di
Léon de Poncins
1
Qual è l'influenza dominante nella
Massoneria? Oggi possiamo respingere definitivamente
l'ipotesi di una leadership inglese o tedesca.
Che in diverse occasioni l'Inghilterra
abbia usato la Massoneria per scopi
politici e che la Germania abbia fatto altrettanto è cosa
abbastanza normale; ma da lì ad
ammettere una direzione inglese o tedesca c'è molta strada.
D'altra parte, che ci siano
affinità tra la Massoneria e alcune sètte
protestanti è fuor di dubbio; ma la
Massoneria conta molti scrittori protestanti tra i suoi più
strenui oppositori, e non mancano i governi protestanti che
hanno adottato misure difensive contro questa sètta.
Rimane l'influenza ebraica e qui la cosa si fa
più seria 2.
Va innanzitutto messa in risalto la stretta relazione che
unisce l'ideologia massonica all'ideologia ebraica. Scriveva
il rabbino livornese Elia Benamozegh (1823-1900) sulla rivista
La Vérité Israélite:
«Lo
spirito della Massoneria è lo spirito dell’ebraismo
nelle sue credenze più fondamentali; sono le sue idee, è il
suo linguaggio, è quasi la sua organizzazione [...]. La
speranza che sostiene e fortifica la Massoneria è quella che
illumina e irrobustisce Israele nella sua via dolorosa
che gli mostra nell’avvenire un trionfo certo. L’avvento dei
tempi messianici non è nient’altro se non la constatazione
solenne e la proclamazione definitiva degli eterni principî
di fratellanza e d’amore, l’unione di tutti i cuori e di
tutti gli sforzi nell’interesse di ciascuno e di tutti, il
coronamento di quella meravigliosa casa di preghiera di
tutti i popoli di cui Gerusalemme sarà il centro e il
simbolo trionfante» 3. |
Sopra:
rabbi Elia Benamozegh e La Vérité Israélite.
Vi è dunque una collaborazione e,
come possiamo constatare da questa citazione,
che andrà a beneficio soprattutto degli israeliti. Entrambi
(la Massoneria e l'ebraismo) sono animati dallo
stesso ideale di felicità terrena e dalla stessa
aspettativa di un millennio chimerico. Scrive
l'ebreo Edmond Fleg (Flegenheimer;
1874-1963) nella sua opera
:
«Nel
Medioevo, l'ebraismo non desiderava affatto di essere ammesso nella
società di quei tempi, perché aveva da sempre una concezione opposta a
quella che la Chiesa ha del mondo [...]. Il giudaismo è
orientato unicamente verso l'avvenire della terra
[...]. Ecco perché si sente così in armonia con lo spirito dei
nostri tempi. Questa è la ragione
per cui sente un bisogno così profondo di essere ammesso nella
società moderna, perché i nuovi tempi rivendicano ciò che esso
afferma: il regno terreno della Verità e della Virtù»
4. |
Sopra:
Edmond Fleg
e
il suo libro
Identica in entrambi è
la
tendenza alla deificazione dell'umanità.
Citiamo a tal proposito alcuni testi ebraici. Scrive la
Jewish Encyclopœdia:
«La
Cabala è marcatamente panteistica, e in essa
viene riservata all'uomo una posizione assai
elevata » 5. |
Da parte sua scrive lo scrittore ebreo
polacco Kadmi Cohen (1892-1944) nel
suo libro Nomades:
«Chi
conoscerà mai le indicibili sofferenze dell'ascesa o le fitte
mortali della caduta? Ma anche quale ineffabile, sovrumana e divina
gioia sentirsi sul picco che sovrasta l'Universo, al di là del
bene e del male, al di sopra della ragione pura o pratica, di
essere l'Uomo, di essere Sé, che si eguaglia a Dio, che
lotta con Lui, che Lo assorbe. È Israele, è Ismaele che
forniscono questi uomini al mondo» 6. |
Sopra: Kadmi Cohen e la sua opera Nomades.
Vediamo come queste concezioni siano
all'opposto di quelle del cristianesimo, e
quindi troviamo ovunque alleati contro di
esso la Massoneria e l'ebraismo, animati
dallo stesso spirito di rivolta. Lo stesso
antagonismo lo abbiamo visto in azione
contro le monarchie cattoliche e contro
qualsiasi governo personale che non tragga
la sua unica giustificazione dalla volontà
popolare del numero.
«Israele - dicono gli ebrei
- vuole solo la giustizia sociale. Per esso, la corte, l'esercito e
l'aristocrazia per nascita sono cose odiose. Per Israele l'idea di
patria è l'idea di giustizia, e la giustizia è l'uguaglianza
sociale» 7. |
Sopra:
Les Juifs d'aujourd'hui, l'opera di
Elie Eberlin da cui è stata tratta l'ultima
citazione.
Esso ha compiuto
instancabilmente
«la sua missione storica
di redentore della libertà dei popoli, del Messia collettivo
dei diritti umani» 8. |
in favore «del
regime egualitario e livellante delle vere
repubbliche, e non delle repubbliche
borghesi, ovviamente»
9. Il simbolismo stesso della
Massoneria è in gran parte di origine
ebraica. Uno scrittore inglese -
probabilmente un ebreo - conclude così uno
studio su tale questione:
«Sebbene non abbia in alcun
modo trattato nel mio articolo le influenze ebraiche su tutto il
simbolismo della Massoneria, spero di aver provato a sufficienza che
la Massoneria, come sistema simbolico, poggia
interamente su una formazione che è essenzialmente ebraica»
10. |
Sopra:
Hebraic Influences
on Masonic Symbolism, l'opera
di Bernard
Shillman da cui sono state estratte
le ultime due citazioni. |
D'altra parte, la storica inglese Nesta
Helen Webster (1876-1960) sottolinea
nella sua eccellente opera Secret
Societies and Subversive Movements
(«Società segrete e movimenti sovversivi»)
che:
«Lo
stemma massonico della Gran Loggia d'Inghilterra è indiscutibilmente
di origine ebraica. Questo stemma - afferma Lucien Wolf - è
interamente composto da simboli ebraici, ed è un tentativo di esporre araldicamente le diverse forme di cherubino che sono rappresentate
nella seconda visione del profeta Ezechiele - un bue, un uomo, un
leone e un aquila - e quindi appartiene al dominio più elevato e più
mistico del simbolismo ebraico» 11. |
Sopra: lo stemma della Gran Loggia Unita
d'Inghilterra.
Pertanto,
«quando
nel 1717 il rituale e le Costituzioni della Massoneria furono
redatti, sebbene alcuni frammenti delle antiche dottrine egizie e
pitagoriche vennero conservati, la versione ebraica della
tradizione segreta fu quella che i fondatori della Gran Loggia
scelsero per erigere il loro sistema» 12. |
Sopra:
la storica
Nesta
Helen Webster e il suo libro
Secret
Societies and Subversive Movements.
E infine,
nelle due tendenze della Massoneria -
razionalismo e occultismo -
ritroviamo i due aspetti dell'anima ebraica,
come sottolineava l'ebreo Bernard Lazare
(1865-1903), uno degli scrittori più noti
per aver fatto conoscere in profondità la
questione ebraica. Nel XVIII secolo,
«le Logge
martineziste furono mistiche, mentre gli altri Ordini della
Massoneria furono piuttosto razionalisti; il che può permettere
di dire che le società segrete rappresentano i due aspetti dello
spirito ebraico: il razionalismo pratico e il panteismo,
quel panteismo che, riflesso metafisico della credenza nel Dio
unico, finisce talvolta nella teurgia cabalistica. Si
potrebbe facilmente mostrare l'accordo di queste due tendenze,
l'alleanza di Cazotte, di Cagliostro, di Martinez, di Saint-Martin,
del conte di Saint-Germain, di Eckartshausen, con gli enciclopedisti
e i giacobini, e il modo in cui, malgrado la loro opposizione, essi
giunsero allo stesso risultato, ossia all'indebolimento del
cristianesimo. Ancora una volta, ciò servirebbe unicamente a
provare che probabilmente gli ebrei furono gli agenti delle
società segrete, perché le dottrine di queste società segrete si
accordavano con loro dottrine, ma non che ne furono gli iniziatori»
13. |
Sopra:
la storico ebreo Bernard
Lazare e il suo libro
L'antisémitisme,
son histoire et ses causes.
Oggi, nelle file
della Massoneria militano molti
ebrei, e in
diversi luoghi la loro influenza è
considerata preponderante,
specialmente nell'Europa centrale.
D'altra parte, esiste un Ordine
massonico molto potente e influente
riservato esclusivamente agli ebrei:
l'Ordine Universale del
B'nai
B'rith.
Fondato a New York
nel 1843, la sua sede è attualmente
a Chicago.
L'Ordine comprende 75.000 membri
suddivisi in 492 Logge e dieci Gran
Logge situate negli Stati Uniti,
Germania, Romania, Austria,
Ungheria, Cecoslovacchia,
Egitto, Palestina, ecc...
14.
Attualmente, vi è quindi alleanza e
collaborazione, su alcuni punti, con
la preponderanza dell'influenza
ebraica, ma sarebbe un'esagerazione
concludere che la Massoneria sia una
creazione di origine ebraica. Fu
solo dopo la Rivoluzione Francese
del 1789 che gli ebrei entrarono
numerosi nella Massoneria e vi
acquisirono un'enorme influenza.
Sopra: logo del B'nai B'rith.
In effetti, al momento della
fondazione della sètta c'erano pochi
ebrei, e ci fu piuttosto un'influenza
indiretta delle idee provenienti
dalla
Kabbalah. Nella
maggior parte dei casi, l'accesso
degli ebrei alle Logge fu proibito
fino alla Rivoluzione Francese.
Infine, altre correnti di pensiero
hanno contribuito alla formazione
della Massoneria: lo
gnosticismo, l'alchimia
15, il
deismo protestante della scuola
inglese di John Toland
(1670-1722), gli Illuminati di
Baviera, gli enciclopedisti
e tutti gli appassionati di
religione naturale. Scrive
Gustave Bord (1852-1934) nella
sua opera La
Franc-Maçonnerie en France:
«Assetate di
libertà assoluta, di uguaglianza chimerica e di
libero esame, le sétte alla ricerca dell'eterno
segreto dell'umanità [...] non riuscivano a capire e
a definire Dio, e stanche di cercarlo invano, trovavano più
conveniente magnificare la materia e deificare l'uomo»
16. |
La Massoneria è
l'Inghilterra dicono alcuni; la
Massoneria è la Germania, dicono
altri. La Massoneria è
l'Enciclopedia, è il
protestantesimo, è la
Teosofia, dicono
ancora. La Massoneria è l'ebraismo
dicono i più numerosi. «Chiesa» di
tutte le rivolte e di tutte le
eresie, essa ha affinità più o meno
profonde con ciascuno di esse nella
misura in cui sono collegate allo
spirito che la anima, ma se vogliamo
arrivare al cuore della questione,
siamo obbligati a concludere che la
vera forza guida la Massoneria non è né inglese, né tedesco, né
protestante, né teosofa, né ebraica,
perché il suo dominio non risiede nel
corpo, ma nello spirito. Scrive
Jean Marquès-Rivière
(1903-2000) nella sua opera
La Trahison spirituelle de la Franc-Maçonnerie:
«Ciò che contraddistingue lo spirito più moderno è il
principio di Rivolta o di Rivoluzione, figlio
naturale dell'orgoglio umano, questo antico
peccato [...]. La Massoneria è
la custode fedele e la "chiesa" per
eccellenza di questo principio.
Non daremmo importanza alla sua
attività se si accontentasse di fare
politica; sarebbe un gruppo come
molti altri, che si
muoverebbe e cercherebbe di sopravvivere
in tempi difficili»
17. |
Sopra: lo scrittore francese Jean
Marquès-Rivière e il suo
libro
La Trahison spirituelle de la Franc-Maçonnerie.
Scrive il
massone francese Georges Martin
(1844-1916), fondatore
dell'obbedienza massonica mista
Droit Humain, nel suo libro
Manuel d'histoire de la Franc-Maçonnerie:
«La resistenza della
Massoneria al
tempo, questa perennità attraverso
oltre duecento anni di vita tormentata, è
davvero un fenomeno di singolare
interesse per un'opera che non
vuole poggiare sulla pietra angolare
di una Rivelazione divina. Un
passato così lungo presuppone una
dottrina stabile e permanente, nonostante le varie
interpretazioni che le sono state attribuite nel tempo dai
suoi seguaci» 18. |
Sopra: il massone Georges Martin e
la suaopera
Manuel d'histoire de la Franc-Maçonnerie.
E ancora:
- «Se
questa sètta si accontentasse di fare politica, potremmo
lasciare che i partiti si difendano da sé, ma dietro gli
atteggiamenti, le pagliacciate e i banchetti, c'è qualcosa
di formidabile che tira i fili di tutti questi burattini»
19.
- «In tutta
la Massoneria c'è
uno strano profumo. È un'atmosfera
di silenzio irrequieto, segreto, ed esoterico
[...], un sentimento di mistero che
regna nella sètta, che forma il suo spirito e che alimenta
la sua vita spirituale» 20.
- «La
Massoneria parla di iniziazioni, di spiritualità, di
misticismo, di religione e di emancipazione. Quindi, rientra
nel quadro della Metafisica, almeno nominalmente. Tuttavia,
l'esperienza interiore vissuta in questa sètta mi ha
mostrato che il suo obiettivo principale è una strana
inversione dei valori tradizionali che formano la base
stessa di tutta la spiritualità
[...]. Ho acquisito la testimonianza vissuta non di un
piano occulto, il che sarebbe inesatto, ma dell'esistenza di
un pensiero anti-tradizionale, anti-spirituale e
anti-cristiano [...]. Che questo stato mentale sia
inconscio, non rivelato e non percepibile, sono il primo a
dichiararlo; che ci sia molta buona fede, buona volontà e
che a volte sia persino toccante, lo riconosco, ma tutto ciò
non è abbastanza» 21.
- «È tutto
un mondo, tutta una dottrina, uno stato d'animo, tutta una
gerarchia, tutta una falsa "Chiesa" che
dobbiamo sfuggire. I pericoli sono grandi, i rischi
terribili e "morte spirituale" non è una parola
vuota» 22.
- «L'utopia
dell'uomo autosufficiente è in verità una forma di
egoismo mostruoso, sovrumano, diabolico.
Occorre che una simile suggestione, nella forma collettiva e
razionale tipica dell'epoca attuale, dev'essere di origine
sovrumana per divenire comprensibile. Esiste [...] un
profondo mistero di iniquità, una rivolta
spirituale aspra e terribile di cui pochi sono a
conoscenza, ma la cui l'intossicazione fa girare molte
teste» 23.
- «Fu
questo spirito, nato durante il Rinascimento,
a presiedere alla costituzione delle Logge da parte di
Anderson, figlio spirituale degli anti-tradizionalisti.
Esso ha regnato sulla società corrotta del XVIII secolo e,
una volta impadronitasi della coscienza popolare, ha causato
quell'orribile massacro, quello scatenamento
della bestia: la Rivoluzione del 1789.
Multiforme Fenice che risorge dalle sue ceneri,
prendendo in prestito mille maschere, da allora essa
regna sovrana sulla civiltà occidentale»
24. |
Sopra: stemma della Gran Loggia
d'Israele.
Ecco
la testimonianza del rabbino massone
australiano Raymond Apple,
sui rapporti tra ebraismo e
Massoneria:
«Soprattutto nei Paesi di lingua inglese, il movimento
[massonico] ha sempre avuto una percentuale elevata di
eminenti membri ebrei, anche molti dei rabbini più
importanti. Tuttora, molti rabbini occupano alti uffici
nella gerarchia massonica, tra questi Rav Shalom Coleman di
Perth, Rav Chaim Gutnick di Melbourne e me stesso a Sydney.
Altri rabbini e ministri sono passati Gran Maestri delle
loro Logge. Tutto questo indica chiaramente che gli ebrei
non hanno ritenuto la Massoneria essere incompatibile con il
loro ebraismo [...]. Il rituale massonico si basa
in gran parte su parole bibliche, gli eventi e i personaggi
sono veterotestamentarii [...], alcune delle parole
ebraiche che figurano nelle cerimonie massoniche sono
pronunciato male e i riferimenti a eventi biblici a volte
dimostrano una storiografia errata, ma queste sono
considerati dai massoni ebrei come questioni incidentali.
Sopra:
rabbi Raymond Apple.
Non
esiste impedimento per un ebreo circa il farsi massone e
promuovere gli ideali massonici [...]. Il
problema cristiano con la Massoneria è sia generale che
particolare, in quanto non si fa alcun riferimento a Gesù o
al Nuovo Testamento, almeno nei fondamentali tre Gradi a cui
viene iniziata la stragrande maggioranza dei massoni
[...]. Per gli ebrei il diritto di iscriversi alla
Massoneria divenne una pietra di paragone con la libertà
religiosa, un'istituzione di emancipazione e integrazione
sociale. Quindi, nella libera atmosfera dei Paesi
britannici, gli ebrei sono stati ben rappresentati in
appartenenza massonica, i leader della comunità ebraica
inglese erano muratori di spicco. Se il coinvolgimento
ebraico in Massoneria è in crescita o in calo è difficile da
dire; non esistono statistiche, anche se potrebbe essere un
argomento utile per la ricerca. Ma quali che siano i numeri,
muratori ebrei sono orgogliosi del loro contributo alla
Massoneria, e fieri delle amicizie e delle ispirazioni
etiche che hanno ottenuto dal movimento»
25.
Sopra:
Giovanni Paolo II incontra rabbi Raymon Apple
nel corso di
un suo viaggio a Sidney negli anni '80. |
Note
1
Traduzione dall'originale francese
L'influence juive dans la Franc-Maçonnerie, estratto (pagg.
265-274) dall'opera La Franc_Maçonnerie d'après ses documents
secrets (Diffusione de la Pensée Française, Chiré-en-Montreuil
1972).
2
Sull'immenso ruolo rivoluzionario giocato dall'ebraismo nel mondo
moderno, vedi L. de Poncins,
Les Juifs maîtres du Monde («Gli ebrei padroni del mondo») e
Les Forces secrètes de la Révolution («Le forze segrete della
Rivoluzione»).
3
Cfr. Vérité israélite, vol. V, 1861, pag. 74; cit. in P.
Vuillaud, La
Kabbale. La frase è stata pronunciata dal famoso rabbino
livornese Elia Benamozegh (1823-1900).
4
Cfr. E. Fleg,
Anthologie juve («Antologia ebraica»), pag. 261. L'Autore di
questo passo, Fleg, era un ebreo che ha lavorato affinché la Chiesa
cattolica cambiasse la sua dottrina su Israele, obiettivo raggiunto
con il documento conciliare Nostra Ætate (1965).
5
Cfr. Jewish Encyclopœdia, pag. 472.
La Cabala (o Kabbalah) è la dottrina
ebraica mistica ed esoterica trasmessa dalla tradizione orale.
Essa è
la legge tradizionale che affianca la legge scritta o Toràh.
All'inizio era un sistema filosofico e metafisico
a cui in seguito fu aggiunto un elemento magico.
Secondo la Cabala, tutti gli uomini sono più o meno dotati di
una visione interiore e di poteri magici che possono essere
sviluppati mediante la meditazione interiore.
6
Cfr. K. Cohen,
Nomades («Nomadi»), pag. 137.
7
Cfr. É. Eberlin,
Les Juifs d'aujourd'hui, pag. 136.
8
Ibid., pag. 143.
9
Ibid., pag. 153.
10
Cfr. B. Shillmann,
«Hebraic Influences on Masonic Symbolisme» («Le influenze
ebraiche sul simbolismo massonico»), in The Masonic News,
Londra 1929.
11
Cfr.
N. H.
Webster, Secret
Societies and Subversive Movements, pag. 123.
12
Ibid., pag. 124.
13
Cfr. B.
Lazare, L'antisémitisme,
son histoire et ses causes («L'antisemitismo, la sua storia e le
sue cause»), éd. Léon
Chailley, 1894, pag. 340.
14
Cifre del 1920, pubblicate dalla Jewish Encyclopœdia.
15
Ad essa appartenevano persone che cercavano la «pietra filosofale»,
considerata come la panacea universale e il mistero della creazione.
16
Cfr. G. Bord, La
Franc-Maçonnerie en France («La Massoneria in Francia»), pag. 5.
17
Cfr. J. Marquès-Rivière,
La Trahison spirituelle de la Franc-Maçonnerie («Il tradimento
spirituale della Massoneria). Le opere di questo autore sono
interessanti, ma contaminate dalle idee del falso anti-massone René
Guenon (N.d.T.)
18
Cfr. G. Martin,
Manuel d'histoire de la Franc-Maçonnerie («Manuale di storia
della Massoneria»), pag. 261.
19
Cfr. J. Marquès-Rivière,
op. cit., pag. 254.
20
Ibid., pagg. 224-225.
21
Ibid., pagg. 253.
22
Ibid., pagg. 252.
23
Ibid., pagg. 103.
24
Ibid., pagg. 213.
25
Cfr. R. Apple, «Freemasonry
& Judaism are compatible» («Massoneria e giudaismo sono
compatibili»);
https://www.oztorah.com/2008/07/freemasonry-judaism-are-compatible/
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