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titolo jim morrison e i doors

di David W. Cloud 1

 

postato: 1º settembre 2024

 

the doors

 

 

James Douglas «Jim» Morrison (1944-1971), il cantante di The Doors, era un ribelle imbevuto di droga e di alcol ed era affascinato dall'occulto. Egli disse:

 

«Sono sempre stato attratto da idee che riguardavano la rivolta contro l'autorità: quando fai pace con l'autorità, diventi un'autorità. Mi piacciono le idee sulla rottura o sul rovesciamento dell'ordine stabilito: sono interessato a tutto ciò che riguarda la rivolta, il disordine, il caos, e in particolare alle attività che sembrano non avere alcun significato» 2.

 

jim morrison

 

Egli cantava nel brano When the Music's Over («Quando la musica è finita»; 1967): «We want the world and we want it now» («Vogliamo il mondo e lo vogliamo ora»!). Ai suoi concerti urlava: «Non ci sono regole; non ci sono limiti». Il nome di questo gruppo di rock psichedelico era un'allusione alla percezione extrasensoriale, alla conoscenza di cose nascoste, alle esperienze soprannaturali che aprono canali di comunicazione con il mondo degli spiriti.

 

Il nome deriva probabilmente dal libro del 1954 The Doors of Perception («Le porte della percezione»), dello scrittore britannico Aldous Huxley (1894-1963), in cui descrive le sue esperienze psichedeliche con la mescalina.

 

Sopra: Aldous Huxley può essere considerato uno dei padri dell'ideologia globalista, ma al tempo stesso anche uno degli ispiratori della contro-cultura.

 

Ma questo nome potrebbe riferirsi anche ad una frase del poeta e falso mistico inglese William Blake (1757-1827): «Ci sono cose note e cose sconosciute; nel mezzo ci sono porte. Se le porte della percezione fossero spalancate ogni cosa apparirebbe com'è: infinita».

 

william blake

 

La frase «break on through to the other side»passa dall'altra parte») nella famosa canzone omonima dei Doors alludeva proprio a questo. Negli anni '60, Morrison e la sua band hanno avuto un'influenza vasta e negativa, e la loro musica continua ad avere la stessa influenza anche oggi. La vita di Morrison è stata glorificata su carta stampata e nei film.

 

«Per le centinaia di migliaia, forse milioni, di fans del suo pubblico, Jim era un ribelle acclamato, un partner fantastico con cui fare sesso, il "Re Lucertola"; un tipo romanticamente pazzo» 3.

 

doors - break on through to the other side

 

Ancora negli anni Novanta, la tomba di Morrison, nel cimitero Père-Lachaise, era la terza mèta turistica più popolare di Parigi. Nel luglio 1991, nel 20º anniversario della morte di Morrison, quasi 1.000 fans si radunarono fuori dai cancelli del cimitero. Naturalmente, ci fu una violenta rissa, durante la quale un'automobile fu incendiata, tre persone rimasero ferite e ventuno arrestate.

 

tomba jim morrison

Sopra: la tomba di Jim Morrison al cimitero Père-Lachaise di Parigi. Sulla lapide, sotto ai dati anagrafici del defunto, appare una scritta in greco: «Κατα τον δαιμονα εαυτου», («Katá ton Daímona Eauton»), che tradotta significa «Seguendo il proprio demone». E non si può negare che il leader dei Doors abbia trascorso la sua breve esistenza rimanendo sempre fedele ai proprî demoni interiori. Secondo Sakis Tolis, cantante del gruppo black metal greco Rotting Christ, questa frase significherebbe «Do what thou wilt» («Fa ciò che vuoi»), il motto magico del satanista Aleister Crowley (Fonte).

 

Diversi college e Università hanno incluso le strane poesie di Morrison nei loro programmi scolastici. A metà degli anni Novanta, il suo libro di poesie The Lords and the New Creatures («I signori e le nuove creature») è stato ristampato trentuno volte. Il libro di poesie pubblicato postumo, Wilderness: The Lost Writings of Jim Morrison («Deserto: gli scritti perduti di Jim Morrison»), è entrato nella lista dei bestseller del New York Times subito dopo la sua uscita.

 

jim morrison - the lords and the new creatures - wilderness: the lost writings of jim morrison

 

La musica dei Doors è ancora popolare sui canali musicali televisivi. Sebbene morto, Morrison viene descritto come «un simbolo vivente di ribellione e di alienazione». La cronaca della vita di Morrison come musicista rock sembra quella di un maniaco drogato: ubriachezza perpetua, («l'alcol era la panacea di Jim, la pozione magica che rispondeva ai suoi bisogni»), nudità in pubblico e altri tipi di condotta pubblica oscena, trip quotidiani con l'acido, distruzione di proprietà private, percosse alle donne, minacce di violenza alle persone, furti anche agli amici, imprecazioni, bestemmie, bugie e vandalismo di proprietà pubbliche.

 

jim morrison alcolizzato.

Sopra: due fotografie di Morrison con la bottiglia di whisky, la sua eterna compagna. Negli ultimi tempi, quando era in sala di incisione cantava disteso a terra perché non era in grado di reggersi in piedi. Lo stato di ubriachezza continua lo condusse in pochissimi anni ad essere un alcolizzato cronico e ad ingrassare in maniera spropositata. Si trattò di un vero e proprio processo di auto-distruzione.

 

Egli venne arrestato per comportamento osceno e linguaggio blasfemo e indecente durante un concerto a Miami, in Florida. Una volta attraversò quattro semafori rossi su Sunset Boulevard a oltre 100 km all'ora 4. Su sollecitazione della sua ragazza, Morrison andò da uno psichiatra almeno due volte 5. Morrison ha avuto relazioni sia con donne sposate che non sposate. Ecco la descrizione del trattamento ricevuto da una sua ragazza di nome Katie:

 

«A volte Jim spariva con la sua macchina per giorni, lasciando Katie a camminare per casa da sola e a chiedersi dove fosse finito. Altre volte restava nel suo appartamento per giorni, combinando un disastro terribile e abusando di lei in modo feroce, castigandola con il suo linguaggio satanico, vantandosi dell'ubriachezze, delle avventure con le altre donne, della sua vita, minacciando di prendere un coltello per distruggere i grandi dipinti che aveva fatto a scuola e appeso alle pareti del suo appartamento» 6.

 

Morrison trattò sua madre e suo padre molto male, esattamente come trattava le sue ragazze. Suo padre, George Stephen Morrison (1919-2008), che a quarantasette anni era diventato il più giovane ammiraglio della Marina degli Stati Uniti, pagò la retta del figlio per quattro anni di college, ma Morrison non gli rivolse più la parola dopo l'inizio della sua carriera come musicista. Quando la madre di Morrison, Clara Virginia Clarke (1919–2005), andò ad uno dei suoi concerti nel tentativo di vederlo, fu scoraggiata e le mentirono.

 

famiglia jim morrison

Sopra: una fotografia-ritratto della famiglia Morrison nei momenti felici. Jim è il primo bambino a destra.

 

Quel giorno, lo aveva chiamato nella sua stanza di motel e lui, a malincuore, le aveva parlato per qualche minuto al telefono. Egli rispose alle sue domande ansiose sulla sua salute con semplici grugniti. Dopo aver riattaccato, Jim raccontò a quelli che stavano lì accanto: «Non voglio più parlarle». Quando lei arrivò al concerto quattro ore prima per cercare di vederlo, i suoi amici le mentirono dicendole che era molto impegnato e che non poteva vederla prima della fine del concerto. Morrison chiuse il concerto con il brano The End («La fine»), in cui urlò con cattiveria che voleva uccidere suo padre e avere rapporti sessuali con sua madre («Father, "yes son", I want to kill you. Mother, I want to...»).

 

jim morrison

Sopra: Jim Morrison in concerto.

 

Mentre cantava quella parte, Morrison «lanciò uno sguardo vuoto a sua madre, e poi urlò di nuovo, questa volta mostrando i denti» 7. Lasciò la città senza vedere sua madre, senza nemmeno salutarla. Morrison disse, ingannando le persone, che i suoi genitori erano morti. Egli era un renitente alla leva che si liberò dall'Esercito drogandosi con una serie di pillole per alterare la sua pressione sanguigna, la respirazione, la vista e la parola, e dicendo ai dottori di essere omosessuale. A volte, Jim Morrison chiamava gli spiriti che lo possedevano «The Lords» («I signori»), e scrisse un libro di poesie dedicato a loro.

 

«In "The Lords and the New Creatures" le parole e le frasi di conflitto sessuale si intrecciano con immagini di dolore e di morte. Si parla di omicidi, di linciaggi, di terremoti, di bambini fantasma, di ulcere, di gonorrea, di erba serpentaria malvagia, di persone che ballano su ossa rotte, di saccheggi, di rivolte e di artisti all'inferno. C'è una spiritualità grottesca [...], un viaggio nella terra desolata [...], una profonda disperazione» 8.

 

no one here gets out alive: the biography of jim morrison

Sopra: No One Here Gets Out Alive: The Biography of Jim Morrison, la biografia di Morrison da cui sono state estratte diverse citazioni presenti in questo scritto.

 

Ray Manzarek (1939-2013), tastierista del gruppo, ha descritto i concerti dei Doors in questo modo:

 

«Quando lo sciamano siberiano si prepara ad entrare in trance, tutti gli abitanti del villaggio si riuniscono [...] e suonano qualsiasi strumento per mandarlo in trance [...]. Lo stesso accadeva con i Doors quando suonavamo in concerto [...]. Penso che la nostra esperienza con la droga ci abbia permesso di entrare più velocemente in quello stato [...].

 

sciamano siberiano

Sopra: sciamano siberiano.

 

Era come se Jim fosse uno sciamano elettrico e noi fossimo la band dello sciamano elettrico, che martellava dietro di lui. A volte non aveva voglia di entrare in quello stato, ma la band continuava a martellare e martellare, e a poco a poco lo prendeva. Dio, potevo inviargli una scossa elettrica con l'organo. John poteva farlo con i suoi ritmi di batteria» 9.

 

ray manzarek

 

Nota a cura del

Centro Culturale San Giorgio

san giorgio

 

L'identificazione di Morrison con uno sciamano fu dovuta ad un episodio accadutogli nell'infanzia. Durante un viaggio, la famiglia Morrison si imbatté in un grave incidente automobilistico in cui erano rimasti coinvolti diversi indiani d'America. Jim passò a fianco dell'automobile incidentata e vide i corpi senza vita dei nativi stesi sull'asfalto. Questa scena lo turbò molto. Più tardi si disse convinto del fatto che lo spirito di uno di quegli indiani era entrato dentro di lui. Da qui la convinzione di essere uno sciamano, ossia un intermediario posseduto tra gli uomini e le entità evocate.

 

Per questo motivo, i concerti dei Doors, più che spettacoli musicali, erano una sorta di rappresentazione tribale o di cerimonia sciamanica in cui, dopo aver creato un'atmosfera evocativa, Morrison, come in stato di trance medianico, recitava il ruolo del posseduto mandando letteralmente fuori di testa il suo uditorio:

 

«Sul palcoscenico, Jim subiva una completa trasformazione: la sua voce gentile diventava aspra, rauca, profonda e potente; la sua goffa mimica diventava arrogante, orgogliosa; il volto placido si trasformava in migliaia di maschere di tensione ed emozione, e i suoi occhi, in genere così penetranti e indagatori, diventavano vuoti, vitrei e lontani come due finestre illuminate. Uno sguardo chiaroveggente nel futuro e nel passato. Emetteva strani suoni animaleschi, urlati e gridati come se fossero di dolore» 10.

 

jim morrison sciamano

Sopra: Jim Morrison in stato di trance sul palco.

 

Lui stesso si definiva come «una persona posseduta che ha cominciato ad imitare un dio», e aggiungeva:

 

«Talvolta mi capita di sentirmi come una marionetta, un semplice e meccanico automa mosso da una quantità di forze, interne ed esterne, che riesco a comprendere solo vagamente» 11.

 

jim morrison

 

Di lui disse il tastierista Manzarek:

 

«Jim era davvero come Dioniso, la reincarnazione della divinità greca [...]. Era il dio delle emozioni, dei sentimenti, dell'Eros, il dio della spontaneità, della danza, della musica [...]. Quando saliva sul palco, Jim era magnetico, irresistibile, talvolta angelo, talvolta demone [...]. Era una specie di sciamano...» 12.

 

Sopra: Jim Morrison posa imitando Dioniso, la divinità greca dell'orgia, dell'ebbrezza e della dissoluzione in cui il cantante si riconosceva.

 

Dei suoi spettacoli, Morrison disse: «Mi sento spirituale sul palco mentre mi esibisco» 13. Era «spirituale», ma lo spirito che lo controllava non era santo. Descrivendo la musica dei Doors, Morrison ha detto:

 

«In questo momento sono più interessato al lato oscuro della vita, alle cose malvagie, al lato oscuro della Luna, alla notte. Ma nella nostra musica mi sembra che stiamo cercando, sforzandoci e tentando, di passare in un regno più chiaro e libero».

 

Morrison era uno studente dell'occultismo e aveva eseguito rituali della Wicca (la Neostregoneria) che prevedevano cerimonie durante le quali si doveva bere sangue umano.

 

simbolo della wicca

Sopra: uno dei simboli più usati dalla

Wicca: il Pentacolo con due mezze lune.

 

Inoltre Morrison era affascinato dai serpenti e dalle lucertole. Sul retro della copertina dell'album 13 (Elektra 1970), Morrison e gli altri membri della band posano con un busto del mago nero Aleister Crowley (1875-1947).

 

doors - aleister crowley

Sopra: a sinistra, i Doors posano sul retro dell'album 13 con il busto satanista Aleister Crowley. A destra: una foto di Jim Morrison con la stessa scultura.

 

Nel suo succitato libro The Lost Writings of Jim Morrison (pagg. 36-38), Morrison ha ammesso che Satana era la sua musa ispiratrice:

 

«Ho incontrato lo Spirito della musica [...] nelle sembianze di un diavolo in un canale di Venice. Correndo, vidi Satana o un satiro che si muoveva accanto a me, un'ombra corporea della mia mente segreta...».

 

Una delle sue fidanzate, Patricia Kennealy (1946-2021), era «una strega iniziata praticante, sacerdotessa di una congrega». Si «sposarono» nel 1970 nel corso di una cerimonia Wicca che prevedeva l'evocazione della Dea e il consumo del loro sangue mescolato in un calice.

 

«Una delle amiche di Patricia, una sacerdotessa di una congrega, condusse la cerimonia, assistita da un sommo sacerdote. Essi guidarono Jim e Patricia attraverso un tradizionale congiungimento delle mani, con preghiere e un’invocazione della Dea, con benedizioni, e con la pratica di due piccoli tagli sul polso e sull'avambraccio di ciascun partner e la miscelazione di alcune gocce del loro sangue, un rituale di calpestamento di un manico di scopa, lo scambio di certi voti e l'evocazione finale alla presenza della Dea» 14.

 

jim morrison - patricia kennealy - wicca

Sopra: Jim Morrison e Patricia Kennealy. A lato, il certificato di matrimonio officiato con una cerimonia stregonesca firmato dai due con il sangue.

 

Nell'autunno del 1969, Morrison incontrò Carlos Castaneda (1925-1998), un antropologo di origine peruviana autore di molti romanzi di grande successo, per assicurarsi i diritti per la riduzione cinematografica del libro The Teachings of Don Juan («Gli insegnamenti di Don Juan») 15. Nei suoi racconti Castaneda mescolava l'uso di droghe come la mescalina e il peyote allo sciamanesimo e all'occulto.

 

carlos castaneda - the teachings of don juan

Sopra: Carlos Castaneda e il suo romanzo The Teachings of Don Juan. Secondo molti autori, l'indiano Don Juan, che avrebbe rivelato a Castaneda i segreti del Peyote per entrare in altre dimensioni o incontrare spiriti di saggi antenati, sarebbe un personaggio del tutto immaginario.

 

La canzone dei Doors intitolata Soft ParadeSfilata morbida») Morrison proclamava blasfemamente: «You cannot petition the Lord with prayer»!Non puoi chiedere al Signore con la preghiera»!). Nel già citato brano When the Music's Over Morrison canta:

 

«Cancel my subscription to the Resurrection

Send my credentials to the House of Detention

I got some friends inside».

Annulla il mio abbonamento alla Resurrezione

Invia le mie credenziali alla casa di detenzione

Ho degli amici là dentro.

 

Jim Morrison dedicò la canzone Take It as It Comes («Prendila come viene») a Maharishi Mahesh Yogi (1918-2008), il padre della Meditazione Trascendentale (TM) 16. Ray Manzarek e Robbie Krieger (chitarrista dei Doors) praticavano la Meditazione Trascendentale.

 

maharishi mahesh yogi

 

Ai concerti dei Doors c'era molta violenza. Durante un concerto a Chicago, nel maggio del 1968, i fans si ribellarono e furono presi a manganellate e spinti giù dal palco dalla polizia. A New York, nell'agosto del 1968, numerose sedie pieghevoli di legno furono lanciate contro la polizia. Nella mischia, centinaia di persone rimasero ferite. Morrison incitò sia i rivoltosi che la polizia. Prima assillò la polizia e la prese in giro di fronte alla folla, poi esortò i suoi fans a fare cose immorali e violente.

 

jim morrison arrestato dalla polizia

Sopra: una delle numerose volte in cui la polizia è entrata in azione ed ha arrestato Morrison per il suo linguaggio osceno e blasfemo o per aver mostrato i proprî genitali al pubblico.

 

Morrison è stato arrestato molte volte. È stato arrestato a Miami nel 1969 per atti osceni in pubblico durante un concerto, e nell'ottobre del 1970 è stato condannato per blasfemia e atti osceni. Più tardi, quell'anno, fu arrestato dall'FBI per condotta inappropriata e aggressione mentre si trovava in volo su un aereo di una compagnia commerciale. Nell'agosto del 1970, Morrison fu arrestato in California per ubriachezza molesta.

 

jim morrison - foto segnaletiche

Sopra: alcune foto segnaletiche di Morrison dopo i suoi arresti.

 

Nel corso della sua vita egli accumulò venti cause di paternità intentate contro di lui! Quando la fidanzata Patricia rimase incinta, Morrison la esortò ad abortire e pagò per questo. Le disse:

 

«Se avrai il bambino, sarà tuo figlio. Se vuoi l'aborto, lo pagherò io e verrò a New York per stare con te quando lo farai» 17.

 

Quando Patricia abortì, Morrison non era con lei e non le telefonò nemmeno. Jim Morrison morì a Parigi nel 1971 all'età di 27 anni per un infarto causato da abuso di alcol e droga. Solo poche settimane dopo il suo 27° compleanno, disse tristemente ai suoi amici che si sentiva come se avesse vent'anni in più. La sua fidanzata storica Pamela Courson (1946-1974) morì tre anni dopo per overdose di eroina.

 

jim morrison - pamela courson

Sopra: Jim Morrison con Pamela Courson, la sua fidanzata storica che tuttavia non sposò mai. Essa lo seguì nella sua folle corsa verso l'auto-distruzione morendo a soli 28 anni.

 

 

 

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banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione di un estratto (pagg. 258-263) dall'originale inglese The Doors, dall'opera Rock & Roll War Against God (Way of Life Literature 2015), a cura di Paolo Baroni.

2 Dal press kit dei Doors.

3 Cfr. J. Hopkins-D. Sugerman, No One Here Gets Out Alive: The Biography of Jim Morrison («Nessuno uscirà vivo da qui: la biografia di Jim Morrison»), Warner Books, New York 1980, pagg. 183, 184.

4 Cfr. P. Des Barres, Rock Bottom: Dark Moments in Music Babylon («Toccare il fondo: momenti bui nella Babilonia della musica), St. Martin's Press, New York 1996, pag. 200.

5 Ibid., pag. 195.

6 Cfr. J. Hopkins-D. Sugerman, op. cit., pag. 75.

7 Ibid.

8 Ibid., pag. 240.

9 Ibid., pagg. 158-160.

10 Cfr. W. Mandel, Jim Morrison. Canzoni e poesie, Edizioni Blues Brothers, Milano 1989, pag. 32.

11 Cfr. W. Mandel, Jim Morrison. Lo Sciamano e il Peyote, Kaos Edizioni, Milano 1990, pag. 149.

12 Cfr. W. Mandel, Jim Morrison. Canzoni e poesie, pag. 99.

13 Cfr. Newsweek, del 6 novembre 1967, pag. 101.

14 Cfr. J. Hopkins-D. Sugerman, op. cit., pag. 296.

15 Ibid., pag. 109.

16 Ibid., pag. 308.

17 Ibid.

 

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