di Jonas E. Alexis 1
Nel 1996, lo storico statunitense ebreo Daniel Jonah Goldhagen, di Harvard, ha pubblicato il suo primo libro intitolato Hitler's Willing Executioners: Ordinary Germans and the Holocaust («I volonterosi carnefici di Hitler: i tedeschi comuni e l'Olocausto»), che è rapidamente divenuto uno dei libri più sensazionali e venduti. In questa opera, Goldhagen sostiene che l'antisemitismo era così radicato presso tutto il popolo tedesco che anche i tedeschi ordinari non furono risparmiati da questo odio irrazionale 3.
Sopra: Daniel Jonah Goldhagen e il suo libro Hitler's Willing Executioners: Ordinary Germans and the Holocaust.
Altri scrittori ebrei, come Lucy Schildkret Dawidowicz (1915-1990) e Steven T. Katz, hanno aderito a questa tesi 4. Lo storico israeliano Yehuda Bauer si trova d'accordo con alcuni argomenti di Goldhagen e tenta disperatamente di liberarlo dall'oblio storico, ma in alcune occasioni lo critica 5. Scrive Bauer:
Similmente, lo storico israelita Albert S. Lindemann, della University of California, non usa mezzi termini quando dichiara:
Lindemann sostiene che il libro di Goldhagen «è più che discutibile e semplicistico; tipicamente, egli tralascia, o è ignorante in materia, alcuni fatti evidenti che contraddicono la sua lettura originale della storia tedesca» 8. Lo storico ebreo Raul Hilberg (1926-2007) ha definito questo libro «di nessun valore» 9.
Altri storici, come Hans Mommsen (1930-2015), hanno dichiarato semplicemente che Goldhagen non conosce «la struttura interna del Terzo Reich» 10. Due studiosi ebrei, Norman Finkelstein e Ruth Bettina Birn, hanno scoperto che Goldhagen ha inventato molte delle sue fonti e ha ordito una sofisticata beffa. Invece di rispondere a chi lo ha criticato (il Cambridge Historical Journal) in maniera erudita, Goldhagen
Da studiosa seria qual'è, la Birn aveva spulciato l'archivio e controllato le fonti che Goldhagen ha citato, e la maggior parte di esse si era rivelata falsa o distorta. Sapendo che i dati storici e la ragione non erano a suo vantaggio, Goldhagen ha dovuto muoversi su di un nuovo territorio: minacciare legalmente la Birn 12.
Nonostante le falsità messe in campo, Goldhagen ha scritto nel suo libro successivo A Moral Reckoning: The Role of the Church in the Holocaust and Its Unfulfilled («Un calcolo morale: il ruolo della Chiesa nell'Olocausto e il suo dovere di riparare inadempiuto»), che i fedeli cattolici sono ampiamente responsabili per quel che è accaduto nella Germania nazista, e più specificamente Papa Pio XII (1876-1958) 13. Basandosi sulle opere di James Carroll, David Kertzer, Michael Phayer, Garry Wills e di Susan Zuccotti, Goldhagen ritiene fondamentalmente che la Chiesa cattolica sia una delle peggiori istituzioni esistenti sulla faccia della terra 14. Più recentemente, uno dei rabbini più famosi d'America, Shmuley Boteach, ha dichiarato nel suo libro Kosher Jesus:
Sopra: rabbi Shmuley Boteach e il suo libro Kosher Jesus.
Già nel 1994, autori popolari come il protestante Dave Hunt (1923-2013) postulavano la stessa idea, ossia che la Chiesa cattolica ha posto le fondamenta della Germania nazista. Deducendo le sue conclusioni da rabbini come Yoel Schwartz e Yitzchak Goldstein, Hunt sosteneva che la Chiesa cattolica non solo era complice di aver suscitato il nazionalsocialismo, ma di aver anche costruito le «fondamenta per l'Olocausto» 16.
Tuttavia, lo storico israelita Theodore Stephen Hamerow (1920-2013), della University of Wisconsin, ci dice che «raramente i cattolici si impegnarono in un antisemitismo sistematico» 17. Hamerow si è spinto oltre affermando che i cattolici «percepivano l'antisemitismo come lo spettro dell'anti-cattolicesimo» 18, in quanto, sebbene la Chiesa cattolica fosse anti-comunista e contraria ad ogni attività sovversiva come il bolscevismo, essa non fu in alcun modo coinvolta nella persecuzione fisica degli ebrei. Per questa ragione, Hamerow afferma:
Hunt dichiara che «Hitler, che rimase cattolico fino alla fine, affermava di seguire unicamente l'esempio dei cattolici e dei luterani, nel finire ciò che la Chiesa aveva iniziato» 20. Evidentemente Hunt non sapeva che nei campi di concentramento nazisti c'erano cattolici, protestanti, Testimoni di Geova, omosessuali e dissidenti politici 21. Si è mai visto un cattolico che mette altri cattolici nei campi di concentramento? Lo stesso Herman Göring (1893-1946) dichiarò: «I fedeli della Chiesa cattolica sembrano ricevere durante il loro servizio divino il rifiuto delle istituzioni dello Stato nazionalista» 22.
Visto che la Chiesa cattolica nega di avere mai avuto alcun coinvolgimento con la Germania nazista, Hunt è intervenuto dicendo: «Perciò il Vaticano continua a negare ciò che il resto del mondo sa essere la verità» 23. Lo stesso modo di ragionare emerge nel libro della storica statunitense Susan Sessions Zuccotti intitolato Under His Very Windows: The Vatican and the Holocaust in Italy. Come ogni storico serio, la Zuccotti ha cercato di consultare gli archivi in Italia e non solo ha scoperto che numerosi cattolici rifiutarono le ideologie della Germania nazista, ma nascosero e sfamarono molti rifugiati ebrei. Ciononostante, la Zuccotti conclude che non ci fu nulla da parte di Papa Pio XII che abbia direttamente o indirettamente motivato quelle persone ad aiutare gli ebrei 24.
Sopra: la storica Susan Sessions Zuccotti e il suo libro Under His Very Windows: The Vatican and the Holocaust in Italy.
In realtà, l'idea secondo cui Papa Pio XII «rimase in silenzio a riguardo dell'Olocausto» 25 è falsa. E anche attraverso i secoli furono i Papi - lo si creda o no - che si opposero contro la persecuzione fisica degli ebrei. Quando in Italia e in altri luoghi gli ebrei furono perseguitati, corsero da Papa Gregorio per ottenere protezione. Lo studioso ebreo del XIV secolo Judah Leon ben Moses Mosconi celebrò Gregorio come una persona che «amò moltissimo gli ebrei e che ai suoi giorni operò in loro favore grandi salvataggi» 26.
Altri Papi come Papa Callisto II (1119-1124), Papa Gregorio X (1271-1276), Papa Clemente VI (1342-1352), Papa Bonifacio IX (1389-1403), Papa Martino V (1417-1431), Papa Sisto IV (1471-1484), Papa Leone X, Papa Benedetto XV (1914-1922), Papa Pio XI (1922-1939), si distinsero per essersi opposti alla persecuzione fisica degli ebrei e li difesero contro false accuse 27.
Storici e studiosi ebrei come Solomon Grayzel (1896-1980) e Israel Jacob Yuval si sono trovati d'accordo su questo punto 29. Guardando a quello che i Papi hanno fatto nei secoli, Durant dichiara che quei Pontefici «sono stati i prelati più tolleranti della cristianità» 30. Lo storico ebreo Salo Wittmayer Baron (1895-1989), che è uno strenuo difensore della tesi secondo cui gli ebrei sarebbero stati perseguitati per il solo fatto di essere israeliti e non per quello che hanno fatto, ha affermato: «Se non ci fosse stata la Chiesa cattolica, gli ebrei non sarebbero sopravvissuti nell'Europa medievale cristiana» 31.
Quando Papa Pio XI morì nel 1939, l'ex primo ministro di Francia Leon Blum (1872-1950), un ebreo, dichiarò: «Un grande papa e un promotore di pace [...], ha considerato suo dovere [...] lottare contro i poteri razzisti e contro la propagazione delle teorie razziste in tutto il mondo» 32. E un gruppo ebraico chiamato Alliance Israelite Universelle ha scritto a Roma:
Anche il B'nai B'rith non esitò a dichiarare ovunque che,
Il rabbino, astronomo e medico del XVI secolo Bonet de Lattes dedicò il suo libro l'Anello astronomico a Papa Alessandro VI (1431-1503) 35. Papa Martino V, ad esempio, menzionava lo «zelo religioso ipocrita» di coloro che montavano false accuse contro gli ebrei e li condannavano. Questo Pontefice fu lodato dagli ebrei italiani per affermazioni come questa:
Lo storico ebreo di Cambridge Israel Abrahams (1858-1925) ha detto chiaramente nella sua opera Jewish Life in the Middle Ages («La vita ebraica nel Medioevo») che «era una tradizione dei Papi di Roma di proteggere gli ebrei che erano stati posti sotto la loro custodia» 39. Cosa significa tutto ciò? Scrittori ebrei moderni come David I. Kertzer stanno fuorviando la gente avanzando la tesi storicamente indifendibile e irresponsabile secondo cui i Papi furono fortemente contrari agli ebrei e strumentali nel fomentare l'antisemitismo nella cultura occidentale 40.
Quando Michael Tagliacozzo, che più tardi divenne un storico, era nascosto nel Seminario Romano, rimase completamente stupito di come lui e gli altri ebrei furono trattati, e alla fine concluse che di quel luogo conserva «solo buoni ricordi», e aggiunge: «Non subimmo alcuna pressione per la conversione al cristianesimo. Il rispetto mostrato a coloro cui si prestava aiuto è stato esemplare» 41. Inoltre, lo storico ebreo Raul Hilberg ha dichiarato nell'opera The Destruction of European Jews («La distruzione degli ebrei europei») che nel 1944 la Chiesa cattolica salvò la vita a migliaia di ebrei 42. Nella stessa direzione, lo storico ebreo Saul Friedlander, che non è proprio un amico della Chiesa cattolica, ha affermato che
Anche il Jewish Chronicle di
Londra pubblicò un articolo intitolato Jewish Hostages in Rome:
Vatican Protests («Ostaggi ebrei a Roma: il Vaticano
protesta») 44. Il 25 giugno 1944,
Pio XII inviò un telegramma all'Ammiraglio
Miklos Horthy (1868-1957)
d'Ungheria in cui gli scrisse:
Grazie a questa lettera, Horthy
intervenne immediatamente salvando 170.000 ebrei ungheresi
dalle persecuzioni 46. In poche
parole, molti cattolici volonterosi salvarono migliaia di ebrei
dalla persecuzione fisica. Scrive la storica ebrea Sarah Gordon:
I responsabili di un folto gruppo cattolico chiamato il Zentrum enfatizzarono l'incompatibilità tra
Scrive la Gordon:
Sopra: Gertrud Luckner (1900-1995).
La logica, dunque, è abbastanza semplice. La Chiesa è contraria a qualsiasi attività sovversiva e alla persecuzione fisica di chiunque. Così E. Michael Jones espone questo concetto:
Lo scrittore israeliano-russo Israel Shamir (un ebreo convertito al cristianesimo) dichiara la stessa cosa:
Detta più semplicemente, la Chiesa ha sempre avuto - e continuerà ad avere - problemi con le attività rivoluzionarie e sovversive, ma non ha mai sposato l'odio antisemita o giustificato le persecuzioni fisiche contro gli ebrei. Il problema è sempre stato unicamente teologico. Naturalmente, questi problemi teologici continueranno ad avere implicazioni metafisiche e storiche, ma tali implicazioni non dovrebbero condurre all'odio o all'animosità verso altri esseri umani.
Anche certe forme
di corruzione ci sono state, e nessuno è esente dalle tentazioni
della concupiscenza e dell'avidità (inclusi i membri della Chiesa), ma
non dobbiamo certo limitarci ad alcuni fatti storici riguardanti la
corruzione nella Chiesa, come nel caso attuale dell'omosessualità o
della pedofilia. Non vogliamo imboccare un percorso irrazionale;
il fatto che centinaia di agenti di polizia si siano macchiati di
crimini sessuali non significa che dobbiamo eliminare tutto il corpo
di polizia. Di recente, un'unità della riserva dell'Esercito ha dichiarato
che il cattolicesimo è da mettere sullo stesso piano di al-Qaida,
del Ku Klux Klan,
ecc... 52. Si spera che diversi scrittori di tutte le
risme smettano presentare la Chiesa cattolica come se provenisse
dalla
Germania nazista.
La Chiesa cattolica e la civiltà occidentale Permetteteci di ricordare che è stata la Chiesa che ha rimesso in piedi la cultura Occidentale dopo la caduta dell'impero romano 53. Inoltre, la scienza occidentale è tale non perché la Chiesa si è opposta alla ricerca, come siamo portati a credere con la vicenda di Galileo Galilei (1564-1642), ma i quanto essa, tradizionalmente, è sempre stata per la verità e contro l'errore. Galileo non fu mai torturato a causa delle sue ricerche scientifiche. 54. Al contrario, la Chiesa ha sempre concesso la libertà individuale a chi voleva intraprendere indagini scientifiche. Come storico delle scienze, Lawrence M. Principe, della Johns Hopkins University, ha affermato:
Anche il filosofo Michael Ruse è convinto che la vicenda Galileo non sia così chiara come siamo portati a credere 56. Inoltre, l'abolizione della schiavitù nella cultura occidentale è stata ampiamente stimolata dal cristianesimo 57.
La Chiesa cattolica e l'omosessualità
Sei nel tuo pieno diritto di criticare la crescita dell'omosessualità fra i preti cattolici, ed è una situazione vergognosa. Ma questo movimento è stato progettato anni fa da Wilhelm Reich (1897-1957), un rivoluzionario ebreo:
Dopo anni di incubazione, molti sacerdoti hanno iniziato a soccombere al calcolo sessuale di Reich. Egli suggerì loro di non sopprimere le fantasie sessuali sia con uomini che con donne. Ma ora che un certo numero di sacerdoti segue questo suggerimento viene detto loro che sono le persone più viziose sulla faccia della terra. Inoltre, il fatto che molti scrittori stiano scrivendo articoli come «The Vatican's Gay Priests» («I preti omosessuali del Vaticano») 59, è un'indicazione implicita che essi credono che l'omosessualità sia sbagliata, altrimenti non avrebbero speso troppo tempo per denunciare questi sacerdoti.
Dopo tutto, la nostra cultura non dichiara forse che dovremmo rispettare gli omosessuali? Perché ciò non vale per i preti cattolici che seguono i i dettami di Reich, di Freud e di altri? Sia ben chiaro che non sto difendendo i preti gay, e mi si permetta di dire che sono d'accordo con la legge secondo cui dovrebbero essere rimossi dai loro posti e perseguiti per i loro crimini. Sto solamente mostrando la contraddizione che esiste nella cultura sessuale. Possiamo criticare i sacerdoti omosessuali, ma non possiamo denunciare quelli che stanno insegnando nelle scuole che l'omosessualità è del tutto corretta.
Possiamo dare il benvenuto al kinky sex club for students («club del sesso deviato per studenti») all'interno di note Università come Harvard 60, e possiamo avere anche persone come Alfred Kinsey (1894-1956), che stuprò innumerevoli studenti in nome della «scienza» 61; l'Università dell'Indiana coprì i crimini di Kinsey e impedì ai ricercatori di consultare il suo archivio 62. Ma se i preti cattolici seguono le nuove mode sessuali, i media li accusano immediatamente di aver commesso un peccato imperdonabile. Penso che in questo caso ci troviamo di fronte ad una contraddizione vitale. E questa contraddizione implicita è presente in tutto il mondo accademico. Ad esempio, le Università stanno spingendo sempre di più in favore della «diversità», ma incoraggiando questa «diversità» esse vogliono dire che bisogna essere d'accordo solamente con le opinioni prevalenti. Se non si è d'accordo con il «group-think» (il «gruppo pensante») si viene scomunicati.
Più recentemente, il rinomato pediatra Ben Carson è stato chiamato a parlare agli studenti laureandi della John Hopkins University’s School - la sua scuola! - a riguardo del matrimonio tradizionale. Carson stato fortemente contestato per aver criticato in maniera imperdonabile l'omosessualità. Qualche tempo fa, alcuni attivisti della George Washington University hanno chiesto la rimozione del cappellano cattolico Gregory Shaffer per aver detto che l'omosessualità è immorale 63. Ma questa gente crede davvero nella diversità? Se tutti devono pensare la stessa cosa a riguardo dell'omosessualità - che essere gay è normale - dove sta la diversità? Non dovrebbe esserci almeno qualcuno in disaccordo per rendere interessante la cosa? Ancora una volta siamo di fronte ad un'ovvia contraddizione.
Fin dalla sua creazione, la Chiesa cattolica ha sempre condannato l'omosessualità e la contraccezione, e ha sempre incoraggiato il matrimonio tradizionale. La risposta tradizionale al matrimonio omosessuale si fonda sui principî della biologia - le leggi dettate dalla natura - e sui rischi di contrarre malattie multiple cui possono incorrere quegli individui che sono coinvolti in tali attività 64. Essa non è mai stata basata sull'odio per questi individui. Oggi, purtroppo, c'è una grave crisi all'interno della Chiesa cattolica, e molte fedeli stanno chiedendosi cosa ne sarà della morale tradizionale...
Note
1 Traduzione dell'originale inglese Was Pope Pius XII a Nazi Collaborator?, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web http://www.veteranstoday.com/2013/05/08/was-pope-pius-xxii-a-nazi-collaborator/ 2 Cfr. E. M. Jones, The Jewish Revolutionary Spirit and Its Impact on World History («Lo spirito rivoluzionario ebraico e il suo impatto nella storia mondiale»), Fidelity Press, South Bend 2008, pag. 22. 3 Dopo tutto, anche l'amministratore delegato della Jewish Union, Tormer Orni, ha dichiarato apertamente che «l'antisemitismo è parte del DNA europeo» (in European Jewish Press, del 5 settembre 2012). 4 Cfr. N. Finkelstein-R. B. Birn, A Nation on Trial: The Goldhagen Thesis and Historical Truth («Una nazione sotto accusa: la tesi di Goldhagen e la verità storica»), Holt, New York 1998, pag. 7. 5 Cfr. Y. Bauer, Rethinking the Holocaust («Ripensando l'Olocausto»), Yale University Press, New Haven 2002, cap. V. 6 Ibid., pag. 98. 7 Cfr. A. S. Lindemann, Esau's Tears: Modern Anti-Semitism and the Rise of the Jews («Le lacrime di Esau: l'antisemitismo moderno e l'ascesa degli ebrei»), Cambridge University Press, New York 2000, pag. 332. 8 Ibid., pag. x. 9 http://web.ceu.hu/jewishstudies/pdf/01_kwiet.pdf 10 http://www.yadvashem.org/odot_pdf/Microsoft Word - 3850.pdf 11 Cfr. N. Finkelstein, The Holocaust Industry («L'industria dell'Olocausto»), Verso, New York 2000, pag. 65. 12 Cfr. N. Finkelstein-R. B. Birn, op. cit. 13 Per un esame più approfondito della questione, vedi E. M. Jones, op. cit., pagg. 740-748. 14 Ho esaminato i libri di Carroll, Kertzer, Zuccotti e altri nel mio libro Christianity & Rabbinic Judaism, vol. II. 15 Cfr. S. Boteach, Kosher Jesus («Gesù kosher»), Gefen Publishing House, Springfield 2012, pag. 58. 16 Cfr. D. Hunt, A Woman Rides the Beast: The Roman Catholic Church and the Last Days («Una donna cavalca la bestia: la Chiesa cattolica romana e gli ultimi giorni»), Harvest House Publishers, Eugene 1994, pagg. 265-267, 272. Per Hunt la prostituta di Babilonia di cui parla il Libro dell'Apocalisse (cap. XVII-XVIII) era la Chiesa di Roma. 17 Cfr. T. S. Hamelow, On the Road to the Wolf's Lair: German Resistance to Hitler («Sulla strada della tana del lupo: la r4esistenza tedesca ad Hitler»), Harvard University Press, Cambridge 1997, pag. 73. 18 Ibid. 19 Ibid. 20 Cfr. D. Hunt, op. cit., pagg. 22-23. 21 Vedi, ad esempio, S. Gordon, Hitler, Germans, and the Jewish Question («Hitler, i tedeschi e la questione ebraica»), Princeton University Press, Princeton 1984. 22 Cfr. R. J. Rychlak, Hitler, the War, and the Pope («Hitler, la guerra e il Papa»), Our Sunday Visitor, Huntington 2000, pag. 79. 23 Cfr. D. Hunt, op. cit., pagg. 272-273. 24 Cfr. S. S. Zuccotti, Under His Very Windows: The Vatican and the Holocaust in Italy, Yale University Press, New Haven 2000. 25 Cfr. D. Hunt, op. cit., pag. 284. 26 Cfr. D. G. Dalin., The Myth of Hitler's Pope: Pope Pius XII and His Secret War Against Nazi Germany («Il mito del papa di Hitler: Papa Pio XII e la sua guerra segreta contro la Germania nazista»), Regnery Publishing, 2005, pag. 20. 27 Ibid., pagg. 20-21, 22-23, 24, 35, 37. 28 Cfr. W. Durant, The Story of Civilization: Age of Faith («La storia della civiltà: epoca di fede»), Simon & Schuster, New York 1950, pag. 388. 29 Cfr. I. J. Yuval, Two Nations in Your Womb: Perceptions of Jews and Christians in Late Antiquity and the Middle Ages («Due nazioni nel tuo ventre: percezioni degli ebrei e dei cristiani nella tarda antichità e nel Medioevo»), The University of California Press, Berkley 2006, pag. 282. 30 Cfr. W. Durant, op. cit., pag. 388. Occorre tener ben presente che Durant non era cristiano e che sua moglie era ebrea. Inoltre, in molte occasioni Durant propone la tesi fragile e storicamente indifendibile secondo cui gli ebrei sarebbero stati perseguitati per quello che erano e non per quello che hanno fatto. 31 Cfr. W. Durant, op. cit., pag. 389. 32 Cfr. D. G. Dalin., op. cit., pag. 42. 33 Ibid. 34 Ibid., pag. 43. 35 Ibid., pag. 24. 36 Ibid., pagg. 21-22. 37 Ibid., pag. 22. 38 Ibid., pag. 24. 39 Ibid., pag. 18. 40 Cfr. D. I. Kertzer, The Popes Against the Jews: The Vatican's Role in the Rise of Modern Anti-Semtism (« I papi contro gli ebrei: il ruolo del Vaticano nell'ascesa dell'antisemitismo moderno») Vintage Books, New York 2001. 41 Cfr. D. G. Dalin., op. cit., pag. 86. 42 Cfr. R. Hilberg, The Destruction of European Jews, Quadrangle Books, Chicago 1961, pag. 548. 43 Cfr. D. G. Dalin., op. cit., pag. 96. 44 Vedi R. J. Rychlak, Righteous Gentiles: How Pius XII and the Catholic Church Saved Half a Million Jews from the Nazis («Gentili virtuosi: come Pio XII e la Chiesa cattolica salvarono mezzo milione di ebrei dai nazisti»), Spence Publishing Company, Dallas 2005, pag. 132. 45 Cfr. D. G. Dalin., op. cit., pagg. 96-97. 46 Ibid., pag. 97. 47 Cfr. S. Gordon, Hitler, Germans, and the Jewish Question («Hitler, i tedeschi e la questione ebraica»), Princeton University Press, Princeton 1984, pagg. 253-254. 48 Ibid., pag. 36. 49 Ibid., pag. 254. 50 Cfr. E. M. Jones, op. cit., pag. 22. 51 Cfr. I. Shamir, Cabbala of Power («Cabala di potere»), BookSurge Publishing, 2008, pag. 317. 52 Cfr. K. Jowers, «Training Material Listing Catholics as "Extremists" Angers Archdiocese» («Materiale di addestramento che etichetta i cattolici come "estremisti" irrita l'Arcidiocesi»), in Army Times, del 5 aprile 2013. 53 Vedi, ad esempio, C. Dawson, The Making of Europe: An Introduction to the History of European Unity («La costituzione dell'Europa: un'introduzione alla storia dell'unità europea»), Sheed & Ward, New York 1952; K. E. Rand, Founders of the Middle Ages («I fondatori del Medioevo»), Harvard University Press, Cambridge 1928. 54 Per approfondire un tema così complesso si consiglia la lettura di R. L. Numbers, Galileo Goes to Jail and Other Myths About Science and Religion («Galileo va in carcere e altri miti in materia di scienza e religione»), Harvard University Press, Cambridge 2009. 55 Cfr. L. M. Principe, Scientific Revolution: A Very Short Survey («La rivoluzione scientifica: una brevissima indagine»), Oxford University Press, New York 2011, pag. 37. 56 Cfr. M. Ruse, Science and Spirituality: Making Room for Faith in the Age of Science («Scienza e spiritualità: fare posto alla fede nell'epoca della scienza»), Cambridge University Press, New York 2010. 57 Per un'introduzione, vedi, ad esempio, R. Stark, For the Glory of God: How Monotheism Led to Reformations, Science, Witch-Hunts, and the End of Slavery («Per la gloria di Dio: come il monoteismo ha portato alle riforme, alla scienza, alla caccia alle streghe e alla fine della schiavitù»), Princeton University Press, Princeton 2004. 58 Cfr. E. M. Jones, «Pointe Blank: Swan Lake Meets Wilhelm Reich in Black Swan», in Culture Wars, febbraio 2011. 59 Cfr. B. Nadeau, «The Vatican's Gay Priests», in Daily Beast, del 27 luglio 2010. 60 Vedi, ad esempio, G. Wilson, «Harvard Welcome Kinky Sex Club for Students», in FoxNews.com, del 29 novembre 2012; T. W. Merrigan, «Harvard Sex Week: Dirty Talk, the Female Orgasm, and More» («Settimana del sesso ad Harward: linguaggio osceno, orgasmo femminile ed altro»), in Daily Beast, del 17 aprile 2012. 61 Vedi, ad esempio, J. A. Reisman, Kinsey: Crimes and Consequences. The Red Queen and the Grand Scheme («Kinsey: crimini e conseguenze. La regina rossa e il grande schema»), Institute of Media Education, Crestwood 1998. 62 Vedi, ad esempio, E. M. Jones, Degenerate Moderns: Modernity as Rationalized Sexual Behavior («Moderni degenerati: la modernità come comportamento sessuale razionalizzato»), Ignatius Press, San Francisco 1993, cap. V. 63 Cfr. «Tolerance Often Hard to Find on College Campuses» («La tolleranza si trova difficilmente nei campus delle scuole superiori»), in Washington Times, del 15 aprile 2013. 64 Vedi, ad esempio, J. R. Diggs, «The Health Risks of Gay Sex» («I rischi sanitari del sesso gay»), Catholic Education Resource Center; http://www.catholiceducation.org/articles/homosexuality/ho0075.html#07
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