di Henry Coston 1
La Fratellanza dei Rosacroce
Sarebbe fuori luogo studiare in questa sede le origini più o meno leggendarie dei Rosacroce. Farò solo notare che autori massonici come Jean-André Faucher (1921-1999) e Achille Ricker fanno risalire a Cornelio Agrippa di Netesheim (1486-1535), cavaliere della Milizia d'oro e medico di re Carlo V (1500-1558), la creazione dell'Associazione della Comunità dei Magi nei primi giorni del XVI secolo.
Sopra: Cornelio Agrippa di Netesheim.
In realtà, il rosicrucianesimo è il punto d'arrivo di due correnti di pensiero:
La sintesi di queste due correnti venne compiuta da Johann Arndt (1555-1621), ministro della religione riformata, che aveva per «sostenitore entusiasta» e «fedele discepolo» Johannes Valentinus Andreae (1586-1654), considerato il fondatore del rosacrucianesimo moderno. Andreae era nato ad Herrenberg (nel Württemberg) in una famiglia di pastori luterani. Lui stesso, dopo studi altalenanti, nel 1614 venne nominato diacono luterano a Vaihingen.
In quello stesso anno apparve a Cassel, privo del nome dell'autore, a cura dell'editore Wessen, un libro in tedesco intitolato «Comune e generale riforma del mondo intero, seguita dalla Fama Fraternitatis dell'ordinabile Ordine della Croce di Rosa, indirizzato a tutti i sapienti e capi dell'Europa. Così come una breve risposta del signor Haselmayer, che, a causa di ciò, è stato arrestato e imprigionato dai gesuiti e messo in catene sulle galere. Presentemente pubblicato e stampato e comunicato ad ogni cuore fedele».
Frontespizio della Fama Fraternitatis.
La prima parte è la traduzione letterale dell'avviso LXXVII dei Ragguagli di Parnaso, pubblicato a Venezia nel 1612, un anno prima della morte per bastonatura del loro autore, il controverso Traiano Boccalini (1556-1613). Venne conservato solo il passo in cui l'imperatore Giustiniano, dopo aver convocato i sette saggi della Grecia, così come Catone e Seneca, per trovare una cura ai mali di cui soffre l'umanità, riceve il consiglio di stabilire
Sopra: Traiano Boccalini e i Ragguagli di Parnaso.
Un programma simile venne ripreso circa 350 anni dopo dallo scrittore britannico John Ruskin (1819-1900), ad Oxford, che si ispirò a La Repubblica di Platone (428-348 a.C.):
Sopra: John Ruskin.
La seconda parte venne chiamata Fama Fraternitatis, titolo la cui traduzione ha dato origine a varie versioni esoteriche.
La terza parte del libro, la risposta di Adam Haselmayer alla «lodevole fratellanza dei Teosofi della Rosacroce», ispirato dalla «verità teofrastica», ossia alla dottrina di Paracelso, che profetizzò la venuta dell'Elijah Artista degli alchimisti, per prepararsi all'avvento della quartæ monarchiæ, il quarto impero in cui avrebbe regnato lo Spirito Santo, indica:
Sopra: immagine satirica del Romano Pontefice, opera dei luterani.
Nel 1615, apparve a Francoforte, per i tipi dell'editore I. Bringeren, una Confessio Fraternitatis («Confessione della Fratellanza»), in difesa della Fratellanza della Rosa-Croce contro le accuse di sovversione, eresia e perversione causate dalla Fama e dalla Risposta. Nel 1616, l'editore Zetzner di Strasburgo pubblicò le Nozze Alchemiche di Christian Rosencreutz: Anno 1459, che, come afferma Jacques Bordiot, non è che
Sopra: i due manifesti rosicruciani Confessio Fraternitatis e Nozze Alchemiche.
Queste tre opere anonime sono state attribuite a Johannes Valentinus Andreae, senza che egli abbia mai rinnegato questa paternità. Ma sembra che in realtà esse fossero il lavoro collettivo di diversi «Commilitoni» - fratelli d'armi - un movimento di illuministi con molti seguaci tra gli studenti della Germania, dell'Austria e dell'Ungheria. Andreae si era affiliato a tale movimento nel 1606; ed è possibile che il suo ruolo sia stato quello di raccogliere e mettere per iscritto le tesi di questi Illuminati, esposti all'ostilità della Chiesa ufficiale luterana in quanto sospettati di weigelianismo 9.
Comunque sia, la «dottrina» dei Rosacroce fu violentemente attaccata allo stesso tempo da teologi, filosofi, alchimisti e medici, che si consideravano presi di mira. D'un tratto, «poiché tutto il teatro era pieno di ogni tipo di scontri sulle opinioni e per fare in modo di non mettermi in pericolo», disse in seguito l'Andreae, pubblicò nel 1618 un Menippus in cui confessò che la fratellanza dei Rosacroce «era solo un ludibrium curiosorum ("uno scherzo dei curiosi") in cui si sono traditi coloro che, invece che nella maniera semplice di Cristo, hanno tentato di cercare un modo artificiale e insolito».
Sopra: il Menippus di Andreae.
Nel 1619, e questa volta con lo pseudonimo J.V.A. (Johannes Valentinus Andreae), egli pubblicò una «Turris Babel», seguita da una «Mitologia cristiana», in cui confessò nuovamente di aver compiuto una mistificazione. Tempo perso: si imbatté nell'incredulità generale, sia da parte dei suoi seguaci che dei suoi avversari, e le discussioni si intensificarono. Nel 1617-1618, egli pubblicò per l'editore Zetzner un «Invito della fratellanza di Cristo ai candidati per l'amore sacro», con cui cercò di costituire una nuova Fratellanza in opposizione allo «scherzo» dei Rosacroce.
Quindi, nel 1619, pubblicò una «Descrizione della repubblica cristiana», dedicata a Jean Arndt, «dicendo che era la cosa migliore che aveva fatto e per permettergli di restituire ciò che aveva preso in prestito dal creatore della "Colonia di Gerusalemme"». Ma ancor più che alla «Colonia di Gerusalemme», Andreae aveva preso molte cose in prestito dalla Città del Sole («Civitas solis pœtica, Idea Reipublicæ Philosophiæ»), di Tommaso Campanella (1568-1639) 10.
Sopra: Tommaso Campanella e il suo libro Città del Sole.
L'organizzazione della Repubblica cristiana era l'oggetto della «Mano destra tesa all'amore cristiano» (1620), oggi introvabile. Era
Ma già, nel 1632, scoraggiato e malato, Andreae scrisse al suo discepolo Comenius (Jan Amos Komensky; 1592-1670) che era troppo debole per continuare la lotta e «ripulire le stalle di Augias [...]. Lasciandovi ciò che resta del nostro naufragio, lo trasmettiamo a voi, abbastanza felice se la nostra impresa non ha fallito del tutto» 13. Comenius, vescovo della sètta dei Fratelli Moravi, aveva guidato la loro migrazione a Leszno (Lissa), in Pomerania, dopo la sconfitta della loro insurrezione contro l'Austria, nel 1620.
Sopra: Jan Amos Komensky (Comenius) e la sua Panorthosia.
Affiliatosi ai Rosacroce, Comenius si recò a Londra dove frequentò i Rosacroce britannici Francis Bacon (1561-1626) e Robert Fludd (1574-1637); poi andò in Svezia, dove si era stabilito un altro Rosacroce olandese, Louis De Geer (1587–1652), che lo prese sotto la sua protezione; terminato il suo viaggio attraverso l'Olanda e la Polonia, Comenius tornò a stabilirsi ad Amsterdam, dove morì nel 1670.
Della sua produzione abbondante ci occuperemo solo della sua opera Panorthosia (dal greco, pantos, «tutto», e orthos, «giusto»), pubblicato nel 1644, una sintesi della «Colonia di Gerusalemme» di Johann Arndt, della «Civitas solis poetica» di Tommaso Campanella, della «Repubblica Cristianopolitana» di Andreae e dell'«Atlantis nova», pubblicata postuma nel 1627, di Francis Bacon.
Da questi progetti utopistici, Comenius ha tratto un sistema coerente, razionale e pragmatico per un'organizzazione ecumenica della società. Da questo progetto, descritto dettagliatamente nella Panorthosia, derivano direttamente tutti i piani per giungere ad un Governo Mondiale 14. Ciò è confermato dall'UNESCO (un'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura), che, secondo il massone d'alto rango Pierre Mariel (1900-1980), «è quasi interamente costituita da massoni di tutti i Paesi» 15. L'UNESCO ha voluto celebrare il trecentenario di Comenius, «Apostolo della comprensione globale», «primo propagatore a cui si è ispirata l'UNESCO al momento della sua fondazione», mediante un opuscolo del 1957 scritto di M. Piaget, in cui possiamo leggere:
Poteva l'UNESCO ammettere in maniera più chiara la sua filiazione rosicruciana e la sua tendenza globalista?
La nuova società
La Panorthosia divide la società ecumenica in tre classi:
Il resto della popolazione viene considerato come i «lavoratori» di Platone, qualcosa di simile agli «intoccabili» dell'India. Solo le tre classi riceveranno una formazione congiunta basilare sull'educazione, sulla religione e sulla politica. Così, scrive Comenius:
Sopra: simbolo del XVIII Grado della Massoneria di Rito Scozzese: Cavaliere Rosacroce.
Quindi, i letterati saranno i dottrinari delle verità, che verranno imposte ai sacerdoti, che diventeranno dei semplici propagatori del sincretismo ufficiale, e i politici, che saranno i responsabili della loro applicazione. E per evitare qualsiasi rischio di «deviazionismo», verranno insediati in ogni scuola, in ogni chiesa e in ogni Stato i guardiani delle norme e delle leggi; cosicché, «nel mondo intero tutti saranno mantenuti entro i limiti della salvezza». Il che implica che, per ciascuna delle classi costitutive, come fa notare Pierre Virion (1899-1988), verrà «stabilita una classe dirigente».
Sopra: l'autore antimassonico Pierre Virion.
L'educazione dei giovani
Come Platone, Comenius attribuisce grande importanza all'educazione dei giovani; d'altronde, egli aveva anche diretto scuole e scritto diversi libri didattici. Scrive il massone Pierre Mariel:
Ci sarebbero molte riserve da sollevare su questi principî di educazione, specialmente sul disprezzo per la memoria, il fondamento di ogni istruzione, il cui scopo essenziale è lo sviluppo progressivo dell'intelligenza attraverso il confronto e l'interpretazione individuale di elementi acquisiti. Da qui la massima dei nostri buoni maghi: «Ciò che stai imparando ora lo capirai dopo».
Quanto al «lassismo» nella disciplina scolastica, esso ha prodotto degli pseudo-pensatori, incapaci di esprimere idee chiare in un italiano corretto, per non parlare dell'ortografia! E che dire dei «consigli di classe» in cui i rivoluzionari in calzoncini corti esigono di «scegliere» i programmi scolastici a loro piacimento?
La classe politica
Continua Pierre Mariel:
I tre tribunali
Tuttavia, si chiede Comenius:
Terminologia caratteristica, che ai nostri giorni ha fatto fortuna: essa dimostra, da se stessa, come i nostri governanti siano impregnati di dottrina rosicruciana, trasmessa in seguito dalla Massoneria. Poi - scrive Jacques Bordiot, da cui ho ampiamente attinto, Comenius spiega le mansioni di ciascuno di questi tribunali.
- Riguardo all'educazione:
Comenius sottolinea con cura che i membri del Concilio della Luce dovranno essere «illuminati come vere stelle», e che saranno responsabili del controllo di tutto ciò che riguarda: la cultura, la stampa, i libri e l'insegnamento con i suoi metodi e i suoi programmi. In realtà, il prelato moravo istituì il principio della nostra moderna «cultura di massa», diffusa dai «mass media» nel senso voluto dalla classe dei governanti, visibili o segreti.
- Riguardo alla religione:
Sopra: simbolo usato dal monaco apostata Martin Lutero; Una croce dentro una rosa... un rosacroce?
Se ricordiamo che ai «letterati» era stato assegnato il compito di «raccogliere e classificare le verità e inculcarle nella mente umana»; se si aggiunge che la «Chiesa generale» integrerà tutte le confessioni, tra le quali non ci dovranno essere «differenze di opinioni» da parte degli intermediari - i Concistori Nazionali - sembra che l'intenzione di Comenius fosse quella di istituire una Chiesa sincretistica, in cui «tutti vedranno la verità».
Sopra: Assisi, 27 ottobre 2011; incontro ecumenico... verso la chiesa sincretista auspicata da Comenius?
La Chiesa cattolica non poteva che insorgere contro una simile proposta, diametralmente opposta ai suoi dogmi, dal momento che sostituiva alla Rivelazione, il consenso, dopo il «libero esame», da parte del Consiglio della Luce. Anche Comenius, vescovo valdese, la cui dottrina era stata condannata da Roma, insistette per chiedere la distruzione di ciò che egli definiva la «Superbia dell'Anticristo» o l'«Idolatria» e la soppressione del suo rappresentante, il Papa, che chiamava «Idolo». Egli mostrò un interesse particolare per un libro: Lux in Tenebris, pubblicato nel 1657, in cui è scritto:
Sopra: frontespizio del libro Lux in Tenebris.
In un altro passo leggiamo: «Il tribunale ecclesiastico, il Concistoro Mondiale [...] veglierà affinché Gerusalemme sia posta al sicuro (Zc cap. XIV), che i simboli sacri posti ovunque in modo che tutti trovino in essi materia per la meditazione». Infatti, il capitolo XIV del Libro di Zaccaria, una delle descrizioni apocalittiche più sviluppate del giudizio di Dio nell'Antico Testamento, ha una portata molto ampia. Egli profetizza il trionfo finale di Jahwéh:
Sopra: l'antica Gerusalemme.
Il riferimento
di Comenius a questi versetti dell'ultimo capitolo del Libro di
Zaccaria dimostra che egli attribuiva al Concistoro Mondiale
un'autorità
- Riguardo alla politica:
Chi è così cieco da non vedere che questa l'ideologia ha ispirato:
Pierre Mariel non ha esitato a dichiarare: «Oggi [...], l'ONU (come l'UNESCO) è quasi interamente composta da massoni di tutti i Paesi, fatto che era ben noto a Paolo VI quando si recò a parlare all'ONU in un incontro memorabile» 19, il 4 ottobre 1965. Va notato che l'UNESCO, un organismo «sussidiario» delle Nazioni Unite,
Sopra: 4 ottobre 1965, Paolo VI parla davanti all'assemblea (massonica) delle Nazioni Unite.
«La nostra azione deve tendere a unificare il mondo per
quanto riguarda l'intelligenza e lo spirito [...].
Quanto alla Chiesa cattolica, essa dovrà essere
gradualmente purgata dalle sue dottrine intransigenti e
particolari e non conserverà che le espressioni basilari
della religione condivisibili con una vasta fraternità
religiosa e culturale che dovrà includere tutti í culti e
tutte le civiltà».
- Sir Julian
Huxley, primo direttore dell'UNESCO
(nel corso
della seduta plenaria dell'UNESCO, a Parigi il 20
novembre 1946).
Non è questo un abbozzo del Consiglio della Luce di Comenius?
- Riguardo ai «Superiori incogniti»:
È un punto fondamentale su cui Comenius non fornisce alcuna informazione: se dà una parte egli assegna l'autorità suprema al Consiglio della Luce, si guarda bene dallo spiegare il metodo di reclutamento. Chi sono gli «iniziati superiori» che lo compongono? Da dove provengono? In cosa consiste la loro formazione? Chi li ha scelti? Si tratta di una questione di estrema importanza che abbiamo sempre evidenziato: per Comenius, i «politici», che detengono il potere, dovranno inchinarsi alle decisioni dei «letterati», i veri possessori dell'autorità.
C'è solo una risposta: proprio come ne La Repubblica, la classe dei «filosofi-governatori» doveva essere originariamente composta da Platone e dai suoi discepoli che avevano aderito al suo insegnamento acroamatico (la parte più segreta trasmessa solo oralmente), così dovrebbe essere per il Consiglio di Luce scelto tra i «Saggi» dei Rosacroce, i «Maestri sconosciuti», «Invisibili» o «Superiori incogniti», di cui parlano in particolare Padre Augustin Barruel s.j. (1741-1820), e i massoni Serge Hutin (1929-1997) e Jean Saunier (1939-1992) a proposito della Massoneria 21. Per quanto riguarda la successione, avverrà per cooptazione.
Così, nel sistema mondialista della Panorthosia, i governanti non sono liberi di mettere in atto la politica che vogliono, che verrà invece imposta da un pugno di teorici dogmatici irresponsabili, che è la principale caratteristica della Sinarchia (ossia di un governo iniziatico in mano ad una ristretta élite di sapienti). Questa è la tendenza attuale delle nostre democrazie, in cui il potere è soggetto alle opzioni di tecnocrati sconsiderati. In altre parole: democrazia = Sinarchia.
Note
1 Traduzione dall'originale francese di un estratto (pagg. XI-XIX) dell'opera La conjuration des Illuminés, a cura di Paolo Baroni. 2 Cfr. J.-A. Faucher-A. Ricker, Histoire de la Franc-Maçonnerie en France («Storia della Massoneria in Francia»), Nouvelles Editions Latines, 1967, pag. 53. 3 Cfr. P. Arnold, La Rose Croix et ses rapporta avec la Franc-Maçonnerie («La Rosa Croce e i suoi rapporti con la Massoneria»), G. P. Maisonneuve et Larose, 1970, pagg. 25 e ss. 4 Cfr. P. Arnold, op. cit., pag. 75. 5 Cfr. J. Bordiot, Une main cachée dirige... («Una mano nascosta dirige...»), La Librairie Française, 2ª Ed., 1976, pag. 87. 6 Cfr. P. Arnold, op. cit., pag. 78. 7 Ibid., pag. 84. 8 Ibid., pag. 86. 9 La teologia mistica del pastore protestante Valentin Weigel, che anche viene anche indicata spregiativamente come «weigelianismo», comprendeva l'idea di una fusione di Dio e dell'umanità (N.d.T.). 10 La Città del Sole venne pubblicato a Francoforte nel 1623. Ma Andreae era venuto a conoscenza del manoscritto di Campanella tra il 1613 e il 1615 grazie al suo traduttore Tobias Adami. 11 Cfr. P. Arnold, op. cit., pag. 54. 12 Lettera di Andreae a Comenius de 27 giugno 1642, cit. in P. Arnold, op. cit., pag. 64. 13 Secondo Pierre Mariel, la Panorthosia non fu un manifesto del solo Comenius, mais «piuttosto il manifesto dei Rosacroce, poiché Comenius fu il portavoce, il relatore di una commissione di Saggi i cui membri sono rimasti nell'ombra» (cfr. P. Mariel, Les Sociétés secrètes mènent le monde, Albin Michel, 1973, pag. 38). 14 Cfr. P. Mariel, op. cit., pag. 38. 15 Cfr. P. Mariel, Les Francs-Maçons en France («I massoni in Francia»), Marabout, 1972, pag. 204. 16 Cfr. P. Virion, Bientôt un Gouvernement mondial? («Presto un Governo Mondiale»?) éditions Saint-Michet, Saint-Cénéré 1967, pagg. 8 e ss. 17 Cfr. P. Mariel, Les Sociétés secrètes mènent le monde, pag. 37. 18 Sembra che presso gli antichi ebrei tale festa avesse una portata missionaria e universalista. 19 Cfr. P. Mariel, Les Francs-Maçons en France, pag. 204. 20 Cfr. P. Gerbet, Les Organisations internationales («Le Organizzazioni internazionali»), PUF, 1972, pagg. 93-94. 21 Fu Padre Barruel che lanciò il termine «retro-Loggia» per designare i capi occulti della Massoneria. Vedi anche S. Hutin, Gouvernements invisibles et Sociétés secrètes («Governi invisibili e società segrete»), cap. I, e Les sociétés secretes («Le società segrete»), PUF, 1973, pag. 60; J. Saunier, Les Francs-Maçons («I massoni»), Grasset, 1972, pagg. 229 e ss.
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