In alcuni siti 1 è stato segnalato che la sigla di chiusura del programma televisivo Striscia la notizia, ideata da Antonio Ricci, per l'anno 2008-2009, intitolata Per chi suona la campanella?, e cantata dal Gabibbo e dalle veline, sarebbe una sorta di inno velato - ma non troppo - alla Massoneria!
Striscia la notizia è la trasmissione televisiva più seguita in Italia, e la sua popolarità è tale che non necessita di ulteriori presentazioni. Risulta quindi particolarmente curioso constatare come la sigla finale della trasmissione stessa sia un palese inno massonico. La canzonetta in questione, con la quale il programma ha termine, viene sempre sfumata dopo le prime note, ed è visibile nella sua interezza solamente nelle repliche notturne. Apparentemente è un testo leggero che ironizza sulle decisioni del governo a proposito della riforma scolastica, ma si può intuire un secondo significato senza dover troppo indagare 2:
Per cogliere i vari riferimenti al mondo della libera muratoria non occorre essere grandi esperti della Massoneria, ma è sufficiente una conoscenza di base del simbolismo di cui questa confraternita fà uso. All'inizio del testo vengono subito citati i «grembiulini», uno dei modi col quale i Fratelli massoni vengono chiamati, per via dei grembiuli rituali che ogni membro deve indossare durante le sedute in Loggia. E giustamente si fà presente come il grembiulino sia un ottimo passepartout, in un mondo in cui essere membri della Massoneria facilita l'apertura di molte porte.
La frase «zitto che se no son guai» riguarda il giuramento massonico, con il quale il massone si vincola alla segretezza; la segretezza, o riservatezza, come i Fratelli preferiscono definirla in pubblico, è la prima virtù da rispettare una volta facenti parte dell'Ordine.
A sinistra: la Statua del Silenzio,
scolpita da Augustus Saint-Gaudens (1848-1907). Nel
1922, tale opera venne spostata dalla New York City Lodge
alla Masonic Care Community of New York. A destra,
incappucciato,
l'occultista inglese
Aleister Crowley (1875-1947), che raggiunse i più
alti Gradi nella Massoneria, nel gesto iniziatico del
silenzio massonico.
Poco dopo, si accenna anche all'obbedienza, termine che nel linguaggio massonico indica l'insieme delle Logge che unite costituiscono corpi sovrani, come i Grand'Orienti o le Gran Logge. La canzonetta prosegue citando il Gran Maestro, i cappuccini (allusione al cappuccio indossato durante i rituali) e il Compasso, insieme alla Squadra il simbolo più noto della Massoneria.
Da sinistra: Gran Maestro della
Massoneria, Fratelli incappucciati durante un rituale massonico e infine l'emblema della Squadra e del Compasso.
I riferimenti alla Massoneria sono talmente evidenti che non si pone alcun dubbio sul loro reale significato. Più difficile invece stabilire il senso di una scelta simile da parte degli autori del programma. Considerato il carattere satirico della trasmissione, si potrebbe pensare che si tratti di un testo ironico nei confronti del mondo massonico. Eppure, nonostante i riferimenti siano chiari e per nulla velati, l'argomento in questione rimane perlopiù sconosciuto alla grande maggioranza degli spettatori del programma, e se davvero vi fossero intenzioni ironiche dietro il motivetto, sicuramente non verrebbero colte dal pubblico.
Più probabile quindi che si tratti di una sorta di divertissement, uno strizzarsi l'occhio tra Fratelli massoni che si divertono nel parlare apertamente di loro stessi, nella convinzione che pochi coglieranno i chiari riferimenti alla loro organizzazione, e quei pochi che lo faranno saranno tra coloro che poco si sorprendono di fatti come questo. Una ulteriore conferma a sostegno di questa ipotesi giunge dalla trasmissione Veline, ideata anch'essa da Antonio Ricci, vera eminenza grigia della televisione italiana. In tale programma aveva luogo un concorso nel quale si sceglievano le ragazze che avrebbero svolto il ruolo di veline nella trasmissione satirica.
Nella scenografia della
trasmissione (vedi foto sotto) faceva mostra di sé, in modo spudorato, un altare
massonico, dove la fiamma ardente di Prometeo – Lucifero - era retta
da due colonne, presenti in ogni tempio massonico a simboleggiare la
Forza e la Bellezza e a ricordare le due colonne poste all'ingresso
del Tempio di Gerusalemme 3. La presenza di una
Stella a cinque punte (indicata dalla freccia) completava il quadro, per fugare ogni dubbio rimanente di qualche
eventuale scettico.
Note
1 Ecco tre tra diverse pagine web che hanno parlato di questa scoperta: http://santaruina.splinder.com/post/20315101/Massoneria+a+Striscia+la+Notiz http://wwwblogdicristian.blogspot.com/2009/05/massoneria-striscia-la-notizia.html http://birraaroundtheworld.splinder.com/post/20753980 2 Riportiamo integralmente dal primo sito in elenco nella nota nº 1 il commento al testo della sigla. 3 I massoni si rifanno al mito di Hiram, architetto che sotto il regno di Salomone sarebbe stato sovraintendente ai lavori per la costruzione del Tempio ebraico. Per la Massoneria, la costruzione del Tempio simboleggia la Grande Opera, ossia la realizzazione di una Repubblica Universale e di nuova umanità redenta dalla superstizione (la religione cattolica e i suoi dogmi) (N.d.R.).
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