a cura di Cristina Mestre 1
Quali metodi usano politici e pubblicisti per influenzare l'opinione pubblica? Tutti quanti assumiamo un atteggiamento scettico verso le idee politiche create artificialmente nei diversi uffici dei think tank 2. Come mai? Queste tecnologie però sembrano un gioco da bambini rispetto alla metodologia chiamata a rendere accettabile dalla società perfino ciò che in passato era stato assolutamente inaccettabile e impensabile. Si tratta di un modello d'ingegneria sociale denominato The Overton Window («La finestra di Overton»). Questo modello è stato elaborato negli anni '90 da Joseph P. Overton (1960-2003), l'ex vice-presidente del centro d'analsi americano Mackinac Center For Public Policy. La sua teoria è un intervallo di idee che possono essere recepite dalla società in un determinato momento e che possono essere apertamente enunciate dai politici che non vogliono passare per estremisti. Le idee attraversano le seguenti fasi:
La tecnologia di manipolazione della coscienza della società per una
graduale accettazione da essa delle idee considerate in precedenza
aliene (ad esempio la revoca di un tabù), si basa sull'utilizzo di
The Overton Window. La sostanza di questa tecnologia consiste nella
divisione di un
Un enorme quantità di specialisti per la manipolazione dell'opinione pubblica assicura il funzionamento dell'Overton Window: esperti in tecnologie politiche, scienziati, giornalisti, esperti in relazioni pubbliche, personalità, insegnanti. É curioso che temi come matrimoni tra le persone dello stesso sesso oppure l'eutanasia non ci sembrano più strani. Hanno semplicemente percorso l'intero processo «tecnologico» di trasformazione da «inaccettabili» fino alla «legalizzazione». Il regista russo Nikita Sergeevič Michalkov nel suo videoblog Besogon.TV propone lo schema di questo processo sull'esempio di un fenomeno finora impensabile nella società: il cannibalismo. Lo spostamento di The Overton Window può attraversare le seguenti fasi:
- Fase 0: É lo stato attuale, il problema è inaccettabile, non si discute sulla stampa e non si ammette tra gli esseri umani;
- Fase 1: Il tema si modifica da
«totalmente inaccettabile» a
«vietato, ma con deroghe». Si afferma che non ci deve essere alcun
tabù. Il tema comincia a essere dibattuto in piccoli convegni dove
stimati scienziati fanno delle dichiarazioni sotto forma di
discussioni «scientifiche».
- Fase 2: Il tema del cannibalismo passa da «oltranzista» ad accettabile. Come prima sono citati gli scienziati e sono coniati termini eleganti: non esiste più il cannibalismo, che può essere però chiamato, ad esempio, «antropofagia». Questo termine, come un sinonimo temporaneamente sostitutivo, sarà sostituito con una parola scientifica più bella («antropofilia»). Più tardi, da questo «termine» potranno essere coniati i derivati (ad esempio, «antropofili», ossia «amanti del genere umano»). Lo scopo è di staccare nella coscienza collettiva la forma della parola dal suo contenuto. Nello stesso tempo, per avvalorare il concetto si crea un precedente storico. Probabilmente è un fatto mitico, reale o semplicemente inventato, ma, principalmente, ciò contribuisce alla legittimazione di un'idea inaccettabile. Lo scopo principale di questa tappa è di rimuovere parzialmente dall'«antropofagia» la sua illegittimità, almeno in un periodo storico.
- Fase 3: The Overton Window si sposta, trasferendo il tema dal campo «inaccettabile» a quello «ponderato-razionale», ciò che giustifica con la «necessità biologica». Si afferma che il desiderio di mangiare la carne umana può essere dovuto a una predisposizione genetica. Anche in caso di una carestia («insuperabili circostanze»), un essere umano deve avere il diritto di fare la scelta. Non c'è bisogno di nascondere le informazioni in modo che ciascuno possa scegliere tra «antropofilia» e «antropofobia».
- Fase 5: Da socialmente accettabile alla legalizzazione. Il tema si lancia nel top delle notizie d'attualità, si riproduce automaticamente nei mass media, nel mondo dello spettacolo e... acquisisce un'importanza politica. In questa fase, per giustificare la legalizzazione si utilizza l'«umanizzazione» dei seguaci del cannibalismo. Per modo di dire, sono delle «persone creative», vittime di un'educazione sbagliata e «chi siamo noi per giudicare»?
- Fase 6: Da «tema diffuso», il cannibalismo passa sul piano delle «legalizzazione, ossia consacrazione nella politica di uno Stato». Si crea la base legislativa, spuntano gruppi di lobbismo, si pubblicano ricerche sociologiche che sostengono i sostenitori della legalizzazione del cannibalismo. Spunta un nuovo dogma: «Non si deve vietare antropofilia». Si approva la legge, l'argomento arriva nelle scuole e negli asili nido, e una nuova generazione non sa più che si può pensare diversamente. Per ora, l'esempio del cineasta Nikita Michalkov è ipotetico. Tuttavia, molte idee contemporanee decenni fa sembravano del tutto impensabili. Sono diventate invece totalmente accettabili sia per legge sia per la società. E se tutto ciò fosse merito di Joseph Overton?
Sopra: alcuni esempi di pubblicità commerciali in cui si spinge il potenziale cliente ad accettare la famiglia omosessuale.
Note
1 Titolo originale dell'articolo Da tabù a tema accettato da tutti, il viaggio delle idee secondo Overton. Scritto reperibile alla pagina web http://italian.ruvr.ru/2014_09_27/Overton-come-accettare-unidea-inaccettabile-4088/ 2 Un think tank (letteralmente «serbatoio di pensiero» in inglese) è un organismo, un istituto, una società o un gruppo, tendenzialmente indipendente dalle forze politiche (anche se non mancano think tank governativi), che si occupa di analisi delle politiche pubbliche e quindi nei settori che vanno dalla politica sociale alla strategia politica, dall'economia alla scienza e la tecnologia, dalle politiche industriali o commerciali alle consulenze militari. Il termine venne coniato negli Stati Uniti d'America durante la Seconda Guerra Mondiale quando il Dipartimento della Difesa creò delle unità speciali per l'analisi dell'andamento bellico chiamate in gergo proprio think (pensiero) tank (tanica, serbatoio, ma anche carro armato).
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