titolo il transumanesimo

di Enrica Perrucchietti 1

 

postato: 20 gennaio 2022

 

il transumanesimo

 

Presentazione

 

Quando nel lontano 1988 andai a vedere al cinema il film They Live («Essi vivono») per la prima volta vidi dei droni sospesi a mezz'aria. Dotati di telecamere, questi aggeggi controllavano la popolazione come cani da guardia. In fondo, pensai, è un film di fantascienza... Oggi i droni volano tutti i giorni sulle nostre teste e vengono utilizzati in molti settori.

 

drone - they live

Sopra: drone nel film They Live.

 

Molte delle cose che solo qualche decennio fa vedevamo solo nelle pellicole sci-fi, oggi sono realtà. I cosiddetti cyborg che fecero la loro comparsa nei film degli anni '80 (pensiamo a Terminator...), ai nostri tempi iniziano a prendere concretezza tra le mani di scienziati che già a cavallo del XXI secolo avevano iniziato a costruirne per gli usi più disparati.

 

E fin qui non sembrerebbe esserci nulla di male. Ben vengano robot in grado di aiutare l'uomo nelle sue mansioni! La cosa diventa più inquietante quando si viene a conoscenza della filosofia che soggiace dietro questi esperimenti. Gli inventori di queste apparecchiature altamente tecnologiche sognano un mondo in cui microchip e processori diventeranno parte integrante del corpo umano interagendo con i suoi organi e i suoi muscoli fornendogli così quelle capacità che la natura gli ha negato.

 

transumanesimo

«Perfezione umana. Cosa potrebbe andare storto»?

 

L'uomo del futuro sarà una via di mezzo del superuomo di Nietzsche e l'uomo deificato della New Age che ha saputo sfruttare appieno il proprio potenziale. Tra queste nuove facoltà che la tecnologia potrebbe offrire all'uomo vi è anche la possibilità di ottenere l'immortalità. Magari, dirà qualcuno.

 

Peccato che questi scienziati non lavorino per lo sviluppo e il benessere di tutta l'umanità, ma - come sempre accade in questi casi - per un'élite ristretta di personaggi ricchissimi che finanziano i loro costosissimi studi per poterne trarre per primi vantaggio. Naturalmente, come scrive il mago nero Crowley nel suo Liber Oz, «gli schiavi serviranno», ossia la massa delle persone rimaste in un mondo debitamente depopolato tramite pestilenze e crisi economiche sarà un gregge chippato obbediente agli ordini dell'oligarchia al potere. Ecco qual è il triste futuro che ci riservano questi farabutti che in molti casi si fanno passare per «benefattori dell'umanità».

 

  Paolo Baroni

 

 

Che cos'è il transumanesimo?

 

Il transumanesimo è un movimento culturale che, in nome del miglioramento «umano», sostiene la modernità tecnologica e scientifica al fine di ottenere benefici fisici e fisiologici (miglioramento della salute e allungamento della vita), mentali (potenziamento delle capacità intellettive) e sociali (migliore controllo e organizzazione). Il termine «transumanesimo» sembra sia stato usato per primo nel 1957 da sir Julian Huxley (1887-1975) - fratello del romanziere Aldous Huxley (1894-1963) e primo direttore dell'UNESCO - nel testo Transhumanism, del 1959, in cui scriveva:

 

«La specie umana può, se lo desidera, trascendere se stessa - non solo sporadicamente, un individuo qui in un modo, un individuo là in un altro modo, ma nella sua totalità come umanità [...]. Credo nel "transumanesimo": una volta che vi sia sufficienti persone che possono seriamente affermarlo, la specie umana sarà sulla soglia di un nuovo tipo di esistenza, diverso dal nostro quanto il nostro lo è da quello dell'uomo di Pechino e realizzando così, consapevolmente, il proprio destino».

 

julian aldous huxley

Sopra: da sinistra, Julian e Aldous Huxley.

 

L'attuale definizione di transumanesimo fatta da Max More, ha allargato il suo significato ad una classe di filosofie che cercano di guidarci verso una condizione post-umana. Questo significato sottintende una più intensa interazione/ibridazione con le macchine (meccanismi cibernetici) e un superamento degli attuali limiti delle capacità umane a favore di una condizione che nel prossimo futuro presenterà aspetti, talmente innovativi, da non essere più classificabili solo come semplicemente «umani».

 

max more

 

Per i transumanisti questa evoluzione è «desiderabile», in quanto ritengono che, grazie alle scoperte e alle applicazioni di nuove scienze come la biorobotica, la bioinformatica, la nanotecnologia, la neurofarmacologia, ecc..., l'uomo si traghetterà in una nuova era evoluzionistica post-darwiniana. Tra i concetti fondanti del primo transumanesimo un posto di rilievo spettò alla cosiddetta «eugenetica», o «igiene razziale», volta al «miglioramento» della specie, fenomeno che ha avuto i suoi deliri durante il nazismo. Man mano, il diktat huxleyano «rimaniamo umani» venne gradatamente sconfessato:

 

transumanesimo«Quantomeno discutibili andarono ad aggiungersi nuove "sfaccettature" che finirono per sconfessare il proposito huxleiano del "restare umani". In particolare dalla nascita della rete internet e del web 2.0 - il transumanesimo iniziò a dare prova di non avere alcuna intenzione di fermarsi al mero miglioramento delle facoltà individuali, ma di puntare dritta a quella "realizzazione di nuove potenzialità", le quali in sostanza si tradurrebbero nel perseguimento di un estremo collettivismo tecnocratico; in altre parole, gli individui che rinunciano alla loro identità, al libero arbitrio, alla riservatezza, per interconnettersi formando una sorta di enorme alveare al servizio di un'ape regina, in questo caso incarnata da un apparato informatico invadente e tentacolare capace di impartire "suggerimenti", in predicato di diventare direttive cogenti. Apparato amministrato da chi? Nel migliore dei casi dalla stessa oligarchia, in quello peggiore da un'intelligenza artificiale. La diffusa, e per molti versi dogmatica fiducia nutrita oggi nei confronti del progresso tecno-scientifico, le cui implicazioni si traducono nel rigetto della spiritualità e nella magnificazione del materialismo, non è che il frutto velenoso dell'opera persuasiva mediatica allestita nei decenni dall'ideologismo transumanistico. Gli osceni interventi di chirurgia "estetica" con cui oggi parecchie persone sitransumanesimo illudono di nascondere i segni dell'età, trasformandosi in caricature di se stesse, ognuna uguale all'altra come in una epidemia di tumefazioni, stiramenti ed inserti sintetici, sono l'emblema di questa ideologia basata sulla falsità. Così come indirettamente lo sono l'auto-manipolazione psichica e sensoriale ottenute tramite l'abuso di droghe e farmaci, la neonata patologia nomofobica ("no mobile fobia", cioè terrore di rimanere disconnessi dalla grande rete) e il sabotaggio delle tradizioni culturali di cui le consorterie progressiste stanno rendendosi artefici. È la mostruosità spacciata per bellezza; il delirio spacciato per benessere, l'isolamento spacciato per socialità; l'innaturalità spacciata per evoluzione. A questo punto è necessario fare un distinguo. Ben venga qualsiasi ritrovato scientifico e tecnico che sia utile a migliorare le condizioni di vita dell'umanità, ed in particolare quelle delle persone malate o disabili, cioè dotare o restituire efficienza ad organismi menomati delle normali funzionalità. Il problema sollevato in questo e altri articoli critici nei confronti della ideologia transumanistica non attiene il progresso scientifico in sé, ma solo quegli ambiti che in ossequio ad una mania apoteotica si sono prefissati la "sacra missione" di "costruire" una nuova normalità la quale rischia di compromettere la individualità umana e la facoltà di crescita ed evoluzione spirituale e intellettuale del singolo individuo» 2.

 

Vi sono infatti dei sostenitori dell'intelligenza artificiale come Raymond Kurzweil e Hans Moravec che predicono un futuro in cui gli uomini e le macchine si fonderanno in cyborg: un vero e proprio cambiamento antropologico, non solo culturale di intendere l'uomo, la natura, la vita, il mondo.

 

399

 

Il credo dei fratelli Huxley (sostenitori del neodarwinismo, del mondialismo, della depopolazione, della manipolazione delle masse, ecc...) e vicini ad Aleister Crowley (1875-1947) - Aldous era stato iniziato alla mescalina dal Mago a Berlino - sarebbe sfociato in un vero e proprio culto tecnologico incredibilmente vicino però alla New Age che, come spiega l'antropologo Antonio Marazzi, «predica l'avvento di un futuro utopico in cui l'uomo potrà finalmente essere libero dalle sue catene biologiche» 3.

 

antonio marazzi

 

Un futuro utopico, o forse, distopico come quello a cui allude il personaggio di Rotwang in Metropolis (1927)?

 

rotwang - metropolis

Sopra: Rotwang, lo scienziato che al servizio del padrone della città di Metropolis, servendosi della tecnologia e della magia nera, costruisce un robot per ingannare gli operai ridotti in schiavitù che vogliono ribellarsi.

 

L'inventore di Java attacca il transumanesimo

 

«Dal momento che sono stato coinvolto nella creazione di nuove tecnologie, la loro dimensione etica mi ha preoccupato, ma è stato solamente nell'autunno del 1998 che sono diventato ansiosamente consapevole di quanto grandi siano i pericoli che ci si propongono nel XXI secolo» 4.

 

Iniziava così il breve saggio «Why the future doesn't need us» («Perché il futuro non ha bisogno di noi»), pubblicato su Wired 5 nel 2000: l'autore era nientemeno che Bill Joy, colui che la rivista americana Fortune aveva definito il «Thomas Edison di Internet» e che si può considerare la vera mente scientifica di Sun Microsystems e che ha contribuito allo sviluppo dei microprocessori SPARC, Java e Jini.

 

bill joy

 

Il punto di partenza dell'informatico era infatti che «il perseguimento scientifico della verità dev'essere temperato da considerazioni sul costo umano del progresso». Questa considerazione nacque su sua stessa ammissione

 

logo java«il giorno in cui ho incontrato Ray Kurzweil, il meritatamente famoso inventore della prima macchina per leggere, per ciechi, e altre cose stupefacenti. Ray ed io eravamo entrambi oratori alla conferenza George Gilder's Telecosm, e lo incontrai per caso nel bar dell'hotel dopo che le nostre sessioni erano finite. Ero seduto con John Searle, un filosofo dell'Università di Berkley che studia la percezione. Mentre parlavamo, Ray si avvicino e incomincio la conversazione, il soggetto, quello che a tutt'oggi mi perseguita. Mentre avevo sentito già tali discorsi, avevo sempre pensato che i robot senzienti appartenessero della fantascienza. Ma ora, da qualcuno che rispettavo, stavo ascoltando la forte argomentazione che erano una possibilità. Ero sconcertato, specialmente conoscendo la provata abilità di Ray di immaginare e creare il futuro. Sapevo già che le nuove tecnologie come l'ingegneria genetica e la nanotecnologia ci stavano dando il potere di rifare il mondo, ma un realistico ed imminente scenario di robot intelligenti mi ha stupito. È facile rimanere spossati da tali innovazioni. Sentiamo dalle notizie quasi tutti i giorni di qualche progresso scientifico. Tuttavia, questa non era una predizione consueta. Nel bar dell'hotel, Ray mi diede una prestampa del suo prossimo libro "The Age of Spiritual Machines", che delineava l'utopia che prevedeva un'era in cui gli umani, diventando un tutt'uno con la tecnologia robotica, si avvicinavano all'immortalità. Leggendolo, il mio senso di sconforto si intensificò; ero sicuro che stava capendo i pericoli, capendo la probabilità di un esito negativo lungo questo cammino. Mi son trovato molto turbato da un passaggio che delinea uno scenario distopico» 6.

 

Il padre di Java raccontava di essere rimasto turbato dal saggio The Age of Spiritual Machines L'era delle macchine spirituali»; Penguin Books, 1999) di Kurzweil in cui si prevedeva che il controllo della società sarebbe stato presto assunto dalle macchine.

 

raymond kurzweil - the age of spiritual machines

Sopra: l'opera di Raymond Kurzweil The Age of Spiritual Machines. In copertina è riportata l'opinione di Bill Gates a proposito di questo libro: «Uno sguardo unico al futuro».

 

Nel saggio era riportata una lunga citazione tratta dal matematico e docente universitario Theodore Kaczynski, meglio noto come «Unabomber», che immaginava che presto una piccola élite - già occultamente al potere - avrebbe esteso i proprî poteri sulle masse grazie alle macchine: essa avrebbe potuto decidere di «sterminare la massa dell'umanità» 7, o semplicemente di controllarla grazie all'avanzamento tecnologico, arrivando a uno scenario distopico i cui gli esseri umani sarebbero stati ridotti «allo stato di animali domestici» 8.

 

cyborg

 

Nel 1995, infatti, nel pieno della sua attività terroristica, Kaczynski aveva spedito diverse lettere, alcune di queste alle sue vittime, dichiarando i suoi obiettivi e chiedendo che il suo documento in 232 punti La società industriale e il suo futuro 9 (meglio noto come il Manifesto di Unabomber) fosse stampato inalterato da uno dei principali giornali o riviste: egli intendeva sensibilizzare l'opinione pubblica in modo da «sviluppare e diffondere un'ideologia che si opponga alla tecnologia» 10.

 

theodore kaczynski - la società industriale e il suo futuro

Sopra: Theodore Kaczynski e il suo libro

La società industriale e il suo futuro.

 

La società industriale e il suo futuro si apre infatti con l'affermazione che «la rivoluzione industriale e le sue conseguenze sono state disastrose per la razza umana». I primi paragrafi del testo sono dedicati all'analisi psicologica di diversi gruppi e alle conseguenze psicologiche per l'individuo nella vita vissuta all'interno del «sistema industrial-tecnologico».

 

I paragrafi successivi sono dedicati alla futura evoluzione di tale sistema, sostenendo che avrebbe inevitabilmente portato alla fine della libertà umana, un incitamento alla «rivoluzione contro la tecnologia», e un tentativo di indicare come ciò dovesse essere compiuto 11. È interessante notare come, nella critica alla società tecnologica, Kaczynski avesse citato indirettamente Il Mondo Nuovo (1932) di Aldous Huxley e Il disagio della civiltà (1930) di Sigmund Freud (1856-1939).

 

il mondo nuovo - il disagio della civiltà

 

Al di là della paranoia di Unabomber sfociata nei suoi attacchi terroristici che uccisero tre persone e ferirono ventitre persone nel corso di quasi diciotto anni, Joy dovette ammettere di essersi confrontato con tali previsioni, riflettendo così sulle possibili derive che la tecnologia avrebbe assunto negli anni a venire. Egli dovette ammettere che, nonostante le azioni di Kaczynski fossero

 

«assassine, e, secondo il mio punto di vista, criminosamente folli [...], per quanto mi sia difficile riconoscerlo, ho visto della ragione in quel singolo passaggio. Mi sono sentito costretto a confrontarmi con esso».

 

transumanesimo

 

La reazione fu quindi quella di condividere con amici e colleghi tali riflessioni: emerse una comune preoccupazione anche tra i ricercatori nel campo della robotica, a dimostrazione che, lungi dall'essere compatta, la comunità scientifica appare divisa tra i visionari «ottimisti» e coloro che invece invitano alla cautela. Joy ha infatti intuito la minaccia che la tecnologia, senza l'adeguato supporto etico/spirituale, comporta:

 

«Le tecnologie del XXI secolo - genetica, nanotecnologia, robotica (GNR) - sono così potenti che possono proliferare un'intera nuova classe di incidenti e abusi. Ancora più pericoloso, per la prima volta, questi incidenti e abusi sono largamente alla portata di individui o piccoli gruppi. Non richiederanno grosse infrastrutture o materiali primari. Il solo sapere ne permetterà l'uso. Così abbiamo la possibilità non solo di armi per la distruzione di massa, ma anche del sapere abilitato alla distruzione di massa (Knowledge-enabled Mass Destruction, KMD), e questa distruttività enormemente amplificata dal potere dell'auto-replicazione. Credo non sia affatto un'esagerazione l'affermare che siamo sulla soglia per l'ulteriore perfezionamento del male, un male le quali possibilità si aprono ben al di là delle armi di distruzione di massa lasciate alle nazioni-Stato, verso un sorprendente e terribile conferimento di potere di individualità estreme» 12.

 

RoboCop (Orion Pictures) è un film profetico del 1987 diretto da Paul Verhoeven. La trama: in una Detroit distopica in preda alla delinquenza, la potentissima multinazionale Omni Consumer Product (OCP) stipula un contratto con l'amministrazione comunale per dirigere il dipartimento di polizia. L'ambizione della OCP è quella di demolire la «Vecchia Detroit» per edificare Delta City, una innovativa megalopoli utopistica. Tuttavia, per poter dare il via al progetto è necessario eliminare il crimine della vecchia Detroit, ragion per cui il capo della divisione sicurezza della OCP Richard «Dick» Jones progetta il potente robot di pattuglia ED-209. Durante una prova al consiglio di amministrazione, però, il droide ha un malfunzionamento e uccide brutalmente il giovane consigliere Kinney. Il presidente della OCP richiede una soluzione al problema e allora interviene Bob Morton, che propone di mettere in atto il suo progetto per un cyborg di pattuglia: RoboCop, un poliziotto in fin di vita trasformato in un cyborg.

 

Nel futuro propugnato dal transumanesimo, l'uomo si fa infatti artefice del proprio destino e plasmatore della propria essenza. Un uomo che si è volontariamente sostituito a Dio, anzi è egli stesso Dio. Tributa onori a Lucifero o Prometeo adorato dalla dinastia Rockefeller al quale è stata dedicata una statua e una piazza a New York.

 

prometeo - rockefeller center

Sopra: la statua di Prometeo (Lucifero)

situata al centro del Rockefeller Center.

 

Un uomo che ha svuotato il cielo di dèi, ergendosi a demiurgo di una nuova realtà, di un nuovo ordine... ben distante, però da quello agognato dal regista Fritz Lang (1890-1976) nel finale alternativo del suo film Metropolis (1927).

 

L'uomo è Dio

 

Per acclamare la tecnologia come un sistema olistico, dinamico ma positivo, si deve partire da una visione opposta, ovvero quella secondo cui la tecnica è una scelta volontaria grazie alla quale l'uomo si erge a plasmatore della realtà superando continuamente i limiti che la natura gli impone e andando verso quell'evoluzione sognata dai fratelli Huxley.

 

l'uomo è dio

 

Per fare questo bisogna però riplasmare le menti, i bisogni e l'immaginazione delle masse, creando una «nuova religione» e una «nuova etica» che, come già spiegato nei miei libri Governo Globale e La Fabbrica della manipolazione 13, servano come linee guida per il Nuovo Ordine Mondiale che si intende costituire.

 

governo globale - la fabbrica della manipolazione

 

Fermo restando che è impossibile sradicare nell'uomo qualunque forma di culto e di anelito al trascendente, sarebbe impensabile un governo unico senza una forma di spiritualità che si adatti a tutti i nuovi cittadini: essa dovrà offrire i giusti «miracoli» e un rapporto diretto col divino (l'Uno-Tutto), assumendo dunque i connotati della New Age. Spiega il professor Michel Schooyans nel suo Il complotto dell'ONU contro la vita:
 

«I precetti di questa nuova religione e di questa "nuova etica" sono figli del positivismo giuridico. Alla fine il "nuovo diritto" positivista dovrebbe coincidere con la "nuova etica" altrettanto positivista. Per giungere alla nuova religione universale, olistica, e a questa nuova etica, venerando Gaia, bisogna abolire le altre religioni, cominciando proprio col distruggere la Chiesa cattolica» 14.

 

padre michel schooyans

 

Questa nuova spiritualità riunirà tutti i culti esistenti (le cui dottrine nel frattempo saranno state svuotate attraverso un metodico processo di «modernizzazione»), non creerà disagi ai governanti, ma offrirà al contrario una fiducia illimitata nella facoltà dell'uomo che, come anticipato, si porrà come un «Dio». «L'uomo è Dio» è infatti il motto che viene riproposto dalla New Age al transumanesimo. Le origini di questo pensiero risalgono però ancora una volta all'occultismo anglosassone: «Ogni uomo e ogni donna è una stella», citava infatti Crowley.

 

aleister crowley

 

La filosofia di Thelema creata dall'occultista inglese si fonda su alcuni precetti fondamentali, tra cui il motto «Fa ciò che vuoi» e «Amore è la Legge, Amore sotto la Volontà». Il sistema magico-sessuale di Thelema come abbiamo visto è stato adottato anche da molte star internazionali, da Jimmy Page a Robbie Williams, che ne hanno tradotto i precetti in chiave artistica.

 

jimmy page - robbie williams

 

Prima di loro il fondatore della Church of Satan («Chiesa di Satana»), Anton Szandor LaVey (1930-1997), ha riproposto in chiave moderna e razionale il satanismo, raccogliendo molti consensi a Hollywood e nella scena musicale, da Sammy Davis Jr (1925-1990) a Jayne Mansfield (1933-1967), e ispirando celebri opere, come Rosemary's Baby di Roman Polansky o il cortometraggio Beat the Devil (2002), di Tony Scott (che conta un cammeo finale di Marilyn Manson, ordinato sacerdote della Chiesa di Satana dallo stesso LaVey).

 

anton lavey - sammy davis jr - jayne mansfield

Sopra: Anton LaVey, fondatore della Church of Satan, con due celebrità hollywoodiane; il cantante e ballerino Sammy Davis Jr e l'attrice Jayne Mansfield.

 

Il motto di LaVey era proprio: «Ogni uomo è Dio» 15, e ancora, «l'uomo è la divinità per il satanista» 16. LaVey infatti, nella sua Bibbia satanica (1969), spiegava che il satanismo è la forma religiosa dell'Umanesimo. Questi, però, non può bastare come dottrina, perché l'uomo ha bisogno di dogma e di ritualità, a cui viene quindi incontro il satanismo:

 

«L'Umanesimo non è una religione. È semplicemente uno stile di vita senza alcuna cerimonia o dogma. Il Satanismo, invece, ha entrambi, la cerimonia e il dogma. Il Dogma [...] è necessario. Il Satanismo rappresenta una forma di egoismo controllato» 17.

 

anton lavey - the satanic bible

 

Ispirandosi proprio a 1984 di George Orwell (1903-1950), LaVey scriveva: «Il su è giù, il piacere è dolore, l'oscurità è luce, la schiavitù è libertà, la pazzia è sanità mentale...», esprimendo quella forma di manipolazione mentale di cui LaVey era maestro. Il linguaggio paradossale erede del bi-pensiero orwelliano venne anche usato dal collega e poi scissionista della Chiesa di Satana, il Colonnello Michael Aquino, fondatore del Temple of Set (Tempio di Set) 18.

 

michael aquino

 

Costui era un ufficiale del controspionaggio dell'Esercito specializzato nella guerra psicologica, così come LaVey era stato un fotografo della polizia di San Francisco e aveva seguito un corso di criminologia. In particolare la carriera di Aquino e le sue competenze nel campo della manipolazione mentale vennero utilizzate nel consolidamento del suo Tempio di stampo più occultista rispetto alla dottrina «razionale» di LaVey.

 

Nel 1975, anno dello scisma, il giornalista Dick Russell intervistò LaVey. Russell scrisse nell'intervista intitolata «The Satanist Who Wants To Rule the World» («Il satanista che vuole dominare il mondo») che LaVey era convinto che lui e un'élite di satanisti avrebbero governato il mondo.

 

élite satanica

 

LaVey si era servito di un opuscolo dell'occulto degli anni Trenta e di alcune riflessioni estratte dal libro di H. G. Wells (1866-1946), L'isola del dr. Moreau, per comporre un rituale. Quest'ultimo comprendeva le seguenti parole: «L'Uomo è Dio. Noi siamo uomini. Noi siamo dèi. Dio è l'Uomo». Ancora LaVey in un'intervista rilasciata a Gavin Baddeley, attualmente leader della Chiesa di Satana in Gran Bretagna, spiegò la sua passione per gli esseri artificiali:

 

pentacolo satanico«Dopotutto, cosa è "naturale"? L'artificio può essere un cosciente, esilarante auto-inganno. Abbiamo già "compagni umani artificiali", come le immagini sugli schermi televisivi per esempio. La gente accetta Johnny Carson nel proprio soggiorno ogni notte. Le soap opera forniscono "vite surrogate" per molte persone, e queste vite surrogate sono diventate un prodotto consumistico molto importante. Il compagno umano artificiale di cui parlo si pone da qualche parte tra quella vita surrogata e la bambola gonfiabile a cui pensa molta gente quando alludo a "compagni umani artificiali". Le bambole di gomma non danno soddisfazione e le vite surrogate sono iper-controllate. La mia visione di questo compagno non è relegata puramente ai regni della robotica. Riguarda la creazione di un compagno artificiale più stimolante delle persone che ti circondano. Questo è un concetto terrificante per molte persone, perché mostra come gli esseri umani siano molto più sacrificabili di quanto piaccia loro. I compagni umani artificiali rendono possibile una schiavitù politicamente corretta. La maggior parte della gente non è molto eccitante - i Satanisti devono essere persone molto speciali, e, come i classici passati di moda, non possono essere sostituiti» 19.

 

gavin baddeley

 

Alla luce di ciò alcuni ricercatori - seguendo le orme di Joy - hanno lanciato il grido dall'allarme sulla deriva transumanista che sta prendendo l'umanità, che rischia di abbandonarsi volontariamente a una vita virtuale e in apparenza felice, piuttosto che rischiare di vivere quella reale, con le sofferenze e gli ostacoli che essa impone.

 

La felicità potrebbe diventare presto l'abbandono volontario in un paradiso artificiale. Stiamo infatti vivendo la cosiddetta «età ibrida» in cui «la natura umana cessa di essere una verità distinta e immutabile» 20 e l'evoluzione tanto agognata viene «indirizzata e tecnologicamente assistita», senza avere però presente i rischi e le conseguenze di questo processo. In questa realtà ibrida, inoltre,

 

«lo stesso concetto di autenticità viene messo in discussione: chi e che cosa è davvero reale? qual è la linea di confine tra fisico e virtuale? ciascuno di noi vivrà una propria versione della verità»? 21.

 

evoluzione verso il transumanesimo

Il transumanesimo inteso come neodarwinismo, ossia un passo avanti

nel processo evolutivo della specie umana verso l'immortalità.

 

Negli anni Ottanta, infatti, lo sviluppo e la produzione di «compagni umani artificiali» era diventata per LaVey un'ossessione. Costui illustrava il suo desiderio di usare gli androidi per generare una schiavitù da poter usufruire in modo politicamente corretto... quali «diamond dogs», psicopoliziotti o semplici bambole senza tempo per il soddisfacimento dei piaceri dell'élite.

 

sex cyborg

Sopra: lo scienziato spagnolo Sergi Santos abbraccia la sua creazione, la «sexbot» Samantha, un cyborg in grado di soddisfare i piaceri sessuali.

 

Gusci vuoti alla mercé dei potenti. Potenti che da un lato imbrigliano e manipolano le masse a loro piacimento e dall'altro si riuniscono in riservati salotti o lugubri foreste per celebrare inquietanti rituali...

 

eyes wide shut

Sopra: un'inquadratura estratta dal film diretto da Stanley Kubrick Eyes Wide Shut (1999), che ritrae un rituale magico-sessuale dell'élite occulta.

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Estratto dall'opera Le origini occulte della musica (vol. II, UNO Editori, 2015, pagg. 74-85). Riprodotto con il permesso dell'Autore che ringraziamo. Il grassetto è nostro. Nostre sono anche le illustrazioni e le relative didascalie.

2 www.anticorpi.info

Sito dell'Autore: https://www.enricaperucchietti.it

3 Cfr. A. Marazzi, Uomini, cyborg e robot umanoidi, Carocci, Roma 2012, pag. 58.

4 Cfr. B. Joy, «Why the future doesn't need us» («Perché il futuro non ha bisogno di noi»), in Wired, aprile 2000

https://www.wired.com/2000/04/joy-2/

5 Cfr. B. Joy, art. cit. Traduzione tratta da

http://www.tmcrew.org/eco/nanotecnocologia/billjoy.htm

6 Cfr. B. Joy, art. cit.

7 Ibid.

8 Ibid.

9 Cfr. T. J. Kaczinsky, La società industriale e il suo futuro, Il Manifesto di Unabomber, Edizioni Stampa Alternativa.

10 Kaczinsky è un matematico ed ex professore universitario statunitense, condannato per aver inviato pacchi postali esplosivi a numerose persone. Egli giustificò i suoi atti come tentativi di combattere contro quelli che lui considerava i pericoli del progresso tecnologico. Prima di identificarlo, l'FBI utilizzava il nome in codice UNABOM (da UNiversity and Airline BOMber). I mass media cominciarono a diffondere varianti del nome, tra cui Unabomber.

11 http://it.wikipedia.org/wiki/Theodore_Kaczynski

12 Cfr. B. Joy, art. cit.

13 Vedi E. Perucchietti, G. Marletta, Governo Globale. La storia segreta del nuovo ordine mondiale, Arianna, Bologna 2013; E. Perucchietti, G. Marletta, La Fabbrica della Manipolazione, Arianna, Bologna 2014.

14 Cfr. M. Schooyans, Il complotto dell'ONU contro la vita, Effedieffe, 2013, pag. 41. L'Autore è un gesuita.

15 Cfr. A. S. LaVey, La Bibbia satanica, Jarah edizioni, pag. 57.

16 Ibid., pag. 20.

17 Ibid.

18 Ibid.

19 Cfr. G. Baddeley, Lucifer Rising: A Book of Sin, Devil Worship And Rock'n'Roll («L'ascesa di Lucifero: un libro di peccato, di adorazione del diavolo e di rock'n'roll»), Plexus Publishing, Londra 1999, pag. 75 e ss.

20 Cfr. A. Khanna, P. Khanna, L'età ibrida. Il potere della tecnologia nella competizione globale, Codice Edizioni, 2013, pag. 9.

21 Ibid., pag. 88.

 

home page