Il 1º gennaio 1958, venne proiettato in prima assoluta nelle sale cinematografiche statunitensi il film My World Dies Screaming «(«Il mio mondo muore urlando») - più tardi intitolato Terror in the Haunted House («Terrore nella casa infestata») - un thriller psicologico in bianco e nero interpretato da Kathy O'Donnell (1923-1970) e da Gerald Mohr (1914-1968).
Il film, diretto da Harold Daniels (1903-1971), narra la storia di Sheila, una giovane donna ossessionata da ricorrenti incubi e terribili allucinazioni visive che si concretizzano in una casa chiamata «Tierney», un luogo Florida dove Sheila ha vissuto prima di trasferirsi in Svizzera. In quel luogo ella ha assistito da bambina ad un omicidio e pur avendo rimosso quello straziante ricordo è assillata da incubi spaventosi.
Come recita la locandina, si tratta del primo film in cui vengono utilizzati messaggi subliminali visivi, una tecnica che a quel tempo veniva denominata «Psycho-Rama», Precon Process o «fourth dimension» («quarta dimensione»).
L'annuncio viene ripetuto all'inizio del film (vedi animazione). Non si tratta quindi di un inserimento subliminale segreto, ma di un espediente utilizzato dal regista per aumentare il senso di ansia e di angoscia nello spettatore, il quale è al corrente della presenza di questi messaggi.
Il produttore di questo thriller è un certo William S. Edwards, un personaggio che ha prodotto anche A Date with Death (1959), un altro film che ha utilizzato questa tecnica e che può essere considerato il «gemello» della pellicola di cui stiamo parlando (e sul qual torneremo con un altro articolo).
Nonostante le ricerche in rete sulle fonti librarie di questo Edwards non abbiamo scoperto un gran che, ma abbiamo trovato una fotografia che spiega, almeno in parte, tante cose.
In questa fotografia, apparsa sulla rivista Life, da sinistra appaiono William S. Edwards, Hal C. Becker e Robert Corrigan mentre fanno esperimenti subliminali proiettando un teschio sullo schermo
Ma chi è Hal C. Becker? Alla fine degli anni ‘50, questo ricercatore in elettronica medica della Louisiana ha sviluppato un'apparecchiatura denominata «tachistoscopio», un particolare proiettore che flasha immagini subliminali su di uno schermo per 1/300º di secondo (invisibili ad occhio nudo). Becker, che compì i suoi studi in rinomate Università come la Tulane University, il Massachusetts Institute of Technology, di Princeton, e la George Washington University, ha occupato incarichi di rilievo nello staff della Tulane University Medical School per più di ventisette anni.
Specializzato in comunicazione bio-medica e in ingegneria clinico-comportamentale, egli ha ricevuto approssimativamente un milione di dollari in fondi per la ricerca, pubblicando i risultati dei suoi studi su oltre quaranta riviste scientifiche 1. Insieme a Corrigan, Becker faceva parte della Precon Process & Equipment Corporation, una società per la proiezione subliminale fondata nel 1956 a scopi commerciali 2. Becker, d'altronde, era ben introdotto nel mondo del cinema. Lo attesta un'altra fotografia che lo immortala a colloquio con Hal Roach Jr. (1918-1972), un altro famosissimo produttore cinematografico e televisivo degli anni Cinquanta.
Sopra: Hal Roach Jr. (in piedi) e Hal Becker (al centro) mentre discutono di un progetto subliminale.
Ma torniamo a Terror in the Haunted House. Da quel che siamo riusciti a capire, i messaggi subliminali non solo vennero inseriti nel film sovrapponendo certe immagini nei simboli fotogrammi, ma anche flashando con il tachistoscopio sullo schermo figure e scritte. Le prime fanno la loro comparsa mentre Sheila descrive il suo incubo ricorrente al suoi psicologo. Gli inserti subliminali balenano per un attimo; lo spettatore si accorge che è successo qualcosa senza distinguere nitidamente la figura che appare.
A 01:34:20 è la volta del disegno raccapricciante del volto di un uomo con occhiali. L'uomo stringe in bocca quello che sembra essere un topo.
A 01:54:24, sullo schermo appare il disegno del volto di un demone con lo sguardo malefico e la lingua a penzoloni.
Ecco la stessa immagine a velocità normale e rallentata.
A 22:16:24, mentre Sheila e il marito Philip sono nella casa infestata, appare la prima immagine che abbiamo visto accompagnata dalla scritta «get ready to scream»! («stai pronto ad urlare»)!, ripetuta dopo pochi secondi.
A 23:02:26 lo stesso disegno disgustoso è accompagnato dalla parola «scream»! («urla»!).
A 23:18:00, mentre Sheila ha un incubo balena la stessa figura accompagnata dalla scritta «scream louder» («urla più forte»!).
Sheila si alza dal letto e si avvicina alla finestra. A quel punto balenano le parole «scream», «bloody», «murder» («urla», «sanguinoso», «assassinio»).
A 1:04:44:09 appare in sovrimpressione il disegno del volto di un uomo che fa una linguaccia.
Dopo qualche secondo riappare la stessa immagine accompagnata dalla frase «prepare to die»! («preparati a morire»!).
Un paio di secondi e lo stesso volto riappare con la frase minacciosa «die die die»! («muori muori muori»)!
Qualche secondo ed ecco la stessa immagine con la frase «die louder» («muori più rumorosamente»).
Una manciata di secondi ed entra in scena un teschio con la lingua fuori e con la scritta «die dead»! («muori completamente»!)
La scena prosegue e fa la sua comparsa un serpente accompagnato dalla frase «rent Rhino video every day» («noleggia video della Rhino ogni giorno»). Trattasi di un annuncio commerciale aggiunto dalla Rhino che nel 2011 ha messo in commercio questo film in formato DVD.
Per concludere, questo film rende l'idea di quale interesse abbia destato la tecnica subliminale verso la fine degli anni '50 anche nel mondo del cinema. La collaborazione di personaggi come Hal Becker con produttori cinematografici è un altro fatto che è stato ben presto archiviato dagli scettici come un caso isolato privo di rilievo. In realtà si tratta, a nostro avviso, di un connubio inquietante, tanto più che in certe schede del film presenti sul web a fianco del produttore William Edwards figurano i nomi di Becker e Corrigan (della Precon Process).
Tuttavia, da lì a qualche anno, in seguito alle forti proteste delle associazioni di consumatori, l'uso del subliminale è divenuto carsico, clandestino, e i registi che ne hanno fatto uso - tranne che in qualche raro caso - si sono ben guardati dal rendere di dominio pubblico ciò che inserivano tra un fotogramma e l'altro.
Note
1 Cfr. W. B. Key, Clam Plate Orgy («Orgia in un piatto di molluschi»), Prentice-Hall, Inc., New Jersey 1980, pag. 98. 2 Non siamo riusciti a chiarire se si trattava della stessa società che due anni prima, nel 1956, aveva condotto con James McDonald Vicary, i famosi esperimenti nel cinema di Fort Lee, nel New Jersey, flashando sullo schermo frasi subliminali che incitavano al consumo del popcorn e della Coca-Cola, ma supponiamo che lo fosse visto che avevano lo stesso nome.
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