a cura di VigilantCitizen 1
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Presentazione
Queste parole vennero proferite dal banchiere ebreo James Paul Warburg (1896-1969), il 17 febbraio 1950, dinanzi al Senato degli Stati Uniti. Osservando ciò che sta accadendo in questi ultimi decenni sembra proprio che la cupola del potere occulto abbia deciso di arrivare all'instaurazione di un Governo Mondiale mediante il consenso.
Ma, badate bene, si tratta di un consenso ottenuto non in maniera «morbida», ma in modo quasi coercitivo diffondendo a piene mani il panico e la paura tra la popolazione mondiale. Potremmo dire che in questi ultimi anni, l'élite si è servita di tre potenti armi per persuadere l'opinione pubblica della necessità di avere al più presto un governo globale centralizzato:
Che cos'hanno in comune questi tre eventi? Semplice: l'allarmismo, la paura e il panico generati dal pericolo di mali terribili che incombono sull'umanità intera e che richiedono uno sforzo globale, un'autorità centrale che salvi il pianeta. Ed ecco la il ricorso al terrorismo mediatico, esercitato dai mass media (i complici), che del resto sono già di proprietà o controllati dall'élite.
Greta, dunque, non è che uno dei tasselli del grande puzzle sulla strada di quella che rischia di diventare - per il bene di tutti, naturalmente! - la peggiore dittatura che la terra abbia mai visto, grazie soprattutto al progresso tecnologico che permetterà un controllo capillare sull'individuo impensabile solo qualche anno fa. Riconoscimento facciale, tracciamento tramite microchip, identità digitale, vaccini obbligatori (per diminuire il livello di popolazione: Bill Gates dixit!) ecc... Sembra fantascienza, lo so, ma sta già accadendo, in Cina, che secondo il miliardario ebreo George Soros é l'esempio da seguire.
Introduzione
Nel giro di pochi mesi, Greta Thunberg è passata dall'essere una ragazza solitaria che protestava davanti al parlamento svedese, a un fenomeno internazionale. Sebbene i mass media stiano facendo sembrare che questa ascesa sia avvenuta in modo organico, semplicemente ciò non è vero. Dietro Greta c'è una macchina importante, controllata dai principali attori internazionali e sostenuta da importanti fondi.
Questa macchina di pubbliche relazioni ha permesso a Greta di apparire su copertine di riviste, di diventare oggetto di migliaia di articoli mentre incontrava leader mondiali e teneva discorsi in luoghi elitari come le Nazioni Unite. Sebbene Greta possa benissimo essere sinceramente interessata al destino del pianeta, il suo messaggio è stato attentamente elaborato da coloro che la controllano per generare una risposta specifica da parte della gioventù.
In breve, Greta è il volto di un importante schema di marketing, uno sforzo internazionale strettamente coordinato per vendere il riscaldamento globale sotto una prospettiva specifica: quella della paura, del panico e dell'urgenza. Prima di andare oltre, devo sottolineare che io non sono né un «negazionista dei cambiamenti climatici» né un «attivista per il clima». Questo non è il mio campo di competenza. Non ho mai analizzato alcun dato relativo a cambiamenti climatici e alla sua correlazione con l'attività umana. Sono ben lungi dall'essere qualificato per parlare di questo problema. Quindi, non lo farò.
Il mio campo di competenza sono i mass media e il loro rapporto con il potere. Nell'articolo How Mass Media Shapes and Molds Society del sito VigilantCitizen, (presente nel nostro sito 2) ho spiegato - usando citazioni dei fondatori del campo della comunicazione come Edward Bernays (1891-1995) - che attestano come i mass media vengono utilizzati per plasmare e modellare l'opinione pubblica. L'ascesa di Greta alla ribalta internazionale è un chiaro caso di «messa in opera dell'agenda», che è definita come segue:
Una classica rappresentazione della teoria della messa in atto dell'agenda.
La maggior parte dei media è di proprietà di una manciata di mega-corporazioni, rendendo molto facile per l'élite saturare il mondo con un messaggio specifico. E l'ascesa fulminea di Greta è il risultato di questo tipo di saturazione dei media. In effetti, tutto il suo movimento è la prova innegabile dell'estrema portata e potenza dei mass media nel mondo di oggi, che sono in grado di creare movimenti massicci dal nulla.
La programmazione dei mass media è particolarmente efficace su coloro che non hanno sviluppato un acuto senso del pensiero critico, in particolare i giovani. E il fenomeno Greta è stato creato su misura per soddisfare questa fascia demografica molto specifica. Ecco uno sguardo all'ascesa di Greta.
Legami familiari
Sopra: una giovane Greta in posa con i suoi famosi genitori per una rivista. Notare il segno dell'Occhio onniveggente fatto da entrambi i bambini.
Il padre di Greta Thunberg è l'attore Svante Thunberg, il cui padre è l'attore e regista Olof Thunberg. Sua madre è la cantante lirica Malena Ernman, che è diventata una celebrità all'Eurovision Song Contest nel 2009 Nel 2010, la Ernman è stata nominata Hovsångerska (tradotto «cantante di corte») da Carl XVI Gustaf di Svezia.
Sopra: Malena Ernman a Eurovision 2009. Notare il segno dell'Occhio onniveggente nelle ballerine. Inoltre, Eurovision è sempre stata pura propaganda dell'élite occulta.
Nel 2017, la Ernman ha vinto il Premio Environmental Hero («Eroe dell'ambiente») del World Wildlife Fund (WWF) per il suo «coinvolgimento nel tema del clima negli ultimi anni». Circa un anno dopo, la figlia sedicenne della Ernman viene vista protestare davanti al parlamento svedese. Inizia la tempesta perfetta.
La nascita di una celebrità
Sopra: Greta fotografata durante il suo primo sciopero climatico.
Il 20 agosto 2018, Greta Thunberg si è seduta davanti al Parlamento svedese con un cartello su cui era scritto: «Sciopero scolastico per il clima». Quattro giorni dopo, il libro di sua madre Scener ur hjärtat («Scene dal cuore») viene pubblicato. Scritto come un'«autobiografia familiare», il libro discute di vari problemi familiari come la diagnosi di Greta della sindrome di Asperger, che la Ernman descrive come un «superpotere».
Sopra: la copertina di Scener ur hjärtat.
In un passo bizzarro, la Ernman afferma che Greta può effettivamente vedere l'anidride carbonica emanare da automobili e edifici. Il momento perfetto tra lo sciopero di Greta e l'uscita del libro non è stato un caso. E lo sciopero di Greta non è certo passato inosservato. Lo stesso giorno del primo sciopero, una foto di Greta è stata pubblicata sul social network Facebook di We Don't Have Time («Non abbiamo tempo»), una pagina che tratta dei cambiamenti climatici. La pagina è gestita da Ingmar Rentzhog, specialista in marketing finanziario.
Sopra: Ingmar Rentzhog. A lato, lo stesso Rentzhog sostiene Greta nella sua battaglia.
Rentzhog è anche presidente del Global Utmaning, un gruppo di esperti che «promuove lo sviluppo sostenibile nelle dimensioni sociale, economica e ambientale».
Il Global Utmaning è stato fondato dalla politica ed economista svedese Kristina Persson, figlia del politico e imprenditore miliardario Sven O. Persson (1900-1990). Sostenuta da questa macchina, la storia di Greta ha suscitato un'attenzione mediatica intensa e immediata in Svezia e, poco dopo, in tutto il mondo.
Dopo alcuni mesi di scioperi settimanali, Greta si è presa un anno di pausa dalla scuola per concentrarsi esclusivamente sui cambiamenti climatici e ha iniziato un tour delle città europee. Durante questi eventi, una donna è stata spesso vista «consigliare» Greta: Luisa-Marie Neubauer.
La Neubauer è membro di ONE Campaign, un'organizzazione gestita da Bill Gates e Bono Vox degli U2, che è fortemente finanziata dalla Open Society Foundation di George Soros.
Sul sito «fact facting» dell'Associated Press, è apparso un articolo con il bizzarro titolo «Climate Activist Greta Thunberg Does Not Have "Handler"» 3 («L'attivista del clima Greta Thunberg non ha un "gestore"»), nel quale si afferma che Luisa-Marie Neubauer non funge da «gestore» di Greta. Tuttavia, nell'articolo si ammette che Neubauer è collegata al potente gruppo finanziato da Soros:
Sopra: Luisa-Marie Neubauer, vicina al miliardario Soros, spesso a fianco di Greta Thunberg.
Attraverso questi potenti collegamenti Greta ha tenuto discorsi agli incontri Ted X, al Parlamento Europeo, alle Nazioni Unite, ed è stata persino nominata per un Premio Nobel. Ha anche incontrato leader mondiali e celebrità in tutto il mondo, incluso Francesco I.
Naturalmente, i mass media si sono dati da fare per trasformare Greta in un'icona quasi divina.
Sopra: Greta sulla copertina della rivista i-D. Notare il segno dell'Occhio onniveggente.
Da una ragazzina sola che protestava davanti al parlamento svedese, Greta si è trasformata in una figura di eroismo e di martirio.
Sopra: uno striscione che trasforma Greta in una santa. Sull'aureola è scritto: «La nostra casa è in fiamme».
Dopo aver girato l'Europa, Greta si è imbarcata ed è salpata per l'America dov'è stata salutata come una eroina, generando enormi scioperi scolastici ovunque è andata. Attraverso i mass media, Greta è divenuta un fattore importante nella politica locale e internazionale. Ma qual è esattamente il ruolo di Greta nel grande schema delle cose?
Il ruolo di Greta
Sebbene molti siano pronti a negare questo fatto con grande vigore (perché va contro la loro agenda), Greta è semplicemente una pedina. È controllata da persone potenti e dal denaro per promuovere un'agenda specifica. Questa agenda non riguarda solo i cambiamenti climatici, ma riguarda i cambiamenti climatici attraverso un angolo ben specifico. Il suo ruolo è stato perfettamente definito dalla stessa Greta durante un discorso al (élitario) World Economic Forum il 20 gennaio 2020:
Sopra: Greta Thunberg a Davos, durante il World Economic Forum.
Panico e paura: due parole che portano a risposte affrettate e irrazionali basate su emozioni negative. E questa paura e questo panico vengono inculcati nella gioventù, creando una generazione che è convinta che il loro mondo stia bruciando.
Sopra: una ragazzina protesta: ecco il target di Greta.
Greta è il volto di una massiccia spinta attraverso i mass media e il sistema educativo per convincere i bambini che la loro «casa è in fiamme». Questo clima teso ha creato un nuovo fenomeno preoccupante: l'ansia ecologica.
Sopra: scrive la rivista i-D: «Cosa fare se l'ansia ecologica sta rovinando la tua salute mentale»
Invece di godersi la loro infanzia, i bambini crescono con un senso di terrore e di condanna imminente. I ricercatori stanno già collegando le preoccupazioni ambientali con casi di ansia, depressione e persino suicidio. La stessa Greta ha comunicato questa sensazione durante il suo discorso all'ONU: «Come osate! Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote».
Sopra: Greta Thunberg parla davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite durante il Summit per il clima del 2019.
Sebbene Greta possa essere sinceramente preoccupata per i cambiamenti climatici, quelli dietro di lei hanno un programma molto più oscuro: creare una generazione di bambini pieni di ansia e depressione, dando carta bianca all’élite di adottare misure drastiche, che vanno dall'aumento delle tasse alla perdita della libertà personale. E non dimentichiamo l'obiettivo principale di tutto ciò (che è anche l'obiettivo principale delle organizzazioni d’élite dietro Greta): la creazione di un unico Governo Mondiale, guidato dall’élite.
Conclusione
Chiunque abbia l'ardire di dare uno sguardo critico al fenomeno Greta ha subito feroci rimproveri: «Come osi fare il prepotente con una ragazza autistica»? Oppure: «Sei un negazionista dei cambiamenti climatici»? Come abbiamo visto più sopra, questo articolo non parla della stessa Greta, del suo aspetto o della sua salute mentale. Riguarda quelli che stanno dietro di lei, la potente macchina che le ha fornito la piattaforma per trasformarla in una star mediatica.
Sopra: a sinistra, Greta Thunberg mostra orgogliosamente la bandiera del movimento per i diritti LGBT; a destra, indossa una t-shirt Antifascist All Stars, contro il razzismo...
Inoltre, in questo articolo non si parla di «negare» i cambiamenti climatici o eventuali problemi ambientali. Riguarda il modo in cui questo problema viene «venduto» attraverso un obiettivo specifico, basato sulla paura, sul panico e sull'urgenza. Come ogni altra questione importante, l'inquinamento dev'essere affrontato in modo razionale, a partire dalle fonti principali del problema. Negli Stati Uniti, i settori dei trasporti, dell'industria e dell'energia elettrica rappresentano oltre l'80% delle emissioni di gas a effetto serra.
In altre parole, le società di proprietà dell'élite sono i principali inquinatori nel mondo di oggi. Sono quelli che emettono tonnellate su tonnellate di anidride carbonica nell'aria mentre scaricano tonnellate su tonnellate di rifiuti tossici nei corsi d'acqua. Invece di affrontare i veri nodi cruciali, l'élite si serve di una ragazza autistica, filma i leader mondiali che applaudono ai suoi discorsi e incoraggia i bambini ad avere paura. Perché? Perché quello che stanno veramente cercando è il controllo. E il modo migliore per ottenerlo è creare una popolazione spaventata e in preda al panico che chiede ai governi di risolvere i suoi problemi.
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