a cura di Paolo Baroni
Negli Stati Uniti, negli anni '60, le varie reti televisive erano solite terminare la loro programmazione serale alle 22:00 mandando in onda l'inno nazionale americano. Mentre risuonava la musica di The Star Spangled Banner («La bandiera a stelle e strisce»), alcune immagini naturali o patriottiche scorrevano sullo schermo: la statua di Abramo Lincoln, il porto di New York, la Statua della Libertà, le Montagne Rocciose, il Capitolo, il ponte di Brooklyn e infine The Old Glory, ossia la bandiera statunitense. Sullo schermo scorreva anche il testo dell'inno in forma di sottotitoli 1.
Ed ecco il testo della prima strofa dell'inno nazionale americano e la relativa traduzione.
Fin qui nulla di strano, se non che qualcuno si è accorto che c'era qualcosa che non andava. Rallentando il filmato in questione quel qualcuno ha scoperto che quando i sottotitoli cambiano, prima che appaiano i successivi sottotitoli, per un attimo, si scorgono altre lettere e altre parole. Queste nuove frasi sono praticamente impercettibili ad occhio nudo e possono essere identificate solo rallentando il filmato. Eccole:
Per questioni di spazio e di tempo non possiamo mostrarvi tutte le frasi in questione. Ci limiteremo solamente ad alcuni frames tra i più significativi. Occorre tenere ben presente che le parole subliminali spuntano una alla volta e sfumano molto velocemente, per cui appaiono a tratti e occorre aguzzare la vista. Per questa ragione vi rimandiamo ad una versione rallentata dello stesso filmato visionabile in rete 2.
Vediamo la prima frase: Trust the US government
Seconda frase: God is real
Terza frase: God is watching
Quarta frase: Believe in government God
A questo punto si impongono tre considerazioni:
1) Nel guardare questi fotogrammi non può non venire alla mente il film They Live («Essi vivono»; 1988), una pellicola in cui John Carpenter mette in scena invasori alieni che si servono di messaggi subliminali visivi dal contenuto molto simile a quello appena visto per soggiogare e assopire l'ignara umanità. Le parole o le frasi sono così somiglianti che viene spontaneo chiedersi se Carpenter non si sia ispirato per la realizzazione del suo film a questo tentativo di manipolazione subliminale orchestrato dal governo statunitense negli anni '60. Bisognerebbe chiederlo al diretto interessato...
2) Quando alla fine degli anni '50 l'opinione pubblica americana venne a conoscenza dei vari esperimenti di persuasione subliminale condotti a scopo commerciale nei cinema e alla televisione, scoppiò un vero e proprio putiferio. Eppure, solo qualche anno dopo, nonostante l'uso ininterrotto di queste tecnologie, i media e la letteratura non ne hanno più parlato almeno fino alla fine degli anni '70. Secondo alcuni autori, questo inspiegabile silenzio è motivato dall'interesse dimostrato dai militari e dai politici - non dimentichiamo che siamo in piena guerra fredda - per i possibili utilizzi di questa nuova arma psicologica. La scoperta di cui abbiamo appena parlato sembra convalidare appieno questa ipotesi.
3) Quello che all'inizio sembrerebbe un tentativo di convincimento a sfondo religioso si rivela essere un'identificazione blasfema. Dio è reale, sì, Dio sta guardando, ma il «dio» in questione non è il Padreterno, ma il governo americano, il Grande Fratello al quale di deve assoluta obbedienza. Alla faccia di chi ancora oggi sostiene che l'America sia la più grande democrazia occidentale! E meno male che l'inno in questione definisce gli Stati Uniti «la terra dei liberi e la patria dei coraggiosi»...
Note
1 Questo filmato è reperibile alla pagina web https://www.youtube.com/watch?v=QMZ_rQKAy7c 2 Vedi pagina web https://www.youtube.com/watch?v=_HiT5qYb27Y&feature=related
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