di David W. Cloud 1
Sopra: i Beatles negli anni '60 con il guru induista Maharishi Mahesh Yogi.
Prefazione
Credo che sia opportuno premettere due importanti osservazioni prima di lasciarvi alla lettura dell'articolo.
L'occultismo e le religioni orientali Come risulta evidente dalla lettura dello scritto di Cloud, gli anni '60 sono stati in assoluto il decennio che ha assistito alla diffusione a macchia d'olio in Occidente delle religioni e delle filosofie orientali. A prima vista, sembrerebbe che i gruppi, i cantanti o le celebrità di quel periodo fossero in cerca di una religiosità alternativa, diversa da quella cristiana, che li soddisfacesse (senza chiedergli troppe rinunce...), e che fosse al tempo stesso in piena armonia con i «valori» delle nuove generazioni (sex, peace & love). Indubbiamente, i primi e i più famosi a volgere lo sguardo verso l'India furono i Beatles. L'esempio, soprattutto se proviene dai proprî idoli, è sempre l'arma più convincente per abbracciare una nuova filosofia di vita.
In realtà, per l'Occidente questo non fu il primo approccio in assoluto alla religiosità orientale. L'Occidente ancora cristiano era già stato a contatto con l'induismo e il buddhismo nella seconda metà dell'Ottocento e nei primi decenni del Novecento. Ma si era trattato di un contatto abbastanza ristretto ad un'élite di iniziati e non alle masse.
Mi riferisco all'opera di divulgazione fatta dalla medium Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), co-fondatrice nel 1875 della Società Teosofica, una delle sètte occulte più diffuse e ramificate dell'epoca.
Fu durante uno dei suoi viaggi per il mondo iniziati nel 1849 che la Blavatsky (affiliata alla co-Massoneria, ossia la Massoneria femminile), sbarcò in India. Qui ella
Dopo essere tornata negli Stati Uniti ed avere fondato la Società Teosofica, nel 1880, la Blavatsky
Nello stesso anno, la sede della Società Teosofica venne fissata ad Adyar, in India. Tutte le sue opere, diffuse dapprima in tutta Europa e poi in America e in tutto il mondo, sono infarcite di concetti orientali e hanno influenzato grandemente i salotti dove si è formato il pensiero filosofico occidentale di quei tempi.
Un altro personaggio che ha influito fortemente sulla cultura europea del 900 è stato il mago nero britannico Aleister Crowley (1875-1947). Anche lui massone e iniziato a diverse congreghe di magia cerimoniale, Crowley si recò più volte in Cina e in India. Un suo amico di vecchia data, Allan Bennett (1872-1923), divenuto in seguito monaco buddhista, lo introdusse alle idee del buddhismo.
Nell'ottobre 1901, dopo aver studiato il Raja Yoga, Crowley affermò di aver raggiunto il dhyāna, descrivendone lo stato nel suo libro Magick (1911). Per tutta la sua vita, Crowley tenne ovunque corsi di yoga e si servì sempre dell'I-Ching, un antico strumento cinese per la divinazione, prima di prendere qualsiasi decisione. In ragione di queste premesse, riteniamo che sia la Blavatsky che Crowley abbiano, per così dire, preparato il terreno in Occidente (inconsapevolmente oppure volutamente) all'arrivo in massa della religiosità e della filosofia orientale.
Il buddismo e l'induismo come sostituti del cristianesimo
Ma torniamo ai Beatles. I Fab Four non si limitarono solo a favorire con il loro esempio la nascita dell'interesse da parte dei giovani per la religiosità orientale. Nello stesso periodo in cui lodavano e seguivano sconosciuti guru indiani, questi quattro giovanotti proclamavano al mondo intero il loro disprezzo per il cristianesimo. Ecco alcuni tra i numerosi esempi. Nel 1966, John Lennon scatenò un putiferio dichiarando:
Nel suo libro del 1975 A Spaniard in The Works, lo stesso Lennon ha definito Cristo
Per rispondere al loro addetto stampa Derek Taylor (1932-1997), che aveva definito i Beatles «anticristi», Ringo Starr precisò:
A sua volta, l'ateo Paul McCartney aggiunse:
Più tardi, McCartney trovò «Dio» nella marijuana... Concludiamo con questa frase significativa di George Harrison:
Non è dunque un caso che sulla copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band (Parlophone 1967) figurino affiancati il volto del satanista Aleister Crowley (VI) e quello del guru induista Sri Yukteswar Giri (1855-1936). In seconda fila, c'è anche il guru Sri Paramahansa Yogananda, mentre in terza fila c'è il volto del guru Sri Lahiri Mahasaya (1828-1895).
Sopra: la famosissima cover di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band.
Chiudo affermando che era nelle intenzioni dei Beatles (e di chi muoveva i fili da dietro le quinte) sradicare nelle masse la religione cristiana sostituendola con la spiritualità orientale, un credo panteista e sincretistico dove c'è posto per tutti tranne ovviamente che per Gesù Cristo (a meno che lo si consideri un maestro illuminato come Buddha e non il Figlio di Dio).
Note
(I) https://it.wikipedia.org/wiki/Helena_Blavatsky (II) Cfr. Newsweek, del 21 marzo 1966. (III) Cfr. W. J. Matt, Rock n' Roll, A Revolutionary Form of Cultural Subversion («Il rock, una forma rivoluzionaria di sovversione culturale»), The Remnant Press, 1972, pag. 6. Nel gergo protestante, «papista» è il sinonimo di cattolico. (IV) Cfr. D. Corle, The Pied Piper of Rock («Il pifferaio del rock), J. B. Printing Ministry, 1985, pag. 98. (V) Ibid. (VI) Interrogato circa la scelta dei personaggi immortalati sulla cover di Sgt. Pepper's, Ringo Starr rispose: «Abbiamo semplicemente pensato che ci sarebbe piaciuto mettere insieme un sacco di persone che ci piacciono e ammiriamo» (cfr. J. Aranza, Backward Masking Unmasked, Huntington House Inc., 1983, pag. 11). Aggiunse McCartney: «Avevamo intenzione di mettere su di un muro le foto di tutti i nostri eroi [...], persone che abbiamo sempre pensato fossero buoni. Eroi di culto» (cfr. Musician, Special Collector Edition - Beatles and Rolling Stones, 1988, pag. 12).
Premessa
A partire dagli anni '60, c'è stata una connessione intima tra il rock e le religioni orientali. Una delle ragioni di questo stretto legame è stata descritta da Tina Turner (1939-2023), una buddhista. «In questa fede decidi tu cos'è giusto e cos'è sbagliato» 2. In realtà, chi pratica una religione orientale adora se stesso, decide da sé se una cosa è giusta o è sbagliata, e presumibilmente crede di controllare il proprio destino. Questa filosofia si adatta perfettamente allo stile di vita del rock.
Sopra: Tina Turner mentre fa la meditazione e nel suo tempietto dedicato a Buddha.
Induismo
Nell'estate del 1967, i Beatles e altre rockstar, tra cui Brian Jones (1942-1969) e Mike Jagger dei Rolling Stones, hanno visitato il guru Maharishi Mahesh Yogi (1918-2008) durante il suo viaggio nel Nord Wales, e hanno ascoltato gli insegnamenti di ciò che venne chiamato «Movimento di rigenerazione spirituale».
Questo falso maestro sosteneva di conoscere un percorso di rigenerazione diverso da quello di rinascita attraverso la fede in Gesù Cristo. Successivamente il Beatles, insieme a Donovan, Mia Farrow, Mike Love dei Beach Boys e altri visitarono l'ashram di Maharishi sulle rive del fiume Gange, in India, per studiare la Meditazione Trascendentale (TM).
Sopra: da sinistra, Maharishi con Mike Love, con Donovan e con l'attrice Mia Farrow.
Ben presto i Beatles si separarono dai Maharishi. Uno dei motivo addotti era il suo suggerimento di concedergli oltre il 25% del loro reddito alla sua opera. Un'altra ragione fu che il guru fu sorpresero a mangiare carne, cosa che non era consentita ai suoi discepoli, e a commettere atti osceni con alcune sue discepole.
Sopra: Maharishi e i Beatles.
In seguito, John Lennon (1940-1980) compose una canzone su Maharishi intitolato Sexy Sadie. Ciononostante, i Beatles hanno avuto un ruolo centrale nel rendere popolare in Occidente le religioni e le filosofie orientali, e in particolare il movimento Hare Krishna.
Nel dicembre del 1966, il guru induista Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896-1977) registrò un album di canti intitolato Krishna Consciousness («La Coscienza di Krishna»). A quel tempo, il beatle George Harrison (1943-2001) era a New York e si era unito alle sessioni di canto Hare Krishna al Tompkins Square Park. Egli portò con sé l'album in Inghilterra e i Beatles ne ordinarono cento copie. Subito dopo, Harrison e Lennon intonarono il canto Hare Krishna «per giorni» durante un viaggio in barca a vela attraverso le isole greche.
Sopra: il guru Swami Prabhupada e l'album Krishna Consciousness.
Harrison ricorda: «Abbiamo cantato per circa sei ore, perché non potevamo fermarci una volta partiti». Nel settembre del 1969, su invito dei Beatles, Swami Prabhupada si trasferì in Inghilterra e aprì un negozio a Tittenhurst Park, una tenuta di ottanta acri di proprietà di John Lennon. Tre o quattro volte alla settimana, il guru teneva conferenze pubbliche in un edificio a Nord all'estremità della proprietà, a circa cento metri dalla casa principale, dove vivevano John e la sua seconda moglie Yoko Ono.
Sopra: il guru Swami Prabhupada e il beatle George Harrison.
Un altare induista fu allestito e alla fine l'edificio venne chiamato «il Tempio». Swami Prabhupada, che scelse per sé il titolo altisonante di Sua Divina Grazia, fondò il movimento Hare Krishna. Nel giugno del 1969, i seguaci Hare Krishna cantarono a Montreal, in Canada, con John e Yoko durante la registrazione del brano Give Peace a Chance, una canzone che divenne estremamente influente. In quel brano, John e Yoko cantarono inni Hare Krishna.
I Lennon registrarono la canzone per promuovere il concetto induista di pace nel mondo. Quella stessa estate, George Harrison produsse un singolo di successo intitolato Hare Krishna Mantra, che presentava gli induisti che vivevano nel Tempio di Radha-Krishna, a Londra. In Inghilterra, il brano raggiunse la Top Ten e fece divenire il canto degli Hare Krishna un mantra familiare in tutto l'Occidente.
Harrison ha co-firmato il contratto di locazione del primo tempio Hare Krishna a Londra. Egli diede loro anche una villa fuori Londra, che trasformarono in un ashram internazionale dove centinaia di migliaia di persone hanno imparato a conoscere l'induismo nel cuore del vecchio impero britannico. Harrison finanziò la pubblicazione della rivista Krishna e nel 1970 sborsò di tasca sua 19.000 dollari per stampare la prima edizione del libro Krishna. Nella sua introduzione, Harrison ha scritto: «Poiché Dio è illimitato. Ha molti nomi. Allàh-Buddha-Geova-Rama: tutti sono Krishna, tutti sono uno». Nel 1982, un leader Hare Krishna disse del movimento che stava
Sopra: il tempio Hare Krishna a Londra.
Oggi le opere complete di Swami Prabhupada si trovano in tutte le principali Università e college del mondo. Milioni e milioni di persone sono state influenzate a pensare in modo più favorevole agli déi dell'induismo a causa dei Beatles. Sebbene Lennon rifiutasse le forme organizzate di induismo, continuò a credere nello yoga fino alla fine della sua vita.
Sopra: alcune delle opere su Swami Prabhupada.
George Harrison professò l'induismo fino alla fine della sua vita. Egli ammise alla rivista Rolling Stone che l'LSD aprì la sua mente a questa religione orientale.
Anche il creatore dell'LSD, il Dr. Albert Hofmann (1906-2008), che lavorava per la ditta farmaceutica Sandoz, ha riconosciuto che questa droga allucinogena lo ha condotto alla meditazione induista 7.
La canzone di Harrison del 1971 My Sweet Lord («Mio dolce signore»), che pubblicò l'anno successivo allo scioglimento dei Beatles, è un canto di lode al dio induista Krishna. Esso menziona il lungo processo di raggiungimento del Nirvana (il nulla assoluto) attraverso la meditazione e il misticismo. Alla fine della canzone c'è un piccolo stratagemma, quando le parole «Alleluia, Alleluia, Alleluia» si fondono astutamente e quasi impercettibilmente con il canto «Hare Krishna, Hare Krishna, Hare Rama».
Così la canzone si trasforma da una forma di preghiera cristiana (Alleluia) alla lode del dio induista Krishna. Harrison ha ammesso di averlo fatto per ingannare la gente. I un'intervista del 1982 con l'organizzazione Hare Krishna Harrison ha affermato:
Il trucco ha funzionato, perché quando è uscito per la prima volta, molti cristiani pensavano che Harrison stesse glorificando il Signore del Vangelo. Dieci anni dopo, Harrison disse: «Ci stanno ancora provando a capire il significato di quelle parole». La canzone divenne immensamente popolare. L'album in cui questo brano è presente, All Things Must Pass, è rimasto l'ellepì più venduto in America per sette settimane di fila.
Un'altra canzone contenuta in quell'album, Awaiting on You All, parla dell'induismo. Harrison ha cantato di Krishna anche nei suoi album Living in the Material World (Apple 1973), Dark Horse (EMI Records 1974) e Somewhere in England (Dark Horse Records 1982). Living in the Material World contiene il seguente testo:
Il booklet dell'album Living in the Material World contiene una foto della divinità induista Krishna e promuove la Bhagavad Gita, le sacre scritture indù. Durante i suoi concerti del 1974 in America, Harrison guidò il pubblico nel mantra Hare Krishna. Nel 1987, Harrison disse.
Sopra: l'immagine di Krishna all'interno dell'album Living in the Material World.
George Harrison è morto di cancro alla gola il 29 novembre 2001, alle ore 19.00, a 58 anni, circondato da vecchi amici del movimento Hare Krishna. Ravi Shankar (1920-2012), il famoso musicista indiano che nel 1966 insegnò ad Harrison a suonare il sitar, disse che Harrison «sembrava così pacifico» 10.
Guada Chandra Das, dell'International Society for Krishna Consciousness (ISKCON), ha detto all'agenzia stampa AFP che Harrison è morto al suono di «canti e preghiere» 11. Dopo che il suo corpo è stato cremato, la sua vedova e il figlio di ventitre anni hanno portato le ceneri in India e le hanno sparse nel fiume Gange, a Varnasi e ad Allahabad, in India. Erano accompagnati da due devoti Hare Krishna che hanno eseguito riti induisti sulle ceneri.
La sua vedova ha chiesto ai fans di fare un minuto di meditazione come omaggio al musicista nell'ora della dispersione delle ceneri. Erano le tre del mattino di martedì 4 dicembre 1991. L'amico di vecchia data Gavin De Becker ha detto che l'ex beatle «è morto con un pensiero nella mente: ama Dio e ama il prossimo» 12.
Purtroppo, però, l'amore di cui cantavano i Beatles non era il vero amore di Dio in Gesù Cristo che si è offerto per l'eterna salvezza dei peccatori. Il dio che Harrison adorava e che promosse era il dio New Age del sé. In un intervista, Harrison ha affermato:
In un'intervista concessa all'organizzazione Hare Krishna, Harrison disse:
Nel gennaio del 1967, si tenne un grande concerto rock per promuovere La Coscienza di Krishna e la costruzione di un tempio induista. Swami Prabhupada, fondatore dell'International Society for Krishna Consciousness condivise il palco con i Grateful Dead, con i Big Brother and the Holding Company (il gruppo di Janis Joplin), con i Quicksilver Messenger Service e con i Jefferson Airplane.
Il guru guidò per un'ora i 5.000 hippy nel canto Hare Krishna. Il gruppo rock britannico Quintessence si era dedicato all'induismo. I membri della band indossavano sul palco abiti indiani e bruciarono incenso e cantarono canzoni sul Brahman.
Il film Rainbow Bridge di Jimi Hendrix (1942-1970) era
Hendrix credeva che la sua musica potesse far accedere i suoi ascoltatori ai «poteri cosmici» e che le persone potessero elevarsi attraverso vari livelli spirituali mediante la musica.
Egli credeva nella reincarnazione e pensava di provenire da un altro pianeta, da una cintura di asteroidi che circonda Marte, e che era venuto sulla Terra per mostrare alla gente la nuova energia. Pensava di aver assunto altre forme di vita nelle vite precedenti:
La copertina dell'album Jonathan Livingston Seagull (CBS 1973) del cantautore e compositore statunitense Neil Diamond, colonna sonora dell'omonimo film, raffigura libri religiosi acquariani come la Bhagavid Gita, The Sermon on the Mount according to Vedanta, KRSNA Supreme Personality of Godhead, e The Aquarian Gospel of Jesus the Christ.
Sopra: Neil Diamond e l'album Jonathan Livingston Seagull.
Il cantante inglese Eric Burdon sostiene che l'LSD lo ha aperto all'induismo. Nella sua biografia, descrive un incontro che presumibilmente ha avuto con la raccapricciante dea indù Kali mentre era sotto l'effetto dell'LSD.
Sopra: Eric Burdon e la dea Kali.
Kali è la dea della distruzione, e spesso viene raffigurata come una divinità terribile, nera, con armi di distruzione in ogni mano e una collana di teschi attorno al collo. Durante gli anni passati nel Nepal, spesso passavo davanti al grande idolo della dea Kali situato nel cuore di Kathmandu, vicino al tempio della Dea Vivente. I nepalesi credono che se una persona dice una bugia davanti a questo idolo morirà. Sappiamo dalla Sacra Scrittura che gli dèi e le dèe che si celano dietro l'idolatria sono gli spiriti demoniaci. Dice San Paolo:
Sembra che Eric Burdon abbia incontrato gli stessi demoni attraverso le esperienze con la droga. Lo yogi li incontra attraverso la meditazione e altre pratiche. I Beach Boys sono stati molto determinanti nella promozione della Meditazione Trascendentale. Come abbiamo visto, nel 1967, Mike Love ha accompagnato i Beatles e Donovan a visitare il guru Maharishi Mahesh Yogi nel suo ashram in India.
I Beach Boys iniziarono un tour nel 1968 che includeva Maharishi come atto di apertura, ma il il tour ha dovuto essere interrotto dopo solo pochi giorni perché i fans del gruppo non volevano assistere ad una conferenza sull'induismo.
Alla fine degli anni '70, i Beach Boys promuovevano ancora la Meditazione Trascendentale. Il loro album del 1976, 15 Big Ones, conteneva il brano TM Song, di Brian Wilson. Il testo affermava:
Sopra: la cover di 15 Big Ones e la band mentre si esercita nella Meditazione Trascendentale.
I proventi dell'album dei Beach Boys del 1978, M.I.U., furono devoluti per la costruzione della Maharishi International University nello Iowa.
Jim Morrison (1943-1971), dei Doors, ha dedicato la canzone Take It As It Comes a Maharishi 18. Altri rocker che praticavano la Meditazione Trascendentale erano Ray Manzarek e Robbie Krieger dei Doors, Skip Spence dei Moby Grape, Maurice e Verdine White degli Earth, Wind and Fire, e Larry Blackmon dei Cameo.
L'album del 1970 dei Moody Blues In Search of the Lost Chord, contiene un brano intitolato OM, che è un mantra induista utilizzato durante la mediazione. Sulla copertina dell'album è scritto:
Sopra: i Moody Blues e il loro album In Search of the Lost Chord.
La canzone di Stevie Wonder intitolata Jesus Children of America (1973) afferma: «La Meditazione Trascendentale ti dà la pace della mente».
L'album dei BeeGees Spirits Having Flown contiene molti riferimenti alla reincarnazione.
Gene Hoglan, batterista della thrash metal band americana Dark Angel, ha affermato che la canzone Hunger of the Undead parla di «karma, di reincarnazione, di sonno prolungato o addirittura di completo annullamento» 19.
Annie Lennox, cantante degli Eurythmics, ha studiato Krishna con suo marito, un devoto Hare Krishna 20.
L'album di The Brothers Johnson Right On Time (1977) ha promosso il concetto induista di Karma.
Anche il cantautore e disc jockey inglese Boy George è stato un devoto di Krishna 21.
Il cantante britannico Robert Palmer (1949-2003) ha detto che credeva nella reincarnazione e voleva tornare sulla terra nel corpo di un delfino 22.
Chrissie Hynde dei Pretenders crede nella reincarnazione e visita regolarmente un tempio dedicato a Krishna 23.
Il gruppo Journey ha promosso la reincarnazione nel loro album Next Journey (1977). L'ultima canzone del 33 giri si intitola «Karma».
È scritto sul retro della cover dell'album Silk Purse (1972) di Linda Ronstadt: «Essa crede nella reincarnazione».
Forse la Ronstadt sognava di reincarnarsi in un maiale?
Tom Araya, bassista della thrash metal band statunitense Slayer, ha affermato:
David Cloverdale, cantante del gruppo hard rock britannico Whitesnake, ha dichiarato: «Credo sempre di più nel destino e nel karma, e c'è un ragione nelle cose» 25.
Nella canzone Highway Man, i cantanti country Waylon Jennings, Willie Nelson, Johnny Cash e Kris Kristofferson descrivono le loro vite passate e dicono che torneranno «di nuovo, ancora, ancora e ancora...». Elvis Presley (1935-1977) si era costruito
Egli studiò diligentemente il guru induista Yoki Paramahansa Yogananda (1893-1952), autore di Autobiography of a Yogi, uno dei libri preferiti da Elvis.
Quest'ultimo era solito viaggiare con una libreria portatile contenente oltre duecento volumi dei suoi libri preferiti, tra cui The Prophet, di Kahilil Gibran (1883-1931; The Mystical Christ dell'occultista e massone Manley Palmer Hall (1901-1990); The Life and Teachings of the Master of the Far East, di Baird Spalding (1872-1953); The Inner Life, del teosofo (1854-1934); The First and Last Freedom, del «messia» della Teosofia Jiddu Krishnamurti (1895-1986); The Book of Numbers, di Cheiro (1966-1936); ed Esoteric Healing, della teosofa Alice Bailey (1880-1949). Uno dei libri che stava leggendo prima di morire fu The Force of Jesus, di Frank O. Adams. Questo libro presenta un Cristo pagano e lontano dal Cristo del Nuovo Testamento.
Gary Wright (1943-2023), del gruppo Spooky Tooth, era un seguace del guru Paramahansa Yogananda. Il suo album solista The Dream Weaver (1975) ha promosso la proiezione astrale. Whright disse al suo manager: «Paramahansa Yogananda è il mio manager spirituale» 27.
Sopra: Gary Wright e la cover dell'album The Dream Weaver.
Anche il gruppo Yes ha seguito e promosso Paramahansa Yogananda.
Il gruppo punk rock Cro-Mags, di New York, ha promosso l'induismo, sostenendo che l'unico modo per risolvere i problemi della terra è «se ci preoccuperemo della realizzazione personale. Allora ci sarà la pace sul pianeta» 29.
Sopra: i Cro-Mags.
Il chitarrista e compositore messicano Carlos Santana è stato un discepolo del guru induista Sri Chinmoy (1931-2007) fino al 1983. Nel 1973, Carlos cambiò il suo nome in Devadip, che significa «La Lampada della Luce del Supremo».
L'album Caravanserai (Columbia Records 1972) di Santana contiene la seguente citazione da Paramahansa Yogananda:
L'album Oneness (1979) di Santana contiene citazioni da Sri Chinmoy e incoraggia i fans a scrivergli.
Il cantautore e produttore discografico Marvin Gaye (1939-1984) ha affermato:
Pete Townshend, chitarrista degli Who, ha seguito il guru Meher Baba (1894-1969) per molti anni, a partire dal 1969. Townsend ha affermato: «Baba è Cristo, perché essere cristiano è proprio come essere un amante di Baba» 31. Townshend ha detto di credere nella reincarnazione e nel karma. Egli ha aperto un Baba Center a Londra e pubblicato il materiale di Baba.
Sopra: Pete Townshend e Meher Baba.
Clarence Clemons (1942-2011), sassofonista di Bruce Springsteen, era un discepolo del guru Sri Chinmoy. Clemons aveva adottato il nome di «Mokshagun», che significa «il Fuoco di Liberazione Illuminatore del Signore». Il suo album solista, Hero, contiene una citazione di Sri Chinmoy sulla copertina del disco insieme a questa dichiarazione:
Sopra: Clarence Clemons, il suo album Hero e una dedica a Sri Chinmoy.
Anche John McLaughlin, leader della Mahavishnu Orchestra, seguì Sri Chinmoy dal 1972 al 1978. Il suo album Apocalypse (1974) contiene una poesia scritta da Chinmoy. Mahavishnu è la combinazione del nome di due divinità induiste: Hahadeva, il dio del potere creativo e della distruzione (conosciuto anche come Shiva); e Vishnu, la secondo della tre divinità supreme induiste conservatrici dell'Universo 33.
Sopra: da sinistra, Shiva e Vishnu.
Nel 1973, McLaughlin si unì a Carlos Santana registrando Love Devotion Surrender, che come abbiamo già visto, è un l'album contenente un messaggio di Chinmoy. Sebbene non sia più un discepolo di Chinmoy, McLaughlin è rimasto coinvolto nel misticismo. Nel 1976, egli ha formato i Shakti (che è il termine induista che identifica il potere spirituale), e nel 1979 The One Truth Bank. McLaughlin ha affermato:
Il gruppo rock statunitense Styx promuove lo yoga nella canzone The Serpent Is Rising («Il serpente si sta alzando»), dall'omonimo album (1973).
L'album Powerlight (1983), degli Earth, Wind & Fire promuove lo yoga. Il loro brano Serpentine Fire («Fuoco serpentino») è basato sugli insegnamenti New Age presenti nel culto della meditazione Shah Kriza Yogi.
Buddismo
Come abbiamo visto all'inizio di questo scritto, Tina Turner praticava il buddismo e credeva nella reincarnazione e nelle persone sensitive. Essa cantava regolarmente davanti ad un altare buddhista. La Turner disse alla rivista People: «I sensitivi sono miei droghe. Il mio vero obiettivo nella vita è aprire il terzo occhio» 35.
La cantautrice statunitense Suzanne Vega ha seguito il buddhismo da quando aveva diciassette anni: «Le piace trascorrere le sue ore libere cantando davanti ad un piccolo altare di legno» 36.
Il pianista e compositore americano Herbie Hancock è stato un devoto buddista sin dai tempi primi anni '70. Egli canta e medita due volte al giorno davanti ad un altare in palissandro. Il retro della copertina del suo album Sextant (2012) raffigura i grani della preghiera buddista.
Nel 1966, David Bowie (1947-2016) trascorse alcune settimane in un monastero a studiare il buddismo. L'esperienza di Timothy Leary (1920-1996) con le droghe psichedeliche lo ha portato a praticare le religioni orientali e nello studio del Libro tibetano dei morti, della Bhagavad-Gita e degli scritti sullo Zen buddhista. Il suo collega nelle ricerche, l'omosessuale Richard Alpert (1931-2019), espulso dalla Harvard University insieme a Leary, cambiò il sua nome in Baba Ram Dass e «divenne uno dei più famosi e stimati insegnanti di discipline orientali d'America» 37.
Timothy Leary e Richard Alpert.
Poco prima che Leary morisse nel maggio del 1996, il poeta beatnik omosessuale Allen Ginsberg (1926-1997) inviò il suo insegnante buddista, Gelek Rinpoche (1939-2017), al capezzale di Leary per pronunciare una preghiera finale per il suo passaggio dalla vita alla morte 38. Quindi, Timothy Leary morì con le preghiere buddiste sulle sue labbra o almeno risuonarono nelle sue orecchie.
Sul retro della cover dell'album Desire (1976) di Bob Dylan si vede il cantautore mentre fuma marijuana, in un angolo il Tarocco dell'Imperatrice, e in basso una statua di Buddha. Accanto al Buddha è scritto: «Ho un fratello o due e un sacco di karma da bruciare [...]. Iside e la Luna splendono su di me» 39.
Sopra: il retro dell'album Desire di Bob Dylan.
Taoismo, Islam e Bahai
Nel 1977, Cat Stevens (nome originale Steven Demeter Georgiou) divenne un seguace dell'islam. Egli si convertì dopo aver provato «lo zen e gli I-Ching, la numerologia, i Tarocchi e l'astrologia». Il retro della copertina del suo album Footsteps in the Dark (Island 1984) contiene la sua testimonianza:
Sopra: Cat Stevens - oggi Yusuf Islam - e la cover dell'album Footsteps in the Dark.
Cat Stevens, ribattezzato Yusuf Islam, continua a seguire l'islam. Nel febbraio del 1989, pur affermando di essere un «uomo di pace», Yusuf ha detto agli studenti della Kingston University di aver sostenuto l'appello dell'Ayatollah Khomeini (1902-1989) ad uccidere lo scrittore Salman Rushdie per i suoi Versetti satanici. Yusuf disse: «Dev'essere ucciso. Il Corano è chiaro: se qualcuno diffama il profeta, allora bisogna farlo morire».
Due mesi dopo, Yusuf durante il programma della BBC Hypotheticals disse che se Rushdie si fosse presentato davanti a lui, avrebbe contattato Khomeini per dirgli dove si trovava Rushdie 40. Dopo una protesta contro le sue osservazioni, Yusuf si è tirato indietro e sul suo sito ha persino affermato falsamente che «non mai ha chiesto la morte di Salman Rushdie; né appoggiato la fatwa lanciata dall’Ayatollah Khomeini». Rushdie ha definito «spazzatura» le affermazioni di innocenza di Yusuf 41.
L'album Tao (1985) dell'australiano Rick Springfield è dedicato alla filosofia cinese del taoismo.
Sopra: Rick Springfield e il suo album Tao.
Peter Tork (1942-2019), bassista di The Monkees, ha affermato che la sua religione si basava sul «pensiero taoista orientale» 43.
Il chitarrista rock Pat Martino (1944-2021) affermava che la chitarra stessa è collegata alla pratica divinatoria dell'I-Ching taoista 44.
Il chitarrista Robert Fripp, leader dei King Crimson, è un seguace dell'occultista armeno Georges Ivanovič Gurdjieff (1877-1949), che insegnava che l'uomo raggiunge la verità attraverso il processo della «Scala d’Oro». Un uomo deve scalare i sette pioli di una scala evolutiva. La scala non si sale attraverso la conoscenza logica, ma attraverso la saggezza psicologica, lo studio individuale, l'autoconsapevolezza, l'autorimembranza e la scoperta dell'io essenziale ed immutabile 45.
Sopra: Robert Fripp e l'occultista georgiano Georges Ivanovič Gurdjieff
Anche il cantante e chitarrista statunitense Roger McGuinn, dei Byrds, e il pianista Keith Jarrett seguono gli insegnamenti di Gurdjieff.
Sopra: da sinistra, Roger McGuinn e Keith Jarrett.
Il duo soft rock Seals & Crofts si convertì alla fede Bahai. Molte delle loro canzoni si riferiscono a questa religione. La canzone East of Ginger Trees dice: «Prepare to meet Baha'u'llah in the Garden of Clove» («Preparatevi ad incontrare Bahá'u'lláh nel Giardino del Chiodo di garofano»). Baha'u'llah (1817-1892), un nobile iraniano, è stato il fondatore della religione Bahai. Il loro album Takin' It Easy (1978) si conclude con la canzone A Tribute to Abdu'l Baha 46.
Sopra: i Seals & Crofts e Baha'u'llah.
Il cantautore e musicista statunitense del genere folk rock John Denver (1943-1997) ha seguito dei corsi EST (Erhard Seminar Training). Nel booklet del suo album Back Home Again è scritto:
Sopra: John Denver e il suo album Back Home Again.
Denver ha dedicato il suo album Wingsong (1975) «a Werner Erhard e a tutti quelli che partecipano ad EST».
Il cantautore, polistrumentista e paroliere britannico Van Morrison ha approfondito gli aspetti esoterici della musica. Nel 1989 egli è intervenuto ad un convegno dal titolo The Secret Heart of Music: An Exploration into the Power of Music to Change Consciousness («Il cuore segreto della musica: un'esplorazione del potere della musica di cambiare la coscienza»).
Egli riconosce in tale occultismo le influenze pagane della teosofa Alice Bailey e di Krishnamurti. Il suo album del 1983 Inarticulate Speech of the Heart «nei ringraziamenti speciali ha incluso L. Ron Hubbard, il fondatore della Chiesa di Scientology».
Van Morrison ha studiato molte religioni e dottrine cristiane, e dice di accettare tutte le credenze,
Il cantante, musicista compositore britannico David Sylvian, frontman del gruppo musicale Japan, oltre a compiere agli studi esoterici, prese confidenza prima con il buddismo e successivamente con l'induismo.
A Talheim in Germania, Sylvian incontrò Madre Meera, una santona indiana dalla quale ricevette il «darshan», termine sanscrito che sta ad indicare la visione del divino. Poi incontrò la santona indiana Shree Maa, che ospitò nella sua casa negli Stati Uniti. Un'altra guru su cui fece affidamento Sylvian è Mata Amritanandamayi, meglio nota come Amma (o Ammachi).
Nel 1979, il cantautore milanese Claudio Rocchi (1951-2013), oltre ad essere stato un attivo pacifista, ha aderito all'Associazione internazionale per la Coscienza di Krishna, conducendo programmi radiofonici vaishnava e fondando e dirigendo il network nazionale RKC (Radio Krishna Centrale). In quegli anni, molti personaggi famosi di sinistra diventarono improvvisamente seguaci delle religioni orientali.
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