È solo rock ma uccide

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Le rockstars sono responsabili?

di David W. Cloud 1

 

postato: 29 giugno 2010

 

alice cooper

Questa immagine è stata estratta dalla cover dell'album Raise Your Fist and Yell («Alza il tuo pugno e grida»; MCA 1987), di Alice Cooper.

 

Presentazione

 

Una delle domande più importanti che pochi si pongono è quella inerente l'influenza della musica nella vita degli individui. Ecco in proposito l'opinione di personaggi famosi. Nel suo libro On Heroes, Hero-Worship and the Heroic in History («Sugli eroi, sull'adorazione degli eroi e l'eroico nella Storia»), lo storico, saggista e filosofo scozzese Thomas Carlyle (1795-1881) osserva:

 

«Chi mai, in parole logiche, può esprimere gli effetti che la musica ha su di noi? È una specie di discorso inarticolato e insondabile che ci conduce sul bordo dell'Infinito e ci permette per un momento di fissare lo sguardo su di esso» 2.

 

thomas carlyle - on heroes, hero-worship and the heroic in history

Sopra: Thomas Carlyle e la sua opera On Heroes, Hero-Worship and the Heroic in History.

 

Lo scrittore francese Anatole France (1844-1924) una volta disse che «le canzoni hanno rovesciato governi e imperi» 3. Nella sua opera  Darwin, Marx, Wagner, lo storico dell'Università della Columbia Jacques Barzun, autore di Pleasures of Music («I piaceri della musica»; 1951), ha parlato del «potere della musica di incarnare con precisione certe parti dell'esperienza umana che nessun altra arte può esprimere» 4.

 

anatole france - jacques barzun

 

Persino il filosofo scettico Friedrich Nietzsche (1844-1900) commenta nel suo Crepuscolo degli idoli: «Senza la musica la vita sarebbe un errore» 5. Il Dr. Howard Hanson (1896-1981), ex direttore della Eastman School of Music, scrive sull'American Journal of Psychiatry (volume IC, pag. 317) scrive:

 

«La musica è un'arte curiosamente sottile con innumerevoli e varianti connotazioni emotive. Essa è costituita da molti ingredienti, e a seconda delle proporzioni di questi componenti, può calmare o rinvigorire, nobilitare o volgarizzare, essere filosofica od orgiastica. La musica ha il potere di condurre sia al male che al bene».

 

friedrich nietzsche - Howard Hanson

 

Molti secoli prima, Platone (427-347 a.C.), che non era un predicatore fondamentalista, riteneva fosse giusto censurare alcuni tipi di musica perché temeva

 

«che i cittadini verrebbero corrotti dagli errori voluttuosi e condotti ad essere indulgenti verso certe emozioni immorali».

 

E queste non sono che alcune tra le tante voci che se da una parte pongono l'accento sull'enorme potere della musica sullo spirito umano, dall'altra mettono in guardia dai pericoli derivanti da un cattivo uso o strumentalizzazione di questa arte. Quella che segue è una rapida carrellata di affermazioni esplicite da parte di stelle del rock, produttori e scrittori che mettono in luce, senza peli sulla lingua, l'indole e la filosofia della musica moderna. La lettura di questo articolo è consigliata ai sostenitori del cosiddetto rock «cristiano» che pensano di poter «battezzare» questo genere musicale...

 

 

 

Il carattere e la filosofia veicolata dal rock

 

Le seguenti asserzioni sul carattere del rock sono di una lunga serie di persone. La maggior parte di esse proviene da rockstars o da ricercatori, da giornalisti, da critici musicali e da storici di parte che non sono ben consapevoli della vera natura di questa musica più di quanto non lo siano molti cristiani.

 

Il libro Rock Facts, che è stato pubblicato dal Rock and Roll Hall of Fame and Museum, a Cleveland, nell'Ohio, ammette che il rock non è solo un tipo di musica, ma è anche uno stile di vita. «Il rock è realmente divenuto una lingua universale [...]. Esso si riferisce anche ad un atteggiamento, ad un sentimento, ad uno stile, ad un modo di vivere» 6.

Debra Harry, del gruppo Blondie: «Gli ingredienti principali del rock sono [...] il sesso e la sfacciataggine» 7.

• Ted Nugent: «Il rock è la celebrazione totale del fisico» 8.

• John Oates, del duo Hall & Oates: «Il rock è sesso al 99%» 9.

• Frank Zappa (1940-1993), dei Mothers of Invention: «La musica rock è sesso. Il grande beat armonizza i ritmi del corpo» 10.

• Gene Simmons, bassista dei Kiss: «Ecco cos'è in fondo il rock: sesso insieme ad una bomba da cento megatoni, il beat» 11.

• James Connor: «Il meno che si possa dire è che il rock sta trasformando il sesso in qualcosa di casuale» 12.

• Jan Berry (1941-2004), del duo Jan and Dean: «Il battito palpitante del rock offre una liberazione sessuale vitale al suo pubblico adolescente» 13.

«Il sesso è stato il messaggio numero uno del rock fin dalla sua nascita» 14.

• Paul Stanley, chitarrista dei Kiss: «Il rock è sesso. Il vero rock non è basato sui pensieri cerebrali. Esso si fonda sulla natura più bassa dell'individuo» 15.

 

riquadro musicisti

 

• Andrew Loog Oldham, manager dei Rolling Stones: «Il rock è sesso e con esso devi colpirli (gli adolescenti) in faccia» 16.

Allan David Bloom (1930-1992), filosofo americano (notoriamente gay): «Il rock ha un'unica attrazione, un barbaro richiamo al desiderio sessuale - non all'amore, non all'eros, ma al desiderio sessuale sottosviluppato e incolto. Il rock consegna ai ragazzi, su di un piatto d'argento, con tutta l'autorità pubblica dell'industria del divertimento, tutto ciò che i loro genitori hanno sempre detto loro di aspettare fino al momento in cui sarebbero cresciuti e avrebbero capito» 17.

Simon Frith, ex critico musicale e sociologo inglese: «Noi rispondiamo alla materialità dei suoni del rock, e l'esperienza rock è essenzialmente erotica» 18.

• Mick Jagger, cantante dei Rolling Stones: «La migliore musica rock incapsula una certa energia - una certa rabbia - sia nei dischi che durante i concerti. Dunque, che il rock sia solamente rock non è sicuro [...]. Violenza ed energia: ecco cos'è realmente il rock» 19.

King Coffey, batterista dei Butthole Surfers: «Tutta l'idea del rock è offendere i tuoi genitori» 20.

Craig Chaquico, chitarrista dei Jefferson Airplane: «I concerti rock sono le chiese di oggi. La musica ti conduce su di un piano spirituale. Tutta la musica è Dio» 21.

Paul Kantner (1941-2016), dei Jefferson Airplane: «(Lo scopo della nostra musica) è quello di cambiare un sistema dei valori in un altro sistema... menti libere..., droga libera..., corpi liberi..., musica libera» 22.

Gail Pellert: «Fondamentalmente e quasi totalmente, il rock è una celebrazione della sensualità umana» 23.

 

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• Leonard Seidel, attore tedesco: «Il rock è uno stile di vita degenerato e corrotto, ed è alimentato dal linguaggio di un certo genere di musica» 24.

David Noebel, leader evangelico: «La verità è che il rock una cicuta morale. Esso è per natura una musica di ribellione demoniaca e di protesta. La droga e il sesso sono il suo arsenale» 25.

Fletcher Brothers, predicatori evangelici: «I temi inneggiati dal rock includono la ribellione, l'omosessualità, il satanismo, l'occulto, la droga, l'omicidio, il suicidio, l'incesto, la volgarità, il sadomasochismo e soprattutto il sesso libero» 26.

• Robert Pattison: «I suoi ammiratori vorrebbero far apparire il rock come qualcosa di rispettabile. La cosa non è possibile. Il rock piace perché è  volgare [...]. Il rock è la quintessenza della volgarità. Esso è crudo, triviale e di cattivo gusto» 27.

Da un annuncio pubblicitario apparso sulla rivista Rolling Stone: «Il rock è molto più di una semplice musica. Esso è il centro energetico di una nuova cultura e di una rivoluzione giovanile».

Granville Knight (1904-1982), fisico: «Non ho alcun dubbio circa l'effetto ipnotico di queste canzoni» 28.

Andrew Salter, psicologo specializzato in ipnoterapia: «La musica rock è un veicolo ideale per l'ipnosi individuale o di massa» 29.

John Fuller: «è stato dimostrato in particolare che la musica rock è al contempo potente e crea dipendenza, così come è capace di produrre una forma sottile di ipnosi in cui il soggetto, sebbene non completamente in stato di trance, è tuttavia in uno stato estremamente suggestivo» 30.

Graham Nash, dei Crosby Stills & Nash: «La musica pop è uno strumento di massa per condizionare il modo di pensare della gente» 31.

William Schafer: «Ciò che è innegabile del rock è il suo potere ipnotico. Esso ha afferrato milioni di giovani in tutto il mondo e ha trasformato le loro vite» 32.

Jimi Hendrix: «La musica crea degli stati d'animo, perché di per sé è una cosa spirituale. Con la musica si possono ipnotizzare le persone e dopo averle portate al punto più debole di resistenza, si può ordinare al loro subcosciente tutto ciò che si vuole» 33.

 

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David Winter, attore, coreografo e regista: «Il beat incessante erode il senso di responsabilità allo stesso modo dell'alcol [...]. Ti senti come preso da un implacabile flusso di suoni, al quale risponde qualcosa di basilare e primordiale insito nella natura umana» 34.

Daniel e Bernadette Skubik, psichiatri: «La musica rock comporta un condizionamento neurofisiologico con connotazioni o idee di sensazione, collegando tra loro aggressività e sessualità [...]. La nostra affermazione di base è che la musica rock stessa incita un collegamento comportamentale tra aggressività e sessualità» 35.

Little Richard (1932-2020): «Il rock non glorifica Dio. Non si può bere contemporaneamente dal calice di Dio e dal quello del diavolo. Io sono stato uno dei pionieri di questa musica, uno dei suoi creatori. So di quale materiale sono fatti i mattoni perché li ho costruiti io» 36.

Adam Ant: «Il sesso è veramente una parte eccitante del rock. Mentre ballo durante i concerti, ballo per "accendere" la gente. Quando danzo accendo ovviamente anche me stesso. Il ballo è una cosa sessuale, non credi»? 37 E ancora: «La musica pop ruota attorno alla sessualità. Credo che in essa ci sia anarchia, anarchia sessuale piuttosto che politica» 38.

Dr. David Elkind, psicologo, direttore dell'Eliot-Parson Departement of Child Study della Tufts University del Massachusetts: «C'è un sacco di potente stimolazione sessuale  - sebbene subliminale - implicita sia nel ritmo che nei testi della musica rock» 39.

Lita Ford: «Ascoltami: il rock non è la chiesa. è uno sporco affare. E anche tu puoi diventare sporco. Se sei una persona per bene, veramente per bene, non puoi né cantarlo né suonarlo» 40.

Malcolm McLaren (1946-2010), manager di diverse band punk rock: «Il rock è pagano, primitivo, della giungla, ed è come dovrebbe essere! Nel momento in cui cessasse di essere quello che è, morirebbe [...] il vero significato del rock […], che è sesso, sovversione e stile di vita» 41. «In un certo senso, tutto il rock è rivoluzionario. Attraverso il suo beat e il suono ha sempre implicitamente rifiutato ogni restrizione e ha celebrato la libertà e la sessualità» 42.

Ray Gosling, giornalista inglese: «Il rock è una bestia. Dietro ad ogni dolce doowop e bebop c'è una sessualità senza restrizioni e una comprensione per il diavolo: un'anarchia violenta, alla faccia di tutta l'armonia, della pace e del progresso. La gente può constatare che esso è così da quando è apparso e dal fatto che non è cambiato. Chiunque sia dotato di un po' di materia grigia dovrebbe rendersi conto che ci troviamo di fronte ad un problema» 43.

Graham Cray, vescovo anglicano: «La maggior parte della musica rock è usata come veicolo per la propaganda anticristiana» 44.

John Lennon (1940-1980), poco prima della sua morte: «La musica rock ha lanciato lo stesso messaggio fin dalla sua creazione. Essa è antireligiosa, antinazionalista e antimoralità. Ma ora capisco cosa si deve fare. Prima di lanciare il messaggio, bisogna addolcirlo con un po' di miele» 45.

 

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Dave Roberts, giornalista: «L'heavy rock è una musica del corpo progettata per aggirare il nostro cervello e indurre l'uditorio, con una brutalità inesorabile, in uno stato frenetico» 46.

Ted Nugent: «Il rock è il metodo primario perfetto per scatenare i nostri istinti violenti» 47.

Timothy Leary (1920-1996), guru del Movimento New Age e promotore dell'LSD: «Non ascoltare le parole; è la musica che ha il suo messaggio [...]. Mi sono "fatto" di musica un sacco di volte» 48.

Bob Dawbarn, giornalista del Melody Maker: «Il rock, se non ha realmente inventato l'adolescente, ha creato una spaccatura tra i seguaci del pop sotto i vent'anni e il resto della gente» 49.

George Lees, critico musicale: «La musica rock ha allargato l'inevitabile divario generazionale, trasformandolo da un fenomeno normale e assolutamente necessario in qualcosa di negativo, di distruttivo e di nichilistico» 50.

Colin Chapman (1928-1982), imprenditore britannico: «Nel suo ethos, il rock è così anticristiano, libertario, antiautoritario, associando l'infatuazione e l'attrazione sessuale con l'amore, e diffondendo la cultura della droga, che quando i cristiani presumono che quell'ethos possa servire per comunicare ai giovani il loro messaggio di abnegazione, di portare la croce e di seguire Cristo, il carattere di quella musica distorce tale messaggio» 51.

Ellen Willis (1941-2006), giornalista di sinistra, femminista e critico musicale: «Anche se la musica è cambiata negli anni, gli impulsi ribelli che l'hanno creata rimangono gli stessi [...]. Ancora una volta devo ricordare a me stessa l'attrattiva di base del rock: il suo carattere irriverente e insolente» 52.

Michael Ross (1911-1993), attore statunitense: «I Rolling Stones sono crudi, sciatti, selvaggi, oppressivamente intensi, vili, violenti, spregevoli, meschini, ipnotici, freddi, perversi, libidinosi, decadenti e auto-indulgenti rivoluzionari [...]. La loro musica è ruvida, nerboruta, insinuante [...]. Essa riflette il loro stile di vita» 53.

Timothy Tyler, attore e produttore americano: «La controcultura degli hippies è stata la prima musica amplificata in tutto il mondo» 54.

Tom McSloy, session man: «Il rock è viscerale. Disturba il tuo corpo. Ciò nonostante, ti accorgi che il tuo corpo freme, muovendosi con la musica [...]. Per entrare nel rock devi darti a lui, devi lasciarlo entrare, fluire con lui, al punto in cui ti consuma, e tutto il tuo essere può gustare, sentire o pensare cos'è la musica [...]. Ciò scatena la sensualità» 55.

 

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Frank Garlock (1930-2023), predicatore evangelico: «Se per caso una musica si è resa colpevole di associazione a delinquere, quella è la musica rock. Sarebbe impossibile stilare un elenco completo, ma ecco alcuni dei "soci" del rock: tossicodipendenti, rivoluzionari, ribelli, adoratori di Satana, emarginati, disertori, omosessuali e altri deviati, criminali minorili, Pantere Nere e Pantere Bianche, bande di motociclisti, bestemmiatori, suicidi, neopagani, praticanti del vudù, fallocrati, comunisti, lesbiche, immorali, promiscui, sostenitori del libero amore, della disobbedienza (civile e incivile), sodomiti, portatori di malattie veneree, discotecari, puttanieri, amanti di orge di ogni genere, dei night club, delle bettole, dei locali di spogliarelli, di film degeneri come Hair e Uncle Meat; e la lista potrebbero andare avanti all'infinito» 56.

Michael Moynihan, giornalista, editore e scrittore statunitense: «La musica rock ha sempre contenuto i semi del proibito [...]. Da lungo tempo, esso è un avversario di molti dei dogmi di base del cristianesimo» 57.

David Krebs, ex manager degli Aerosmith: «Quando ti riconosci in una certa cornice mentale, particolarmente orientata al sesso, non c'è niente di meglio del rock perché questo è lo stato d'animo in cui si trova la maggior parte delle star» 58.

U.S. News & World Report: «A differenza dei film a luci rosse e delle riviste porno, il rock viene trasmesso alla radio, nei concerti ed è disponibile su disco per ogni ascoltatore, senza restrizioni di età» 59.

U.S. News & World Report: «Lo stesso termine "rock'n'roll" è un vocabolo blues che sta per sesso, ribellione provocata e abbandono, esattamente gli stessi elementi proposti da questo nuovo stile musicale che urtarono la sensibilità degli adulti negli anni Cinquanta. "Quando stai crescendo" - ha affermato Jerry Kramer, uno dei più famosi produttori di video musicali - ami il rock per una ragione: perché il tuoi genitori non lo amano"» 60.

David Noebel: «La presente scena rock, l'eredità di John Lennon, è un gigante ritratto multimediale della degradazione, un mondo squallido di immoralità, di malattie veneree, di anarchia, di nichilismo, di cocaina, di eroina, di marijuana, di morte, di satanismo, di perversione e di orge» 61.

Hans R. Rookmaaker (1922-1977), critico d'arte olandese: «Una nuova musica è emersa, ancora completamente non intellettuale, con un ritmo che pulsa e voci che gridano; ogni parola e ogni pulsazione è carica di insulto adirato contro ogni valore occidentale […]. La loro protesta è insita nella loro musica e nelle loro parole. Chiunque pensa che tutto questo sia a buon mercato e non sia nient'altro che un divertimento non ha mai usato le sue orecchie» 62.

David Noebel: «Il rock è cattivo perché per la musica è l'equivalente di ciò che il dadaismo e il surrealismo sono per l'arte: atea, caotica e nichilistica» 63.

Irwin Silber, giornalista ed editore marxista: «La grande forza del rock dimora nel suo beat [...]. è una musica fondamentalmente sessuale, non puritana e una minaccia per i modelli e per i valori stabiliti» 64.

Martin Perlich, scrittore e produttore: «Il rock ha radicalizzato gli adolescenti perché li ha alienati dalle virtù tradizionali che essi non considerano più rilevanti» 65.

 

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Steven Tyler, cantante degli Aerosmith: «La musica rock è la droga più potente al mondo» 66.

Steven Tyler: «Il rock è sinonimo di sesso e non puoi separare le due cose. Semplicemente non funziona» 67.

Jerry Rubin (1938-1994), attivista di sinistra: «Il rock ha segnato l'inizio della rivoluzione […]. Abbiamo combinato gioventù, musica, sesso, droga, ribellione e tradimento, e questa è una combinazione difficile da eguagliare» 68.

Robert W. Butler: «I predicatori e i guardiani morali che alla nascita del rock ci avvertirono dei mali che questa musica avrebbe provocato non erano lontani dalla verità. Il rock - almeno com'è praticato dagli Who e da alcuni altri gruppi - è provocatorio, antisociale e rivoluzionario [...]. L'anarchia è tutto ciò che diffondono gli Who» 69.

Dimitri Zinovievich Tiomkin (1894-1979), compositore e direttore d'orchestra: «Nel rock c'è veramente poca melodia, poco senso nelle parole, solamente ritmo. Il fatto che la musica possa contemporaneamente eccitare e incitare è un fatto noto da tempo immemorabile [...]. Ora, con la nostra musica popolare, ci sembra che stiamo regredendo alla crudeltà […], e i ragazzi che ascoltano continuamente questo genere di suoni sono spinti al tumulto. Da tempo, non sono più rilassati, ragazzi normali» 70.

Chris Stein, manager rock: «Chiunque da per scontato che il rock sia sinonimo di sesso» 71.

Kevin Cronin, cantante dei REO Speedwagon: «Vivere sempre sull'orlo del disastro: ecco cos'è il rock» 72.

Chick Huntsberry, ex buttafuori: «Perché i giovani vanno a questi concerti? Perché in altre parole è il loro idolo, il loro dio. Essi amano il rock» 73.

Nick Tosches, scrittore e poeta statunitense: «Quello che ha fatto il rockabilly (Elvis Presley, Bill Haley, ecc...), una musica drasticamente nuova, è stato il suo spirito, una cosa che era ai confini della follia. "Good Rockin' Tonight" di Elvis non è stata soltanto una canzone festosa, ma un invito all'olocausto [...]. Il rockabilly era il volto di Dioniso, pieno della sessualità febbrile e di assurdità; esso ha fatto avvampare la pelle delle nuove casalinghe e ha fatto sì che i ragazzi da adolescenti si reinventassero come creature ardenti» 74.

Tom Robinson, punk rocker: «Dopo dieci anni di musica insulsa e brillante, stiamo ritornando a ciò che il rock dovrebbe essere: la musica della gente disgustosa, volgare e ribelle» 75.

 

 

 

 

«La violenza e la ribellione hanno agitato i loro pugni contro il mondo attraverso la musica rock fin dal suo nascere. Sebbene la ribellione, in una forma o in un'altra, sia presente nelle vite di molti giovani oggi, che covano continuamente rabbia e alienazione, l'ascolto ripetuto di questa musica ingigantisce e distorce quei sentimenti» 76.

Timothy White (1952-2002), giornalista ed editore: «Il rock è l'oscurità che avvolge i desideri segreti irrealizzati, e l'appetito che ti spinge a svestirli» 77.

Billy Poore, rocker: «Se pensate che il rockabilly sia stato soltanto musica, vi state sbagliando. Il rockabilly è sempre stato un'attitudine» 78.

Larry Nager, giornalista e scrittore: «Per la Memphis bianca, i piaceri proibiti di Beale Street erano sempre stati avvolti nei ritmi pulsanti del blues […]. Il rock di Elvis offrì quei piaceri, già familiari agli abitanti di Memphis, ad un nuovo pubblico» 79.

David Brinkley (1920-2003), presentatore televisivo: «Elvis Presley fu una delle poche persone dei nostri tempi che ha cambiato le cose [...]. Elvis ha cambiato le nostre pettinature, il modo di vestire, i nostri atteggiamenti verso il sesso e ogni gusto musicale» 80.

Roy Brown (1925-1981), compositore: «Ma ora sappiamo il vero significato di "Good Rockin' Tonight", sappiamo quello che voleva dire. Quando l'ho composta pensavo a quella ragazza nella camera da letto. Non ti voglio raccontare bugie. Ascoltami, scrissi per loro questo genere di canzoni. A quel tempo ero uno sporco gatto» 81.

Robert Palmer (1945-1997), critico musicale: «Il rock aspira alla liberazione e alla trascendenza, erotizzando lo spirituale e spiritualizzando l'erotico, perché quello è il suo diritto di nascita ecumenico» 82.

Robert Palmer: «Il rock ha sfidato le norme e i valori dominanti con un fervore genuinamente dionisiaco. Paragonato all'antico gozzovigliare dionisiaco - trance, stupri, sacrifici di animali fatti a pezzi con le mani nude e ingestione di carne cruda - un concerto rock è quasi familiare […]. Non dobbiamo mai dimenticare la nostra gloriosa eredità dionisiaca» 83.

Ellis Amburn, scrittore: «Il rock degli anni Cinquanta era rivoluzionario. Esso esortava le persone a fare qualunque cosa desiderassero, compreso l'abbandono di certe regole […]. A partire da Buddy Holly, la crescente cultura giovanile ricevette dal rock un messaggio di libertà che presagiva l'alba di un decennio di cambiamento sismico e di liberazione [...]. Nel 1958, Buddy Holly lasciò per la prima volta gli Stati Uniti, portando il rock - una musica estremamente sovversiva e libertaria - nel mondo intero [...]. Posando le fondamenta delle rivolte sociali e politiche, il rock divenne uno strumento decisivo per fomentare le folle nel decennio successivo» 84.

Tina Turner: «Il rock è divertente, pieno di energia, pieno di risate. è volgare» 85.

Bono, degli U2: «Il mistero e la malizia sono i due più importanti ingredienti del rock» 86.

Johnny Thunders (1952-1991), rocker: «Il rock è semplicemente un'attitudine» 87.

Patti Labelle, cantante R&B e soul statunitense: «Il rock è qualcosa di ostinato, ruvido, selvaggio, sudato, bagnato e semplicemente dissoluto» 88.

Il brano di Bill Haley (1925-1981) Rock the Joint incoraggia i giovani a liberarsi da ogni restrizione. Era una canzone che parlava del divertimento vandalico: «Stiamo per distruggere la cassetta della posta, spaccare il pavimento / Fracassare le finestre e bussare alla porta».

La canzone di Janet Jackson Control presenta la filosofia del rock: «è una storia sul controllo. Il mio controllo. Controllo di cosa? dico io. Controllo di quello che faccio, e ora voglio fare a modo mio […], seguire le mie idee. Voglio prendere la mia decisione; quando una cosa ha a che fare con la mia vita, voglio essere l'unica a decidere».

Gene Simmons, bassista dei Kiss: «Ciò che scrivo è carino come credere in un certo stile di vita di un'anima libera, di una persona libera, facendo fondamentalmente quello che vuoi tranne che fare del male a qualcuno» 89.

Neil Young, cantautore canadese: «Il rock è come una droga. Quando stai cantando e suonando il rock, sei sull'orlo principale di te stesso. Stai cercando di vibrare, di fare in modo che accada qualcosa. è come se ci fosse un non so che di vivo e di svelato» 90.

«Il rock parla di prendere la propria strada indipendentemente, senza curarsi della disapprovazione dei genitori» 91.

John Mellencamp, musicista e cantante: «Sesso, violenza e ribellione: tutto ciò è parte del rock» 92.

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Note

 

1 Traduzione di un estratto (pagg. 185-192) dall'originale inglese Rock Music Vs. the God of the Bible («La musica rock contro il Dio della Bibbia»; Way of Life Literature, Oak Harbor, 2000), a cura di Paolo Baroni.

2 Cfr. R. T. Tripp., The International Thesaurus of Quotations, Thomas Y, Crowell, New York 1970, pag. 419.

3 Ibid.

4 Cfr. J. Barzun, Darwin, Mrx, Wagner, Anchor, Garden City 1959, pag. 244.

5 Cfr. R. T. Tripp., op. cit., pag. 419.

6 Cfr. Rock Facts, 1996, pag. 7.

7 Cfr. Hit Parader, settembre 1979, pag. 31.

8 Cfr. Rolling Stone, del 25 agosto 1977, pagg. 11-13.

9 Cfr. Circus, del 31 gennaio 1976.

10 Cfr. Life, del 28 giugno 1968.

11 Intervista mandata in onda dall'emittente ABC durante la trasmissione Entertainment Tonight, il 10 dicembre 1987.

12 Cfr. Newsweek, del 6 maggio 1985.

13 Cfr. J. Blanchard-P. Anderson-D. Cleave, Pop Goes the Gospel, Evangelical Press, 1983.

14 Cfr. D.-S. Peters, Why Knock Rock? («Perché il rock palpita»?), Bethany House, Minneapolis 1984, pag. 67.

15 Cfr. J. Muncy, The Role of Rock: Harmless Entertainment or Destructive influence? («Il ruolo del rock: innocuo divertimento o influenza distruttiva»?), Jesus Care Ministries, Miamisburg 1989, pag. 44.

16 Cfr. Time, del 28 aprile 1967, pag. 54.

17 Cfr. A. D. Bloom, The Closing of the American Mind («La chiusura della mente americana»), Simon and Schuster, New York 1987, pag. 73.

18 Cfr. S. Frith, Sound Effects («Effetti sonori»), Pantheon Books, New York 1981, pag. 164.

19 Cfr. M. Gilmore, Night Beat: a Shadow History of Rock'n'Roll («Battito notturno: una storia tenebrosa del rock»), Bantam Doubleday Dell Publishing Group, New York 1998, pag. 87.

20 Cfr. S. Peters-M. Littleton, The Truth about Rock («La verità sul rock»), Bethany House, Minneapolis 1998, pag. 30.

21 Cfr. D.-S. Peters, op. cit., pag. 96.

22 Cfr. B. Fong-Torres, «Grace Slick with Paul Kantner», in The Rolling Stone Interviews, 1971, pag. 447.

23 Cfr. G. Pellert, Christian Rock, Gannett, New York 1985, pag. 23.

24 Cfr. L. J. Seidel, Face the Music («Di fronte alla musica»), Grace Unlimited Productions, Springfield 1988.

25 Cfr. D. Noebel, The Legacy of John Lennon («L'eredità di John Lennon»), Thomas Nelson, Nashville 1982, pag. 19.

26 Cfr. F. Brothers, Rock Report, Starburst Publishing, Lancaster 1987.

27 Cfr. R. Pattison, The Triumph of Vulgarity («Il trionfo della volgarità»), Oxford University Press, 1987, pag. 4.

28 Cfr. J. Blanchard-P. Anderson-D. Cleave, op. cit., pag. 20.

29 Ibid.

30 Cfr. J. Fuller, Are the Kids All Right? («I ragazzi sono a posto»?), Times Books, New York 1981.

31 Cfr. Hit Parader Yearbook, nº. 6, 1967.

32 Cfr. W. Schafer, Rock Music,  Augsburg Publishing House, Minneapolis 1972, pag. 79.

33 Cfr. Life, del 3 ottobre 1969, pag. 74.

34 Cfr. D. Winter, New Singer, New Song: The Cliff Richard Story («Nuovo cantante, nuova canzone: la storia di Cliff Richard»), Hodder & Stoughton Ltd, 1967.

35 Cfr. D-B. Skubik, The Neurophysiology of Rhythm («La neurofisiologia del ritmo»).

36 Cfr. The Dallas Morning News, del 29 ottobre 1978, pag. 14A.

37 Cfr. Rock Fever, maggio 1984, pag. 13.

38 Cfr. E. Barger, From Rock to Rock: the Music of Darkness Exposed («Dal rock alla roccia: la musica delle tenebre illustrata»), Huntington House, Lafayette 1990, pag. 93.

39 Cfr. D. Elkind, The Hurried Child («Il bambino precipitoso»), Addison Wesley Publishing Co., 1981, pag. 89.

40 Cfr. Los Angeles Times, del 7 agosto 1988.

41 Cfr. Rock, agosto 1983, pag. 60.

42 Cfr. Time, del 3 gennaio 1969.

43 Cfr.  BBC Radio 4, programma Crooning Buffoons; cit. in The Listener, dell'11 febbraio 1982.

44 Cfr. J.-M. Prince, Time to Listen, Time to Talk («Tempo di ascoltare, tempo di parlare»), in appendice; cit. in J. Blanchard-P. Anderson-D. Cleave, op. cit., pag. 86.

45 Cfr. J. Blanchard-P. Anderson-D. Cleave, op. cit., pag. 84.

46 Cfr. Buzz, aprile 1982. Buzz è una rivista inglese che parla di rock cristiano.

47 Cfr. Circus, del 13 maggio 1976.

48 Cfr. T. Leary, The Politics of Ecstasy («I politici dell'estasi»), Ronin Publishing, 1990.

49 Cfr. Melody Maker, del 10 febbraio 1968.

50 Cfr. High Fidelity, febbraio 1970.

51 Cfr. C. Chapman, «Modern Music and Evangelism» («Musica moderna ed evangelismo»), in Background to the Task, Evangelical Alliance Commission on Evangelism, 1968.

52 Cfr. TV Guide, gennaio 1979, pag. 15.

53 Cfr. M. Ross, Rock Beyond Woodstock («Il rock oltre Woodstock»), pag. 13.

54 Cfr. T. Tyler, «Out of Tune and Lost in the Counterculture» («Stonato e perduto nella controcultura»), in Time, del 22 febbraio 1971, pagg. 15-16.

55 Cfr. T. McSloy, «Music to Jangle Your Insides» («Musica per irritare le tue interiora»), in National Review, del 30 giugno 1970, pag. 681.

56 Cfr. F. Garlock, The Big Beat («Il grande beat»), Bob Jones Univ. Pr., 1971, pagg. 12-13.

57 Cfr. M. Moynihan-D. Søderlind, Lords of Chaos: The Bloody Rise of the Satanic Metal Underground («I signori del caos: la sanguinosa ascesa del movimento sotterraneo del metal satanico), Feral House, 1998, p. x.

58 Cfr. Circus, del 17 ottobre 1978, pag. 34.

59 Cfr. U.S. News & World Report, del 31 ottobre 1977.

60 Cfr. U.S. News & World Report, del 28 ottobre 1985, pag. 47.

61 Cfr. D. Noebel, op. cit., pag. 15.

62 Cfr. H. R. Rookmaaker, Modern Art and the Death of a Culture («L'arte moderna e la morte di una cultura»), Crossway Books, 1994, pagg. 188, 189.

63 Cfr. D. Noebel, op. cit., pag. 42.

64 Cfr. Sing Out, maggio 1965, pag. 63.

65 Cfr. The Cleveland Press, del 25 luglio 1969, pag. 1N.

66 Cfr. Rock Beat, Primavera 1987, pag. 23.

67 Dichiarazione rilasciata durante un'intervista andata in onda su Entertainment Tonight, dall'emittente ABC, il 10 dicembre 1987.

68 Cfr. J. Rubin, Do It! («Fallo»!), Touchstone, 1970, pagg. 19, 249.

69 Cfr. Kansas City Times, del 24 agosto 1979, pag. 6C.

70 Cfr. Los Angeles Herald-Examiner, dell'8 agosto 1965.

71 Cfr. People, del 21 maggio 1979. Per anni, Stein ha fatto coppia con Debra Harry dei Blondie.

72 Cfr. Newsweek, del 20 dicembre 1976.

73 Cfr. S. Peters-M. Littleton, op. cit., pag. 60.

74 Cfr. N. Tosches, Country: The Twisted Roots of Rock'n'Roll («Country: le radici perverse del rock»), Da Capo Press, 1996, pag. 58. Nella mitologia greca, Dioniso era il dio dell'orgia e della dissolutezza.

75 Cfr. Dictionary of American Pop/Rock, Schirmer Books, 1983, pag. 294.

76 Cfr. D.-S. Peters, op. cit., pag. 65.

77 Cfr. T. White, Rock Lives: Profiles and Interviews («Vite rock: profili e interviste»), Henry Holt & Co., New York 1990, pag. xvi.

78 Cfr. B. Poore, RockABilly: A Forty-Year Journey («Rockabilly: un viaggio di quarantun'anni»), Hal Leonard Corporation 1998, pag. 113.

79 Cfr. L. Nager, Memphis Beat: The Lives and Times of America's Musical Crossroads, St. Martin's, Press, New York 1998, pag. 154.

80 Ibid., pag. 216.

81 Cfr. R. Palmer, Rock & Roll: an Unruly History («Rock'n'Roll: una storia sregolata»), Harmony, 1995, pag. 15.

82 Ibid., pag. 72.

83 Ibid., pagg. 150-155.

84 Cfr. E. Amburn, Buddy Holly: a Biography, St. Martin's Press, 1996, pagg. 4, 6, 131.

85 Cfr. Rock Facts, pag. 12.

86 Ibid., pag. 12.

87 Ibid., pag. 14.

88 Ibid., pag. 17.

89 Cfr. WCCO-TV, Five P.M. Report, 18 febbraio 1983.

90 Cfr. M. Hart, Spirit Into Sound («Spirito nel suono»), 2000.

91 Cfr. Pop Machine; cit. in «Metallica? OK, but we still don't like the Rock and Roll Hall of Fame», in Chicago Tribune, 23 settembre 2008.

92 Cfr. B. Larson, Larson's Book of Rock, Tyndale House, 1982, pag. 170.
 

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