TOP

di
Carl Teichrib
1

|
● «Così dice il re di
Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: "Io
sono il primo e io l'ultimo; fuori di me non vi sono dèi.
Chi è come me? Si faccia avanti e lo proclami, lo riveli di
presenza e me lo esponga. Chi ha reso noto il futuro dal
tempo antico? Ci annunzi ciò che succederà"» (Is 44,
6-8).
● «Io sono la via, la verità
e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me»
(Gv 14, 6).
● «Io sono l'Alfa e l'Omega,
il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine» (Ap 22,
13). |
Uno strano colloquio
Un campanello d'allarme risuonava nella mia testa. Cosa stava
succedendo? L'ambiente era semplice: un ristorante quasi vuoto in una
sonnolenta cittadina di prateria con due stimati membri della
comunità seduti di fronte a me. Sapevo cosa volevano: il mio
coinvolgimento in un'organizzazione locale, perché ero stato
contattato numerose volte per farne parte. Essendo un giovane
energico sulla ventina e molto coinvolto nella comunità, ero il
candidato perfetto... così mi dissero. Come in altre conversazioni,
era evidente che i miei ospiti a cena stavano cercando di spiegarmi
qualcosa senza dirmi nulla. Colpetti, occhiolini, ma senza mai
arrivare al punto; era un discorso di vendita ammantato di
ambiguità. «Sarebbe vantaggioso per te iscriverti», mi
dissero.
«Noi rendiamo migliori gli uomini di valore», mi
promisero. Si dilungarono su un'eredità, sul fare del bene, sul
senso di cameratismo e sull'importanza delle riunioni regolari. E
tutto si svolge nell'«edificio senza finestre». Altri
incontri? Tra famiglia, chiesa e una miriade di attività legate al
lavoro, la mia vita era già abbastanza impegnata senza dover
aggiungere altro. Eppure questi uomini credevano che fosse
importante per me diventare massone. Così ho ascoltato ripetitive e
inutili spiegazioni e mi sono intromesso dove potevo. «Il vostro
gruppo è politico»?, chiesi, conoscendo la risposta dai discorsi
precedenti. «No». «Siete un gruppo religioso»? «No».
«Ok, allora di cosa vi occupate»? La mia domanda era una
porta aperta. Le sedie si spostarono mentre si scambiavano occhiate
e poi tornarono a guardarmi. Il silenzio era palpabile.
E poi il
martello calò. «Non siamo satanisti».

Fu detto in modo
così pratico, come se fosse una reazione normale quando non si sa
cosa dire. Ma per me fu come se un fulmine si fosse scagliato
attraverso una fitta nebbia. Da dove veniva? Non ci avevo mai
pensato, e non c'era nulla a cui potessi collegare a questa
affermazione. Ero sbalordito. I miei colleghi a cena stavano forse
cercando di dissipare delle voci o di alleviare i miei timori? Ma di
cosa? Perché dire qualcosa di così scandaloso? A posteriori,
probabilmente, stavano agendo preventivamente. Era il 1991, prima
che il pubblico avesse accesso ad Internet e che i documentari
televisivi sull'argomento fossero sconosciuti. Se esistevano timori
di voci, non derivavano certo dal campo di battaglia informativo che
viviamo oggi.
Piuttosto, i membri del mio consiglio l'avrebbero
probabilmente considerato come proveniente da un contesto
ecclesiastico. Era questo che probabilmente stavano cercando di
dissipare. Costretto dalla bomba satanica a scoprire di cosa si
occupasse la Loggia, ma non volendo unirmi a loro, decisi di
procurarmi i loro rituali e i loro testi filosofici. Erano già stati
pubblicati libri che esaminavano e criticavano la Loggia, ma
all'epoca non ne ero al corrente. Quello che sapevo era che esisteva
una letteratura interna. Iniziò così una ricerca per raccogliere i
testi e i materiali della Loggia. Lungo il cammino, parlai con i
massoni, consultai gli archivi della comunità e studiai l'argomento.

Sopra: Loggia
massonica.
Interpretazioni
La Massoneria è stata a lungo definita una società segreta. Ma
questo è un termine improprio. Definita correttamente, una società
segreta è un'organizzazione che intenzionalmente rimane sconosciuta
a tutti al di fuori del gruppo chiuso. Non è così per la Loggia. La
sua esistenza e l'ubicazione dei suoi edifici sono di dominio
pubblico. Inoltre, i segreti interni di riconoscimento del Mestiere
- le sue strette di mano, i suoi segni e i suoi simboli - sono stati a lungo
divulgati pubblicamente. Lo stesso vale per i suoi rituali, per le
Costituzioni, per i manuali, per i supporti di memorizzazione, per i
commentari, per le enciclopedie, per le opere di storia e
giurisprudenza, e per gli scritti dei suoi studiosi e filosofi.
Foster Bailey (1888-1977), che fu un conferenziere massonico e
Segretario Nazionale della
Società Teosofica,
affermò: «C'è poco che non si sappia oggi sull'opera massonica, e
nulla che non possa essere scoperto da chiunque la ricerchi
diligentemente» 2. Altri hanno
affermato cose simili.
Tuttavia, non si possono ignorare gli accenni
ad una realtà più profonda, ad un interesse spirituale. La
Freemasons' Guide and Compendium («Guida e
compendio dei massoni»), di Bernard E. Jones, ne
evidenzia i fondamenti religiosi 3.

E il
libro di Bailey, The Spirit of Masonry, è dedicato
all'impegno spirituale che pulsa all'interno dell'Ordine. Altri
autori hanno affermato collegamenti simili tra la filosofia
religiosa e la Massoneria. Questa connessione spirituale è un punto
di contesa all'interno della Loggia stessa. Essa di natura
essenzialmente religiosa e spirituale o è qualcos'altro? In primo
luogo, va notato che la Massoneria non dispone di un testo
autorevole che offra chiarimenti, come invece fanno molte religioni
e alcune ideologie. Usando la religione come termine di paragone, il
cristianesimo ha l'Antico e il Nuovo Testamento, l'ebraismo la
Toràh e il Talmud, l'islam il Corano e l'induismo si basa
sui Veda. Tuttavia, non esiste un'autorità scritturale
massonica.
Le Costituzioni e i monitor della Gran
Loggia essi offrono una visione ufficiale del funzionamento della Loggia,
inclusi i doveri, i principî e le spiegazioni - con riferimenti al
«Grande Architetto dell'Universo» (G.·.A.·.D.·.U.·.)
e alla Bibbia - ma mancano di un'analisi più approfondita. Da dove
trae il massone la conoscenza del significato del Mestiere?
Principalmente da tre fonti: le Costituzioni e i monitor
della Gran Loggia, gli scritti dei filosofi massonici e le
esperienze individuali all'interno della Loggia. Attingendo
personalmente alle proprie osservazioni e al proprio studio, il
massone afferma legittimamente che ogni uomo interpreta la
Massoneria a modo suo. Qui ci troviamo di fronte ad un dilemma: le
rivendicazioni della Massoneria sono molteplici e diverse
all'interno della Fratellanza stessa. Per quanto riguarda la
spiritualità, si incontrano spesso due posizioni contrastanti:
•
Il Mestiere è
solo una società benefica e benevola, un luogo per buone
azioni e auto-miglioramento. È una società morale; |
•
Le buone
azioni e gli insegnamenti morali fanno parte
dell'esperienza, ma il Mestiere porta con sé un
significato spirituale e religioso più profondo. |

Come faremo a sapere
di cosa tratta il Mestiere se, dopo aver ascoltato le posizioni
opposte della Fratellanza, scopriamo che tutto è soggettivo? Questo
porta ad un'osservazione che ho fatto molto discutere sul problema
di identità religioso-spirituale dei massoni: i massoni locali e la
voce visibile della Loggia, gli annunci pubblici e la letteratura
distribuita apertamente, proclamano inevitabilmente la prima
posizione: si tratta di un corpo morale e benevolo senza alcun
significato religioso o spirituale. Al contrario, gli uomini che
hanno raggiunto una statura significativa all'interno
dell'organizzazione, come un Sovrano Gran Commendatore del Consiglio
Supremo, o che sono riconosciuti come noti filosofi o storici
all'interno dell'Ordine, sono più propensi ad ammettere la seconda
posizione.
Tornando alla natura soggettiva dell'interpretazione, che
si basa su osservazioni e studi individuali, mi sono sentito
costretto ad accettare questa sentenza. Ho scelto, quindi, di
interpretare l'Ordine attraverso il secondo gruppo e non il massone
locale, la cui esperienza è più limitata. Sebbene l'esperienza
giochi un ruolo importante nel plasmare la comprensione della Loggia
da parte di una persona intesa come individuo, ha poca importanza
nel decifrare il significato e lo scopo più ampi dell'Ordine.
Manly Palmer Hall
(1901-1990), probabilmente uno dei più importanti pensatori
massonici del secolo scorso, ha riconosciuto una divisione
all'interna della Massoneria:
«In effetti, esistono effettivamente blocchi tra i fratelli che
vorrebbero separare la Massoneria sia dalla filosofia che dalla
religione a tutti i costi. Se, tuttavia, esaminiamo gli scritti di
eminenti massoni, troviamo un'unanimità di vedute, ovvero che la
Massoneria è un corpo religioso e filosofico»
4. |
Per scoprire il
tessuto filosofico e spirituale della Massoneria, dobbiamo
rivolgerci alle voci che l'hanno plasmata e che hanno dedicato la
loro vita alla sua applicazione. Diamo quindi la parola ai massoni.

I
Universalismo religioso
Henry C. Clausen (1905-1992), Supremo Consiglio
del 33° Grado del Rito Scozzese Antico e Accettato della Massoneria,
Giurisdizione Meridionale degli Stati Uniti:
«L'Unico Dio Supremo è stato conosciuto con molti nomi da molte
razze umane. I sumeri, gli egizi, i medi e i persiani, i cabalisti
ebrei, i druidi e i norreni, i brahmani, i musulmani, i buddisti e
gli indiani del Nord America credevano tutti in Dio come Unico
Sovrano Supremo e Creatore dell'Universo. Questa convinzione,
sostenuta dalle prime corporazioni della Massoneria operativa
quasi seimila anni fa, è la stessa convinzione sostenuta ai
nostri giorni dalla Massoneria moderna» 5. |

Melvin Maynard Johnson
(1871-1957), Gran Commendatore del Consiglio Supremo, Giurisdizione
Settentrionale del Rito Scozzese Antico e Accettato:
«La
Massoneria non è né cristiana, né maomettana, né ebraica, né può
essere classificata con il nome di alcuna altra sétta. Il potere che
l'ha tenuta insieme, la sostanza chimica che ne ha causato la
crescita, la dottrina centrale che la rende unica, è l'opportunità
che offre a uomini di ogni fede di inginocchiarsi felicemente
insieme allo stesso Altare, ognuno in adorazione del Dio che
venera, sotto il nome universale del Grande Architetto
dell'Universo» 6. |

Joseph Fort Newton (1880-1950), ministro protestante,
Gran Prelato del Grande Accampamento dei Cavalieri Templari:
«È vero che la Massoneria
non è una religione, ma è la Religione, un culto in cui
tutti gli uomini buoni possono unirsi, affinché ciascuno possa
condividere la fede di tutti» 7.
|

Albert Gallatin Mackey
(1807-1891), Segretario Generale del Consiglio Supremo del Rito
Scozzese Antico e Accettato per la Giurisdizione Meridionale degli
Stati Uniti:
«La Massoneria richiede solo
la fede nel Supremo Architetto dell'Universo [...]. Ci si
aspetta che i massoni appartengano solo a quella religione in cui
tutti gli uomini concordano, lasciando a se stessi le proprie
opinioni particolari [...]. Al cristiano e all'ebreo, al
maomettano e al bramino è permesso di unirsi attorno al nostro
altare comune, e la Massoneria diventa, nella pratica come nella
teoria, universale.
La verità è che la Massoneria è indubbiamente
un'istituzione religiosa: la sua religione è di quel tipo
universale in cui tutti gli uomini concordano e che, tramandata
attraverso una lunga successione di secoli, da quell'antico
sacerdozio che per primo la insegnò, abbracciava i grandi principî
dell'esistenza di Dio e dell'immortalità dell'anima»
8.
|

Allen Earl Roberts
(1917-1997):
«La Massoneria chiama Dio
"Il Grande Architetto dell'Universo". Questo è il nome speciale che
il massone attribuisce a Dio, perché Egli è universale.
Appartiene a tutti gli uomini, indipendentemente dalla loro
fede religiosa. Tutti i saggi riconoscono la Sua autorità. Nelle
sue devozioni private, un massone pregherà Geova, Maometto, Allàh,
Gesù o la Divinità di sua scelta. In una Loggia Massonica, invece,
il massone troverà il nome della sua Divinità nel Grande Architetto
dell'Universo» 9.
|


Sopra:
il 27 ottobre 1986 Giovanni
Paolo II (1920-2005) riunì i rappresentanti delle religioni mondiali
per una preghiera interreligiosa per la pace. Ognuno mise da parte
il proprio credo pregando privatamente la propria divinità (Buddha,
Allàh, Cristo, Wankatanka, ecc...), per poi rivolgersi ad un Dio
senza volto, più o meno come i massoni fanno
in Loggia!
|
Albert Pike (1809-1891), Sovrano
Gran Commendatore del Consiglio Supremo del Rito Scozzese Antico e
Accettato, Giurisdizione Meridionale degli Stati Uniti:
● «La Sacra Bibbia, la Squadra e il Compasso non
sono solo considerati le Grandi Luci della Massoneria, ma
sono anche tecnicamente chiamati l'Arredamento della Loggia
[...]. La Bibbia è una parte indispensabile
dell'Arredamento di una Loggia Cristiana, solo perché è il
libro sacro della religione cristiana.
Il Pentateuco ebraico in una Loggia ebraica, e il Corano in
una maomettana, appartengono all'Altare;
e uno di questi, insieme alla Squadra e al Compasso,
propriamente intesi, sono le Grandi Luci con cui un massone
deve camminare e lavorare» 10.
●
«La Massoneria, attorno ai cui altari il cristiano, l'ebreo,
il musulmano, il bramino, i seguaci di Confucio e Zoroastro,
possono riunirsi come fratelli e unirsi in preghiera
all'unico Dio che è al di sopra di tutti i Baal...»
11.
● «[La Massoneria] venera tutti i grandi
riformatori.
Vede in Mosè, il Legislatore degli ebrei, in Confucio e
Zoroastro, in Gesù di Nazareth e nell'Iconoclasta arabo, nei
Grandi Maestri di Moralità ed Eminenti Riformatori, se non
di più: e consente ad ogni fratello dell'Ordine di
attribuire a ciascuno il Carattere più elevato e persino
Divino che il suo Credo e la sua Verità richiedono.
Pertanto, la Massoneria non nega alcuna verità e non
insegna la miscredenza in alcun credo, se non nella misura
in cui tale credo possa abbassare la sua elevata stima della
Divinità» 12. |

Manly Palmer Hall:
«Nessun vero massone è
vincolato ad un credo. Con l'illuminazione divina della sua
Loggia, egli comprende che, in quanto massone, la sua religione
deve essere universale: Cristo, Buddha o Maometto, il nome
significa poco, perché riconosce solo la luce e non chi la porta.
Adora in ogni santuario, si inchina davanti ad ogni altare, che sia
un tempio, una moschea o una cattedrale, realizzando con la sua
comprensione più autentica l'unità di ogni verità spirituale
[...]. Nessun vero massone può essere ristretto, perché la sua
Loggia è l'espressione divina di ogni ampiezza»
13.
|

Foster Bailey:
«Non è forse possibile,
contemplando questo aspetto dell'insegnamento massonico, che esso
possa fornire tutto ciò che è necessario per la formulazione di una
religione universale? Non è forse vero, come è stato detto, che
se tutte le religioni e le Scritture venissero cancellate e solo
la Massoneria rimanesse al mondo, potremmo ancora recuperare
il grande piano di salvezza? Tutti i veri massoni dovrebbero
considerare questo punto con la massima serietà [...]. Lo
studio di questa posizione rivelerà a qualsiasi massone serio che,
se la Massoneria dovesse mai raggiungere questo ideale, gli sarà
impossibile essere contro qualsiasi uomo o religione. Sarà per tutti
i veri ricercatori la luce, indipendentemente dalla loro razza o
credo» 14. |


II
Applicazioni
spirituali
Allen Earl Roberts:
«[Riguardo al Grado di
Apprendista Ammesso] sei entrato in un mondo nuovo.
Simbolicamente e spiritualmente sei rinato. Ciò è iniziato nel
momento in cui ti sei preparato a diventare massone»
15. |

Sopra:
la copertina di
The Craft
and Its Symbols: Opening the Door to Masonic Symbolism, di
Allen Earl Roberts, da cui è
stata estratta l'ultima citazione.
|
Walter Leslie Wilmshurst
(1867-1939):
«La cerimonia del nostro
primo Grado è quindi una rappresentazione rapida e completa
dell'ingresso di tutti gli uomini, in primo luogo, nella vita fisica
e, in secondo luogo, nella vita spirituale; e come ci congratuliamo
quando un bambino nasce al mondo, così accogliamo con acclamazione
il candidato alla Massoneria che, simbolicamente, sta cercando la
sua rinascita spirituale» 16. |

Henry C. Clausen:
●
«Scienza e religione saranno fuse in un esponente unificato di un
potere spirituale sovrano [...]. In sostanza, il tema è che
le rivelazioni del misticismo orientale e le scoperte della
scienza moderna supportano le credenze e gli insegnamenti
massonici e del Rito Scozzese» 17.
●
«Scienza e filosofia, soprattutto se unite dal misticismo, devono
ancora sconfiggere l'ignoranza e la superstizione. La
vittoria, tuttavia, appare all'orizzonte. Laboratorio e biblioteca,
scienza e filosofia [...], tecnici e teologi di eccellenza si
uniscano ora per sostenere la qualità unica dell'uomo, la sua anima
immortale e in continua espansione» 18. |

Sopra:
la copertina di
Clausen's
Commentaries on Morals and Dogma,
di Henry C.
Clausen, da cui è stata estratta l'ultima citazione.
|
Manly Palmer Hall:
«Tuttavia, anche se i cosiddetti segreti della Massoneria fossero
proclamati a gran voce, la Fratellanza sarebbe assolutamente al
sicuro;
infatti, sono necessarie determinate qualità spirituali prima che
i veri segreti massonici possano essere compresi dai Fratelli
stessi» 19. |

Sopra: la copertina
dell'opera
The Lost Keys of Freemasonry, di
Manly Palmer Hall, da cui è
stata estratta l'ultima citazione.
Foster Bailey:
«La Massoneria è una
ricerca. Non una ricerca materiale, ma una ricerca spirituale,
una ricerca mistica. Non solo una ricerca individuale,
sebbene come individui ci sforziamo di imparare e raggiungere i
nostri obiettivi, ma fondamentalmente una ricerca di gruppo»
20. |

Sopra: la copertina
dell'opera
The Spirit of Masonry, di
Foster Bailey, da cui è stata
estratta l'ultima citazione.
George H. Steinmetz:
«Ecco il SEGRETO PRINCIPALE
della Massoneria dell'Arco Reale, o per estensione, di TUTTA LA
MASSONERIA. Il fatto supremo riguardante l'essere umano. Che il
fisico e il mentale non sono che fasi transitorie della sua
evoluzione verso la perfezione, che fondamentalmente e
intrinsecamente egli è intrinsecamente e NECESSARIAMENTE, se
effettivamente è a immagine e somiglianza del suo Creatore,
ESSENZIALMENTE UN ESSERE SPIRITUALE»! 21. |


III
Il segreto dell'ascensione
umana
Walter Leslie Wilmshurst:
● «È chiaro, quindi che, a poco a
poco, il candidato viene condotto da una vecchia qualità di vita ad
una completamente nuova. Egli inizia la sua carriera massonica come
uomo naturale; la conclude diventando, attraverso la sua disciplina,
un uomo rigenerato e perfetto. Per raggiungere questa
trasmutazione, questa metamorfosi di sé, gli viene insegnato prima a
purificare e sottomettere la sua natura sensuale; poi a purificare e
sviluppare la sua natura mentale; e infine, con la totale rinuncia
alla sua vecchia vita e alla perdita della sua anima per salvarla,
risorge dai morti come Maestro, un uomo giusto reso perfetto»
22.
● «Questo - l'evoluzione
dell'uomo in superuomo - è sempre stato lo scopo degli antichi
Misteri, e il vero scopo della Massoneria moderna non è lo scopo
sociale e caritatevole a cui si presta tanta attenzione, ma
l'accelerazione dell'evoluzione spirituale di coloro che aspirano a
perfezionare la propria natura e a trasformarla in una qualità
più divina. E questa è una scienza, a tutti gli effetti, un'arte
regale» 23. |

Sopra: la copertina
del libro
The Meaning of Masonry, di
W. L. Wilmshurst, da cui è
stata estratta l'ultima citazione.
George H. Steinmetz:
● «Quando il Maestro della
Loggia ha completato il suo mandato, gli viene tolta la Squadra,
emblema dell'UOMO COMPLETO, e gli viene presentato il
gioiello di un ex Maestro, un Compasso aperto a sessanta gradi,
simbolo dell'UOMO PERFETTO. Questo viene posto su un
quadrante per enfatizzare i trenta Gradi che egli ha raggiunto,
passando dall'angolo retto di novanta gradi della Squadra all'angolo
di sessanta gradi del Triangolo equilatero, di cui il Compasso non è
altro che un sostituto. È il simbolo della sua "RINASCITA"
sul piano spirituale» 24.
● «L'UOMO È SPINTO VERSO
LA PERFEZIONE! C'è qualcosa dentro l'uomo -
la sua divinità più profonda - che lo informa della possibilità
di raggiungere la completezza dell'essere e lo spinge ad impegnarsi
per raggiungerla» 25.
● «[Riguardo al simbolismo
dell'Arco Reale] Un promemoria costante e ripetitivo che l'uomo
è divino e che il posto in cui cercare questa divinità è DENTRO DI
SÉ!» 26. |

Sopra:
la copertina del libro
The Royal Arch: Its Hidden Meaning, di
George H. Steinmetz, da cui
sono state estratte le ultime tre citazioni.
|
Foster Bailey:
«La Massoneria,
quindi, non è solo un sistema morale che inculca i più alti principî
etici, attraverso i quali, se seguiti, si realizza il dispiegarsi
consapevole della divinità, ma è anche una grande
rappresentazione drammatica della rigenerazione. Essa
rappresenta il recupero della divinità nascosta dell'uomo
e la sua rivelazione alla luce; raffigura l'elevazione dell'uomo
dalla sua condizione decaduta al Cielo e dimostra, attraverso ciò
che si concretizza nell'opera della Loggia, il potere di raggiungere
la perfezione latente in ogni uomo» 27. |

Jirah Dewey Buck (1838-1916),
omeopata e teosofo:
«È molto più
importante che gli uomini si sforzino di diventare Cristi piuttosto
che credere che Gesù fosse il Cristo. Se lo stato di Cristo può
essere raggiunto da un solo essere umano durante l'intera evoluzione
della razza, allora l'evoluzione dell'uomo è una farsa e la
perfezione umana un'impossibilità [...]. Gesù non è meno
Divino perché tutti gli uomini possono raggiungere la stessa
perfezione divina» 28. |

Manly Palmer Hall:
«L'uomo è un dio
in divenire e, come nei miti mistici dell'Egitto, viene plasmato
sul tornio del vasaio. Quando la sua luce risplende per elevare e
preservare ogni cosa, riceve la triplice corona della divinità
e si unisce a quella schiera di Maestri massoni che, nelle loro
vesti blu e oro, cercano di dissipare l'oscurità della notte con la
triplice luce della Loggia massonica» 29. |

«Rispose la donna
al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo
mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio
ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti
morirete". Ma il serpente disse alla donna: "Non morirete affatto!
Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri
occhi e
diventereste come Dio"»
(Gn 3, 2-3).
|
Affrontare la questione della Massoneria, della
religione e della spiritualità rivela due punti importanti:
•
Dimostra che la
Loggia e i suoi insegnamenti rappresentano molto più che un
semplice «rendere migliori gli uomini di valore», e che
questa affermazione è una sorta di abbellimento che oscura
un
quadro spirituale più ampio; |
•
Il cristiano, cioè la
persona che si attiene all'esclusività di Gesù Cristo e
della Sua grazia e misericordia - il dono della salvezza
mediante la fede e le opere - si trova in contraddizione con
gli insegnamenti segreti spirituali del Mestiere, secondo i
quali l'uomo può raggiungere la perfezione e ottenere la
divinità attraverso i rituali e i Gradi della Loggia. |

IV
Perfezione nELLA Loggia
L'uso del termine «Perfezione» è presente in
tutta la Massoneria. Ad esempio, nel Rito Scozzese, i Gradi dal 4º
al 14º sono chiamati «Loggia di Perfezione», e il 5º Grado è
denominato «Maestro Perfetto».
Il già citato Henry C. Clausen, ex Sovrano Gran Commendatore del
Supremo Consiglio (dal 1969 al 1985), della Giurisdizione Meridionale del
Rito Scozzese degli Stati Uniti, fornisce un commento sul 5º Grado. Si noti il
collegamento tra ciò che creiamo - le opere delle nostre mani e
ciò che facciamo - e il successivo raggiungimento dell'immortalità e
della nostra più alta illuminazione spirituale:
«L'ambientazione e il colore
simbolico di questo Grado ci ricordano che, pur morendo nel peccato,
possiamo risorgere nella virtù. Pertanto, dovremmo sempre agire nel
rispetto della giustizia, dell'equità, dell'onestà e dell'integrità,
e riaffermare la nostra incrollabile fede nell'immortalità
dell'anima. Pertanto, eleviamo simbolicamente il defunto dalla bara
e lo deponiamo all'altare sacro come un Maestro Perfetto [...].
L'Universo è creato incessantemente. Partecipando a questo processo,
prendiamo parte al Creatore, il Divino di Dio.
Questa partecipazione come
co-Creatori è di per sé una forma di immortalità
dell'uomo, indipendentemente dal fatto che, come crediamo, il suo
spirito sopravviva al corpo. Noi esistiamo e creiamo. Essere
più grandi di sé è il vero destino, la dignità e la grandezza
dell'uomo. La volontà dell'uomo di credere in qualcosa di più grande
di sé è il trampolino di lancio da cui possiamo entrare in contatto
con il Divino. Parlate con uomini di fede. Leggete i libri che
narrano di conquiste spirituali. Meditate mentre ammirate le stelle
di prima grandezza. Allora anche voi potrete raggiungere quella
rivelazione spirituale conclusiva che è il più alto sviluppo umano»
30. |

Quando il massone accede al 14° Grado del Rito
Scozzese, Giurisdizione Meridionale, ha raggiunto il grado di
Perfetto Elu, o Grande Eletto Massone Perfetto e Sublime nella
Giurisdizione canadese. Parlando di questo Grado, Clausen ci dice:
«Procediamo verso
l'irraggiungibile, eppure sempre più prossimo alla verità
perfetta [...]. Il nostro benessere futuro dipende da
come ci comporteremo in questa vita» 31. |

Sopra: pendaglio, grembiule e
anello del 14º Grado
nel Rito Scozzese Antico e
Accettato.
Albert Pike, che fu Sovrano Gran Commendatore
della Giurisdizione Meridionale per trentadue anni, a partire dal
1859, e partecipò alla stesura dei rituali del Rito Scozzese,
fornisce un background filosofico al 14° Grado:
«[La Massoneria] è
la religione universale, eterna e immutabile, così come Dio l'ha
piantata nel cuore dell'umanità universale. Nessun credo sarebbe mai stato
longevo se non fosse stato edificato su questo fondamento. Essa è la
base, ed essi sono la sovrastruttura [...]. I ministri di
questa religione sono tutti i massoni che la comprendono e le sono
devoti; i suoi sacrifici a Dio sono le buone opere, i sacrifici
delle passioni basse e disordinate, l'offerta dell'interesse
personale sull'altare dell'umanità, e gli sforzi perpetui per
raggiungere tutta la perfezione morale di cui l'uomo è capace»
32. |
Molti altri esempi di perfezione emergono nella
famiglia delle società massoniche. Nel Rito Egizio troviamo il Rito
dei Perfetti Iniziati, nel ramo irlandese scopriamo il Perfetto
Maestro Irlandese, e nell'Ordine dei Noachiti troviamo il Perfetto
Prussiano. A Rennes, in Francia, esisteva una Loggia di Perfetta
Unione, e nel 1754 fu fondata una Loggia di orientamento massonico
a Parigi, nota come Rito
della Perfezione. In Germania, il Grado di Perfezione fu l'ultimo
nell'ormai defunto Rito di Fessler. Inoltre, quando Adam
Weishaupt (1748-1830) fondò il suo corpo indipendente - noto come Ordine
degli
Illuminati in Baviera - fu inizialmente chiamato
«Perfezionisti»
33.
Oggi, diverse Logge massoniche hanno la parola «Perfezione» nel loro
nome.

A Calgary, nello Stato di Alberta, si trova la Perfection
Lodge No. 9. La Perfection Lodge No. 75 si trova a New Westminster, nella Columbia
Britannica. Jacksonville, in Florida, ospita la Perfection Lodge
No
11, che si trova a Framingham, nel Massachusetts.
Oltre alla denominazione delle Logge, il simbolismo massonico
rimanda a qualcosa di più onnipresente all'interno dell'Ordine. Qui,
i simboli che cercano di trasmettere perfezione e perfettibilità si ritrovano
in tutto il panorama massonico. Un esempio è il grezzo e perfetto
Ashlar, un blocco di pietra che inizialmente è grezzo e poi,
attraverso l'opera della Massoneria, emerge perfetto e pronto per
l'uso. Lo storico Albert Mackey lo descrive in questo modo:
«Il grezzo Ashlar, o pietra
nella sua condizione grezza e non lucidata, è emblematico dell'uomo
nel suo stato naturale: ignorante, incolto e vizioso. Ma
quando l'educazione ha esercitato la sua salutare influenza
nell'espandere il suo intelletto, frenare le sue passioni e
purificare la sua vita, egli è allora rappresentato dall'Ashlar
Perfetto, che, sotto le abili mani degli artigiani, è stato
levigato, squadrato e adattato al suo posto nell'edificio»
34. |

Sopra: in alto, l'Ashlar
massonico con la Squadra e il Compasso scolpiti sulla roccia. Sotto:
i due cubi di pietra. Quello grezzo rappresenta l'uomo profano (non
iniziato), mentre quello squadrato e liscio rappresenta il massone
perfezionato dalla Loggia.
|
Il non nassone è l'Ashlar grezzo, ma una
volta entrato nella Loggia e plasmato dai rituali ed educato nella
filosofia massonica, questo individuo viene rinnovato e perfezionato
nel compito di quella che viene chiamata la «Grande Opera». A
volte l'Ashlar è raffigurato come una singola pietra sbozzata
o cesellata, ma più spesso si tratta di due pietre affiancate: la
grezza e la perfetta. Anche la Tavola Tripartita massonica è
simbolo di perfezione. Allen E. Roberts ci dice nell'opera The
Craft and Its Symbols:
«La Tavola Tripartita,
usata dal Maestro artigiano per tracciare i suoi progetti, è un simbolo
di perfezione. Simbolicamente, è una tavola spirituale su cui l'uomo
dovrebbe disporre i suoi piani per costruire le sue "pietre viventi"
in un Tempio dedicato al Grande Architetto dell'Universo»
35. |

Sopra:
rappresentazione massonica del Grande Architetto dell'Universo. In
realtà, per la Massoneria si tratta di una divinità senza volto
della quale non si sa praticamente nulla. Se gli si desse
un'identità e degli attributi verrebbe meno l'ideale massonico di un
Dio in cui tutti gli uomini possono trovarsi d'accordo.
|
Altri simboli impiegati nella Massoneria hanno
un significato di perfezione, tra cui la Squadra e il Compasso, il
gioiello dell'ex Maestro del Rito di York, il Triangolo Equilatero,
la Livella e il Filo a piombo, il Righello con 24 divisioni e il
Grembiule di Pelle d'Agnello indossato da tutti i membri della
Loggia. George H. Steinmetz ricorda al viaggiatore massonico:
«Tutta la simbologia della
Massoneria raffigura il viaggio dell'uomo verso la sua
perfezione perduta e ha lo scopo di aiutarlo ad
accelerare il suo progresso insegnandogli come raggiungere più
rapidamente il suo scopo» 36. |
Cos'è dunque questa «Perfezione» di cui il
Mestiere parla così tanto? È il tentativo, attraverso buone azioni,
rituali, obblighi e l'educazione massonica, di perfezionarsi
spiritualmente attraverso il proprio impegno. Questa è l'alchimia
spirituale: il tentativo di trasformare la propria
imperfezione spirituale attraverso la scienza del misticismo e di
essere così riforgiati come un essere nuovo e perfetto. Henry C.
Clausen spiega:
«Se seguite il vero cammino
di Perfezione del Rito Scozzese, con una fede incrollabile in un
potere supremo, passerete dall'oscurità della schiavitù
alla luce abbagliante e sacra della libertà»
37. |

Sopra: in questa
stampa massonica, sopra l'Occhio onniveggente (simbolo del «Grande
Architetto dell'Universo») e la lettera «G» di Generazione (o di
Gnosi), c'è uno dei motti della Massoneria: «Dalle
tenebre alla luce»,
ovvero il cammino che l'iniziato deve compiere salendo la scala dei
Gradi per giungere allo stato di «Perfetto».
|
Clausen continua:
«Il Rito Scozzese insegna ai
suoi membri come si scrive "Dio" con i caratteri giusti. Questa è
davvero la grande rilevanza della Massoneria del Rito Scozzese nel
mondo moderno. Insegniamo ai nostri iniziati che a disposizione
della mente umana ci sono vaste forze spirituali, vitali poteri
spirituali. Allo stesso modo, noi del Rito Scozzese possiamo
trovare nel nostro io interiore un rifugio dalle distrazioni e dai
mali esterni, proprio come la pace e la quiete si trovano
nell'occhio di un uragano. Lì splende il sole e gli uccelli volano.
Abbiate fiducia nelle vostre capacità innate. Buddha raggiunse la
propria illuminazione e disse ai suoi seguaci: "Siate una lampada
per i vostri piedi; non cercate al di fuori di voi stessi"»
38. |

Il massone Chalmers I. Paton, nel
suo libro Freemasonry: Its Symbolism, Religious
Nature and Law of Perfection («Massoneria: il suo
simbolismo, la natura religiosa e la legge di perfezione»), ci dice:
«La Massoneria stessa è
il simbolo della più alta perfezione possibile dell'umanità,
e a questo suo grande obiettivo deve contribuire; in vista di questo
obiettivo, sono strutturati tutti i suoi insegnamenti»
39. |

Come abbiamo visto più sopra, Jirah Dewey Buck
afferma il medesimo concetto con queste parole:
«È molto più
importante che gli uomini si sforzino di diventare Cristi piuttosto
che credere che Gesù fosse il Cristo [...]. Gesù non è meno
Divino perché tutti gli uomini possono raggiungere la stessa
perfezione divina» 40. |
Diversamente da quanto abbiamo appena udito dalle labbra degli
autori massonici più stimati, il cristiano sa, attraverso la Rivelazione, che siamo
assolutamente incapaci di salvarci o perfezionarci con le sole
nostre forze: «Tutti hanno peccato e sono privi della gloria
di Dio» (Rm 3, 23). Inoltre, il Salmo 14 ci dice che non
c'è nessuno che faccia il bene, che tutta l'umanità è corrotta e che
tutti si sono allontanati da Dio: «Non c'è infatti sulla terra un
uomo così giusto che faccia solo il bene e non pecchi» (Ecc
7, 20). Il Vangelo ci dice che dobbiamo essere perfetti, ma che
siamo incapaci di raggiungere da soli un obiettivo così elevato. Nel
Vangelo di San Matteo troviamo il modello della perfezione. Gesù
Cristo ci dice che dobbiamo sforzarci di essere perfetti «come è
perfetto il Padre vostro celeste» (Mt 5, 48).
Com'è possibile? Solo attraverso la preghiera
costante, il ricorso frequente ai Sacramenti e la Grazia di Dio
possiamo conseguire la salvezza. Su questo punto, il nostro Redentore è molto chiaro: «Senza
di me non potete far nulla» (Gv 15, 5). Quando
esaminiamo la Loggia ed esploriamo la sua ricerca mistica di
perfezione, e la confrontiamo con la Grazia salvifica di Gesù
Cristo, ci rendiamo conto che ci troviamo di fronte ad un bivio: o
confidiamo in Gesù Cristo come il solo che può perfezionare le
anime, o tentiamo di raggiungere l'impossibile: perfezionarci da noi
stessi. Il massone, infatti, deve perfezionare se stesso con le
proprie forze.
Chi si unisce alla Massoneria con la scusa che
«rende migliori gli uomini di valore» si mette in una posizione
estremamente difficile, in cui l'uomo viene considerato
Dio e quindi in grado di perfezionarsi attraverso i proprî
sforzi. Abbiamo, di fatto, un altro «vangelo» che esclude la Croce e
lascia l'uomo libero di perseguire i proprî scopi. Pertanto, le
anime di tutti i soggetti coinvolti potrebbero essere messe in
pericolo da un metodo umano (o da un inganno diabolico) che non può
salvare.
Conclusione
Sebbene questo saggio sia solo un'introduzione
alla natura spirituale della Massoneria, credo che fornisca
informazioni più che sufficienti per dimostrare che la Rivelazione
sia in contrasto con le idee della Loggia e della Massoneria, che
ricercano la perfezione mistica attraverso opere illusorie, rendendola
una via che di fatto trasmette l'antitesi del messaggio
evangelico di Gesù Cristo.




Note
1
Traduzione dall'originale inglese
Freemasonry. A Revealing Look at the Spiritual Side, a cura di
Paolo Baroni. Articolo reperibile
alla pagina web
https://www.forcingchange.org/freemasonry/
2
Cfr. F. Bailey, The
Spirit of Masonry («Lo spirito della Massoneria»), Lucis Press,
Londra, 1957/1996, pag. 77. Si tratta del marito di Alice Ann Bailey
(1880-1949), terza presidente della Società Teosofica (N.d.T.).
3
Cfr. B. E. Jones,
Freemason's Guide and Compendium, Cumberland House,
1943/1952,
pag. 282.
4
Cfr. M. P. Hall,
Lectures on Ancient Philosophy («Conferenze sull'antica
filosofia»), Philosophical Research Society, 1929/1984, pag. 434.
5
Cfr. H. C.
Clausen, Clausen's
Commentaries on Morals and Dogma («Commentari all'opera Morali e
Dogma»), 1974, pag. 161. Facciamo notare che la Massoneria è stata
fondata ufficialmente nel 1717. Qui si parla di una Massoneria che
esiste da 6.000 anni! Inoltre, salta agli ochi il fatto che tra le
religioni citate mancano i cristiani (N.d.T.).
6
Cfr. M. M.
Johnson,
Universality of Freemasonry («Universalità della
Massoneria»), The Masonic Service Association, 1957, dalla
prefazione.
7 Cfr. J. F.
Newton, The
Builders: A Story and Study of Masonry («I costruttori: una
storia e uno studio della Massoneria»), The Torch Press, 1914/1916,
pagg. 250-251.
8 Cfr.
A. G. Mackey,
A Text Book of Masonic Jurisprudence («Un libro di testo di
giurisprudenza massonica»), Redding and Company, 1859, pagg. 58-59.
9 Cfr. A. E.
Roberts, The Craft
and Its Symbols: Opening the Door to Masonic Symbolism («Il
mestiere e i suoi simboli: aprendo la porta del simbolismo
massonico»), Macoy Publishing and Masonic Supply Company, 1974, pag.
6.
10 Cfr. A.
Pike, Morals and
Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry
(«Cosrumi e dogm del Rito Scozzese Antico e Accettato della
Massoneria»), The Supreme Council of the Southern Jurisdiction,
A.A.S.R. USA, 1871/1944, pag. 11.
11 Ibid., pag.
226.
12 Ibid., pag.
525.
13 Cfr. M. P.
Hall, The Lost Keys
of Freemasonry («Le chiavi perdute della Massoneria»), Macoy
Publishing and Masonic Supply Company, 1923/1954, pag. 65. Hall
scrisse questo libro prima di diventare massone. Dopo l'adesione,
Hall ascese al rango di autorità riconosciuta all'interno
dell'Ordine.
14
Cfr. F. Bailey,
op. cit., pag. 109.
15
Cfr. A. E.
Roberts, op. cit., pag. 3. Notate
che si tratta dello stesso concetto del Battesimo cristiano
(N.d.T.).
16 Cfr. W. L.
Wilmshurst, The
Meaning of Masonry («Il significato della Massoneria»), Gramercy
Books, 1980, pag. 35.
17 Cfr. H. C.
Clausen, Emergence
of the Mystical («L'emergere del misticismo»), Ancient and
Accepted Scottish Rite of Freemasonry, 1981, pag. 11.
18 Ibid., pag.
92.
19 Cfr. M. P.
Hall, op. cit.,
pag. 69.
20
Cfr. F. Bailey,
op. cit., pag. 122.
21
Cfr. G. H. Steinmetz,
The Royal Arch: Its Hidden Meaning («L'Arco Reale: il suo
significato nascosto»), Macoy Publishing and Masonic Supply Company,
1946, pag. 73. Le parole in maiuscolo sono così anche
nell'originale.
22
Cfr. W. L.
Wilmshurst, op.
cit., pag. 46.
23 Ibid., pag.
47.
24
Cfr. G. H. Steinmetz,
op. cit., pagg. 54-55. Le parole in maiuscolo sono così anche
nell'originale.
25
Ibid., pag. 84. Le parole in maiuscolo sono così anche
nell'originale.
26
Ibid., pag. 123. Le parole in maiuscolo sono così anche
nell'originale.
27
Cfr. F. Bailey,
op. cit., pag. 105.
28
Cfr. J. D. Buck,
Mystic Masonry and the Greater Mysteries of Antiquity
(«Massoneria mistica e i più grandi Misteri dell'antichità»), Regan
Publishing, 1925, pag. 62.
29
Cfr. M. P.
Hall, op. cit.,
pag. 92.
30 Cfr. H. C.
Clausen, Clausen's
Commentaries on Morals and Dogma, pagg. 24-26.
31 Ibid., pag.
71.
32 Cfr. A.
Pike, op. cit.,
pag. 219.
33 Per la lista dei
Riti e delle Logge dei «Perfetti», vedi A. G.
Mackey, An
Encyclopedia of Freemasonry («Un'Enciclopedia della
Massoneria»), The Masonic History Company, vol. II, 1925, pagg.
554-555.
34 Cfr. A. G.
Mackey, An
Encyclopedia of Freemasonry, vol. I, pag. 81.
35 Cfr. A. E.
Roberts, op. cit.,
pag. 35.
36
Cfr. G. H. Steinmetz,
op. cit., pag. 53.
37
Cfr. H. C.
Clausen, Emergence
of the Mystical, pag. 82.
38 Ibid., pagg.
76-77.
39 Cfr. C. I.
Paton, Freemasonry:
Its Symbolism, Religious Nature and Law of Perfection, Reeves
and Turner, 1873, pag. 1.
40
Cfr. J. D. Buck,
op. cit., pag. 62.