di Dominicus 1
Premessa
La storia dell'umanità, nella sua trama fondamentale, è costituita dalla lotta permanente che la contro-chiesa (San Paolo già la chiamava il «mistero di iniquità») conduce contro la vera Chiesa, il Corpo mistico di Gesù Cristo. Questo è ciò che alcuni grandi spiriti, illuminati da Dio, ci hanno chiaramente spiegato: Sant'Agostino di Ippona, quando ha descritto la lotta delle due città che due amori diversi hanno generato; Sant'Ignazio di Loyola quando ha parlato del combattimento tra i due stendardi.
E più recentemente, il Cardinale Louis-Edouard-Desire Pie, che fu uno dei grandi teologi del XIX secolo, ha mirabilmente riassunto ciò che fu, sul piano metafisico e teologico, la rivolta di Lucifero. Il mistero di iniquità è caratterizzato dal rifiuto della Grazia. Mentre nella creazione divina l'ordine naturale e l'ordine soprannaturale coesistono armoniosamente, da alcuni secoli assistiamo al satanico tentativo di dominazione luciferina, ad una rivolta della natura contro la Grazia e al tentativo di deificare la creatura umana.
PARTE PRIMA
2
Si può dire che il genere umano è diviso in due campi nemici?
● Sì, è ciò che dice Papa Leone XIII (1810-1903) con tutta la Tradizione cattolica:
Come si chiama il primo di questi campi?
E il secondo campo?
Che cosa ci indica il Papa con quest'ultima frase?
● Ci indica che ci sono due gruppi distinti nel regno di Satana, detto anche contro-chiesa: da una parte ci sono quelli che lottano direttamente contro Dio (ad esempio, i comunisti e i massoni), e dall'altra quelli che vogliono fare a meno di Dio (ad esempio, i liberali). Ma entrambi fanno parte della stessa società.
Sant'Agostino ha già operato questa distinzione tra le due città opposte?
● Sì, questa opposizione si trova in Sant'Agostino (354-430), ed è lo stesso Papa Leone XIII che ce lo conferma:
Il Papa afferma che le leggi delle due città sono opposte. Quali sono queste leggi?
● Poiché il Papa, seguendo Sant'Agostino, ci dice che i principî costitutivi di ogni città sono l'amore di sé e l'amore di Dio, le leggi saranno i mezzi privilegiati per arrivare a realizzare questo principio. Per la città terrestre, sarà la concupiscenza della carne (la lussuria e la gola), la concupiscenza degli occhi (l'avarizia), e la superbia della vita, secondo ciò che ha detto San Giovanni nella sua prima Lettera (1 Gv 2, 16) 7.
Al contrario, le leggi della città celeste saranno i tre consigli evangelici: la povertà (contro la concupiscenza degli occhi), la castità (contro la concupiscenza della carne) e l'ubbidienza (contro l'orgoglio della vita). Mediante la pratica di questi tre consigli, o almeno del loro spirito, si arriva facilmente alla perfezione della carità.
Quale conclusione si può immediatamente trarre da queste leggi opposte?
● Si può dire che i religiosi che fanno professione di praticare i tre consigli evangelici, saranno in qualche modo i soldati della città celeste. Saranno anche i più grandi nemici della contro-chiesa, e i primi a soffrire le sue persecuzioni.
Il Papa dice anche che le due città sono opposte a causa dei loro ideali. Potete spiegare quali?
● San Tommaso d'Aquino (1225-1274), Dottore della Chiesa, spiega che l'ideale proposto dal capo della contro-chiesa, Satana, è la «libertà». È proprio di chi esercita il potere condurre coloro che governa al proprio fine (al proprio scopo). Il fine che il demonio si propone è di allontanare da Dio la creatura ragionevole: ed è per questo che fin dall'inizio ha tentato di allontanare l'uomo dall'ubbidienza al precetto divino; e questa avversione di Dio («aversio a Deo») ha ragione di fine (di scopo), in quanto la si ricerca sotto forma di libertà, secondo quanto ha detto il profeta Geremia:
Pertanto, dunque, gli uomini, peccando, sono condotti a questa fine e cadono sotto l’impero e il governo del demonio. Perciò si dice che Satana è il loro capo 8.
Dunque i liberali hanno torto quando chiedono di introdurre l'ideale di «libertà» - proprio della contro-chiesa - all'interno della Chiesa cattolica?
● Infatti. Ascoltiamo il bel commento di Padre Thomas Pègues o.p. (1866-1936) a questo articolo di San Tommaso d'Aquino nella sua opera Commentaire de la Somme théologique (1933):
Sopra: il frontespizio dell'opera Commentaire de la Somme théologique.
Quindi San Tommaso d'Aquino ammette l'esistenza della contro-chiesa?
● Sì, in questo articolo, «uno dei più importanti di tutta la santa dottrina», come scrive Padre Pègues, San Tommaso spiega che i «malvagi» formano un «corpo mistico» di cui il diavolo è la testa, come i «buoni» formano il Corpo mistico della Chiesa, di cui Cristo è il Capo. Tuttavia, non c'è una simmetria perfetta: infatti, Cristo esercita un'influenza interiore sui Suoi membri (tramite la Grazia divina) nello stesso momento in cui li governa esternamente (mediante la Sua legge e i Suoi ministri..., ossia per mezzo di tutto ciò che ci manifesta la Sua volontà).
Il demonio non può penetrare dentro la volontà; sarà la testa a causa del solo governo esterno. Ed egli governa portando, al grido della «libertà», gli uomini al suo fine, al suo scopo che è di deviare da Dio. Il leviatano (figura del demonio), dice Giobbe, è «il re su tutte le fiere più superbe» (Gb 41, 26).
Questa distinzione delle due città è antica nella Chiesa?
● La si trova già nei Padri apostolici, fin dal I secolo: ad esempio, la Didaché (composto negli anni 90-100), il primo catechismo della religione cattolica, oppone la via della luce alla via dei nemici di Dio:
Potete citare un altro testo simile risalente alla stessa epoca?
● Sì, l'Epistola di Barnaba (scritta nel 96-98), che dichiara:
Dunque non è stato Sant'Agostino ad inventare la distinzione tra le due vie?
● No, ma l'ha messa magnificamente in luce. Citiamo, per il nostro piacere, il Dottore di Ippona 11:
Si può dire che, in questo caso, Sant'Agostino abbia conservato qualche traccia del manicheismo che aveva professato in gioventù?
● Niente affatto. Dopo la sua conversione, Sant'Agostino fu un avversario spietato del manicheismo 13. Non bisogna confondere il dualismo completamente legittimo del tema delle due città con il manicheismo. Mons. Jean-Joseph Gaume (1802-1879), in un interessantissimo libro intitolato Le Traité du Saint-Esprit («Il Trattato dello Spirito Santo»), dimostra che il mondo è sotto l'influenza di due spiriti contrari: lo spirito del bene e lo spirito del male. Ma si affretta ad aggiungere:
Sopra: Mons. Jean-Joseph Gaume e il suo Le Traité du Saint-Esprit.
Questa opposizione è presente anche nel Vangelo?
● Su questo punto, Nostro Signore Gesù Cristo è molto chiaro: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro» (Mt 6, 24). Non c'è neutralità possibile: «Chi non è con me è contro di me» (Mt 12, 30). Nel Vangelo di San Giovanni si ritrova continuamente l'opposizione tra la luce e le tenebre, tra la vita e la morte.
E nella sua prima Lettera (1 Gv 3, 10), San Giovanni oppone i figli di Dio ai figli del diavolo. San Luca riporta queste parole di Nostro Signore Gesù Cristo: «I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce» (Lc 16, 8). Il che indica che la linea di demarcazione tra le due città è costituita dalla fede: tramite la luce della fede diventiamo partecipi della città di Dio, mentre quelli che rifiutano questa luce rimangono nelle «tenebre esteriori» della città terrestre.
Come viene designata la contro-chiesa nel Nuovo Testamento?
● Essa viene semplicemente chiamata «il mondo», termine che designa coloro che non hanno riconosciuto Nostro Signore (Gv 1, 10), e rimangono di conseguenza nelle tenebre (Gv 1, 5). Questo mondo è immerso nel male (o nel Maligno, in Satana; 1 Gv 5, 19). Satana è detto «il principe di questo mondo» (Gv 12, 31; 14, 30; 16, 11), il «dio» (2 Cor 4, 4; Ef 6, 12), l'ispiratore dei criteri del mondo o aspirazioni (Gv 8, 44,). È il mondo dell'errore o della seduzione (1 Gv 4, 1-6) non può ricevere lo Spirito di verità (Gv 14, 17) e Nostro Signore non ha pregato per esso (Gv 17, 9).
Anche San Paolo oppone la Chiesa alla contro-chiesa?
● Ecco alcuni passi molto chiari, in cui l'Apostolo delle genti distingue il Tempio di Dio, la vera Chiesa di Gesù Cristo, e quello degli idoli, la città terrestre:
Sopra: un'antica rappresentazione del demone Belial.
Si potrebbe citare anche Col 1, 13, in cui San Paolo rende grazie a Dio «che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto», e molti altri testi.
Questa separazione è presente anche nell'Antico Testamento?
● Sì, ad esempio nel primo Salmo, che serve da introduzione a tutto il salterio e ne riassume la spiritualità. È una meditazione sullo stato del mondo diviso tra giusti e peccatori (non c'è una terza via!) e sulla necessità di progredire, di camminare verso la perfezione, per non cadere sotto l'influenza del peccato e della sua concatenazione fatale.
Potete citare un altro passo dell'Antico Testamento?
● C'è un testo capitale che mostra allo stesso tempo il ruolo primordiale della Vergine Maria nella lotta tra le due città; è Gn 3, 15:
«Ipsa conteret caput tuum».
È fuor di dubbio, soprattutto dopo la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione, che questo versetto riguarda la Madonna. Ecco infatti ciò che dice Papa Pio IX (1792-1878) nella sua Bolla dogmatica Ineffabilis Deus, dell'8 dicembre 1854:
Ci sono, dunque, due stirpi:
quella della donna (della SS.ma Vergine Maria) e quella del Serpente
(del demonio). Ed esse si fanno una guerra che
Potete commentare questo testo?
● Ecco il commento che ne fa San Luigi-Maria Grignion de Montfort (1673-1716):
Sopra: statua di San Luigi-Maria Grignion de Montfort mentre schiaccia il demonio.
Esiste una altro testo della Bibbia che mostra questo ruolo della Vergine Maria come Regina della Città celeste in lotta con il diavolo?
● Sì, il capitolo XII del Libro dell'Apocalisse parla di due grandi segni sotto forma di Donna e di drago:
«Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle».
Il seguito di questo capitolo mostra che il combattimento tra le due città si concentra soprattutto in un combattimento tra il drago e la Donna aiutata dagli angeli. Ora, Papa San Pio X (1835-1914) dice formalmente che questa donna rappresenta la SS.ma Vergine Maria:
Potete fornire un esempio noto nella Tradizione della Chiesa di questa divisione dell'umanità in due campi avversi?
● Sì, la famosa meditazione dei due stendardi che Sant'Ignazio di Loyola (1491-1556) pone nel quarto giorno della seconda settimana dei suoi Esercizi Spirituali:
Sopra: Sant'Ignazio di Loyola e suoi Esercizi Spirituali.
È stato obiettato che la contro-chiesa non esiste in quanto non ha l'equivalente delle quattro note della Chiesa (unità, santità, cattolicità ed apostolicità). Cosa ne pensate?
● Non è stupefacente che la contro-chiesa non possieda queste quattro note che sono esclusive della vera Chiesa, e che servono a riconoscerla tra tutte le false religioni. Ma anche la contro-chiesa possiede le sue note. Esse sono descritte nell'articolo «Ecclésiologie comparée» («Ecclesiologia comparata») 19. Eccone una citazione:
La contro-chiesa, dunque, può essere definita con precisione?
● No, la contro-chiesa non è una società così precisa come la Chiesa cattolica, di cui si conoscono esattamente i capi (il Papa e i Vescovi) e i cui membri si riconoscono facilmente grazie ai segni visibili di tutti (la professione della fede, il battesimo, la sottomissione alla Gerarchia) e soprattutto che si definisce per le note che Nostro Signore gli ha dato e che saranno le stesse fino alla fine dei tempi.
La contro-chiesa ha un carattere sfumato, impreciso e mutevole: i suoi veri capi sono spesso sconosciuti, i suoi principali membri si nascondono nelle Società Segrete, e si adatta alle diverse epoche. E se il succitato articolo fornisce quattro note che permettono di distinguere le persone più attive dell'attuale contro-chiesa, ci sono molte persone che non corrispondono a queste quattro note e che, tuttavia, fanno parte della contro-chiesa.
In effetti, per appartenere alla contro-chiesa basta non appartenere alla Chiesa, perché «chi non è con me, è contro di me» (Mt 12, 30,). Tutti coloro che non fanno parte della Chiesa cattolica fanno parte della contro-chiesa, perché Gesù Cristo e la Sua Chiesa sono un tutt'uno.
Perché la contro-chiesa non è una società bene definita come la Chiesa cattolica?
● Ciò deriva in parte dal fatto che il demonio, pur essendo la «scimmia di Dio», non ha lo stesso potere. E, dunque, egli non può realizzare tra gli uomini che sono sotto il suo dominio una tale armonia e una tale unità che esistono solo nella vera Chiesa. Ma c'è un'altra ragione profonda e importante. Non avendola afferrata, certuni non hanno compreso la profonda differenza che c'è tra la contro-chiesa e la Chiesa di Gesù Cristo, e hanno concluso troppo rapidamente che la contro-chiesa non esiste. Per ben comprendere questo punto, citiamo un testo di Jean Vaquié (1911-1992), uno specialista della contro-chiesa:
Nostro Signore, il fondatore della Chiesa, è venuto prima del Suo Corpo Mistico. Di conseguenza, ha potuto istituire una Gerarchia per succederGli: San Pietro e gli altri Apostoli che hanno avuto dei successori. Ma il capo supremo terrestre della contro-chiesa, l'Anticristo, verrà solamente alla fine dei tempi; e di conseguenza, nella contro-chiesa, che è il suo «corpo mistico» 24, i capi non sono i suoi vicari, ma solamente delle sue prefigurazioni.
Tale differenza comporta delle conseguenze sulla questione della gerarchia della contro-chiesa?
● Sì, una conseguenza non trascurabile: mentre la successione apostolica è importante per la Chiesa cattolica (per fare parte della vera Gerarchia della Chiesa, bisogna essere successore degli Apostoli), tale questione non si pone per la contro-chiesa. In quest'ultima, c'è una certa successione, o una trasmissione di poteri. L'occultista e massone Réné Guénon (1886-1951) dava una grande importanza a questa trasmissione per mezzo dell'iniziazione.
E di fatto, l'iniziazione è un mezzo per porsi sotto l'influenza demoniaca . Ma non è così necessaria. Anche Réné Guénon ammetteva alcuni casi di iniziazioni spontanee. Infatti, si vedono certi capi prestigiosi della contro-chiesa di cui non si è sicuri che siano mai stati iniziati. Il demonio li ha costituiti direttamente, in seguito ad un patto cosciente o incosciente contratto con lui.
L'espressione «contro-chiesa» è un termine tradizionale per designare il campo di Satana?
● È d'uso corrente tra gli autori cattolici dall'inizio del XX secolo 25. Ecco, ad esempio, una citazione di Padre Henri Hello (1859-1941) 26 estratta dalla sua opera La Mystique de la Révolution («La mistica della Rivoluzione») 27:
«Et portæ inferi non prævalebunt».
Sembra che anche Mons. Ernest Jouin (1844-1932), fondatore della Revue Internationale des Sociétés Secrètes («Rivista Internazionale delle Società Segrete») ne abbia divulgato l'impiego tra le due guerre mondiali.
Mons. Ernest Jouin e la sua Revue Internationale des Sociétés Secrètes.
Ma se l'espressione è abbastanza recente, la realtà designata risale all'inizio del cristianesimo e ha ricevuto varie denominazioni: il «mondo», la «Sinagoga di Satana» (Ap 2, 9), il «mistero di iniquità» (2 Ts 2, 7), le «porte degli inferi» (Mt 16, 18), i «figli del diavolo» (1 Gv 3, 10), la «città terrestre» (La Città di Dio, 14, 28), la «città del diavolo» (La Città di Dio, 20, 11), la «città empia» (La Città di Dio, 20, 9-14), il «corpo del demonio» (De doctrina christiana 3, 37), la «moltitudine degli empi che formano il corpo del diavolo» (Somma Teologica, III, q. 8, a. 7-8), ecc...
Sopra: il demonio e alcuni dei suoi «santi» alla rovescia.
È vero che Maritain negava l'esistenza della contro-chiesa?
In effetti, il filosofo francese Jacques Maritain (1872-1973), volendo negare che l'ebraismo infedele a Cristo costituisca una parte della contro-chiesa, negava l'esistenza di qualsiasi contro-chiesa, poiché affermava che Israele «non è una contro-chiesa. Allo stesso modo, non esiste un contro-Dio o una contro-Sposa» 28. Ma Maritain aveva alcune idee curiose sul demonio e sull'inferno.
Egli sosteneva, in un specie di saggio o di poesia, che il demonio, come tutti i dannati, potrebbe essere perdonato. Non per andare in paradiso, ma per andare nel limbo a godere una felicità naturale, mescolata alla tristezza di essersi escluso dal cielo. L'Autore confessa di dare qualche importanza alle sue fantasticherie:
Cosa bisogna rispondere a Maritain?
● San Tommaso d'Aquino ha già risposto in anticipo, nel suo commento al Vangelo di San Matteo:
«E se ne andranno, questi al supplizio eterno...».
Ecco il testo di Sant'Agostino:
Lo stesso Sant'Agostino dice altrove:
«Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli» (Mt 25, 41).
Quanto alla ragione sulla quale poggia Maritain, ossia la preghiera dei Santi in favore dei dannati, ecco ciò che ne pensa Papa San Gregorio Magno (540-604):
Dunque, invece di sognare con Maritain ad un tipo di «redenzione universale», è preferibile pensare che il demonio resterà il demonio e che la contro-chiesa esiste.
Si può appartenere contemporaneamente alla Chiesa e alla contro-chiesa?
● Sì, lo si può in una certa misura, per il fatto che la Chiesa è composta di una anima e di un Corpo. Si può appartenere all'anima della Chiesa, senza appartenere al Suo Corpo; è il caso di quelli che hanno il battesimo di desiderio e allo stesso tempo la fede e la carità soprannaturale, ma che non hanno ancora ricevuto il battesimo.
È probabile che queste persone appartengano esteriormente alla contro-chiesa, ma interiormente, per desiderio, siano membri della Chiesa cattolica. Ma si può appartenere anche al Corpo della Chiesa senza appartenere alla sua anima; è il caso di quelli che sono in stato di peccato mortale. Essi sono membri della Chiesa, se sono battezzati, e se non sono né eretici né scismatici, ma in realtà, appartengono spiritualmente alla contro-chiesa, e, se muoiono in questo stato, passano direttamente all'inferno, che è lo stato finale e definitivo della contro-chiesa.
Appartengono a questa particolare categoria i membri della Gerarchia della Chiesa che hanno rigettato la fede: se non sono manifestamente eretici, ma sono contro Nostro Signore e contro la Sua Chiesa che tentano di distruggere dall'interno. San Giovanni dice che questi «anticristi» non sono dei nostri, pur essendo con noi (1 Gv 2, 19).
Nella contro-chiesa c'è unità di pensiero e di azione?
● La contro-chiesa è molto eterogenea, poiché contiene tutti coloro che non sono nella Chiesa. Tuttavia, si può parlare di una certa unità di pensiero e di una certa unità di azione che proviene dall'influenza del suo unico capo invisibile, il demonio. Egli è un angelo decaduto. E gli angeli sono assai diversi dagli esseri umani: essi non ritornano mai sulle decisioni prese. In ogni epoca, il diavolo influenzerà gli uomini che sono sotto il suo potere in modo analogo.
Il «corpo mistico» del demonio.
Il pensiero della contro-chiesa è chiamato «Gnosi», mentre l'azione della contro-chiesa è detta «la congiura anticristiana», o «complotto contro la Chiesa».
PARTE SECONDA
Che cos'è la Gnosi?
● Essendo l'intelligenza dell'uomo fatta per conoscere la verità, e specialmente la Verità suprema che è Dio, essa raggiunge normalmente quaggiù questa conoscenza per mezzo della fede, preludio della visione beatifica. Poiché si distrugge bene solamente ciò che si può sostituire, il demonio propone a coloro che si mettono al suo servizio una contraffazione della fede che si chiama «Gnosi», dal greco gnôsis, termine che significa «Conoscenza».
Alcuni dicono che bisogna distinguere tra una Gnosi buona e una Gnosi falsa, o gnosticismo 34. Cosa bisogna pensarne?
● Le persone che fanno questa distinzione sono troppo favorevoli alla Gnosi. In realtà, se la parola greca gnôsis è stata utilizzata dagli scrittori cattolici della Chiesa dei primi secoli per designare la scienza della fede, la parola «Gnosi» è stata ben presto rilevata dai sistemi di pensiero erroneo della contro-chiesa, e occorre tradurre il parola gnôsis degli scrittori cattolici con «scienza». Di conseguenza, conviene rifiutare il parola Gnosi e non ammettere questa distinzione. Dice un proverbio: «Fategli ingoiare la parola, ed essi finiranno per ingoiare la cosa».
Quand'é che è apparsa la Gnosi per la prima volta?
● Quando il demonio ha proposto ad Adamo ed Eva di ricevere la «scienza del bene e del male», a patto di credere a lui, piuttosto che credere a Dio:
«Eritis sicut deus scientes bonum et malum».
In seguito, qual è stata la storia della Gnosi?
● È certo che alcuni uomini hanno continuato ad avere contatti con i demoni, e, di conseguenza, a riceverne delle conoscenze. Ma è difficile ricostruire la storia del Gnosi, perché questi rapporti degli uomini con l'inferno sono circondati di menzogna e di fumo. Certi pensano che la Gnosi sia apparsa in ambiente ebraico, sotto forma di Kabbalah, mentre altri sono del parere che sia apparsa in ambiente giudeo-cristiano e che abbia avuto per principale iniziatore Simon Mago, nel I secolo della nostra era.
Sopra: l'Albero della Vita della Kabbalah.
Altri la vedono presente nella mitologia pagana, mostrando come dietro i diversi miti ci sia la presenza di un unico schema contrario alla vera religione. C'è probabilmente una parte di verità in tutte queste diverse spiegazioni, poiché la Gnosi è presente in tutte le false religioni che sono di origine demoniaca, o sotto influenza demoniaca, e in tutte le eresie 35. La sua influenza sarà più o meno grande a seconda dell'influsso che il demonio avrà sugli autori di questi errori.
La Gnosi forma un corpo dottrinale?
● Nella contro-chiesa non c'è un unico Credo come nella Chiesa. Infatti, essa non ha un capo che possa imporre con autorità una credenza ben stabilita, e non c'è nemmeno da parte dei membri della contro-chiesa una virtù analoga alla virtù di fede che unisca gli spiriti. Ma ci sono anche delle grandi linee di pensiero che si ritrovano un po' ovunque, specialmente presso i Gran Maestri della contro-chiesa. Ciò proviene dal fatto che il demonio ha il suo modo di pensare, e, come abbiamo detto, non cambia. Dunque, trasmetterà ai suoi adepti il suo modo di vedere le cose.
Sopra: alcuni tra i più celebri Maestri della contro-chiesa.
Quali sono le linee principali di pensiero della Gnosi?
● Sono i frutti dell'orgoglio 36, che è il tratto caratteristico del demonio. C'è l'orgoglio dello spirito, che nega di sottomettersi alla verità rivelata. Ciò si manifesta in modi diversi: in certi sarà il razionalismo (la ragione che giudica tutto), in altri la ricerca di una Conoscenza superiore ottenuta con mezzi superstiziosi (ad esempio, i mantra). In un modo o in un altro, l'intelligenza si rifiuta di piegarsi alla verità, e gli uomini preferiscono le loro tenebre alla luce di Dio.
Sopra: illuminazione tramite lo yoga.
C'è un'altra forma di orgoglio che consiste nel dividere gli uomini in caste, o in diverse categorie. Il caso più frequente è la separazione tra coloro che sono atti a ricevere un'«iniziazione» e che, dunque, possono avere accesso ad una Conoscenza superiore, «esoterica» (ossia per pochi eletti), e il resto degli uomini che deve accontentarsi di una conoscenza «essoterica» (aperta a tutti) molto inferiore alla prima.
Evidentemente, i sostenitori di queste teorie sono quelli che si pongono nella categoria superiore. C'è infine un'altra forma di orgoglio che consiste nel negare di riconoscersi peccatore. Il mezzo più semplice è di negare la responsabilità dell'uomo nel peccato (ad esempio, negando la libertà dell'uomo). Il male morale non esiste più, o è solamente un'apparenza di cui bisogna liberarsi. Il vero male è l'errore di cui ci si libera tramite la Conoscenza illuminativa o Gnosi.
La Gnosi è dualista?
● In apparenza sì, almeno in certi sistemi gnostici come il manicheismo. Ma si tratta di un'apparenza, perché in fondo, l'idea di un male che abbia un potere identico al bene non è affatto rassicurante per l'uomo. Inoltre, il demonio, che si presenta come «un angelo di luce», non sopporta di essere considerato uguale ad un «altro dio». Ecco perché i grandi iniziati, come René Guénon, sono monisti.
Ed è lo stesso motivo per cui la Gnosi insiste sul principio di identità, e cerca di far credere che l'essere e il non-essere, il bene e il male possono identificarsi. È il fondo della filosofia moderna (pensate alla dialettica di Georg Wilhelm Friedrich Hegel; 1770-1831), e dunque al modernismo, come ha ampiamente dimostrato Padre Julio Meinvielle (1905-1973) nel suo libro De la Cabala al Progresismo («Dalla Cabala al progressismo»).
Padre Julio Meinvielle e il suo libro De la Cabala al Progresismo.
Di questo se ne sono accorti anche i Papi. Ecco, ad esempio, la prima proposizione condannata da Pio IX nel Sillabo (1864):
Sopra: il Sillabo di Papa Pio IX.
Perché attribuite tanta importanza a René Guénon?
● Come abbiamo detto, la contro-chiesa progredisce, preparando il regno dell'Anticristo, e la sua marcia è in qualche modo inversa a quella della Chiesa, che ha il suo inizio nell'Incarnazione di Nostro Signore. Ecco perché, mentre i Padri della Chiesa, vale a dire i principali Dottori della Chiesa, sono venuti nei primi secoli, i principali dottori della contro-chiesa verranno solamente negli ultimi tempi.
Ora, René Guénon è probabilmente il più potente maestro che la contro-chiesa abbia conosciuto. Ciò è dovuto alla chiarezza del suo spirito, alle sue grandi conoscenze nel campo della Gnosi, al sostegno che ha ricevuto dai grandi iniziati, e verosimilmente ad un aiuto tutto particolare del demonio. Si può trovare una conferma di tutto ciò nel fatto che gli attuali principali rappresentanti della contro-chiesa subiscono tutti, più o meno, la sua influenza.
Dov'è che la Gnosi si è più sviluppata?
● In Asia. La sua forma più pura è l'induismo, da cui è derivato il buddismo e il taoismo. In effetti, Réné Guénon ha ricercato la sua Gnosi nell'induismo e ne fa grandi elogi. È verosimilmente la ragione per cui il Vangelo fatica a penetrare in questi Paesi. Eppure, essi hanno avuto dei grandissimi missionari, come San Tommaso Apostolo, San Francesco Saverio (1506-1552) e una quantità impressionante di martiri.
San Francesco Saverio ha parole molto dure per i bramini dell'India che si opponevano con tutte le loro forze all'evangelizzazione. Anche il buddismo, malgrado il suo supposto culto della non-violenza, ha fatto dei martiri. Ad esempio, l’11 agosto 1949, un sacerdote svizzero, il beato Maurice Tornay (1910-1949), è stato ucciso a colpi di fucile dai lama tibetani perché voleva recarsi dal Dalai Lama per chiedergli il permesso di predicare il Vangelo nel Tibet.
E il suo predecessore nella sua missione delle Indie, vicino al Tibet, era già stato avvelenato dai lama. Parecchie volte, ci furono degli inizi molto promettenti di evangelizzazione: dall'epoca apostolica, al XIII secolo con le missioni francescane e domenicane giunte fino in Cina e in Giappone, al XVI secolo con le missioni gesuite, francescane e domenicane in tutta l'Asia, all'inizio del XX secolo in Cina.
Ma finora il demonio è riuscito a ridurre l'espansione di queste prime cristianità, e la grande massa dell'Asia è ancora sotto il suo giogo. Tuttavia, bisogna segnalare anche la presenza della Gnosi nell'ebraismo attuale, sotto forma di Kabbalah. Questa forma di Gnosi è molto attiva nei nostri Paesi occidentali, soprattutto a partire dal Rinascimento. Secondo l'opinione di molti specialisti, è la Kabbalah ebraica che domina nella Massoneria.
Certuni affermano che la Gnosi non esiste, perché la Chiesa non ne parla nei suoi documenti ufficiali
● È inesatto. I Padri della Chiesa, i Papi e i teologi hanno condannato numerose volte il pensiero della Gnosi, e ne hanno riconosciuto l'importanza: non è un caso se Papa Pio IX ha messo come prima proposizione condannata dal Sillabo, un'idea apertamente gnostica. Ciò che è esatto, è che la parola «Gnosi» è stata raramente utilizzata. E questo per diverse ragioni.
Innanzi tutto, gli errori condannati vengono designati con un termine ben preciso. Ora, raramente gli stessi gnostici si definiscono tali. Fu il caso di certe eresie dei primi secoli della Chiesa, ed è per questo che Sant'Ireneo di Lione (130-202) ha scritto un libro intitolato Contro le eresie. Un’altra ragione viene dal fatto che la Chiesa ama condannare degli errori precisi. Ora, come abbiamo detto, la Gnosi è più uno spirito e un insieme di grandi linee che un sistema preciso.
Sopra: Sant'Ireneo di Lione e il suo libro Contro le eresie.
Si può anche aggiungere che la Gnosi progredisce col tempo, man mano che si avvicina l'era dell'Anticristo. È verosimile, dunque, che, col passare del tempo essa si manifesterà più apertamente, e verrà condannata dalla Chiesa. Si potrebbe dire la stessa cosa della contro-chiesa: il suo nome non si trova negli atti del Magistero, ma vi si trova la realtà, come dimostriamo in questo piccolo catechismo. O ancora, si potrebbe dire che la parola «demonio» è poco adoperata nei testi del Magistero, e forse si troverebbe difficilmente un testo dei Papi o dei Concilî che condanna il demonio in quanto tale.
La Gnosi ha tentato di penetrare il pensiero cattolico?
● Sì, certamente. I primi tentativi di penetrazione risalgono agli inizi della Chiesa con Simon Mago. Al principio del XX secolo, c'è stato il caso di René Guénon che collaborava ad una rivista sul Sacro Cuore prima di essere denunciato dalla Revue Internationale des Sociétés Secrètes 37.
Quali altre opere recenti consigliereste per approfondire la questione della Gnosi?
● Si può leggere la succitata opera di Padre Julio Meinvielle 38, e gli studi del Prof. Jean-Claude Lozac'hmeur 39.
PARTE TERZA
Affrontare un argomento che fa sorridere la maggio parte degli studiosi universitari; perché mai?
● Le università laiche e anticristiane post-rivoluzionarie sono completamente nelle grinfie del demonio. Ora, la prima preoccupazione del diavolo è di far credere che non esiste, o almeno che, se esiste, non è così cattivo come si dice, e che non complotta contro la Chiesa cattolica. Si pretende che l'idea del complotto sia stata avanzata unicamente a titolo di ipotesi da un gesuita, Padre Augustin Barruel s.j. (1741-1820), che scrisse durante la Rivoluzione Francese, molto vicino agli avvenimenti.
Dopo la Restaurazione, sarebbero stati scoperti i limiti di questa concezione che è stata ripresa solamente dai sempliciotti e dai semplicisti. Vediamo chi sono questi sempliciotti e semplicistici. Innanzi tutto, lo stesso Spirito Santo:
Sopra: i membri del Sinedrio cospirano per uccidere San Paolo.
Poi ci sono i Papi:
Ciò che è da notare in questo documento, è che il Papa dice che questa «forza nemica» ha agito «in tutti i tempi». La Massoneria è una sua forma attuale. Dunque, non bisogna dire che i Papi abbiano combattuto solo contro la Massoneria, ma che avevano l'idea di un complotto più generale ordito contro la Chiesa cattolica.
C'é un altro testo altrettanto forte?
● Sì, è l'Esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli, che Leone XIII fece pubblicare nel 1884, dovuto, si dice, ad una visione che egli ebbe dopo avere celebrato la santa Messa 41. Ecco il passaggio principale estratto dalla versione integrale:
I Sommi Pontefici hanno parlato di complotto prima di Padre Barruel?
● Sì, certamente. Ad esempio, hanno spesso denunciato la congiura dei protestanti contro la Chiesa cattolica. Hanno anche visto chiaramente il legame esistente tra la Rivoluzione Francese e queste prime congiure. Ecco, ad esempio, un testo di Papa Pio VI (1717-1799) del 1793, ossia di due anni prima dell'uscita del libro di Padre Barruel:
Altrove altri Papi hanno parlato di «congiura», di «abominevoli complotti», di «vasta cospirazione» prima di Padre Barruel.
Potete citare altri testi di Papi che parlano del complotto?
● Ce ne sono molti, soprattutto successivamente alla Rivoluzione Francese:
Papa Pio VII (1742-1823):
Sopra: Gran Maestro della Massoneria.
Papa San Pio X (1835-1914):
Sopra: giuramento massonico.
Si potrebbero anche citare: Pio VIII (1761-1830), Traditi, del 24 marzo 1829; Leone XIII, Humanum genus, del 20 aprile 1884 (in cui il Papa parla dei «complotti» e della «cospirazione» dei massoni), e... altri trentasette documenti di Papi che condannano la Massoneria a partire dal 1738.
I Padri della Chiesa hanno parlato di questo complotto?
● Sì, certamente. Ad esempio, Sant'Agostino, nel suo commento al Salmo 83. Quest'ultimo descrive la cospirazione dei popoli nemici d'Israele in vista di distruggere il popolo santo:
Sant'Agostino vede particolarmente in
questo salmo la cospirazione finale che avrà luogo sotto la guida
dell'Anticristo, con la partecipazione del
È evidente che, per Sant'Agostino, i nemici di Dio formano già un corpo, e perciò parla di una «società» (societas), ma che la loro alleanza verrà completata solamente negli ultimi tempi. E che, in questa contro-chiesa, certuni si convertiranno prima della loro morte, mentre altri no. Anche San Roberto Bellarmino (1542-1621) vede in questo salmo la congiura che avrà luogo ai tempi dell'Anticristo 48.
Se i Papi dicono che i nemici della Chiesa formano un complotto, e Sant'Agostino pone il tempo di questo complotto ai tempi dell'Anticristo, bisogna forse pensare che siamo già agli inizi di questi tempi?
● Era ciò che temeva San Pio X:
Sopra: il demonio assiste l'Anticristo in un affresco nella Cattedrale di Orvieto.
Come l'avvento dell'Anticristo è preparato da una serie di figure che sono chiamate «anticristi», allo stesso modo il complotto finale dell'Anticristo sarà preparato da una serie di complotti e di congiure.
Potete fornire alcuni esempi di queste congiure?
● Il primo esempio è il comunismo, complotto denunciato dalla Madonna a Fatima, nel luglio del 1917, quando ancora nessuno sapeva che la Russia avrebbe sparso «i suoi errori nel mondo, provocando delle guerre e delle persecuzioni contro la Chiesa». Un altro esempio contemporaneo è il Concilio Vaticano II (1962-1965). Nel 1962, un po' prima dell'apertura del Concilio, è apparso a Roma un libro intitolato Complot contra la Iglesia («Complotto contro la Chiesa»), opera di un certo Maurice Pinay 50. Questo studio venne distribuito a tutti i Padri conciliari. Diceva la prefazione:
Questo progetto apparentemente incredibile, certuni vogliono vederlo realizzato nel corso del Concilio Vaticano II, e noi siamo in possesso di prove evidenti che dimostrano come la redazione di alcuni documenti conciliari sia stata realizzata dopo riunioni segrete 51 tenute con alcuni rappresentanti dei vertici del comunismo, della Massoneria mondiale, del giudaismo talmudico, e con il potere occulto dell'oro che tiene i nemici della Chiesa sotto il suo controllo.
Dopo un sondaggio preliminare, gli Autori di questo libro hanno previsto che le forze delle tenebre avrebbero iniziato con alcune timide riforme che avrebbero provocato meno resistenza da parte dei difensori della santa Chiesa, e che avrebbero proseguito a poco a poco con la sua trasformazione, spingendosi in avanti tanto quanto lo avrebbero permesso gli elementi più conservatori.
Inoltre, in questa voluminosa opera essi affermano le cose più incredibili per quelli che ignorano che queste forze anticristiane potevano (e possono) contare incondizionatamente dentro alla Gerarchia della Chiesa su una vera e propria quinta colonna di agenti al servizio della Massoneria e del potere occulto del denaro, perché previdero che i Cardinali, gli Arcivescovi e i Vescovi della stessa linea di pensiero avrebbero formato una sorta di ala progressista in seno al Concilio e avrebbero tentato con tutte le loro forze di realizzare alcune riforme perverse che avrebbero sorpreso la buona fede e il sano desiderio di progresso presente in molti Padri conciliari.
«Attraverso qualche fessura, il fumo di Satana è entrato nel tempio santo di Dio» (Paolo VI, 29 giugno 1972).
Essi assicurarono che questo blocco progressista, che si sarebbe formato all'inizio del Sinodo, avrebbe potuto contare sull'appoggio della Santa Sede, che queste forze anticristiane dicevano di controllare. Tutta la cosa appare incredibile, e ci potrebbe pensare più il frutto di un spacconata ostentatoria da parte dei nemici della Chiesa che la realtà.
E tuttavia lo menzioniamo affinché si veda fin dove i nemici della santa Chiesa e del mondo libero vogliono spingersi. È interessante rileggere queste pagine dopo gli avvenimenti. Ciò che sembrava incredibile agli editori si è in buona parte realizzato. Il libro esponeva le diverse offensive contro la Chiesa nel corso dei duemila anni della sua storia. Bisogna aggiungere che ciò che essa ha subito a partire dal 1962 non è ancora finito.
E così il Concilio Vaticano II avrebbe dovuto affrontare la questione del complotto contro la Chiesa?
● È verosimile:
Ecco la conclusione dei vota per il Concilio di Mons. Antonio de Castro Mayer (1904-1991) datata 20 agosto 1959:
Esiste, al di sopra delle società segrete e dei diversi nemici della Chiesa cattolica, un'unica autorità, ancora più segreta, che manipolandoli tutti al suo servizio, malgrado le loro apparenti divergenze, dirige e organizza nell'ombra l'insieme del complotto?
● È l'opinione di certi autori come l'ex massone Paul Copin-Albancelli (1851-1939), Mons. Henri Delassus (1836-1921), Pierre Virion (1899-1998), ecc... Ecco uno dei loro argomenti:
Diciamo che questo punto non è affatto provato, malgrado gli argomenti probabili che sono stati portati a suo favore. È possibile che l'unità della contro-chiesa e dei complotti contro la Chiesa sia assicurata dall'azione del demonio stesso. Ciò che è certo, e tutti possono constatarlo, è che se questa unità non esiste, siamo in marcia verso di essa, e sarà perfettamente realizzata sotto il regno dell'Anticristo.
Quali letture mi consigliereste per approfondire la questione del complotto contro la Chiesa?
● Il libro di Mons. Henri Delassus, La Conjuration anti-chrétienne («La congiura anticristiana») 55 è il miglior libro per comprendere lo spirito della contro-chiesa e il modo in cui questo complotto è stato ordito nel corso dei secoli. È anche importante conoscere il pensiero dei Sommi Pontefici su tale questione. L'opera più completa è Les Enseignements originaux des Papes sur la Franc-maçonnerie de 1717 à nos jours («Gli insegnamenti originali dei Papi sulla Massoneria dal 1717 ai nostri giorni»), un dossier redatto da Arnaud de Lassus (1921-2017) e pubblicato dall'Editore Téqui 56.
Sopra: Arnaud de Lassus e la sua opera Les Enseignements originaux des Papes sur la Franc-maçonnerie de 1717 à nos jours.
Si possono leggere anche altri autori specialisti in materia: Jacques Crétineau-Joly (1803-1875) 57, Mons. Jean-Joseph Gaume (1802-1879) 58, Padre Nicolas Deschamps s.j. e Claudio Jannet (1844-1894) 59, Paul Copin-Albancelli, la Revue Internationale des Sociétés Secrètes, Léon de Montaigne de Poncins (1897-1975), Jean Lombard 60, Jacques Bordiot (1900-1983), Pierre Virion 61, Epiphanius 62 e tutti i libri seri che trattano della Massoneria.
Qual è lo scopo di questo complotto?
● È ben spiegato da Mons. Delassus, e si rimane stupiti nel constatare come, oltre cent'anni dopo, questo piano si sia in gran parte realizzato come lo ha descritto. In poche parole, la contro-chiesa mira a «ricostruire il Tempio» (quello di re Salomone), secondo il gergo dei massoni, e in questo Tempio, ci saranno due navate: la «navata politica» costituita da una Repubblica Universale «democratica» fondata su un Nuovo Ordine morale, e la «navata religiosa», che è la nuova religione mondiale, la «religione dell'Uomo», cui la «Chiesa conciliare» sembra tendere con l'antropocentrismo e l'ecumenismo.
Per mezzo di questi strumenti il demonio vorrebbe ottenere la dannazione del più gran numero di persone, vendicandosi per la dispersione dei popoli, pena inflitta da Dio per punire il peccato di orgoglio degli uomini, e preparando la venuta dell'Anticristo, che sarà il capo di questa Repubblica Universale, e si farà adorare come rappresentante del demonio.
CONCLUSIONE
Perché oggi più che mai è urgente studiare la questione della contro-chiesa, della Gnosi e del complotto?
● Questo argomento è importante per ogni cristiano, per ricordargli che la vita cristiana è una vita di combattimento, e che non bisogna cercare né il compromesso, né una falsa pace. Bisogna combattere fino alla fine, morire «con le armi in pugno», altrimenti passeremo immancabilmente nel campo della città terrestre, nemico della città celeste.
Per chi è chiamato ad esercitare delle responsabilità nella vita civile, questo argomento è particolarmente importante. Il combattimento tra le due città è la chiave della Storia. Dio benedirà i capi che si metteranno risolutamente al servizio della città celeste e combatteranno senza debolezza la città del male.
Potete fornire esempi che dimostrino questa importanza per i capi?
● Vediamo tre esempi:
Sopra: Padre René François Rohrbacher e la sua opera in più volumi Storia Universale della Chiesa cattolica.
Quale rimedio potreste indicare contro la falsa spiritualità di chi vorrebbe una riforma morale e spirituale della Chiesa cattolica in senso progressista?
● Il rimedio è sempre Nostro Signore Gesù Cristo. Padre Emmanuel d'Alzon (1810-1880), propone più particolarmente come rimedio la devozione all’anima di Gesù Cristo 65:
E per concludere?
● Quando si combatte la contro-chiesa, si danno dei colpi... e, certamente, se ne ricevono. Ma è il buon combattimento quello che ci merita la vita eterna e che ci procura fin da ora grandi gioie. Si deve farlo in spirito di fede e di carità. E sotto la protezione di San Michele Arcangelo e della SS.ma Vergine Maria, a cui Dio ha riservato il ruolo di schiacciare la testa del Serpente, e dunque la contro-chiesa, per il trionfo del Suo Cuore Immacolato.
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