titolo la sun valley conference

di Mark Dice 1

 

postato: 7 gennaio 2021

 

la piovra mediatica degli illuminati

 

Chi conosce e segue da tempo il nostro sito sa che amiamo occuparci di argomenti che vengono regolarmente ignorati dai mass media non perché privi di interesse, ma per via del loro contenuto ritenuto «politicamente scorretto». In passato, abbiamo pubblicato un articolo in cui, dati alla mano, viene dimostrato che negli Stati Uniti quella che un tempo era la fiorente e variegata industria dell'intrattenimento e dell'informazione, nel giro di una ventina d'anni è finita nelle mani di un pugno di multinazionali. Lo stesso processo è avvenuto per quanto riguarda la rete. Ricordate che negli anni '90 c'era la possibilità di scegliere tra diversi motori di ricerca, quasi tutti indipendenti? Oggi c'è solo Google. Gli altri rimasti sono pochi e usati da una percentuale irrilevante di utenti. Tramite acquisizioni e fusioni, Google è diventato il motore di ricerca per eccellenza, ma anche il più controllato... E che dire dei social network? Pochi e per nulla indipendenti. I loro ricchi proprietari si incontrano ogni anni a Sun Valley per prendere decisioni importanti lontano dalla luce dei riflettori e al riparo dalle domande indiscrete di curiosi giornalisti. Il tutto sotto lo sguardo vigile delle alte sfere della CIA e dell'NSA. Un tempo le guerre si combattevano sui campi di battaglia; oggi si può distruggere una nazione con un embargo o azzerando la sua economia in borsa. La tattiche sono cambiate, ma lo scopo è il medesimo. Annichilire l'avversario e la sua capacità di reazione. Oggi, gli oligarchi di turno vorrebbero imporci - apparentemente in maniera «democratica» - il loro Nuovo Ordine Mondiale sotto lo sguardo stordito di una popolazione sempre più assuefatta e indifferente a tutto ciò che accade intorno ad essa. Ma non tutti sono caduti nello stato letargico desiderato dai nuovi padroni. C'è chi resiste e denuncia le malefatte di questi banchieri e uomini d'affari internazionali. Parliamo di quei personaggi «indisciplinati» (pericolosi complottisti, cospirazionisti, ecc...) che forniscono versioni dei fatti diverse dalla vulgata diffusa dai media mainstream, e che quindi possono diventare pericolosi perché potrebbero «contagiare» altre persone. Meglio zittirli. Un rimedio sempre più facile visto che i pochi mezzi rimasti per denunciare i sordidi scopi di questi dittatori dell'informazione sono sotto il loro diretto controllo...

 

 

Uno strano raduno

 

Sebbene non sia apparentemente così sinistro come un incontro segreto del Gruppo Bilderberg o del Bohemian Grove, il raduno annuale dell'élite dei media denominato Sun Valley Conference è il luogo in cui i magnati dei mezzi di comunicazione si riuniscono per coordinare le convergenze dei media mainstream, dei social media e della tecnologia emergente.

 

Ogni luglio, fin dal 1983, un piccolo gruppo di investitori d'élite, di personalità politiche e di geni della tecnologia si incontrano per una settimana nella piccola città di Sun Valley, nell'Idaho, per sviluppare accordi di investimenti, acquisizioni di media e concordare nuove tattiche di censura, strategie di filtraggio e politiche orwelliane sui termini di servizio per le principali piattaforme di social media.

 

Sopra: la Sun Valley Lodge, il luogo dove ogni anno si svolge la Conferenza.

 

La conferenza è organizzata da Allen & Company, una banca di investimenti di New York, fondata nel 1922, che ha una lunga storia di mediazione in importanti accordi con i media. I partecipanti includono:

 

I fondatori di Google (Larry Page e Sergey Brin);

 

 

I fondatori di Yahoo (David Filo e Jerry Yang);

 

david filo - jerry yang

 

I fondatori di Twitter (Jack Dorsey, Evan Williams, Noah Glass e Biz Stone) 2;

 

fondatori di twitter

 

I fondatori di Instagram (Kevin Systrom e Mark Krieger);

 

fondatori instagram

 

Il fondatore di Facebook (Mark Zuckerberg) e il fondatore di Microsoft (Bill Gates);

 

zuckerberg - gates

 

E la maggior parte dei nomi più importanti nelle startup tecnologiche e nei social media 3. La Sun Valley Conference è il luogo in cui le nuove società di media e i nuovi progetti sono stati acquisiti dai principali conglomerati mediatici che hanno visto in  anticipo che le piattaforme emergenti di social media e i siti di notizie indipendenti potevano rapidamente diventare una minaccia per i loro monopoli dell'informazione. Ecco alcuni esempi di accordi che sono stati conclusi in questa sede:

  • Nel 2009, Comcast ha acquisito NBC Universal;

  • American Online e Time Warner si sono fuse in AOL Time Warner 4;

  • Microsoft si è fusa con NBC per formare MSNBC, il canale di notizie economiche via cavo 24 ore su 24;

  • Instagram è stato acquisito da Facebook per l'incredibile somma di un miliardo di dollari, e la lista potrebbe continuare all'infinito.

È qui che Black Entertainment Television (BET), è stata acquisita da Viacom, rendendo il fondatore del canale Robert Johnson il primo miliardario nero d'America. Viacom ha poi trasformato BET da quella che doveva essere una rete dedicata alla cultura e alle questioni afroamericane, nella promozione degli aspetti peggiori della cultura nera e della musica rap mainstream. La cofondatrice Sheila Johnson, ex moglie di Robert Johnson, avrebbe poi rivelato di essersi «vergognata» per quello che Viacom aveva fatto di BET 5.

 

coniugi johnson - bet

viacom

Sopra: il logo di Viacom, uno dei sei monopoli televisivi statunitensi.

 

Questo incontro piuttosto ristretto e per lo più sconosciuto di Sun Valley funge da blocco all'asta riservato ad una manciata delle più grandi società mediatiche del mondo che si riuniscono per acquisire qualsiasi società emergente che possa minacciare i loro monopoli e che consente loro di cooptare piattaforme emergenti nella speranza di impedire ad una società di media veramente indipendente di diventare troppo potente. Nel 2007, il New York Times ha ammesso:

 

«Sì, individui di alto rango, molti dei quali hanno le mani sulle leve dell'economia dei media e dell'intrattenimento, si riuniscono in un unico luogo dove vengono indubbiamente condotti i migliori affari. Ma tutto ciò che è degno di nota viene tenuto nell'oscurità. In effetti, molto di ciò che realmente avviene è fuori dalla visuale» 6.

 

Come ha notato l'analista dei media Tricia Jenkins, nel suo libro The CIA in Hollywood, «lo scopo dell'incontro è discutere la strategia mediatica collettiva per l'anno successivo» 7.

 

tricia jenkins - the cia in hollywood

Sopra: Tricia Jenkins e il suo libro The CIA in Hollywood (2016).

 

Infatti, quando era il direttore della CIA, George Tenet è stato il relatore principale della Sun Valley Conference nel 2003 e nuovamente nel 2005 8. Dopo il suo ritiro dalla CIA, Tenet ha frequentato ancora regolarmente il convegno ed è stato fotografato lì nel 2008 e di nuovo nel 2012 9. A questi incontri ha partecipato anche l'ex direttore della CIA, il Generale David Petraeus, com'è consuetudine per il capo di questa agenzia 10.

 

cia tenet - petraeus

 

Il fatto che il capo della CIA sia un oratore regolare all'incontro dimostra che non di tratta solo di un divertente raduno dei magnati dei media per stabilire nuovi contatti e concludere accordi. Giacché è ormai venuta a galla l'abitudine della CIA di influenzare segretamente i film e programmi televisivi, il motivo della loro presenza alla Sun Valley Conference dovrebbe essere abbastanza ovvio.

La manipolazione dei social media

 

Barack Obama è stato considerato come il primo presidente degli Stati Uniti ad utilizzare i social media poiché quando è stato eletto per la prima volta, nel 2008, i social network come Facebook e Twitter erano appena entrati a far parte della vita quotidiana della maggior parte delle persone.

 

Un dirigente dell'amministrazione Obama di nome Cass Sunstein ha effettivamente sostenuto che il governo paga troll online per inondare siti web e video con commenti che tentano di screditare determinati contenuti considerati come contenenti «teorie complottiste» o come «estremisti». In altre parole, Sunstein ha ammesso che non si vuole esporre a critiche l'establishment o mettere in discussione troppo intensamente determinate politiche o funzionari governativi. Sunstein ha scritto:

 

«Suggeriamo una tattica distintiva per frantumare il nocciolo duro degli estremisti che propongono teorie cospirazioniste [...], per cui gli agenti del governo o i loro alleati (che agiscono virtualmente o nello spazio reale, apertamente o in modo anonimo) dovranno minare l'epistemologia guasta di chi li segue seminando dubbi sulle teorie e sui fatti stilizzati che circolano all'interno di tali gruppi, introducendo così una diversità cognitiva benefica» 11.

 

cass sunstein

 

Un altro piano governativo intitolato Blogs and Military Information Strategy («Strategia dei blog e dell'informazione militare») aveva proposto la stessa cosa alcuni anni prima per combattere la popolarità di alcuni blogger e giornalisti indipendenti. Si legge nel rapporto:

 

«Può valere la pena di prendere in considerazione l'assunzione di un gruppo di blogger per attaccare verbalmente una persona specifica o promuovere un messaggio specifico» 12.

 

cia - social network

 

Lo stesso rapporto ha suggerito al governo di hackerare blog popolari e di modificare le informazioni pubblicate per distruggerne la credibilità. Recita lo stesso rapporto:

 

«L'hackeraggio del sito e la modifica sottile dei messaggi e dei dati - solo poche parole o frasi - possono essere sufficienti per iniziare a demolire la credibilità del blogger presso il pubblico» 13.

 

hacker

 

L'informatore dell'NSA Edward Snowden ha rivelato che il governo aveva effettivamente costruito questo tipo di tecnologia e lo stava utilizzando attivamente. I documenti trapelati forniti da Snowden rivelano che l'NSA e le sue affiliate sono in grado di manipolare i sondaggi online 14 impedendo a certi video indesiderati su YouTube di diventare virali o di rimuoverli per false violazioni dei «termini di servizio» 15, o, al contrario, aumentando in modo fraudolento il numero di visualizzazioni sui video che si vuole di far apparire più popolari di quanto non lo siano realmente 16.

 

edward snowden

 

L'NSA può anche falsificare qualsiasi numero di telefono e indirizzo e-mail 17, e inviare messaggi a qualcuno facendo sembrare che provengano da altri. Il potere virtualmente illimitato dell'NSA nel mondo online di oggi è esposto in dettaglio nel mio libro Big Brother: The Orwellian Nightmare Come True («Il Grande Fratello: l'incubo orwelliano diventa realtà»). Un'ultima nota sulla censura e sui social media.

 

Dovrebbe essere noto che Facebook, un modo per condividere le informazioni (almeno nel momento in cui scrivo questo articolo) può - e lo fa - censurare regolarmente ciò che le persone pubblicano e manipolare quei post dei vostri amici che vengono effettivamente visualizzati nel vostro feed di notizie 18.

 

facebook control

 

Se un post contiene parole-chiave che Facebook ha stabilito per qualsiasi motivo che non devono diventare virali, i loro filtri impediscono semplicemente che il messaggio venga visualizzato anche nella maggior parte dei feed di notizie degli utenti 19. Facebook è stato colto più volte in flagrante, e quindi ha dovuto ammettere, anche se con una certa riluttanza, che manipola gli argomenti mostrati nei feed di notizie delle persone e conduce esperimenti usando tattiche per determinare com'è possibile influenzare l'umore e l'opinione delle persone su questioni specifiche 20.

 

Facebook è diventato un pericolo per la libertà di espressione (per non parlare della privacy...). Persone in tutto il mondo vengono regolarmente arrestate per «incitamento all'odio» dopo aver pubblicato critiche sulle politiche liberali e favorevoli al Nuovo Ordine Mondiale del loro governo 21. Questo non sta accadendo solo nei Paesi del Terzo Mondo; sta accadendo anche  in Inghilterra 22, in Scozia 23, in Germania 24, in Canada 25 e in altri Paesi apparentemente «liberi».

 

censura su facebook

 

Anche Twitter, il gigante dei social media, cestina alcuni hashtag e tweet di utenti popolari, in modo che i post vengano mostrati solo ad una piccola frazione di persone 26. Invece di bannare un utente che potrebbe attirare molta attenzione sulla sua persona (qualcosa che Twitter certamente non vuole), la tattica segreta del ghost banning o dello stealth banning viene impiegata nel tentativo di impedire alle persone di accorgersi che i tweet vengono censurati 27.

 

Il cofondatore e amministratore delegato di Twitter, Jack Dorsey (insieme alla maggior parte dei massimi dirigenti dell'azienda) è un liberal; e ci sono prove crescenti che la piattaforma utilizzi i proprî algoritmi orwelliani per limitare la portata di account di contro-informazione e dei messaggi che pubblicano 28.

 

twitter spia

 

La maggior parte delle minacce di morte o delle molestie rivolte ai bianchi o ai conservatori fatte dai sostenitori di Black Lives Matter passano senza che gli account degli autori vengano bloccati o sospesi per violazione dei termini di servizio 29. Il sito premia anche gli attivisti online liberali (in realtà troll) con ambìti segni di spunta, mentre rifiuta continuamente di verificare gli indipendenti più famosi, e in alcuni casi persino li ignorano nel tentativo di diminuire la loro credibilità 30.

 

Sfortunatamente, la stragrande maggioranza delle persone (almeno in questo momento) non si preoccupa o non riesce a capire la complessità, gli effetti e i precedenti pericolosi che questo tipo di manipolazione delle informazioni, della censura e dell'applicazione selettiva dei termini di servizio ha sulla società e sulla libertà di espressione. Quel che è peggio è che molte persone ora si impegnano nell'autocensura per paura che ciò che pubblicano possa mettere a rischio la chiusura del loro account a causa dell'applicazione di pregiudizi politici e dei termini di servizio messi in atto dall'agenda delle principali società di social media 31.

 

censura web

 

Per concludere, tutto ciò viene coordinato nella Sun Valley Conference per decidere quali piattaforme social media diverranno mainstream, e quindi le integrano con le agenzie di intelligence e con le forze di polizia in modo da diventare gli occhi e le orecchie del Grande Fratello 32. Un altro pericolo di censura è emerso nell'uso degli e-book, che hanno sostituito i tradizionali tascabili e i libri con la copertina rigida, e che ora molti leggono con i loro tablet o con i loro telefonini.

 

Se da una parte gli e-book possono essere convenienti, dall'altra va detto anche che sono vulnerabili perché possono essere fatti sparire nel buco della memoria orwelliana, non solo a causa di una batteria scarica, di un virus o di un guasto al tablet, ma anche in altri modi. Un caso interessante che ha coinvolto il Kindle e-reader ha dimostrato che Amazon ha eliminato in remoto i contenuti dai dispositivi delle persone a loro insaputa o senza il loro consenso. Nel 2009, è emersa la notizia che Amazon aveva cancellato copie a distanza di - ironia della sorte - 1984 di George Orwell (1903-1950) dai dispositivi delle persone dopo che aveva scoperto che l'editore non possedeva effettivamente i diritti su questo libro 33.

 

george orwell - 1984

Sopra: George Orwell e il suo capolavoro 1984.

 

Questo articolo è stato estratto dall'opera The Illuminati in Hollywood, di cui consigliamo caldamente la lettura. Purtroppo è stato pubblicato solo in lingua inglese...

 

Chi è interessato all'acquisto può cliccare sulla copertina sovrastante per andare direttamente sulla pagina di Amazon in cui il libro è (per ora) in vendita.

 


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Note

 

1 Traduzione di un estratto (pagg. 45-53) dall'originale inglese The Illuminati in Hollywood (The Resistance Manifesto, San Diego 2016), a cura di Paolo Baroni.

2 Cfr. M. Liedtke, «Herb Allen's Sun Valley Media Summit a-Twitter About Tech», in USA Today, del 5 luglio 2009

https://abcnews.go.com/Technology/story?id=8007874&page=1

3 Cfr. R. Abrams, «Sun Valley Conference Guest List Includes Chris Christie, Mark Zuckerberg» («La lista degli ospiti della Sun Valley Conference include Chris Christie e Mark Zuckerberg»), in Variety, del 2 luglio 2013

https://variety.com/2013/biz/news/exclusive-sun-valley-conference-guest-list-includes-chris-christie-tony-blair-mark-zuckerberg-see-complete-list-1200504037/

4 Cfr. M. Dolgow, «Where Vacationing Media Moguls Enjoy More Than Scenery» («Dove i magnati dei media si divertono più che in altri scenari»), in Businessweek, del 9 luglio 2012

https://www.bloomberg.com/news/articles/2012-07-09/where-vacationing-media-moguls-enjoy-more-than-scenery

5 Cfr. L. Grove, «Sheila Johnson Slams BET» («Sheila Johnson stronca BET»), in The Daily Beast,  del 29 aprile 2010

https://www.thedailybeast.com/sheila-johnson-slams-bet

6 Cfr. D, Carr, «Business Casual» («Affari casuali»), in New York Times, del 13 luglio 2007.

7 Cfr. T. Jenkins, The CIA in Hollywood («La CIA a Hollywood»), University of Texas Press, 2013, pag. 50.

8 Cfr. J. Goldsmith, «Gang Talks Turkey at Sun Valley» («La combriccola parla turco a Sun Valley»), in Variety, del 10 luglio 2005.

9 Cfr. J. Flint, «Allen & Co.'s Sun Valley Conference to Focus on Foreign Affairs» («La Sun Valley Conferenze organizzata da Allen & Co. si focalizza sugli affari esteri»), in Los Angeles Times, del 10 luglio 2012.

10 Ibid.

11 Cfr. C. R. Sunstein, «Conspiracy Theories» («Teorie cospirazioniste»), in Harvard University­Harvard Law School, del 15 gennaio 2008, pag. 15.

12 Cfr. J. Kinniburgh-D. Denning, «Blogs and Military Information Strategy», pag. 20

https://apps.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a484929.pdf

13 Ibid.

14 Cfr. M. Masnick, «Latest Snowden Revelations Suggest GCHQ Is Just Like 4Chan Trolls, But With More Firepower» («Le ultime rivelazioni di Snowden suggeriscono che GCHQ è esattamente come 4Chan Trolls, ma con maggiore potere di fuoco»), in TechDirt, del 14 luglio 2014

https://www.techdirt.com/articles/20140714/10462727873/latest-snowden-revelations-suggest-gchq-is-just-like-4chan-trolls-with-more-firepower.shtml

15 Ibid.

16 Ibid.

17 Ibid.

18 Cfr. A. Hem «When Algorithms Rule Our News, Should We Be Worried or Relieved»? («Quando gli algoritmi regolano le nostre notizie, dovremmo essere preoccupati o sollevati»), in The Guardian, del 28 agosto 2014

https://www.theguardian.com/technology/2014/aug/28/algorithms-google-facebook-censorship

19 Cfr. S. A. O'Brien, «Facebook Censorship Under the Microscope» («La censura di Facebook al microscopio»), in CNN, del 4 febbraio 2016

https://money.cnn.com/2016/02/04/technology/online-censorship-facebook-twitter/index.html

20 Cfr. V. Goel, «Facebook Tinkers With Users' Emotions in News Feed Experiment, Stirring Outcry»Facebook armeggia con le emozioni degli utenti in un esperimento di feed di notizie, suscitando clamore»), in New York Times, del 29 giugno 2014

https://www.nytimes.com/2014/06/30/technology/facebook-tinkers-with-users-emotions-in-news-feed-experiment-stirring-outcry.html

21 Cfr. L. Brooks, «Man Arrested for Facebook Posts About Syrian Refugees in Scotland» («Uomo arrestato per alcuni post sui siriani rifugiati in Scozia»), in The Guardian, del 16 febbraio 2016

https://www.theguardian.com/uk-news/2016/feb/16/man-arrested-facebook-posts-syrian-refugees-scotland

22 Cfr. J. Lawless, «In UK, Twitter, Facebook Rants Land Some in Jail»«Nel Regno Unito, Twitter e Facebook ne sbatte in prigione»), Associated Press, 12 novembre 2012

https://www.mintpressnews.com/in-uk-twitter-facebook-rants-land-some-in-jail/40763/

23 Cfr. L. Deacon, «UK Police Arrest Man For "Offensive" Facebook Post About Migrants» («In Gran Bretagna la polizia ha arrestato un uomo per alcuni post su Facebook "offensivi" sui migranti»), in Breitbart, del 16 febbraio 2016

https://www.breitbart.com/europe/2016/02/16/british-police-arrest-man-for-syrian-migrants-facebook-post-promise-zero-tolerance-on-offence-online/

24 Cfr. «Facebook, Google and Twitter Agree German Hate Speech Deal» («Facebook, Google e Twitter concordano con le leggi tedesche sull'incitamento all'odio»), BBC, 14 dicembre 2015

https://www.bbc.com/news/world-europe-35105003

25 Cfr. T. Kott, «Think Canada Allows Freedom of Speech? Think Again» («Credi che in Canada ci sia la libertà di parola? Pensaci ancora»), in Huffington Post, del 19 dicembre 2012

https://www.actforcanada.ca/l/think-canada-allows-freedom-of-speech-think-again/

26 Cfr. A. Ohlheiser, «Tweets Are Disappearing on Twitter. Why»? («Alcuni tweet stanno scomparendo da Twitter. Perché»), in The Washington Post, del 30 ottobre 2015.

27 Cfr. M. Yiannopoulos, «Exclusice: Twitter Shadowbanning "Real and Happening Every Day" Says Inside Source"» («Esclusivo: Twitter "banna realmente certi messaggi e lo fa tutti i giorni"»), in Breitbart, del 16 febbraio 2016

https://www.breitbart.com/tech/2016/02/16/exclusive-twitter-shadowbanning-is-real-say-inside-sources/

28 Cfr. C. Chumley, «Twitter Accused of Censoring Conservatives» («Twitter accusato di censurare i conservatori»), WND, 29 aprile 2015.

29 Cfr. «Mark Dice Death Threats Approved by Twitter - "I will track you down & murder you"!» («Minacce di morte a Mark Dice approvate da Twitter - "Ti troverò e ti ammazzerò"!), YouTube, 1º dicembre 2015

https://youtu.be/SCuf3fQ9BFw

Naturalmente il video non si apre...

30 Cfr. A. Bokhara, «Twitter Declares War On Conservative Media, "Unverifies Breitbart Tech Editor Milo Yiannopoulos"» («Twitter dichiara guerra ai media conservatori, "non verificando il tech editor Milo Yiannopoulos di Breitbart"»), in Breitbart, del 9 gennaio 2016

https://www.breitbart.com/tech/2016/01/09/twitter-declares-war-on-conservative-media-unverifies-breitbart-tech-editor/

31 Cfr. A. Madrigal, «71% of Facebook Users Engage in "Self-Censorship"» («Il 71% degli utenti di Facebook utilizza l'"autocensura"»), in The Atlantic, del 15 aprile 2013

https://www.theatlantic.com/technology/archive/2013/04/71-of-facebook-users-engage-in-self-censorship/274982/

32 Cfr. J. E. Barnes, «U.S. Military Plugs Into Social Media for Intelligence Gathering» («L'esercito degli Stati Uniti si innesta nei social media per scopi di intelligence»), in The Wall Street, del 6 agosto 2014

https://www.wsj.com/articles/u-s-military-plugs-into-social-media-for-intelligence-gathering-1407346557

33 Cfr. B. Stone, «Amazon Erases Orwell Books From Kindle» («Amazon ha cancellato i libri di Orwell dal Kindle»), in New York Times, del 17 luglio 2009

https://www.nytimes.com/2009/07/18/technology/companies/18amazon.html

 

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