a cura di TheVigilantCitizen 1
Introduzione
Sin dai tempi antichi e tra diverse civiltà, Sirio, la Stella del Cane o Stella Canicola, è circondata da una misteriosa tradizione. Gli insegnamenti esoterici di tutte le epoche hanno sempre attribuito a Sirio un ruolo di primo piano, e la sua importanza nel simbolismo occulto è una riprova di questo fatto. Cosa rende così speciale Sirio? Ciò deriva semplicemente dal fatto che è la stella più luminosa in cielo? Oppure perché l'umanità ha un legame tanto antico quanto misterioso con questo astro? Questo articolo esaminerà l'importanza di Sirio nel corso della Storia e nelle società segrete descrivendo il simbolismo che circonda questa stella.
Sirio si trova nella costellazione del Cane Maggiore (Canis Major) – conosciuta anche come il Grande Cane – ed è per questo che è nota come la «Stella del Cane». Essa è venti volte più luminosa del nostro Sole e ha una massa doppia. Di notte, Sirio è la stella più luminosa nel cielo, e il suo riflesso bianco-blu ha sempre stupito gli osservatori del cielo, fin dai tempi più antichi. Non c'è da meravigliarsi se il culto di Sirio è rimasto in vita praticamente in tutte le civiltà.
Gli artefatti delle antiche civiltà hanno rivelato come Sirio fosse di grande importanza nell'astronomia, nella mitologia e nell'occultismo. Le scuole misteriche lo considerano il «Sole dietro il Sole» e quindi, la vera fonte della potenza del nostro Sole. Se il calore della nostra stella mantiene vivo il mondo fisico, Sirio mantiene vivo quello spirituale. Esso è la «vera luce» che brilla a Est, la luce spirituale, contrapposta alla luce del Sole che illumina il mondo fisico, la quale viene considerata una grande illusione.
Associare Sirio al divino e considerarlo addirittura la dimora dei «grandi maestri» dell'Umanità non fa parte della mitologia di poche civiltà primitive: Si tratta di una convinzione diffusa che è sopravvissuta (e pure intensificata) fino ai giorni nostri. Prenderemo in esame l'importanza di Sirio nei tempi antichi, ne analizzeremo l'importanza tra le società segrete e vedremo come questi concetti vengono tradotti nella cultura popolare.
Nelle antiche civiltà
In Egitto, Sirio era considerata la più importante stella del firmamento. Infatti, fu astronomicamente il fondamento dell'intera religione egizia. Essa venne venerata come Sothis e fu associata ad Iside, la dea madre della mitologia egizia. Iside è il principio femminile della trinità formata da Osiride e Horus, il loro figlio. Gli antichi egizi consideravano così importante Sirio che quasi tutte le divinità, in un modo o nell'altro, erano associate a questa stella.
Sopra, da sinistra: Horus, Osiride e Iside.
Anubis, il dio della morte con la testa di cane, ha un evidente connessione con la stella, e anche Thoth-Hermes, il grande insegnante dell'umanità, è legato esotericamente a questo astro. Il calendario egizio era basato sul sorgere elicoidale di Sirio che si verifica poco prima dell'inondazione annuale del Nilo durante l'estate. I moti dei corpi celesti venivano osservati e venerati anche dagli antichi greci, sumeri, babilonesi e da innumerevoli altre civiltà. La stella veniva dunque considerata sacra e la sua apparizione nel cielo era accompagnata da feste e celebrazioni.
La Stella del Cane annuncia l'arrivo delle giornate calde e secche di luglio e agosto; da qui l'espressione popolare «la canicola estiva». Diversi ricercatori occultisti sostengono che la Grande Piramide di Giza venne costruita in perfetto allineamento con le stelle, soprattutto con Sirio. La luce proveniente da queste stelle si diceva venisse utilizzata nelle cerimonie misteriche egizie.
Sopra: la Grande Piramide di Giza.
Recenti scoperte scientifiche relative alla Grande Piramide e ai suoi misteriosi «condotti di areazione» hanno portato i ricercatori a confermare ulteriormente l'importanza di Sirio.
IL CIELO SOPRA GIZA NEL 2500 A. C.
Sopra: l'allineamento della Sirio con la Grande Piramide di Giza. Orione (associato al dio Osiride) è allineato con la Camera del Re, mentre Sirio (associato alla dea Iside) è allineato con la Camera della Regina.
Un aspetto affascinante di Sirio è la coerenza del simbolismo e dei significati ad esso collegati. Diverse grandi civiltà hanno infatti associato Sirio ad una figura canina vedendo la stella, come origine o fine di una forza misteriosa. Nell'astronomia cinese e giapponese, Sirio è conosciuta come la «stella del lupo celeste». Diverse tribù aborigene del Nordamerica si riferiscono alla stella in termini canini: le tribù dei seri e dei tohono o'odham del Sud-Ovest descrivono Sirio come un «cane che segue le pecore di montagna», mentre i piedi neri la chiamano «Faccia di cane».
I cherokee unirono Antares a Sirio attribuendole il significato di stella del «cane custode» a guardia del «Sentiero delle Anime». La tribù degli skidi del Nebraska la conosceva come la «Stella del Lupo», altre come la «Stella Coyote». Più a Nord, gli inuit dell'Alaska dello Stretto di Bering la chiamano «Luna Cane» 3.
La tribù dei dogon e Atlantide
Nel 1971, lo scrittore americano Robert K. G. Temple pubblicò un controverso libro intitolato The Sirius Mystery («Il mistero di Sirio»), in cui sosteneva che i dogon (un'antica tribù africana del Mali) conoscevano dettagli su Sirio impossibili da scoprire senza un telescopio. Secondo lui, i dogon avevano compreso la natura binaria di Sirio, che è, infatti, composta da due stelle di nome Sirio A e Sirio B.
Ciò condusse Robert Temple a credere che i dogon avessero dei collegamenti «diretti» con gli esseri provenienti da Sirio. Mentre alcuni potrebbero dire «non puoi essere Sirio», un gran numero di società segrete (le quali, annoverarono tra le loro fila alcune delle personalità più influenti del mondo) e molti sistemi di credenze insegnano che esiste una connessione mistica tra l'umanità e Sirio. Nella mitologia dei dogon, l'umanità si dice fosse nata dai nommo, una razza di anfibi che abitava un pianeta in orbita attorno a Sirio.
Sopra: Robert K. G. Temple e il suo libro The Sirius Mystery.
La leggenda continua dicendo che «discesero dal cielo in un vascello che produceva fuoco e tuoni» e insegnarono all'uomo profonde conoscenze. Questo portò Robert Temple a teorizzare che i nommo fossero extraterrestri abitanti di Sirio che, ad un certo punto, in un lontano passato, arrivarono sulla Terra per insegnare alle antiche civiltà (come gli egizi e i dogon) nozioni riguardo il nostro sistema solare e quello di Sirio. Queste civiltà avrebbero poi riportato gli insegnamenti dei nommo nelle loro religioni rendendoli punti focali degli insegnamenti misterici.
Il sistema mitologico dei dogon è sorprendentemente simile a quello di altre civiltà come i sumeri, gli egizi, i babilonesi e gli israeliti, in quanto include il mito archetipico di un «grande insegnante che proviene dall'alto». A seconda della civiltà, questo grande insegnante è noto come Enoch, Thoth o Ermete Trismegisto, e si dice abbia insegnato all'umanità le scienze teurgiche (evocative).
Nelle tradizioni occulte, si ritiene che Thoth-Hermes fosse il maestro del popolo di Atlantide, che, secondo la leggenda, divenne la civiltà più avanzata del pianeta prima del Diluvio Universale (resoconti di un diluvio possono essere trovati nel mitologie di innumerevoli civiltà). I sopravvissuti di Atlantide avrebbero navigato verso vari Paesi, tra cui l'Egitto, dove diffusero le loro avanzate conoscenze.
Sopra: Ermete Trismegisto.
Gli occultisti ritengono che le inspiegabili somiglianze tra civiltà lontane (come i maya e gli egizi), possano essere spiegate da un comune contatto con Atlantide. Scrive il noto massone ed esperto di occultismo Manly Palmer Hall (1901-1910):
Sopra: Manly Palmer Hall.
Thoth-Ermete Trismegisto, è dunque l'equivalente dei nommo dei dogon, i quali si ritiene provenissero da Sirio? I testi antichi riguardanti Hermes lo descrivono come un maestro dei misteri «proveniente dalle stelle». Inoltre, Thoth-Hermes era direttamente collegato con Sirio nella mitologia egizia.
Scrive la famosa occultista russa Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), fondatrice della Società Teosofica:
Sopra: Madame Blavatsky.
Scrive Robert K. G. Temple:
Interpretare la mitologia delle culture antiche non è una scienza esatta e le connessioni sono intrinsecamente difficili da provare. Tuttavia, il collegamento simbolico tra Sirio e la conoscenza occulta è sempre presente nel corso della Storia attraversando immutato il corso dei secoli. Infatti, lo si venera oggi come lo si venerava millenni fa.
Le moderne società segrete come la Massoneria, i Rosacroce e la Golden Dawn (considerati Ordini ermetici in quanto i loro insegnamenti si basano su quelli di Ermete Trismegisto) attribuiscono tutte un significato fondamentale alla stella. Uno sguardo preparato al loro simbolismo può evidenziare la profonda connessione tra Sirio e la filosofia occulta.
Sirio nel simbolismo occulto e nelle
società segrete
- Nei Tarocchi
Il diciassettesimo Arcano Maggiore si chiama La Stella, e ritrae una ragazza inginocchiata con un piede in acqua e con la posizione del corpo che ricorda in qualche modo una svastica. Essa ha due urne, che riversa in mare e in terra. Sopra la testa della giovane donna ci sono otto stelle, una delle quali è eccezionalmente ampia e luminosa.
Il letterato ed esoterista francese Antoine Court de Gébelin (1724-1784) considera la grande stella Sothis o Sirio, e le altre sette come i sacri pianeti degli antichi. Egli ritiene che la figura femminile sia Iside nell'atto di provocare le inondazioni del Nilo che accompagnano il sorgere della Stella del Cane. La figura nuda di Iside potrebbe significare che la natura non riceve la sua verde veste fino alle inondazioni del Nilo, le quali rilasciano la vita germinale di piante e fiori 7.
Sopra: Antoine Court de Gébelin.
- Nella Massoneria Nelle Logge massoniche, Sirio è conosciuto come la «Stella fiammeggiante». Un semplice sguardo alla sua importanza nel simbolismo massonico rivelerà chiaramente la sua estrema importanza. L'autore massonico William James Hutchinson (1732‑1814) ha scritto di Sirio: «Nella Loggia è il primo e più elevato oggetto su cui va posta l'attenzione». Allo stesso modo in cui la Luce di Sirio si faceva strada nella Grande Piramide durante i riti di iniziazione, così oggi è possibile ritrovare il suo simbolo all'interno delle Logge massoniche. Scrive il famoso massone statunitense Albert Pike (1809-1891):
Sopra: Sirio, la Stella fiammeggiante, al centro del pavimento massonico.
Sopra: la Stella fiammeggiante risplende sui membri di una Loggia massonica.
Nella Massoneria viene insegnato che la Stella fiammeggiante è un simbolo di divinità, di onnipresenza (il Creatore è presente ovunque) e di onniscienza (il Creatore vede e sa tutto). Sirio è quindi il «luogo sacro» verso il quale tutti i massoni devono ambire: è la fonte del potere divino e la destinazione degli individui divini. Questo concetto è spesso rappresentato nell'arte di ispirazione massonica.
Sopra: nell'arte massonica Sirio viene ritratto come la mèta del percorso di ogni massone.
Per raggiungere la perfezione, l'iniziato deve correttamente comprendere e interiorizzare la duplice natura del mondo (bene e male, maschile e femminile, bianco e nero, ecc...) attraverso una metamorfosi alchemica. Questo concetto è simbolicamente rappresentato dall'unione di Osiride e Iside (il principio maschile e quello femminile) che da vita a Horus, la stella-bambino, la figura simile a Cristo, l'uomo perfetto della Massoneria, il quale viene identificato con la Stella fiammeggiante.
«Il Sole e la Luna [...] rappresentano i due grandi principî [...], il maschio e la femmina [...]. Entrambi illuminano il loro figlio, la Stella fiammeggiante, o Horus» 9. Il geroglifico egizio che rappresenta Sirio è stato esotericamente interpretato come una rappresentazione di questa trinità cosmica.
Il geroglifico che rappresenta Sirio contiene tre elementi: un Obelisco «fallico» (che rappresenta Osiride), una cupola «simile ad un utero» (che rappresenta Iside) e una Stella (che rappresenta Horus).
Questo concetto è così cruciale per i massoni che è stato incorporato in alcune delle strutture più importanti del mondo.
Il Washington Monument, un obelisco egizio che rappresenta il principio maschile, è collegato direttamente con la cupola del Campidoglio, che rappresenta il principio femminile. Insieme producono un'energia invisibile (Horus) rappresentata da Sirio.
Come affermato sopra da Albert Pike, il dio egizio Horus e la stella Sirio vengono spesso associati. Nel simbolismo massonico, l'Occhio di Horus (o Occhio onniveggente) è spesso raffigurato circondato dalla scintillante luce di Sirio.
Una tavola massonica raffigurante il Sole sopra la colonna di sinistra (che rappresenta l'aspetto maschile), la Luna sopra la colonna di destra (che rappresenta l'aspetto femminile) e Sirio sopra il pilastro centrale, che rappresenta l'«uomo perfetto» o Horus, il figlio di Iside e Osiride. Si noti l'Occhio onniveggente in Sirio.
Sopra: l'Occhio di Horus all'interno di un Triangolo (a simboleggiare la divinità) circondato dai bagliori dei raggi di Sirio.
Sopra: l'Occhio onniveggente all’interno della Stella fiammeggiante, nell’arte massonica.
Vista la correlazione simbolica tra l'Occhio onniveggente e Sirio, l'immagine successiva non necessita di commenti.
La luce dietro all'Occhio onniveggente sulla banconota da un dollaro americano non proviene dal Sole, ma da Sirio. Un omaggio a questa stella portato quotidianamente nelle tasche di milioni di cittadini.
- L'Ordine della Eastern Star
Considerata la «versione femminile» della Massoneria (anche gli uomini, tuttavia, possono entrarci), l'Ordine della Eastern Star («Stella d'Oriente») venne chiamata così in onore di Sirio, la «Stella che sorge ad Oriente». Una spiegazione per il «grande pubblico» sulle origini del nome dell'Ordine sostiene che esso deriva dalla «Stella d'Oriente» che guidò i tre Magi fino alla grotta della natività di Gesù Cristo.
Tuttavia, uno sguardo al significato occulto del simbolismo dell'Ordine rende chiaro che si tratta di un riferimento a Sirio, la stella più importante della Massoneria, l'organizzazione madre dell'Ordine.
Un'opera dell'Ordine della Eastern Star che ritrae Sirio sopra la Grande Piramide.
- Madame Blavatsky, Alice Bailey e la Teosofia Helena Petrovna Blavatsky e Alice Ann Bailey (1880-1949), le due principali figure associate alla Teosofia, consideravano entrambe Sirio fonte di potere esoterico. La Blavatsky affermò che Sirio esercita un'influenza mistica su tutti gli esseri viventi ed è collegato ad ogni grande religione dell'antichità. Alice Bailey considerava la Stella del Cane la vera «Grande Loggia Bianca», e credeva che fosse il luogo d'origine della «Gerarchia Spirituale». Per questo motivo si ritiene che Sirio sia la «stella dell'iniziazione». Scrive la Bailey:
Sopra: Alice Ann Bailey.
Non diversamente dalla maggior parte degli scrittori esoterici, la Bailey ritiene che Sirio abbia un grande impatto nella vita umana:
- Aleister Crowley, l'Astrum Argentum e Kenneth Grant Nel 1907, Crowley fondò il suo Ordine occulto chiamandolo A.A., un'abbreviazione di Astrum Argentum, che può essere tradotto con «Ordine della Stella d'Argento». Naturalmente, la «Stella d'Argento» era un riferimento a Sirio. Anche se Crowley si riferì quasi sempre alla Stella del Cane in termini velati, tutta la sua filosofia magica, dal suo sviluppo ai tempi della Massoneria arrivando fino agli ultimi anni nell'Ordo Templi Orientis, era completamente in linea con l'influenza di Sirio, che venne identificata ed espressa da altri scrittori della sua epoca.
Sopra: il mago nero Aleister Crowley e il logo dell'Astrum Argentum.
Il presunto contatto con il suo Santo Angelo Custode (Aiwass) che lo portò successivamente alla stesura del Liber al Vel Legis («The Book Of The Law») tramite canalizzazione (fece da medium per conto dell'«Angelo»), si crede abbia avuto origine da Sirio. Se Crowley utilizzava parole in codice per descrivere Sirio, il suo discepolo Kenneth Grant (1924-2011) scrisse esplicitamente e ampiamente sulla Stella del Cane. Nei suoi numerosi libri, egli descrive spesso Sirio come un potente centro di potere magico-magnetico.
La sua convinzione che questa stella fosse la chiave centrale per svelare i misteri delle tradizioni egizie e tifoniane si rafforzò nel tempo e divenne lo scopo principale delle sue ricerche. Una delle tesi più importanti e controverse di Grant fu la sua scoperta della «corrente Sirio-Set», che è una dimensione extra-terrestre che connette Sirio, la Terra e Set, il dio egizio del Caos che in seguito verrà associato a Satana.
Sopra: l'occultista Kenneth Grant.
Anche se ogni filosofia occulta descrive Sirio in maniera leggermente diversa, questa stella viene ancora considerata il «Sole dietro il Sole», la vera fonte del potere occulto. La stella viene reputata la culla della conoscenza umana e persiste ancora la convinzione che vi sia un forte collegamento tra la razza umana e questo astro. C'è un vero collegamento tra Sirio e la Terra?
La Stella del Cane è un simbolo esoterico che rappresenta realmente qualcosa che avviene nel regno spirituale? É entrambe le cose? Un fatto è certo: il culto di Sirio non è una «cosa del passato», ma anzi è più vivo che mai ai giorni nostri. Un sguardo in profondità alla nostra cultura popolare, pesantemente influenzata dal simbolismo occulto, rivela numerosi riferimenti a Sirio.
Sirio nella cultura popolare
I riferimenti diretti a Sirio nella cultura popolare sono troppi da elencare (ad esempio, provate a visualizzare il logo di Sirius, la più importante radio satellitare del mondo). Un aspetto più interessante da analizzare sono i riferimenti codificati a Sirio. Infatti, importanti film hanno al loro interno dei velati ma profondi riferimenti alla Stella del Cane (apparentemente destinati a coloro «che sanno»), dove la stella interpreta lo stesso ruolo che avrebbe nelle scuole misteriche: quello di insegnante divino o iniziatore. Ecco alcuni esempi.
In Pinocchio (1940), della Disney, basato su una storia scritta dal massone Carlo Collodi (1826-1890), Geppetto prega la stella più luminosa del cielo perché gli conceda un «bambino vero». La Fata Turchina (il suo colore è un riferimento alla brillantezza azzurra di Sirio), discende allora dal cielo per dare vita a Pinocchio.
Sopra: lo scrittore Carlo Collodi.
Nell'impresa che vedrà il burattino tentare di diventare un ragazzo (un'allegoria dell'iniziazione esoterica), la Fata Turchina guiderà Pinocchio sulla «retta via». Sirio viene quindi rappresentato come fonte di vita, una guida e un maestro (per ulteriori informazioni vedi l'articolo sull'interpretazione esoterica di Pinocchio). Anche la colonna sonora del film Pinocchio è un'ode a Sirio:
Nei romanzi di Harry Potter, il personaggio Sirius Black è un probabile riferimento alla stella Sirio B. (la stella più «scura» del sistema binario di Sirio). Egli è il padrino di Harry Potter, il che rende Sirio, ancora una volta, un maestro e una guida. Il mago può trasformarsi in un grosso cane nero, un altro collegamento alla «Stella del Cane».
Sopra: a sinistra, Sirius Black (Gary Oldman), tutore di Harry Potter. A destra, lo stesso personaggio trasformatosi in un grosso cane nero.
In The Truman Show (1998), un riflettore – utilizzato per imitare la luce di una stella nel mondo fittizio di Truman – cade dal cielo sfiorandolo. L'etichetta sul riflettore lo identifica come Sirio. L'incontro tra Sirio e Truman fornisce a quest'ultimo un assaggio di «vera conoscenza» e stimola la sua ricerca della verità. Sirio è dunque la «stella dell'iniziazione». Essa ha fatto capire a Truman i limiti del suo mondo costruito (il nostro mondo materiale) conducendolo verso la libertà (l'emancipazione spirituale).
Conclusione
Dagli albori della civiltà fino ai tempi moderni, dalle remote tribù dell'Africa alle grandi capitali del mondo moderno, Sirio era – ed è ancora visto - come portatore di vita. Nonostante la disparità tra le culture e le epoche, alla Stella del Cane vengono riconosciuti gli stessi attributi misteriosi che possono indurci a chiederci: come possono tutte queste definizioni sincronizzarsi in modo così perfetto?
Esiste una fonte comune per questi miti di Sirio? La Stella del Cane è da sempre associata alla divinità ed è considerata una fonte di conoscenza e potere. Queste connessioni sono particolarmente evidenti quando si esaminano gli insegnamenti e la simbologia delle società segrete, che insegnano da sempre l'esistenza di un collegamento mistico con questo particolare corpo celeste. C'è un legame segreto tra l'evoluzione umana e Sirio? Risolvere questo enigma significherebbe svelare uno dei più grandi misteri dell'umanità.
Note
1 Traduzione dell'originale inglese The Mysterious Connection Between Sirius and Human History, a cura di Neovitruvian. Scritto reperibile alla pagina web http://vigilantcitizen.com/hidden-knowledge/connection-between-sirius-and-human-history/ 2 Cfr. M. Adams, Book of The Master of the Hidden Places, 1895. 3 Cfr. J .B. Holberg, Sirius: Brightest Diamond in the Night Sky («Sirio: il diamante più lucente nel cielo notturno»), Springer Praxis Books, 2007. 4 Cfr. M. P. Hall, The Secret Teachings of All Ages («Gli insegnamenti segreti di tutte le epoche»), 1928. Hall venne iniziato alla Massoneria il 28 giugno 1954, nella Jewel Lodge No. 374, a San Francisco (USA). 5 Cfr. H. P. Blavatsky, Theosophical Glossary («Lessico teosofico»), 1892. 6 Cfr. R. Temple, The Sirius Mystery. 7 Cfr. M. P. Hall, op. cit. 8 Cfr. A. Pike, Morals and Dogma («Moralità e dogma»), 1872. 9 Ibid. 10 Cfr. A. A. Bailey, Esoteric Astrology («Astrologia esoterica»), 1951. 11 Cfr. A. A. Bailey, Initiation, Human and Solar («Iniziazione, umana e solare»), 1922. 12 Cfr. K. Grant, The Magical Revival («Il risveglio della magia»), 1972.
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