a cura di culturalmarxism 1
Talvolta non hai bisogno di scegliere i tuoi alleati
Molti difensori delle unioni omosessuali nel mondo non sono consapevoli del fatto che hanno al loro fianco un alleato non sospetto nella lotta per i diritti dei gay: la Church of Satan (la «Chiesa di Satana»)! Ebbene sì, i satanisti sono personaggi ai quali non piace che si dica loro cosa fare e cosa non fare. Hanno questo in comune con la comunità LGBT.
Gli attivisti gay probabilmente non lo sospettano ancora, ma i satanisti potrebbero rivelarsi un giorno come un prezioso alleato nella lotta per la realizzazione del loro programma sulla diversità. Il loro libro sacro, The Satanic Bible («La Bibbia Satanica»; Avon Books 1969) è basato, in parte, sul libro di Ragnard Redbeard intitolato Might is Right, un'opera che ha molto da dire in fatto di lotte di potere 2.
Sopra: Ragnar Redbeard (Arthur Desmond) e il suo libro Might Is Right.
La Church of Satan è un'organizzazione religiosa dedicata alla filosofia satanista, fondata da Anton Szandor LaVey (1930-1997) come codificato nella Satanic Bible. La Church of Satan fu fondata nella Black House, una casa dipinta interamente di nero situata a San Francisco, in California, il 30 aprile del 1966 (la notte di Valpurga) da Anton Lavey, che fu il sommo sacerdote di quella «chiesa» fino alla sua morte 3. Nel 2001 Peter Howard Gilmore (classe 1958) divenne il sommo sacerdote, e il quartier generale della sètta si spostò nella Hell's Kitchen («Cucina dell'inferno»), a Manhattan.
Sopra: da sinistra, Anton LaVey e Peter H. Gilmore.
La politica ufficiale della Church of Satan sulle unioni gay
La Church of Satan è abbastanza consapevole del fatto che oggi la questione delle unioni gay è un argomento scottante. Infatti, molte persone che hanno cercato di consumare un'unione gay sono state etichettate come «agenti di immoralità satanica» anche senza avere legami con la Church of Satan o con altri gruppi di matrice occulta.
Dato che la Church of Satan è una «chiesa» regolarmente registrata come ente religioso, questo «etichettatura» ha portato la questione delle unioni gay sul tavolo delle discussioni in diverse occasioni, poiché è stato chiesto loro diverse volte, sia da coloro che sono d'accordo che da coloro che non lo sono, quale fosse la loro posizione a riguardo. Si tratta di una questione delicata che però va affrontata.
Sopra: il nuovo quartier generale della Church of Satan, a Manhattan, nello Stato di New York.
É risaputo che la Church of Satan non si immischia nell'orientamento politico dei suoi adepti, ma rimane chiaro che i promotori del satanismo devono avere una sorta di comune accordo su alcuni principî che hanno a che fare con i cosiddetti «diritti umani». Questa è dunque la loro posizione ufficiale sull'argomento:
Alcune persone si stupiranno di sentire questo, ma la verità è che
Questa è la ragione per cui Peter Gilmore scrive nel suo libro The Satanic Scriptures:
Sopra: The Satanic Scriptures, di Peter H. Gilmore.
Tutto il resto potrà essere dedotto da queste affermazioni:
Durante un gay pride, un omosessuale, con tanto di corna e croce, ha sfilato con un cartello su cui era scritto: «Scommetto che l'inferno è fantastico».
Sfortunatamente, nota Gilmore, nel passato le altre religioni hanno usato il matrimonio come un mezzo per l'approvazione dell'attività sessuale, dato che la fornicazione è stata generalmente considerata peccaminosa dalle loro dottrine umane. A quel tempo, il matrimonio era inteso come un incoraggiamento alla procreazione.
Complessivamente, l'istituzione del matrimonio era ritenuta sacrosanta e serviva a rafforzare la morale cristiana come norma di comportamento. Adesso le cose, secondo Gilmore, sono migliorate: «La società occidentale non considera più il matrimonio come un programma autorizzato di accoppiamento», e i gruppi di eterosessuali sposati che scelgono di non procreare non vengono più bollati, e la nostra società ha smesso di considerare il matrimonio come un lasciapassare per l'attività sessuale 8.
Sopra: la famiglia cattolica, un'istituzione desueta che deve scomparire per fare posto ad una società dalla sessualità più «liquida»...
Per quanto riguarda la preservazione dei valori tradizionali, la santità della famiglia e la salute mentale dei figli che vengono adottati da coppie omosessuali, è una questione che non importa affatto ai satanisti. Secondo la loro visione, l'uomo dev'essere incondizionatamente non represso sia spiritualmente che a livello comportamentale:
Gilmore non pensa che questo punto di vista faccia di lui un rivoluzionario progressista nel panorama politico in quanto, secondo lui, «la secolarizzazione era uno degli obbiettivi dei padri fondatori, e generalmente ciò rimane valido» 10. Ogni attenuazione di questo punto di vista non può essere altro che un degrado.
Ad esempio, sempre secondo Gilmore, il cambiamento del motto nazionale secolarizzato «E Pluribus Unum» («che di molti si faccia una cosa sola») nell'«In God We Trust» («noi confidiamo in Dio»), e l'aggiunta del riferimento a Dio «Under God» («sotto Dio») nel Pledge of Allegiance (il giuramento alla bandiera), sono deplorevoli esempi di aberrazione 11.
Gilmore ricorda alla gente che permettere le unioni di persone dello stesso sesso non significa che i cristiani o altri che si oppongono a tale pratica saranno necessariamente forzati a subirla. É possibile che alcune persone trovino le unioni gay disgustose. Ciò è normale in una nazione che si vanta nella propria Costituzione di incoraggiare il raggiungimento della felicità:
Quindi, riassumendo, i vertici della Church of Satan, paradossalmente, incoraggiano le unioni gay, ma non sono maniaci del controllo mentale come, ad esempio, l'emittente televisiva MSNBC, che vuole plasmare il modo in cui pensano le persone circa le problematiche di genere. Da un lato i satanisti sono a favore delle unioni omosessuali, ma dall'altro sono completamente contrari al politicamente corretto.
Per quanto possa sembrare strano, a questo riguardo, essi sono più rispettosi delle opinioni altrui e sembrano essere «meno maligni» della maggior parte dei mezzi di informazione, i quali sono evidentemente parte di un complesso di media di stampo liberaloide. Citando la Church of Satan come alleata della cricca LGBT nella lotta globale per la legalizzazione delle unioni gay, non intendiamo ovviamente etichettare le coppie gay come «sataniche», ma vogliamo che le persone prestino attenzione al fatto che la ragione per cui alcune forze politiche stanno spingendo per l'approvazione di leggi favorevoli alle unioni gay non ha nulla a che fare con i «diritti umani».
Sopra: l'immaginario satanico è sempre più presente durante le sfilate del gay pride.
In realtà, si tratta di un'operazione portata avanti da gruppi di potere (Massoneria, lobby mondialista, ecc...) che stanno sfruttando i diritti degli omosessuali per spingere la secolarizzazione (ovvero la scristianizzazione) della società. Di questa cricca fanno parte anche avvocati, procuratori e giudici, gente che tra l'altro fa una barca di soldi con le «unioni» civili e i «divorzi». Mentre gruppi bizzarri come la Church of Satan vorrebbero che tutti gli uomini fossero più liberi e godessero del diritto di autodeterminarsi (ciò, come abbiamo visto, fa parte della loro filosofia e del loro stile di vita e conduce all'auto-deificazione), il sistema giudiziario vuole solo far soldi sulla nostra pelle capitalizzando sui nostri problemi matrimoniali. A tal proposito, questa gente è più satanica della stessa Church of Satan.
L'altro aspetto che volevamo sottolineare nel nostro articolo nel mescolare i problemi delle unioni di persone dello stesso sesso con la Church of Satan è il fatto che in una società sana le unioni gay non dovrebbero essere considerate come «normali», ma dovrebbero piuttosto essere concepite come parte di una classe di «eccezioni» tollerate (in privato), un accomodamento che la società fa per coprire tutte le varietà di modi in cui la natura umana decaduta si esprime.
Sopra: durante un gay pride svoltosi a New York, hanno manifestato anche «streghe e pagani» omosessuali.
Proprio come l'appartenenza alla Church of Satan non è vista come un qualcosa di «normale» fra i membri della società, ma piuttosto come un'espressione di libertà di parola tollerata nella misura in cui rimane nei limiti del codice penale. La ragione di ciò è così semplice che poche persone sono disposte a contemplarla per ciò che è. La cricca LGBT non pensa al sesso come fanno le persone ordinarie. Per loro la questione è di grande portata... se non la problematica centrale di tutta la loro vita.
Quindi, il giorno in cui le unioni dello stesso sesso saranno «ufficialmente» considerate «normali», potete essere certi che vedrete la cricca LGBT correre da tutte le parti nelle scuole elementari, negli asili con «programmi di inclusività», insegnando ai vostri figli le «gioie» della diversità sessuale prima ancora che siano effettivamente consapevoli di avere gli organi genitali.
Infatti, questo è già iniziato, nonostante non abbiano ancora vinto tutte le loro battaglie. Il presidente russo Vladimir Putin comprese ciò che sarebbe accaduto e approvò una legge che se da una parte non criminalizza l'omosessualità di per sé (così come i media ufficiali vogliono che voi crediate), dall'altra proibisce alla cricca LGBT di entrare nelle scuole ad insegnare ai ragazzi le loro chiacchere senza senso.
Note
1 Traduzione dell'originale inglese The Church of Satan on Gay Rights & Same Sex Marriage, a cura di Elisabetta Cusentino. Scritto reperibile alla pagina web http://culturalmarxism.net/the-church-of-satans-views-on-gay-rights-same-sex-marriage/ 2 Il suo collegamento con Might is Right è il seguente: mentre stava scrivendo The Satanic Bible, LaVey copiò una parte considerevole di questo libro senza però citarne la fonte. Quando la Satanic Bible di LaVey venne pubblicata Redbeard biasimò l'editore (cfr. R. Redbeard, Might is Right, introduzione di Darrell W. Conder, pag. iv). 3 Cfr. Official Church of Satan Website; churchofsatan.com. 4 Cfr. P. H. Gilmore, The Satanic Scriptures («Testi sacri satanici»), Scapegoat, 2017, pag. 98. 5 Ibid. 6 Ibid., pag. 99. 7 Ibid. 8 Ibid. 9 Ibid., pag. 100. 10 Ibid. 11 Ibid. 12 Ibid.
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