titolo l'occultismo nel mondo moderno e nella massoneria

di Léon de Poncins 1

 

postato: 5 marzo 2016

 

massoneria e occultismo

 

 

Che cos'è l'occultismo?

 

Nella Massoneria ci sono due categorie di massoni che, malgrado le apparenze, si completano perfettamente: i razionalisti e gli occultisti (o illuminati). L'azione di questi ultimi, meno conosciuta di quella dei razionalisti, insospettata da molti, è in realtà più profonda e più pericolosa; è questa categoria che andremo ad esaminare in questo articolo. Tuttavia, prima di affrontare questo problema, occorre definire brevemente cosa sia l'occultismo moderno e ciò che si intende esattamente per questo vocabolo, in senso oscuro.

 

rituale occulto«Se l'universalità della credenza in Dio non è ammessa da tutti gli etnologi, questo carattere appartiene indiscutibilmente alle credenze relative a quelle che vengono definite «scienze occulte». L'occultismo, più di Dio, regna ancora incontrastato sull'umanità, non solo tra i popoli selvaggi, ma anche tra le nazioni civilizzate sia d'Oriente che d'Occidente. Da coloro che vivono nel terrore dell'occulto, come le popolazioni africane, a quelli che si inebriano al suo contatto e vi trovano la sorgente della loro vita religiosa - come i milioni di spiritisti e adepti di innumerevoli sétte - le società umane subiscono il fascino dei poteri invisibili. L'esperienza millenaria delle nazioni e gli insegnamenti unanimi delle religioni attestano che l'uomo è immerso in un mondo invisibile, impercettibile e intangibile nelle condizioni ordinarie della vita dell'umanità, ma le cui energie d'ordine spirituale e fisico possono irrompere nel piano terreno e possono manifestare, mediante una giungla di fenomeni, il loro carattere benefico o malefico. Gli studi degli etnologi sulla psicologia dei popoli selvaggi ci insegnano che non esiste una sola tribù senza stregoni capaci di produrre fenomeni sopra-normali. E, cosa strana, gli stessi fatti sono ottenuti da operazioni identiche, sia che si tratti di stregoni australiani, africani, indiani o eschimesi, e dunque senza rapporti tra di loro. D'altra parte, numerosi di questi strani fenomeni si constatano anche nei medium occidentali durante le sedute spiritiche. Questa identità della fenomenologia occulta è esposta in uno dei libri dello scienziato italiano Bozzano 2. Questo libro, che riunisce relazioni provenienti da missionari e viaggiatori, prova che le numerose manifestazioni occulte [...] sono state conosciute sempre e ovunque. Questa constatazione è di un'importanza capitale e in qualche modo prova la loro autenticità» 3.

 

La Chiesa cattolica ha sempre riconosciuto la realtà delle forze occulte (pensiamo al rito dell'esorcismo che ha potere sul demonio). Essa non dice che queste forze siano sempre cattive, ma raccomanda la più grande prudenza in questo campo pericoloso. Il suo atteggiamento può essere così riepilogato:

 

«Campo chiuso al fedele comune e agli imprudenti, ma aperto ai ricercatori coscienziosi ed audaci la cui la vocazione è precisamente lo studio sperimentale dell'occulto. Ma qui, più che in ogni altro campo, bisogna discostarsi dalla folla avida di meraviglioso e sarebbe anche augurabile ritornare ai metodi più saggi dall'antichità che, come la Chiesa, ha sempre avuto la consapevolezza dei pericoli dell'occulto. Quest'ultimo, che affiora in tutte le religioni, è una delle più potenti molle delle ispirazioni umane verso Dio; è all'autorità spirituale che compete di vigilare al suo funzionamento normale» 4.

 

seduta spiritica

Seduta spiritica con medium.

 

Resta da precisare ciò che oggi si intende per occultismo e perché si attribuisce a questo termine un senso abbastanza preciso:

 

sigillo magico«Nonostante le sue pretese, l'occultismo è solamente una dottrina moderna nata durante XIX secolo ed elaborata dai vari Papus, Eliphas Lévi e dai Teosofi. Molti dei popoli dell'antichità hanno conosciuto le scienze occulte; essi hanno avuto le loro dottrine sacre, le loro arti sacre e in molti casi hanno praticato l'esoterismo. Ma mai queste scienze erano state raggruppate sotto un'unica denominazione e in un insieme eteroclito come nell'occultismo, dove si trovano riunite cose disparate, come lo spiritismo, la magia, l'astrologia, la medicina ermetica, la Kabbalah, la numerologia, l'esegesi mistica, ecc...; il tutto mescolato a speculazioni sulla reincarnazione e condito di riflessioni contro il cattolicesimo. Se la parola "occultismo" designasse semplicemente l'insieme delle scienze occulte - come l'espressione "scienze naturali" designa la fisica, la chimica, ecc.. collettivamente - sarebbe vano insorgere contro questa denominazione. Ma essa designa non solo un gruppo di scienze, ma anche, e soprattutto, un sistema dottrinale che si presenta come la sintesi degli insegnamenti di tutte le religioni o piuttosto come la sorgente comune da cui esse deriverebbero [...]. La verità è tutt'altra: una valanga di parole enfatiche, di espressioni magniloquenti, di frasi apocalittiche, dei segni misteriosi, di reticenze dovute ad una sedicente iniziazione ai misteri sacri; tale è l'occultismo [...]. Sotto l'influenza della Teosofia, esso è stato associato a visioni di biblioteche nascoste nelle caverne del Himalaya, di cerimonie fantastiche nei tempi egizi e di altre rappresentazioni simili che hanno raggiunto il culmine del grottesco negli alti Gradi della Massoneria scozzese. Si sa che gli occultisti si definiscono gli eredi di tradizioni segrete che risalirebbero agli egizi e che sarebbero state trasmesse attraverso il Medioevo dai Rosacroce, dai Templari, ecc... Essi affermano di essere stati iniziati alle conoscenze nascoste ai profani e un tempo insegnate da Krishna, da Zoroastro, da Mosé, da Cristo e da Pitagora [...]. Sotto l'influenza della Teosofia - una delle forme più diffuse di occultismo ­ alcune dottrine sono state diffuse in Europa da circa mezzo secolo e sono insegnate, sotto innumerevoli aspetti, da unathe path folla di sètte. Nonostante le loro pretese di origini antiche, di cui non esiste alcuna prova certa, queste dottrine hanno subito l'influenza dello spiritismo, uno dei primi fenomeni in ordine di tempo, verso il 1860, con cui tali sètte intrattengono buoni rapporti, e della Teosofia, di cui parecchi dei capi del movimento occultista hanno fatto parte. La maggior parte degli occultisti sono affiliati anche alla Massoneria, e tutti questo rapporti reciproci formano un tale groviglio di idee, di credenze e di aberrazioni, che è quasi impossibile vederci chiaro. Molti di queste sètte nutrono un odio feroce le une per le altre, ma si ritrovano tutte unite quando si tratta di combattere il cattolicesimo, il loro nemico comune. Questo mondo sotterraneo lavora febbrilmente, e molti degli eventi pubblici sono comprensibili solo in funzione dell'agitazione messa in moto dal termitaio occultista, la cui attività è uno dei segni meno equivoci dello squilibrio spirituale del mondo moderno» 5.

 

L'essenza dell'occultismo moderno consiste in una deificazione dell'uomo, o più esattamente della parte oscura dell'animo umano. Scrive Marcel Lallemand nel suo libro Notes sur l'occultisme:

 

«Ricordiamo che sarebbe legittimo parlare di una satanizzazione di questo lato oscuro; è in ciò che risiede il pericolo dell'occultismo che finisce spesso in uno squilibrio mentale e psichico, portando molti dei suoi adepti ad affondare nella perversione sessuale, nella follia o nel crimine, così come ne manifestano gli annali moderni dell'occultismo» 6.

 

uomo deificato

L'Uomo deificato dell'occulto.

 

Come ha segnalato René Guénon (1886-1951), l'occultismo ha profonde ripercussioni politiche, ed è in questo campo tra altri che lo troviamo associato alla Massoneria. Infatti, sarebbe veramente interessante

 

«studiare i retroscena politici o politico­religiosi dell'occultismo contemporaneo e delle organizzazioni più o meno collegate ad esso, che sono certamente più degni d'attenzione di tutto l'apparato fantasmagorico di cui ha voluto circondarsi per meglio dissimularlo agli occhi dei profani» 7.

 

Su René Guénon, vescovo della chiesa gnostica e massone d'alto Grado, che con la sua falsa polemica contro l'occultismo (la cosiddetta «contro-iniziazione»...) ha tratto in inganno molte persone, vedi l'articolo da noi pubblicato.

 

rené guénon

Il massone René Guénon.

 

Durante un curiosissimo servizio sull'occultismo contemporaneo, apparso su La Liberté, l'autore riproduce ciò che gli ha riferito un poliziotto parigino limitandosi modestamente ad offrire queste rivelazioni per ciò che valgono:

 

«C'erano dei dossier, estremamente preziosi, relativi al ruolo giocato dall'occultismo in Francia, durante i grandi cambiamenti politici e gli sconvolgimenti di regimi, negli archivi del Quai d'Orsay e della Prefettura. La maggior parte di essi fu distrutta, o all'epoca della Comune, il che non avrebbe nulla di straordinario, o - fatto ben più curioso - prima della battaglia della Marna nel settembre del 1914. Fu il prefetto di polizia, Hennion che se ne incaricò» 8.

 

L'occultismo ha delle ripercussioni politiche più importanti di quello che si crede. Un'ondata di occultismo ha preceduto e ha accompagnato i due grandi movimenti rivoluzionari del 1789 e del 1917. I Teosofi e gli Illuminati del XVIII secolo: Jakob Böhme (1575-1624), Emanuel Swedenborg (1688-1772), Martínez de Pasqually (1727-1779), Cagliostro (1743-1795), il conte di Saint-Germain (1712-1784), ecc..., hanno avuto la loro controparte nelle numerose sètte russe e nei maghi e occultisti della corte imperiale, come Philippe de Lyon (Nizier Anthelme Philippe; 1849-1905), Papus (Gérard Encausse; 1865-1916), il Tibetano Badmaief, e soprattutto Rasputin (1869-1916) la cui straordinaria influenza ha contribuito direttamente allo scatenamento della Rivoluzione d'Ottobre.

 

riquadro occultisti

 

Lo storico austriaco René Fülôp-Miller (1891-1963) ha mostrato le affinità che univano il bolscevismo allo spiritismo e soprattutto alle numerose sètte russe che fiorivano a fianco della Chiesa.

 

«Quasi tutte le sètte russe, come esistevano sotto il regno degli zar e come continuano ad esistere nel mondo bolscevico del materialismo ortodosso, mostrano nei loro principî spirituali un carattere dominante religioso-razionalistico. È vero che c'è anche un certo numero di fratellanze a tendenza esotica e mistica. Ma nei loro riti, nella loro adorazione religiosa e nei loro articoli di fede un buon psicologo riconoscerà senza difficoltà i germi e le prime basi del bolscevismo attuale» 9.

 

rené fülôp-miller

Lo storico René Fülôp-Miller.

 

Difatti,

 

falce e martello - comunismo «se passiamo in rassegna tutte queste sètte russe, si può, come Frédéric Ekstein ha segnalato per primo, stabilire che l'idea di comunismo era per tutte loro fondamentale. I molokany, i dukobors e tutte le altre sètte razionalistiche si limitavano a proclamare la comunione dei beni materiali; ma i klysti si spingevano più lontano: l'amore, il matrimonio e la famiglia smettevano di essere una questione privata e praticavano relazioni sessuali collettive» 10. «Finalmente, se si considera che si non ci si può sbagliare stimando il numero dei membri di queste sètte prima della Rivoluzione a circa un terzo della popolazione totale di questo enorme Paese, si è costretto di ammettere che si è in presenza di una vera forza elementare che dev'essere non solo del più grande significato dal punto di vista religioso, ma anche dal punto di vista sociale e politico» 11. «L'intellighenzia russa che, sebbene di origine borghese, era estremamente rivoluzionaria, cadde velocemente sotto l'influenza delle idee religioso-razionaliste propagate dalle sètte» 12. «L'alleanza ideologica che univa le sètte ai socialisti russi apparve assai chiaramente quando il governo imperiale perseguitò le sètte e mandò i loro adepti in Siberia. I rivoluzionari russi si schierarono allora decisivamente dalla parte dei sèttari oppressi che consideravano come i loro compagni di idee» 13. «Lo spirito dei sèttari russi, dell'"Intellighenzia" borghese russa e del bolscevismo era esattamente lo stesso ed esisteva in grado diverso in ciascuna di queste tre classi. È sempre lo stesso sogno di un "Paradiso sulla terra" che si trova all'origine dai roskolniki, che invase le cerchie intellettuali, e che oggi costituisce il punto centrale del dottrina bolscevica della salvezza» 14.

 

Attualmente, anche in Occidente, l'occultismo è molto più diffuso e i suoi adepti sono molto più numerosi di quel che si potrebbe credere. É per questa ragione che in seguito a certi scandali che hanno destato scalpore come le profanazioni di cimiteri e le mutilazioni di cadaveri che ebbero luogo simultaneamente in Finlandia e in Inghilterra 15, Harry Price (1881-1948), direttore del National Laboratory of Psychical Research di Londra, poté scrivere in un articolo apparso sul Morning Post 16:

 

«La magia e la stregoneria sono praticate i nostri giorni a Londra, su una scala e con una libertà sconosciute nel Medioevo [...]. L'occultismo si sviluppa a grandi balzi, e posso affermare arditamente che le arti nere contano oggi più fedeli a Londra di quanti ce n'erano nel Medioevo».

 

harry price

Harry Price.

 

L'Inghilterra non è sola in questo caso, e, in diverso grado, si potrebbe dire altrettanto di altri Paesi, tra cui la Francia. Parigi, Lione, la Costa Azzurra sono dei centri di occultismo, come lo è Firenze in Italia. Dopo questa digressione sul ruolo politico dell'occultismo in generale, ritorniamo al nostro caso particolare, ossia i rapporti tra l'occultismo e la Massoneria.

 

Razionalismo e occultismo nella Massoneria

 

L'ex massone Jean Marquès-Rivière (1903-2000) ha più volte segnalato,

 

squadra e compasso«l'esistenza nella Massoneria di due correnti che sembrano contraddittorie e che in realtà sono complementari: i razionalisti e gli illuminati. Ciò che li unisce, ciò che li collega è il rituale. La sua vasta interpretazione va dal vago simbolismo razionalista [...] alla spiegazione magica e psichica più spregiudicata» 17. «Grazie all'interpretazione di cui parlo [...], l'accordo avviene su un punto importante: l'esposizione del rituale massonico [...]. I razionalistici politici della Massoneria hanno degli ispiratori: sono gli occultisti delle Logge, i dilettanti e i professionisti dell'Alta Scienza. Certi avversari della Massoneria hanno detto che tutti i massoni sono dei maghi; in questo caso c'era sicuramente un'esagerazione; ma ciò che è esatto, è la presenza tra i massoni di mistici consacrati alle scienze occulte» 18.

 

Da parte sua, scrive il grande iniziato svizzero Oswald Wirth (1860-1943):

 

«Tantissimi massoni si immaginano di conoscere la Massoneria, ma non sospettano dell'esistenza dei suoi misteri e del suo esoterismo» 19. «I suoi aderenti sono troppo numerosi perché possano essere tutti dei veri Iniziati» 20. «Esiste una dottrina massonica che non viene formulata che implicitamente, secondo cui la Massoneria è ciò che il cristianesimo è per le Chiese cristiane: è il massonismo» 21. «Ma la speculazione filosofica occupa solamente un piccolo numero di massoni che sono in qualche modo i dottori dell'istituzione» 22. «Essi assumono in seno alla Massoneria il ruolo dei Maestri segreti, perché la loro influenza è discreta, se non del tutto ignorata» 23. «La massa dei massoni rimane estranea alle analisi sottili e si accontenta di ascoltare» 24. «Essi agiscono d'istinto conformandosi alle oscure tradizioni che attraverso i secoli esercitano le loro influenze suggestive» 25.

 

jean marquès-rivière

oswald wirth

Jean Marquès-Rivière Oswald Wirth

 

Aggiunge Jean Marquès-Rivière:

 

sons of light«La Massoneria è il luogo da cui diverse sétte attingono i loro elementi; per esse si tratta di una scuola preparatoria, di un filtro, di una disciplina. I martinisti esigono che i loro membri siano Maestri massoni. Le migliori reclute degli altri gruppi sono usciti dalla Massoneria [...]. Inversamente, le opinioni, le fantasticherie e le elucubrazioni di queste cappelle pseudo­mistiche, di questi antri di follia, penetrano nel grande corpo della Massoneria attraverso i suoi membri. Questi ultimi, aureolati dalla loro autorità iniziatica, si credono chiamati a rivoluzionare il mondo, avendo assistito a scene di evocazione che li hanno sconvolti, o semplicemente fanatizzati,  e predicano a loro volta l'insegnamento ricevuto. La Teosofia, l'occultismo, la Massoneria e le sètte segrete o mistico-poliziesche hanno un unico scopo comune: assicurare la liberazione dell'uomo, privarlo di ogni senso morale tradizionale per poterlo "asservire" ai migliori degli interessi da raggiungere, cosa che essi definiscono "liberazione 26. «Esiste dunque una morale, un'"ascesi" massonica. Ciò può sorprendere coloro che in questa sèttamaking good man better non vedono nient'altro che un grossolano materialismo; ciò significa non essere a conoscenza dei sottili scompartimenti di questa grande casa in cui molti dei suoi abitanti si ignorano tra loro; esiste una Contro-Chiesa con le sue scritture, i suoi dogmi, i suoi sacerdoti, e la Massoneria non è che uno dei suoi aspetti visibili. Bisogna scoprire questa falsa dogmatica, questa pseudo­mistica che attira più anime di quanto non si creda, e i cui pericoli sono tanto reali quanto nascosti [...]. Questa mistica è certamente il grande segreto massonico, la suprema iniziazione, poiché da questo principio conseguono le applicazioni logiche di cui abbiamo già visto i frutti. Del resto, questa iniziazione è antica e di tutti i tempi, è vecchia come questo vecchio mondo» 27. «Tutti i popoli hanno conservato il ricordo dell'età d'oro e la promessa dell'avvento del regno di Dio sulla terra. Alla nostra epoca, la coscienza umana si è rivolta con frenesia verso il mondo materiale, trascurando le realtà spirituali» 28.

 

La Massoneria è, secondo i suoi statuti, un'istituzione essenzialmente umanitaria. Ecco una di quelle formule vaghe di cui occorre precisare il senso massonico. Scrive l'autore cattolico Albrecht von Stotzingen (1864-1938):

 

«In ultima analisi, con queste parole i massoni dirigenti intendono che l'uomo dev'essere il proprio padrone e che non esiste alcuna autorità infra o sovrumana. In altri termini, l'Umanesimo è il umanità liberata dalla massoneriaprincipio dell'autonomia morale e spirituale dell'uomo liberato da ogni autorità superiore, ed è questa la base fondamentale di ogni vera Massoneria. Questa concezione non lascia naturalmente alcun posto per un Dio personale esterno al mondo, né un posto per una qualsiasi forma di governo stabile che poggi su una base divina. Spinta alle sue estreme conseguenze, questa concezione deve condurre all'anarchia totale e alla guerra di tutti contro tutti, perché senza un ordine morale a base divina, ogni organizzazione legale, statalista e sociale manca di un fondamento reale. È vero che in molti Paesi la Massoneria non giunge a questi estremi, e che del resto la maggior parte dei suoi membri non sospettano queste finalità, ma ciò non cambia nulla nel fondo al problema. Definita l'essenza della Massoneria, passiamo subito a comprendere le affinità che la uniscono al liberalismo; si può anche dire che la Massoneria è il liberalismo organizzato, di cui forma il grande Stato Maggiore. Tuttavia, il liberalismo si limita a riconoscere il principio umanistico di cui però vorrebbe rigettare le conseguenze. Molto più logico, il socialismo, generato del liberalismo, non esita a giungere alle estreme conseguenze dei suoi principî e ad applicarli ovunque può farlo. Il principio massonico umanistico non conduce solamente alla rivoluzione, ma è la rivoluzione che ha trovato la sua espressione politica neimassoneria e giudaismo "Diritti dell'Uomo" della Rivoluzione Francese del 1789. La parentela spirituale che unisce la Massoneria al liberalismo e al socialismo spiega anche questo fatto stupefacente, ossia che il ricco massone o liberale si trova, malgrado tutto, a fianco del proletariato socialiste nella lotta contro la concezione conservatrice del mondo. L'osservazione dell'essenza profonda della Massoneria ci spiega ancora un'altra parentela: quella che unisce la Loggia al giudaismo. L'ebreo moderno è incline, tranne poche eccezioni, ad una concezione liberale del mondo che si allontana sempre più dalla base solida di una religione positiva [...]. Negli scritti degli ebrei dirigenti troviamo le stesse frasi che la Massoneria utilizza senza sosta. È dunque perfettamente comprensibile che l'ebraismo si sia presto ben presto avvicinato alla Massoneria e che grazie alle sue notevoli facoltà di adattamento abbia assunto al suo interno un'influenza crescente. Non ci si sbaglia affermando che oggi la maggior grande parte delle Logge è sottomessa all'influenza ebraica e che esse formano le truppe d'assalto spirituale del giudaismo [...]. Se gettiamo ancora una volta lo sguardo sull'essenza profonda del pensiero massonico, constatiamo che il principio umanistico non è nient'altro che l'antico "non serviam" che risuona senza tregua nel cuore dell'uomo fin dalla caduta originale, in lotta continua con la parte migliore di sé» 29.

 

Ed è nell'organizzazione internazionale delle Logge che questo principio ha trovato fin dal XVII secolo i suoi mezzi d'azione rivoluzionaria. Dal punto di vista religioso, la Massoneria propugna dei principî il cui il trionfo significherebbe la distruzione del cristianesimo. Scrive il massone svizzero Edouard Quartier-La-Tente (1855-1925):

 

«(Tra massoneria e cristianesimo) la riconciliazione non è più possibile. Non può esserci che lotta, una lotta senza pietà che finirà con il trionfo della scienza e della coscienza. È inutile insistere. Il massone è un uomo libero; il cattolico è uno schiavo sottomesso ad una disciplina forzata dello spirito, e niente è più incompatibile con lo spirito massonico» 30.

 

edouard quartier-la-tente

Il massone Edouard Quartier-La-Tente.

 

Scrive il massone Raymond Corbin:

 

«Appare e si sintetizza allora la lotta eterna in cui l'umanità intera si scinde in due campi [...]. Da un lato le religioni, Gesù, Maometto, il Vitello d'oro, poco importa il nome, ancorate nella loro volontà di stagnazione e di conservazione; dell'altro coloro che vogliono andare oltre verso un avvenire migliore e verso un ideale di imperfezione minore» 31.

 

L'occultista  e massone Oswald Wirth ha scritto:

 

«Il serpente ispiratore di disobbedienza, di insubordinazione e di rivolta fu maledetto dai vecchi teocrati, mentre era onorato tra gli iniziati [...]. Renderlo simile alla Divinità, tale era l'oggetto degli antichi misteri [...]. Ai nostri giorni il programma dell'iniziazione non è cambiato» 32.

 

 

Dunque, da punto di vista religioso la situazione è molto netta. Scrive lo storico antimassonico francese Gustave Bord (1852-1934):

 

«Dal punto di vista cristiano, i massoni rappresentano l'orgoglio dell'uomo, lo spirito del male e la rivolta contro Dio» 33.

 

ravasi - cari fratelli massoni

Nonostante l'aperto anti-cristianesimo espresso in più occasioni dai capi della sètta e le numerose condanne della Chiesa,

c'è qualche ecclesiastico che vorrebbe, come il Cardinale Gianfranco Ravasi, cercare punti di contatto con la Massoneria.

Questo prelato ha indirizzato una lettera aperta ai «Cari Fratelli massoni», pubblicata su Il Sole 24Ore, del 14 febbraio 2016.

 

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Note

 

1 Traduzione di un estratto (pagg. 53-71) dall'originale La F.M. (Diffusion de la Pensée Française, Chiré-en_Montreuil 1972), a cura di Paolo Baroni.

2 Cfr. E. Bozzano, Des Manifestations supra-normales chez les peuples sauvages («Manifestazioni sopra-normali tra i popoli selvaggi»), Editions Jean Meyer, Parigi 1927.

3 Cfr. M. Lallemand, Notes sur l'occultisme («Note sull'occultismo»), Editions de la Nouvelle Equipe, Bruxelles 1932, pag. 75. L'Autore di questa opera è un seguace dell'occultista René Guénon, il cui pensiero eterodosso si riflette negli scritti di Lallemand.

4 Ibid., pag. 82.

5 Ibid., pag. 100.

6 Ricordiamo il culto fallico di cui abbiamo parlato a proposito della Massoneria, un culto che è presente in molte sètte occultiste. Si ritrova la traccia di questa ispirazione in certi romanzi contemporanei come quelli di D. H. Lawrence intitolato Le Serpent à plumes («Il Serpente piumato»), e nelle opere di psicologi ebrei come Freud e la sua scuola.

7 Cfr. R. Guénon, Le théosophisme: histoire d'une pseudo-religion («Il teososofismo: storia di una pseudo-religione»), Éditions Traditionnelles, 1921, pag. 299.

8 Cfr. La Liberté, del 13 aprile 1932. Reportage di J. d'Agraives e P. Mariel.

9 Cfr. R. Fülôp Miller, The Mind and Face of Bolshevism («La mente e il volto del bolscevismo»), G. P. Putnam & Sons, Londra 1927, pag. 78.

10 Ibid., pag. 84.

11 Ibid., pag. 85.

12 Ibid., pag. 86.

13 Ibid.

14 Ibid., pag. 88.

15 Vedi La Liberté, del 14 ottobre 1931.

16 Vedi nn. del 16 e 19 gennaio 1931.

17 Cfr. J. Marquès-Rivière, La Trahison spirituelle de la Franc-Maçonnerie («Il tradimento spirituale della Massoneria»), Éd. des Portiques, Parigi 1931, pag. 228. L'Autore di questa opera era un ex massone.

18 Ibid., pag. 229.

19 Cfr. O. Wirth, Le Livre de l'apprenti («Il libro dell'apprendista»), pag. 118. Wirth fu iniziato in Massoneria il 28 gennaio 1884 nella Loggia La Bienfaisance Châlonnaise del Grand'Oriente di Francia. Tornato a Parigi e diventato il segretario dell'occultista Stanislas de Guaita, si affiliò alla Loggia Les Amis Triomphants. Insoddisfatto, nel 1889 si affiliò alla Loggia Le Travail et les Vrais Amis Fidèles, della Gran Loggia simbolica scozzese, della quale sarà a più riprese il Maestro venerabile.

20 Cfr. O. Wirth, L'ideale initiatique («L'ideale iniziatico»), Éd. Le Symbolisme, Parigi 1927, pag. 57.

21 Ibid., pag. 58.

22 Ibid., pag. 55.

23 Ibid., pag. 85.

24 Ibid., pag. 55.

25 Ibid., pag. 58.

26 Cfr. J. Marquès-Rivière, op. cit., pag. 233.

27 Ibid., pag. 242.

28 Ibid., pag. 248.

29 A. Freiherr von Stotzingen, Die Freimaurer und ihre Weltanschauung («I massoni e la loro visione del mondo»), Verlag der Gelben Hefte, Monaco 1930.

30 Cfr. E. Quartier-La-Tente, Two Centuries of Freemasonry («Due secoli di Massoneria»), Büchler & Co., Berna 1917.

31 Cfr. R. Corbin, Symboles initiatiques et mystères chrétiens («Simboli iniziatici e misteri cristiani»), Librairie Maçonnique Gloton, 1929, pag. 121.

32 Cfr. O. Wirth, Le Livre du Compagnon («Il libro del Compagno 175), pag. 74. Su questo punto, vedi l'Inno a Satana del massone Giosuè Carducci.

33 Cfr. G. Bord, La franc-maçonnerie en France des origines à 1815 («La Massoneria in Francia dalle origini fino al 1895), Slatkine, Parigi-Ginevra, pag. 5.
 

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