di Paolo Baroni
Premessa
Timothy Leary 1 viene universalmente riconosciuto come uno dei personaggi di spicco della controcultura americana e il guru dell'LSD e delle droghe psichedeliche che «aprono» le porte mentali della percezione. Pochi però conoscono la sua profonda ammirazione per gli insegnamenti del famoso mago nero inglese Aleister Crowley (1875-1947), di cui Leary pensava di essere la reincarnazione e di doverne continuare l'opera. Leary ammise anche la grande influenza che il mago nero esercitò sul rivolgimento sociale e morale che scosse il mondo occidentale alla fine degli anni '60.
Sopra: la controcultura.
In qualità di sostenitore dell'acido lisergico (LSD) negli anni '60, Leary coniò e rese popolare lo slogan «turn on, tune in, drop out», ossia «accenditi, sintonizzati». Accenditi: sveglia la mente, apri le porte della percezione. Sintonizzati: entra in sintonia con l'Universo, comprendilo, ascoltalo. Timothy Leary (1920-1996) studiò per un breve periodo al College of the Holy Cross nel Worcester, in Massachusetts, mal sopportando i severi insegnamenti dell'istituzione gesuita. Frequentò anche l'accademia militare di West Point, ma si ritirò dopo diciotto mesi. Nel 1943, ottenne la laurea in Psicologia dall'Università dell'Alabama. Ottenne anche un dottorato in Psicologia dall'Università della California nel 1950. Divenne professore assistente a Berkeley (1950-1955), capo ricercatore alla Kaiser Foundation (1955-1958) e oratore in Psicologia all'Università di Harvard (1959-1963).
Durante una vacanza in Messico, partecipando ad un rituale religioso dei nativi americani, provò dei funghi allucinogeni contenenti psilocybina (un alcaloide della famiglia della tryptamina contenuto in alcuni funghi quali la Psilocybe cubensis e la Psilocybe semilanceata). Questa esperienza cambiò decisamente la sua vita. Leary dirà più tardi: «Compresi più cose sulla mente umana durante quelle tre ore che nei precedenti vent'anni come studioso di psicologia». Appena tornò ad Harvard, nel 1960, Leary ed i suoi colleghi, fra i quali, il Dr. Richard Alpert (1931-2019), iniziarono a condurre ricerche sugli effetti della psilocybina e, successivamente, dell'LSD assieme agli studenti diplomati. Leary e Alpert vennero allontanati da Harvard nel 1963. I loro colleghi furono turbati dalla natura delle loro ricerche e dei genitori molto influenti si lamentarono presso l'amministrazione dell'Università riguardo alla distribuzione degli allucinogeni.
Non ancora scoraggiati, i due si trasferirono presso una grossa villa di New York chiamata Millbrook per continuare i loro esperimenti. In seguito, Leary scrisse:
Sempre nel 1963, assieme a Ralph Metzner, scrisse un libro intitolato The Psychedelic Experience, basato sul Libro Tibetano dei Morti 2.
Sopra: Richard Alpert (Baba Ram Das), The Psychedelic Experience e Il Libro Tibetano dei Morti.
L'era di Millbrook terminò in seguito alle frequenti incursioni della FBI. Negli anni '60, diventò promotore della diffusione delle sostanze psichedeliche alle masse. In quel periodo, grazie anche alla diffusione in occidente di religioni e filosofie orientali, gli psichedelici promettevano di raggiungere uno stato simile all'estasi e alla grazia da esse descritte, le droghe si diffusero in modo impressionante. Per questo motivo, Leary realizzò alcuni manuali per spiegarne l'utilizzo in sicurezza. Si stima che, dalla sua scoperta, fino 1970, l'LSD sia stata utilizzata da quasi due milioni di americani.
Sopra: i pacifisti sfilano con un cartello su cui è scritto «Sganciate l'acido non le bombe»!
A causa dei suoi atteggiamenti anticonformisti, venne dichiarato dal presidente Richard Nixon (1913-1994) come «l'uomo più pericoloso d'America». Scattarono delle severe leggi antidroga. Ci fu un processo e Leary fu condannato per possesso di droghe. Fuggì all'estero ma, nel 1965, fu arrestato ad un posto di blocco. Gli agenti trovarono nella sua auto una scatoletta d'argento contenente marijuana (probabilmente della sua figlia diciottenne Susan). Leary, per proteggere la figlia, dichiarò che la sostanza era di sua proprietà. La pena fu straordinariamente alta (la più alta mai emessa per possesso di marijuana) per un crimine di quel tipo: trent'anni di reclusione e 630.000 dollari di multa.
Sopra: l'arresto di Leary e la sua foto segnaletica.
Anche la figlia venne condannata a cinque anni di carcere. Quando giunse in prigione, gli fu dato un test psicologico che la prigione usava per assegnare ai reclusi il lavoro appropriato. Avendo creato egli stesso quel test, riuscì a dare le giuste risposte per ottenere un lavoro all'interno della biblioteca della prigione, dalla quale evase nove mesi più tardi. Leary viene arrestato dagli agenti della DEA nel 1972. Nel 1970, la Weather Underground Organization, previo compenso, fece evadere Leary e lo trasportò clandestinamente al di fuori degli Stati Uniti, fino ad Algeri. Venne catturato in Svizzera e riportato negli Stati Uniti nel 1972.
Lì cooperò con le indagini della FBI sulla Weather Underground, in cambio di una riduzione della pena. Leary, sosteneva la possibilità di viaggiare al di fuori del corpo (esperienze extra-corporee, Out Of Body Experiences), di riprogrammare la propria psiche, di dirigere in prima persona la propria evoluzione e, infine, di prendere contatto con la «mente universale» (un concetto, solitamente identificato dalla divinità indiana Brahman, molto comune nelle religioni e nelle filosofie dell'India).
Fu padrino di Winona Ryder (pseudonimo di Winona Laura Horowitz), i cui genitori, amici di Leary, vissero per lungo tempo in una comune della California, assieme ad altri hippie e beatnik. Nel maggio del 1969, in Canada, partecipò alla registrazione della canzone Give Peace a Chance con John Lennon (1940-1980) durante il famoso bed-in di quest'ultimo con la moglie Yoko Ono contro la guerra in Vietnam. In varie occasioni, Leary flirtò con l'occulto e fu anche membro dell'Ordine degli Illuminati di Thanateros 3, una sètta che pratica la Chaos Magick. John Lennon, incuriosito dal libro The Psychedelic Experience, lo comprò e trascrisse praticamente i versi iniziali del libro per dare vita a Tomorrow Never Knows, canzone che chiude l'album Revolver che uscì nell'agosto del 1966. Ecco alcune foto scattate durante le riprese del videoclip Give Peace a Chance in cui Leary e la moglie Rosemary Woodruff (1936-2002) appaiono con Lennon e la Ono.
Molti ignorano il fatto che sia Leary che Lennon erano seguaci del mago nero Aleister Crowley. Non solo i Beatles avevano inserito il volto del mago sulla cover di Sgt. Peppers, ma nel corso di un'intervista, Lennon, senza menzionare Crowley, fece proprio il suo motto magico Do what thou wilst, ossia «fa ciò che vuoi»:
Da notare che Lennon ha usato la stessa forma arcaica utilizzata da Crowley («Do what thou wilst»). Ma Leary è andato ben oltre ammettendo apertamente la sua venerazione per il Maestro Therion nel corso di un'intervista mandata in onda negli anni '80 dall'emittente statunitense PBS nella trasmissione Late Night America:
E quali saranno mai le «glorie» di Crowley, drogato, bisessuale e adoratore del demonio? Ecco il vero volto di uno dei promotori della ribellione «spontanea» al sistema portata avanti dal movimento flower power al grido di peace and love!
Clicca per vedere il filmato.
Lo studioso di occultismo Robert Anton Wilson (1932-2007), anche lui seguace di Crowley, racconta che Leary ebbe un'illuminazione mentre stava usando il mazzo dei Tarocchi disegnato dal magus. Egli comprese di essere «Crowley rinato per completare la sua opera e preparare l'umanità alla coscienza cosmica [...]. Le coincidenze-sincronicità tra la mia vita e la Sua sono imbarazzanti» 6. La «S» maiuscola di «Sua» evidenzia la devozione di Leary per La Grande Bestia 666. In un video contenente una delle ultime interviste di Leary, reperibile anche su YouTube 7, dietro al guru dell'LSD, affiancata da una statua di Buddha e una di Krishna, si intravede un'icona di Cristo in stile bizantino.
Se si osserva attentamente il volto si constaterà che:
Questa icona comprendente una piccola raccolta di simboli dell'occulto - in buona parte di derivazione crowleyana - non è certo casuale, e conferma ancora una volta il grande interesse di Leary per l'opera della Grande Bestia 666.
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