La
pubblicazione sul nostro canale YouTube della
video-intervista
Le ultime
confessioni di un assassino ha risvegliato
l'interesse di molte persone che hanno lasciato diversi commenti sul
caso di Ted Bundy. E poiché questo documentario mette in risalto il
connubio violenza-pornografia, abbiamo pensato di pubblicare questo
breve ma intenso articolo che contiene interessanti testimonianze e
conferme su questo argomento.
I serial killer o
gli assassini mostrano comportamenti comuni? Sulla base delle
centinaia di indagini poliziesche che ho seguito, credo di sì. Ora,
non sono un esperto in materia, ma penso che potrebbe rivelarsi
interessante vedere se serial killer e assassini condannati
hanno mai rivelato il loro interesse per la pornografia.
L'ho fatto perché uno degli
obiettivi di
Net Nanny è
di bloccare la pornografia su Internet, e la dipendenza dalla
pornografia è al primo posto nei mali da sconfiggere nella nostra
agenda. La visione della pornografia non causa necessariamente
comportamenti violenti; tuttavia, credo che se qualcuno ha
tendenze aggressive o violente, vedere la pornografia violenta può
esacerbare queste tendenze dando allo spettatore l'idea che le
fantasie potrebbero essere «normali». Quello che segue è un
riepilogo di citazioni dirette o informazioni su vari serial
killer condannati in passato.
Il serial killerJeffrey
Dahmer (1960-1994), un gay del Wisconsin, parlando della
sua routine prima di dare la caccia ad una vittima,
ha detto: «L'ho fatto spinto [...]
dalle immagini delle vittime passate [...], dai
video e dalle riviste pornografiche...».
Jeffrey Dahmer ha ucciso 17 ragazzi e uomini dal
1978 al 1991, prevalentemente omosessuali. Era noto anche
come «il cannibale di Milwaukee» o «il mostro di Milwaukee».
Ted Bundy(1946-1989), di Washington, condannato per stupro,
assassino e mutilazioni,
autore
di almeno 30 omicidi di
giovani donne tra il 1974 e il 1978,
ha confessato prima di morire sulla sedia elettrica che
la pornografia hardcore ha avuto un «effetto
cristallizzante» sulle sue tendenze violente e
sui suoi atti compiuti negli anni '70. Ha inoltre affermato:
«Ho vissuto molto tempo in
prigione e ho incontrato un parecchi uomini che si sono
sentiti spinti come me a commettere esattamente le stesse
violenze. E, salvo qualche eccezione, ciascuno di essi
era stato profondamente influenzato e condizionato da un'assuefazione alla pornografia».
Arthur Gary Bishop
(1952-1988), omosessuale e pedofilo dello Utah, giustiziato
per aver violentato e ucciso 5
ragazzi nel 1983, ha affermato: «L'effetto
della pornografia su di me è stato devastante».
«Alcune librerie vendevano libri di educazione sessuale,
fotografici o d'arte che occasionalmente contenevano
immagini di ragazzi nudi.Ho acquistato questi libri e li ho usati per migliorare
le mie fantasie masturbatorie [...]. Trovare e
procurarmi materiali sessualmente eccitanti è diventata un'ossessione.Per me, guardare la pornografia era come accendere
una miccia su un candelotto di dinamite.
Sono stato stimolato e ho dovuto soddisfare i miei impulsi o
esplodere.
Tutti i ragazzi sono diventati semplici oggetti sessuali.La mia coscienza era desensibilizzata e il mio appetito
sessuale controllava completamente le mie azioni»2.
Andrej Romanovič Čikatilo (1936-1994)
era
un serial killer ucraino, soprannominato il «Mostro
di Rostov», «Cittadino X», «Lo squartatore rosso», oppure
«Il Macellaio di Rostov». Fu accusato dell'omicidio di
53 persone (donne,
bambini e adolescenti di ambo i sessi) fra il 1978 ed il
1990. «La
sua cella nel carcere era tappezzata con foto di donne nude.
Ha accusato la pornografia come la causa dei suoi problemi».
Ed Gein (1906-1984), un
necrofilo del Wisconsin, il primo serial killer
famoso, chiamato «Il macellaio di Plainfield», ha ispirato film
come Psycho, Maniac e Il silenzio degli
innocenti. Gli sono stati attribuiti due omicidi, ma
probabilmente furono molti di più. «Negli anni '50, egli
accumulò una folta biblioteca di libri di anatomia,
riviste porno e horror».
Nel 1976, la moglie di John Wayne
Gacy (1942-1994), un bisessuale dell'Illinois,
chiese il divorzio perché «gli stati d'animo di Gacy
erano diventati irregolari e perché aveva trovato la
raccolta di riviste pornografiche di Gacy che era tutta
incentrata sui ragazzi».
Gacy, soprannominato «killer clown», ha rapito,
sodomizzato e ucciso almeno 33
giovani uomini e ragazzi di Chicago. In un'occasione, Gacy
attirò un ragazzo in casa sua con la promessa di fargli
vedere dei film pornografici3.
Soprannominato BTK
(«blind,
torture,
kill», ossia «lega», «tortura»,
«uccidi»), Dennis Lynn Rader,
un nativo del Kansas, è un serial killer
statunitense che ha ucciso 10
persone nella Contea di Sedgwick tra il 1974 e il 1991.
«Egli teneva registrazioni meticolose delle sue fantasie e
dei suoi crimini in quella che chiamava la "miniera",
ossia la sua raccolta
pornografica ».
David
Berkowitz ha ucciso più di
12 persone a New York. Entrato a far parte
di una sètta satanica egli venne iniziato al «consumo
di droga, alla pornografia sadica e al crimine
violento». La sètta in questione produceva e distribuiva
pornografia infantile. Berkowitz si descrisse come un
cristiano rinato e disse che la sua ossessione per la
pornografia aveva giocato un gran ruolo nei suoi delitti4.
Richard Ramirez
(1960-2013),
un californiano soprannominato
dai media«The Night Stalker» («Il cacciatore della
notte»), ha ucciso almeno 13
persone dal 17 marzo 1985 al 31 agosto 1985, anno della sua
cattura.
Da giovane era stato esposto a foto esplicite di suo cugino
«che violentava donne vietnamite e tagliava le teste dei
soldati vietcong». Ramirez era un fans degli AC/DC
e anche un satanista che frequentò per un breve periodo
Anton Szandor LaVey
(1930-1997), fondatore della Chiesa di Satana di San
Francisco.
Edmund Kemper è un
serial killer necrofilo californiano noto come «Co-ed
Killer». Egli usava riviste pornografiche e
investigative per aumentare i suoi stimoli erotici;
era solito caricare in macchina le donne che facevano l'autostop,
le uccideva, le violentava post mortem e le
fotografava. Ha agito dal 1972 al 1973 assassinando più di
8 donne.
Il serial killer e piromane omosessuale
Ottis Toole (1947-1996)
della Florida, soprannominato «il bambino del diavolo», ha
partecipato ad almeno 108
omicidi insieme
all'altro serial killerHenry Lee Lucas.
Ottis era diventato ossessionato dalla pornografia gay.
La nonna materna di Toole era una satanista che da giovane
lo aveva esposto a varie pratiche occulte e a rituali satanici, compreso
l'autolesionismo e il disseppellimento di cadaveri5.
Lonnie David Franklin Jr.
(1952-2020), un serial killer e uno stupratore
soprannominato «The Grim Sleeper», ha ucciso almeno
17 persone. Lonnie «aveva un debole per le prostitute
e per la pornografia».
Residente a Los Angeles, rimorchiava prostitute, scattava
foto pornografiche delle sue vittime, poi le strangolava a
morte.
Nel corso del processo a a carico di
Stuart Hazell per l'omicidio del 2013 di
Tia Sharp, una ragazza di 12 anni del Regno Unito, il
giudice ha dichiarato all'assassino: «I tabulati delle
sue ricerche su Internet sul suo telefono cellulare rendono
abbondantemente chiaro che stava cercando immagini
pornografichedi ragazze pre-adolescenti».
Il
1º ottobre 2012,
il giorno stesso in cui il pedofilo
Mark Bridger († 2013), un nativo del Regno
Unito ossessionato dalla pornografia infantile6, ha rapito e ucciso
April Jones,
una bambina di cinque anni, «ha guardato fotografie
online di una giovane ragazza e un fumetto pornografico
raffigurante... uno stupro». Bridger possedeva una
nutrita collezione di foto di minori e di bambine morte.
Il consumo
di pornografia probabilmente non porterà lo spettatore occasionale a
commettere atti violenti;
nei casi sopra citati, i loro comportamenti includevano l'uso della
pornografia.
Credo che questo veleno possa avere effetti gravi e duraturi sul
comportamento di persone disturbate e porno-dipendenti.
Sopra: copertine di
DVD o fotogrammi estratti di film pornografici che normalizzano
la violenza sulle donne.
Ci chiediamo: che fine hanno fatto le femministe???
1
Traduzione dall'originale inglese What Serial Killers
and Murderers think about Pornography, a cura di
Paolo Baroni. Articolo
reperibile alla pagina web
3
Cfr. T. Cahill,
Buried Dreams: Inside the Mind of
Serial Killer John Wayne Gacy («Sogni sepolti; nella mente
dek serial killer John Wayne Gacy»), 1986, pag. 55.