La riabilitazione di Martin Lutero
Il 13 ottobre 2016, Francesco I, ricevendo in Vaticano un gruppo di «pellegrini» luterani, ha voluto che una statua di Martin Lutero (1483-1546) fosse intronizzata nell'Aula Paolo VI. Rispondendo a braccio ad alcuni giovani che gli hanno fatto qualche domanda, Bergoglio ha affermato:
Sopra: Francesco I e la statua di Martin Lutero in Vaticano.
Lo stesso giorno, le Poste Vaticane hanno emesso un francobollo commemorativo sul quale figurano Lutero e il suo collega d'eresia Filippo Melantone (1497-1560) inginocchiati davanti ad un crocifisso e sullo sfondo la città di Wittenberg.
Sopra: il francobollo celebrativo della rivolta protestante emesso dalle Poste Vaticane.
Il mese successivo, e precisamente lunedì 31 novembre 2016, Jorge Mario Bergoglio si è recato a Lund, in Svezia, in occasione del 500º anniversario dell'affissione sul duomo di Wittenberg delle novantaquattro tesi di Lutero. Qui, nella cattedrale luterana, ha incontrato l'«arcivescova» Antje Jackelen. In questa occasione, Francesco I ha pronunciato parole importanti, un vero e proprio mea culpa:
Sopra: Francesco I incontra e abbraccia l'«arcivescova» luterana Antje Jackelen.
Come dire che Papa Leone X (1475-1521), che scomunicò Lutero, era un «uomo di potere» e si è sbagliato. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, intervenendo il 18 e il 19 ottobre 2017 alla Pontificia Università Lateranense ad un convegno intitolato «Passione per Dio. Spiritualità e teologia della Riforma a 500 anni dal suo albeggiare», ha rincarato la dose affermando che «la Riforma avviata da Martin Lutero cinquecento anni fa è stata un evento dello Spirito Santo» 4.
Sopra: Mons. Nunzio Galantino, Segretario della CEI.
Di fronte a queste affermazioni, un certo numero di cattolici è rimasto scandalizzato, o quanto meno sconcertato. Alcuni giornalisti, come Antonio Socci, hanno accusato Bergoglio di essere caduto in errore e, implicitamente, di essere l'unico responsabile di questa riabilitazione di Lutero.
In realtà, Socci e altre persone come lui dalla memoria corta, si sono ben guardati dal ricordare ai loro lettori che la rivalutazione in positivo del frate apostata - e la conseguente protestantizzazione della Chiesa cattolica - è iniziata più di quarant'anni fa durante subito dopo il Concilio Vaticano II (1962-1965) e sotto i pontificati di Giovanni XXIII (1881-1963) e Paolo VI (1897-1978).
Ad esempio, durante le varie Sessioni conciliari furono invitati ufficialmente diversi osservatori protestanti. Ma si andò ben oltre. In nome del dialogo ecumenico e dell'«unità dei cristiani», nel corso dei lavori del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, una commissione, guidata da Mons. Annibale Bugnini (1912-1982) - un prelato in odore di Massoneria - che doveva attuare le disposizioni conciliari della Costituzione Sacrosanctum Concilium nella creazione di una nuova liturgia (la cosiddetta «Messa di Paolo VI» o «Novus Ordo Missæ»), sei pastori protestanti collaborarono attivamente alla stesura del nuovo rito.
Sul ruolo di questi sei eretici all'interno del Consilium, Mons. William Baum (1926-2015; creato Cardinale nel 1976 da Paolo VI) ebbe a dire:
Sopra: il Cardinale William Baum.
E il risultato finale fu la promulgazione della nuova Messa nell'aprile del 1969, un rito che contiene elementi proprî della dottrina protestante. Il 10 maggio 1970, in occasione dell'udienza concessa ai sei ministri riformati che hanno partecipato all'elaborazione del Novus Ordo Missæ, Paolo VI, parlando del loro contributo ai lavori del Consilium liturgico, ebbe a dire:
I sei pastori protestanti erano: Ronald Jasper, Massey Shepherd, Raymond George, Friedrich Kunneth, Eugene Brandt e Max Thurian in rappresentanza degli anglicani, del Consiglio Ecumenico delle Chiese, dei luterani e della comunità calvinista di Taizé. Dal canto suo, il teologo domenicano Yves Congar (1904-1995), creato Cardinale nel 1994 da Karol Wojtyla, disse dell'ex frate eretico:
Sopra: Padre Yves Congar o.p., uno degli elementi più progressisti che parteciparono al Concilio.
Nel 1983, in occasione delle celebrazioni protestanti per il cinquecentenario della nascita di Lutero, Giovanni Paolo II (1920-2005) ha inviato un messaggio al Cardinale Johannes Willebrands (1909-2006), responsabile del Segretariato per l'Unità dei Cristiani, in cui dichiarava che sulla base delle recentissime ricerche storiche, si deve ammettere che
Sempre nel 1983, e precisamente l'11 dicembre, Giovanni Paolo II si è recato in visita nel tempio luterano in Roma. Già in precedenza, nel corso di un suo viaggio pastorale a Francoforte, in Germania, Karol Wojtyla aveva dichiarato di fronte ai rappresentanti del protestantesimo: «Oggi vengo a voi verso l'eredità spirituale di Martin Lutero, vengo come pellegrino» 8.
Sopra: Giovanni Paolo
II in visita al tempio luterano di Roma.
Non
ci deve dunque stupire se il gesuita Padre Bartolomeo Sorge,
direttore della prestigiosa rivista La Civiltà Cattolica, non ha esitato
ad affermare che
«il più
importante risultato ottenuto fino ad oggi è la revisione
del giudizio della Chiesa sulla persona di Lutero»
9.
Sopra: Padre Bartolomeo Sorge s.j.
A sua volta, durante la sua visita ad Erfurt, il 23 settembre 2011, Benedetto XVI ha presentato l'eresiarca tedesco come un modello di spiritualità:
Sopra: Benedetto XVI insieme al pastore luterano Nikolaus Schneider ad Erfurt, in Germania, nel 2011.
Anche lui, come il suo predecessore, il 14 marzo 2010, ha visitato il tempio luterano di Roma. Bergoglio, dunque, non fa che portare alle sue logiche conseguenze un processo iniziato negli anni '60. Ma tutte queste adulazioni fuori luogo non si addicono al vero Lutero quale emerge dai suoi stessi scritti.
Sopra: Benedetto XVI in vista al tempio luterano di Roma, esattamente come fece il suo diretto predecessore.
Ben diversamente, infatti, si era espresso il 9 marzo 1783 Papa Pio VI (1717-1799), che aveva definito l'ex frate agostiniano un «eretico insensato». D'altronde, solo per citare un esempio fra tanti, molti anni dopo, in continuità con l'insegnamento plurisecolare della Chiesa, San Giovanni Bosco (1815-1888), nella sua opera Il cattolico istruito nella sua religione (1853), aveva scritto a proposito di Lutero:
Sopra: San Giovanni Bosco e la sua opera Il cattolico istruito nella sua religione.
Di fronte a queste lampanti contraddizioni circa il giudizio del riformatore tedesco espresso dai massimi vertici della Chiesa cattolica prima e dopo il Concilio, ci è parso quanto mai opportuno presentare al lettore italiano questo articolo in cui l'Autore, un sacerdote australiano di origini libanesi, si è limitato a riportare il pensiero di Lutero come lui stesso lo ha espresso. Al lettore l'ardua sentenza...
Lutero parla per se stesso
Essendo recentemente uscito il nuovo film sul riformatore (Luther: genio, ribelle, liberatore; 2003), penso sia bene entrare più profondamente nella comprensione del vero carattere di Lutero e denunciare la leggenda di «Lutero il riformatore». Lutero è senza dubbio il padre della ribellione protestante e il padre spirituale della moderna apostasia da Dio.
Sopra: la locandina del film Luther, una pellicola che non mostra il vero volto dell'ex monaco agostiniano.
L'obiettivo di questo articolo su Martin Lutero non è quello di ripercorrere la sua storia, la quale può essere facilmente reperita, quanto piuttosto di fornire citazioni dirette 11 da parte di un uomo definito un «grande riformatore religioso» e a cui molti non cattolici fanno risalire le origini delle loro rispettive comunità ecclesiali.
Chi dubiterà che il miglior giudice del vero carattere di Lutero sia Lutero stesso? Quindi, dalle stesse parole di Lutero lo comprenderemo per ciò che egli fu veramente, e cioè un'apostata ribelle che abbandonò la vera fede e condusse molti all'apostasia da Dio celandosi sotto la maschera del «riformatore» al fine di seguire le sue perverse inclinazioni 12.
Non dimentichiamo che nessuna delle seguenti dichiarazioni di Lutero, che io citerò, furono mai da lui ritrattate, e quindi possono ancora essere considerate come parte del suo «pensiero religioso». Ciò dovrebbe mostrare il lato di Martin Lutero che i protestanti e molti «cattolici» così convenientemente sottovalutano in questi giorni di falso ecumenismo e di disonestà intellettuale.
I Comandamenti
- Cristo ha insegnato: «Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti» (Mt 19, 17; Mt 5, 17; 1 Gv 5, 2). - Lutero, parlando dei Comandamenti, dice:
Al contrario, la Sacra Scrittura dichiara costantemente la grandezza dei Comandamenti e l'importanza di metterli in pratica:
Il libero arbitrio non esiste
- Cristo ha insegnato: «Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli» (Mt 7, 21; 7, 24; 26, 24). - Lutero ha insegnato:
La ragione va disprezzata
- Cristo ha insegnato: «Siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe» (Mt 10, 16). «Sapete dunque interpretare l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi»? (Mt 16, 3). - Lutero ha insegnato:
Durante le sue prediche Lutero era solito scagliarsi contro la Messa, contro il culto di Maria SS.ma e dei Santi, contro il Papa, ecc...
Sul peccato
- Cristo ha insegnato: «Chiunque commette il peccato, commette anche violazione della legge, perché il peccato è violazione della legge. Voi sapete che egli è apparso per togliere i peccati e che in lui non v'è peccato» (1 Gv 3, 8). «In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato» (Gv 8, 34). - Lutero ha insegnato:
«Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5, 48).
La fede e le buone opere
- Cristo ha insegnato: «Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli» (Mt 5, 16). «Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? [...]. Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa» (Gc 2, 14-17). - Lutero ha insegnato:
Sulla giustizia sociale
- Cristo ha insegnato: «Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati» (Mt 5, 6). - Lutero ha insegnato 31:
Sopra: Lutero guida la
repressione contro i contadini in rivolta. Sugli ebrei
- Cristo ha insegnato: «Amerai il prossimo tuo come te stesso» (Mt 22, 39); «Avete inteso che fu detto: "Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico"; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori» (Mt 5, 43-44). - Lutero ha insegnato:
Sopra: frontespizio dell'opera di Lutero Degli ebrei e delle loro menzogne (1543)
Sul matrimonio e sulla donna
- Cristo ha insegnato:
- Lutero ha insegnato:
Il 27 luglio 1575 Martin Lutero sposò l'ex suora Katharina von Bora (1499-1552). La «sposa» entrò nel convento nascosta all'interno di una botte da birra vuota...
Sul mentire
- Cristo ha insegnato:
- Lutero ha insegnato:
Su Dio
- Cristo ha insegnato: «Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il più grande e il primo dei comandamenti» (Mt 22, 37-38). - Lutero ha insegnato: «Non considero Dio migliore di un furfante» 51.
« Pecca fortemente, ma credi fermamente» (Martin Lutero).
Sull'ubriachezza
- Cristo ha insegnato (tramite San Paolo): «O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio» (1 Cor 6, 9-10). - Lutero ha insegnato: «Mangiamo e beviamo fino ad ammazzarci, mangiamo e beviamo fino all'ultima scorreggia» 52.
Sull'orgoglio
- Cristo ha insegnato: «Chi invece si innalzerà sarà abbassato» (Mt 23, 12). - Lutero ha insegnato:
Sulla persona di Gesù Cristo
- Cristo ha insegnato: «Chi di voi può convincermi di peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? Chi è da Dio ascolta le parole di Dio: per questo voi non le ascoltate, perché non siete da Dio» (Gv 8, 46-47). - Lutero ha insegnato:
Sopra Martin Lutero e il principe elettore Federico III di Sassonia in ginocchio davanti al Crocifisso.
Sulla Sacra Scrittura
- Cristo ha insegnato:
- Lutero ha insegnato:
Lutero aveva anche la perversa abitudine di falsificare liberamente la Sacra Scrittura per giustificare i suoi scopi.
Mentre Lutero avocava a sé il diritto di interpretare la Sacra Scrittura secondo il suo punto di vista, e diceva che era abbastanza intelligente per giudicare tutti e tutto basandosi esclusivamente sulla Bibbia. Poi affermava apertamente:
Diceva anche:
Sopra: vignetta luterana del Sommo Pontefice, ritenuto dai protestanti l'Anticristo stesso.
Conclusione
Mentre lascio ai lettori di giungere alle proprie conclusioni, è importante dire chi fosse in realtà Lutero. Il ritratto che di lui viene oggi fatto dagli studiosi moderni, dai luterani e dai protestanti è lontano dalla verità. Detto ciò non è difficile credere come una nazione come la Germania abbia creduto ciecamente ad una persona come Adolf Hitler (1889-1945) se in precedenza aveva prontamente abbracciato una persona come Lutero 66. Lo stesso Hitler fu senza dubbio un vero figlio spirituale di Lutero e in molti modi non fece altro che seguire i principî espressi dal monaco apostata nel suo approccio alle cose 67. Hitler stesso dichiarò questa verità in uno dei suoi discorsi quando disse:
Inoltre, leggendo le stesse parole di Lutero sopra riportate, siamo in grado di capire l'origine del rovesciamento dei valori nella società moderna che vediamo prevalere ai nostri giorni. Lutero inaugurò questa nuova era di apostasia da Dio, nel suo tentativo di razionalizzare la sua stessa perversione e nel fare di essa le fondamenta della società civile. I principi erronei sui quali è basato il mondo moderno vengono indubbiamente da Lutero stesso e non possono essere in linea con gli insegnamenti del Vangelo, qualunque cosa abbia insegnato.
Note
1 Traduzione dell'originale inglese Luther, Exposing the Myth, a cura di Elisabetta Cusentino. Scritto reperibile alla pagina web http://www.catholicapologetics.info/apologetics/protestantism/matluther.htm 2 Cfr. R. de Mattei, «Ma a quale chiesa appartiene papa Bergoglio»?, in Corrispondenza Romana https://www.corrispondenzaromana.it/ma-a-quale-chiesa-appartiene-papa-bergoglio/ 3 Cfr. F. Giansoldati, «Papa Francesco in Svezia chiede perdono per la scomunica a Martin Lutero: "Abbiamo sbagliato"», in Il Messaggero 4 Cfr. F. Boezi, «Galantino accelera su Lutero: "Opera dello Spirito Santo"», in Il Giornale 5 Cfr. R. Coomaraswamy, Les problèmes de la nouvelle messe («I problemi della nuova messa»), éditions L'Age d'Homme, Losanna 1995, pag. 36. 6 Cfr. Le Monde, del 24 marzo 1975. 7 Cfr. La Documentation Catholique, del 4 dicembre 1983, pag. 1071. 8 Cfr. La Documentation Catholique, del 21 dicembre 1980, pag. 1146. 9 Cfr. Le Monde, del 13 dicembre 1983. 10 https://giovannidarho.wordpress.com/2016/07/06/insegnamenti-di-don-bosco-su-martin-lutero/ 11 Erlangen e Weimar si riferiscono alle diverse edizioni delle opere di Lutero. L'opera letteraria dello pseudo-riformatore è molto voluminosa (l'edizione critica di Weimar, cominciata nel 1883, comprende molti volumi), e non è facilmente reperibile nelle biblioteche, ma quando non ho citato dalle fonti originali, ho citato da quegli autori che hanno attinto alle fonti originali. 12 Come ha detto Lutero stesso, «sono un uomo esposto e coinvolto nella vita di società, nella crapula, nelle passioni carnali, nella negligenza e in altre molestie» (cfr. Weimar, vol. IX, pag. 215, 13. In un'altra occasione, egli affermò: «Brucio con tutti i desideri della mia carne indomita» (cfr. Enders, vol. III, pag. 189). 13 Cfr. H. Denifle, Luther et Lutheranisme, Etude Faite d'apres les sources («Lutero e luteranesimo: studio fatto seguendo le fonti»), A. Picard, Parigi 1912-1913, vol. III, pag. 364. 14 Cfr. De Wette 4, 188. 15 Cfr. M. Lutero, Comm. ad Galat., pag. 310. 16 Cfr. J. Dillenberger, Martin Luther: Selections From His Writings («Martin Lutero: selezioni dai suoi scritti»), Anchor Books, 1962, pagg. 190. 17 Ibid., pag. 188. 18 Cfr. De Servo Arbitrio, 7, 113 ss.; cit. in P. F. O'Hare, The Facts About Luther («I fatti a riguardo di Lutero»), TAN Books, 1987, pagg. 266-267. 19 Ibid. 20 Cfr. Trischreden, Weimer VI, 143, 25-35. 21 Cfr. Against the Heavenly Prophets, On Images and the Sacraments («Contro i profeti celestiali. Sulle immagini e sui sacramenti»). 22 Cfr. Erlangen, vol. XLIV, pagg. 156-157. Per altre citazioni a questo riguardo vedi J. Maritan, Three Reformers («Tre riformatori»), pag. 34; J. Janssen, L'Allemagne et la Reforme («La Germania e la Riforma»), Plon, Parigi 1887-1911, vol VII, pag. 427. 23 Cfr. Commentary on the Epistle to the Romans («Commento alla Lettera ai Romani»), Fol. 1516. Ficker, II, 198; vedi J. Maritain, op. cit., pag. 31. 24 Cfr. The Babylonian Captivity. It's worth Mentioning on this Point that Luther Himself Had Early Written «Pray for me I am Falling into the Abyss of Sin» («La cattività babilonese: è sbagliato dire su questo punto che Lutero stesso avrebbe detto in un primo momento "Prega per me; sto cadendo nell'abisso del peccato"») Enders, vol. III, pag. 193. 25 Cfr. Let Your Sins Be Strong («Lascia che i tuoi peccati siano forti»), estratto da «The Wittenberg Project»; «The Wartburg Segment», Martin Luther's Saemmtliche Schriften («Fonti complete di Martin Lutero»), Lettera nº 99, del 1º agosto 1521; vedi anche H. Denifle, op. cit., vol. II, pag. 404. 26 Cfr. J. Dollinger, La Reforme et les resultants qu'elle a produits («La Riforma e i risultati che ha prodotto»), Gaume, Parigi 1848-1849, vol III, pag. 248. 27 Cfr. Trischreden, edizione di Wittenberg, vol. VI, pag. 160. 28 Cfr. H. Denifle, op. cit., vol. III, pag. 47. 29 Ibid., pag. 128. 30 Cfr. Trischreden, edizione di Wittenberg, vol. VI, pag. 137. 31 É importante ricordare che questi contadini erano davvero protestanti che favorirono Lutero e le sue opinioni; tuttavia, per accontentare i prìncipi tedeschi e avere maggiore influenza, Lutero non esitò a mettere a morte anche i suoi seguaci! Come disse un scrittore, «non conosco altro esempio nella Storia (ad eccezione di Hitler che nel 1934 eliminò le sue SA) in cui un uomo si sia comportato in modo così disumano, brutale e basso con i suoi seguaci per consolidare la sua posizione senza alcuna ragione» (cfr. P. F. Winer, Martin Luther, Hitler's Spiritual Ancestor, pag. 57). 32 Cfr. Erlangen, vol. XXIV, pag. 294. 33 Ibid. 34 Cfr. Tischreden, edizione Erlanger, vol. LIX, pag. 284. 35 Sermone di Lutero del 1526; Erlangen, vol. XV, pag. 276. 36 Cfr. Erlangen, vol XV, pag. 276. 37 Cfr. Weimar, vol. XXX, pag. 1. 38 Cfr. M. Lutero, On the Jews and Their Lies («Sugli ebrei e le loro bugie»), Fortress Press, 1955. 39 Cfr. P. F. O'Hare, op. cit., pag. 290. 40 Cfr. P. H. Grisar s.j., Luther, vol. V, pag. 413. 41 Cfr. Weimar, vol. LIII, pag. 502. La questione ebraica è molto complessa. Certamente Lutero errò nell'ordinare il rogo delle sinagoghe o manifestando nei loro confronti altre evidenti mancanze di carità, ma la verità è che in tutto il mondo cristiano gli ebrei non godevano di buona fama a causa del loro pessimo comportamento nei confronti dei goym (l'usura, ad esempio) e per le bestemmie contro Cristo e le maledizioni contro i cristiani contenute nei vari trattati talmudici. Per questa ragione, anche diversi Papi ordinarono nel passato il rogo del Talmud (N.d.R.). 42 Cfr. M. Lutero, Sulla vita matrimoniale. 43 Cfr. M. Lutero, Sul matrimonio. 44 Cfr. W. M. L. De Wette, Dr. Martin Luthers Briefe («Lettere del dr. Martin Lutero»), vol. II, pag. 459. 45 Cfr. Weimar, vol. XII, pag. 131. 46 Cfr. M. Lutero, Sul matrimonio. 47 Cfr. M. Lutero, Sulla vita matrimoniale. 48 Cfr. Weimar, vol. VIII, pag. 654. In altre parole, per Lutero l'atto matrimoniale è «un peccato che non differisce in nulla dall'adulterio e dalla fornicazione» (Sulla vita matrimoniale). É lecito chiedersi quale fosse per Lutero lo scopo del matrimonio... Lutero afferma che esso serve semplicemente a soddisfare i desideri sessuali: «Il corpo ha bisogno di una donna e bisogna averne una»; o ancora: «Il matrimonio è un rimedio contro la fornicazione» (cfr. P. H. Grisar s.j., op. cit., vol. IV, pag. 145. Nessun accenno allo scopo primario del matrimonio (la procreazione). 49 Cfr. M. Lenz, Briefwechsel («Corrispondenza»), vol. I, pag. 373. 50 Ibid., pag. 375. 51 Cfr. Weimar, vol. I, pag. 487; vedi anche Table Talk («Discorsi a tavola»), Garnier, Parigi 1844. 52 Cfr. Weimar, vol. IX, pag. 215. Su questo punto possiamo notare che l'opinione dei contemporanei a questo riguardo è inequivocabile. Essi sono tutti concordi sul fatto che Lutero «era un alcolizzato» (cfr. T. Brieger, Aleander and Luther, pagg. 170, 307). 53 Cfr. Erlangen, vol. LXI, pag. 422. 54 Cfr. Weimar, vol. XVIII, pag. 401. 55 Cfr. Trishreden, edizione di Weimer, vol. II, pag. 107. E pensare che Lutero è ritenuto dai protestanti (e non solo) come un grande riformatore! 56 Cfr. Table Talk, 2397b. 57 Cfr. Erlangen, vol. XXIX, pag. 126. 58 Cfr. Sammtliche Werke («Tutto funziona»), 63, pagg. 169-170; cit in P. F. O'Hare, op. cit., pag. 203. 59 Cfr. Amic. Discussion, vol. I, pag. 127; cit. in P. F. O'Hare, op. cit., pag. 201; vedi anche J. Dollinger, op. cit., vol. III, pag. 138. 60 Cfr. P. F. O'Hare, op. cit., pag. 202. 61 Ibid. 62 Ibid. 63 Cfr. J. Dillenberger, Preface to the New Testament («Prefazione al Nuovo Testamento»), pag. 19; vedi anche J. Janssen, op. cit., vol. II, pag. 218. 64 Cfr. Talk Table, pag. 288, nº 963. 65 Ibid., pag. 290. 66 Chiunque contesta questo punto deve semplicemente leggere le idee di Lutero a riguardo dello Stato, dell'autorità civile e della guerra. Nei suoi scritti, egli afferma apertamente: «Anche se l'autorità è malvagia e ingiusta, nessuno è autorizzato ad opporsi o ad insorgere contro di essa». O ancora: «L'asino dev'essere bastonato e la gente dev'essere dominata con la forza. Dio conosceva bene tutto questo, e non diede una spazzola di volpe a chi comanda, ma una spada» (cfr. Weimar, vol. XXX, pag. 1). Questo punto viene illustrato in maniera più dettagliata da Peter F. Wiener nell'opera Martin Luther, Hitler's Spiritual Ancestor («Martin Lutero, antenato spirituale di Hitler»), Marian House, Powers Lake. 67 Questa dottrina fu innegabilmente accettata dai luterani, i quali accolsero cordialmente e sostennero il regime di Hitler. Un punto degno di attenzione a questo riguardo è che questo fatto è stato chiassosamente ignorato dai protestanti e dai media liberali, gli stessi che allo stesso tempo non esitano ad attaccare ingiustamente Papa Pio XII (1876-1958) per il suo presunto silenzio sulla persecuzione degli ebrei e ad ignorare sistematicamente i suoi sforzi contro il nazismo. 68 Cfr. Hitler's Speeches («Discorsi di Hitler»), N. H. Baynes, Oxford 1942, pag. 369.
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