Prefazione
In questa nostra decaduta società, uno dei pochi crimini che (insieme all'incesto) ancora provoca nelle persone una forte reazione di sdegno e di ribrezzo è la pedofilia. Per chi se ne macchia viene persino invocata da molti la pena di morte o altri castighi durissimi che riducano il pedofilo nell'impossibilità di nuocere. Si tratta infatti di un delitto così raccapricciante che non ci deve stupire vederlo collegato con un mondo che coltiva interessi affini: quello del satanismo.
Eppure, a ben pensarci, seppure la reazione delle persone per bene sia più che condivisibile, l'espansione a macchia d'olio di questo vizio immondo è il frutto della stessa mentalità liberaloide e libertaria che regna ormai sovrana in quasi tutte le coscienze e che ha partorito già altri mostri.
Se il primo fondamento delle democrazie moderne è la libertà dell'individuo, e non esiste nessuna legge superiore e inviolabile a cui fare riferimento, ma tutto - proprio tutto - può essere messo in discussione o ai voti (e che nella fattispecie non esiste una sessualità «retta» e una sessualità «deviata», ma solamente sessualità «diverse»), è evidente che l'accettazione in seno ai nostri «costumi» di questa ed altre depravazioni è solo questione di tempo.
Libertà sessuale per tutti, nessuno escluso!
Prova ne è il fatto che una perversione come l'omosessualità, che fino a qualche decennio fa era ritenuta dalla stragrande maggioranza degli individui e delle società come un comportamento sessuale aberrante ed era legalmente perseguita, oggi gode ormai di un riconoscimento sempre più esteso anche da parte di uno Stato sempre più incline a concedere la cittadinanza a tutte le peggiori turpitudini. Così è d'altronde successo con il divorzio, con l'aborto, con l'eutanasia, e ora sta accadendo per la liberalizzazione della droga.
I diritti delle minoranze... a spese dei diritti dei bambini.
Una volta ammesso che non esiste nessun valore al di sopra della nostra libertà, con il passare del tempo e con l'avvento di generazioni sempre più «aperte» (leggi «prive di una qualsiasi etica che non sia il «do it» degli hippies) tutto diventa lecito e buono. Anche la pedofilia. Se ne vedono già certi atteggiamenti all'apparenza privi di significato, ma che in realtà stanno spianando la strada a questa forma di depravazione. Non mi riferisco ai filmati girati da pedofili e venduti a cifre astronomiche all'interno di una cerchia fortunatamente ancora ristretta.
Già certe pubblicità o spettacoli televisivi presentano ragazze giovanissime in atteggiamenti che incoraggiano questa tendenza (pensiamo a Non è la Rai... di Gianni Boncompagni). Anche certi cartoni animati e certi fumetti giapponesi (i famosi manga), sempre più presenti nelle nostre edicole e in certe librerie specializzate, ritraggono bambini in atti sessuali. La stessa pornografia ufficiale, quella per intenderci che non viola la legge contro la pedofilia, ma che dilaga in internet, promuove apertamente questa aberrazione.
Infatti, tra i vari generi nati per soddisfare i più svariati gusti vi è anche il «teen», che nel gergo pornografico sta per «teenager» («adolescente»). Pur protestando di utilizzare «attori» unicamente maggiorenni, questo genere hard mette in scena situazioni di incesto, donne vestite da liceali, magari con le trecce lunghe e i calzettoni bianchi come le scolarette, «bambine» alla loro prima esperienza, ecc... Se si vuole veramente combattere alla radice questo male, bisogna iniziare mettendo fuori legge questo tipo di filmati o immagini in rete, la cui circolazione sta lentamente avvelenando una popolazione che non a caso è a crescita zero.
Sopra: copertine di DVD pornografici del genere Teen.
Ma soprattutto bisogna tornare al concetto di una sessualità vissuta all'interno dell'ottica matrimoniale. Mettere la libertà del singolo al primo posto nella scala dei «valori» e dei diritti democratici è stato come aprire un vaso di Pandora i cui mali riempiono giornalmente le cronache dei quotidiani. Si è finiti per accontentare i «capricci» del «diverso» di turno in nome della tolleranza, con i devastanti effetti che tutti possono constatare. Occorre perciò ritornare al più presto ad una morale immutabile, non soggetta a cambiamenti, quella che la Chiesa cattolica ha faticosamente costruito in duemila anni di Storia e che in pochi decenni i vari rivoluzionari hanno abolito in nome di un falso concetto di libertà che riduce in schiavitù anche i nostri figli.
Un numero incredibile di bambini scompare ogni anno
L'allarme è stato lanciato da tempo. Un numero incredibile di persone sparisce ogni giorno nel nulla, soprattutto giovanissimi. Molti di loro si trovano, di altri non se ne sa più niente. È come se si fossero volatilizzati, spariti. Nel mondo spariscono ogni anno molte migliaia di persone. Ogni anno in Italia sono dichiarati scomparsi oltre 2.000 minori.
Alcuni di loro tornano a casa da soli, altri vengono ritrovati dalle forze dell'ordine, altri ancora non hanno mai fatto ritorno. Secondo le cifre del Ministero dell'Interno, solo nel 1996, sono stati dichiarati scomparsi 2.391 minori. Di questi, 1.912 hanno riabbracciato le loro famiglie. A marzo del 1998 i minori dichiarati scomparsi sono stati 1.419, di cui 796 sono stati rintracciati dalle forze dell'ordine. Che fine fanno i tanti di cui si perde ogni traccia? All'estero la situazione è molto più allarmante. Solo negli Stati Uniti ogni giorno scompaiono moltissimi giovani.
Sopra: negli Stati Uniti, le fotografie dei bambini scomparsi (missing) vengono stampate sui cartoni del latte.
Tra questi desaparecidos tanti sono anche bambini al di sotto dei dieci anni. È un problema grave, molto sentito in Europa, ne fanno fede la «Raccomandazione» (nº R-79-6) in relazione alle «Missing Persons» («Persone scomparse») stabilita dal Council of Europe, e la pubblicazione della Oxford Up intitolata The Dictionary of National Biography: Missing Persons. Se molti di questi giovani vengono ritrovati o fanno ritorno a casa, di altri non se ne saprà più nulla. Alcuni finiscono nella rete della prostituzione, della pornografia, della pedofilia, altri nel sottobosco criminale dei devoti di Satana.
The Dictionary of National Biography: Missing Persons.
Il quotidiano La Stampa riportava la notizia di una sètta satanica che reclutava bambini. Ecco quanto scriveva il giornale:
Traffico internazionale di bambini
Ciò che più lascia sconcertati dei Finders è l'affermazione di Ted Gunderson (1928-2011), un investigatore privato che è stato dirigente dell'FBI di Los Angeles:
Sopra: Ted Gunderson.
Scrive Uri Dowbenko, autore dell'articolo nella citata rivista, che l'ex funzionario si riferisce ad un rapporto del Servizio Dogana U.S.A. che asserisce che il caso della sètta Finders dev'essere chiuso per il motivo che è «un affare interno della CIA». Uri Dowbenko scrive ancora:
L'ex agente FBI ed investigatore privato Ted Gunderson si trova d'accordo. Egli sostiene che
Sopra: The Gunderson Report, il risultato delle indagini dell'ex FBI Ted Gunderson in quattro volumi.
Pedofilia e satanismo: una giovane vittima racconta
Il rapporto tra pedofilia e satanismo è stato più volte provato. Diverse inchieste giornalistiche e molti responsabili di centri di protezione per l'infanzia hanno lanciato il messaggio che, più frequentemente di quanto si creda, il racket della prostituzione dei minori e della pedofilia sono gestiti da sètte sataniche. Telefono Arcobaleno, l'associazione contro la pedofilia il cui direttore è il parroco di Avola (Siracusa), don Fortunato Di Noto, ha scoperto e denunciato un sito satanista che mostra terribili foto di sacrifici umani a Satana e le vittime sono giovanissime. Di Noto ha affermato:
Sopra: don Fortunato Di Noto.
Paul Bonacci è un giovane recluso al centro correzionale di Lincoln, in isolamento, perché più volte minacciato di morte, per via di accuse gravissime rivolte dal giovane ad insospettabili uomini di potere. Lo psichiatra che lo ha sottoposto a perizia, Beverly Mead, ha dichiarato che il ragazzo è sano di mente e, a suo parere, dice il vero. Bonacci racconta:
Bonacci poi fa i nomi di alcune delle persone che hanno abusato sessualmente di lui:
Sopra: il deputato democratico Barney Frank, omosessuale dichiarato e «sposato» dal 2012 con un altro uomo.
Paul Bonacci fu testimone di accadimenti ancora più spaventosi e prosegue il suo racconto con rivelazioni shoccanti:
La Commissione Franklin
Le persone legate a King, leader del progetto repubblicano di aiuti alla comunità nera tramite la Credit Union e il National Black Republican Council, erano dedite a
Gli snuff-movie non sono una leggenda metropolitana
Il Corriere della Sera denunciava:
Indagini insabbiate
Le indagini vengono molto spesso insabbiate. Vi è come una congiura del silenzio, coperture misteriose. Ted Gunderson, per quanto riguarda gli Stati Uniti, ha affermato:
I crimini satanici sono in espansione in tutto il mondo. Per quanto concerne l'Inghilterra, Dianne Core, responsabile dell'Istituto Childwatch (un'associazione di assistenza e protezione dei minori), ha denunciato connubi dei satanisti con lobby politiche che tendono a coprire le loro efferatezze. La Dr.ssa Core ha, tra l'altro, affermato:
Sopra: Dianne Core.
Pedofili satanisti sono presenti anche a Londra. Il Corriere della Sera denunciava:
Lobby internazionale e pedofilia rituale
Il giornalista Maurizio Blondet, nel corso di un'intervista, fece inquietanti affermazioni:
Sopra: il giornalista Maurizio Blondet.
Orrori su orrori, che si intersecano, a quanto pare, in quella terra buia degli adoratori del diavolo. Quella degli abusi sui bambini è una tragedia immane, che dilaga sempre di più ovunque. Le stime esatte delle giovanissime vittime sono impossibili e non esistono dati certi sull'entità del fenomeno. Tuttavia, non meno di 250 milioni di copie di filmati sono commercializzate in tutto il mondo.
Solo negli Stati Uniti, sono stati venduti venti milioni di video. Film sempre più «forti», spesso, con torture seguite dalla morte del bambino. Ogni anno, nel mondo, un milione di minori di diciotto anni è vittima dei commerci più turpi, che vanno dal sesso perverso nelle sue più svariate forme: prostituzione, turismo sessuale, pedofilia, pornografia, sadismo, ecc..., fino all'omicidio.
Un'altra piaga dei nostri tempi: il turismo sessuale.
Fatti orribili accadono in ogni parte di questo nostro pianeta. Sono ancora nella memoria dell’opinione pubblica le efferatezze compiute in Belgio, gli orrori compiuti dal pedofilo criminale Marc Dutroux, ribattezzato il «mostro di Marcinelle». Fatti truci e sconvolgenti, che la dicono lunga sulla diffusione di questo raccapricciante fenomeno. Nei video del Dutroux
La Wirtz afferma che, dall'inizio dei fatti accaduti in Belgio, i filmati di pornografia minorile sequestrati sarebbero seicento. La Presidente del Mouvement du Nid, nell'intervista pubblicata dal quotidiano, spiega che «la pedofilia non è un rapporto affettivo, anzi è l'espressione del dominio sul bambino e lo stadio estremo di questo dominio è proprio la morte».
Parole che bruciano come fuoco. Nell’affare Dutroux c'è di tutto: pedofilia, omicidi, necrofilia, snuff-movie e personaggi dell'alta società belga, del mondo dell'Alta Finanza, della politica, ecc... Questa è almeno l'opinione dei cittadini belgi. È anche strano che ad oggi l'inchiesta non abbia portato ancora a nulla circa i complici del Dutroux, anzi, sembra essersi arenata. Sono tanti i misteri.
Dutroux aveva già ricevuto nel 1989 una condanna a tredici anni di carcere per aver sequestrato e violentato, a più riprese, due minorenni nel 1985, e la sua compagna Michelle Martin è stata condannata a sei anni di carcere per analoghe imputazioni. Ma i due non hanno scontato totalmente la pena, avendo ottenuto la grazia.
Si mormora anche che le piccole vittime siano molte di più di quanto è stato detto. Così, mentre in Belgio oltre 350.000 persone manifestavano in piazza contro il mostro di Marcinelle e i tanti misteri che circondano quei crimini, in Svizzera calava il più stretto silenzio sul magnate elvetico arrestato, in Sri Lanka, con l'accusa di aver violentato 1.500 bambini.
La sètta satanica Anubis e il caso Dutroux
La zia di una delle due ragazzine assassinate da Marc Dutroux, il «mostro di Marcinelle», ha fatto gravi dichiarazioni: «Il mercato dei video porno che coinvolgono minori ha tentacoli in tutta Europa, in Olanda, in Germania e in Svizzera». Non è estraneo a questa efferatezza il revival dei culti satanici, che sono tornati in auge.
Dal quotidiano fiammingo Der Standaard, si è appreso con stupore che almeno quattro poliziotti farebbero parte della sètta satanica Abraxas, sospettata di aver comprato bambine dal killer-pedofilo Dutroux, per i loro riti. Si è arrivati a questa sconcertante scoperta grazie ad una lettera trovata durante una delle perquisizioni successive alla scoperta dei corpi di Julie Lejeune e Melissa Russo, nella casa del complice Bernard Weinstein (1952-1995), sepolto vivo dallo stesso Dutroux.
In questa lettera firmata Anubis si chiedeva a Weinstein di «non dimenticare di ricordargli che la grande festa si avvicina e noi attendiamo il regalo per la grande sacerdotessa». Evidentemente, Weinstein doveva «ricordare» la promessa a Dutroux. In più è stato anche trovato uno strano documento, nel quale si faceva presente la necessità di trovare il prima possibile «otto vittime da uno a trentatre anni».
Anubis è, al secolo, Francis Desmedt (1946-2006), che è anche «Gran Maestro» della cosiddetta «vieille religion» («antica religione»), una specie di associazione internazionale di satanisti. E la Grande Sacerdotessa ha anche lei un nome? Certo: si chiama Nahéma-Nephthys (alias Dominique Kindermans), anche lei un pezzo da novanta della «chiesa di Satana belga». Chi sono gli altri membri di questa sètta satanica rimasti segreti? E su quali protezioni hanno potuto contare?
Sopra: il tempio dove la sètta satanica Abraxas celebrava i suoi orribili rituali.
Le indagini si presentano subito difficili e lascia stupiti il fatto che è stato rimosso il giudice anti-pedofilo Jean-Marc Connerotte. Il magistrato non indagherà più su Dutroux. La Corte di Cassazione ha infatti deciso di togliere l'inchiesta al Giudice istruttore Connerotte, che era diventato un eroe popolare. Alla notizia sono seguite manifestazioni e scioperi a catena. Una donna, mentre i manifestanti urlavano: «Justice pourrie» («giustizia marcia») ha gridato: «Oggi i bambini sono stati uccisi per la seconda volta».
Sopra: Jean-Marc Connerotte.
La caccia ai bambini in Belgio
Ma c'è di peggio. Il settimanale Diario ha pubblicato un servizio davvero pauroso: «Dopo la terribile denuncia dell'eurodeputato Olivier Dupuis al Congresso Radicale, "Diario" è andato a vedere che c'è di vero riguardo ai minori inseguiti e uccisi a fucilate per divertimento». L'inchiesta, dal titolo «La caccia ai bambini in Belgio». è firmata dal giornalista Gianluca Paolucci. Ecco un piccolissimo brano di quanto si legge:
E, se dietro i fatti del Belgio, più che un manipolo di viziosi, si celasse un'organizzazione potentissima e segretissima (che pratica riti tremendi e demoniaci che prescrivono anche sacrifici umani) costituente solo una parte di una mondialistica lobby satanica nel cuore dell'Europa?
Sètte sataniche con personaggi eccellenti
Nella nostra società il satanismo è un pericolo dilagante di cui, spesso, non se ne parla abbastanza, oppure lo si fa nel modo sbagliato. Gli adoratori del diavolo sono in aumento anche a Roma. Il quotidiano Avvenire scrive:
In Inghilterra, spariscono ogni anno circa centomila giovani. Scotland Yard, a Londra, deve occuparsi ogni giorno della sparizione di ben 2.500 teenagers. I più vengono rintracciati, di alcuni non se ne saprà più nulla. Il giornalista Alfio Bernabei riporta altri fatti terribili accaduti a Londra:
Gli esperti puntano il dito sul mondo variegato delle sètte sataniche. Questo è anche il pensiero di Faye Yager, che dirige il Children of the Underground («Bambini sottoterra»), un centro per la difesa dei bambini. Il giornalista Giorgio Medail (1945-2011), nella trasmissione televisiva Arcana, mandata in onda nel 2002 su Canale 5 (nel 1989) affermava che solo negli Stati Uniti, secondo fonti attendibili, ogni anno vengono uccisi nel corso di riti satanici 50.000 persone, per lo più giovanissimi.
Sopra: Faye Yager, direttrice di Children of the Underground.
L'ex direttore dell'FBI di Los Angeles, Ted Gunderson, che ha dedicato molti anni ad indagare sui legami tra le sparizioni dei bambini e i riti satanici, affermò, in una puntata della trasmissione Arcana, che le vittime vengono torturate e poi uccise. Gunderson, tra l'altro, denuncia:
Sopra: l'intera indagine di Giorgio Medail riportata nel documentario Viaggio intorno a Satana. Se ne sconsiglia la visione alle persone sensibili.
L'inchiesta del Washington Times
Il perché questi orrendi crimini, nella stragrande maggioranza dei casi, restano impuniti e si fà poco a livello di indagini sarebbe dovuto al fatto, sempre secondo Gunderson, che manca la volontà politica. La legge non è severa, perché questi gruppi hanno protezioni ad alto livello. Negli Stati Uniti si
Il giornalista Paul Rodriguez del Washington Times, dopo una lunga e delicata indagine affermò:
Sopra: uno degli articoli firmati da Paul Rodriguez usciti sul Washington Times.
Rodriguez, editorialista del Washington Times, ha svolto indagini per alcuni mesi, prima di sparare in prima pagina del suo giornale articoli di fuoco su una rete di ragazzi «di vita» che coinvolgeva deputati e vip: «Sesso in vendita in un appartamento di un deputato»; «Il servizio segreto insabbia l'inchiesta sui prostituti dei vip»; «Ragazzi di vita portati in un tour di mezzanotte alla Casa Bianca»: questi i titoli del Washington Times 21.
Dopo alcuni articoli, Rodriguez mollò misteriosamente l'indagine. Quello dei bambini rapiti, schiavizzati, violentati, costretti a prostituirsi, immolati a Satana, come si è visto, è un orrore su scala planetaria. Eppure si continua a fare poco o nulla. Giornali e televisione non denunciano il problema in tutta la sua reale gravità. Ne parlano poco e male, di tanto in tanto. I pericoli per i giovanissimi, come si è visto, vengono da più fronti. Non ultima è la constatazione che, sul nostro pianeta, aumentano sempre di più le sètte dedite al culto del diavolo. Lo stesso Ministro Antonio Guidi aveva avvertito:
L'ex ministro Antonio Guidi.
APPENDICE In Belgio, nel 1996, le due famiglie Russo e Lejeune hanno avuto la vita sconvolta dal cosiddetto «mostro di Marcinelle», Marc Dutroux. Le loro figlie di appena otto anni, Julie e Melissa, scomparvero all'improvviso, e solo dopo quattordici mesi d'angoscia e solitudine vennero ritrovate morte grazie alle indicazioni dello stesso Dutroux, un pedofilo già condannato per questo reato e inspiegabilmente graziato.
Venne così scoperta un'organizzazione criminale per lo sfruttamento sessuale dei minori, che vede probabilmente coinvolti politici, poliziotti e magistrati. Fra le molte testimonianze raccolte, risultano particolarmente agghiaccianti quelle del padre di Marc Dutroux - intervistato tra un ricovero e l'altro nella struttura di malattie mentali dove è di casa - e del suo maestro di scuola. C'è un atroce momento nella terribile storia del vallone Marc Dutroux e della sua banda di pedofili sequestratori e assassini.
Sopra: i luoghi dell'orrore; le stanze e le gallerie sotterranee dove il «mostro di Marcinelle» ha tenuto imprigionate le sue vittime.
Un momento lungo tre mesi, dal dicembre al marzo 1996. In quei mesi, Dutroux è in carcere per una vicenda di camion rubati, la sua complice e seconda moglie, Michelle Martin, vive defilata in una delle undici case che questo meccanico disoccupato possiede a Charleroi e dintorni, nel Belgio francofono, il socio Michel Lelievre, dalla casa di Marchionneau-Pont, a una decina di chilometri da Charleroi, progetta il sequestro di due nuove ragazzine, Laetitia Delhez, quattordici anni, e Sabine Dardenne, dodici anni, l'altro socio, Bernard Weinstein, lascia morire di fame due bambine già sequestrate, Julie Lejeune e Melissa Russo, entrambe di otto anni.
Sono vive, Julie e Melissa, in quel lungo momento, ma la polizia che perquisisce quella vecchia casa di mattoni un tempo rossi, oggi neri per la polvere di carbone che aleggia su Marcinelle, il quartiere minerario di Charleroi, non le trova, passa a due metri da loro, rinchiuse in una cella ricavata nella cantina, mentre le procure valloni non riescono a fare altro che presentare le condoglianze alle loro famiglie. Con Julie e Melissa ancora vive! E non capiscono ancora, quelle procure, in quell'atroce momento, che al di là delle storie personali di maniaci e di piccoli gangster si è ramificata nel cuore d'Europa una vera e propria «Anonima Pedofili».
«È un mercato dei bambini che crea i "mostri" come Dutroux», constata Michele Hirsch, sociologa del diritto penale a Bruxelles, l'avvocatessa che ha portato in tribunale la rivista Spartacus, le pagine gialle dei pedofili di tutto il mondo. «Mercato guidato da una rete di imprese commerciali che mirano solo al profitto». Eppure, in quel momento perduto, quelle distratte, burocratiche, inefficienti procure vivevano in un clima di emergenza assoluta per i sequestri a scopo sessuale di bambine: ben sette rapite e scomparse nel nulla in quella regione del Belgio e altre tre uccise.
Eppure, conoscevano la vita violenta e la ferocia di Dutroux, condannato a tredici anni, nel 1989, per sequestro e stupro di cinque adolescenti e per aver infierito, a rasoiate, sulla vagina di una donna. Eppure, sapevano della sua inspiegabile ricchezza, sproporzionata rispetto ai due milioni di lire al mese che percepiva da una strana pensione di invalidità, delle sue undici case, dei suoi frequenti viaggi all'estero, specie nella Repubblica Ceca, «dei terminali, con la Germania, della rete europea della pedofilia», ammette il vice-capo dell'Interpol di Praga, Vratislav Gregr.
Sopra: nel 1997 è stata posta una lapide davanti alla casa di Dutroux su cui è scritto: «In memoria di tutti i bambini vittime della pedofilia».
Eppure, dovevano, quelle procure, aver già inquadrato i personaggi dell'organizzazione, che si diramava sino a Bruxelles con un nome eccellente, Jean-Michel Nihoul, cinquantacinque anni, uomo d'affari con amicizie altolocate, già proprietario di un locale per coppie, trovato in possesso di 600 video porno con bambini che venivano vendute ad un prezzo oscillante tra i 20.000 e i 40.000 dollari (mentre il rapimento su commissione di un minore costava dai 30.000 ai 45.000 dollari).
Sopra: Jean-Michel Nihoul.
Un anno fa, i giudici erano a un passo dalla verità, potevano smascherare l'intera rete: un detenuto pedofilo riconobbe in Julie e Melissa, da poco sequestrate, le protagoniste di un film pornografico interpretato da adolescenti che gli era stato offerto. In cambio della libertà promise notizie sullo sporco affare. La procura di Louvain rifiutò l'accordo.
E ora, dopo la morte delle due bambine, ci è voluto l'impegno personale di un gendarme per mettere in galera l'«Anonima pedofili»: bussando a mille porte, il poliziotto ha ricostruito parzialmente la targa di un camioncino bianco che si aggirava attorno al centro sportivo di Bertrix, prima del sequestro, il 9 agosto 1996, di Laetitia Delhez. Dopo controlli incrociati al computer, il camioncino, lo stesso visto sui luoghi di altri rapimenti, è risultato di proprietà di Marc Dutroux. «Spero solo che ora l'inchiesta vada sino in fondo», dice Gino Russo, padre di Melissa, figlio di un minatore emigrato da Agrigento.
«In caso contrario, mi rivarrò su questa magistratura vecchia, burocratica, per troppo tempo scettica sull'esistenza in Belgio di associazioni che sequestrano, violentano, vendono bambini». Sulla porta di casa Russo ha affisso questo cartello: «L'ex ministro Melchior Wathelet ha la coscienza tranquilla»? Wathelet è il ministro della Giustizia socialcristiano che, quattro anni fa, firmò l'atto di scarcerazione condizionata di Dutroux, che aveva appena scontato la metà dei suoi tredici anni di carcere.
L'atto aveva il parere favorevole di alcune amministrazioni della giustizia, ma quello contrario del procuratore del re, Georges Demanet, che concluse la sua arringa contro la scarcerazione di Dutroux con queste profetiche parole: «Questa decisione provocherà problemi di sicurezza pubblica ed è di natura tale da screditare la giustizia».
Così è stato. Da quel giorno Dutroux ha messo in piedi una vera e propria rete di pedofilia organizzata e la giustizia belga è stata screditata anche dai suoi comportamenti successivi. Dutroux doveva, in libertà, essere seguito da un neuropsichiatra, visitato da un'assistente sociale, trovare un lavoro, indennizzare le vittime, non frequentare ex detenuti e sottostare a una serie di rigide regole. Nulla di questo è accaduto.
Uno psichiatra lo ha visitato una sola volta, un lavoro non lo ha mai trovato, la sua banda è infarcita di ex detenuti, compresa la moglie di Marc Dutroux, arrestata insieme a lui e a Michel Lelievre, anche lui condannato per reati sessuali, e l'assistente sociale ha stilato i suoi rapporti trimestrali senza mai andarlo a visitare. L'ultimo, il 27 luglio scorso: «Di particolare da segnalare, salvo problemi di rapporti tra Dutroux e la moglie, che potrebbero risolversi con un divorzio». Dieci giorni dopo, Dutroux sequestrava l'ultima bambina. Commenta amaro Gino Russo:
Sopra: la casa-prigione di Marc Dutroux.
«Il fatto è che in Belgio manca una cultura nella prevenzione e nella repressione dei reati di pedofilia», aggiunge Marie-France Botte, fondatrice di un'associazione internazionale contro i delitti sui minorenni, autrice del libro Le prix d'un enfant («Il prezzo di un bambino»).
Sopra: Marie-France Botte e il suo libro Le prix d'un enfant.
Sabine e Laetitia sono state trovate vive nella cantina della casa di Charleroi grazie allo zelo di un poliziotto e al tentativo, ora vano, di Dutroux di far leva sulla benevolenza dei giudici («due bambine sono vive», ha detto loro). Julie e Melissa sono state trovate morte, tre metri sotto la terra del giardino di un'altra casa del pedofilo belga a Sars-la-Buissiere. Altre ancora sono state uccise negli ultimissimi anni: Vinciane, Katrien, Laurence, Carola..., tutte di dieci anni o poco più.
Perché questa strage di creature innocenti? Spiega l'avvocatessa Hirsch: «Il mercato dei bambini è fiorente [...]. Non si può parlare delle migliaia di minori fatti prostituire in Asia senza approfondire il problema dei clienti, che sono europei». «Il fenomeno si è propagato all'Europa dell'Est e ora arriva alle nostre porte», conferma Niels-Christian Andersen, Segretario Generale della sezione danese dell'organizzazione internazionale Save the Children («Salva i bambini»).
Perché? Perché la paura dell'AIDS in Asia e in Africa sta imponendo sul mercato i bambini europei. Un anonimo cittadino belga se ne è già reso conto. Ha lasciato, davanti alla porta della casa di Dutroux, a Charleroi, questo biglietto vergato a mano: «La vita in questo mondo è pericolosa, non a causa di coloro che fanno il male, ma di quelli che guardano e lasciano fare».
Note
1 Cfr. La Stampa, dell'8 febbraio 1987. 2 Cfr. U. Dowbenko, Nexus, New Times, nº 23, edizione italiana, 1999. 3 Ibid. 4 Cfr. Gazzetta del Sud, del 1º luglio 2000. 5 Sigla che sta per North American Man-Boy Love Association, ossia «Associazione Nordamericana per l'amore tra uomo e ragazzo». Si tratta di un'associazione che si batte per i «diritti» dei pedofili. 6 Lawrence «Larry» King è stato il leader del Black Republican Council e negli anni '80 fu uno dei principali rappresentanti del partito repubblicano. 7 Cfr. G. Caporaso-M. Cocozza Lubisco, «Bambini. Il mercato degli orrori», in Avvenimenti, del 17 luglio 1991. 8 Cfr. J. DeCamp, The Franklin Cover-up, AWT, Inc. Lincoln 1992. 9 Cfr. G. Caporaso-M. Cocozza Lubisco, art. cit. 10 Cfr. Il Corriere della Sera, del 28 luglio 1990. 11 Cfr. G. Caporaso-M. Cocozza Lubisco, art. cit. 12 Cfr. Il Corriere della Sera, del 18 marzo 1990. 13 L'intervista è apparsa sulla rivista Teologica, settembre-ottobre 1996. 14 Cfr. La Gazzetta del Sud, del 23 novembre 1996. 15 Cfr. Diario, Anno V, nº 15. Da mercoledì 12 aprile a martedì 18 aprile 2000. 16 Cfr. Avvenire, del 5 settembre 1996. 17 Cfr. Cfr. L'Unità, del 9 agosto 1990. 18 Cfr. G. Caporaso-M. Cocozza Lubisco, art. cit. 19 Ibid. 20 Ibid. 21 Ibid. 22 Cfr. L'Italia settimanale, del 15 settembre 1995. 23 Articolo reperibile alla pagina web http://www.serialkiller.it/serialkiller.aspx?aree_id=1&sottoaree_id=9&lang=ita&contenuti_id=24 |