Premessa
Secondo il libro nuovo di David Livingstone intitolato Black Terror White Soldiers, Freud era un sabbatista-frankista (un Illuminato) che rimosse le barriere alla depravazione sessuale in nome della «scienza». In tal modo, egli promosse il progetto satanista degli Illuminati di degradare l'umanità e di distruggere il matrimonio e la famiglia mediante la diffusione di pratiche sessuali aberranti, incesto compreso.
Freud e i sabbatisti
Le teorie di Sigmund Schlomo Freud (1856-1939) hanno a che fare in maniera smodata con il sesso, e specialmente con l'incesto... Come ha notato lo studioso israelita Gershom Scholem (1897-1982), i sabbatisti - i seguaci del falso messia Sabbatai Zevi (1626-1676) - erano particolarmente ossessionati dall'idea di eliminare le proibizioni riguardanti la sessualità, e particolarmente quelle contro l'incesto...
Berechiah Russo (più noto come Otman Baba), che nel XVIII secolo fu il leader dell'ala più integralista dei sabbatisti di Salonicco, e che influenzò direttamente l'altro falso messia Jacob Frank (1726-1791), non solo dichiarò che queste proibizioni erano state abrogate, ma giunse fino a inserire certe pratiche (incluse le orge di sesso e lo scambio delle mogli) nei comandamenti della nuova «Toràh messianica»...
Sopra: il derviscio Otman Baba.
Nel suo libro Der Mann Moses und die monotheistische Religion (1939), Freud afferma in modo chiaro che, come nel caso dei faraoni d'Egitto, l'incesto conferisce uno status divino ai suoi perpetratori.
Nella stessa opera, Freud avanza l'ipotesi secondo cui Mosé sarebbe stato un sacerdote di Aten, un'istituzione di Akhenaton (1300 a. C.), il faraone riverito dalla tradizione rosicruciana. Dopo la sua morte, Mosé sarebbe stato costretto a lasciare l'Egitto con i suoi seguaci.
Sopra: il faraone Akhenaton.
Nel tentativo di screditare l'origine della Legge a lui conferita, Freud afferma che Mosé era un egiziano e non un ebreo. Commentando questi passi, lo psicologo statunitense David Bakan (1921-2004) afferma che l'attacco di Freud a Mosé era un tentativo di abolire la legge mosaica nello stesso modo in cui aveva fatto Sabbatai Zevi.
Così, Freud mascherò il credo frankista con il gergo psicologico, proponendo che la moralità convenzionale sarebbe una repressione innaturale di impulsi sessuali naturali imposta durante l'infanzia. Freud sosteneva che siamo guidati dai bisogni del subconscio a soddisfare questi desideri sessuali. In Totem und Tabu, pubblicato nel 1913, Freud, riferendosi al mito greco di Edipo che uccise inconsapevolmente suo padre e sposò sua madre, affermava che l'incesto e i rituali di reincarnazione erano praticati nell'antico Egitto. Egli si servì del «conflitto di Edipo» per asserire la sua visione secondo cui le persone desiderano l'incesto, ma devono reprimere quel desiderio.
Lou Andreas-Salomé
Freud lesse anche Nietzsche (1844-1900). Freud e Nietzsche avevano un'amicizia comune in Lou Andreas-Salomé (1861-1937), una psicanalista e scrittrice di origine russa. I suoi diversi interessi intellettuali la condussero ad amicizie e ad affari con un vasto assortimento di noti intellettuali occidentali, inclusi il musicista Richard Wagner (1813-1883) e il poeta Rainer Maria Rilke (1875-1926).
Salomé dichiarava di aver rifiutato una proposta di matrimonio da parte di Nietzsche. Essa giunse alla fama con la sua controversa biografia di Nietzsche, la prima opera maggiore della sua vita. Salomé era un'allieva di Freud e divenne sua socia nella creazione della psicanalisi. Essa diventò una delle prime psicanaliste donna e una delle prime donne a scrivere opere in chiave psicanalitica sulla sessualità femminile.
Fare del sesso una religione
La Salomé (vedi foto a lato) sviluppò le idee di Freud nel suo saggio del 1914 Il narcisismo, in cui sosteneva che l'amore e il sesso sono la riunione del sé con la sua metà perduta. Alla fine, essa venne perseguitata dai nazisti come «ebrea finlandese», sebbene i suoi genitori fossero apparentemente calvinisti provenienti dalla Francia e dalla Germania settentrionale.
Alcuni giorni prima della sua morte, la Gestapo confiscò la sua biblioteca perché la Salomé era una collega di Freud, praticava la «scienza ebraica» e possedeva molti libri di autori ebrei. Il fatto che Salomé fosse segretamente ebrea, nonostante professasse un retaggio cristiano, suggerirebbe che la sua famiglia fosse sabbatista. Possiamo supporre che le loro devianti pratiche sessuali possano aver contribuito ad un trauma che ha generato la sua incapacità di sviluppare normali relazioni con gli altri uomini, e ad accettare teorie non convenzionali.
Purtroppo, possiamo ipotizzare che all'origine delle disfunzioni di Salomé ci fossero possibili relazioni incestuose con il padre e con i cinque fratelli più grandi. Infatti, Lou diceva di vedere un fratello nascosto in ogni uomo che incontrava. Essa sposò lo studioso di linguistica Friedrich Carl Andreas (1846-1930), e nonostante il matrimonio non venne mai consumato, i due rimasero insieme dal 1887 al 1930. Ciononostante, Salomé ebbe diverse relazioni sessuali fuori dal matrimonio e visitava regolarmente un luogo d'incontro per gay e lesbiche.
Sopra: Friedrich Carl Andreas con la moglie Lou Andreas-Salomé.
Autocontrollo come «ritentività anale»
Freud considerava l'articolo di Salomé del 1916 sull'erotismo anale una delle cose migliori che avesse mai scritto. Ciò lo condusse alle sue teorie sulla ritentività anale, in cui la proibizione del piacere derivante dall'attività anale «e dai suoi prodotti», è la prima occasione in cui un bambino sperimenta l'ostilità ai suoi impulsi apparentemente istintivi.
Negando che l'uomo possa essere motivato da ideali spirituali, Freud abbracciò la teoria della natura animale dell'uomo, particolarmente in ciò che egli definiva «libidine». Tale convinzione riflette la tradizione occulta e la sua venerazione dell'atto sessuale come unico vero impulso vitale. Freud credeva che la libidine sviluppasse negli individui un cambiamento del suo oggetto del desiderio, un processo codificato dal concetto di «sublimazione».
Egli riteneva che le creature umane nascono «polimorfamente perverse», ossia che tutti gli oggetti possono essere una fonte di piacere sessuale. Freud sosteneva che in ogni stadio dello sviluppo, le creature umane si fissano su diversi e specifici oggetti del desiderio. Il primo è la fase orale, esemplificato dal piacere di un neonato nell'allattare; poi c'è la fase anale segnata dal «piacere» di un bambino nell'evacuare; e infine c'è la fase fallica.
In quest'ultimo stadio, Freud era convinto che i bambini maschi si fissano sulla madre come oggetto sessuale, definendo questo desiderio «complesso di Edipo», una fase che può giungere fino minacce di evirazione, dando luogo al «complesso di castrazione», il trauma più grave che può colpire un uomo nella giovane età.
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