a cura di Lifesitenews 1
Sopra: Abigail Seidman.
- Abigail Seidman: Sono in attesa di essere accolta all'interno della Chiesa cattolica romana (sto frequentando il catechismo e penso di entrare a farne formalmente parte nel giorno della vigilia di Pasqua del 2011). Dopo un periodo di studio e di riflessioni iniziate circa nei mesi di ottobre-novembre del 2009, nel giugno del 2010 ho accettato Gesù Cristo come mio Redentore e ho frequentato per alcuni mesi una chiesa evangelica prima di decidere che la Chiesa cattolica era la mia mèta.
Prima della mia conversione al cristianesimo, ero atea e agnostica dato che i miei genitori avevano lasciato la Chiesa episcopaliana quando avevo sei anni. Non ho mai praticato seriamente le religioni della corrente Wicca, del neopaganesimo o del New Age, anche se mi dilettavo in essi essendo quello il trend culturale dell’epoca. Rimasi fedele all'ateismo poiché mi faceva sentire al sicuro dato che bollava le attività neopagane di cui ero stata testimone, come stupide superstizioni prive di alcun potere spirituale.
Sopra: un coven di wiccans celebra un rito nei boschi.
Questo pensiero mi confortava più che credere alla veridicità di queste religioni. Inoltre, pensavo che il cristianesimo non mi avrebbe dato il benvenuto accogliendomi nuovamente nel suo seno. Questo pensiero era sostenuto da mia madre che mi proibiva di frequentare i cristiani e che mi ripeteva spesso che Gesù non mi avrebbe accettato una volta dubitato di Lui, e che quindi l'unica mia scelta era quella di continuare a percorrere una strada che mi portava lontana da Lui. Questa era una tattica per spaventare gli adepti all'interno della comunità neopagana. Essi sostenevano questo pensiero: «I cristiani non ti accetteranno più dopo quello che hai fatto, e quindi faresti meglio a rimanere fedele a noi e lavorare per il trionfo della dea sul Dio cristiano».
Sopra: la Luna piena affiancata da due quarti di Luna contrapposti, uno dei simboli più utilizzati nella neo-stregoneria.
- Lifesitenews: Quali aspetti della vita, all'interno di una clinica abortista, hai notato fossero di natura occulta? I valori dell’occultismo sostengono la procedura dell’aborto? Come e fino a che punto?
- Abigail Seidman: La clinica dove lavorava mia madre era pervasa da immagini e pratiche di stampo occultistico. Opere artistiche e statue della dea si trovavano nell'ufficio, nella sala d'aspetto, nella stanza per il counseling e nelle sale di recupero. Vi si suonava anche musica New Age che si diffondeva ovunque (a volte accompagnata dalla salmodia di canti dedicati alla dea). I consiglieri venivano scelti attenendosi soprattutto alle loro qualifiche spirituali, e alcuni di loro non avevano nemmeno una laurea in campo specifico (come, ad esempio, psicologia, counseling o assistenza sociale).
Una di loro era uno chef professionista che è stata trasformata in «operaia del sesso» (o «prostituta sacra» come la chiamavano loro). Dopo la chiusura serale della clinica, i membri dello staff fumavano insieme marijuana e a volte assumevano allucinogeni se erano disponibili. Questa era considerata una pratica spirituale, e non ricreativa (essi disprezzavano, infatti, le persone che assumevano droghe solo allo scopo di «farsi» o sballarsi per divertimento anziché assumerle per «aprire la mente» alle realtà spirituali e a più alte dimensioni dell'esistenza). Avevano luogo anche delle cerimonie speciali quando delle donne appartenenti dello staff rimanevano volontariamente incinte al fine di praticare l'aborto, che sarebbe avvenuto successivamente insieme ad un folto gruppo.
Io non ero la benvenuta a queste cerimonie dato che non avevo mai avuto un aborto, a quel tempo, e quindi non posso essere precisa nei dettagli. Una volta però, stavo facendo la babysitter alla figlia di un membro dello staff, mentre si praticava un aborto al piano superiore, e sentii cantilenare (il dottore non era presente in quanto maschio, e queste cerimonie sono riservate alle sole donne).
Quindi, la procedura abortiva veniva effettuata da personale femminile non qualificato. Le donne della clinica venivano addestrate per effettuare aborti «underground» nel caso che la legge sull'aborto (Roe v Wade) venisse revocata. Nel 1992, mia madre ospitò a casa mia una festa di «estrazione dell'endometrio». Questa procedura low-tech consiste nell'estrarre il contenuto uterino (l'embrione) tramite suzione immediatamente prima del ciclo mestruale, ed è usata come metodo abortivo in una fase molto precoce della gravidanza.
- Lifesitenews: Come era l’umore in questa atmosfera?
- Abigail Seidman: L'umore era oscuro e terrificante, non in un modo apertamente spaventoso, ma in un modo tipo «pugno nello stomaco». Avevo sempre la sensazione che vi fosse qualcosa di profondamente sbagliato e pericoloso in quel luogo. Sentivo una presenza, che adesso riconosco essere all'opposto della Presenza che avverto in chiesa. Ora mi capacito di cose che prima non capivo, come ad esempio il fatto che la bambina a cui facevo da babysitter nella clinica non sorrideva, né rideva, né giocava mai. Gridava per la maggior parte del tempo tranne quando se ne prendeva cura la madre, dopo di che cadeva in un sonno profondo per un po'.
I miei figli autistici invece sono molto confortati quando sono in chiesa, qualunque chiesa, e si comportano «miracolosamente» bene, direbbero alcuni! Penso che i bambini siano più ricettivi verso le forze spirituali, non avendo ancora imparato a filtrarle o a non prestare ascolto ad esse. Io so di essere stata molto consapevole e gioiosa riguardo alla presenza di Dio in chiesa quando ero piccola, nonostante i miei genitori alzassero gli occhi al cielo e mi dicessero di calmarmi e di smetterla di fingere.
- Lifesitenews: Quali divinità venivano adorate?
- Abigail Seidman: La figura principale che veniva adorata era la dea e altre divinità femminili appartenenti a diverse tradizioni (induista, greca, romana, egizia, ecc...). Queste erano considerate come archetipi o altre facce dell'unica dea, la quale è in opposizione al Dio cristiano (e sul quale alla fine trionferà). Mi fu insegnato che la dea era più antica del Dio cristiano poiché aveva creato il mondo e le persone per abitare in esso in modo pacifico durante una età dell'oro in cui dominavano le figure matriarcali prima dell'avvento del patriarcato e della civilizzazione.
Dio era raffigurato come una figura demoniaca, geloso della dea e dei suoi poteri, e come colui che ha inventato la violenza sessuale e ha insegnato agli uomini a praticarla, segnando così la fine quell'epoca in cui si viveva in modo naturale, liberi da ogni violenza. Le donne venivano incoraggiate a scegliersi delle dée speciali come modelli da seguire o come patrone (un po' come si fa tra i cattolici nella scelta di un Santo patrono). La cultura che si respirava era di tipo lesbico-separatista nel senso che solo le divinità femminili venivano adorate, mai degli déi, e gli uomini non erano i benvenuti durante le cerimonie.
Sopra: «matrimonio» tra due wiccan lesbiche.
Essi venivano tollerati solamente come partner con cui avere una storia romantica o per fare sesso. L'unico impiegato maschile della clinica era il medico, il quale era lì solo per «affari». Veniva, eseguiva gli aborti e poi se ne andava via. Io l'ho conosciuto abbastanza bene negli anni e posso affermare che collaborava solo per il denaro che ne avrebbe ricavato. Pensava infatti che il lato «spirituale» della faccenda fosse ridicolo.
Lui preferiva lavorare in un ambiente medico professionale (le altre cliniche dove prestava servizio, compresa quella dove ho avuto il mio primo aborto, non erano diversi da un normale studio medico nelle procedure e nella disposizione), ma la sua dipendenza e quella della moglie allo spendere denaro faceva sì che lui lavorasse ovunque e in qualsiasi momento, tollerando l'aspetto «spirituale» del culto alla dea. Egli era anche sesso-dipendente, e quindi la propensione dei membri dello staff a fornicare liberamente per poi abortire il concepito lavorava in suo favore. Infatti, la maggior parte delle impiegate della clinica, tranne le lesbiche ostinate, ad un certo punto faceva sesso con lui.
É interessante notare che la dea era anche conosciuta come il Grande Dragone (si diceva che questa fosse la sua natura più vera), e fui molto colpita dal fatto che questo termine esiste anche nella Sacra Scrittura, e di certo non è una figura da adorare! Non ne avevo la più pallida idea! Il mio contatto con la Bibbia e la teologia cristiana è stato minimo fino all'anno scorso. Quando lessi il Libro dell'Apocalisse ebbi l'impressione di essere stata travolta da un treno. Ero abbastanza intimorita dalla figura di Maria visto il mio passato, e volevo ripudiare ogni cosa che avesse sentore di culto rivolto a delle dée.
Sopra: la visione dell'Apostolo San Giovanni descritta nel Libro dell'Apocalisse: il dragone insidia la Donna.
L'Apocalisse e il suo racconto del Grande Dragone in guerra contro la vera Regina del Cielo, la Madre di Cristo, fu per me una vera rivelazione, e ciò spazzò via ogni mia obbiezione nel divenire cattolica anziché rimanere nel protestantesimo. Maria veniva aspramente criticata da mia madre e dai suoi amici. Essi dicevano che Lei era il modello ideale della donna cristiana oppressa e che la sua figura era stata inventata da un sistema patriarcale sadico come figura impossibile da imitare, dato che essa è contemporaneamente Madre e Vergine (il loro modello ideale era Artemide/Diana, e volevano essere sessualmente promiscui e senza prole).
Ho trovato un gran conforto nella maternità spirituale di Maria dato che ero una madre mancata, e adesso una madre senza mamma (mia madre ha smesso di parlarmi a causa della mia conversione al cristianesimo e al mio deciso sostegno in favore della vita nascente. Per me, comunque, tutto ciò va bene poiché trovo che la sua presenza, anche al telefono, sia una specie di «tossina spirituale»).
- Lifesitenews: Hai notato una qualche efficacia della preghiera in favore della vita all’interno della clinica?
- Abigail Seidman: Vi rimando ad un link 2 per darvi un esempio di preghiera pro-life e della sua efficacia. Questa storia l'ho pubblicata sul blog del mio gruppo pro-life. Ricordo anche di un'impiegata della clinica che cercava di mettersi in comunicazione con il Child Care Provider per dare vita ad una sorta di collaborazione, dato che la infastidiva il fatto che le donne che decidevano di non abortire venissero buttate fuori dalla porta senza alcun genere di assistenza.
Ella riuscì a stringere amicizia con lo staff del Child Care Provider e organizzò delle visite nelle varie strutture. Alla fine si misero d'accordo con il Child Care Provider stabilendo che se una donna avesse cambiato idea circa l'aborto durante il processo di counseling, le sarebbe stato organizzato un appuntamento immediato con il Child Care Provider dagli membri stessi dello staff della clinica. Tuttavia, il Child Care Provider rifiutò un accordo reciproco che contemplava di prendere un appuntamento all'interno della clinica abortiva per le donne che non erano state influenzate dalle loro argomentazioni in favore della vita.
Non so come è andata a finire a lungo termine dato che questa impiegata non lavora più in quella clinica, ma quello che so è che la nuova ubicazione della clinica (furono costretti a trasferirsi poiché il palazzo fu venduto e poi demolito per far posto ad una nuova costruzione) è schiena contro schiena con il Child Care Provider. Una coincidenza? In passato ho avuto anche delle interazioni positive con una counselor in particolare che attualmente è più anziana e che non mira a colpire la clinica, ma che apparentemente è ancora molto attiva nella raccolta locale di fondi in favore del movimento pro-life.
Spero di incontrarla nuovamente quando andrò a Toledo il prossimo autunno per parlare al loro rally per la vita che dura quaranta giorni. Aveva un figlio adottivo della mia età e potevo percepire che le facevo pena quando ero adolescente in quanto fuorviata e maltratta da mia madre e dai suoi amici. Era come se potesse vedere al di là della facciata di ciò che esibivo e che capisse che in fondo volevo essere liberata dal mondo malefico nel quale mi stavano crescendo.
- Lifesitenews: Quanto è diffuso secondo te il comportamento di cui sei stata testimone nelle cliniche abortive?
- Abigail Seidman: Non posso saperlo con esattezza. Penso che nelle cliniche indipendenti e in quelle di orientamento femminista potrebbero esserci situazioni similari a quella che ho sperimentato. Il proprietario della clinica che ho descritto era un buon amico del vecchio Dr. George Tiller, e dalla descrizione della sua clinica penso che succedessero molte altre cose oltre alla procedura dell'aborto in sé e per sé.
Molte, se non la maggior parte delle cliniche (comprese quelle di Planned Parenthood), praticano solo l'aborto in senso stretto, ma questo non preclude a degli individui, a dei gruppi, a gente che difende l'aborto o che lavora in quelle cliniche di essere coinvolte in pratiche occultistiche. Penso che molti di loro lo siano, anche se parecchi sono anche atei o cristiani liberal-progressisti.
Penso anche che i seguaci dell'occulto siano l'ossatura portante del movimento pro-aborto, così come i cristiani sono l'ossatura portante del movimento pro-life, e non vedo alcun problema non solo nel colpire questo movimento al cuore, ma anche nell'informare le persone pro-choice (in particolar modo quei cristiani in buona fede o malaccorti), su chi e con cosa stanno andando a braccetto.
- Lifesitenews: Parlami gentilmente di qualcos’altro che trovi sorprendente a riguardo della tua esperienza faccia a faccia con l’occulto, o di altro che la tipica persona pro-life non comprenderebbe mai
- Abigail Seidman: Penso che la cosa che le persone pro-life hanno trovato più sorprendente nelle mie discussioni con loro fino ad oggi è che il neopaganesimo, la religione Wicca e l'adorazione della dea siano cose prese molto seriamente da numerosi individui liberali, pro-choice e femministe. Per loro non si tratta dell'«uomo nero». Al di là del fatto che credano o meno che queste pratiche abbiano un potere spirituale, vi è una porzione significativa della popolazione che ci crede sinceramente, così come noi cristiani crediamo nelle verità della nostra fede.
Molti cristiani in favore della vita non riescono a concepire che qualcuno possa onestamente credere in un'altra religione e non soltanto ribellarsi contro il cristianesimo (che loro di certo sanno essere la verità). Ma questo non lo credono tutti i cristiani? Queste persone che sono state cresciute in un ambiente cristiano e che sono rimaste nella «bolla» del cristianesimo, se così si può dire, non capiscono che ci sono altre persone nell'America moderna che non provengono dallo stesso vissuto, persone che non sono state «esposte» all'esperienza cristiana, eccetto nel senso vago del termine, ossia festeggiare il Natale come una festa laica, ecc...
C'è assolutamente bisogno di una maggiore istruzione a riguardo di queste tematiche poiché le persone che formano l'ossatura del movimento pro-life sono cristiani da una vita e molti di loro sono ingenui a riguardo di certe cose, o vivono in una sorte di ambiente protetto. Ho scritto e parlato su come porsi nei confronti degli atei, e questa informazione è stata ricevuta in modo positivo (e usata in modo efficace da una squadra di counselors di Fairfax, in Virgina).
Ho intenzione di lavorare alla stesura di una guida rivolta ai seguaci del neopaganesimo, dato che vi sono tanti argomenti che costituiscono una sorta di appiglio per le argomentazioni pro-life all'interno di questo filone. Inoltre, l'approccio scientifico è quello che funziona di più, e la scienza è assolutamente dalla parte del movimento pro-vita. Per me la conversione verso posizioni pro-life è venuta prima della conversione religiosa.
Sono stata pro-life per molti anni prima di accettare di diventare cristiana, e nonostante non fossi un'attivista incallita durante quel periodo, facevo offerte a gruppi pro-life laici come Femminists for Life, votavo per candidati pro-life quando possibile e facevo sapere la mia agli amici. Preferirei vedere cento atei pro-life che un solo cristiano pro-aborto.
Sopra: immagine della Madonna del Soccorso in cui la Santa Vergine prende a randellate il demonio che insidia due fanciulli.
Note
1 Traduzione dell'originale inglese Complete Interview with Abigail Seidman - Abortion and the Occult, a cura di Elisabetta Cusentino. Scritto reperibile alla pagina web https://www.lifesitenews.com/news/complete-interview-with-abigail-seidman-abortion-and-the-occult 2 http://prolifecville.blogspot.com/2010/10/power-of-prayer-never-give-up.html
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