APPENDICE I

Cronologia del protestantesimo

 

 

Nell'Europa continentale:

  • 1483: Nascita di Martin Lutero a Eisleben (in Turingia). Entra in religione come monaco agostiniano;

  • 1509: Nascita di Giovanni Calvino a Noyon (in Francia);

  • 1517: Anno in cui Lutero avrebbe pubblicato le novantacinque tesi che definiscono la sua dottrina. Data considerata dai protestanti come l'anno di fondazione del protestantesimo;

  • 1520: Bolla Exsurge Domine di Papa Leone X (1475-1521) contro Lutero;

  • 1521-1530: La Riforma si sviluppa in Germania, in Svizzera (con Zwingli) e nel Nord Europa;

  • 1530: Confessione di Augusta, primo formulario che espone la professione di fede dei luterani;

  • 1536: Calvino pubblica (in latino) l'Istituzione cristiana, che diventerà il libro-chiave del calvinismo;

  • 1541-1564: Calvino, installatosi a Ginevra, diventa il leader religioso e politico di quella città, dove muore nel 1564;

  • 1545: Apertura del Concilio di Trento;

  • 1546: Morte di Lutero;

  • 1559-1598: Guerre di religione in Francia;

  • 1559: L'Inquisizione blocca lo sviluppo del protestantesimo in Spagna;

  • 1569: Vittorie di Jarnac e di Moncontour sui protestanti da parte del futuro re Enrico III (1551-1589);

  • 1598: Abiura del calvinismo da parte di re Enrico IV (1553-1610). Fine delle guerre di religione in Francia. Editto di Nantes che conferisce dei privilegi ai protestanti permettendo loro di costituire uno Stato all'interno dello Stato;

  • 1618-1648: Guerra dei trent'anni in Germania tra cattolici e protestanti. L'imperatore Ferdinando II (1578-1637) riesce a mantenere il cattolicesimo in metà dei Paesi di lingua tedesca;

  • 1648: Trattati della Vestfalia che riconoscono la divisione dell'Europa tra i Paesi protestanti e quelli cattolici secondo una linea di demarcazione che da allora non è più cambiata;

  • 1685: Revoca dell'Editto di Nantes;

  • 1789: Rivoluzione Francese, trionfo in Francia dello spirito politico della Riforma.

leone X - exurge domine

Sopra: S. S. Papa Leone X e la Bolla del 1520 con

cui condannò gli errori di Lutero Exurge Domine.

 

In Gran Bretagna e in America:

  • 1491: Nascita di re Enrico VIII che fu re d'Inghilterra dal 1509 al 1547;

  • 1531: Enrico VIII si proclama capo della chiesa d'Inghilterra e rompe con Roma;

  • 1535: Morte dei primi martiri inglesi del tempo della Riforma: sette religiosi di cui sei certosini, un prete secolare, San Tommaso Moro, e del Vescovo di Rochester San Giovanni Fisher;

  • 1553-1558: Restaurazione del cattolicesimo in Inghilterra con la regina Maria Stuarda (1542-1587), moglie di Filippo II di Spagna (1527-1598);

  • 1558-1603: Regno di Elisabetta I, il cui potere è nominale, essendo il vero potere esercitato da William Cecil (1520-1598) e poi dal suo figlio Robert Cecil (1563-1612). La religione protestante viene imposta attraverso vari tipi di pressioni (amministrative, fiscali e giudiziarie) e isolando il Paese dal continente. Oltre 40.000 cattolici furono inviati al supplizio, tra cui molti gesuiti;

  • 1587: Maria Stuarda, regina legittima d'Inghilterra - e cattolica -  viene decapitata per ordine di Robert Cecil;

  • 1620: Partenza dei puritani inglesi per l'America. Essi sono considerati i principali fondatori degli Stati Uniti;

  • 1649: Avendo preso il potere, i puritani inglesi fanno decapitare re Carlo I Stuart;

  • 1685-1688: Regno del re cattolico Giacomo II Stuart;

  • 1688: Una cricca di finanzieri e mercanti mette al potere il protestante Guglielmo III d'Orange (1650-1702) al posto di Giacomo II. Pieno trionfo della causa protestante in Inghilterra, nella terra del Galles, in Scozia e nelle colonie inglesi.

Sopra: i sanguinari regnanti protestanti. Da sinistra, sir William Cecil,

la regina Elisabetta I e Guglielmo III d'Orange.

 

 

 

APPENDICE II

LA FAMOSA CONTROVERSIA TRA

SAN FRANCESCO DI SALES E TEODORO DI BEZA

 

 

San Francesco di Sales (1567-1622), Vescovo di Ginevra, ebbe nel 1597 un primo colloquio con il grande riformatore Teodoro di Beza (1519-1605), successore di Calvino a Ginevra. Ecco alcuni estratti di tale incontro commentati da Mons. Francis Trochu (1877-1967) nella sua Vie de Saint François de Sales 183.

 

«Con un acuto senso dell'essenziale, Francesco chiese molto brevemente: "Signore" – non appena ebbe il permesso di porre domande – "possiamo salvarci nella Chiesa romana"?

 

Dopotutto, si trattava di una domanda legittima da parte di un cattolico desideroso di consolidare la propria sicurezza di fronte al problema finale, ma anche di immense ripercussioni, di cui Beza afferrò la gravità: se la Chiesa cattolica poteva garantire la propria salvezza, sarebbe stato più che inutile separarsene e sarebbe stato meglio migliorarla dall'interno, come aveva fatto il Concilio di Trento e i vari riformatori cattolici. Se invece la salvezza era impossibile nella Chiesa romana, quale altra società religiosa, prima dell’avvento della Riforma, aveva dato Cristo agli uomini per assicurarsi la salvezza? Dopo un lungo periodo di riflessione Teodoro di Beza rispose così:

 

"Mi avete chiesto se ci si può salvare nella Chiesa romana. Certamente, vi rispondo in senso affermativo; è così, senza dubbio, e non si può dire che essa non sia la Chiesa madre".

Risposta che avevano già dato a Enrico IV i ministri Rotan e Morlas, esattamente quattro anni prima. Nuova domanda di Francesco di Sales:

 

"Dato che è così, che l'eterna salvezza è nella Chiesa romana, perché avete attuato questa cosiddetta Riforma con così tante guerre, saccheggi, rovine, incendi, sedizioni, rapine, omicidi, distruzione di chiese e innumerevoli altri mali"?

 

san francesco di sales - teodoro di beza

Sopra: da sinistra, San Francesco di Sales e Teodoro di Beza.

 

Risposta di Teodoro di Beza:

 

"Non voglio negare - rispose dopo un momento di silenzio – che nella vostra religione ci si può salvare. Ma c'è il problema che voi confondete le anime con troppe cerimonie e difficoltà; dite che sono necessarie le buone opere per la salvezza, che tuttavia sono solo decoro. Da qui provengono molti mali: i popoli che credono nella necessità delle buone opere per via della vostra predicazione, ma non riescono a farle, e così maledicono miseramente se stessi perché contravvengono alla loro coscienza. Pertanto, al fine di rimediare a questi mali, abbiamo cercato di stabilire la nostra religione, mediante la quale la via del cielo è resa facile ai fedeli, dopo aver gettato le fondamenta che la legge salva senza le buone opere, che le opere buone non sono affatto necessarie per la salvezza, ma sono solo, come vi ho già detto, di decoro".

 

L'ultima domanda di Francesco di Sales:

 

"Bene" - disse - "ma sembra che voi non vi rendiate conto che rifiutando le buone opere, cadete in labirinti dai quali non riuscirete ad uscire... Potete ignorare il motivo per cui Nostro Signore Gesù Cristo, nel Vangelo di San Matteo, fa menzione ai suoi apostoli, che voleva che credessero nel Giudizio Universale, dei peccati commessi, ma dice solo che condannerà coloro che non hanno fatto le buone opere? Ecco le sue parole: "Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare...". Conoscete il resto. Vedete anche voi che per chi non avrà fatto le buone opere ci sarà la dannazione eterna. Se fossero solo decoro, come dite voi, perché queste anime verranno punite così rigorosamente per non averle compiute? Per quanto mi riguarda, aspetto la vostra soluzione a questa difficoltà, a meno che siate d'accordo con me".

 

Teodoro di Beza non seppe replicare».

 

francis trochu - vie de saint françois de sales

Sopra: Mons. Francis Trochu e la sua Vie de Saint François de Sales.

 

 

APPENDICE III

Alcuni Santi che hanno

lottato contro il protestantesimo

 

 

Le vite dei Santi che hanno lottato contro il protestantesimo permettono di comprendere meglio questa eresia e mostrare come combatterla.

 

Dottori della Chiesa:

  • San Pietro Canisio (1521-1597), gesuita. Se una parte significativa della Germania è rimasta cattolica durante il XVI secolo, è dovuto in gran parte alla predicazione di questo Santo.

  • San Roberto Bellarmino (1542-1621), Vescovo gesuita. Il suo libro intitolato Controversie ha avuto un ruolo importante nella lotta contro l'eresia.

  • San Francesco di Sales, Vescovo, apostolo del Chablais (una regione tra la Francia e la Svizzera).

san pietro canisio - san roberto bellarmino

Sopra: da sinistra, San Pietro Canisio e San Roberto Bellarmino.

 

  Altri Santi

  •  Sant'Ignazio di Loyola (1493-1556), fondatore della Compagnia di Gesù, nel 1523 scrisse gli Esercizi spirituali. La Compagnia di Gesù ha avuto un ruolo di primo piano nella controriforma cattolica.

  • Martiri inglesi e gallesi del XVI secolo. In particolare i priori delle Certose di Londra, Beauvale e Axholme, San Giovanni Fisher, Vescovo, San Tommaso Moro, Sant'Edmondo Campion (1540-1581), gesuita.

  • San Fedele di Sigmaringen (1578-1622), sacerdote e martire.

  • San Francesco Regis (1597-1640), gesuita, Apostolo di Velay e Vivarais.

  • Sant'Oliviero Plunkett (1625-1681), Arcivescovo di Armagh, in Irlanda, martire.

santi che hanno combattuto il protestantesimo

Sopra: da sinistra, Sant'Ignazio di Loyola, Sant'Edmondo Campion, San Francesco Regis e Sant'Oliviero Plunkett.

 

san fedele di sigmaringen

Sopra: particolare del martirio di San Fedele di Sigmaringen,

un francescano tedesco, ucciso dai seguaci del calvinismo.

 

Parte Sesta  

 


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Note

 

183 Cfr. Mons. F. Trouchu, Vie de Saint François de Sales, pagg. 462-465.

 

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