Il mondo ebraico del resto, lungi dall'essere un corpo monolitico, è attraversato da diverse correnti di pensiero assai diverse tra loro. Non tutti gli ebrei, ad esempio, condividono la politica del pugno di ferro adottata in questi ultimi decenni dal governo di Tel Aviv nei confronti del popolo palestinese (pensiamo in Italia a personaggi fuori dal coro come Moni Ovadia). Vi sono poi numerosi ebrei ortodossi (i Neturei Karta) che ritengono il sionismo un male e lo Stato d'Israele una bestemmia contro Dio.
Ebrei ortodossi manifestano contro il sionismo e contro lo Stato di Israele.
Senza contare tutti gli
ebrei pacifisti (non solo in Israele, ma anche sparsi in tutto il mondo) favorevoli alla creazione di uno
Stato indipendente palestinese. Detto questo, resta ora da capire
per quale ragione un manipolo di ebrei cerca di monopolizzare il
mondo dei media
Non c'è potere più grande nel mondo
odierno di quello in possesso dei manipolatori dell'opinione pubblica
in America. Nessun re o Papa dell'antichità, nessun sommo sacerdote
o conquistatore ha mai potuto avvalersi di un potere che somigliasse
anche solo lontanamente a quello che è nelle mani di una dozzina di
uomini che controllano i mass media americani (sia per le
notizie che per l'intrattenimento). Il loro potere
Per fare un esempio, ci sono
innumerevoli film e spettacoli televisivi in cui una coppia
omosessuale viene presentata come rispettabile e socialmente
apprezzata dagli altri personaggi. Generalmente, gli omosessuali
vengono dipinti come vittime talentuose e sensibili della
discriminazione. Gli immigrati clandestini vengono invece ritratti
come ottimi lavoratori che inseguono il «sogno americano».
Naturalmente, il loro ampio contributo al problema della crescente
criminalità nella nostra nazione e i danni sociali creati
dall'immigrazione selvaggia e
Ciò avviene non solo perché essi distorcono quello che
presentano, ma anche perché stabiliscono taciti confini e norme
basilari che determinano lo spettro lecito dell'opinione.
Ai telespettatori viene presentata l'illusione della diversità di
opinione fra le più importanti reti televisive,
Tutti i portavoce dei
media, senza eccezione, sono dell'opinione che il
«multiculturalismo» e la «diversità» non solo sono ormai una realtà
da accettare, ma anche una cosa positiva. Il mantra secondo
cui «la diversità è la nostra forza» riecheggia senza sosta non solo
nei nostri
La mancanza di una regolamentazione governativa in materia destinata all'industria delle telecomunicazioni non ha provocato un aumento della competizione, quanto piuttosto un'ondata di rapide fusioni di società e acquisizioni che hanno dato vita ad una manciata di conglomerati mediatici multi-miliardari. I più grandi di questi conglomerati sono cresciuti rapidamente distruggendo ogni tipo di concorrenza, e triplicando le loro dimensioni (soprattutto durante gli anni Novanta). Ciò ha virtualmente consegnato tutti i media americani nelle mani di un numero assai ristretto di uomini d'affari (quasi sempre ebrei). Ogni qualvolta guardate la televisione, sia da una piccola rete locale, via cavo o via satellite; ogni volta che seguite un documentario o un film al cinema o a casa; ogni volta che ascoltate la radio o un CD; ogni volta che leggete un giornale, un libro o una rivista, è più che probabile che le informazioni o l'intrattenimento di cui fruite sia stato prodotto e/o distribuito da una di queste quattro mega-società mediatiche:
- La Disney
La Walt Disney Company è il più grande conglomerato mediatico al mondo con un reddito annuale che si avvicina ai 39 miliardi di dollari. Nel 2005, il suo amministratore delegato Michael Eisner (un ebreo) si è dimesso dalla Disney dopo un voto di sfiducia da parte degli azionisti della società. Eisner era stato accusato da Roy Disney (1930-2009), il nipote di Walt Disney (1901-1966), di aver trasformato la Walt Disney Company in una «società rapace e crudele». Al suo posto è subentrato il suo assistente Robert Iger (anche lui ebreo), che ha assunto il controllo della società nel 2005.
Iger è un membro attivo del Comitato Aish HaTorah, un gruppo ortodosso sionista che incoraggia l'occupazione israeliana dei territori palestinesi, promuove l'identità ebraica, e si «impegna a divulgare precetti universali dell'ebraismo, primo fra tutti il perfezionamento del mondo» in accordo con valori ebraici. Direttamente sotto il controllo di Iger ci molte società di produzione televisiva (tra cui la Walt Disney Television, la Touchstone Television e la Buena Vista Television), e numerosi canali di cavo con più di 100 milioni di abbonati. Tra le società cinematografiche che fanno parte del Walt Disney Motion Pictures Group c'è la Walt Disney Pictures, la Touchstone Pictures, la Pixar, la Hollywood Pictures e la Caravan Pictures.
-
La News Corporation La News Corporation di Rupert Murdoch è attualmente il secondo conglomerato mediatico più grande al mondo, con un reddito annuo che supera i 30 miliardi di dollari. Essa possiede un gran numero di studios, di reti televisive (via cavo o via satellite), di giornali e di società editoriali. Il suo più grande studio cinematografico è la Twentieth Century Fox. La sue compagnie televisive e le reti via cavo includono tra le altre Fox Television Network, Fox News, FX Channel, Fox Sports, MyNetworkTV, ESPN Star Sports e DirectTV. Il braccio editoriale della News Corporation include News Limited, News International, Harper Collins, e pubblica il New York Post e il Wall Street Journal.
Nel 2005, la News Corporation, attraverso la sua subalterna Fox Interactive Media, ha acquisito il popolare social network MySpace. Il suo Fox News Channel, nonostante la reputazione di canale conservatore, ha giocato un ruolo-chiave nella promozione dell'agenda neocon, la destra americana che ha voluto le guerre in Iraq e in Afghanistan. I suoi conduttori hanno abbracciato quasi all'unisono e sostenuto il sionismo più aggressivo e la prospettiva di una società multiculturale e multireligiosa. Presentatori come Bill O'Reilly, Sean Hannity, Greta Van Susteren e Glenn Beck hanno tutti promosso servilmente l'agenda pro-Israele, supportata da tutte le più grandi personalità televisive.
Da sinistra: Bill O'Reilly, Sean Hannity, Greta Van Susteren e Glenn Beck.
Murdoch è nominalmente un gentile, ma c'è incertezza sulle sue ascendenze, 2 ed egli ha vigorosamente sostenuto il sionismo e altre cause ebraiche per tutta la sua vita. Nel 2009, Murdoch ha sostituto il suo vice ebreo Peter Chernin con il gentile Chase Carey. Tuttavia, anche sotto Carey, numerosi ebrei occupano posti-chiave nella compagnia: la News Corporation Digital Media (la ex Fox Interactive Media) è amministrata da Peter Levinsohn, mentre l'amministratore delegato di Fox News è l'ardente sionista Roger Ailes. Questi è stato consigliere di Ronald Reagan (1911-2004) e di George Bush Sr., ed è molto accreditato per le sue campagne di successo. Ailes è stato schietto nel suo appoggio al governo di Tel Aviv affermando: «Io difendo gli Stati Uniti, Israele e la Costituzione», un fatto che non è passato inosservato ai dirigenti di Fox News.
David Hirshey è il redattore esecutivo della Arpista Collins. Thomas Rothman è il presidente della Fox Filmed Entertainment. L'ebreo William Kristol è il redattore di uno dei più popolari giornali neocon, The Weekly Standard, pubblicato dalla News Corporation. Kristol è uno dei più importanti portavoce e intellettuali neocon. Egli è stato un aperto fautore della guerra in Iraq e della campagna israeliana del 2006 in Libano, che definì «anche la nostra guerra». Kristol è stato consigliere del repubblicano John McCain per la politica estera durante la sua campagna presidenziale, e continua tuttora a sostenere vigorosamente la necessità di un'azione militare contro l'Iran in difesa d'Israele.
-
Viacom Viacom è il terzo conglomerato mediatico più grande degli Stati Uniti, con un reddito che nel 2008 ha superato i 14 miliardi di dollari, Esso è di proprietà dell'ebreo Sumner Redstone (nato Murray Rothstein). Melvin A. Karmazin, un altro ebreo, è stato il numero due di Viacom fino a giugno del 2004, occupando la carica di presidente e direttore operativo. Pur rimanendo un grande azionista di Viacom, Karmazin si è spostato divenendo l'amministratore delegato di Sirius Satellite Radio, dove è stato un aperto sostenitore dell'eccentrico DJ ebreo Howard Stern. Karmazin è stato sostituito come vicepresidente e vicedirettore operativo dall'ebreo Leslie Moonves, affiancato da Tom Freston (forse ebreo pure lui). Moonves è un fedele sionista ed è pronipote di David Ben-Gurion (1886-1973), il primo premier nella storia dello Stato d'Israele. Moonves è anche presidente del Comitato ebraico Aish HaTorah per il Nord America.
Egli continua ad essere presidente e amministratore delegato della CBS, una delle più grandi affiliate di Viacom. Quest'ultima possiede molte reti televisive (via etere e via cavo) e società cinematografiche come CBS, MTV, VH1, Nickelodeon, BET, Comedy Central, Paramount Pictures, Dreamworks, Spike e molti altre. Viacom produce e distribuisce programmi televisivi per le tre reti più grandi del Paese, possiede trentanove stazioni televisive insieme ad altre 200 società affiliate alla CBS Television Network. Inoltre, essa è proprietaria di 185 stazioni radiofoniche inglobate nel suo gruppo radio Infinity, e può contare su altre 1.500 stazioni affiliate attraverso la CBS Radio Network. Il più grande studio cinematografico della Viacom è la Paramount Pictures, di proprietà della Dreamworks, il cui amministratore delegato è l'ebreo Brad Grey.
Sotto la
proprietà di Redstone, MTV e VH1 hanno continuato a
spingere prodotti oltre i limiti della degenerazione trasmettendo un buon
numero di nuovi reality a sfondo omosessuale come Strange
Love e Flavor of Love, mandando in onda il rapper
Flavor Flav (William Jonathan Drayton Jr.), un
tossicodipendente criminale più volte condannato, o A Shot at
Love with Tila Tequila, un programma in cui uomini e donne
Nickelodeon, con oltre 87 milioni di abbonati, è di gran lunga il più grande canale televisivo americano destinato ai piccoli dai quattro agli undici anni, e si sta rapidamente espandendo anche in Europa. La maggior parte dei suoi show non fanno ancora mostra di quella degenerazione sfacciata che è il marchio di fabbrica di MTV, ma Redstone sta spingendo gradualmente il contenuto presentato ai suoi giovanissimi telespettatori verso lo stesso veleno fornito da MTV con trasmissioni come True Jackson VP e altre.
Sopra: sul canale Nickelodeon, il Giorno del Ringraziamento del 2005 sono apparsi sullo schermo televisivo tanti occhi, tra cui anche l'Occhio onniveggente, un simbolo dell'occulto.
-
Time Warner
Nonostante le ristrutturazioni
avvenute a livello gestionale tra il 2005 e il 2010, la Time
Warner, precedentemente nota come AOL-Time Warner, rimane
il quarto conglomerato mediatico più grande al mondo con un reddito
annuale medio che si avvicina ai 47 miliardi di dollari.
Anche le società sussidiare della Time Warner sono per lo più dominate da dirigenti d'azienda israeliti. La DC Comics è guidata dall'ebreo Paul Levitz. A capo della Warner Bros. Entertainment c'è l'amministratore delegato ebreo Barry M. Meyer. Il suo vicepresidente esecutivo Jeff Robinov è anch'egli ebreo, come lo è Bruce Rosenblum, presidente del Warner Bros. Television Group. Meyer ha il controllo diretto su New Line Cinema, che ha prodotto film come Harold & Kumar Escape from Guantanamo Bay (Harold & Kumar - Due amici in fuga; 2008), e la serie horror Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta; 1974, 2013).
New Line Cinema è amministrata da un gran numero di dirigenti ebrei, come l'amministratore delegato Robert Shaye, il direttore finanziario Stephen Abramson, Stephen Einhorn, presidente della New Line Home Video, Jim Rosenthal, presidente di New Line Television, Ben Zinkin, vicepresidente esecutivo per il commercio e per gli affari legali, e molti altri. Il capo della CNN statunitense, Jonathan Klein, un ebreo, è stato sostituito nel settembre 2010 da Ken Jautz. Questo avvicendamento ha spianato la strada all'ebreo Scot Safron, che ha assunto la gestione della rete Headline News. Time Warner ha collaborato con l'amministratore delegato di 4Kids Entertainment, l'ebreo Alfred Robert Kahn, e con la CBS per produrre il pacchetto del sabato mattina CWKids. Questo blocco include Teenage Mutant Ninja Turtles, Yu-Gi-Oh! ed altri programmi. Kahn è stato criticato per aver diffuso cartoni animati per bambini sempre più violenti.
Sopra: nell'anime giapponese Yu-Gi-Oh! fanno la loro comparsa simboli dell'occulto come la Piramide e l'Occhio di Horus.
Il Parent's Television Council ha
affermato che i programmi per bambini della Warner Bros.
contengono «i
livelli più elevati di linguaggio offensivo, di abuso verbale, di contenuto
sessuale e di riferimenti offensivi». Nel 2009, a causa dei suoi profitti
in declino, i dirigenti di Time
Il padre di Bronfman, Edgar Bronfman Sr. (1929-2013) è stato presidente del World Jewish Congress, la più grande organizzazione ebraica al mondo. Dopo aver acquisito Warner Music Group, Edgar Bronfman Jr. ha immediatamente assunto il correligionario Lyor Cohen, nipote di un generale dell'esercito israeliano, come amministratore delegato del gruppo. Cohen, fondatore dell'etichette discografica Murder Inc. Records, è più conosciuto come pioniere nella promozione del gansta-rap e dell'hip-hop, due generi musicali i cui testi esortano esplicitamente i giovani neri a commettere atti di violenza contro i bianchi, contro gli agenti di polizia e contro le donne.
Sotto il comando di Cohen, il Warner Music Group ha firmato
contratti con artisti come
Jay-Z,
Marilyn Manson, Seal, Kid Rock, Missy
Elliott, Sean «P-Diddy» Combs, i
gangsta-rapper Boyz n
da Hood e molti altri. In questi ultimi anni, Bronfman ha
spinto in modo aggressivo per un'azione più vasta nel mercato
musicale di Internet. Irritato dal fatto che gli utenti di
YouTube caricano contenuti musicali di proprietà
- Altre compagnie mediatiche
La maggior parte delle compagnie minori di produzione televisiva e cinematografica odierna che non sono possedute dai quattro grandi conglomerati mediatici è anch'essa controllata da ebrei. La NBC Universal Inc, ad esempio, è un altro conglomerato mediatico nato nel 2004 dalla fusione di NBC e di Vivendi Universal (ora nota come Vivendi SA). La NBC fu fondata originariamente dall'ebreo russo Robert Sarnoff (1918-1997). Questi era noto per le sue spietate tattiche affaristiche e per la propensione a violare i diritti d'autore dei suoi concorrenti.
A partire dal 1971, prima della morte di Sarnoff, la NBC è cresciuta grazie ad una serie di fusioni e di acquisizioni fino a divenire un gigante multimediatico. Nella sua forma attuale, la NBC Universal è di proprietà della General Electric e della Comcast. Grazie ad un accordo raggiunto nel dicembre 2009, le azioni della Vivendi sono state rilevate dalla Comcast, il più grande provider americano via cavo. Ora la Comcast controlla il 51% delle azioni della società. Essa fu fondata da Ralph J. Roberts, da Julian A. Brodsky e da Daniel Aaron, tutti tre ebrei.
Da sinistra: Ralph J. Roberts, Julian A. Brodsky e Daniel Aaron, i tre fondatori di Comcast.
Il figlio di Ralph Roberts, Brian Roberts, ha ereditato dal padre la guida della società e ora ne è l'amministratore delegato. Egli ha vinto alcune medaglie d'argento giocando a squash in una squadra di ebrei americani ai Maccabiah Games, una specie di giochi olimpici per soli israeliti che si tiene ogni quattro anni in Israele. Fin dal rilevamento della NBC Universal da parte di Comcast, Roberts ha sostituito il presidente ebreo Jeff Zucker (ora alla CNN) con Stephen Bewkes, che a quanto pare sarebbe di ascendenze ebraiche. Mark Hoffman, il presidente ebreo di CNBC, lavora direttamente con Bewkes per sorvegliare la più grande rete di notizie affaristiche del mondo.
L'ebreo Ron Meyer è presidente e direttore operativo degli Universal Studios. L'ex presidentessa della Universal Pictures, l'ebrea Stacey Snider (ora ai DreamWorks Studios), è stata sostituito da Debbie Liebling, un'altra ebrea. Anche Mark Graboff, co-presidente della NBC Entertainment e della NBC Universal Television Studio è ebreo. NBC Television trasmette a più di 200 stazioni affiliate e la sua programmazione giunge quasi in ogni casa americana. NBC News trasmette un buon numero di notiziari inclusi Today, Meet the Press, Nightly News con Brian Williams, e Dateline NBC.
Attraverso il suo affiliato MSNBC,
NBC Universal offre televisione 24 ore su 24 e notiziari su
Internet in tutto il mondo. MSNBC è stata criticata per
il grande spazio riservato regolarmente a notizie di stampo liberal
commentate da Keith Olbermann e da Rachel Maddow, una
Entrambi sono israeliti. La Spyglass gira film per la DreamWorks SKG, una sussidiaria della Viacom e della Walt Disney Company. Spyglass è di proprietà della Cerebrus Capital Management, una delle più grandi società degli Stati Uniti. Cerebrus è amministrata dal finanziatore ebreo Steve Feinberg.
Tutti pensano che la
Sony sia sempre stata un conglomerato mediatico giapponese.
Nel 2009, il presidente giapponese
Ryoji Chubachi è stato
l'ultimo dirigente nipponico della Sony. Nel febbraio 2009,
Chubachi è stato sostituito da Howard Stringer. Questi, pur
dichiarando di essere di
Lynton controlla anche alcune sussidiarie della Sony, come la Metro-Goldwyn-Mayer, la United Artists e la Orion Pictures. Tutti i tre questi studios sono guidati da dirigenti d'azienda ebrei. La sezione musicale della Sony è il risultato di una fusione con il gigante mediatico Bertelsmann. Attualmente, la Sony BMG è una delle più grandi distributrici musicali al mondo. La Sony BMG è stata al centro di numerose controversie, incluso l'inserimento di software illegale su CD musicali che ha reso i computer dei consumatori più vulnerabili ai virus. Nell'ottobre del 2007, la Sony BMG ha iniziato a denunciare con successo diversi utenti musicali che condividevano questo software. La loro prima vittima è stata Jammie Thomas, una ragazza-madre che è stata condannata a pagare alla Sony BMG 1.920.000 dollari di danni per aver reso disponibili per lo scarico ventiquattro brani sul suo computer di casa.
É cosa risaputa che la maggior parte della produzione e della distribuzione di film fin dai primordi dell'industria cinematografica agli inizi del XX secolo è sempre stata controllata da un manipolo di israeliti. Quando nel 1966 Walt Disney morì, l'ultima barriera al dominio ebraico su Hollywood cadde, e alcuni ebrei riuscirono a mettere le mani sulla società che Disney aveva costruito. A partire da quel momento essi hanno avuto mano libera nell'industria cinematografica.
Nel 2009, i film prodotti da sette delle summenzionate compagnie - la Disney, la Warner Bros., la Paramount (Viacom), la Universal (NBC Universal), la 20th Century Fox (News Corp.), la DreamWorks e la Columbia (Sony) - hanno intascato il 90% degli incassi. Un tempo, il grande trio delle reti televisive era costituito da ABC, da CBS e da NBC. Col consolidamento degli imperi mediatici, queste tre reti non sono più entità indipendenti. Nondimeno, anche quando erano ancora indipendenti, ognuna di esse era controllato da ebrei fin dalla sua nascita:
Per molti decenni queste reti furono gestite da dirigenti ebrei, e le leve di comando non cambiarono quando queste reti furono assorbite da altre società mediatiche. La presenza ebraica nei notiziari televisivi rimane ancora oggi particolarmente forte.
Il decennio passato ha visto l'esplosione delle abitazioni americane che hanno un accesso a Internet. Le statistiche di Nielson/NetRatings dimostrano che oltre il 75% degli americani può accedere ad Internet dalla propria casa. Per i bambini e gli adolescenti si va intorno all'80%. Un numero crescente di americani naviga sul web per aver accesso alle notizie, al divertimento e all'informazione. Ora, la maggior parte delle classi scolastiche è dotata di computer che permettono l'accesso agli studenti bambini a fonti di informazione e al divertimento.
Come per i notiziari tradizionali e per i media per l'intrattenimento, un piccolo numero di società di Internet, controllato da una nuova élite avveduta di imprenditori che lavorano nel campo tecnologico, sorveglia su come la gente accede all'informazione pubblica, su come interagisce socialmente, su come comunica e persino su cosa compra. Dopo il crollo del Dot-com Bubble 4 nella prima parte di questo decennio, alcune società sono diventate dominanti nel campo delle comunicazioni di Internet, della tecnologia dell'informazione e del mercato. Come nel caso delle società mediatiche convenzionali, la presenza ebraica in questo settore è cresciuta in modo rapido ed esponenziale.
- Wikipedia
Wikipedia è stata fondata nel 2001 ed è rapidamente diventata la più grande enciclopedia collaborativa on-line del mondo. Gli articoli di Wikipedia vengono postati e incrementati da utenti registrati che restano anonimi, e possono essere compilati da chiunque. Nonostante questo fatto, la massa degli articoli di Wikipedia è regolarmente passata al setaccio da una combriccola ristretta di redattori abituali. Diversi nuovi utenti si sono lamentati del fatto che spesso le voci da essi curate sono state pesantemente rimaneggiate o completamente rimosse dalla cricca che sta al comando.
Negli ultimi cinque anni, Wikipedia è cresciuta tremendamente, e ora è una dei dieci siti web più visitati al mondo grazie soprattutto a Google, il motore di ricerca più popolare. Wikipedia è stata oggetto di critiche per la sua mancanza di accuratezza e per la pervasiva parzialità a riguardo di un certo numero di problemi sociali. Ciò nonostante, Wikipedia è divenuta una delle fonti di informazione più citate negli articoli di attualità, in quelli di ricerca e in altri tantissimi progetti. Wikipedia è stata fondato da Jimmy Wales, un imprenditore di Internet, e da Larry Sanger, un studente di dottorato dello Stato dell'Ohio. Jimmy Wales - che è ebreo - è stato anche il fondatore di Bomis, una sito dedicato alla ricerca di pornografia on-line 5.
Nel 2006, Larry Sanger è stato identificato come ebreo in un articolo pubblicato dal quotidiano israelita The Jewish Chronicle, ma altre fonti non sono della stessa opinione. Sanger ha lasciato Wikipedia nel 2002. Recentemente, numerosi gruppi pro-Israele si sono messi in luce per i loro loro sforzi collaborativi volti a ricompilare o a rimuovere materiale da Wikipedia che non fosse adulatorio nei confronti dello Stato di Israele. Alcune e-mail del gruppo sionista CAMERA (Commitee for Accuracy of Middle East Reporting in America) sono state pubblicate dal sito Web pro-palestinese Electronic Intifada (EI). Quest'ultima ha accusato CAMERA di «orchestrare una campagna segreta a lungo termine per infiltrarsi in Wikipedia e riscrivere la storia palestinese, spacciando pura propaganda per fatti, e assumere il controllo delle strutture amministrative di Wikipedia per assicurarsi che questi cambiamenti passino inosservati o incontestati».
Google, fondato nel 1998 dagli studenti universitari ebrei Larry Page e Sergey Brin è divenuto rapidamente il motore di ricerca di Internet più popolare al mondo e ha esteso la sua attività fino a divenire una società multimiliardaria. Attualmente Google è classificato come il sito Internet più visitato. Google ha quasi 20.000 impiegati e può contare su migliaia di server sparsi in tutto il mondo. Il suo reddito pubblicitario annuo supera i 10 miliardi di dollari. Brin è uno degli uomini più ricchi d'America con un capitale netto che supera i 18 miliardi di dollari. Man mano che è cresciuto, Google ha acquisito un numero sempre più elevato di piccole società.
Nel 2005, Google ha acquisito Keyhole Inc., che aveva sviluppato il software per Google Earth. Forse, il più grande sussidiario di Google è il conosciutissimo YouTube, il quale è stato acquisito nel 2006. L'amministratore delegato di YouTube è Chad Hurley, anch'egli ebreo. Hurley ha fatto molti viaggi in Israele per promuovere YouTube in questo Paese. Nel 2009, egli ha presieduto l'inaugurazione del canale personale di YouTube del presidente israeliano Shimon Peres.
Le società controllate da Google includono JotSpot, DoubleClick, GrandCentral, Postini, On2 Technologies e Teracent. Google ha collaborato anche con Time Warner per migliorare i risultati della ricerca per i video e per i film di questa società. Nonostante sia un cittadino americano, Brin ha sempre coltivato buoni rapporti con il governo israeliano, e nel 2008 è stato invitato dal presidente israeliano Shimon Peres, insieme ai dirigenti di Facebook, ad una conferenza a Gerusalemme dedicata all'influenza su Israele e sugli ebrei derivante dallo sviluppo tecnologico di Internet. Dal canto loro, Page e Brin hanno fatto grosse donazioni a numerose organizzazioni politiche e umanitarie filo-ebraiche.
Nel 2008, Brin ha donato 1 milione di dollari all'Hebrew Immigrant Aid Society, un'organizzazione ebraica di sinistra fondata originariamente alla fine dell'800 per assistere gli ebrei immigrati negli Stati Uniti, ma che oggi si occupa del trasferimento di immigranti terzomondisti negli Stati Uniti e in Europa. Nel 2009, Page e altri dirigenti di Google hanno sborsato 150.000 dollari per la festa dell'elezione presidenziale di Barack Obama e hanno generosamente contribuito alla sua campagna elettorale con grosse donazioni.
Sopra: il presidente Shimon Peres riceve Sergey Brin in Israele.
A partire dal 2004, Brin e Page sono stati oggetto di critiche per aver manipolato i risultati delle ricerche su Google censurando i siti web ritenuti offensivi per la comunità ebraica. Con l'aiuto dell'Anti-Defamation League (ADL), Google ha identificato centinaio di siti web considerati «oltraggiosi». La maggior parte dei siti critici nei confronti della persecuzione dei palestinesi, sebbene alcuni fossero gestiti da cristiani, sono stati efficacemente rimossi dai risultati di questo motore di ricerca. In altri casi Google ha cercato di rendere difficile l'accesso a questi siti all'utente medio di Internet.
I siti gestiti da estremisti di ogni risma o di pornografia hardcore, così come certi siti web di fondamentalisti religiosi non-cristiani, non sono stati censurati da Google. Questo motore di ricerca ha cooperato anche con i governi di Paesi stranieri per censurare il contenuto reso disponibile ai loro concittadini. Google ha creato dei filtri in Internet per Paesi come la Cina, la Francia, la Germania e la Gran Bretagna per limitare l'accesso a siti ritenuti pericolosi dai governi di queste nazioni. Di conseguenza, Brin e Page sono stati pesantemente criticati dai sostenitori della libertà di espressione per aver limitato l'accesso a punti di vista alternativi su temi controversi.
Facebook è divenuto rapidamente il più grande social network su Internet con oltre 350 milioni di utenti registrati in tutto il mondo. Esso è stato fondato nel 2004 all'Università di Harvard dagli studenti ebrei Mark Zuckerberg, Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz, e dal loro compagno di stanza Chris Hughes. Fin da quel tempo Saverin, nonostante avesse contribuito con un investimento iniziale in contanti per fondare la società, venne emarginato, e alla fine abbandonò Facebook. Con un capitale aggiunto fornito dall'ebreo Peter Thiel, il fondatore di PayPal, Zuckerberg ha trasformato Facebook in una società da 300 milioni di dollari all'anno. Nonostante il suo successo, Zuckerberg ha dovuto affrontare non poche difficoltà con i suoi collaboratori. Nel 2008, il co-fondatore Moskovitz se n'è andato con l'ebreo Justin Rosenstein, l'ex dirigente manager di Facebook (che era stato anche dirigente di Google), per formare una sua società.
Anche il direttore dello sviluppo degli affari Netanel Jacobsson e lo sviluppatore Charlie Cheever hanno lasciato la società. Zuckerman è stato criticato dal suo personale perché troppo esigente. Secondo un ex impiegato, «se fai un errore, un giorno sei "in", il giorno dopo sei "out", persona non grata». Come amministratore delegato di Facebook, Zuckerberg ha fatto in modo che la maggior parte dei posti di comando della sua società siano occupati da ebrei. Oltre a Zuckerberg stesso, il team di Facebook include il multimiliardario ebreo Jim Breyer. Questi è un membro senior di Accel Partners, una società di investimento che possiede oltre 200 società di ampio ventaglio che vanno dalla cura sanitaria alla biotecnologia, da Internet ai servizi multimediali. Accel, che nel 2005 ha investito in Facebook 12,7 milioni di dollari, opera nel settore dell'offerta di capitale a giovani società in Israele e in Europa. Breyer siede anche come membro del consiglio di società come la Marvel Entertainment and Wal-Mart.
Nel 2008, Don Graham è entrato in Facebook. Com'è noto, Graham è l'amministratore delegato e il presidente del consiglio di amministrazione della Washington Post Company. Egli è nipote del finanziere ebreo Eugene Isaac Meyer (1875-1959) che nel 1933 acquistò il Washington Post ad una vendita all'asta, e che più tardi divenne capo della Federal Reserve e primo presidente della Banca Mondiale. Marc Andreessen è uno dei pochi non-ebrei a capo di Facebook, anche se questo dato non può essere verificato con esattezza. Andreessen è stato uno dei fondatori originali di Netscape, il browser che lo ha reso improvvisamente multimiliardario. Nel 2009, oltre al suo lavoro in Facebook, Andreessen ha fondato la società di investimenti Andreessen Horowitz con il suo caro amico Ben Horowitz, un miliardario ebreo.
Horowitz è un grande investitore della Israel Seed Partners, una società che si occupa su come procurare tecnologia dell'informazione e società di scienze umane. Il responsabile delle relazioni pubbliche di Facebook è l'ebreo Elliot Schrage. Questi, un avvocato nel ramo del commerciale, è stato vicepresidente delle comunicazioni e degli affari pubblici in Google. Schrage è anche stato vicepresidente degli affari globali della Gap Inc., dove difese la società dalle accuse di sfruttare il lavoro minorile in fabbriche all'estero. Mentre lavorava nello studio legale Sullivan & Cromwell Schrage è stato anche responsabile per la sicurezza del consolidamento per la Disney quando Michael Eisner ha costruito Euro Disney a Parigi. Egli è anche membro senior del mondialista Council on Foreign Relations (CFR).
Sheryl Sandberg è direttrice operativa in Facebook e il secondo dirigente più potente dopo Zuckerberg. La Sandberg (che è ebrea) è stata vicepresidente delle vendite globali on-line e delle operazioni in Google. Essa è stata prima assistente nell'amministrazione Clinton del segretario del Tesoro Lawrence Summers. La Sadberg è sposata con l'ebreo David Goldberg, un ex responsabile del settore musicale di Yahoo!. Nel 2009, la Sandberg è stata chiamata a far parte del consiglio di amministrazione della Disney dall'attuale amministratore delegato Robert Iger, un segno che Facebook è ormai all'altezza degli altri grandi conglomerati mediatici.
Recentemente, Facebook ha iniziato a collaborare con il laboratorio della Stanford Persuasive Technology su un progetto intitolato peace.facebook.com, concepito per incoraggiare la comunicazione on-line tra gruppi etnici diversi. Il direttore del laboratorio della Stanford Persuasive Technology è il Dr. B. J. Fogg, uno scienziato che si è specializzato nell'uso della tecnologia informatica per manipolare il comportamento e le convinzioni degli esseri umani. Egli ha scritto ampiamente sull'uso di Facebook per forgiare l'opinione pubblica e influenzare la visione del mondo del pubblico su una gran varietà di temi.
- InterActive Corp
L'InterActive Corp (IAC) è una delle società mediatiche on-line più grandi al mondo, anche se meno conosciuta di quelle sopracitate, con un reddito che supera gli 1,4 miliardi di dollari l'anno. Essa possiede e dirige cinquanta società attraverso il globo, incluse Ask.com, Excite, Urbanspoon, Gifts.com, Life123, Match.com, Dictionary.com, e il popolare sito di video Vimeo. L'InterActive Corp è anche proprietaria di CollegeHumor.com, un sito che presenta contenuti sia originali che generati dall'utente contenenti materiale pornografico e umorismo volgare destinati ai giovani studenti universitari. Il presidente e amministratore delegato dell'InterActive Corp è Barry Diller, un ebreo omosessuale che ha creato questa società attraverso un numero di oculate fusioni e acquisizioni.
Egli è stato amministratore delegato della Fox Inc., della Paramount Pictures Corporation e di QVC Inc. Diller è anche l'attuale presidente di Expedia Inc., che dirige insieme all'ebreo Victor Kaufman. Expedia possiede numerosi siti web molto proficui dedicati ai viaggi, inclusi Expedia.com, Hotels.com e Hotwire.com. Il fatturato di Expedia si aggira intorno ai 3 miliardi di dollari l'anno. Diller è stato per lungo tempo un'istituzione della cosiddetta Velvet Mafia di Hollywood, un termine utilizzato per quei membri gay delle varie lobby politiche largamente composte da individui appartenenti all'élite del mondo della moda e dell'industria dell'intrattenimento negli Stati Uniti e in tutto il mondo.
Egli è ben conosciuto per le sue grandi donazioni in favore di numerosi gruppi LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender), incluso il Gay Men's Health Crisis, così come per la sua presenza regolare in occasione delle più importanti raccolte di fondi per i movimenti omosessuali. Diller, conosciuto per il suo temperamento esplosivo e per non lesinare umiliazioni in pubblico a quei dirigenti che ritiene non all'altezza della situazione, è uno degli amministratori delegati più pagati al mondo. Il suo compenso annuale totale si aggira intorno ai 300 milioni di dollari dalla InterActive Corp, e di 175 milioni di dollari da Expedia. Diller è stato il mentore di un buon numero di magnati mediatici ebrei che oggi sono all'apice della loro carriera.
Egli ha lavorato ed ha aiutato Michael Eisner mentre questi era presidente della Paramount Pictures prima di passare alla Disney Company. La presidentessa della Columbia Pictures, Dawn Steel (1946-1997), il cui padre di cognome faceva Spielberg, ha lavorato per Diller quando questi era alla Paramount, così come ha fatto l'ex presidente della Dreamworks Jeffrey Katzenberg. Diller è stato anche il mentore dell'attuale presidente della Federal Communications Commission (FCC), l'ebreo Julius Genachowski. Per un certo periodo, questi è stato responsabile per le operazioni commerciali nell'InterActive Corp. Da notare che egli ha potuto accedere alla carica di capo della Federal Communications Commission dopo essere stato presidente della Technology, Media and Telecommunications durante la campagna presidenziale del 2008 di Obama.
Dopo i telegiornali, i quotidiani sono
tradizionalmente la fonte più influente e vasta di notizie e di
informazioni sugli eventi di carattere nazionale e mondiale.
Tuttavia, con l'aumento di Internet le vendite e la
circolazione dei giornali negli ultimi cinque anni è drammaticamente
calata. Secondo la Newspaper Association of America, solo nel
2008, le entrate dovute agli annunci pubblicitari per i giornali
statunitensi sono
Solamente nel 2% delle città americane c'è più di un quotidiano, e la competizione fra le testate è spesso solo nominale, come accade tra le edizioni del mattino e quelle del pomeriggio che sono della stessa proprietà o sotto accordo. Gran parte della competizione è scomparsa grazie alle tattiche monopolistiche dell'Advance Publications, una società finanziaria appartenente alla famiglia ebraica Newhouse. Una delle tipiche tattiche adottate dall'Advance Publications consiste nel comprare uno dei due quotidiani in competizione per poi avviare una guerra pubblicitaria riducendo drasticamente gli introiti pubblicitari e guidando entrambi i giornali sull'orlo di fallimento.
A questo punto, l'Advance Publications può comprare anche l'altro giornale. Spesso entrambi i quotidiani continuano ad esistere: uno come edizione del mattino e l'altro come edizione della sera. A volte, tuttavia, uno dei giornali chiude i battenti lasciando i fratelli Newhouse proprietari dell'unico quotidiano di quella città. Nel 2001, i Newhouse hanno chiuso il Syracuse Herald-Journal, e siccome l'altro giornale di Syracuse, il Post-Journal, era già loro, hanno ottenuto il monopolio dell'informazione. L'impero mediatico della famiglia di Newhouse offre un esempio che va al di là della mancanza di vera competizione fra i quotidiani d'America: esso illustra anche l'appetito insaziabile che certe persone nutrono per tutti gli organi di controllo dell'opinione sui quali possono mettere le mani.
I Newhouse possiedono trentun quotidiani, incluse grandi ed importanti testate come il Cleveland Plain Dealer, il Newark Star-Ledger e il New Orleans Times-Picayune; così come la Newhouse Broadcasting, una società che raccoglie diverse stazioni televisive via etere e via cavo; il supplemento domenicale di Parade, con una tiratura di oltre di 35 milioni di copie alla settimana; una dozzina popolari riviste, come The New Yorker, Vogue, Wired, Glamour, Vanity Fair, Bride's, Gentlemen's Quarterly, Self, House & Garden, e tanti altri periodici di proprietà del gruppo Conde Nast. Il personale che lavora nei posti-chiave di queste riviste è - come ci aspettavamo - piuttosto kosher 6. La rivista Parade ce ne offre un esempio: il suo presidente ed editore è Randy Siegel; il suo vicepresidente e direttore creativo è Ira Yoffe; il suo redattore scientifico è David H. Levy; e il suo redattore per la salute è il Dr. Isadore Rosenfeld. Sono tutti ebrei. Questo impero mediatico è stato fondato da Samuel Newhouse (nato Solomon Neuhaus), un immigrato di origine russa.
Quando morì nel 1979 all'età di ottantaquattro anni, egli lasciò le sue partecipazioni azionarie mediatiche (del valore di 1,3 miliardi dollari) ai suoi due figli, Samuel e Donald. Grazie a numerose ulteriori acquisizioni, il valore netto dell'Advance Publications è cresciuto fino a raggiungere gli attuali 9 miliardi di dollari. L'acquisizione di molti giornali da parte della famiglia Newhouse è stata facilitata dalla struttura redditizia dei giornali stessi. In buona parte, i quotidiani non sono sostenuti dai loro abbonati, ma dai loro inserzionisti pubblicitari. É grazie agli introiti provenienti dagli inserti della pubblicità e non da pochi spiccioli che arrivano dai lettori che un giornale può permettersi di pagare lo stipendio del redattore-capo e dare un profitto al proprietario.
Ogni qualvolta i grandi inserzionisti di una città scelgono di favorire un giornale anziché un altro, quel giornale fiorirà mentre il suo concorrente è destinato a morire. Fin dall'inizio del XX secolo, quando il potere commerciale ebraico in America divenne una forza economica dominante, c'è stato un costante aumento del numero di giornali americani finiti in mani ebraiche, accompagnato da un persistente declino del numero di quotidiani gestiti da non-ebrei dovuto alle politiche pubblicitarie dei commercianti israeliti. Nondimeno, anche quando i giornali sono ancora di proprietà di non-ebrei, sono così dipendenti dal reddito pubblicitario in mani ebraiche che il loro editoriale e le notizie che riportano sono sottoposte ad una previa approvazione della lobby. La stessa cosa avviene per i giornali economici, perché chi paga comanda.
L'abbattimento della competizione e l'instaurazione di monopoli locali sulla diffusione delle notizie e delle opinioni ha caratterizzato l'aumento del controllo ebraico sui giornali d'America. L'abilità di certi israeliti di usare la stampa come strumento politico incontrastato non potrebbe essere meglio illustrato dagli esempi dei tre giornali più prestigiosi e influenti della nazione: il New York Times, e il Washington Post e il Wall Street Journal. Questi tre quotidiani, dominando i capitali finanziari e politici d'America, sono quelli che fissano il trend e l'orientamento per quasi tutte le altre testate. Sono loro che decidono quali sono le notizie e quali non lo sono a livello nazionale e internazionale. Essi generano le notizie; gli altri si limitano soltanto a copiarle. E questi tre giornali sono in mani ebraiche.
- Il New York Times
Il New York Times, che nel 2003 ha avuto una tiratura quotidiana di 1.119.000 copie, è la guida non-ufficiale per quel che riguarda il sociale, la moda, il divertimento, la politica e la cultura nazionale. É lì che l'alta società americana conosce quali libri comprare o quali film guardare; quali sono le opinioni più in auge o quali statisti, educatori, leader spirituali, artisti e uomini d'affari sono i veri personaggi in vista. Per alcuni decenni del XX secolo, esso è stato un giornale sinceramente americano. Il New York Times fu fondato nel 1851 da Henry Jarvis Raymond e George Jones. Nel 1896, dopo la loro morte, esso venne acquistato da Adolph Ochs (1858-1935), un ricco editore ebreo. Il suo pronipote Arthur Sulzberger Jr. è l'attuale editore e presidente della New York Times Co., mentre Michael Golden, anche lui ebreo, ne è il vicepresidente. Il vicepresidente senior delle operazioni digitali, l'ebreo Martin Nisenholtz, veglia sulla presenza massiccia del giornale su Internet.
La famiglia Sulzberger possiede anche, attraverso la New York Times Co., 24 altri giornali, incluso il Boston Globe acquistato nel giugno del 1993 per 1,1 miliardi di dollari; otto reti televisive e due stazioni radiofoniche; e oltre 40 notiziari sul web, inclusi NYTimes.com e About.com. Essa pubblica anche l'International Herald Tribune, il quotidiano in inglese più distribuito al mondo. Il New York Times News Service trasmette storie, notizie, servizi speciali e fotografie estrapolate dal New York Times ad altri 506 giornali, agenzie di stampa e periodici.
- Il Washington Post
Di importanza nazionale simile è il Washington Post che, grazie alle sue «fonti» sparse in tutte le agenzie statali a Washington, può mettere le mani su notizie fresche riguardanti il governo federale. Il Washington Post venne fondato nel 1877 da Stilson Hutchins (1838-1912), acquistato nel 1905 da John Roll McLean (1848-1916), e più tardi ereditato da Edward Beale McLean (1889-1941). Tuttavia, nel giugno del 1933, all'epoca della Grande Depressione, il giornale fu costretto al fallimento.
Esso venne acquistato ad una vendita all'asta da Eugene Meyer, un finanziere ebreo che era stato partner di Bernard Baruch (1870-1965), un israelita che era diventato lo zar dell'industria americana durante la Prima Guerra Mondiale e un personaggio-chiave nella costruzione del Nuovo Ordine Mondiale. Il Washington Post venne amministrato da Katherine Meyer Graham (1917-2001), figlia di Eugene Meyer, fino alla sua morte. Essa era l'azionista principale e presidentessa della Washington Post Company. Nel 1979, essa nominò suo figlio, Donald Graham, editore del giornale. Nel 1991, Donald divenne l'amministratore delegato della Washington Post Company e il suo presidente nel 1993.
Il giornale ha una tiratura quotidiana di 582.844 copie, e la sua edizione domenicale vende oltre 1 milione di copie. La Washington Post Company ha numerose altre partecipazioni azionarie mediatiche in giornali (la Gazette Newspapers, che include undici pubblicazioni militari, e la rivista El Tiempo Latino in lingua spagnola) e reti televisive(la WDIV a Detroit, la KPRC a Houston, la WPLG a Miami, la WKMG a Orlando, la KSAT a San Antonio e la WJXT a Jacksonville). Le varie stazioni televisive della Washington Post Company raggiungono approssimativamente 12 milioni di case, e il suo servizio di TV via cavo, Cable One, ha 699.000 abbonati. Le sue partecipazione azionarie su Internet includono Newsweek.com, Washingtonpost.com, Slate.com, BudgetTravel.com e Sprig.com.
- Il Wall Street Journal
Il Wall Street Journal, con una tiratura giornaliera che supera i 2,1 milioni di copie, appartiene alla Dow Jones & Company Inc., una filiale newyorkese della News Corporation di Rupert Murdoch. La Dow Jones & Company pubblica numerosi giornali e riviste, inclusi i settimanali finanziari Barron's, Far Eastern Economic Review, SmartMoney, e il quotidiano economico in lingua russa Vedomosti. Il loro Dow Jones Newswires fornisce notizie finanziarie in tempo reale a oltre 400.000 abbonati, ed esercita un'incredibile influenza sulle attività finanziarie dei brokers e degli analisti di tutto il mondo. Les Hinton (della News Corporation) è l'amministratore delegati della Dow Jones & Co., e l'editore del Wall Street Journal.
Nel 2009, Hinton è stato premiato dal Jewish Community Relations Council di New York per il suo stridente appoggio al sionismo e per essersi espresso in favore della politica spietata di Israele nei confronti dei palestinesi. La maggior parte degli altri quotidiani di New York è nelle stesse condizioni del New York Times e del Wall Street Journal. Nel gennaio del 1993, il York Daily News (con una tiratura di 632.000 copie giornaliere) è stato venduto dal magnate ebreo Robert Maxwell (1923-1991; nato Ludvik Hoch) al grande proprietario israelita Mortimer B. Zuckerman. Il New York Post, fondato da Alexander Hamilton (1755-1804), ora è sotto controllo ebraico con il vicepresidente senior della News Corporation Les Goodstein. Quello che un tempo era il quotidiano più vecchio della nazione ora è stato trasformato in uno dei più importanti portavoce neocon del Paese.
Permettendo ad una piccola lobby di controllare la diffusione delle notizie e il mondo dell'intrattenimento stiamo fornendo loro ben più di una mera opportunità di influenzare in modo decisivo il nostro sistema politico e, virtualmente, il nostro governo; stiamo anche consegnando nelle loro mani le menti e le anime dei nostri figli, i cui atteggiamenti e le cui idee vengono plasmate più dalla televisione e dai film che dai genitori, dalle scuole o da ogni altro tipo di influenza. I media dell'intrattenimento stanno cercando di persuadere un'intera generazione che l'omosessualità è uno stile di vita normale e accettabile, che la società multietnica e multireligiosa sia un bene da perseguire, ecc... Dobbiamo opporci alla propagazione di questo veleno e denunciare coloro che lo stanno diffondendo. É una nostra responsabilità.
Note
1 Vedi pagina web Oltre alla Cyrus, la Disney ha lanciato celebrità del calibro di Britney Spears, Christina Aguilera e Justin Timberlake. 2 Lo storico David Irving ha pubblicato informazioni provenienti da una fonte di alto livello secondo cui la madre di Murdoch, Elisabeth Joy Greene, era ebrea, ma la notiizia non è stata confermata. 3 Ciò nonostante, questa cantante ed ex pornostar statunitense di origine vietnamita ha osato attaccare pubblicamente la cupola degli Illuminati con queste dure parole pubblicate sulla sua pagina Twitter: «Voglio chiarirvi una cosa che so da molto, molto tempo [...]. Coloro che non sanno nulla di ciò che sto denunciando, probabilmente mi prenderanno per pazza, ma non mi interessa. Molti invece sanno benissimo quali sono questi "segreti" di cui parlavo […]. Se seguirete i miei post e ascolterete ciò che vi dirò nel tempo, potrete capire i messaggi subliminali e i suggerimenti che voglio lanciarvi. Innanzitutto voglio farvi notare come, negli ultimi tempi, i video musicali siano pieni zeppi di simboli e messaggi nascosti che provano la sottomissione dei cantanti a Satana. I nuovi video hanno toni oscuri e satanici. Non sto scherzando. In passato ho lottato con tutte le mie forze contro di loro, e devo ammettere che sono davvero potenti. Ma qualcuno deve pur opporsi e combattere per ripristinare la pace. Gente come Lady GaGa, Beyoncé, Rihanna, Miley Cyrus e moltissimi altri, ne fanno parte. Per favore, non prendere questa notizia alla leggera. Ti sembra incredibile, vero? Beh, sappi che è tutto vero. Avete mai sentito parlare di "patto col diavolo" per arrivare dovunque si vuole? Ecco, è tutto vero. Il diavolo esiste. Avete mai visto i film "Eyes Wide Shut" e "L'avvocato del diavolo"? Beh, dietro l’intrattenimento c'è uno schifo simile [...]. Spero solo che ci facciate caso la prossima volta che li vedrete in TV. Questa gente pratica rituali satanici in televisione davanti agli occhi di tutti, persino davanti ai vostri figli»! 4 Periodo (1997-2000) durante il quale la capitalizzazione dei mercati dei Paesi più industrializzati vide un rapido aumento del valore delle aziende attive nell'ambito di Internet e nei relativi settori. 5 Wales è stato anche il fondatore di Wiccapedia, l'enciclopedia on-line sulla neo-stregoneria da lui praticata fin dagli anni dell'Università. Inoltre egli è un grande ammiratore di Ayn Rand (vero nome Alisa Zinov'yevna Rosenbaum; 1905-1982), una scrittrice e filosofa ebrea capo-scuola dell'oggestismo, dell'individualismo e del libertarismo più sfrenato, tanto da essere stata una delle fonti di ispirazione di Anton Szandor LaVey (1930-1997), il fondatore della Church of Satan. 6 Kosher è una parola ebraica usata per identificare i cibi che sono conformi ai precetti della religione mosaica.
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