di John Vennari 1
I leader religiosi ingannati dall'isteria provocata dal presunto riscaldamento globale
Nel mio articolo «Under the Green Thumb: The Global Warming Fraud» («Sotto il pollice verde: la frode del riscaldamento globale»), apparso il mese scorso (dicembre 2009) sulla rivista Catholic Family News, ho messo in luce la scienza discutibile e l'agenda oscura dietro cui si cela la frenesia odierna sul presunto riscaldamento globale provocato dall'uomo 2.
Abbiamo visto come il moderno movimento ambientalista sia favorevole all'aborto, al controllo delle nascite e sia antiumano; e che ci sono migliaia di scienziati che sfidano l'intero concetto secondo cui il riscaldamento globale sarebbe un fenomeno provocato dall'uomo; o che addirittura sia realmente in atto un riscaldamento globale!
Il meteorologo John Coleman (1934-2018) ha definito l'intera nozione come «la più grande truffa della storia» 3. Il corrispondente della BBC per il clima Paul Hudson ha riferito che molte persone rimarrebbero sorprese nell'apprendere che «l'anno più caldo registrato a livello globale non è stato il 2008 o il 2007, ma il 1998» 4.
Ora, non ci piacerebbe di pensare che una falsità così esplosiva, che ha il potenziale di fare così tanti danni alle famiglie, alla società e allo stesso cattolicesimo, sia una questione rovente contro la quale i nostri ecclesiastici cattolici debbano dare l'allarme. Tragicamente, ma non sorprendentemente visto che siamo nell'era postconciliare, ciò sta accadendo. Come nel caso degli argomenti alla moda del giorno, molti dei nostri moderni ecclesiastici cattolici sono stati presi per il naso da questo movimento ambientalista di isteria collettiva contro il riscaldamento globale.
La religione diventa verde
Uno dei principali obiettivi perseguiti dal movimento ecologico, pagano e nemico dell'uomo, è quello di coinvolgere la Chiesa e i leader religiosi nella causa dell'ambientalismo. In questo intento, il Movimento Verde ci è riuscito perfettamente. Prenderemo in esame l'evento centrale dell'incontro interreligioso di Assisi, del 27 ottobre nel 1986, che è stato cruciale per il coinvolgimento della Chiesa cattolica nella causa ambientalista.
Sopra: l'incontro interreligioso di Assisi del 1986.
Il primo evento pan-religioso ad Assisi non è stato solo l'incontro di preghiera per la pace voluto da Giovanni Paolo II (1920-2005), ma è coinciso con il 25° anniversario della fondazione del World Wildlife Fund (WWF), i cui festeggiamenti sono iniziati il 26 settembre (il mese precedente) dello stesso anno.
In un discorso tenuto durante un pranzo organizzato dal National Press Club (NPC) a Washington, il 18 maggio 1990, il principe Filippo di Edimburgo (marito della regina Elisabetta II), a quel tempo ancora presidente del WWF, ha raccontato la ragione della scelta del luogo e della data per il meeting interreligioso. Ha spiegato che il 1986 è stato il 25° anniversario della fondazione del WWF.
Pertanto, ha detto, «è stato deciso che Assisi sarebbe stato il luogo più appropriato per le celebrazioni dell'anniversario», soprattutto perché oggi San Francesco è considerato il Santo patrono dell'ecologia. Il principe Filippo ha continuato affermando:
Ora, questo aspetto è fondamentale. Vediamo il principe Filippo che spiega che il WWF ha ritenuto vitale coinvolgere le religioni mondiali nell'ecologia. Ciò è stato ritenuto necessario per due motivi:
Tutto ciò assomiglia da vicino alle tattiche della vecchia sinistra in cui i comunisti usavano la religione come veicolo per promuovere i proprî principi rivoluzionari, nascondendo i loro intenti dietro orpelli religiosi (come la Teologia della Liberazione, o la retorica di sinistra che viene dai gruppi diocesani Justitia et Pax). Allo stesso modo, gli eco-ambientalisti stanno usando le religioni mondiali come un mezzo per promuovere la loro agenda New Age e ambientalista. Al termine dell'incontro del WWF ad Assisi (del 29 settembre 1986), il principe Filippo ha definito il vertice un successo:
Sopra: la religione diventa «verde»...
Quattro anni dopo, nel 1990, nel corso di un pranzo organizzato dal National Press Club, il principe Filippo ha raccontato come quella cerimonia interreligiosa coronò gli eventi del 25º anniversario del WWF:
Sopra: lo stendardo del WWF, insieme quello delle altre religioni, nella Basilica di Assisi.
Questa cerimonia interreligiosa ha posto l'unica e vera fede cattolica sullo stesso piano dei sistemi contraffatti, qualcosa che la Chiesa cattolica ha sempre proibito in tutta la sua storia, prima degli aggiornamenti modernisti voluti dal Concilio Vaticano II (1962-1965). Un simile incontro pan-religioso è una sorta di bestemmia, resa indicibilmente peggiore dal fatto che il tutto si è svolto in una Basilica cattolica con la benedizione delle massime autorità dell'Ordine Francescano.
Nel 1918, il Cardinale Désiré-Joseph Mercier (1851-1926) scrisse una lettera pastorale intitolata «La lezione degli eventi» in cui affermava che la Prima Guerra Mondiale era stata una punizione per quegli Stati e per quei governi che ponevano l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo sullo stesso piano delle false religioni. Scriveva il Cardinale Mercier:
Ciò vale ancora di più quando i leader cattolici pongono «sullo stesso piano l'unica religione di origine divina e le religioni inventate dagli uomini», come è avvenuto nell'evento organizzato dal WWF. Volendo evitare la punizione della natura inflittaci per il presunto abuso dell'ambiente da parte dell'uomo, i nostri pastori provocano la punizione di Dio a causa dell'oggettiva bestemmia rappresentata da questi eventi interreligiosi. Per quanto riguarda la stravaganza interreligiosa del WWF del 1986, l'agenzia Reuters ha fornito una descrizione più dettagliata delle aberrazioni pagane messe in atto all'interno della Basilica cattolica:
Sopra: i dirigenti del WWF escono dal Convento francescano di Assisi.
Sebbene la conservazione della natura sembri una nobile crociata, l'odierno movimento ambientalista persegue un'agenda oscura, compreso lo sforzo per eliminare il maggior numero possibile di esseri umani che popolano il pianeta... mediante il controllo della popolazione (ossia per mezzo della aborto, della sterilizzazione coatta, dell'eutanasia, delle malattie, ecc...).
Si tratta di un'agenda confermata anche dalle parole che provengono dalla bocca del principe Filippo. Per quanto riguarda l'eliminazione del maggior numero possibile di esseri umani che popolano il pianeta, il principe Filippo non ha mai fatto mistero dei principî anti-umani e anti-famiglia del credo pagano dell'ecologia. Al pranzo organizzato dal National Press Club, il principe ha raccolto un grande applauso dichiarando:
Lo stesso WWF è anti-umano nelle sue politiche e sottoscrive assolutamente la falsità secondo cui «le persone sono inquinamento». Uno dei rapporti annuali del WWF affermava che
Nel 1989, il principe Filippo ha messo a nudo ulteriormente la filosofia distorta dell'ecologia contemporanea. Ha affermato pubblicamente che se si fosse reincarnato, avrebbe voluto tornare come un «virus killer per abbassare i livelli della popolazione umana» 11. Tragicamente, questi principi antiumani non hanno impedito al WWF di ricevere l'abbraccio ecumenico di Roma.
Il 10 aprile 1990, lo stesso principe Filippo - che ha detto di voler tornare come virus killer per abbassare via i livelli di popolazione umana - è stato ricevuto insieme alla consorte da Giovanni Paolo II in Vaticano. Al termine della giornata, il principe Filippo ha annunciato alla stampa: «Da domani, il WWF e la Chiesa cattolica coopereranno insieme per la salvaguardia della natura» 12. I vertici della Chiesa cattolica - l'unica vera Chiesa di Cristo - sono stati cooptati per servire un programma antiumano.
L'ingerenza governativa e il controllo della popolazione
Ripeteremo parte di ciò che è stato notato il mese scorso su come l'isteria provocata dal presunto riscaldamento globale stia portando le persone ad accettare un controllo governativo in stile sovietico sul cittadino rispettoso della legge. L'editorialista britannico Richard Littlejohn, scrivendo sul London Daily Mail, ha affermato:
Allo stesso modo, l'editorialista canadese Mark Steyn ha osservato:
Questo movimento mostruoso, che vorrebbe contrastare i cambiamenti climatici, scopre sempre di più il suo vero volto, in particolare nell'ambito del controllo della popolazione. Nell'edizione dell'8 dicembre 2009 del The Financial Post, un quotidiano nazionale canadese, Diane Francis ha esortato il mondo intero «ad adottare la politica cinese del figlio unico», di fare ricorso alla contraccezione e all'aborto forzato, al fine di salvare il pianeta dalla presunta sovrappopolazione.
La Francis ha
invitato coloro che si sono incontrati al vertice dell'ONU
sul clima a Copenaghen a proporre un tale piano
15. Non sorprende che il controllo
delle nascite sia emerso come una questione-chiave nella
stessa Copenhagen.
LifeSite
così
intitolava un rapporto dell'11 dicembre 2009: «
È chiaro da queste citazioni che il controllo della popolazione è un tema centrale dell'ambientalismo. Il controllo della popolazione - tramite aborto e contraccezione - è contrario alla Legge Divina, è un peccato mortale che manda le anime all'inferno ed è contro la legge naturale. Tuttavia, nonostante l'ecologia odierna sia irrimediabilmente legata a questi principî malvagi e anti-Cristo, i nostri Vescovi sono saliti sul carro dell'ecologia. Abbiamo visto questo «rinverdimento» della Gerarchia cattolica espandersi dal 1990, culminato in una nuova iniziativa dei Vescovi americani lanciata la scorsa primavera.
L'«alleanza cattolica sul clima»
Nell'aprile del 2009, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha lanciato «l'alleanza cattolica sul clima» (Catholic Climate Covenant), un ulteriore sviluppo della coalizione cattolica dei Vescovi sui cambiamenti climatici istituita nel 2006. Lo scopo di questi gruppi è quello di aumentare la consapevolezza tra i cattolici sulla presunta devastazione della terra causata dal riscaldamento globale provocato dall'uomo, e di esortare i cattolici a «prendersi l'impegno, sulle orme di San Francesco d'Assisi, di proteggere il creato e i poveri».
La Conferenza Episcopale degli Stati Uniti segue così il copione scritto per loro dall'antiumano WWF. Quest'ultimo ha ritenuto necessario coinvolgere i leader religiosi nella causa dell'ecologia - essere ambasciatori dell'ambientalismo - in modo che essi possano dare all'ambientalismo una «dimensione spirituale». Questo è esattamente ciò che troviamo con la nuova iniziativa Catholic Climate Covenant.
Questo gruppo «cattolico» ha prodotto un breve video pubblicato sul suo sito web intitolato «Who is Under Your Carbon Footprint»? («Chi c'è sotto la tua impronta di carbonio»?). Le immagini evocate dal video sono le seguenti: se usi troppa energia, o guidi un'auto troppo grande, o riscaldi una casa troppo vasta, stai creando un'enorme impronta di carbonio che accelererà i cambiamenti climatici e che causerà ancora più sofferenza e morte tra i poveri. Nella colonna sonora del video, una donna racconta con tono preoccupato:
Il video aggiunge una nota di urgenza: più aspettiamo per ridurre la nostra impronta di carbonio, più i poveri vivranno in condizioni di degrado, anche se il video non spiega mai come. Poi, naturalmente, ci viene ricordato il dovere dei cattolici di soccorrere i poveri. L'implicazione è chiara: se vogliamo vivere secondo il nostro dovere di cattolici davanti a Dio, dobbiamo cambiare il nostro stile di vita, comprare auto più piccole, usare meno acqua calda, avere una casa più piccola, usare meno energia, adottare una mentalità «verde».
Quindi, il fatto che non contribuiamo a diminuire l'effetto serra provoca il riscaldamento globale e rende la vita più difficile ai poveri e ai bisognosi. È vergognoso ciò che afferma questo cosiddetto Catholic Climate Covenant, poiché il primo dovere del cattolico è dire la verità! Ma come abbiamo documentato, non vi è alcun collegamento provato tra l'attività umana e i gas che causerebbero l'effetto serra, che si presume causino il riscaldamento globale.
Non c'è nemmeno un vero accordo tra gli scienziati sul fatto che la terra si stia realmente surriscaldando 18. E tra coloro che credono che la terra si stia riscaldando, non c'è un vero consenso sul fatto che il riscaldamento sia causato dall'uomo, o che questo leggero riscaldamento possa danneggiare la terra in qualsiasi modo.
Ma ciò non impedisce al Catholic Climate Covenant di fare affermazioni ridicole e irresponsabili sulla presunta colpa dell'uomo riguardo al riscaldamento globale. Il tempo e l'energia concentrati sui cambiamenti climatici sono una distrazione enorme dalla vera missione della Chiesa, che è prima di tutto la salvezza delle anime e, secondariamente, il miglioramento del bene comune.
«Salus animarum suprema lex» («La salvezza delle anime è la legge suprema [della Chiesa]).
Quest'ultimo include l'amicizia civica, la pace, l'ordine, la libertà e un'opinione pubblica ben informata 19. I Vescovi stanno contribuendo ad una «opinione pubblica ben informata» promuovendo le bugie dell'isteria da riscaldamento globale? In tal modo, i Vescovi diventano cooperatori in una campagna ingannevole, e questo inganno è rivolto a tutte le età, anche ai bambini in età scolare.
Bambini indottrinati
In quella che è stata definita un'«iniziativa senza precedenti», tutte le scuole cattoliche negli Stati Uniti - 19.000 scuole - hanno ricevuto nella seconda settimana di aprile di quest'anno (2009) il cosiddetto materiale «educativo» promozionale in inglese e in spagnolo, che ha chiesto agli studenti e ai loro genitori di diventare parte del programma Catholic Climate Covenant, indottrinando ulteriormente i bambini sugli isterismi dei cambiamenti climatici.
Inoltre, alle parrocchie è stato chiesto di affrontare prima dell'Earth Day («Giornata della Terra») temi ambientali durante la liturgia 20. Non si tratta solo di un abuso liturgico, ma è un'iniziativa che ignora i principî anticristiani su cui è stata fondato l'Earth Day. Come ha notato il Pasedena Star News, il senatore Gaylord Nelson ha istituito e guidato il primo Earth Day come una campagna «anti-inquinamento, anti-rifiuti e per il controllo delle nascite» 21.
Sopra: l'Earth Day cade il 22 aprile. A lato, il senatore Gaylord Nelson.
Quest'ultima iniziativa dei Vescovi statunitensi sui cambiamenti climatici segue la scia di una campagna lanciata da circa 170 organizzazioni cattoliche in Europa lo scorso dicembre 2008, che si sono unite per combattere i cambiamenti climatici provocati dall'uomo. Afferma un appello firmato da 92 Vescovi, Arcivescovi e Cardinali:
Sopra: iniziativa ambientalista del 2009 dell'Arcidiocesi di Cincinnati (USA).
Che perdita di tempo! Che spreco di risorse! Che spettacolo pietoso vedere i Vescovi della Chiesa, che dovrebbero essere fari di saggezza e di prudenza, seguire la moda del panico infondato per il riscaldamento globale causato dall'uomo.
Questi scettici del riscaldamento globale sono stati giustificati dal recente scandalo Climategate. Il 19 novembre 2009, è emersa la notizia che degli hacker hanno fatto irruzione nei server della Climate Research Unit in Gran Bretagna e hanno rese pubbliche più di 1.000 e-mail in cui gli scienziati dei «cambiamenti climatici» parlano di manipolare o sopprimere i dati non favorevoli alla loro causa e di denigrare coloro che sono scettici a riguardo di tali cambiamenti 26.
Una notevole serie di e-mail proveniente dai files hackerati rivela come gli scienziati dei cambiamenti climatici esercitino pressioni sugli scienziati dissenzienti perché cambino versione o non debbano essere trattati alla pari. Questo viene fatto, afferma James Delingpole, del London Telegrah, per creare un ambiente scientifico in cui chiunque non sia d'accordo con il riscaldamento globale antropogenico (provocato dall'uomo) possa essere liquidato e le sue opinioni trattate come se non avessero un briciolo di autorità. Nell'e-mail che segue, uno scienziato tenta di screditare e di inserire nella lista nera la rivista Climate Research:
Sopra: il giornalista James Delingpole e a lato la rivista Climate Research.
Una delle e-mail trapelate proveniva da Michael Mann, sviluppatore della teoria del riscaldamento globale detta «hockey stick» («mazza da hockey»), ora caduto in disgrazia. In essa tentava di screditare lo scetticismo legittimo sul riscaldamento globale: «Di quelli come (Stephen) McIntyre, che operano quasi interamente al di fuori di questo sistema, non ci si deve fidare».
Il Wall Street Journal spiega che Stephen McIntyre è un uomo d'affari canadese in pensione «che verifica i risultati e spesso pubblica gli errori che trova - inclusi alcuni presenti nel lavoro di Mann - sul suo sito web, Climateaudit.org. Egli si è distinto per aver costretto Mann a pubblicare una correzione in uno dei suoi giornali più famosi» 28.
Eppure, di fronte alla colossale frode scientifica del riscaldamento globale antropogenico, i Vescovi statunitensi continuano a portare avanti il Catholic Climate Covenant, trascurando il loro dovere di preservare la fede «integra e inviolata» 29, e ignorando i veri mali che dovrebbero combattere.
Ad esempio, non esiste una coalizione cattolica delle dimensioni e della portata del Catholic Climate Covenant istituito dai Vescovi, per promuovere il messaggio realmente urgente di Nostra Signora di Fatima, secondo cui «l'uomo deve cessare di offendere Dio che è già troppo offeso», che i cattolici dovrebbero recitare il Rosario ogni giorno, fare i primi cinque sabati in riparazione dei peccati e per evitare l'«annientamento di varie nazioni». Ciò equivale a ignorare le Sue richieste.
«L'uomo deve cessare di
offendere Dio che è già
troppo offeso».
Quand'è stata
l'ultima volta che i Vescovi
statunitensi hanno inviato
materiale educativo e
promozionale alle loro
19.000 scuole parrocchiali -
in inglese e in spagnolo -
per incoraggiare gli scolari ad impegnarsi
ad esaudire le richieste della
Madonna a Fatima?
I Vescovi non hanno
istituito una coalizione
nazionale delle dimensioni
del
Catholic
Climate Covenant
per combattere in
modo militante contro
l'aborto, nessuna coalizione
nazionale di queste
dimensioni per opporsi ai
politici abortisti, nessuna
coalizione nazionale di
queste dimensioni per
combattere l'agenda omosessualista.
No! Il vero messaggio
soprannaturale della Chiesa
riguardo i dovere dell'uomo
verso Dio, e il dovere
degli ecclesiastici di
creare un ordine sociale
veramente cattolico è
stato eclissato da questo «obbligo» alla moda di
combattere il riscaldamento
globale, che è diventato
improvvisamente un requisito
centrale per i cattolici.
I
nostri uomini di chiesa sono
stati ingannati dalle forze
anti-umane dell'ambientalismo
per diventare i portavoce
dell'agenda ambientalista,
piuttosto che seguire in
primo luogo il mandato di
Gesù Cristo: «Andate
dunque e ammaestrate tutte
le nazioni, battezzandole
nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito
santo, insegnando loro ad
osservare tutto ciò che vi
ho comandato» (Mt
28, 18-19).
«Andate
dunque e ammaestrate tutte
le nazioni...».
Nel contesto
odierno, questo include in
particolare l'imperativo di
riconquistare alla Chiesa i
milioni di cattolici che se ne sono andati a
causa delle devastazioni
causate dalla rivoluzione del
Vaticano II, e di lavorare
per la conversione dei non
cattolici all'unica vera
Chiesa, al di fuori della
quale non c'è salvezza.
Allo
stesso modo, il dovere di
preservare integro e
inviolato il vero dogma
cattolico nelle nostre
scuole, nelle università e
nei seminari, di fare sì che
sia celebrata una vera Messa
cattolica nelle parrocchie e
praticata una vera leadership nella
lotta per la Regalità
Sociale di Cristo è
stato eclissato da questi
ecclesiastici che
seguono ciecamente le
tendenze della sinistra più
estrema.
Si
danno un gran da fare per
una causa sociale
contraffatta. Tuttavia,
partecipando a questa
crociata contro il
riscaldamento globale, i
leader e i fedeli cattolici
moderni possono fingere di
far parte di una grande
forza morale a beneficio
dell'umanità. Vediamo cosa è
successo. Questi cattolici
«impegnati» non hanno
convertito il WWF al
cattolicesimo.
Al contrario,
il WWF, che è favorevole
all'aborto, ha
convertito gli ecclesiastici
all'ambientalismo.
Tragicamente, il «rinverdimento»
della Chiesa è qualcosa che
non riscontriamo solamente
presso i Vescovi
del mondo, ma anche ai vertici
più alti del Vaticano.
Il
«papa verde»
Benedetto XVI è stato
proclamato il «Papa più
verde della storia»
30.
Vari fattori hanno
contribuito a questo
appellativo.
A luglio, il Vaticano ha
annunciato che il
messaggio per la
Giornata Mondiale della
Pace di Benedetto
XVI per il 2010 avrà un
tema ambientale: «Se
vuoi coltivare la pace,
prenditi cura del creato»
31;
John Allen, del
National Catholic
Reporter, si è
rallegrato del fatto che
durante i vespri del 30
luglio, Benedetto XVI
«ha fatto un riferimento
breve ma inequivocabile
al gesuita Pierre
Teilhard de Chardin, che
è ampiamente considerato
il santo patrono
dell'ecologia cattolica»
32.
(Peccato che Padre
Pierre Teilhard de
Chardin s.j. sia stato
condannato ufficialmente
dalla Chiesa mediante un
monitum del
Sant'Uffizio del 1962
per via del suo
panteismo evoluzionista...;
N.d.T.);
Benedetto XVI è stato
elogiato per aver
installato pannelli
solari nella sua casa
privata a Ratisbona, in
Germania, progettati per
fornire energia alla
rete elettrica tedesca;
Nel 2008, Joseph
Ratzinger ha fatto
installare pannelli
solari sul tetto della
sala delle udienze in
Vaticano, un progetto
che ha vinto l'Euro
Solar Prize di
quell'anno;
Sempre nel 2008, il
Vaticano ha annunciato
di aver firmato un
accordo per diventare il
primo Stato «carbon
neutral» in Europa.
Una «foresta climatica
vaticana» è stata creata
nel Parco Nazionale
Bükk, in Ungheria,
per compensare le
emissioni annuali di
anidride carbonica del
Vaticano.
Sopra: il cattolico ultra
progressista John Allen
incontra Benedetto XVI.
Scrive
John Allen: «Una fetta di
terra abbastanza grande da
assorbire la quantità di
carbonio che il Vaticano
emette in un anno è stata
coltivata con nuovi alberi».
Planktos/KlimFa, la
società internazionale di
«eco-restauro» che ha
contribuito a creare la
«foresta climatica
vaticana», si è anche
impegnata a «collaborare
con il Vaticano per
calcolare le emissioni di
anidride carbonica delle
singole chiese cattoliche
nel mondo e per offrire modi
per rendere più verdi le
loro emissioni di carbonio»
33.
Si può solo immaginare cosa
avrebbero da dire gli
scienziati John Coleman e
Joseph D'Aleo sul
fatto che il Vaticano abbia
preso sul serio quella che
essi affermano essere una
frode scientifica. Il
meteorologo Coleman ha
dichiarato:
«Nel caso della truffa del riscaldamento globale, non ho
accettato i resoconti dei media. Invece, ho letto dozzine di
articoli scientifici. Ho parlato con numerosi scienziati. Ho
studiato. Ci ho pensato. So di avere ragione quando vi
assicuro che non c'è scampo alle teorie del cambiamento
climatico. L'impatto dell'uomo sul clima
non è catastrofico. Il nostro pianeta non è in
pericolo. È tutta una truffa, il risultato di
una cattiva scienza» 34.
Allo stesso modo, Joseph
D'Aleo, direttore della
meteorologia presso The
Weather Channel ed ex
capo del Comitato per
l'analisi e le previsioni
meteorologiche dell'American
Meteorological Society,
ha dichiarato:
«Siamo responsabili solo dello 0,001% di
questa atmosfera. Se l'atmosfera fosse un edificio di
cento piani, il nostro contributo antropogenico di CO2
sarebbe oggi equivalente al linoleum al primo piano»
35.
Tuttavia, come riporta John
Allen 36,
la posizione «verde» di
Benedetto XVI è alquanto
complessa, in quanto egli
desidera promuovere un'altra
«nuova sintesi», una sorta
di ecologia pro-vita e
teistica che tenga conto
della legge naturale
37.
In effetti, Benedetto XVI
vede l'interesse del mondo
per l'ecologia come
un'opportunità per
reintrodurre alcuni aspetti
della legge naturale.
Forse
questo approccio potrebbe
essere utile se si trattasse
di uomini dalla mente
aperta, ma l'apertura
mentale è qualcosa che i
bugiardi accademici del
movimento per i cambiamenti
climatici devono ancora
dimostrare. Una discussione
completa dei punti di forza
e di debolezza
dell'approccio di Benedetto XVI va oltre lo scopo di
questo articolo e potrebbe
essere ripresa in futuro.
Per ora possiamo dire
brevemente questo: essendo
innanzitutto un uomo del
Concilio, l'approccio di
Benedetto XVI è quello del
Vaticano II, in quanto
presuppone troppa buona
volontà da parte di coloro
che sono coinvolti in un
movimento che è
essenzialmente anti-Cristo.
Sopra: Padre
Ratzinger in giacca e cravatta nel 1969, quando era uno
degli elementi di punta di quello schieramento progressista
che solo pochi anni prima, con la complicità e l'avvallo di
Paolo VI (1897-1978), ha deviato il Concilio
trasformandolo in una vera e propria rivoluzione nella
Chiesa.
Come possiamo presumere la
buona volontà quando la
scienza fraudolenta, le
tattiche subdole, le
politiche di controllo del
governo in stile sovietico e
le feroci proposte di
aborto/controllo delle
nascite sono gli elementi
distintivi dell'attuale
movimento ecologico?
L'approccio di Benedetto XVI
consente a questo movimento di dettare
i termini del dibattito e
tratta i cultori odierni di
questo
ecologismo pagano come
un partner alla pari
nel dialogo, che la Chiesa
cattolica, agendo come una
«sorella maggiore», può
amorevolmente persuadere a
vedere la luce.
Il suo
approccio non permette di
neutralizzare l'enorme male e inganno di
questo movimento, cosa che,
triste a dirsi, molti
commentatori laici fanno con
molto più zelo e chiarezza
di quanto non lo faccia
Benedetto XVI. Inoltre,
il Vaticano, insieme
ai Vescovi degli Stati Uniti,
segue le mode del giorno,
piuttosto che essere essi
stessi coraggiosi
nell'indicare le vere priorità, e
chiedere che l'isteria del
riscaldamento globale sia
fermata e che le
affermazioni scientifiche
del riscaldamento globale
causato dall'uomo siano
esaminate scrupolosamente,
sentendo anche le opinioni
degli «scettici».
Sopra: quando
nel 2009 John Vennari (1958-2017) scrisse questo articolo
non sapeva che sul soglio di Pietro sarebbe salito un
Cardinale molto più «verde» di Benedetto XVI. Con la sua
Enciclica Laudato si' (del 24 maggio 2015), Francesco
si è totalmente schierato con l'agenda ambientalista creando
nuovi peccati ad hoc, come il non fare la raccolta
differenziata o il disperdere nell'ambiente la plastica...
Siamo alla follia.
E invece
vediamo il Vaticano parlare
di molti degli aspetti
discutibili dei presunti
cambiamenti climatici
38.
In breve, il tentativo di
Benedetto XVI di
«battezzare» l'ambientalismo
non è un baluardo efficace
contro l'attuale movimento
di ecologia mondialista.
Trattandolo come un
partner alla pari nel
dialogo, piuttosto che
lanciare un forte allarme
contro i suoi intenti
mortiferi, e seguendo i
consigli discutibili che
affermano che «l'impronta di
carbonio» del Vaticano può
essere propiziata piantando
una foresta a centinaia di
chilometri di distanza in
Ungheria,
Benedetto XVI conferisce una
legittimità ad un movimento
anti-vita, anti-scienza e
anti-Cristo.
Come vorremmo
che Benedetto XVI
sollecitasse l'istituzione
di gruppi competenti di
laici per opporsi con forza
alla falsa scienza del
riscaldamento globale
provocato dall'uomo; che li
esortasse a combattere in
modo militante le forze
anti-vita legate
all'ambientalismo moderno;
che smascherasse e
combattesse gli obiettivi
globalisti e totalitari di
questa ecologia pagana; e
che ricordasse che facendo
dell'ambientalismo una
questione centrale, si sta
ballando al ritmo di
eco-gruppi pro-aborto come
il WWF, che ha messo
in atto la strategia di
coinvolgere le religioni
nell'ambientalismo in modo
da dare al movimento un
«imperativo spirituale».
Sopra: il 14
aprile 2019, Francesco ha incontrato Greta Thunberg,
l'adolescente svedese divenuta l'araldo e il portavoce della
religione ambientalista. Sul cartello che tiene in mano è
scritto: «Unisciti alla battaglia per il clima» e un
invito a celebrare l'Enciclica Laudato si' il 24
maggio successivo.
Questo tipo di virile
opposizione sarebbe l'azione
di un ecclesiastico che ha
veramente letto e compreso i
«segni dei tempi». Nel
frattempo possiamo ancora
fare la nostra parte; in
qualunque modo possiamo, nel
nostro percorso di vita,
opporci alla falsa scienza
del riscaldamento globale
provocato dall'uomo, per
fare una guerra senza
compromessi contro l'aborto,
contro i nemici della
famiglia e della vita, che
sono gli elementi
costitutivi
dell'ambientalismo moderno,
e per smascherare e
combattere gli obiettivi
globalisti e totalitari di
questa ecologia pagana.
Sopra: Greta
Thunberg mostra orgogliosa la bandiera arcobaleno del
movimento LGBT per i diritti di omosessuali,
transessuali, transgender, ecc... Come dice Vennari, il movimento
ambientalista è parte di un agenda molto più vasta che vuole
eliminare la concezione stessa di famiglia e di società così
come l'ha voluta Dio.
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