I
BIOGRAFIA IN BREVE

Georges
Ivanovitch Gurdjieff
nacque nel 1866 (ma secondo altre fonti nel 1877) ad Alexandropol,
all'epoca città russa situata nel Caucaso (oggi Gyumri, in Armenia),
da padre greco e madre armena. In gioventù frequentò il seminario e
studiò medicina, ma la sua vita prese una direzione assai diversa
quando decise di intraprendere una serie di viaggi attraverso varie
località dell'Asia e del Nord Africa, per seguire una propria via di
«ricerca spirituale». Questo suo peregrinare, in compagnia di
un'altra dozzina di persone (il gruppo si definiva «Cercatori di
Verità»), durò circa vent'anni. Di questo periodo si sa poco, se non
che venne in contatto con molte tradizioni spirituali ed esoteriche
(come ad esempio il sufismo), allo scopo di ritrovarne le radici.
Alcune di queste vicende sono state narrate nel suo libro
autobiografico Incontri con uomini straordinari
(pubblicato postumo nel 1960). Si tratta di un resoconto avventuroso
in cui si mescolano i ricordi personali, le vicende vissute con i
compagni di viaggio e qualche accenno a quella che diverrà la sua
dottrina. La narrazione lascia però molto spazio alla fantasia e
alla voglia di stupire, per cui è assai difficile capire quando Gurdjieff racconta la verità e quando cerca di sviare il lettore.
Tra le numerose attività che gli sono state attribuite, pare vi
siano state anche quelle di agente segreto zarista, di mercante di
tappeti, nonché di medico ipnotista 1.
Molto importante fu l'incontro che Gurdjieff ebbe nel 1915 con il
filosofo Pëtr Demianovič Ouspensky (1878-1947), che rimase
suo
discepolo per otto anni e che,
pur prendendo in seguito una strada indipendente, continuò comunque
a diffonderne i principî attraverso numerose conferenze (soprattutto
in Inghilterra), che attirarono l'attenzione di molti dei più noti
intellettuali dell'epoca. Per divulgare la sua dottrina, in quegli
anni Gurdjieff viaggiò molto: a Mosca, a San Pietroburgo, ad
Essentuki (sul Mar Nero), poi a Tiflis (Tbilisi), dove fondò il suo
primo «Istituto per lo sviluppo armonioso dell’uomo».
In seguito alla Rivoluzione russa fu costretto poi ad emigrare e
cercare una nuova sede per la sua attività. Tentò prima a
Costantinopoli, poi a Berlino, a Londra, finché nel 1922 si stabilì
definitivamente in quello che in precedenza era stato il Priorato di
Avon a Fointainebleau, non lontano da Parigi, dove pose il nuovo
quartier generale del suo Istituto e dove l'insegnamento veniva
impartito in maniera più sistematica agli allievi che vi
risiedevano. Nel 1924, Gurdjieff fondò una filiale dell'Istituto
anche a New York. A causa di un gravissimo incidente d'auto oltre
che per il sopraggiungere di difficoltà economiche, nel 1933
Gurdjieff vendette il Prieuré di Avon e nel 1934 si stabilì
in un appartamento di Parigi, dove continuò ad insegnare, ma solo a
piccoli gruppi di persone. Tra gli altri suoi scritti vale la pena
di ricordare almeno la lunghissima allegoria fantascientifica
I racconti di Belzebù al suo piccolo nipote, uscita anch'essa postuma
nel 1950. Morì nel novembre 1949 a Neully, ma il suo lavoro fu
comunque portato avanti dalla Fondazione Gurdjieff, diretta
dalla sua allieva Jeanne de Salzmann (1889-1990). Un altro
discepolo, John Godolphin Bennett (1897-1974), diffuse
l'Insegnamento in Inghilterra.

Incontri con uomini straordinari e
I racconti di Belzebù al suo nipote.
Oggi in giro per il mondo vi sono
molti altri gruppi, ufficiali e non, che ne divulgano a vario titolo
le idee. Volendoci basare il più possibile su testimonianze dirette,
per il nostro lavoro abbiamo attinto prevalentemente da due fonti:
-
Il libro di
Pëtr Demianovič
Ouspensky
(1878-1947), che fu il principale divulgatore delle idee
gurdjieffiane, e precisamente Frammenti di un insegnamento
sconosciuto (pubblicato nel 1949). In esso vengono
esposte le principali teorie del «maestro» e vengono descritte molte
conversazioni e lezioni che l'autore ebbe con lui durante il periodo
precedente all'arrivo in Francia. Questo testo viene normalmente
consigliato dai seguaci di Gurdjieff a tutti coloro che vogliono
dedicarsi a questa materia.
-
Monsieur
Gurdjieff (l'originale francese venne pubblicato nel 1954,
ma l'edizione italiana uscì solo nel 1972 per le Edizioni
Mediterranee), testo scritto dal noto giornalista francese di
origine belga Louis Pauwels (1920-1997), collaboratore di
diverse pubblicazioni letterarie (ma non solo: si pensi ad esempio a
Le Figaro). Per molto tempo Pauwels si dedicò all'occultismo.
Nel 1948, egli entrò a far parte dei gruppi di Gurdjieff, ma li abbandonò
dopo quindici mesi a causa di una spiacevole esperienza. Alcuni decenni
dopo (all'inizio degli anni '80) Pauwels si convinse a ritornare al
cattolicesimo, ma all'epoca della stesura di questo testo era ancora
fortemente influenzato dal mondo dell'esoterismo. Il suo libro è
un'interessante raccolta di testimonianze di ex adepti più o meno
famosi. Anche se in esso vi sono scritti sia a favore che contro Gurdjieff, va detto che i pareri negativi sono in prevalenza.
Ovviamente alla sua uscita è stato osteggiato dagli adepti. In ogni
caso è caldamente consigliato a chiunque avesse l'intenzione di
intraprendere lo studio sistematico di Gurdjieff.
 |
 |
 |
Pëtr D.
Ouspensky |
John Godolphin Bennett |
Louis Pauwels |
La dottrina
gurdjieffiana era una strana combinazione di filosofia e psicologia,
oltre che di nozioni cosmologiche e chimiche, che però poco o nulla
avevano da spartire con la scienza ufficiale.
Eccone alcuni punti cardine:
-
L'uomo
è una macchina
e non è né consapevole, né padrone delle proprie azioni; anzi,
vive perennemente in uno stato di sonno: i suoi atti sono
meccanici e sono solamente il frutto di abitudini e di influenze
esteriori;
-
Per
risvegliarsi dallo stato di sonno e giungere per gradi
all'illuminazione (la coscienza obiettiva) occorre attuare una
serie di operazioni, che prendono il nome di «lavoro»: vi
sono particolari tecniche di osservazione di sé, azioni
necessarie a rompere le proprie consuetudini, nonché particolari
esercizi, denominati «movimenti», oltre che specifiche «danze
sacre»;
-
L'uomo
non è un essere unitario, ma è costituito da una
pluralità di «io» in perenne conflitto tra loro;
anche le varie funzioni sono regolate da diversi centri
(centro emozionale, centro intellettuale, centro motore,
ecc...);
-
La
maggior parte degli uomini non possiede un'anima;
pochi ne possiedono a malapena un embrione, che però va
sviluppato. Essi subiscono una reincarnazione che permette di
progredire, mentre sono ancora meno quelli che riescono ad avere
una vera e propria anima immortale;
-
Vi sono varie
vie per raggiungere l'immortalità: la via del fachiro (lotta
contro il corpo fisico), la via del monaco (quella dell'emozione
e del sentimento religioso), e la via dello yogi (quella
della conoscenza). Ma tutte e tre per Gurdjieff hanno delle
mancanze, per cui egli ne propone una ulteriore. La Quarta
Via, detta anche la «via dell'uomo astuto»
è una via dello sviluppo delle qualità nascoste. Essa non
richiede di ritirarsi dal mondo.

Frammenti di un insegnamento
sconosciuto e Monsieur Gurdjieff.
Vediamo ora di
approfondire meglio questi aspetti e le loro implicazioni.

Note
1
Solo per dovere di cronaca riportiamo l'ipotesi, formulata dallo
storico James Moore, che Gurdjieff avesse avuto per anni contatti
segreti con Stalin. Secondo la sua tesi i due si sarebbero
conosciuti nel seminario di Tiflis (Tbilisi) in Georgia, da loro
frequentato nello stesso periodo, seppure in corsi diversi. Va detto
però che la maggior parte degli studiosi ritiene poco verosimili
queste affermazioni. Altrettanto criticata è la congettura del
giornalista Louis Pauwels, secondo il quale uno dei compagni di
Gurdjieff durante i suoi viaggi fosse addirittura Karl Haushofer,
uno dei principali ideologi del nazismo.