di David W. Cloud 1
La musica come religione
Originariamente chiamati The Warloks («Gli stregoni»), i Grateful Dead, una band statunitense di rock psichedelico, si sono formati nel 1965 e sono divenuti uno dei gruppi rock più influenti di tutti i tempi. Per un paio d'anni, essi hanno vissuto nella comune di Haight-Ashbury, a San Francisco, un luogo famoso durante l'era hippie. La band, guidata da Jerry Garcia (1942-1995), era originariamente composta da Bob Weir, Ron «Pigpen» McKernan (1945-1973), Phil Lesh, Bill Kreutzmann e Mickey Hart. Keith Godchaux (1948-1980) si è unito al gruppo nel 1971, mentre Brent Mydland (1952-1990) è entrato nella band nel 1979. Da allora, ci sono stati molti cambiamenti nella formazione.
Sopra: i Grateful Dead in concerto per le vie di Haight-Ashbury.
In un'intervista concessa al giornalista musicale David Gans (riportata nel suo libro Playing in the Band), i membri del gruppo hanno ammesso che consideravano la loro musica come qualcosa di simile alla religione.
Sopra: David Gans e il suo libro Playing in the Band.
Phil Lesh ha affermato: «Eravamo soliti dire che ogni posto in cui suonavamo era una chiesa».
Garcia ha aggiunto: «Ad un certo livello (la musica) è una religione anche per me».
Nel 1967, al Monterey Pop Festival, Bob Weir, dopo aver visto una performance del cantante rhythm & blues Otis Redding (1941-1967), ha dichiarato: «Ero abbastanza sicuro di avere appena visto Dio sul palco» 3.
I Grateful Dead e le droghe
Questa band ha glorificato l'abuso di droga per conto dell'esponente della controcultura statunitense Ken Kesey (1935-2001) e dei suoi test sugli acidi (una serie di party a base di LSD).
Per un certo periodo, il chimico clandestino dell'LSD Owsley Stanley III (1935-2011), figura importante della controcultura, ha finanziato il gruppo ed è stato il loro tecnico del suono. Garcia ha testimoniato che la «mente di Stanley era completamente fusa».
I Grateful Dead «arrivano ai concerti già fatti, suonavano da fatti e i loro fans ferocemente fedeli, i "Deadheads", si facevano insieme a loro» 4. Nel 1967, tutti e sei i membri dei Grateful Dead furono arrestati per possesso illegale di marijuana. Nel 1968, Bob Weir e Ron McKernan furono arrestati per una serie di accuse di possesso illegale di droga rinvenuta dopo un raid della polizia nella loro casa a San Francisco 5.
Nel 1971, i Grateful Dead furono accusati di aver distribuito al pubblico succo di mela condito con LSD. La polizia interruppe il concerto e trasportò di corsa trentasei persone in una clinica nelle vicinanze per le cure. Nel 1972, Phil Lesh, bassista dei Grateful Dead, fu arrestato per possesso di droga nella contea di Marin, in California. Nel 1973, Jerry Garcia fu arrestato dopo essere stato fermato per eccesso di velocità. La polizia trovò nella sua automobile marijuana, cocaina ed LSD.
Nel 1977, Rick Scully (1941-2014), manager dei Grateful Dead, fu incarcerato per quattro mesi per contrabbando di marijuana. Scully era un chimico che aveva progettato di produrre duecento grammi di LSD (70 milioni di dosi) con l'obiettivo di immettere l'acido nel sistema idrico delle principali città d'America. Nel 1985, Jerry Garcia fu arrestato e accusato di possesso di stupefacenti. Quell'anno entrò in un programma di cura per la disintossicazione. Un anno dopo cadde in coma quasi fatale causato dall'uso di droga.
Almeno sette musicisti associati ai Grateful Dead sono morti giovani, di cui quattro per abuso di droga e alcol. Ron «Pigpen» McKernan morì nel 1973 all'età di 27 anni per abuso di alcol. Keith Godchaux morì nel 1980 all'età di 32 anni in un incidente automobilistico. David Torbert, membro fondatore del gruppo derivato dai Grateful Dead - The New Riders of the Purple Sage - morì nel 1982 all'età di 34 anni per un infarto.
Robert Peterson, che scrisse diverse canzoni per i Grateful Dead, morì nel 1987 all'età di 49 anni per cause sconosciute. Brent Mydland è morto nel 1990 all'età di 37 anni per un'overdose di cocaina ed eroina. John Kahn, bassista che accompagnava Jerry Garcia nei suoi concerti dal vivo, è morto nel 1996 all'età di 48 anni per un'overdose di droga.
Jerry Garcia è morto nel 1995 appena sette giorni dopo aver compiuto 53 anni per insufficienza cardiaca o epatica provocata da anni di abuso di droga. Egli morì in un centro di cura per tossicodipendenti dove stava lottando contro la dipendenza dall'eroina.
I Grateful Dead e l'occulto
Ad un certo punto della loro carriera i Grateful Dead rimasero affascinati dall'occulto. Essi divoravano «tutte le informazioni che riuscivano a trovare sugli antichi misteri». A Londra e a Parigi, essi fecero irruzione nelle librerie di opere sull'occulto e riportarono in California edizioni in folio. Riuscirono persino a ottenere un biglietto per lettori al Warburg Institute di Londra, dov'è custodita la più completa collezione di libri di magia in lingua inglese, insieme a molti manoscritti del mago nero Aleister Crowley (1875-1947) 6.
Nel 1978, i Grateful Dead tentarono di sfruttare l'antico potere mistico suonando un concerto alle piramidi egizie. Essi spesero mezzo milione di dollari per spedire la loro attrezzatura in quella destinazione.
Il chitarrista Phil Lesh descrisse così questo sforzo:
Nel gennaio 1967, si tenne un grande concerto rock per promuovere la Krishna Consciousness («Coscienza di Krishna») e la costruzione di un tempio induista. Il guru indiano «sua Divina Grazia» Swami Prabhupada (1896-1977), fondatore dell'ISKCON (International Society for Krishna Consciousness), condivise il palco con i Grateful Dead, i Big Brother and the Holding Company (la band di Janis Joplin), i Quicksilver Messenger Service e i Jefferson Airplane. Il guru guidò i 5.000 hippy nel canto dell'Hare Krishna per un'ora.
Note
1 Traduzione di un estratto (pagg. 275-277) dall'originale inglese Grateful Dead, dall'opera Rock & Roll War Against God (Way of Life Literature 2015), a cura di Paolo Baroni. 2 Cfr. D. Seay-M. Neely, Stairway to Heaven: the Spiritual Roots of Rock'n'Roll («La scala per il cielo: le radici spirituali del rock'n'roll»), Ballantine Books, New York 1986, pag. 196. 3 Cfr. L. Nager, Memphis Beat: The Lives and Times of America's Musical Crossroads («Il ritmo di Memphis: la vita e i tempi del crocevia musicale americano»). St. Martin's Press, New York 1998, pag. 192. 4 Cfr. H. Shapiro, Waiting for the Man: The Story of Drugs and Popular Music («Aspettando l'uomo: la storia della droga e della musica popolare»), William Morrow and Co., New York 1968, pag. 142. 5 Cfr. J. Muncy, The Role of Rock: Harmless Entertainment or Destructive Influence? («Il ruolo del rock: intrattenimento innocuo o influenza distruttiva?»), Daring Publishing Group, Canton 1989. 6 Cfr. S. Turner, Hungry for Heaven: Rock and Roll and the Search For Redemption («Affamato di paradiso: il rock'n'roll e la ricerca della redenzione»), W.H. Allen in association with Kingsway, Londra 1988, pag. 119.
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