza l'eterosessualità e impone la
predominante struttura caratteristica maschile e femminile alle
future generazioni» 5.
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Willi Münzenberg |
Stephen Koch |
Alison Jaggar |
Il Congress of American Women
(«Congresso delle Donne Americane»), un'organizzazione del tipo
Popular Front fondata nel 1946, raggiunse la quota di 250.000
aderenti. Essa venne sciolta nel 1950 dopo essere aver fatto
espressa richiesta al Governo Americano di essere registrata come
un
«ente straniero». La storica femminista Ruth Rosen ha scritto
che le mire del Congress of American Women «prefiguravano
molto da vicino il moderno "Movimento per i Diritti della Donna"
emerso negli anni Sessanta» 6. L'FBI
tenne d'occhio il «Movimento delle Donne», ma non trovò mai un
collegamento diretto che riconducesse alla sovversione sovietica.
Ruth Rosen, essa stessa una veterana, trova tutto questo sarcastico:
«Ironicamente, l'FBI cercò segni di sovversione all'interno del
"Movimento delle Donne", ma non fu in grado riconoscere ciò che
era
veramente pericoloso. Mentre essi cercavano i comunisti e le bombe,
il "Movimento" stava facendo letteralmente a pezzi le idee
tradizionali di lavoro, di costumi, di educazione, di sessualità e
di famiglia. In definitiva, il Movimento risultò essere molto più
rivoluzionario di quanto l'FBI potesse mai immaginare. Il femminismo
avrebbe lasciato dietro di sé uno strascico di disorientamento, di
dibattiti e di disaccordo, creando il caos culturale e un
cambiamento sociale per milioni di uomini e donne, e,
contemporaneamente, contribuì a scatenare quella guerra culturale
(la cosiddetta controcultura; N.d.T.) che più tardi
avrebbe diviso la società americana. Ma a quel tempo, queste idee
non erano considerate dall'FBI come sovversive»
7. Intaccando il tessuto sociale, le
femministe hanno arrecato più danno alla società occidentale di
quanto i comunisti avessero mai sognato. La violenza domestica e
l'isterismo hanno insinuato il disaccordo tra l'uomo e la donna. Le
donne sono state psicologicamente castrate. Esse sono state
incoraggiate ad inseguire il sesso e la carriera, e ad evitare la
famiglia. Negli Stati Uniti, il tasso di natalità è precipitato dai
3,9 figli per donna nel 1960 ai 2,0 di oggi, il livello più basso
nella storia di questo Paese. La percentuale di matrimoni è calata
di 1/3, mentre dal 1960 la percentuale di divorzi è raddoppiata.
Più
della metà di tutti i primogeniti degli Stati Uniti viene concepita
o nasce fuori dal matrimonio 8. Il
Cavallo di Troia femminista si è dimostrato estremamente efficace.
La domanda è: come mai? Com'è possibile che una filosofia sovversiva
e disgustosa che mette la donna contro l'uomo abbia potuto
trionfare? La sconcertante risposta è che l'Alta Finanza è
dietro al comunismo e al femminismo, e se ne serve per minare
le istituzioni politiche e culturali della civiltà occidentale.
I cartelli dei Rockefeller e dei
Rothschild possiedono la maggior parte delle ricchezze di
questo pianeta, e naturalmente presumono di doverlo anche
controllare. Essi possiedono la maggior parte dei nostri statisti,
dei mass media e degli educatori. La loro mèta è un «Nuovo
Ordine Mondiale» (detto anche «globalizzazione»),
all'interno del quale potranno ridisegnare l'umanità e portare a
compimento i loro scopi nefasti. Un applauso a Betty Friedan.
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Note
1
Traduzione dall'articolo originale inglese Betty Friedan: «Mommy»
was a Commie («Betty Friedan: "mamma" era una comunista»), a cura di Paolo
Baroni. Scritto reperibile alla pagina web
http://www.savethemales.ca/000185.html
2
University of Massachusetts Press, 1999.
3
Cfr. S. Koch,
Double Lives: Spies and Writers in the Secret Soviet War of Ideas
Against the West («Doppie vite: spie e scrittori nella guerra
segreta sovietica di idee contro l'Occidente»), New York 1994, pag.
14.
4
Ibid., pagg. 220.
5
Cfr. A. Jaggar,
Feminist Politics and Human Nature, 1988.
6
Cfr. R. Rosen, The
World Split Open: How the Modern Women's Movement Changed America
(«Il mondo spaccato: come il moderno movimento della donna ha
cambiato l'America»), New York 2000, pag. 28.
7
Ibid., pag. 260.
8
Cfr. W. Bennett,
The Broken Hearth («Il focolare spezzato»), pag. 13.