Prefazione
Poiché abbiamo pubblicato altri articoli precedenti (in special modo quelli sulla Kabbalah o sullo Gnosticismo) che sfiorano o menzionano appena il concetto di «emanazione», ci è parso utile pubblicare questo piccolo saggio che tratta in maniera semplice tale argomento. Il lettore potrebbe pensare che si tratti di uno scritto destinato agli «addetti ai lavori», agli specialisti. In realtà non è così.
Leggendolo si renderà conto che non si tratta di una sterile esposizione accademica, ma di una dottrina gravida di conseguenze che si riverberano nella società in cui viviamo, non solo sul piano religioso (un panteismo che sfocia o nel satanismo o nell'ateismo pratico), ma anche su quello sociale politico ed economico. Come accade spesso, si comincia a parlare di religione... e si finisce per parlare di politica.
Prima constatazione: se, come afferma l'Autore, per gli gnostici la Natura è divina, allora gli ambientalisti (e gli adoratori di Gaia e Pachamama) hanno ragione. Ma soprattutto, se l'individualità è solo un'illusione, ne consegue che la società non è formata da singoli individui (una distinzione fallace), ma è un corpo unico che come tale dev'essere concepito. Salta agli occhi di tutti che se l'individuo è un'illusione, il sistema totalitarista, che considera gli individui come ingranaggi anonimi di un meccanismo monolitico, sarebbe la miglior forma di organizzazione sociale e politica per l'umanità.
Se non esiste l'individualità, e l'umanità è un tutt'uno indistinto e divino, le diversità etniche, culturali e religiose tra i popoli, così come i confini che li separano, devono necessariamente scomparire. Dunque, il concetto emanazionista, se accettato, conduce inevitabilmente a quella visione di un unico Governo Mondiale portata avanti a grande velocità sotto i nostri occhi dall'élite mondialista, che, come affermano molti autorevoli scrittori, guarda caso, pratica la Kabbalah e la magia.
Introduzione
Come sapete, per il cattolicesimo, come del resto per l'ebraismo o l'islam, Dio ha creato il mondo. Il mondo non è divino, il mondo non è Dio, il mondo è stato creato da Dio, ex nihilo («dal nulla»).
«Dio disse: "Sia la luce"! E la luce fu» (Gn 1, 3).
La dottrina massonica afferma il contrario. Il mondo e noi stessi saremmo stati emanati da Dio. La nostra sostanza, la nostra essenza e la nostra natura sarebbero divine. Vedremo in che senso ciò va inteso perché, presentato così, mi si potrebbe accusare di fraintendere il pensiero massonico. In effetti, in questo primo approccio dovremo specificare di che si tratta. Il massone statunitense, insignito del 33º Grado del Rito Scozzese, Albert Pike (1809-1891) 2, nella sua opera Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry (1871), detta la «bibbia dei massoni, scrive:
Sopra: il massone di alto Grado Albert Pike e la sua voluminosa opera Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry.
Quindi, come abbiamo appena letto, per la Massoneria noi saremmo stati emanati da Dio. Riprendo il testo citato di Pike che ritorna due volte alla nozione di emanazione: «E, dopo il ristabilimento dell'armonia originale di tutti, uno stato beato e veramente divino per tutti». Dunque, alla fine dei tempi saremo tutti salvi. Ciò non dovrebbe sorprenderci, poiché siamo tutti di essenza divina.
Cosa si intende per emanazione?
Nel senso attuale, un'emanazione è qualcosa che esce da qualcos'altro, e, nel nostro caso, che esce da Dio. Quindi, saremmo usciti da Dio. Ma per gli gnostici, la nozione di emanazione non dovrebbe essere interpretata in questo modo. Per loro, l'emanazione è solamente un'illusione: avremmo l'illusione di essere usciti da Dio. Ecco ciò che essi affermano. Cito ancora Pike:
Quindi, secondo Albert Pike, l'emanazione non dovrebbe essere assolutamente intesa nel senso che usciamo o che fluiamo da qualcosa. E René Guénon (1886-1951) 5 precisa:
Quindi, per la dottrina gnostica dell'emanazione, non possiamo uscire da Dio, siamo già tutti in Dio, siamo tutti Dio. Abbiamo l'illusione di esserne separati, ma nei fatti la nostra realtà è divina e dobbiamo prenderne conoscenza e realizzarla attraverso la Gnosi (dal greco gnôsis, ossia «conoscenza»). Siamo in pieno panteismo (dal greco pan theos, ovvero «tutto è Dio»), nel panteismo gnostico. Un altro testo di Guénon mostra che dal momento in cui neghiamo la dottrina della creazione per abbracciare quella dell'emanazione, cadiamo necessariamente nel panteismo:
Guénon afferma che non può esserci nulla che sia realmente al di fuori di Brahma, al di fuori di Dio. Egli dice chiaramente che siamo in Dio, che siamo Dio. Ma questa supposizione equivarrebbe a limitare Dio. Il mondo non è assolutamente distinto da Brahma, ma Brahma è distinto dal mondo, giacché Dio non può essere limitato dal mondo. Quindi, siamo in Dio, siamo divini, ma Brahma è infinitamente superiore a noi. Resta il fatto che la nostra essenza è divina. Riguardo al panteismo, ecco ciò che afferma Albert Pike:
L'individualità è solo un'illusione...
Sottolineo questa frase: «Di tutte le illusioni, la prima è l'individualità». Infatti, se siamo in Dio, se siamo divini, ciò che chiamiamo la nostra personalità deve scomparire affinché la nostra divinità si manifesti. Questa percezione della personalità ha infinite conseguenze. Se consideriamo, ad esempio, il dominio politico, arriviamo subito al totalitarismo, al comunismo, al nazismo.
Nel
totalitarismo,
gli individui
sono solo un numero anonimo dell'apparato statale.
Essendo la tua personalità un'illusione, la
proprietà privata viene immediatamente abolita... Vediamo
quindi che la dottrina dell'emanazione, quando viene spinta
non solo alle sue ultime conseguenze, ma alle sue
conseguenze logiche immediate, conduce immediatamente ad un
sistema totalitario e ad una spiritualità in completa
opposizione al cattolicesimo. Un altro testo di Pike
afferma:
«Secondo
la Kabbalah, Dio e l'Universo erano una cosa
sola». L'essenza della dottrina massonica è quindi
la negazione della Creazione; è il panteismo.
Sopra: l'Adam
Kadmon della Kabbalah, l'uomo divinizzato.
La dottrina della salvezza
universale
La conseguenza immediata di questa dottrina,
incompatibile con la dottrina cattolica, è la
confusione tra natura e grazia. Può sembrare
sorprendente che questa confusione tra natura e
grazia si trovi nelle istituzioni mondialiste e nel
globalismo. Eppure troviamo in molti documenti
ufficiali di organizzazioni globaliste
l'affermazione esplicita che la nostra natura è già
elevata in virtù della dignità dell'uomo.
Ecco cosa dice Albert Pike dell'anima umana:
«L'anima
dell'uomo è immortale. Non risulta dall'organizzazione o
dall'aggregazione dei modi d'azione della materia. Non è una
successione di fenomeni e di percezioni. È un'esistenza, una
e identica, uno spirito vivente, una scintilla della Grande Luce
Centrale, che è entrata e dimora in un corpo. Dopo la
separazione dal corpo a causa della morte ritornerà a Dio che
gliel'ha donata; essa non si disperde né svanisce dopo la morte,
come un alito o una spira di fumo, né può essere annientata. Ma
esiste ancora e ha attività e intelligenza come quando esisteva in
Dio, prima che fosse avvolta nel corpo» 9.
Sopra:
antica stampa ermetista;
l'uomo è
una scintilla
uscita dalla Grande Luce
Centrale.
In questo testo Pike afferma che la nostra anima è
una scintilla preesistente, proveniente dalla Grande
Luce Centrale - Dio - che è entrata in un corpo, e
che sarà separata da esso alla morte e ritornerà a
Dio. La nostra anima è quindi di essenza divina.
Essa non è stata creata, e la grazia
santificante non è un dono gratuito che ci rende
partecipi della natura divina. La nostra
anima immortale è divina per natura. Non è
necessario ricevere un dono. In termini cattolici
diciamo che la natura è già in uno stato di grazia.
Inoltre, Albert Pike afferma:
«Uno
di questi simboli, che compare sull'attestato dell'Apprendista,
insegna questa lezione della Massoneria. È il Triangolo
Rettangolo, che rappresenta l'uomo, l'unione di spirituale e
materiale, del divino e dell'umano. La base, rappresentata dal
numero 3, il numero del Triangolo, raffigura la Divinità e il
Divino; la perpendicolare, contrassegnata dal numero 4, il numero
del Quadrato, rappresenta la Terra, il Materiale e l'Umano. E
l'ipotenusa, rappresentata dal numero 5, raffigura la natura
prodotta da l'unione del Divino e dell'Umano, dell'Anima e del
Corpo; i quadrati della base e della perpendicolare sommati tra loro
danno il numero 25, la cui radice quadrata è 5, la misura
dell'ipotenusa. E, come in ogni Triangolo di Perfezione, uno è tre e
tre è uno; così l'uomo è una cosa duplice. E raggiunge la mèta del
suo essere solo quando le due nature che sono in lui sono in
equilibrio. La sua vita ha successo unicamente quando è armoniosa e
bella come le grandi armonie di Dio e dell'Universo»
10.
Sopra: stampa
massonica raffigurante Pitagora. Oltre ad altri
simboli massonici
(Piramide,
Squadra e Compasso, ecc...) compare anche il
Triangolo Rettangolo.
Non si tratta della divinità di Nostro Signore Gesù
Cristo, ma della deificazione dell'uomo, di tutti
gli uomini! Riprendo questo testo per mostrare che
si sta parlando di ogni uomo: «È
il Triangolo Rettangolo, che rappresenta
l'uomo, l'unione di spirituale e materiale, del
divino e dell'umano».
Ogni uomo rappresenta dunque l'unione del divino e
dell'umano. E in questo Triangolo di perfezione uno
è tre e tre sono uno, e quindi l'uomo è uno. Sebbene
dotato di una duplice natura (umana e divina),
l'uomo è uno.
Dobbiamo quindi ammettere che la
dottrina massonica è una dottrina panteista. La
conseguenza di tutto ciò è la dottrina della
salvezza universale. Giacché gli uomini sono
divini per natura, e Dio è senza parti, ne deriva
che tutti
gli uomini sono in Dio e tutti gli uomini sono, a
fortiori, salvi. Secondo il testo di Albert Pike
che ho già citato: «E,
dopo il ristabilimento dell'armonia originale di
tutti, uno stato beato e veramente divino per tutti».
La salvezza è quindi universale.
Lo scopo dell'uomo, la salvezza dell'uomo,
consiste nel realizzare, nel prendere
coscienza, nel rendere reale la sua
divinità. Ecco cosa scrive a questo riguardo
il massone francese di alto Grado Yves
Marsaudon (1899-1984)
11:
«L'iniziazione
praticata nella Massoneria, di Grado in Grado, mira ad un'ascesi
verso la Conoscenza, cioè verso un'identificazione dell'essere
con il Potere Universale. Essa può condurre molto lontano poiché
è evidente, come tutti i grandi Iniziati hanno compreso, che il
Potere Universale è esso stesso all'opera nell'evoluzione del Cosmo,
della Terra e dell'Umanità che lo popola».
In altre parole, l'uomo deve identificarsi
«con il Potere Universale», con Dio,
e più in generale con il Cosmo, con la Terra
e con l'Umanità". Queste sono le conseguenze
della dottrina dell'emanazione e della
negazione della creazione dal nulla. Siamo
arrivati ai confini del globalismo. Quando
affermiamo che l'essere deve identificarsi
con l'Eterno Potere, e più in generale con
il Cosmo, con la Terra e con l'Umanità.
Quando scriviamo che l'individualità è la
più grande e la prima delle illusioni, è
chiaro che, trascritta in termini politici,
questa dottrina porta immediatamente al
mondialismo. René Guénon spiega una delle
conseguenze di questa concezione: c'è
un'unità di tutte le cose;
siamo tutti uniti. Ecco ciò che scrive:
«Siamo tutti esseri distinti,
in quanto creiamo noi stessi la distinzione
che esiste solo nella misura in cui la
creiamo».
Traducendo questo in
termini politici, «affermeremo che le
distinzioni politiche create dai confini
devono scomparire», e questo è puro
mondialismo; che le distinzioni create dalle
diversità dei sistemi politici ed economici
devono essere cancellate, «e questa è la
convergenza tra capitalismo e socialismo»,
una conseguenza cui stiamo assistendo.
Il
Nuovo Ordine Mondiale si reggerà su di una
piramide alla cui base ci sarà una sorta di
comunismo 2.0 per le masse, e al cui vertice
siederà un'élite di supercapitalisti.
La distinzione tra il bene e il male, tra il
vero e il falso, la distinzione creata dalle
varie religioni, tutto ciò deve scomparire
perché l'individualità è la prima delle
illusioni, perché la distinzione esiste solo
nella misura in cui noi la creiamo.
L'individualità di questi due punti come
illusione e la negazione della distinzione
che esiste solo perché noi la creiamo, ci
forniscono la chiave che ci permette di
spiegare tutti i movimenti rivoluzionari dei
nostri giorni.
In effetti, oggi vediamo la
negazione di tutte le distinzioni. In
materia di giustizia, ad esempio, se non c'è
distinzione tra gli esseri; non si può
affermare che c'è un colpevole e una
vittima, ma bisogna affermare che il
colpevole è lui stesso vittima della
società. Questa negazione della distinzione
ci porta a distruggere anche il sistema
giudiziario.
Un'altra conseguenza di questa teoria: la
negazione dell'inferno. Scrive
Albert Pike: «Adoriamo la supremazia di
questo Sole Divino, questa Divinità che
tutto illumina, che tutto ricrea, da cui
tutto procede e a cui tutto deve tornare».
Questa dottrina equivale a negare
esplicitamente l'inferno. Essendo
l'individualità un'illusione, dobbiamo
dissiparla. Dobbiamo realizzare la nostra
vera natura. Come possiamo farlo? Conoscendo
cosa siamo veramente. E questa conoscenza è
la Gnosi.
È questa antica eresia che è di
fatto l'essenza del panteismo, l'essenza
della Massoneria. René Guénon, al seguito di
Albert Pike, scrive nella sua pubblicazione
La Gnose et la Franc-maçonnerie:
«La gnosi, diceva il nostro illustre
Fratello Albert Pike, è l'essenza e il
midollo della Massoneria».
Effettivamente, se siamo di essenza divina,
se siamo Dio, l'illusione della nostra
individualità deve scomparire, dobbiamo
conoscere attraverso la Gnosi la nostra vera
natura, la nostra vera essenza che è divina.
La Gnosi è dunque la base della Massoneria.
Essa deve permetterci di trovare la nostra
vera natura. Mi sembra quindi di aver
sufficientemente dimostrato che si tratta di
una dottrina anti-cattolica, una dottrina
che è la negazione totale della dottrina
della grazia, dono gratuito di Dio che si
riceve nel Battesimo. Per concludere vorrei
ora parlarvi della divinità dei massoni.
Il dio dei massoni
I miei commenti precedenti potrebbero avervi
permesso di indovinare chi è il dio dei
massoni. Scrive in proposito Albert Pike:
«Per
gli Iniziati, Dio non è una Persona, ma una Forza creata per il
bene, ma che può essere usata anche per il male. È lo
strumento della libertà e del libero arbitrio. Questi ultimi,
rappresentano questa Forza che presiede alla generazione fisica
nella forma mitologica del dio cornuto Pan; da lì provengono
il capro del Sabbath, fratello dell'Antico Serpente, e il Portatore
di Luce o Fosforo di cui i poeti fecero il falso Lucifero della
leggenda» 12.
Sopra: Pan, il dio cornuto della mitologia
greca.
Scrive a sua volta il
massone e occultista svizzero
Oswald Wirth (1860-1943):
«Nella
vera iniziazione c'è qualcosa di diabolico, poiché
incoraggia l'individuo a prendere l'iniziativa, ribellandosi a tutto
ciò che lo opprime. Come il Serpente tentatore, essa esorta l'uomo
a farsi simile a Dio: fa di lui un Titano, che non teme di
salire sull'Olimpo dopo essersi tuffato nella notte del Tartaro,
fino alla soglia dal palazzo di Proserpina. Inoltre, per essere
iniziati, è sempre stato essenziale non aver paura di nulla
(nemmeno del diavolo) e mostrare un'energia indomabile».
Sopra: iniziazione massonica.
Non avere paura di nulla, nemmeno del
diavolo, nemmeno di scendere nel Tartaro,
cioè all'inferno.
E ora
due testi illustrativi; il primo è di Albert
Pike:
«L'Apocalisse
è, per chi riceve il XIX Grado, l'Apoteosi della Fede
Sublime che aspira solo a Dio e disprezza le pompe e le
opere di Lucifero. Lucifero, il Portatore della Luce! Che
nome strano e misterioso per questo Spirito Oscuro!
Lucifero, il "Figlio del Mattino"! È lui che porta la Luce e
che con il suo insopportabile splendore acceca le anime
deboli, sensuali ed egoiste? Non dubitatene»!
13.
Sopra:
Lucifero, il «Figlio del Mattino».
Da René Guénon ecco un altro testo
sorprendente su Satana:
«Tu
(Satana) non esisteresti senza il secondo lato dell'eterno
Giano di cui sei la metà. Sei il contrario di Cristo
perché nella Parola stessa appare il Binario nell'Unità
Suprema».
Ecco
dove conduce l'emanazionismo gnostico: se
tutto è uno,
anche
Lucifero e Gesù sono solo due aspetti della
medesima realtà.
Nell'Unità Suprema, «Dio» appare il Binario,
cioè Satana e Cristo! In Dio! Dunque,
secondo Guénon, Satana, che è il contrario
di Cristo, è in Dio. Ecco il dio bifronte
dei massoni (dualismo). Conseguenza di
quanto appena detto: poiché le nostre
distinzioni sono illusioni, poiché la prima
di tutte è l'individualità, tutte le
distinzioni tra le varie religioni devono
scomparire e l'evoluzione verso il
mondialismo deve permettere di giungere ad
una spiritualità globale. Scrive a
questo riguardo Yves Marsaudon:
«Siamo
intimamente e profondamente certi che verrà generato un
nuovo umanesimo che, sulla base di questa tradizione
comune a tutte le tendenze spirituali, integrerà le
aspirazioni più elevate di tutti i popoli, la conoscenza
acquisita, gli stili di vita
derivanti dalle tecniche, e verso cui finalmente condurrà
il nostro mondo all'unità a cui è destinato»
14.
Sopra: il 5º Convegno Ecclesiale
Nazionale tenutosi a Firenze
dal 9 al 13 dicembre 2015. Anche in
questa sede si è fatto appello ad un
nuovo umanesimo «cristiano» (?!). La
«chiesa conciliare» sembra seguire
il mondo anticristiano nelle sue
follie.
Dunque,
siamo certi che verrà generato un nuovo
umanesimo. Albert Pike ci fornisce alcuni
dettagli. Si tratta ovviamente di panteismo:
«L'umanità
non ha mai avuto una religione e un culto. Questa luce
universale ha avuto i suoi vaporosi miraggi, i suoi riflessi
ingannevoli e le sue ombre; ma, dopo le notti dell'Errore,
ricompare sempre, unica e pura come il Sole».
Ecco
gli obiettivi della Massoneria: un nuovo
umanesimo, una nuova società e una nuova
religione...
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Note
1 Traduzione di un estratto (pagg. 53-65) dall'opera Le mondialisme (AFS, Parigi, 2ª ed., settembre 2011), a cura di Paolo Baroni. Trattandosi della trascrizione di una conferenza tenuta dall'Autore il 6 novembre 2011, in occasione della Giornata dell'Action Familiaire et Scolaire, non sono state riportate in nota le fonti delle citazioni. Riporteremo, ove sarà possibile, almeno il capitolo dell'opera da cui è stata estratta la citazione. 2 Albert Pike, detto «il papa della Massoneria», giunse al Grado di Sovrano Gran Commendatore della Giurisdizione del Sud del Rito Scozzese. 3 Questa frase è presente al capitolo XVII intitolato «Knight of the East and the West» («Cavalieri d'Occidente e d'Oriente»). Ogni capitolo equivale evidentemente ad uno dei 33 Gradi del Rito Scozzese. Purtroppo, il documento in formato PDF che abbiamo consultato in rete non contiene riferimenti alla pagina dell'opera originale (N.d.T.). 4 Questa frase è presente al capitolo XXVI intitolato «Prince of Mercy, or Scottish Trinitarian» («Principe di Misericordia, o Trinitariano Scozzese»). 5 René Guénon, massone di alto Grado, nonché vescovo della Chiesa Gnostica, è riuscito ad ingannare numerosi autori cattolici presentandosi come un antimassone, quando in realtà era un iniziato e un'autorità in materia. 6 Qui Pike parla della dottrina induista cui fa affidamento. 7 Tutti sanno che non ci sono parti in Dio. Anche Albert Pike lo sapeva. 8 Questa frase è presente al capitolo XXVIII intitolato «Knight of the Sun» («Cavaliere del Sole»). 9 Questa frase è presente al capitolo XXVI intitolato «Prince of Mercy, or Scottish Trinitarian». 10 Questa frase è presente al capitolo XXXII intitolato «Sublime Prince of the Royal Secret» («Principe Sublime del Segreto Reale»). 11 Il barone Marsaudon, altra autorità massonica, è divenuto famoso per la sua amicizia con il Cardinale Angelo Roncalli, futuro Giovanni XXIII, e per il suo libro L'œcuménisme vu par un franc-maçon de tradition (Vitiano, 1964), un'opera in cui riconosce che l'ecumenismo varato dal Concilio Vaticano II corrisponde all'ecumenismo massonico. 12 Questa frase è presente al capitolo III intitolato «The Master» («Il Maestro»)». 13 Questa frase è presente al capitolo IX intitolato «Grand Pontiff» («Grande Pontefice»)». 14 Testo di F. Riandey, estratto dalla sua prefazione al già citao libro di Yves Marsaudon L'œcuménisme vu par un franc-maçon de tradition.
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