di Atila Sinke Guimarães 1
Un mondo comandato da un'Intelligenza Artificiale centralizzata
Il maestro che dirige i poteri di questo mondo ha iniziato a suonare una grande ouverture glorificando l'Intelligenza Artificiale e annunciando l'arrivo di questo nuovo «messia». Più che mai l'Intelligenza Artificiale viene esaltato nel suo repertorio dall'intera orchestra: tutti i media, il mondo accademico, l'Alta Finanza, la tecnocrazia e persino la religione. Un esempio è «Papa Francesco» il cui organo di stampa - L'Osservatore Romano - è già caduto in ginocchio per venerare questo nuovo arrivato.
Il ragionamento fondamentale - meglio dire, la falsa narrativa - dei profeti dell'Intelligenza Artificiale è il seguente:
Quindi, come possiamo vedere, questa logica ci invita - o meglio ci obbliga - ad entrare in questo tornado tecnologico che finirà con l'abolire tutti i dogmi religiosi, compreso il concetto di Dio, l'idea di peccato e la Redenzione operata da Nostro Signore Gesù Cristo. In altre parole, questa fiaba è stata inventata per impedire a un numero enorme di anime - praticamente la totalità di quelle che la ingoieranno - di raggiungere la salvezza eterna.
Questa narrazione è fondamentalmente ciò che propone Yuval Noah Harari. Quest'ultimo è docente all'Università Ebraica di Gerusalemme e uno dei portavoce di Klaus Schwab, il capo del World Economic Forum. Voglio sottolineare qui alcuni dei punti deboli e degli inganni che caratterizzano questa manovra, forse il più grande bluff della Storia.
Causa ed effetti; sostanza e accidenti
Uno dei principi fondamentali della filosofia - e anche del buon senso - è che un effetto non può essere maggiore della sua causa. Tutti gli effetti sono potenzialmente contenuti nella causa che li ha generati. Ora, un computer è una creazione dell'uomo. I vari programmi che vengono inseriti in un computer sono creati dagli uomini. Pertanto, né un computer né un programma possono superare l'uomo.
Certamente i dati della memoria di un computer possono essere portati su uno schermo molto più velocemente di quanto un uomo possa richiamare dati dalla sua memoria personale, proprio come un'automobile può viaggiare molto più velocemente di quanto possano correre le gambe di un uomo. Ma si tratta di un effetto accidentale che non nega la sostanziale differenza tra la causa - l'intelligenza dell'uomo - e gli effetti – la capacità di memorizzazione del computer e la velocità di risposta.
Questo semplice ragionamento mostra che c'è un sofisma, una bugia, quando i profeti dell'Intelligenza Artificiale affermano che un computer di per sé può superare l'uomo in termini di capacità. Se per caso un computer dovesse superare le capacità dell'uomo, dovremmo concludere che un'intelligenza sostanzialmente superiore all'intelligenza dell'uomo - un'intelligenza angelica - è entrata in scena e ha programmato quel computer con leggi al di sopra della nostra natura. Solo ammettendo una mente soprannaturale che programma un computer superiore alle capacità di un uomo può essere soddisfatta la proporzione tra causa ed effetti.
Persone viventi e macchine senza vita
Un altro «salto di qualità» che i profeti dell'Intelligenza Artificiale stanno compiendo è il passaggio da un computer inanimato a un organismo vivente in grado di analizzare e giudicare i comportamenti degli uomini. Nella scala degli esseri, sappiamo che ci sono la natura minerale, la natura vegetale, la natura animale irrazionale, la natura umana, la natura angelica e la natura divina.
Dalla natura vegetale fino a quella divina c'è la vita. Dalla natura umana fino a Dio c'è razionalità. Le macchine sono prodotti senza vita e irrazionali. Attribuire comprensione e giudizio, cioè vita e razionalità, ad una macchina è o una favola o un travestimento per coprire l'azione del diavolo in essa. In effetti, tra l'uomo e Dio non c'è possibilità di avere un altro tipo di vita come «computer viventi e pensanti».
L'unica vita razionale tra l'uomo e Dio è quella degli angeli. In questo caso, non è difficile concludere che coloro che ispirano sono gli angeli cattivi poiché la narrazione dell'Intelligenza Artificiale porta alla negazione di Dio.
Avatar e ologrammi
Sebbene nell'induismo il termine avatar si riferisca all'incarnazione di una divinità, direi che l'avatar nel moderno gergo tecnico-hollywoodiano viene presentato come una persona spirituale molto simile ad un uomo.
Sopra: alcuni monaci buddisti venerano un robot come se si trattasse di un essere superiore.
Gli avatar equivarrebbero a quegli elementi che nel movimento New Age 2 vengono chiamati i «Maestri Ascendenti» o «Spiriti-guida» che vengono «incanalati» (mediante la pratica spiritistica del channeling) nel mondo dai loro adepti.
Nella dottrina cattolica, apprendiamo che ogni persona è accompagnata da un angelo buono che cerca di influenzarlo a praticare la virtù e lo conduce alla salvezza, e da un angelo cattivo, un demone che cerca di indurlo al peccato e alla perdizione.
L'avatar sarebbe questo demonio che è affine alla persona e rappresenta il suo vizio. In alcuni video che promuovono l'Intelligenza Artificiale, l'avatar viene presentato come sinonimo di ologramma. Quest'ultimo, per quanto ho potuto capire, è la proiezione virtuale della persona - un clone virtuale o una fotografia virtuale in 3D che cammina e parla - che di per sé è indifferente al bene o al male.
Sopra: in alto a sinistra, un ologramma riproduce la propria presenza fisica.
Invece l'avatar è in realtà un essere razionale spirituale con cui la persona può entrare in contatto. Quell'essere è un demone. Quindi, anche qui abbiamo un diavolo che entra nella narrativa dell'Intelligenza Artificiale sotto mentite spoglie tecnologiche per comunicare con l'uomo attraverso i computer.
Extraterrestri
Un altro passaggio è il contatto con gli extraterrestri. Quando i sostenitori dell'Intelligenza Artificiale e dell'Intelligenza Artificiale Generale diventano entusiasti e immaginano che il prossimo mondo del genere non sarà limitato alla Terra. Essi affermano che dobbiamo incontrare altre «civiltà» che esistono altrove nell'Universo.
Sopra: il mago nero e
satanista britannico Aleister Crowley (1875-1947); a lato, un Lam,
una creatura che vivrebbe nel lato oscuro di Marte con cui il mago
sarebbe entrato in contatto nel 1919. Notate l'estrema somiglianza
di questa entità con i ritratti dei presunti extraterrestri.
Gli ierofanti di questa nuova religione immaginano uomini che entrano in contatto con extraterrestri. Ebbene, credo che non esistano «altre civiltà extraterrestri». Ci sono, ne sono certo, spiriti dell'aria che abitano lo spazio e altri pianeti. Secondo le rivelazioni della mistica cattolica Anne Catherine Emmerick (1774-1824) ci sarebbero due tipi di demoni 3:
Questi ultimi sono stati condannati a vagare per l'Universo fino alla fine dei tempi, quando saranno anch'essi gettati nell'inferno. Negli schemi del male questi ultimi diavoli sono quelli che preparano le anime a soccombere alle tentazioni dei diavoli dell'inferno. Questi «spiriti planetari», come li chiama la Emmerick, sono i diavoli dell'aria che abitano anche alcune stelle o pianeti.
La colossale favola che ci siano «altre civiltà più avanzate» nello spazio è una bufala per portare le persone ad entrare in contatto con gli spiriti dell'aria. Concludo, quindi, che l'intera storia dell'Intelligenza Artificiale e dell'Intelligenza Artificiale Generale può essere caratterizzata come un monumentale bluff inteso a portare gli uomini a cedere la loro volontà e libertà al demonio, con il pretesto che è un imperativo del progresso tecnologico.
Note
1 Traduzione dall'originale inglese The Great Bluff of Artificial Intelligence, a cura di Paolo Baroni. Articolo reperibile alla pagina web https://traditioninaction.org/bev/280bev05_31_2023.htm 2 Vedi l'articolo Contacting Devils in the New Age Movements https://traditioninaction.org/History/G_015_Devils_2.html 3 Trattandosi di una rivelazione privata, ricordo al lettore che tali rivelazioni non sono parte dell'insegnamento della Chiesa e quindi non rientrano nelle verità in cui il fedele cattolico deve credere per dirsi tale. Va inoltre detto che la Emmerick dettò il contenuto delle sue visioni ad un certo Clemens Brentano (1778-1842), un esponente del Romanticismo che - a quanto si dice - inserì nei resoconti della veggente parti estratte da altre opere. Poiché il Romanticismo tedesco abbracciò in parte lo gnosticismo, alcuni autori lo hanno addirittura accusato di essere vicino all'occultismo (N.d.T.).
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