titolo hitler e i cattolici

di Faoudel 1

 

postato: 14 giugno 2017

 

adolf hitler

 

 

«Il compito dei "pretacci" è di demolire il potere del Reich [...]; ma farò sentire io, a questi elementi, tutta la forza dello Stato. Se li credessi, ora, pericolosi, li farei, subito, fucilare tutti».

 

- Adolf Hitler

(discorso conviviale al Berchtesgaden, dell'11 agosto 1942).

 

Prefazione

 

Se in un qualsiasi motore di ricerca si digitano le parole «Chiesa» e «nazismo» escono diverse pagine contenenti articoli che vorrebbero dimostrare una certa complicità tra queste due realtà. Si tratta per lo più di siti anticattolici o protestanti, spesso contenenti fotografie scattate negli anni Trenta di sacerdoti o prelati che fanno il saluto nazista nel corso di adunanze del regime. Il fine naturalmente è di calunniare la Chiesa criticandone gli atteggiamenti.

 

clero e nazisti

Sopra: due Vescovi fanno il saluto nazista. A destra è

possibile scorgere Joseph Goebbels e Wilhelm Frick.

 

Il fatto che un certo numero di religiosi o qualche Vescovo abbia accolto con simpatia il regime nazionalsocialista non significa nulla. Diversi cattolici presero un abbaglio. Il Cardinale austriaco Theodor Innitzer (1875-1955), per fare un esempio, accolse con entusiasmo l'annessione dell'Austria alla Germania di Hitler (l'Anschluss del 1938). Ma poi, vedendo che i nazisti tentavano di distruggere le associazioni giovanili cattoliche, si ricredette e condannò la politica razzista del III Reich.

 

Per non parlare di Léon Degrelle (1906-1944), un cattolico belga arruolatosi nelle SS perché convinto che Adolf Hitler fosse un novello Carlo Magno... Del resto, quest'uomo era veramente confuso tanto che, all'inizio del 1944, egli mise a punto l'operazione Rabat, che prevedeva di rapire Papa Pio XII per deportarlo in Germania (in Slesia o nel Liechtenstein) e costringerlo a firmare un'Enciclica che condannasse il giudaismo e allo stesso tempo approvasse il nazionalsocialismo...

 

cardinale theodor innitzer

léon degrelle

Il Cardinale Innitzer Léon Degrelle

 

Tuttavia, come tutti sanno (o dovrebbero sapere) ciò che fa testo nella Chiesa cattolica è l'insegnamento ufficiale (o Magistero) dispensato dalla Santa Sede. E nel 1937, la Sede Apostolica ha fermamente condannato il regime nazista con un'Enciclica che non lascia dubbi circa una presunta collaborazione o benevolenza tra le due società.

 

E lo ha fatto coraggiosamente, quando Hitler era temuto dal mondo intero, biasimando il suo regime senza mezze parole, e denunciando con chiarezza il culto del sangue e della razza come qualcosa di contrario alla fede cattolica e al diritto naturale. Per dimostrare la distanza incolmabile che c'è tra la dottrina cattolica e il credo nazionalsocialista, l'Autore di questo articolo ha messo a confronto il pensiero del Führer, a riguardo degli argomenti più controversi, con quello del Sommo Pontefice.

 

 

I fatti successivi confermarono questa inimicizia. A centinaia furono i sacerdoti cattolici uccisi dai nazisti in Europa: in Germania 164 preti diocesani e 60 religiosi tedeschi; in Polonia una vera «mattanza» di preti: 3.000, di cui 1.992 nei campi di concentramento e 787 solo a Dachau. Tra le vittime più famose ricordiamo Padre Massimiliano Kolbe (1894-1941), francescano, morto ad Auschwitz; Padre Titus Brandsma (1881-1942), carmelitano, morto a Dachau.

 

cattolicio polacchi

Sopra: esecuzione pubblica di laici e sacerdoti cattolici

polacchi nella piazza Bydgoszcz, il 9 settembre 1939.

 

padre massimiliano kolbe

titus brandsma

Padre Kolbe Titus Brandsma

 

E non è certamente un caso che il Colonnello Claus Schenk von Stauffenberg (1907-1944) e gli altri ufficiali tedeschi che il 20 luglio 1944 attentarono senza successo alla vita di Hitler erano tutti cattolici. «Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele»? (2 Cor 6, 14-15).

 

claus schenk von stauffenberg

Sopra: Claus Schenk von Stauffenberg.

 

  Paolo Baroni

 

  Premessa

 

Nel suo libro Mein Kampf, scritto nel 1925, Adolf Hitler (1889-1945) non espresse tutto il suo pensiero perché non aveva ancora conquistato il potere. Tuttavia, certi passi sono già ostili al cristianesimo. Una volta alla guida della Germania, egli organizzò una persecuzione tale che il 14 marzo 1937 Papa Pio XI (1857-1939) e il Cardinale Eugenio Pacelli, il futuro Pio XII (1876-1958), denunciarono il nazismo nell'Enciclica Mit Brennender Sorge.

 

cardinale eugenio pacelli

Papa Pio XI Il Cardinale Pacelli

 

Poco dopo, il vero pensiero del Führer venne a galla nell'opera Libres Propos sur la Guerre et la Paix. Poiché nessuno sostiene che queste proposizioni siano stati distorte dal gerarca nazista Martin Bormann (1900-1945), che le ha raccolte, dobbiamo quindi ritenere giustificata la condanna contenuta nella succitata Enciclica del 1937.

 

martin bormann - libres propos

Sopra: il gerarca nazista Martin Bormann e il libro

da lui curato Libres Propos sur la Guerre et la Paix.

 

Breve bibliografia

  • A. Hitler, Mein Kampf («La mia battaglia»), Nouvelles éditions Latines, Parigi, 1979;

  • A. Hitler, Libres Propos sur la Guerre et la Paix recueillis sur l'ordre de Martin Bormann, Le temps présent, Flammarion, volume I, 1952, volume II, 1954. Versione francese di François Genou;

  • S. S. Papa Pio XI, Lettera Enciclica Mit Brennender Sorge («Con viva preoccupazione»), del 14 marzo 1937. Lo storico Pierre Blet, nel suo libro Pie XII et la Seconde Guerre mondiale, insiste su questo punto poco conosciuto: «Del gruppo che, nel gennaio del 1937, aveva preparato il testo dell'Enciclica "Mit brennender Sorge", oltre all'ex Segretario di Stato Pacelli, c'erano i tre Cardinali Bertram, Faulhaber e Schulte» (Éditions Perrin, Tempus, Parigi 1997, pag. 68).

mein kampf - adolf hitler

Sopra: il Mein Kampf (1925).
 

Hitler giudica il cristianesimo

 

Afferma il Führer nel Mein Kampf:

 

giovane hitler- «Al cristianesimo non è bastato erigere semplicemente i suoi altari; esso è stato obbligato a procedere alla distruzione degli altari pagani. Tale fanatica intolleranza rese possibile la costruzione di questo credo adamantino; essa è stata una condizione assolutamente necessaria per la sua esistenza. Si può obiettare, a buon diritto, che questi due precedenti storici sono specificamente ebraici, e anche che questo genere di intolleranza e di fanatismo è fondamentalmente ebraico. Questo può essere mille volte vero e può essere anche deplorato profondamente; si può constatare, con un'inquietudine che è fin troppo giustificata, che la comparsa di questa dottrina nella storia dell'umanità introdusse qualcosa che non si conosceva ancora; ma ciò non serve a nulla e ora si tratta di un stato di fatto. Gli uomini che vogliono far uscire il nostro popolo tedesco dalla situazione in cui si trova attualmente, non devono rompersi la testa per immaginare come sarebbe bello se questa o quest'altra cosa non esistessero; essi devono ricercare e determinare come si può sopprimere ciò che in effetti è un dato di fatto. Ma una dottrina piena della più infernale intolleranza potrà essere scalzata solamente da una dottrina che gli opporrà lo stesso spirito, che lotterà con la stessa aspra volontà e che, per di più, porterà in se stessa un pensiero nuovo, puro e assolutamente conforme alla verità. Oggi ciascuno può constatare a malincuore che, nel mondo antico, molto più libero del nostro, il cristianesimo ha introdotto il primo terrore spirituale; ma non può fare nulla contro il fatto che, da quell'epoca, il mondo vive sotto il segno e il dominio di questa costrizione. E non si rompe la costrizione che attraverso la costrizione, il terrore che con il terrore. Solo allora si potrà istituire un nuovo regime» 2.

 

- «Il colpo più duro che l'umanità abbia subito è l'avvento del cristianesimo» 3.

 

- «Il cristianesimo costituisce la peggiore delle regressioni che l'umanità ha dovuto subire» 4.

 

- «Se il mondo antico è stato così puro, così leggero, così sereno, è perché non ha conosciuto questi due flagelli: la sifilide e il cristianesimo» 5.

 

Per il Führer il cristianesimo è insopportabile quando difende i deboli:

 

«Per via della lotta, le élite si rinnovano costantemente. La legge della selezione giustifica questa lotta incessante in vista di permettere ai migliori di sopravvivere. Il cristianesimo è una ribellione contro la legge naturale, una protesta contro la natura. Spinto alla sua logica estrema, il cristianesimo rappresenta la cultura sistematica dello scarto umano» 6.

 

aktion t4

Sopra: persone affette da malattie genetiche inguaribili e da handicap mentali. Le cosiddette «vite indegne di essere vissute». Oggi si calcola che mediante il Programma T4 (eutanasia dei disabili), le vittime nella Germania nazista ammontino a 275.000 unità.

 

cardinale clemens von galen

Sopra: il Cardinale Clemens von Galen (1878-1946), Vescovo di Münster. Ecco un estratto della sua omelia tenuta presso la chiesa di San Lamberto, il 3 agosto 1941 contro il Programma T4: «Hai tu, o io, il diritto alla vita soltanto finché noi siamo produttivi, finché siamo ritenuti produttivi da altri? Se si ammette il principio, ora applicato, che l'uomo improduttivo possa essere ucciso, allora guai a tutti noi, quando saremo vecchi e decrepiti. Se si possono uccidere esseri improduttivi, allora guai agli invalidi, che nel processo produttivo hanno impegnato le loro forze, le loro ossa sane, le hanno sacrificate e perdute. Guai ai nostri soldati, che tornano in patria gravemente mutilati, invalidi. Nessuno è più sicuro della propria vita». Dopo questa ed altre coraggiose denunce da parte di questo Vescovo le soppressioni di handicappati cessarono.

 

Per il Führer il cristianesimo è insopportabile quando afferma che Dio è la sorgente della verità e dell'amore:

 

«Il cristianesimo dà l'esempio. Che cosa c'è di più fanatico, di più esclusivo e di più intollerante di questa religione che riporta tutto all'amore dell'unico Dio che si rivela»? 7.

 

Fortunatamente, per Hitler, il nazionalsocialismo è venuto a liberare la gioventù e ad insegnare la verità:

 

«Veglieremo affinché le Chiese non possano più diffondere insegnamenti in contraddizione con l'interesse dello Stato. Continueremo ad affermare la dottrina nazionalsocialista, e la gioventù non sentirà nient'altro che la verità» 8.

 

hitlerjugend

Sopra: manifesto propagandistico della gioventù hitleriana.

Il tentativo di strappare alla Chiesa l'educazione dei giovani fu

una delle ragioni che spinse Pio XI a scrivere la Mit Brenneder Sorge.

 

Per il Führer il cristianesimo è nemico della bellezza:

 

«Succede alla musica ciò che succede alla bellezza in un mondo dominato dalla pretaglia; la religione cristiana è nemica della bellezza» 9.

 

Per Hitler il cristianesimo ha commesso il crimine di impedire il dominio del mondo da parte dei germani islamizzati:

 

- «Il cristianesimo ha ritardato di mille anni la nascita del mondo germanico» 10.

 

- «La civiltà è stata una degli elementi costitutivi del potere dell'impero romano. Fu anche il caso della Spagna, sotto il dominio degli arabi. La civiltà raggiunse in quel caso un grado che raramente ha raggiunto. Veramente un'epoca di umanesimo integrale, in cui regnò il più puro spirito cavalleresco. L'intrusione del cristianesimo ha portato il trionfo della barbarie. Lo spirito cavalleresco dei castigliani era in realtà un'eredità degli arabi. Se a Poitiers Carlo Martello fosse stato sconfitto, il volto del mondo sarebbe cambiato. Poiché il mondo era già destinato a subire l'influenza ebraica (e il suo prodotto, il cristianesimo, una cosa così insipida), sarebbe stato molto meglio se l'islam avesse trionfato. Questa religione ricompensa l'eroismo, promette ai guerrieri le gioie del settimo cielo [...]. Animato da un tale spirito, il germano avrebbe conquistato il mondo. È il cristianesimo che ha impedito tutto ciò» 11.

 

vignetta anticlericale

Sopra: vignetta anticlericale apparsa sul settimanale Der Stürmer:

il diavolo ebreo incita il prete a scrivere contro il regime nazista.

 

Per il Führer il cristianesimo è una malattia mentale:

 

- «Ma il cristianesimo è un'invenzione di cervelli malati» 12.

 

- «La Chiesa cattolica ha scelto dei dementi per farne dei santi» 13.

 

der stürmer

Sopra: altra vignetta pubblicata su Der Stürmer:

il «pretaccio» è assimilato al bolscevico e all'ebreo.

 

Per Hitler la fine del cristianesimo permetterà l'avvento di un'era di tolleranza:

 

- «La nostra epoca vedrà probabilmente la fine della malattia cristiana [...]. Stiamo entrando in una concezione del mondo che sarà un'era soleggiata, un'era di tolleranza» 14.

 

- «Il mondo vive in questo momento una delle rivoluzioni più importanti della storia umana. Assistiamo agli ultimi soprassalti del cristianesimo. Ciò ha avuto inizio con la rivoluzione luterana» 15.

 

Sopra: due fotografie di Hitler diffuse dalla propaganda nazista. A sinistra, il Führer esce da una chiesa cattolica a Wilhelmshaven. A destra, sullo sfondo, la chiesa di Nostra Signora a Norimberga, nel 1934. Hitler sapeva perfettamente che molti tedeschi erano cattolici, per cui non osò mai attaccare frontalmente la Chiesa.

 

Gesù Cristo secondo Hitler
 

- «É certo che Gesù non fosse un ebreo. Gli ebrei, del resto, lo trattarono come il figlio di una prostituta, il figlio di una prostituta e di un soldato romano» 16.

 

- «Che bisogno abbiamo di una favola inventata dagli ebrei? In che cosa la storia di alcuni ebrei pidocchiosi ed epilettici potrebbe riguardarci»? 17.

 

talmud babilonese

Affermando che Gesù Cristo era nato da un rapporto adultero tra Maria (che faceva la prostituta) e un soldato romano (di nome Pandira o Pantera), Hitler ha implicitamente ammesso di conoscere e di credere alle favole aberranti contenute nel Talmud babilonese.

 

Hitler contro il clero cattolico

 

La Chiesa cattolica è implicata nella resistenza al nazionalsocialismo:

 

- «La chiesa cattolica nutre un solo desiderio: la nostra caduta» 18.
 

- «La principale attività dei parroci consiste nel minare la politica nazionalsocialista» 19.

 

- «Aspettiamo la fine della guerra, e il Concordato cesserà di esistere. Mi riservo il piacere di ricordare io stesso alla Chiesa i numerosi casi in cui lo ha violato. Si pensi, ad esempio, alla collusione della Chiesa con l'omicidio di Heydrich. Non solo certi preti hanno permesso agli assassini di nascondersi in una chiesa della periferia di Praga. Ma hanno permesso loro di rintanarsi nel santuario di questa chiesa» 20.

 

reinhard heydrich

Sopra: Reinhard Heydrich. Nel 1936, su indicazione del partito, egli chiese che il suo nominativo venisse cancellato dagli elenchi dei battezzati nella Chiesa cattolica.

 

La Chiesa cattolica disturbò anche Benito Mussolini (1883-1945):

 

«Il Duce mi ha detto a Venezia, nel 1934: "Verrà un giorno in cui il Papa dovrà lasciare l'Italia, perché non c'è posto per due padroni"» 21.

 

Sopra: il Duce e il Führer.  Il 29 giugno 1931, in difesa dell'Azione Cattolica italiana, in seguito ai tentativi del regime fascista di eliminarla, Pio XI scrisse l'Enciclica Non abbiamo bisogno.

 

Hitler nutrì per i sacerdoti un odio feroce fin dalla sua giovane età:

 

- «A parte alcuni sederi benedetti, posso dire che nessuno dei miei compagni credeva più al miracolo dell'eucarestia. L'unica differenza con oggi, è che all'epoca ero persuaso che bisognasse far saltare tutto ciò con la dinamite» 22.

 

- «Lo zucchetto! Il semplice fatto di vedere uno di questi aborti in tonaca mi faceva andare su tutte le furie» 23.

 

- «Se dovessi morire oggi, ciò mi urterebbe di più sarebbe di sapere che c'è un pretaccio nel raggio di dieci chilometri intorno a me. La sola idea che uno di questi esseri possa portarmi il minimo soccorso mi farebbe disperare della Provvidenza» 24.

 

vignetta contro pacelli

Sopra: vignetta della propaganda nazista in cui si accusa il Cardinale Pacelli di complottare contro il Reich insieme ad ebrei e comunisti.

 

Terribili persecuzioni minacciano ormai i sacerdoti:

 

- «Se non ci fosse stata la minaccia che il pericolo rosso sommergesse l'Europa, non avrei mai contrastato la rivoluzione in Spagna. Il clero sarebbe stato sterminato» 25.

 

- «Dopo questa guerra prenderò le misure necessarie per rendere straordinariamente difficile il reclutamento dei preti» 26.

 

- «Il male che ci rode sono i nostri preti [...]. Sono stato portato a prendere le mie decisioni sempre in presenza delle loro manovre. Devono solamente comportarsi bene, avranno presto mie notizie. Non mi lascerò fermare da scrupoli di natura giuridica. Solo la necessità ha forza di legge. Fra una decina di anni tutto prenderà un'altra andatura, glielo prometto» 27.

 

- «Per non rendermi complice della menzogna, ho tenuto la pretaglia lontano dal Partito. Non temo la lotta. Essa avrà luogo, se sarà realmente necessaria. E lo farò appena ciò sarà possibile» 28.

 

battesimo lebensborn

Sopra: cerimonia di «battesimo» nazista di un bambino nato nella Lebensborn, un'istituzione nata per selezionare i tedeschi di pura razza ariana.

 

I Papi Pio XI e il Cardinale Pacelli rispondono a Hitler

 

Hitler sulla banalizzazione e la deviazione del nome di Dio:

 

- «L'unico comando divino che posso ammettere è questo: "Bisogna conservare la specie". La vita individuale non deve essere stimata ad un valore troppo elevato» 29.

 

- «L'uomo ha scoperto nella natura la nozione meravigliosa di questo onnipotenza di cui adora la legge. In fondo ad ogni essere, c'è il sentimento di questa onnipotenza alla quale diamo il nome di Dio (ossia il dominio delle leggi naturali dell'Universo)» 30.

 

Papa Pio XI rispose a questi errori con l'Enciclica Mit Brennender Sorge:

 

«Rivolgete, Venerabili Fratelli, l’attenzione all’abuso crescente, che si manifesta in parole e per iscritto, di adoperare il tre volte santo nome di Dio quale etichetta vuota di senso per un prodotto più o meno arbitrario di ricerca o aspirazione umana, e adoperatevi che tale aberrazione incontri tra i vostri fedeli la vigile ripulsa che merita. Il nostro Dio è il Dio personale, trascendente, onnipotente, infinitamente perfetto, uno nella Trinità delle persone e trino nell’unità della essenza divina, creatore dell’Universo, Signore, Re e ultimo fine della Storia del mondo, il quale non ammette né può ammettere altre divinità accanto a sé».

 

santissima trinità

Sopra: la SS.ma Trinità.

 

- Ancora Hitler su Gesù Cristo:
 

- «Gesù non era sicuramente un ebreo. Gli ebrei, infatti, non avrebbero consegnato uno di loro alla giustizia romana. Lo avrebbero condannato essi stessi. É probabile che vivessero in Galilea numerosi discendenti di legionari romani, particolarmente dei galli. Gesù doveva essere uno di loro. Non è escluso, in compenso, che sua madre fosse ebrea. Gesù lottò contro il materialismo corruttore della sua epoca, e dunque contro gli ebrei» 31.

 

- «Cristo era un ariano, e San Paolo si è servito della sua dottrina per mobilitare il popolino e organizzare così un pre-bolscevismo. Questa intrusione nel mondo segnò la fine di un lungo regno, quello del chiaro genio greco-latino» 32.

 

croce uncinata

Sopra: vignetta di parte cattolica in cui si

ironizza sul tentativo di nazificare la Chiesa.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«La fede in Dio non si manterrà, a lungo andare, pura e incontaminata, se non si appoggerà nella fede in Gesù Cristo. "Nessuno conosce il Figlio se non il Padre e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui a cui il Figlio lo vuole rivelare" (Lc 10, 22)».

 

La croce di Cristo oggetto di scandalo per Hitler:

 

«È certo che l'ateniese, quando penetrava nel Partenone per contemplare l'immagine di Giove, doveva avere un'impressione diversa da quella del cristiano che deve rassegnarsi a contemplare il volto contratto di un crocifisso» 33.

 

pretaccio serpente

Sopra: vignetta raffigurante un «pretaccio-serpente» apparsa sulla

rivista nazista Das Schwarze Korps, il 2 dicembre 1937.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«La croce di Cristo, anche se il suo solo nome sia diventato per molti follia e scandalo, resta per il cristiano il segno sacrosanto della redenzione, il vessillo di grandezza e di forza morale. Nella sua ombra viviamo, nel suo bacio moriamo; sul nostro sepolcro starà come annunziatrice della nostra fede, testimonio della nostra speranza, protesa verso la vita eterna».

 

La guerra di sterminio del nazismo contro la Chiesa di Cristo:
 

«Ciò che i cristiani hanno scritto contro l'imperatore Giuliano è pressappoco dello stesso tenore di ciò che gli ebrei hanno scritto contro noi [...]. Un giorno si canteranno i ringraziamenti al fascismo e al nazionalsocialismo per avere preservato l'Europa da una ripetizione del trionfo di questa plebaglia» 34.

 

preti a dachau

Sopra: sacerdoti e religiosi polacchi allineati nel campo di concentramento di Dachau.


Il Papa nella Mit Brennender Sorge:
 

«Chi è mosso dallo spirito di Dio ha perciò stesso un contegno esteriore ed interiore rispettoso verso la Chiesa, nobile frutto dell'albero della Croce, dono dello Spirito della Pentecoste al mondo bisognoso di guida. Chiunque sia mosso dallo spirito di Dio ha spontaneamente l'atteggiamento che invita, internamente e nei confronti la Chiesa, questo frutto consacrato dell'albero della Croce, questo dono fa esternamente, dallo Spirito di Dio, il giorno della Pentecoste, al mondo disorientato [...]. L'esperienza degli anni trascorsi mette in luce le responsabilità, e svela macchinazioni, che già dal principio non si proposero altro scopo se non una lotta fino all'annientamento. Nei solchi, in cui Ci eravamo sforzati di gettare la semenza della vera pace, altri sparsero - come l'inimicus homo della Sacra Scrittura - la zizzania della sfiducia, della discordia, dell'odio, della diffamazione, di un'avversione profonda, occulta e palese, contro Cristo e la sua Chiesa».

 

Hitler su di una divinità nazionale o una religione nazionale:

 

- «Lo Stato deve rimanere il padrone assoluto [...]. Contro una Chiesa che si identifica con lo Stato, come nel caso dell'Inghilterra, non ho nulla da dire. Ma è ugualmente impossibile che si possa assoggettare eternamente l'umanità con le menzogne» 35.

 

- «Il mondo antico aveva i suoi déi e serviva i suoi déi. Ma i preti interposti tra gli déi e gli uomini erano dei servitori dello Stato, perché gli déi proteggevano la città. Tutto sommato, erano l'emanazione di un potere che il popolo aveva creato» 36.

 

processione nazista

Sopra: processione neopagana nazista.

Donne «ariane» sfilano con la svastica.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:
 

«Solamente spiriti superficiali possono cadere nell'errore di parlare di un Dio nazionale, di una religione nazionale, e intraprendere il folle tentativo di imprigionare nei limiti di un solo popolo, nella ristrettezza etnica di una sola razza, Dio, Creatore del mondo, re e legislatore dei popoli, davanti alla cui grandezza le nazioni sono piccole come gocce in un catino d'acqua [...]. La Chiesa, fondata dal Salvatore, è unica per tutti i popoli e per tutte le nazioni [...]. Se persone, che non sono neanche unite nella fede in Cristo, vi adescano e vi lusingano col fantasma di una "chiesa tedesca nazionale", sappiate ciò non essere altro se non un rinnegamento dell'unica Chiesa di Cristo, un apostasia manifesta dal mandato di Cristo di evangelizzare tutto il mondo, che solo una Chiesa universale può attuare».

 

Hitler sul panteismo nazionalsocialista:
 

- «Colui che non vede Dio che in una quercia o in un tabernacolo, anziché vederlo ovunque, non è realmente una persona pia» 37.

 

- «Credo che colui che contempla l'Universo con gli occhi spalancati è l'uomo più naturalmente devoto: non nel senso inteso dalle religioni, ma nel senso di un rapporto intimo con le cose» 38.

 

- «Chi vive in comunione con la natura entra necessariamente in conflitto con le Chiese. Ed è per questo che esse vanno incontro alla loro rovina, perché è la scienza che deve ottenere la vittoria» 39.

 

- «È possibile soddisfare i bisogni della vita interiore mediante una comunione intima con la natura, o per mezzo della conoscenza del passato» 40.

 

edith stein

Sopra: suor Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein (1891-1942), un'ebrea convertita al cattolicesimo e divenuta suora carmelitana, ma ugualmente deportata ad Auschwitz-Birkenau dove morì, insieme alla sorella Rosa (anch'ella monaca carmelitana scalza) offrendo la sua vita per conversione del popolo ebraico.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l'Universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti [...]. Colui quindi che con sacrilego misconoscimento delle diversità essenziali tra Dio e la creatura, tra l'Uomo-Dio e il semplice uomo, osasse di porre accanto a Cristo o, ancora peggio, sopra di Lui o contro di Lui, un semplice mortale, fosse anche il più grande di tutti i tempi, sappia che è un profeta di chimere, a cui si applica spaventosamente la parola della Scrittura: "Colui, che abita nel cielo, ride di loro"».

 

Hitler affossatore della Chiesa:
 

- «Quando il nazionalsocialismo avrà regnato per parecchio tempo, sarà possibile concepire una forma di vita diversa della nostra. A lungo andare, il nazionalsocialismo e la religione non potranno più coesistere» 41.

 

- «Il tempo passerà fino al momento in cui la scienza potrà rispondere a tutte le domande. Dunque, ora non è opportuno lanciarsi in una lotta con le Chiese. La cosa migliore è di lasciare che il cristianesimo muoia di morte naturale. Una morte lenta ha qualcosa di distensivo. Il dogma del cristianesimo si sgretolerà davanti ai progressi della scienza» 42.

 

- «La nostra epoca vedrà probabilmente la fine della malattia cristiana, è questione di cento anni, forse di duecento. Il mio dolore sarà, come quello di un profeta, di vedere solamente da lontano la terra promessa» 43.

 

vignetta anticattolica

Sopra: ennesima vignetta anticattolica apparsa

sul settimanale nazionalsocialista Der Stürmer.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Allora i nemici di Cristo - di ciò siamo sicuri - che vaneggiano sulla scomparsa della Chiesa, riconosceranno che troppo presto hanno giubilato e troppo presto hanno voluto seppellirla».

 

Hitler sull'educazione della gioventù:

 

«Fin dall'età più tenera, l'educazione sarà impartita in modo tale che ciascuno sappia ciò che è importante per il mantenimento dello Stato. Per gli uomini del mio entourage, che come me sono sfuggiti all'ascendente del dogma, non ho da temere che la Chiesa li prenda all'amo. Baderemo affinché le Chiese non possano più spargere certi insegnamenti in contraddizione con l'interesse dello Stato. Continueremo ad affermare la dottrina nazionalsocialista, e la gioventù non sentirà più che la verità» 44.

 

hitlerjugend

Sopra: ragazzini della Hitlerjugend.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Quando si cerca di profanare il tabernacolo dell’anima del fanciullo, santificata dal battesimo, con un'educazione anticristiana, quando viene strappata da questo vivo tempio di Dio la fiaccola della fede e viene posta in suo luogo la falsa luce di un succedaneo della fede, che non ha più nulla in comune con la fede della Croce, allora la profanazione spirituale del tempio è vicina ed è dovere di ogni credente di scindere chiaramente la sua responsabilità da quella della parte contraria e la sua coscienza da qualsiasi peccaminosa collaborazione a tale nefasta distruzione».

 

Hitler cerca di traviare i cristiani:

 

Scrive Papa Pio XI nella sua Enciclica:

 

«Nelle vostre contrade, Venerabili Fratelli, si elevano voci in coro sempre più forte, che incitano ad uscire dalla Chiesa, e sorgono banditori, i quali, per la loro posizione ufficiale, cercano di risvegliare l'impressione che tale distacco dalla Chiesa, e conseguentemente l'infedeltà verso Cristo Re, sia una testimonianza particolarmente persuasiva e meritoria della loro fedeltà al regime presente».

 

nazificazione della chiesa cattolica

 

Una persecuzione larvata:

 

Adolf Hitler:

 

- «Dopo questa guerra prenderò le misure necessarie per rendere straordinariamente difficile il reclutamento dei preti» 45.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Con pressioni, occulte e palesi, con intimidazioni, con prospettive di vantaggi economici, professionali, civili o d'altra specie, l'attaccamento alla fede dei cattolici, e specialmente di alcune classi di funzionari cattolici, viene sottoposto ad una violenza tanto illegale quanto inumana».

 

Hitler sulla morale senza il cristianesimo:

 

«Non c'è alcun bisogno della Chiesa per mantenere la morale nel popolo. Ciò è alla portata di ogni uomo di Stato. Basta trasformare tradizionalmente in leggi imprescrittibili le concezioni morali riconosciute dagli elementi più sani di questo popolo e di mettere la forza al servizio di tali leggi» 46.

 

adalbert probst

Sopra: Adalbert Probst, il direttore nazionale dell'Associazione Gioventù Cattolica Sports, fu assassinato nella purga della Notte dei lunghi coltelli (30 giugno 1934).

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

dieci comandamenti«L'osservanza coscienziosa dei dieci comandamenti di Dio e dei precetti della Chiesa, i quali ultimi non sono altro che regolamenti derivati dalle norme del Vangelo, è per ogni individuo una incomparabile scuola di disciplina organica, di rinvigorimento morale e di formazione di carattere. È una scuola che esige molto; ma non oltre le forze [...]. Il connettere la dottrina morale con opinioni umane, soggettive e mutevoli nel tempo, invece di ancorarle nella santa volontà dell'eterno Dio e nei suoi comandamenti, significa spalancare le porte alle forze dissolvitrici. Perciò, il promuovere l'abbandono delle eterne direttive di una dottrina morale per la formazione delle coscienze, per la nobilitazione di tutti i campi della vita e di tutti gli ordinamenti, è attentato peccaminoso contro l'avvenire del popolo, i cui tristi frutti amareggeranno le generazioni future [...]. Nessun potere coercitivo dello Stato, nessun ideale puramente terreno, per quanto grande e nobile, potrà sostituire a lungo andare i più profondi e decisivi stimoli, che provengono dalla fede in Dio e in Gesù Cristo».

 

Hitler sul diritto naturale:

 

- «Il diritto è un'invenzione umana. La natura non conosce né il notaio né il geometra-agrimensore. Dio conosce solamente la forza. Il precetto secondo cui gli uomini hanno il dovere di amarsi tra loro fa parte della teoria, e i cristiani sono gli ultimi a metterla in pratica» 47.

 

- «O è l'uomo ad uccidere la tigre, o è la tigre a mangiare l'uomo! Il più forte si impone, è la legge della natura. Il mondo non cambia, le sue leggi sono eterne» 48.

 

- «Secondo il diritto naturale, la prima persona della nazione dovrebbe essere il migliore» 49.

 

- «Il cristianesimo è una ribellione contro la legge naturale, una protesta contro la natura. Spinto alla sua logica estrema, il cristianesimo rappresenta la cultura sistematica dello scarto umano» 50.

 

cardinale august hlond

Sopra: il Cardinale August Hlond (1881-1948), Primate della Chiesa polacca. Egli affermò che «l'hitlerismo persegue la totale e sistematica distruzione della Chiesa cattolica»

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

stemma araldico papa pio XI«Il nostro pensiero si rivolge qui a quello che si suole chiamare diritto naturale, che il dito dello stesso Creatore impresse nelle tavole del cuore umano, e che la ragione umana sana e non ottenebrata da peccati e passioni può in esse leggere [...]. Alla luce delle norme di questo diritto naturale, ogni diritto positivo, qualunque ne sia il legislatore, può essere valutato nel suo contenuto etico e conseguentemente nella legittimità del comando e nella obbligatorietà dell’adempimento. Quelle leggi umane, che sono in contrasto insolubile col diritto naturale, sono affette da vizio originale, non sanabile né con le costrizioni né con lo spiegamento di forza esterna. Secondo questo criterio va giudicato il principio: "Diritto è ciò che è utile alla nazione". Certo a questo principio può darsi un senso giusto, se si intende che ciò che è moralmente illecito non può essere mai veramente vantaggioso al popolo [...]. Disprezzando questa verità, si perde di vista che il vero bene comune, in ultima analisi, viene determinato e conosciuto mediante la natura dell’uomo con il suo armonico equilibrio fra diritto personale e legame sociale, come anche dal fine della società determinato dalla stessa natura umana. La società è voluta dal Creatore come mezzo per il pieno sviluppo delle facoltà individuali e sociali, di cui l’uomo ha da valersi, ora dando ora ricevendo per il bene suo e quello degli altri».

 

Sull'usurpazione delle parole sacre

 

La fede

 

Adolf Hitler:

 

 - «Se il popolo tedesco perdesse la fede, se il popolo tedesco non fosse più disposto a darsi corpo ed anima per sopravvivere, allora il popolo tedesco non avrebbe da fare altro che scomparire»! 51.

 

- «Chi vuole agire deve poggiare sulla fede, e la fede la si trova solamente nel popolo. La grande massa è senza memoria, va avanti con l'ingenuità dell'innocenza. Abbiamo visto di ciò che è capace un popolo che è guidato. In lui tutte le possibilità esistono, sia per il bene che per il male. Il dovere del nazionalsocialismo è di tendere incrollabilmente verso questo obiettivo: ciò che c'è di migliore nel popolo deve svilupparsi senza tregua» 52.

 

- «Questa fiducia in sé deve essere inculcata nei bambini del nostro popolo mediante l'educazione fin dai primi anni. Tutto il sistema educativo e culturale deve mirare a formare in loro la convinzione che sono assolutamente superiori agli altri popoli. La forza e l'indirizzo fisico devono rafforzare in loro la fede nell'invincibilità del popolo al quale appartengono» 53.

 

- «Credo ciecamente nel mio popolo. Se perdessi questa fede, non ci resterebbe che fare i bagagli e andarcene» 54.

 

führer

«Un popolo, un Reich un Führer».

Ecco la nuova fede che ogni tedesco doveva abbracciare.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

 «La fede consiste nel tener per vero ciò che Dio ha rivelato e mediante la Chiesa impone di credere: è "dimostrazione di cose che non si vedono". La fiducia gioiosa e altera sull'avvenire del proprio popolo, cosa cara ad ognuno, significa ben altra cosa che la fede in senso religioso».

 

La grazia secondo Hitler:
 

«Allo stesso modo, in avvenire, non sarà la grazia «razzista» che darà al nostro popolo il suolo, e con lui i mezzi necessari di sussistenza, ma solo il potere della spada vittoriosa potrà ottenerci queste cose» 55.

 

L'immortalità e la vita eterna secondo Hitler:

 

«Per i romani, gli dèi erano delle figure familiari. È abbastanza difficile sapere se essi avessero un'idea precisa dell'aldilà. Per essi, la vita eterna si incarnava negli esseri viventi, e consisteva in un continuo rinnovamento. Si trattava di concezioni abbastanza prossime a quelle che si trovavano presso i giapponesi e i cinesi nell'epoca in cui apparve tra loro la svastica» 56.

 

Sopra: certamente la svastica, o croce uncinata, è un simbolo antichissimo che sta a significare, a seconda delle diverse culture, il Sole o il continuo rinnovamento delle cose. Ma a partire dalla fine dell'Ottocento, questo fregio è stato utilizzato anche nell'ambiente occultista. A sinistra, la rivista massonica francese Le Symbolisme (1923) usava la svastica all'interno di un Esagramma. Al centro, già da molto prima (fina dal 1875), la Società Teosofica la usava insieme all'Uroboro e all'Esagramma. Tale società postulava l'esistenza di una razza ariana nell'antichità e l'anti-semitismo. E infine, a destra, un manifesto della Thule Gesellschaft, una società pangermanista degli anni Venti di origine mistica e occultista che utilizzava la croce uncinata.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«L'immortalità, in senso cristiano, è la sopravvivenza dell'uomo dopo la morte terrena, come individuo personale, per l'eterna ricompensa o per l'eterno castigo. Chi con la parola "immortale" non vuole indicare altro che una sopravvivenza collettiva nella continuità del proprio popolo, per un avvenire di indeterminata durata in questo mondo, perverte e falsifica una delle verità fondamentali della fede cristiana e scuote le fondamenta di qualsiasi concezione religiosa, la quale richiede un ordinamento morale universale. Chi non vuole essere cristiano dovrebbe almeno rinunziare a volere arricchire il lessico della sua miscredenza col patrimonio linguistico cristiano».

 

L'umiltà, la forza e l'eroismo secondo Hitler:

 

- «Chi è questo dio che prova piacere solamente nel vedere gli uomini umiliarsi davanti a lui»? 57.

 

- «Proprio come nell'islam, non c'è alcun tipo di terrorismo nella religione di Stato giapponese, ma al contrario una promessa di felicità. Questo terrorismo nella religione procede in definitiva da un dogma ebraico, che il cristianesimo ha universalizzato, e il cui effetto è di seminare l'agitazione e la confusione negli spiriti. È visibile che, nel campo della fede, le rappresentazioni terroristiche non hanno altro scopo che distogliere gli uomini dal loro ottimismo naturale, e di sviluppare in essi l'istinto della vigliaccheria» 58.

 

- «Se a Poitiers Carlo Martello fosse stato sconfitto, il volto del mondo sarebbe cambiato. Poiché il mondo era già destinato a subire l'influenza ebraica (e il suo prodotto, il cristianesimo, una cosa così insipida), sarebbe stato molto meglio se l'islam avesse trionfato. Questa religione ricompensa l'eroismo, promette ai guerrieri le gioie del settimo cielo [...]. Animato da un tale spirito, il germano avrebbe conquistato il mondo. È il cristianesimo che ha impedito tutto ciò» 59.

 

- «Nel giro di dieci anni, avremo costituito un'élite di uomini di cui sapremo che possiamo contare su di essi ogni volta che si tratterà di dominare nuove difficoltà. Trarremo da ciò un nuovo tipo di uomo, una razza di dominatori, una specie di viceré» 60.

 

islamici arruolati nelle ss

Sopra: soldati islamici arruolatisi della 13ª Divisione SS. Parlando nel 1944, Heinrich Himmler definì il credo maomettano «una religione pratica e piena di attrattive per i soldati» (un paradiso fatto di piaceri carnali).

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Vi parlano molto di grandezza eroica, contrapponendola volutamente e falsamente all'umiltà e alla pazienza evangelica; ma perché vi nascondono che si dà anche un eroismo nella lotta morale? E che la conservazione della purezza battesimale rappresenta un'azione eroica, che dovrebbe essere apprezzata meritevolmente nel campo sia religioso sia naturale? [...] L'umiltà nello spirito del Vangelo e la implorazione dell'aiuto di Dio si accordano bene con la propria dignità, con la fiducia in sé e con l'eroismo [...]. Nel rappresentare stoltamente l'umiltà cristiana come avvilimento e meschinità, la ripugnante superbia di questi innovatori rende irrisoria soltanto se stessa».

 

Il peccato originale secondo Hitler:

 

- «Il peccato contro il sangue e la razza sono il peccato originale di questo mondo e segnano la fine di un'umanità che a ciò si è consacrata» 61.

 

- «Ma infine i conquistatori diventarono infedeli al principio fino a quel momento osservato, in virtù del quale avevano conservato la purezza del loro sangue; essi iniziarono ad unirsi agli indigeni che avevano assoggettato e misero così fine alla loro esistenza; perché il peccato originale commesso nel Paradiso ha sempre per conseguenza l'espulsione dei colpevoli» 62.

 

Sopra: al centro di questa stampa c'è Sigfrido, l'eroe epico della mitologia germanica.  Le sue gesta sono raccontate in numerose opere, in particolare il poema epico medievale tedesco Il canto dei Nibelunghi, scritto nel XIII secolo. Da questi racconti sono state tratte opere moderne come L'anello del Nibelungo di Richard Wagner, che Hitler adorava perché rispecchiava le sue idee sugli antichi germani.

 

Rivelazione «del primato della razza» da parte di Hitler:

 

- «Se tento di giudicare il mio operato, devo considerare in primo luogo che ho contribuito, in un mondo che aveva dimenticato questa nozione, a far trionfare l'idea del primato della razza» 63.

 

razza ariana

La «razza ariana» nei manifesti propagandistici del III Reich.

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Rivelazione, in senso cristiano, significa la parola di Dio agli uomini. Usare questo stesso termine per suggestioni provenienti dal sangue e dalla razza, per le irradiazioni della storia di un popolo, è, in ogni caso, causare disorientamento. Tali false monete non meritano di passare nel tesoro linguistico di un fedele cristiano [...]. La rivelazione culminata nell’Evangelo di Gesù Cristo è definitiva e obbligatoria per sempre, non ammette appendici di origine umana e, ancora meno, succedanei o sostituzioni di "rivelazioni" arbitrarie, che alcuni banditori moderni vorrebbero far derivare dal così detto mito del sangue e della razza».

 

Il culto dello Stato secondo Hitler:

 

- «Il mondo antico aveva i suoi déi e serviva i suoi déi. Ma i preti interposti tra gli déi e gli uomini erano dei servitori dello Stato, perché gli déi proteggevano la città. Tutto sommato, erano l'emanazione di un potere che il popolo aveva creato. L'idea di un Dio unico era impensabile per questo mondo» 64.

 

- «Se si giungesse ad educare la nazione con una solidarietà fanatica tra compatrioti e di ciascuno di essi a riguardo dello Stato, il Reich tedesco, come fu già nei mille anni dopo il crollo dell'impero romano, sarebbe la più grande potenza d'Europa» 65.

 

aquila nazista

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Se la razza o il popolo, se lo Stato o una sua determinata forma, se i rappresentanti del potere statale o altri elementi fondamentali della società umana hanno nell'ordine naturale un posto essenziale e degno di rispetto; chi peraltro li distacca da questa scala di valori terreni, elevandoli a suprema norma di tutto, anche dei valori religiosi e, divinizzandoli con culto idolatrico, perverte e falsifica l'ordine, da Dio creato e imposto, è lontano dalla vera fede in Dio e da una concezione della vita ad essa conforme».

 

Il diritto di godere senza impedimenti secondo Hitler:

 

- «La catastrofe per noi è di essere legati ad una religione che insorge contro tutte le gioie dei sensi» 66.

 

- «Per meritare il suo posto nella Storia, il nostro popolo dev'essere innanzitutto un popolo di soldati. Ciò implica al tempo stesso dei doveri e dei diritti: un'educazione di un rigore estremo, ma anche la possibilità di godere sanamente della vita. Se un soldato tedesco dev'essere pronto a dare la sua vita senza discutere, in compenso deve avere la libertà di amare senza ostacoli. La vita è fatta in modo che la guerra e l'amore vadano di pari passo. Quanto al piccolo borghese cavilloso e meschino, che si accontenti delle briciole del festino! Ma per mantenere il soldato nel desiderio del combattimento, che non si venga ad importunarlo col precetto religioso che raccomanda l'astinenza dalla carne. Un uomo dallo spirito sano può solamente sorridere quando un Sant'Antonio pretende di togliergli la gioia più grande che ci sia incitandolo a mortificarsi a forza di frustino»! 67.

 

joseph goebbels

Sopra: Joseph Goebbels, ministro della propaganda del III Reich dal 1933 al 1945, era nato in una famiglia cattolica, e in gioventù aveva militato in diverse associazioni cattoliche. Abbandonata la fede negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale, Goebbels divenne un acerrimo nemico della Chiesa. Fu sua l'idea di usare la presunta pedofilia dei sacerdoti come arma, ampliata ad arte per creare «un panico morale» e screditare la Chiesa cattolica. Fu un gesuita tedesco, Padre Walter Mariaux, a pubblicare le istruzioni che Goebbels inviò pochi giorni dopo la pubblicazione dell'Enciclica di Pio XI Mit brennender Sorge con cui il Papa condannava l'ideologia nazista, alla Gestapo e soprattutto ai giornalisti invitati a «riscoprire i casi giudicati nel 1936 e anche episodi più antichi, riproponendoli costantemente all'opinione pubblica».

 

Il Papa nella Mit Brennender Sorge:

 

«Anche oggi Noi ripetiamo con gravità profonda: non basta essere annoverati nella Chiesa di Cristo, bisogna essere in spirito e verità membri vivi di questa Chiesa. E tali sono solamente coloro che stanno nella grazia del Signore e continuamente camminano alla sua presenza, sia nell'innocenza sia nella penitenza sincera e operosa [...]. Non permettete che la nobiltà di questa insostituibile libertà scompaia nei ceppi servili del peccato e della concupiscenza. A chi canta l'inno della fedeltà alla patria terrena non è lecito divenire transfuga e traditore con l'infedeltà al suo Dio, alla sua Chiesa e alla sua patria eterna».

 

Anche se queste proposizioni di Hitler fossero state alterate dal gerarca nazista Martin Borman, tuttavia esse corrispondono esattamente alle posizioni condannate nell'Enciclica del 1937.

 

 

APPENDICE

NAZIONALSOCIALISMO E CHIESA CATTOLICA

Una delle accuse più frequentemente proferite dai nemici del cattolicesimo è quella di una presunta connivenza tra regime hitleriano e Chiesa di Roma. Riportiamo di seguito alcune affermazioni di parte nazista che stroncano questa calunnia che, nonostante la documentazione storica ben più vasta di quella che presentiamo, viene continuamente ripetuta.

  • «Per i parroci e i Vescovi ci sono i campi di concentramento e non più i pulpiti delle chiese tedesche».
    - Westdeutcher Beobachter, del 24 maggio 1935.

  • «Dopo il discorso del ministro Goebbels, una cosa è chiara: il Terzo Reich non desidera alcun "modus vivendi" con la Chiesa cattolica, bensì il suo annientamento, tra le menzogne e il disonore, onde far posto ad una chiesa germanica, al cui centro sta la glorificazione del sangue tedesco».
    - Basler National-zeitung, del 31 maggio 1937.

  • «La terra che abitiamo non deve più interessare la Chiesa; per le cose di questo mondo e nel nostro territorio solo il nazionalsocialismo deve dettare leggi».
    - Alfred Rosenberg; discorso del 10 dicembre 1937.

  • «Come devono scomparire tutti gli influssi nocivi degli astrologi, indovini e altri gabbamondo, si deve neutralizzare, il più possibile, l'influsso della Chiesa. Solo quando avverrà ciò, lo Stato potrà avere pieno potere sui singoli cittadini».
    - Martin Bormann; da una circolare segreta a tutti i gauleiter del 1941.

  • «Il compito dei "pretacci" è di demolire il potere del Reich [...]; ma farò sentire io, a questi elementi, tutta la forza dello Stato. Se li credessi, ora, pericolosi, li farei, subito, fucilare tutti».
    - Adolf Hitler; discorso conviviale al Berchtesgaden, dell'11 agosto 1942.

  • «Non vogliamo altro dio che la Germania».
    - Adolf Hitler; Bayrischer Kurier, del 25 maggio 1923.

  • «Da oggi innanzi, non andremo più contro i comunisti, ma contro i cattolici. Non c'è che una soluzione: o tedesco o cattolico»!
    - O. Wagner; cit. in P. L. Villa, Pio XII, Ed. Civiltà, Brescia 1964, pag. 117.

  • «Diamo tempo fino alla primavera (del 1935; N.d.R.), e poi, ciascuno dovrà scegliere tra appartenere alla Chiesa o al Partito Nazionalsocialista».
    - Il Gauleiter di Essen; cit. in P. L. Villa, op. cit., pag. 81.

  • «Ma anche l'ultima divinità internazionale, la Chiesa cattolica, deve scomparire, e scomparirà sotto il pugno di ferro della politica nazionalsocialista».
    - Das Schwarze Korps, del 1º gennaio 1938.

 


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Note

 

1 Traduzione dell'originale francese Hitler et les catholiques, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.viveleroy.fr/Hitler-etait-il-catholique

2 Cfr. A. Hitler, Mein Kampf, pag. 452.

3 Cfr. A. Hitler, Libres Propos sur la Guerre et la Paix recueillis sur l'ordre de Martin Bormann, vol. I, pagg. 7-8.

4 Ibid., vol. I, pag. 312.

5 Ibid., vol. I, pagg. 75-76.

6 Ibid., vol. I, pag. 51. Notate in questa frase lo spirito già emergente del darwinismo sociale.

7 Ibid., vol. II, pag. 39.

8 Ibid., vol. I, pag. 62.

9 Ibid., vol. I, pag. 314.

10 Ibid., vol. I, pag. 78.

11 Ibid., vol. II, pag. 297.

12 Ibid., vol. I, pag. 141.

13 Ibid., vol. II, pag. 149.

14 Ibid., vol. I, pag. 332.

15 Ibid., vol. I, pag. 325.

16 Ibid., vol. I, pag. 76.

17 Ibid., vol. II, pag. 257.

18 Ibid.

19 Ibid., vol. II, pag. 51.

20 Ibid., vol. II, pag. 189. Reinhard Heydrich fu un gerarca nazista delle SS che morì in seguito ad un attentato da parte della resistenza avvenuto a Praga, il 27 maggio 1942. Morì il 4 giugno. Gli attentatori, nel frattempo, trovarono rifugio presso la chiesa di San Cirillo e Metodio in via Resslova ma, rintracciati dalle forze di occupazione, perirono nel conflitto a fuoco che ne derivò. Nelle alte sfere, tutti sapevano che la nonna di Heydrich era di origini ebraiche... (N.d.T.).

21 Ibid., vol. II, pagg. 238-239.

22 Ibid., vol. I, pag. 314.

23 Ibid., vol. I, pag. 311. Lo zucchetto, o papalina o pileolo, è un copricapo a forma di calotta emisferica a otto spicchi che viene indossato dagli ecclesiastici come segno di sacralità e anche di autorità nella Chiesa (N.d.T.).

24 Ibid., vol. I, pag. 332.

25 Ibid., vol. I, pag. 310.

26 Ibid., vol. II, pag. 52.

27 Ibid., vol. I, pag. 294.

28 Ibid., vol. I, pag. 243.

29 Ibid., vol. I, pag. 139. Dai discorsi dell'1-2 dicembre 1941. Ancora una frase dall'accento darwinista.

30 Ibid., vol. I, pag. 6. Dai discorsi dell'11-12 luglio 1941.

31 Ibid., vol. II, pag. 346. Dai discorsi del 13 dicembre 1941.

32 Ibid., vol. I, pagg. 140-141. Dai discorsi del 13 dicembre 1941.

33 Ibid., vol. I, pag. 314. Dai discorsi del 20-21 febbraio 1942.

34 Ibid., vol. I, pag. 247. Dai discorsi del 27 gennaio 1942. L'imperatore Giuliano (331-363) fu detto «l'apostata» per aver abiurato la fede cristiana ed essere tornato al paganesimo (alla teurgia). Egli è rimasto famoso per il tentativo fallito di riedificare il Tempio di Gerusalemme.

35 Ibid., vol. I, pag. 140. Dai discorsi del 13 dicembre 1941.

36 Ibid., vol. I, pag. 77. Dai discorsi del 21 ottobre 1941.

37 Ibid., vol. I, pag. 84. Dai discorsi del 24 ottobre 1941.

38 Ibid., vol. I, pag. 6. Dai discorsi dell'11-12 luglio 1941.

39 Ibid., vol. I, pagg. 61-62. Dai discorsi del 14 ottobre 1941.

40 Ibid., vol. I, pagg. 60-61. Dai discorsi del 14 ottobre 1941.

41 Ibid., vol. I, pag. 7. Dai discorsi dell'11-12 luglio 1941.

42 Ibid., vol. I, pag. 60. Dai discorsi del 14 ottobre 1941.

43 Ibid., vol. I, pag. 332. Dai discorsi del 27 febbraio 1942.

44 Ibid., vol. I, pag. 62. Dai discorsi del 14 ottobre 1941.

45 Ibid., vol. II, pag. 52. Dai discorsi del 7 aprile 1942.

46 Ibid., vol. II, pag. 61. Dai discorsi del 9 aprile 1942.

47 Ibid., vol. I, pag. 69. Dai discorsi del 17 ottobre 1941.

48 Ibid., vol. I, pag. 39. Dai discorsi del 23 settembre 1941. Un'altra frase dal sapore darwinista.

49 Ibid., vol. I, pag. 119. Dai discorsi dell'11 novembre 1941.

50 Ibid., vol. I, pag. 51. Dai discorsi del 10 ottobre 1941.

51 Ibid., vol. I, pag. 250. Dai discorsi del 27 gennaio 1942.

52 Ibid., vol. I, pag. 37. Dai discorsi del 21 settembre 1941.

53 Cfr. A. Hitler, Mein Kampf, pag. 410.

54 Cfr. A. Hitler, Libres Propos sur la Guerre et la Paix recueillis sur l'ordre de Martin Bormann, vol. I, pag. 166. Dai discorsi del 3-4 gennaio 1942.

55 Cfr. A. Hitler, Mein Kampf, pag. 651.

56 Cfr. A. Hitler, Libres Propos sur la Guerre et la Paix recueillis sur l'ordre de Martin Bormann, vol. I, pag. 303. Dai discorsi del 17 febbraio 1942.

57 Ibid., vol. I, pag. 141. Dai discorsi dell'1-2 agosto 1941.

58 Ibid., vol. II, pag. 36. Dai discorsi del 4 aprile 1942.

59 Ibid., vol. II, pag. 297. Dai discorsi del 28 agosto 1942.

60 Ibid., vol. I, pag. 20. Dai discorsi dell'1-2 agosto 1941.

61 Cfr. A. Hitler, Mein Kampf, pag. 247.

62 Ibid., pag. 291.

63 Cfr. A. Hitler, Libres Propos sur la Guerre et la Paix recueillis sur l'ordre de Martin Bormann, vol. I, pag. 81. Dai discorsi del 21-22 ottobre 1941.

64 Ibid., vol. I, pag. 77. Dai discorsi del 21 ottobre 1941.

65 Ibid., vol. II, pag. 130. Dai discorsi del 20 maggio 1942.

66 Ibid., vol. I, pag. 139. Dai discorsi dell'1-2 dicembre 1941.

67 Ibid., vol. II, pag. 74. Dai discorsi del 23 aprile 1942.

 

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