Il tema del MET Gala 2018 era imperniato sull'immaginario cattolico. Come risultato, dozzine di tirapiedi dell'industria hanno sfilato in abiti che banalizzavano, sessualizzavano e ingiuriavano in modo blasfemo il simbolismo cattolico e cristiano. Il tema del Met Gala 2018 era Heavenly Bodies: Fashion and the Catholic Imagination [«Corpi paradisiaci: la moda e l'immaginario cattolico»].
Il titolo stesso - che utilizza l'espressione «corpi paradisiaci» per alludere alle celerità sexy che le masse concupiscono - racchiude perfettamente la filosofia presente dietro questo evento di moda. Concerne l'utilizzo del simbolismo associato con il sacro, lo spirituale e il divino ed applicarlo ad uno spettacolo di moda che in realtà è l'esatto opposto: materialismo opulento, sessualità grossolana e dissacrazione del sacro. L'evento presentava creazioni delle maggiori case di moda possedute dall'élite occulta, come Gucci, Balmain e altre. Ecco qui alcuni esempi.
Rihanna, da lungo tempo una pedina dell'industria
[dello spettacolo], qui vestita come un papa argentato.
Katy Perry vestita da angelo. Non molto tempo fa venne accusata
di stregoneria da alcune suore cattoliche 2. Tutto quadra.
Katy Perry ai Grammy del 2014 nei panni di una strega
bruciata al palo. Dietro di lei una figura cornuta 3.
Katy Perry al MET Gala dell'anno scorso agghindata
come una super-schiava degli Illuminati.
L'abito di Lana Del Rey era un riferimento alla Vergine Maria (dei Sette Dolori). In mano teneva una specie di binocolo con due occhi da gufo sporgenti - puro simbolismo dell'élite occulta. |
Lana Del Rey è addentro alla stregoneria 4 e ha incoraggiato i suoi fans su Twitter a fare altrettanto. In questa immagine da lei postata la vediamo mentre compie un gesto occulto con la mano. |
Un titolo della rivista Teen Vogue, destinato... alle teenager: «Lana Del Rey vuole che tu ti unisca alla sua congrega di streghe». |
Sarah Jessica Parker con un presepe sulla testa.
Essendo ebrea, non crede in questa rappresentazione.
Nel 2009 soprannominai Madonna «l'alta sacerdotessa» dell'industria musicale. Da allora, tutto quello che fa è degno di quel titolo. |
Durante il Galà, Madonna ha cantato, circondata da ballerini incappucciati, Just Like a Prayer - una canzone che causò controversie poiché il testo si poteva riferire sia alla lussuria che alla religione. Il video venne accusato di contenere elementi sacrileghi, compresa una croce in fiamme. In questa occasione calzava a pennello. |
Ariana Grande, seguace della Kabbalah, indossa un vestito in cui è disegnato il Giudizio Universale di Michelangelo. |
L'abito metallico di Kim Kardashian ricordava il calice usato durante la Messa cattolica. Oltre a sembrare una sessualizzazione di un rituale sacro. Sembrerebbe che Kanye sia rimasto a casa. [N.d.T.: Kanye West, il marito]. |
L'attrice e scrittrice lesbica Lena Waithe ha indossato una gigantesca bandiera da gay pride unita con delle spille ispirate all'immaginario cattolico. |
C'erano un sacco di «Vergini Marie piangenti» al MET Gala, con aureole ironiche e corone col Sole. Questa è SZA, la nuova favorita dell'industria dell'intrattenimento. |
Donald Glover (noto come Childish Gambino) - un altro dei preferiti dall'industria musicale - mentre compie il gesto del 666. Sulla sua schiena il simbolo dell'«Occhio della Provvidenza» all'interno di un Triangolo, utilizzato nell'iconografia religiosa per rappresentare Dio. L'élite occulta utilizza questo simbolo per rappresentare se stessa. Davanti il 666 (con la mano) e dietro Dio (?). |
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Sono quasi sicuro che Jared Leto stia pensando
di essere Gesù da qualche anno ormai.
Si poteva pensare che il Vaticano non avrebbe apprezzato questa esibizione. Al contrario hanno mandato un rappresentante per unirsi alle celebrità.
Il Cardinale Timothy Dolan bazzicava con George Clooney a questo evento elitario da 30.000 dollari a cranio. Proprio come avrebbe voluto Gesù. |
Nel frattempo l'attrice Taylor Hill era in costume da sexy cardinale. Lei che recita nel film The Neon Demon, sul satanico mondo della moda. Nel film mangia letteralmente un'altra modella per ottenere la sua essenza vitale 6. |
Una messa nera
Mentre alcuni media hanno criticato timidamente l'evento definendolo «ai limiti del blasfemo», qualcun altro ha detto semplicemente:
Il titolo di Noisey, lo spin-off di VICE dedicato a tutto ciò che ruota attorno al suono 7: «Quest'anno il MET Gala sembra essere maledettamente satanico». |
Tutto il MET Gala ha richiamato il concetto espresso da una messa nera: un rituale satanico basato sull'inversione e la dissacrazione dei simboli e dei riti cattolici. Non diversamente dal Galà, le messe nere cercano di corrompere l'essenza divina e spirituale della Messa tradizionale.
Una stampa raffigurante una messa nera. Sesso (impulsi terreni e animaleschi) usato per dissacrare il sacro e lo spirituale. |
In anni recenti, l'industria si è dilettata con grande piacere nel condurre messe nere finemente dissimulate, camuffate da video musicali o da eventi di moda.
Savior, il video di Iggy Azalea, presenta una messa nera dove tutto viene ribaltato. Culmina con un matrimonio satanico con una figura incappucciata 8. |
L'anno scorso, nella St. Andrew Church di Londra [una chiesa anglicana; N.d.T.] si è svolto uno spettacolo di moda che comprendeva un simbolismo massonico e satanico. Un altro esempio di come l'industria si abbandoni alle messe nere 9. |
conclusioni
Mentre si può razionalizzare e tentare di giustificare il MET Gala 2018 in tutti i modi, esso rimane una chiara ed evidente ostentazione della mentalità dell'industria dell'intrattenimento. Oggi il concetto di «creatività» è strettamente intrecciato con l'ideologia dell'élite occulta, e adesso l'«arte» è al servizio di azioni spirituali malefiche. Questo tipo di esibizione sarebbe stata accettata se «ispirata» da qualsiasi altra religione o cultura?
INTEGRAZIONE
(a cura del Centro culturale San Giorgio)
Abbiamo visto fin qui le solite star dello spettacolo sfilare provocatoriamente al MET Gala 2018, dileggiando il cattolicesimo, ma la cosa non ci sorprende più di tanto, anche se ovviamente ci ha dato molto fastidio. In fin dei conti è stata la riproposizione dal vivo di quello che siamo abituati a vedere da anni in molti videoclip musicali o durante eventi come i Grammy e gli MTV Video Music Awards.
Sopra: Nicki Minaj ha messo in scena una parodia del
sacramento della confessione durante i Grammy Awards del 2012.
Va precisato però che spesso queste cantanti sono poco più che marionette nelle mani delle case discografiche, manipolate fin da ragazzine da gente senza scrupoli. La cosa che invece ci indigna maggiormente è la parte attiva che alcuni alti prelati vaticani hanno avuto in questa triste vicenda.
La mostra, a cui il Galà era collegato, è stata possibile grazie ad una lunga trattativa intrapresa dal curatore della mostra Andrew Bolton e dalla direttrice di Vogue, Anne Wintour, che, grazie all'aiuto di Donatella Versace, hanno contattato i responsabili dei Musei Vaticani (Arnold Nesselrath e Barbara Jatta), il direttore della Sala Stampa Vaticana (Greg Burke), nonché importanti prelati: Mons. George Gänswein (già Segretario di Benedetto XVI), Mons. Guido Marini (cerimoniere delle celebrazioni pontificie), il discusso gesuita James Martin (consulente per le comunicazioni della Santa Sede, schierato apertamente su posizioni pro LGBT) e pure il Cardinale Gianfranco Ravasi (presidente del Pontificio Consiglio della Cultura).
Altre foto della sfilata blasfema del MET Gala 2018.
Alla fine la Wintour e Bolton sono riusciti a ottenere ben quaranta paramenti sacri. Ora, non è la prima volta che i paramenti sacri vengono esposti nei musei ecclesiastici o nei locali attigui a chiese importanti, per cui, una mostra in uno dei più importanti musei del mondo, di per sé non sarebbe stata affatto uno scandalo, se fossero state stabilite delle condizioni rigorose per evitare una presentazione eccessivamente mondana.
In realtà, l'impressione è che di precauzioni di questo tipo non vi sia stata nemmeno l'ombra, tant'è che già il 26 febbraio 2018 la mostra era stata presentata a Roma, a Palazzo Colonna, con l'intervento del Cardinale Ravasi. Tutti gli antefatti sono spiegati per bene in un articolo di Andrea Zambrano sul sito de La Nuova Bussola Quotidiana, da cui abbiamo reperito queste informazioni 10 e di cui consigliamo la lettura integrale.
Il Cardinale Ravasi durante la Conferenza di febbraio a Palazzo Colonna.
Da Sinistra : Donatella Versace, Anna Wintour (direttrice di Vogue), il Cardinale Gianfranco Ravasi, Christine Swarzman, Stephen A. Schwarzman (Presidente della finanziaria Blackstone), Carrie Rebora Barratt (vice direttrice del Metropolitan Museum) e Andrew Bolton, curatore della mostra. |
La voglia di dialogo di Ravasi in passato si era estesa persino alla Massoneria, nemica mortale della Chiesa cattolica. |
Non bastasse questo, ad aggravare la posizione vaticana è stata la stessa partecipazione ecclesiastica al Galà (dal Cardinal Ravasi al Cardinal Timothy Dolan), che non hanno battuto ciglio di fronte all'irrisione della fede cattolica. Anche se si volesse concedere loro l'ingenuità e la buona fede ex ante, ex post non abbiamo sentito il minimo accenno di riprovazione per quello che si è visto.
Alla fine si è riproposto lo schema già visto in occasione dello spettacolo di laser e luci proiettato sulla Basilica di San Pietro l'8 dicembre 2015, intitolato Fiat lux. Anche lì avevamo assistito al palese dileggio dell'edificio simbolo della cristianità. Scimmie e animali di ogni tipo vennero proiettati sul Cupolone, in un trionfo di visioni del mondo tutt'altro che cattoliche: darwinista, ecologista, neopagana e gnostica. E anche in quell'occasione ci fu il permesso delle alte sfere vaticane.
Una delle immagini più significative dello spettacolo Fiat lux.
Un tempo fortemente radicata nei principi derivanti dal Vangelo, la Chiesa cattolica per secoli ha diffuso la cultura e la bellezza nel mondo. Lo ha fatto con Giotto e con il Beato Angelico, con Michelangelo e Raffaello, con Bernini e Borromini. Lo ha fatto con il canto gregoriano e con la polifonia sacra. Lo ha fatto con la stessa liturgia.
Gli uomini di Chiesa di oggi invece, dimenticando il glorioso passato della Sposa di Cristo, sembrano quasi manifestare un complesso di inferiorità nei confronti del mondo, sembra che abbiano l'ansia di adeguarsi alle mode del momento per non sentirsi da meno. E alla fine accettano tutto in maniera acritica ed autolesionista.
Sopra: il bacio di Giuda, l'apostolo traditore, in una
stampa del pittore olandese Ary Scheffer (1795-1858).
Una cosa bisogna aver chiara: eventi come questi non sono altro che l'insulto con cui Satana, dileggia Gesù Cristo, la Madonna, la Chiesa e il cattolicesimo in generale, servendosi persino di uomini di Chiesa pavidi o di poca fede. Per cercare il consenso del mondo o per timore di entrare in conflitto con esso, costoro dimenticano persino le parole di Gesù Cristo, che ci ha avvertito in maniera piuttosto chiara: se si vuole seguirlo seriamente, bisogna mettere in conto l'odio del mondo.
- «Chi dunque mi
riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al
Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli
uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono
venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera:
e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa» (Mt
10,32-36). |