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«Il mondo è pronto
per raggiungere un Governo Mondiale. La sovranità
sovranazionale di una élite intellettuale e di
banchieri mondiali è sicuramente preferibile
all'autodeterminazione nazionale praticata nei
secoli passati».
-
David
Rockefeller
Discorso ai
Bilderberg in Inghilterra nel 1991. |
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Premessa
Aaron Russo era un produttore
cinematografico, un regista e un attivista politico. Egli era noto
per aver prodotto film come Trading Places, Wise Guys,
e The Rose. Più tardi, nella vita, egli si dedicò alla
realizzazione di documentari a sfondo politico e libertario come
Mad as Hell e America: Freedom to Fascism. Dopo aver
combattuto per sei mesi contro un cancro di vescica, Russo è morto
il 24 agosto 2007 all'età di sessantaquattro anni. Sei mesi prima
della morte, Russo ha rilasciato un'intervista rivelatrice al
giornalista Alex Jones 1 in cui
ha parlato di fatti avvenuti undici mesi prima del fatidico
11 settembre 2001. Ne emerge un quadro impressionante in cui
spunta il Council on Foreign Relations, il cosiddetto
governo-ombra degli Stati Uniti capitanato dalla
dinastia bancaria dei Rockefeller. Ecco la sua testimonianza.
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Aaron Russo e
Nicholas Rockefeller. |
L'intervista
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Aaron Russo: Ho
incontrato (Nicholas) Rockefeller tramite un avvocato che conoscevo.
Quest'ultimo mi ha chiamato per dirmi che Rockefeller desiderava
incontrarmi. Avevo girato un video, lo aveva visto e desiderava
vedermi. L'ho incontrato e mi è sembrato un tipo apposto. Abbiamo
discusso e confrontato le nostre idee e i nostri modi di pensare. Fu
allora che egli mi disse, undici mesi prima degli attentati dell'11
settembre, che sarebbe accaduto un fatto. Non mi disse di che cosa
si trattava, ma che ci sarebbe stato e che, a partire da quel fatto,
(noi americani) avremmo invaso l'Afghanistan per costruire oleodotti
attraverso il Mar Caspio; avremmo invaso l'Iraq per prendere il
controllo del petrolio e stabilire una base nel Medio Oriente, e
integrarli nel
Nuovo Ordine Mondiale.
Subito dopo avremmo
occupato il Venezuela di Chavez. Ricordo che mi raccontò che si
sarebbero visti i nostri soldati partire alla ricerca dei
responsabili in Afghanistan, in Pakistan e in tutti quei luoghi, e
che ci sarebbe stata una guerra al terrorismo in cui non
ci sarebbero stati nemici reali, che tutto sarebbe stato una
menzogna, e che sarebbe stato un modo per il governo di
controllare gli americani.
-
Alex Jones: «Le
ha detto che sarebbe stata una menzogna»?
-
Aaron Russo:
Ciò era molto chiaro. Questa è la guerra contro il terrorismo.
Perché mai non è successo più nulla dopo gli attentati dell'11
settembre? Credete che la sicurezza sia così grande in America, e
che i responsabili di quegli atti non possano più dirottare un
aereo? É ridicolo! L'11 settembre è stato organizzato da
gente del nostro governo, dal nostro sistema bancario per
creare paura nella popolazione in modo che accettasse ciò che il
governo aveva deciso di fare. Ecco di che cosa si tratta: di una
falsa guerra contro il terrorismo, la prima delle menzogne.
L'altra è stata andare in Iraq dicendo che Saddam Hussein aveva armi
di distruzione di massa.
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Alex Jones: «E
le ha detto che ci sarebbe stato questo grande evento e che poi
sarebbero venute come ritorsione le guerre contro il terrorismo,
ecc...»?
-
Aaron Russo:
Sì, e che non ci sarebbero stati nemici realmente identificabili,
tanto che non ci sarebbero stati vincitori, e che sarebbe stato
perfetto, che non si sarebbero potuti trovare responsabili. Sì,
perché così non ci sarebbe stata una vittoria definitiva e il
conflitto poteva durare in eterno, potevano fare quello che
volevano e continuare a spaventare il pubblico americano. Questa
guerra contro il terrorismo è una menzogna, una farsa. É una cosa
difficile da confessare perché si intimidisce la gente affinché stia
zitta. Ma la verità sarà rivelata nel grande giorno. L'importante è
che la gente sappia che tutta questa guerra è una menzogna, una
farsa. La guerra contro il terrorismo è solo uno scherzo. E finché
non ci sarà la verità sull'11 settembre, fin quando non si saprà chi
è il vero responsabile e il perché ne è all'origine e alla fonte,
finché non sapremo la verità sull'11 settembre e chi ne ha tirato le
fila non sapremo la verità su questa guerra al terrorismo.
Rockefeller mi disse: «Se sarai reclutato, non preoccuparti: il
tuo chip la identificherà come uno dei nostri e sarai intoccabile»
2. Sono stato reclutato. Ricordate che noi
eravamo amici, mangiavamo insieme, parlavamo insieme, mi parlava dei
suoi affari, dei suoi investimenti; mi chiese se mi interessava
entrare nel Council on Foreign Relations, non avevo
chiaro il passo, sapevo da dove venivo. Gli ho detto: «Lo
apprezzo Nick, ma non è il mio modo di vedere le cose; non mi
interessa asservire la gente». Mi rispose: «Perché ti
interessi della gente? Prenditi cura di te e della tua famiglia!
Perché ti deve toccare la vita altrui? Sono servi, è il
popolo»! Gli risposi: «Tu hai tutti i soldi che ti
servono, il potere che vuoi; che cosa vuoi di più? Qual è
l'obiettivo finale»? Mi ha risposto che l'obiettivo era che
tutto il mondo fosse chippato e che i banchieri e l'élite
controllassero il mondo. Gli ho chiesto se tutti nel Council
on Foreign Relations la pensassero come lui. Mi ha risposto:
«No, la maggior parte pensa di lavorare per il bene di tutti».
Un'altra cosa che mi ha confidato: parlavamo di
emancipazione femminile e lui mi ha detto: «Che ne
pensi»? Gli ho risposto che la trovavo una buona cosa, che le
donne avevano diritto ad andare a lavorare come gli uomini e il
diritto di votare. Allora lui mi disse ridendo: «Sei un idiota»!
«Perché»?, gli chiesi, e lui mi rispose: «Ti dico di che cosa
si tratta realmente: siamo noi Rockefeller all'origine
dell'emancipazione della donna, noi che possediamo i
giornali, le televisioni, la Fondazione Rockefeller. Vuoi
sapere le principali ragioni per cui l'abbiamo fatto? La prima è che
altrimenti potevamo tassare solo metà della popolazione. La seconda è
che così i bambini sarebbero andati a scuola prima, così
avremmo potuto indottrinarli più facilmente e rompere i legami
familiari. Così avrebbero considerato lo Stato come la loro
famiglia, e la scuola e le autorità come la loro vera famiglia.
Ecco le principali ragioni dell'emancipazione della donna». E
poiché vedevo in questo una buona causa, quando ho visto le loro
vere intenzioni e perché l'avevano organizzato, vidi il male
nascosto dietro questa nobile causa.
-
Alex Jones:
«Aaron, lo sa che la CIA ha fondato la rivista Miss»?
-
Aaron Russo:
No, non lo sapevo, non ne ho mai parlato. La CIA ha creato
Miss? Con l'obiettivo di tassare le donne che lo
avrebbero comprato. Sospettavo che la CIA fosse implicata.
L'amicizia con Nicholas Rockefeller mi permise di scambiare idee,
punti di vista, le nostre filosofie. Voleva che partecipassi a ciò
che faceva, che diventassi membro del Council on Foreign
Relations, che era una buona opportunità per il mio lavoro e
voleva evitare che mi battessi contro di loro informando la
popolazione. Avevo molto successo nel mondo del cinema. Ho visto ciò
che accadeva realmente e piuttosto che diffondere la verità alla
popolazione voleva che fossi uno di loro. Era semplice. Così hanno
tentato di reclutarmi. Ho declinato l'invito. Ricordo che un giorno
mi disse che se avessi accettato avrei avuto un chip
speciale, e se mi avessero arrestato sarebbe bastato mostrare la
carta o il mio chip al poliziotto e mi avrebbero lasciato
stare perché ero uno di loro. Mi chiese: «Perché ti interessa
questa gente? Qual è il tuo scopo? Questa gente dev'essere messa
sotto controllo. La Costituzione e ciò per cui ti batti non è che
per una minoranza che deve vivere così. Noi pensiamo che la
società debba essere diretta da un'élite che controlla tutto».
Gli risposi: «Io non lo credo affatto. Penso che Dio mi abbia
piazzato sulla Terra perché diventi la migliore persona possibile.
Come non è importante e neppure perché diventi uno schiavo o una
pecora per la gente dell'èlite. Non capisco perché tu voglia
controllare tutto. Che cosa ti aggiunge? E lui: «Ho posto
la domanda ad altri membri per vedere se la pensavano come te. Molti
pensavano di fare il bene comune, credono che il socialismo sia
la strada migliore. Pensano di fare il bene, ma quelli che
dirigono - solo loro - conoscono la verità».
Di rimando:
«Quindi c'è una gerarchia anche a livello dell'èlite»? Risposta:
«Certo, ci sono molte persone, 2.000-3.000 persone, non so
esattamente. Non sanno di che cosa si tratti veramente. Sono entrati
perché era prestigioso. Pensano che sia proficuo per il loro lavoro,
ma non sanno di che si tratti veramente. Tutte le cattive intenzioni
che si nascondono dietro». Per me, il peggio è quello che sta
succedendo ora, perché ciò che è successo l'11 settembre è
criminale. Perché non sappiamo la verità sull'11 settembre.
-
Alex Jones:
«Nick Rockefeller le ha detto undici mesi prima degli attentati che
ci sarebbe stato un evento... Che cos'ha pensato la mattina dell'11
settembre? Dove era? Ha collegato a ciò che Rockefeller le aveva
confidato»?
-
Aaron Russo:
Ero a Tahiti quando è successo. Sono stato informato da mio figlio.
Mi ha detto: «Le torri gemelle»! Sono appena state attaccate».
Ero a Tahiti e stavo andando a dormire. Mi parlò degli aerei. Non
avevo la TV e ho dovuto andare in un albergo per le informazioni.
Ma quando ho visto ciò che accadeva in Afghanistan, nell'Iraq,
ecc..., allora ho capito di che si trattava. Dunque, con Nick
Rockefeller abbiamo parlato di molte cose. Un giorno abbiamo
discusso della diminuzione della popolazione mondiale, e su
questo punto ero d'accordo, ma non credevo di dover determinare chi
doveva vivere e chi doveva morire.
Lui mi ha detto che pensavano di
diminuire la popolazione mondiale e di ridurla alla metà. In un
altro momento in cui discutevano delle possibili soluzioni al
problema che ponevano i palestinesi per gli israeliani, mi ha detto
che avevano persino prospettato di spostare Israele in Arizona, di
prendere le gente d'Israele, di offrire milioni di dollari e di
rifondare Israele in Arizona.
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Note
1
L'audio dell'intervista, con sottotitoli in italiano, è visionabile
alla pagina web
http://www.youtube.com/watch?v=tX8HvM5l_4Y
2
Il chip in questione sarebbe una minuscolo microchip
sottocutaneo che si vorrebbe impiantare alla popolazione mondiale
per controllarla.