titolo cinquanta sfumature di... pornografia

di Jonas E. Alexis 1

 

postato: 3 agosto 2015

 

cinquanta sfumature di grigio

 

ATTENZIONE!

 

A causa del suo contenuto esplicito, la lettura di questo articolo è fortemente sconsigliata a chi è potrebbe rimanere turbato o disgustato da certe descrizioni.

 

Il libro di cui stiamo parlando è stato un autentico best-seller. L'intera serie ha venduto oltre 100 milioni di copie in tutto il mondo e i diritti sono stati venduti in trentasette Paesi. La pellicola, costata 40 milioni di dollari, ha ottenuto incassi record in tutto il mondo dopo il primo weekend di programmazione, raggiungendo la cifra di 311 milioni di dollari in otto giorni, di cui 8 milioni e mezzo in Italia, e 82 milioni di euro nel weekend americano. La pellicola, al 17 maggio, ha incassato 563.922.860 dollari in tutto il mondo, di cui 166.167.230 negli Stati Uniti, mentre 403.484.237 sono stati raccolti nei mercati internazionali, ovvero il 70% del totale. In Italia, la pellicola ha incassato 20 milioni dopo tre settimane di programmazione, facendolo diventare il film più visto del 2015 e superando Maleficent, film più visto nel 2014 con 14 milioni di dollari. Anche in Brasile il film ha ottenuto un grande successo, e con un incasso di 79,4 milioni di dollari è il film più visto dal 2013. Molti critici sostengono che il film non sia pornografico, ma «una commedia sdolcinata»... Le cose stanno davvero così? É quello che ora andremo a scoprire.

 

 

«La nuova pornografia è un enorme cimitero in cui la sinistra è andata a morire. La sinistra non può avere le sue puttane e anche i suoi politici».

 

- Andrea Dworkin, scrittrice femminista.

 

L'attesissimo film Cinquanta sfumature di grigio è già uscito nelle sale cinematografiche e ha subito scatenato una tempesta di critiche 2. Recentemente, Peter Bradshaw, giornalista di The Guardian, lo ha definito «la raffigurazione più raffinata e soft-core del sadomasochismo nella storia del cinema» 3. Il film è stato proibito in Malesia perché ritenuto «innaturale» e «sadico». Il presidente del Malaysian Film Censorship Board, Abdul Halim Hamid, ha affermato che questa pellicola è «più pornografia che un film» 4.

 

«Il film è stato messo al bando anche in Indonesia, nel Kenya, nel Caucaso del Nord e negli Emirati Arabi. La Cina ne ha proibito anche la rappresentazione teatrale». Ma le autorità europee e americane hanno un appetito diverso. Il Daily Mail ha scritto che il film «verrà proiettato nei cinema francesi anche ai dodicenni, dopo che l'Ufficio Cinematografico di questo Paese ha abbassato l'età necessaria per poter assistere a questo genere di spettacoli» 5.

 

In Florida, lo Stato da cui proviene l'Autrice dell'omonimo romanzo, novecento giovani (probabilmente di un'età inferiore ai diciassette anni) hanno tentato di entrare in un edificio per vedere il film; duecento di essi ci sono riusciti 6. La natura sessuale che circonda questo film ha provocato intensi dibattiti e preoccupazioni. Dawn Hawkins, direttrice esecutiva del National Center on Sexual Exploitation («Centro Nazionale sullo Sfruttamento Sessuale»), ha affermato:

 

«La tempesta mediatica ha spinto (questo film) fino a raggiungere la consapevolezza dei ragazzi di tutte le età. Le conoscenze sessuali dei bambini sono state alterate ed esortate a pensare che la violenza sessuale, gli incontri sessuali privi di emozioni, e le pratiche sado-masochistiche sono comportamenti sani e normali» 7.

 

Gordon Coonfield, docente di comunicazione alla Villanova University, ha aggiunto:

 

«Abbiamo permesso a questi pornografi che distruggono l'estetica [...] di parlare con i nostri figli per noi, invece di lasciare che fossimo noi a parlare con loro» 8.

 

peter bradshaw

dawn hawkins

gordon coonfield

Peter Bradshaw Dawn Hawkins Gordon Coonfield

 

In Pennsylvania, dov'è situata la Villanova University,

 

«ad almeno cinque studenti della Scuola Media di Monessen sono stati dati dei cruciverba da risolvere basati su "Cinquanta sfumature di grigio" [...]. Questi compiti contenevano termini come "sculacciare", "sottomesso", "manette di cuoio" e "schiavitù 9.

 

Ed ecco ciò che è accaduto a Sacramento:

 

bondage«"The West Wind Sacramento 6 Drive", un cinema all'aperto situato nella capitale della California, è stato uno dei 3.646 cinema a proiettare questo film nel weekend. Ma a differenza di altre strutture simili, "The West Wind" non solo è all'aperto, ma è anche molto vicino ad un'importante autostrada (la Highway 50, per l'esattezza). Tale ubicazione comporta che anche questo film vietato ai minori, che contiene la bellezza di 14 minuti e 17 secondi di scene di sesso (molte delle quali mostrano varietà esotiche di sadomasochismo) nella sua durata totale di 125 minuti, può essere visto anche dai conducenti e dai loro passeggeri sul maxi-schermo di questo drive-in. Inclusi naturalmente i bambini, come i figli di John Schmidt, che abita a Sacramento. Egli stava portando i suoi due figli rispettivamente di dieci e dodici anni ad una festa di compleanno quando i due bambini hanno visto una scena di nudo del signor Christian Grey [...]. Un altro genitore si è lamentato perché presso il "KCRA 3 News" i bambini potevano guardare il film mentre uscivano dalla pista di go-kart».

 

Il film, ha affermato il Daily Mail,

 

«è stato recentemente definito il film più erotico del decennio per aver rappresentato sullo schermo più sesso dei cento film più osceni usciti nel 2014. Il presidente dell'Ufficio della Classificazione Cinematografica di Francia (Jean-Francois Mary) ha difeso la decisione di abbassare l'età minima richiesta per gli spettatori, definendo "Cinquanta sfumature di grigio" un "romanzo sdolcinato" e non un film "che può scioccare molte persone"» 10.

 

cinquanta sfumature di grigio

Cinquanta sfumature di grigio, il romanzo e il film.

 

C'è molto sadomasochismo nel film, ci scrive Mary, e quella parte del film è «un romanzo che potrebbe essere anche definito lussurioso» 11. La Francia vuole che i bambini guardino il film, ma la moglie di Jamie Dornan (il Christian Grey della pellicola) probabilmente non lo vedrà perché... non vuole vederlo 12.

 

La contraddizione morale è semplicemente inevitabile: la moglie di Dornan non ha abbastanza capacità di resistenza per sopportare la natura pornografica del film, ma i bambini dodici anni potrebbero guardarlo! Dornan e Dakota Johnson (l'Anastasia Steele del film) non hanno detto ai genitori una sola parola di cautela per i loro figli. In altre parole, i produttori e gli attori del film, come Dracula che banchetta col sangue di altre persone per sopravvivere, stanno predando i figli di altre persone approfittando della loro debolezza per guadagnare milioni di dollari.

 

cinquanta sfumature di grigio

Sopra: Jamie Dornan e Dakota Johnson.

 

Dornan e la Johnson hanno venduto la loro anima per il denaro, per il potere e per la fama, e hanno posto inevitabilmente numerosi bambini sull'altare della pornografia. Pamela Paul, del New York Times Book Review, è giunta indirettamente a conclusioni simili:

 

«La musica pop è intimamente legata all'industria pornografica, visto che diverse popstar di oggi abbracciano ed esaltano le gioie del porno. Eminem, Kid Rock, Blink 182, Metallica, Everclear, e Bon Jovi hanno inserito delle pornostar nei loro video musicali. Tentando di rimanere a galla, Britney Spears, Lil' Kim e Christina Aguilera emulano i movimenti delle pornostar nei loro video e nei loro concerti dal vivo. Non solo i video musicali trasmessi alla televisione trasudano pornografia, ma molti musicisti sono passati per l'industria cinematografica per adulti» 13.

 

aguilera - cyrus - madonna

Sopra: popstar come Christina Aguilera, Miley Cyrus e Madonna simulano pose fetish nei loro video e nei loro concerti.

 

E. L. James, l'autrice di Cinquanta sfumature di grigio, che ha detto che per lei questa storia è stata personalmente significativa 14, non è estranea a questo ambiente. Un individuo di nome di Brian ha testimoniato quanto segue:

 

bondage«Sono stato coinvolto in pratiche sessuali identiche a quelle rappresentate in questo film quando ero al liceo, e non sapevo nulla dell'amore di Dio. Quando la relazione con quella donna finì, iniziai a gratificare quelle fantasie attraverso la pornografia, e inevitabilmente i miei gusti diventarono sempre più macabri e violenti. Lotto tuttora contro questa pulsione; posso restare anche un anno senza guardare quella roba. Poi però posso sentirmi depresso, farmi un goccio e tornare da capo (non voglio scusarmi, ma semplicemente  descrivere la natura del ciclo). Penso che ciò che la gente non capisce è che ci sono alcune cose che non dovreste mai vedere, dei desideri che sono incredibilmente difficili da rimettere al loro posto. Quando ero ateo pensavo: perché mai uno dovrebbe privarsi di quei desideri? Ora, chiaramente, con un po' di saggezza (e con il Verbo), guardo a quegli impulsi e dico: perché vorrei quei desideri brucianti che non avrei mai voluto conoscere? Perché mai qualcuno vorrebbe avere dei desideri che fanno del sesso "normale" qualcosa di sgradevole? E tuttavia la gente sembra correre entusiasticamente verso quelle cose, cariche di gravi conseguenze» 15.

 

pamela paul

e. l. james

Pamela Paul E. L. James

 

Praticamente, durante la notte, E. L. James è divenuta magicamente una milionaria 16, e per lei fu una grande sorpresa. «L'esplosione di interesse mi ha colto completamente di sorpresa», ha dichiarato. E in un'altra occasione ha aggiunto: «È surreale. È completamente e totalmente travolgente, e siamo solo all'inizio» 17.

 

Secondo due ricercatrici femministe dell'Università di Waterloo, molte donne hanno iniziato a nuotare per la prima volta nel mare della pornografia dopo aver cominciato a leggere Cinquanta sfumature di Grigio 18. Quelle stesse studiose, Diana Perry e Tracy Penny Light, sostengono anche che «gli scritti» nel libro «potrebbero essere potenzialmente dannosi per le conoscenze delle donne riguardanti la loro sessualità» 19.

 

«Una delle cose che è venuta fuori dalle nostre ricerche è che molte delle donne (che abbiamo intervistato) per la prima volta si stavano eccitando consumando pornografia o leggendo materiale sessualmente esplicito scritto da donne per altre donne. Mi sono imbattuta in donne che passano dal libro al consumo di altri tipi di letture, ma anche di materiale sessualmente esplicito on-line. Così ci siamo imbarcate (in questo ultimo) studio intervistando ventotto donne di un'età compresa tra i venti e i cinquant'anni circa il loro consumo di pornografia» 20.

 

tracy penny light

Diana Perry Tracy Penny Light

 

Alla domanda: «Qual'è il rapporto tra la lettura "Cinquanta sfumature di grigio" e la ricerca di pornografia on-line?», la Perry in particolare ha risposto:

 

«Trovo che la lettura di questo libro per le donne sia motivante. Esse vengono esposte ad un genere di materiale di cui non conoscevano neppure l'esistenza o che non sapevano che gli sarebbe piaciuto, ma dopo aver letto il libro diventano curiose. Esse vogliono saperne di più. Vogliono vedere cosa c'è là fuori; così cominciano a navigare on-line per trovare del materiale porno. Il libro sta motivando le donne spingendole alla ricerca di materiale sessualmente esplicito on-line» 21.

 

Non è forse interessante il fatto che un noto aristocratico francese come il marchese de Sade (1740-1814) si sarebbe trovato d'accordo su questo punto con la Perry? E non è una sorpresa che i professionisti del BDSM («Bondage & Discipline, Dominance & Submission Sadism & Masochism») hanno accolto con esultanza questo film? 22.

 

Infatti, Cinquanta sfumature di grigio usa lo stesso linguaggio che de Sade usò profusamente nel suo libro pornografico del 1795 La Philosophie dans le boudoir («La filosofia nella camera da letto»). Nel film, Christian Grey inizia un'interessante conversazione con Anastasia Steele dicendole: «Mi piacerebbe scoparti a metà della prossima settimana». In risposta ad una delle domande di Anastasia, Christian espande la sua avventura sessuale dicendo: «Io non faccio l'amore, io scopo. Forte».

 

de sade - la filosofia nel boudoir

Sopra: il marchese de Sade e il suo libro La filosofia nel boudoir.

 

Queste parole sono estratte direttamente dal libro della James. Anastasia risponde: «Rimango a bocca aperta. "Fotte senza pietà"! Oddio, suona così… allettante» 23. Infine, Anastasia perde la sua verginità. Nel libro, E. L. James descrive ciò che accadde alla giovane Anastasia che si vergogna della sua verginità:

 

cinquanta sfumature di grigio«"Sto per fotterti, Miss Steele" sussurra, e posiziona la punta del pene all'ingresso della vagina. "Senza pietà" mormora, e si avventa dentro di me. "Aah"! grido. Sento un dolore mai provato, mentre lui lacera la mia verginità. Si sistema tra le mie gambe, stretto contro la mia schiena, e la sua mano sale dalla coscia al sedere. Mi accarezza piano le natiche, poi mi infila le dita tra le gambe. "Sto per prenderti da dietro, Anastasia" sussurra, e con l'altra mano mi stringe i capelli sulla nuca nel pugno e li tira piano, per tenermi ferma. Non posso muovere la testa. Sono bloccata sotto di lui, inerme [...]. Sento la sua erezione crescere contro la mia coscia. Allunga le dita per accarezzarmi piano [...] descrivendo piccoli cerchi. Sento il suo respiro leggero contro il viso mentre mi morde gli zigomi. "Hai un profumo divino" mi soffia dietro l'orecchio. Continua a descrivere cerchi con le dita, e, in risposta, i miei fianchi iniziano a roteare, come per riflettere i movimenti della sua mano, mentre il piacere mi invade come adrenalina» 24.

 

 

La domanda è semplicemente questa: ci sono delle somiglianze tra Cinquanta sfumature di grigio della James e La filosofia nel boudoir di de Sade? Prima di tutto, bisogna precisare che Marcel Hénaff, che è una specie di protégé di de Sade, è nel giusto quando dichiara che

 

«la sfida estrema di Sade, il suo radicalismo intollerabile sta nel fatto che egli stabilisce il discorso del ciclo della violenza e del piacere sessuale e riferisce ogni possibile dissertazione a quel ciclo» 25.

 

Sade è dunque la persona da esaminare se si vuole comprendere la natura sessuale di Cinquanta sfumature di grigio. Infatti, il New York Times si è riferito indirettamente a lui scrivendo:

 

«"Cinquanta sfumature" non solo sdogana il sesso bizzarro introducendo il bondage e lo spanking nelle librerie degli aeroporti e nei gruppi di lettura sparsi in tutto il mondo. Ma esso, per così dire, riconduce alla normalità certe pratiche sessuali, prendendole dal castello, dal boudoir o da altri stravaganti luoghi francesi e trapiantandole nel suolo della banalità anglo-americana» 26.

 

Leggete nuovamente questa asserzione e sentirete indirettamente Sade in sottofondo. Ma l'autore di questo articolo, Anthony Oliver Scott, non poteva menzionare anche il nome di Sade, e noi probabilmente sappiamo perché. Scott non avrebbe potuto citare La filosofia nel boudoir di Sade senza giungere all'inevitabile conclusione che Sade parla esplicitamente di pornografia. Forse la ragione per cui Scott non ha voluto menzionare direttamente Sade è che Scott non crede che Cinquanta sfumature di grigio sia pornografia.

 

marcel hénaff

anthony oliver scott

Marcel Hénaff Anthony Oliver Scott

 

Scott ha infatti affermato che questo film «è una commedia romantica che sfocia nel melodramma, ma l'unica cosa che non può essere - a differenza del romanzo che lo è in modo trionfale e meschino - è pornografia» 27. Com'è giunto Scott a questa conclusione arbitraria? Il romanzo è pornografia, mentre il film non lo è?

 

Perché non lo chiede direttamente all'autrice del libro, E. L. James, che ha letteralmente diretto le scene di sesso e che «ha chiesto che il film fosse più carnale»? 28. La James stessa ha «contributo come produttore dal primo all'ultimo fotogramma». Essa ha ammesso: «In tutto ciò che vedrete, ho avuto voce in capitolo» 29.

 

E perché i cinema hanno dovuto avvertire gli spettatori di «lasciare fruste e corde a casa prima di andare a vedere la prima mondiale di "Cinquanta sfumature di grigio"»? 30. Infatti, E. L. James aveva progettato di boicottare il film se la regista, la femminista Sam Taylor-Johnson, non avesse incluso tutto ciò che la James voleva fosse nel film 31.

 

 

Il fatto è che Scott sta difendendo l'universo ebraico nel quale la pornografia doveva essere ridefinita per essere gradita all'élite dominante. Come abbiamo visto in passato, l'élite dominante ha iniziato ad attaccare le leggi restrittive riguardanti la pornografia fin dagli anni Cinquanta. Scrive lo studioso ebreo Josh Lambert:

 

«Molti degli imputati nei casi più cruciali di oscenità portati davanti alla Corte Suprema, erano ebrei, e in particolare in Burstyn vs. Wilson (1952), Roth vs. Stati Uniti (1957), Freedman vs. Maryland (1965), Mishkin vs. New York (1966), Ginzburg vs. Stati Uniti (1966), Ginsberg vs. New York (1969), Cohen vs. California (1971), e Miller vs. California (1973). Come editori convenzionali e per corrispondenza, redattori, distributori cinematografici e contestatori sociali, gli uomini citati in questi casi testarono i limiti della legge americana sull'oscenità e del Primo Emendamento» 32.

 

Quindi, parlare di pornografia specialmente negli Stati Uniti senza menzionare il vero imputato - l'élite dominante - e segno di pessima ricerca e di cultura scadente. Se dubitate sulla veridicità di questo giudizio, sentite un po' cosa dice il già citato Josh Lambert, docente all'Università del Massachusetts:

 

«Gli ebrei americani hanno avuto un ruolo cruciale nei processi per oscenità non solo come imputati, ma anche come avvocati, giudici e testimoni. Gli avvocati ebrei erano spesso disposti a difendere persone accusate di oscenità anche quando i loro colleghi non-ebrei liberali non lo erano [...]. Nei primi decenni dell'era postbellica, molti degli avvocati più influenti che assunsero la difesa in casi di oscenità erano ebrei» 33.

 

La visione del mondo che sta dietro questo movimento è il giudaismo. La studiosa ebrea Andrea Most, dell'Università di Toronto, spiega che non è possibile capire pienamente come la cultura popolare americana sia cambiata senza una piena comprensione dell'ebraismo.

 

Esiste una «cultura popolare creata dagli ebrei», sostiene la Most, ed essa include «i film di Hollywood», le commedie di Broadway, «i romanzi popolari scritti da ebrei laici americani», ecc... 34. Nessuno studioso ebreo serio metterebbe la sua credibilità in pericolo negando questo fatto storico 35. Infatti, durante il corso degli anni, gli ebrei hanno usato Hollywood «per proiettare l'Olocausto nel presente».

 

josh lambert

andrea most

Josh Lambert Andrea Most

 

Un esempio classico è il film X-Men di Bryan Singer (accusato di pedofilia).

 

magneto«Nella serie a fumetti, il Dr. X aveva aiutato Magneto (vedi disegno a lato) in Israele, dove quest'ultimo lavorava in un ospedale psichiatrico per i superstiti dell'Olocausto [...]. Wolverine viene a sapere che il Generale Stryker, che era a capo del progetto in cui ha operato, sta preparandosi a distruggere tutti i mutanti. Solamente i fans più avidi della serie a fumetti sanno che Stryker è il fuggitivo Barone von Strucker, un SS che ha rapito Gabrielle Haller, l'amante israeliana del Dr. X, una sopravvissuta di Dachau [...]. Jack Kirby e Stan Lee, i creatori della serie, erano figli di ebrei immigrati negli Stati Uniti prima della Seconda Guerra Mondiale [...]. Kirby disegnò la copertina per il primo numero di Capitan America nel marzo del 1941. Egli disegnò il patriottico supereroe nell'atto di dare un pugno in faccia a Hitler. Similmente, uno dei primi personaggi dei fumetti fu il Distruttore, un supereroe impegnato a sconfiggere il Terzo Reich [...]. Negli anni Settanta, lo scrittore della Marvel Chris Claremont fece diventare Magneto un superstite dell'Olocausto, trasformandolo nella "tragica figura che vuole salvare il suo popolo"» 36.

 

jack kirby - stan lee

Sopra: da sinistra, i fumettisti della Marvel Jack Kirby (1917-1994) e Stan Lee.

 

Scrive ancora la Most: «Nel mondo dell'intrattenimento, i valori ebraici riguardanti la libertà, lo spettacolo, l'azione e il dovere comunitario esistono nella tensione produttiva insieme agli ideali liberali protestanti» 37. La Most prosegue facendo una stupefacente osservazione:

 

«Il giudaismo è sempre esistito per gli ebrei al di là dei limiti della sinagoga e della pratica religiosa organizzata; all'inizio della metà del XX secolo, l'ebraismo ha continuato a modellare l'opinione mondiale dei cosiddetti ebrei "assimilati" o "laici", sebbene in modi che non erano evidentemente ‘"religiosi" o "ebraici", come l'osservanza delle feste o della precettistica sul cibo. Identificare questa vaga cultura secolare ebraico-americana non consiste nel cercare rappresentazioni apertamente religiose o etniche sul palcoscenico e sullo schermo» 38.

 

Quindi, quando vedete comici ebrei come Sarah Silverman o Larry David parlare apertamente delle loro fantasie sessuali su palcoscenico, potete star certi che sono stati indirettamente influenzati dalla loro ideologia essenzialmente talmudica. Inoltre, potete essere sicuri che loro «commedia» è un modo indiretto di corrompere la cultura «cristiana» o qualsiasi società che faccia rispettare la morale e l'ordine politico, come lo stesso Nathan Abrams ha affermato in un articolo scritto nel 2004. Al fine di non essere accusati di qualcosa di strano, permetteteci di citare questo scrittore israelita:

 

«Alcune stelle del porno si sono considerate come combattenti in prima linea nella battaglia spirituale tra l'America cristiana e l'umanesimo laico. Secondo (Luke) Ford, le pornostar ebraiche si vantano spesso della loro gioia di "essere considerate dalla bestia puritana come anarchici e tafani sessuali". Il coinvolgimento ebraico nella pornografia [...] è il risultato di un odio atavico per l'autorità cristiana: essi stanno tentando di indebolire la cultura dominante in America attraverso la sovversione morale. La pornografia diventa così un mezzo per profanare laconiglio di playboy cultura cristiana e, nella misura in cui essa penetra nel cuore dello stile di vita americano (e senza dubbio essa è consumata da molti WASP), il suo carattere sovversivo diventa sempre più potente. Da tempo, la pornografia non è più di tipo voyeuristico; al contrario, essa è stata portata ben oltre dai nuovi estremi di rappresentazione che superano i confini del porno estetico. Da come le nuove posizioni sessuali vengono ritratte, appare evidente la volontà di scioccare [...]. È il caso della tradizionale iniziativa rivoluzionaria radicale degli immigrati ebrei in America, la quale viene incanalata nella sessualità piuttosto che mediante la politica di sinistra. Se gli ebrei sono sempre stati presenti in modo sproporzionato nei vari movimenti radicali nel corso degli anni, allo stesso modo essi sono sempre stati presenti in maniera sproporzionata anche nell'industria pornografica. Gli ebrei d'America sono stati dei rivoluzionari sessuali. La maggior parte del materiale sulla liberazione sessuale è stato scritto da ebrei. Coloro che erano in prima linea nel movimento che ha spinto l'America ad adottare una prospettiva più liberale in materia di sesso erano ebrei. Di ebrei era anche composta l'avanguardia della rivoluzione sessuale degli anni Sessanta. Wilhelm Reich, Herbert Marcuse e Paul Goodman hanno sostituito Marx, Trotsky e Lenin nelle letture rivoluzionarie più richieste» 39.

 

sarah silverman

larry david

nathan abrams

Sarah Silverman Larry David Nathan Abrams

 

 

Lo studioso ebreo Benjamin Ginsberg ha scritto che durante la Seconda Guerra Mondiale la classe dominante WASP (acronimo che sta per bianco, anglosassone e protestante; N.d.T.) aveva stretto un'alleanza con gli ebrei,

 

«per provocare dei cambiamenti nell'opinione pubblica americana, per screditare i gruppi isolazionisti e per fornire a Roosevelt il sostegno politico necessario per il riarmo della nazione, per l'introduzione dell'addestramento militare universale e per la sua discussa politica di aiuti in favore della Gran Bretagna e dell'Unione Sovietica» 40.

 

Ciò che stava accadendo in ambito politico stava per accadere anche nel dominio culturale. Una volta forgiata questa alleanza equivoca, l'élite dominante sommerse rapidamente e sottilmente la morale dei WASP e la sostituì con il codice di linguaggio talmudico. Come noi tutti sappiamo, l'America era immersa in un protestantesimo opprimente. Dopo l'alleanza, le cose cominciarono a cambiare.

 

Studiosi come David A. Hollinger e Murray Friedman sono d'accordo sul fatto che gli ebrei hanno avuto un ruolo importantissimo nella «scristianizzazione dell'America» 41. Nel 2013, ebrei come Joseph Epstein, del Wall Street Journal, hanno celebrato il declino della classe dominante WASP.

 

benjamin ginsberg

david a. hollinger

Benjamin Ginsberg David A. Hollinger Joseph Epstein

 

Ha scritto Epstein:

 

«La cultura WASP, sebbene continui a sopravvivere in alcuni ambiti - nei club rurali, nei quartieri, in alcune scuole di preparazione e in certi studi legali - è finita come fenomeno di significato pubblico» 42.

 

La classe dominante WASP si è distrutta con le proprie mani. Essa ha promosso il controllo delle nascite, si è alleata con l'élite dominante per sconfiggere i cattolici 43, e poi si aspettava magicamente di avere un brillante futuro! Ora i WASP devono implorare il loro grande capo per un posto di lavoro a Hollywood. William Cash, del giornale britannico Spectator, ricordava:

 

«Bill Stadiem, un ex collega di Harvard, avvocato a Wall Street, che attualmente fa lo sceneggiatore a Los Angeles, mi disse recentemente che si era incontrato in un ristorante di Los Angeles con un vecchio amico WASP che era stato presidente del Porcellian di Harvard, uno dei club universitari più esclusivi. Il suo amico - che sognava di diventare un produttore - indossava un vestito di nylon nero, portava al polso un bracciale d'oro, e dal suo collo penzolava una grossa Stella di Davide. Stadiem gli chiese: "Perché mai sei conciato in quel modo"?, al che il WASP gli rispose: "Sto tentando di sembrare ebreo"» 44.

 

 

 In breve, se i WASP o i goyim (i non-ebrei) aspirano ad avere successo ad Hollywood e nell'industria dell'intrattenimento, devono necessariamente parlare come gli ebrei, camminare come gli ebrei, agire come gli ebrei, diventare amici dei magnati ebrei, o firmare contratti con le grandi società ebraiche. Ciò vale anche per E. L. James. Fu il caso anche della famosa attrice Elizabeth Taylor (1932-2011), la quale «studiò con il rabbino Max Nussbaum per convertirsi al giudaismo, cosa che fece nell'aprile del 1959» 45.

 

eddie fisher - elizabeth taylor

Sopra: a sinistra, Elizabeth Taylor sposa nel 1959 il cantante l'ebreo Eddie Fisher (1928-2010);

a destra, la Taylor nel 1975 in visita al Muro del Pianto a Gerusalemme.

 

Sopra: il 29 giugno 1956 l'attrice Marilyn Monroe (1926-1962) sposa con rito ebraico lo scrittore israelita Arthur Miller

(1915-2005) dopo essersi convertita a questa religione, come attesta il certificato di conversione riportato a lato.

 

christina aguilera - jordan bratman

Sopra: 19 novembre 2005, la famosa popstar Christina Aguilera sposa

con rito ebraico il produttore musicale israelita Jordan Bratman.

 

É il caso anche della popstar Madonna, la quale frequenta la sinagoga, porta la Stella di Davide, osserva il sabato e studia «sotto la direzione di un rabbino (Philip Berg)». Lo stesso vale per il tardo Robin Williams (1951-2014), la cui «pretesa ebraicità» divenne apparente in film come Jakob il bugiardo (1999) 46. Lo stesso dicasi per l'attore Ashton Kutcher.

 

ashton kutcher - demi moore - mila kunis

Sopra: a sinistra, nel 2005 Kutcher ha sposato Demi Moore con il rito ebraico;

a destra, Kutcher consola la moglie Mila Kunis durante i funerali del rabbino Philip Berg.

 

Questi e sua moglie, l'ebrea Mila Kunis,

 

«hanno partecipato al funerale del rabbino capo (Philip) Berg in Israele [...]. Il rabbino Berg eè stato il fondatore del "Kabbalah Center" di Los Angeles, un luogo frequentato da un lungo elenco di stelle di Hollywood, incluso Ashton e la sua ex moglie Demi Moore, Madonna, Paris Hilton, e in passato anche Britney Spears» 47.

 

Gruppi rock o artisti come i Beatles, i Rolling Stones, David Bowie, tra gli altri, hanno dovuto imparare a parlare, camminare e fiutare come gli ebrei per giungere al grande successo 48. Se dubitate ancora di questa realtà, chiedetelo al senatore texano Ted Cruz che «corteggia gli ebrei» per essere eletto. La rivista ebraica Tablet ha scritto:

 

ted cruz«Cruz ha fatto di tutto per corteggiare gli ebrei, facendo capire chiaramente che egli cerca la loro approvazione, il loro consenso e il loro appoggio finanziario. Ad esempio, egli si è presentato alla cena annuale della rivista "Commentary", nel settembre del 2013, come unico candidato potenziale per il 2016 pur di raggiungere il suo scopo. Il senatore ha anche partecipato al concerto per l'"Israel Day" tenutosi a New York, alla parata di giugno, e infine ha donato 100.000 dollari ad "Abigail", un ristorante kosher di Manhattan. Il mese scorso, Cruz ha rivolto un discorso alla "Zionist Organization of America" ("Organizzazione Sionista d'America"), preceduto da una riunione nella sede del New York Daily News, di proprietà di Mort Zuckerman, seguita da riunioni con Sheldon Adelson e con l'impresario Michael Steinhardt, l'ex presidente del "Democratic Leadership Council". Steinhardt ha ricevuto Cruz nel suo ufficio per un incontro con alcuni dei donatori politici più influenti della comunità ebraica» 49.

 


 Josh Lambert direbbe certamente che le fantasie sessuali di E. L. James sono in linea con la visione ebraica del mondo. Ascoltate ciò che Lambert ha detto della commedia moderna in generale:

 

«Voglio dirvi che se volete capire ciò che la commedia odierna rivela sugli ebrei, le persone da consultare non sono solo quelle che raccontano barzellette ad pubblico "heymishe" (di ebrei), ma piuttosto i comici "goyishe" (non ebrei) e le battute che dicono su di noi. Le barzellette sugli ebrei servono da molto tempo come importante fonte di ispirazione per i comici americani non ebrei, un aspetto che è venuto a galla in un recente episodio del podcast "Marc Maron's What the Fuck", la popolarissima commedia mondiale analoga ad "Inside the Actors Studio" [...].

 

Molti comici non-ebrei hanno sempre usato materiale ebraico, fin dai tempi della commedia musicale, quando la maggior parte dei comici israelitici era fuori dal palcoscenico, sia che fossero irlandesi o tedeschi [...]. Alcune barzellette ebraiche raccontate da non-ebrei sono sempre state arretrate, un omaggio alla storia del settore, come il personaggio del "vecchio ebreo" di Eddie Murphy» 50.

 

La trama si infittisce. I goyim sono giunti ad imitare l'élite dominante nel XXI secolo per poter adorare Mammona. Dopo tutto, lo studioso ebreo Yuri Slezkine, dell'Università della California, ci dice precisamente, come recita il titolo del suo libro, che stiamo vivendo nel «secolo ebraico» 51.
In questo secolo, ciò che per la precedente cultura era considerato immorale è diventato virtuoso, e ciò che era virtuoso è diventato una reliquia di un lontano passato.

 

I comici israeliti e il cinema ebraico hanno letteralmente cambiato la cultura protestante americana trasformandola in ciò che può essere chiamata Babilonia, un qualcosa che esalta implicitamente la pornografia attraverso il capitalismo, e che finisce sempre per umiliare, degradare e denigrare ogni tipo di cultura che vorrebbe conservare una propria morale e un ordine politico. L'élite dominante ha prodotto e diffuso la pornografia in tutto l'Occidente 52; nel XIX e XX secolo essa ha sommerso di pornografia l'Europa e l'America 53, e ha continuato a inserire scene sempre più licenziose nei film fino ai nostri giorni.

 

yuri slezkine - the jewish century.

Sopra: Yuri Slezkine e il suo libro The Jewish Century.

 

Questa Babilonia cerca anche di trascinare virtualmente tutto il mondo in questo culto pazzesco. Il Libro dell'Apocalisse descrive il culto ebraico post-biblico come «la Sinagoga di Satana» (Ap 2, 9), il diabolico virus spirituale da cui provengono tutte le attività rivoluzionarie più significative. Lo stesso libro sacro dichiara che il culto ebraico post-biblico è «la madre delle prostitute e degli abomini della terra» (Ap 17, 5).

 

Qualche versetto prima, San Giovanni dichiara che con Babilonia «si sono prostituiti i re della terra e gli abitanti della terra si sono inebriati del vino della sua prostituzione» (Ap 17, 2). Questo culto continua ad esercitare un'influenza enormemente potente sul mondo intero. E l'élite dominante sta seguendo direttamente o indirettamente questa tradizione.

 

 

Ma prima, questa élite deve degradare la cultura per permettere alle persone di salire a bordo della nave ribelle. Danielle Berrin, del Jewish Journal, ha dimostrato, anche se in modo contorto, che Cinquanta sfumature di grigio non è nient'altro che una versione edulcorata del marchese de Sade 54. Essa prosegue dicendo che se Cinquanta sfumature di grigio ti piace, «amerai il giudaismo». Ma anche lei, come Scott, ha dichiarato che Cinquanta sfumature di grigio non è un film pornografico:

 

danielle berrin«Ecco dove l'ebraismo ortodosso e "Cinquanta sfumature di grigio" hanno qualcosa in comune. Il sesso in "Cinquanta sfumature" è un sesso protetto. Esso è attentamente regolato da una serie di norme, e ben lontano dalla licenziosità sfrenata tipica della letteratura pornografica. Il desiderio è letteralmente circondato da confini. Gli amanti sono legati da un contratto; ogni dettaglio del loro incontro erotico è stato preventivamente accordato: Essi saranno monogami e useranno metodi contraccettivi; dieta, esercizio fisico e codice di abbigliamento sono parte del contratto [...]. Il ritratto del loro piacere è dunque attentamente guardingo e recintato da regole di condotta» 55.

 

Probabilmente, la Berrin non è abbastanza sofisticata da riconoscere la contraddizione interna e il ragionamento vizioso della sua asserzione. Sì, Cinquanta sfumature di grigio «è attentamente regolato da una serie di norme», ma chi è l'autore di quelle regole? Un idealista platonico? Un moralista kantiano? Un metafisico darwinista? Un serial-killer? Un pedofilo? Un discepolo del marchese de Sade?

 

Se il sesso in Cinquanta sfumature di grigio è protetto, perché Anastasia rimane moralmente devastata alla fine del film? Perché essa non giunge alle stesse conclusioni che la Berrin sta postulando in maniera assurda? E come può la Berrin difendere un insieme di regole se poi esse sono separate da un ordine morale e metafisico? Può dire seriamente e logicamente dire che Cinquanta sfumature di grigio è normale e che La filosofia del boudoir del marchese de Sade è sbagliato?

 

Sarei veramente curioso di vedere come svilupperebbe questo argomento inadeguato e non necessario. Nello stesso filone, il terapeuta sessuale Stephen Snyder si chiude involontariamente nella stessa logica affermando magicamente che la trilogia di Cinquanta sfumature di grigio è divertente, mentre il film è moralmente irresponsabile 56. Quando la Berrin finisce per dire l'ebraismo e Cinquanta sfumature di grigio sono le due facce della stessa medaglia, non è che un altro modo di dire E. L. James ha reso un grande servizio all'élite dominante.

 

Quindi, che le piaccia o meno, la James è perfettamente in sintonia con il marchese de Sade, dormendo nella stessa camera da letto ideologica e bevendo fondamentalmente lo stesso vino sessuale e cocktail. Le loro concezioni filosofiche e i loro gusti sono superficialmente diversi, ma essenzialmente identici. Ecco perché né la Berrin né Scott possono tracciare logicamente una diversità essenziale tra La filosofia del boudoir di Sade e Cinquanta sfumature di grigio della James. Entrambi i romanzi celebrano la pornografia come una virtù; entrambi presentano le donne come macchine che possono essere dominate da una forza potente.

 

 

Chris Hedges ha offerto un convincente giudizio di Cinquanta sfumature di grigio e lo ha definito sadismo. Egli ha scritto:

 

sadismo«Cinquanta sfumature di grigio [...] è una celebrazione del sadismo che domina quasi ogni aspetto della cultura americana, e soggiace al centro della pornografia e del capitalismo globale. Esso glorifica la de-umanizzazione delle donne. Esso difende un mondo privo di compassione, di empatia e di amore. Questo film erotizza il potere iper-maschile che sfocia nell'abuso, nella degradazione, nell'umiliazione e nella tortura di donne le cui personalità sono state rimosse e il cui unico desiderio è di svilirsi al servizio della concupiscenza maschile. Questo film, come "American Sniper", accetta incondizionatamente un mondo predatore dove il debole e i vulnerabile sono oggetti da sfruttare, mentre i potenti sono semi-déi narcisistici e violenti. Esso benedice questo inferno capitalista come buono e naturale [...]. La pornografia non è sesso, se si definisce il sesso come un atto reciproco tra due partner, ma masturbazione, un'auto-stimolazione solitaria priva di intimità e di amore. Il culto di sé - che è l'essenza della pornografia - poggia al centro della cultura sociale. La pornografia, come il capitalismo globale, ritrae esseri umani che sono mandati a morire» 57.

 

stephen snyder

chris hedges

Stephen Snyder Chris Hedges

 

Andrew Adesman, responsabile del Reparto di Pediatria e dello sviluppo Comportamentale al Cohen Children's Medical Center di New York, e Alexis Tchachonas dello stesso centro, hanno scritto:

 

bambini davanti alla TV«(Il fatto) è che questo film eleva e glorifica il sadomasochismo erotico. Anche se i protagonisti della storia sono adulti acconsenzienti, questo genere di divertimento esplicito per adulti può far arrivare agli adolescenti un messaggio sbagliato sul quello che dovrebbe essere un comportamento appropriato, un fenomeno che è particolarmente preoccupante alla luce di numerosissime ricerche che documentano gli effetti nefasti che i videogiochi violenti e la pornografia producono sullo sviluppo adolescenziale. Nei mesi recenti, i media hanno concentrato la loro attenzione sugli stupri avvenuti nei campus universitari sugli abusi coniugali perpetrati anche da atleti di alto profilo 58 e da attori. Al contrario, pochissima attenzione è stata riservata alla violenza fra studenti liceali, anche se numerose ricerche hanno evidenziato un chiaro collegamento tra l'esposizione alla violenza nei film e alla pornografia durante l'adolescenza a l'aumento dell'aggressività e del comportamento sessuale permissivo.

 

In uno studio del 2008 condotto da Keilah Worth, e pubblicato dalla rivista "Pediatrics" 59, circa 3.000.000 su 40.000.000 (12,5%) di giovani osservati in età compresa tra i dieci e i quattordici anni, hanno visto film che sono stati giudicati non adatti ai minori per via della violenza contenuta.

 

Secondo le ricerche del Dr. Michael Cardwell, ostetrico e ginecologo, pubblicate nel 2013 sul Southern Medical Journal, gli adolescenti che assistono a programmi televisivi violenti è più probabile che diventino aggressivi di quelli che non li vedono, e che poi ricorrano all'uso della violenza per risolvere i conflitti, che manchino di fiducia negli altri e che usino la violenza per proteggere sé stessi.

 

keilah worth - michael cardwell

Sopra: da sinistra, Keilah Worth e Michael Cardwell.

 

Per quanto riguarda gli adolescenti che consumano materiale erotico, la Dr.ssa Deborah Braun-Courville e la ricercatrice Mary Rojas, entrambe pediatre, hanno scoperto che per quanto riguarda gli adolescenti che visitano siti web contenenti materiale sessualmente esplicito, è più probabile che assumano un atteggiamento sessuale rischioso, come l'avere rapporti con partner multipli e il consumo di sostanze controllate o di alcol durante l'atto sessuale 60.

 

Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che questi adolescenti hanno un atteggiamento molto più permissivo verso il sesso rispetto ai loro coetanei che non accedono a contenuti pornografici on-line. In un altro studio, condotto dal ricercatore Ross O'Hara, e pubblicato nel 2012 dalla rivista "Psychological Science", è stato dimostrato che se la prima esposizione ad un film di natura sessuale avviene in età precoce (ad esempio, se si guarda un film con contenuti sessuali prima di avere sedici anni) ciò può causare alterazioni del comportamento sessuale e accelerare lo sviluppo tipico della ricerca di sensazioni durante l'adolescenza 61.

 

deborah braun-courville - ross o'hara

Sopra: da sinistra, Deborah Braun-Courville e Ross O'Hara.

 

C'è anche evidenza, da ciò che emerge da uno studio pubblicato nel 2007 sulla rivista Adolescent Medicine, che la l'esposizione precoce al sesso nei media acceleri l'esordio sessuale fra gli adolescenti» 62.

 

Gail Dines, una docente di Psicologia che ha condotto diversi studi sulle donne al Wheelock College, è giunta alla medesima conclusione:

 

«Quando lottiamo contro la pornografia combattiamo il capitalismo globale. I capitalisti irresponsabili, le banche e le società delle carte di credito fanno parte di questa grande catena alimentare. Ecco il motivo per cui non vedrete mai storie o film contro la pornografia. Anche i mass media sono implicati in questa faccenda. Essi hanno rapporti finanziari con queste società. La pornografia è parte di tutto questo.

 

Essa ci dice che dobbiamo abbandonare ciò che ci rende esseri umani: i limiti, l'integrità, il desiderio, la creatività e l'autenticità. Le donne vengono ridotte a tre orifizi e a due mani. La pornografia è intessuta nella distruzione sociale dell'intimità e delle relazioni, e ciò include le relazioni con la terra. Se prima di tutto questo fossimo stati una società in cui gli esseri umani fossero stati integri e parte di comunità reali, ora non saremmo capaci guardare la pornografia. Non saremmo capaci di guardare un altro essere umano mentre viene torturato» 63.

 

gail dines - pornland

Sopra: Gail Dines e il suo libro del 2010 Pornland: How Porn Has Hijacked Our Sexuality

(«La terra del porno: come la pornografia ha rubato la nostra sessualità»).

 

Il collegamento tra la pornografia e il capitalismo non è affatto forzato. Infatti, «il reddito globale dell'industria a luci rosse è valutato intorno ai 96 miliardi dollari annui, di cui 13 miliardi solo negli Stati Uniti». In Internet ci sono «420.000.000 di pagine porno, 4.200.000 siti web per adulti, e ogni giorno i motori di ricerca registrano 68.000.000 di richieste inerenti materiale pornografico» 64. Sentite un po':

 

«Ogni giorno, 500.000 immagini pornografiche vengono pubblicate su Twitter, ma i responsabili di questo social network si rifiutano di fare qualsiasi cosa per proteggere i bambini [...]. E poiché questo sito non viene classificato come pornografico, tali immagini possono essere viste anche in quelle case che hanno messo un filtro familiare in internet [...]. I responsabili di Twitter hanno ignorato le lamentele e si sono rifiutati di bloccare o filtrare i contenuti illeciti» 65.

 

pornografia on-line

 

Il capitalismo legittima la pornografia, e la pornografia legittima o adula lo stupro di gruppo e la violenza sessuale. Le conseguenze sono inevitabili:

 

«In seguito all'aumento di pornografia c'è stata un'esplosione di violenza sessuale, incluso l'abuso domestico, lo stupro e lo stupro di gruppo. Come Rebecca Solnit ha sottolineato nel suo libro "Men Explain Things to Me", negli Stati Uniti si registra uno stupro ogni 6,2 minuti, ma il totale stimato - se si prendono in considerazione le aggressioni non segnalate - è forse cinque volte più elevato. Così, molti uomini uccidono le loro partner o le loro ex partner, tanto da poter contare oltre 1.000 omicidi di questo genere all'anno, il che significa che ogni tre anni abbiamo un totale di delitti superiore al numero di vittime dell'11 settembre 2001, sebbene nessuno dichiari guerra a questo tipo particolare di terrore» 66.

 

rebecca solnit - men explain things to me

Sopra: la scrittrice femminista Rebecca Solnit e il suo libro

Men Explain Things to Me («Uomini, spiegatemi alcune cose»; 2014»).

 

L'élite dominante a Hollywood ha reso tutto ciò possibile. Aggiunge la Dines:

 

pornodipendenza«Nella nostra società, alle donne viene detto che hanno due scelte. O essere arrapate o essere invisibili. Per "arrapate" si intende che devono adattarsi alla cultura pornografica, apparire focose, sottomesse e pronte a fare tutto ciò che vuole l'uomo. Questo è l'unico modo per ottenere visibilità. Non si può chiedere alle adolescenti, che sono pronte a tutto pur di ottenere visibilità, di scegliere l'invisibilità [...]. Tramite il telefono cellulare è possibile rifornire di pornografia uomini che vivono nei posti più sperduti, anche nei quartieri estremamente concentrati in Brasile e in India. Se in una famiglia c'è un computer portatile, gli uomini non potranno staccarsene. Ma con il cellulare, la pornografia diventa ancora più disponibile. Il bambino medio incontra la pornografia attraverso il cellulare [...]. Diversi studi stanno dimostrando che i ragazzi stanno perdendo ogni interesse per il sesso con donne vere. Essi non riescono più ad avere erezioni con donne in carne e ossa. Nella pornografia non c'è posto per l'amore. Tutto si basa sull'odio. L'uomo disprezza la donna e ne prova disgusto. Se si espelle l'amore si deve riempire il vuoto lasciato con qualcosa che lo renda interessante. Gli uomini lo riempiono con la violenza, con il degrado, con la crudeltà e con l'odio» 67.

 

Scrive ancora la Dines:

 

«Incontro queste donne (come Anastasia Steele) ogni giorno. Esse si sposano con il "Christian Grey" di turno e pensano che lo ameranno nonostante tutto. Spesso, esse finiscono in un cimitero, in una casa protetta per donne o sulla strada per anni» 68.

 

La Dines ed Hedges dicono cose veramente assennate. L'unico problema è che entrambi non hanno il coraggio morale di dirci chi sono gli individui che controllano l'industria a luci rosse: l'élite dominante. Se poi per caso non lo sapessero, basterebbe che essi attingessero a dotti studi come Unclean Lips: Obscenity, Jews, and American Culture («Labbra sporche: l'oscenità, gli ebrei e la cultura americana»; NYU Press, 2013), di Josh Lambert; The New Jew in Film: Exploring Jewishness and Judaism in Contemporary Cinema («Il nuovo ebreo nei film: esplorando l'ebraicità e il giudaismo nel cinema contemporaneo»; Rutgers University Press, 2012), di Nathan Abrams, o il già citato articolo dello stesso Autore «Triple-Exthnics».

 

Sopra: le copertine di Unclean Lips: Obscenity, Jews, and American Culture e di

The New Jew in Film: Exploring Jewishness and Judaism in Contemporary Cinema.

 

Tutti questi studi ammettono, anche se in modo indiretto, che l'élite dominante controlla la pornografia e ha proiettato questo stile di vita su tutta la cultura occidentale. Ancora una volta, Nathan Abrams testimonia in nostro favore:

 

«Si può dire che (la vecchia generazione) di registi e attori ebrei, come (Woody) Allen, (Stanley) Kubrick e (Ron) Jeremy, ha indiscutibilmente accresciuto l'identità ebraica del proprio lavoro, ma l'ha anche aggiornata per essere in sintonia con la nuova sensibilità creatasi dopo gli anni '90, definendola in termini sempre più sessualizzati (e pornografici 69.

 

 

Questo ci porta alla nostra analisi finale. Permetteteci di chiederci: qual'è il collegamento effettivo tra la filosofia di de Sade e la visione del sesso di E. L. James? Ascoltate attentamente cosa scrive Sade:

 

«Fotti, Eugénie (una ragazzina di quindici anni...), fotti dunque, angelo mio caro! Il tuo corpo appartiene a te, a te soltanto; tu sola al mondo hai diritto di goderne e farne godere chi ti pare e piace! [...]. In qualsiasi stato si trovi una donna, mia cara, quello di figlia, di moglie, o di vedova, non deve mai avere altro scopo, altra occupazione, altro desiderio che farsi fottere dalla mattina alla sera: è per questo unico scopo che la natura l'ha creata [...]. Se (il marito) rifiuta, una infittisce ancor più quei veli, nascosta dietro i quali fotte tranquillamente [...]. Ah! Essa deve fottere, fottere con impunità»! 70.

 

marchese de sadeDe Sade distrugge ulteriormente l'ordine morale dicendo: «É assurdo dire che questa follia è innaturale. Può essere riprovato ciò che la natura ispira in noi? Può la natura dettare qualcosa che la degrada»? 71. Dunque, non c'è alcuna differenza tra l'uomo e le piante, o tra i vermi e i somari. Sade ha attraversato il Rubicone sessuale, per non tornare mai più alla sanità mentale: «Le donne non sono nient'altro che macchine designate per la voluttà»; o come principio metafisico: i «voluttuosi di tutte i tempi e sessi» devono «ascoltare solamente» le «passioni deliziose» che li guidano, e che «la loro fonte è l'unica cosa che li condurrà alla felicità». Qui e altrove Sade segue le logiche conclusioni della filosofia Illuminista, che apparentemente promette la libertà, mentre in realtà sfocia nel suo opposto. Come E. Michael Jones ha fatto notare, «la liberazione sessuale è uno dei risultati del pensiero illuminista, ossia la razionalizzazione basata sulla "scienza" e sulla masturbazione» 72. La liberazione sessuale è stata la base di partenza da cui molti scrittori illuministi sono partiti per sessualizzare la Francia 73. Ma c'è di più dietro le metafisiche sessuali di Sade: l'uomo o la donna sono semplicemente macchine che potrebbero essere manipolate. Sade ha attinto quell'idea da scrittori illuministi come Paul Henri Thiry d'Holbach (1723-1789) e Claude-Adrien Helvétius (1715-1771). Sade teorizza: «Che cos'è l'uomo? E che differenza c'è tra lui e le altre piante, tra lui e tutti gli altri animali del mondo? Nessuna, evidentemente». Lo studioso austriaco Erik von Kuehnelt-Leddihn (1909-1999) ha definito Sade «il nonno della democrazia moderna» 74.

 

barone d'holbach

helvetius

erik von kuehnelt-leddihn

Barone d'Holbach Helvetius Kuehnelt-Leddihn

 

L'antropologa e sociologa statunitense Camille Paglia ha affermato che Sade ha realmente cambiato Madre Natura: «Rousseau rianima la Grande Madre, ma Sade ripristina la sua vera ferocia. Essa è la natura di Darwin, rossa nei denti e negli artigli» 75. La Paglia giunge a dire che la visione metafisica di Sade a riguardo della natura è

 

«la prospettiva classica dionisiaca dell'immersione dell'uomo nella natura organica. Il cristianesimo eleva l'uomo al di sopra della natura, ma Sade, come Darwin, lo assegna al regno animale, soggetto alle forze della natura» 76.

 

Quindi, per estensione logica, «il sesso coniugale non è per nulla diverso dallo stupro [...]. Da buon sessualista dionisiaco, Sade abolisce la grande catena dell'essere, affondando l'uomo nel continuum della natura». La prospettiva di Sade sulla natura e sull'uomo ha ottenuto un puntello «scientifico» con l'avvento della metafisica darwinista, la quale dichiara senza mezzi termini che l'Universo - come ha detto il biologo britannico Richard Dawkins - contiene «solo elettroni e geni egoisti».

 

In modo indiretto, Sade e gli altri pensatori dell'Illuminismo - e anche E. L. James - finiscono per dare ragione a San Pietro, il quale dichiarò duemila anni fa: «Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che lo ha vinto» (2 Pt 2, 19). La metafisica sessuale di Sade non è morta durante la Rivoluzione Francese, che fu massonica per natura. Con il sostegno talmudico e massonico, il virus sessuale ha viaggiato dalla Francia all'Inghilterra, dall'Inghilterra alla Germania 77, e dalla Germania degli anni '20 e '30 78 all'America degli anni Sessanta durante la Rivoluzione Sessuale. Esso venne perfezionato da persone come Wilhelm Reich (1897-1957), il quale dichiarò che

 

«il primo prerequisito indispensabile per chi vuole migliorare le sue relazioni umane e sessuali è l'eliminazione di quei concetti morali che si fondano su presunti comandi soprannaturali, su arbitrarie regole umane o semplicemente sulla tradizione [...]. Non vogliamo più vedere la naturale attrazione sessuale bollata come "peccato" o "sensualità", contro la quale bisogna lottare come qualcosa di abietto e di bestiale. É la "conquista della carne" che forma il principio che guida la moralità»! 79.

 

camille paglia

richard dawkins

wilhelm reich

Camille Paglia Richard Dawkins Wilhelm Reich

 

Cinquanta sfumature di grigio è un prodotto di questa valanga sessuale, e la maggior parte dell'Occidente ora accetta la corruzione sessuale sotto il nome di «liberazione sessuale», di «libertà», di «democrazia» o di capitalismo. Ma come ci insegna il filosofo greco Euripide (485-406 a.C.), la licenza sessuale e la concupiscenza sfrenata finiscono con la morte nel modo più brutale e doloroso.

 

É ciò che Cinquanta sfumature di grigio sta scatenando implicitamente nei giovani e nei fans più ingenui, che probabilmente non riescono nemmeno ad allacciarsi le scarpe. Se Cristo ha ragione e c'è un giudizio finale, l'Autrice di questo romanzo dovrà rispondere di parecchie cose: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare» (Mt 18, 6).

 

gesù cristo

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Traduzione dell'originale inglese Sexual Politics: Fifty Shades of Grey Meets Marquis de Sade, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web

http://www.veteranstoday.com/2015/02/19/sexual-politics-fifty-shades-of-grey-meets-marquis-de-sade/

2 Vedi, ad esempio, C. Wetzstein, «"Fifty Shades of Grey" Pushes Kinky Sex Into Mainstream, Infuriates Family Groups» («"Cinquanta sfumature di grigio" promuove il sesso deviante, infuriati i gruppi familiari»), in Washington Times, del 12 febbraio 2015; G. Goodale, «How "Fifty Shades of Grey" Is Contributing to Shift in Norms on Sexuality» («Come "Cinquanta sfumature di grigio" sta contribuendo a spostare le regole della sessualità»), in Christian Science Monitor, del 18 febbraio 2015.

3 Cfr. P. Bradshaw, «Fifty Shades of Grey Review: Making a Bad Fist of It», in The Guardian, dell'11 febbraio 2015.

4 Cfr. P. Frater, «"Fifty Shades of Grey" Banned in Malaysia» («Cinquanta sfumature di grigio" vietato in Malesia»), in Variety, del 4 febbraio 2015.

5 Cfr. S. Malm, «"Fifty Shades Of Grey" is Deemed so Tame in France, Children as Young as 12 Will be Able to See it in Cinemas» («"Cinquanta sfumature di grigio" è ritenuto così innocuo in Francia che i dodicenni potranno vederlo nei cinema»), in Daily Mail, dell'11 febbraio 2014; vedi anche A. Bacle, «French Teenagers Can Go See "Fifty Shades of Grey"» («Gli adolescenti francesi potranno assistere a "Cinquanta sfumature di grigio"»), in Time, dell'11 febbraio 2015.

6 Cfr. «"Fifty Shades Of Grey": Crazed Teens Storm Theater By The Hundreds» («"Cinquanta sfumature di grigio: adolescenti impazziti prendono d'assalto un cinema in centinaia»), in Huffington Post, del 18 febbraio 2015; «Teens Bum-Rush Theater After Being Denied Entry to "50 Shades of Grey"» («Adolescenti irrompono in un cinema dopo che gli era stato impedito di assistere a "Cinquanta sfumature di grigio»), in New York Post, del 18 febbraio 2015.

7 Cfr. G. Goodale, art. cit.

8 Ibid.

9 Cfr. «Parents Outraged After "Fifty Shades of Grey" Crossword Puzzle With Words Like "Intercourse" and "Spanking" Were Handed Out to Middle School Students» («Genitori oltraggiati dopo che cruciverba contenenti termini estratti da "Cinquant a sfumature di Grigio" come "rapport" o "sculacciato" sono stati dati a studenti della scuola media»), in Daily Mail, dell'11 febbraio 2015.

10 Cfr. S. Malm, art. cit.

11 Ibid.

12 Cfr. A. M. Steiner, «Jamie Dornan's Wife Will Not Be Watching "Fifty Shades of Grey"» («La moglie di Jamie Dornan non andrà a vedere "Cinquanta sfumature di grigio"»), in Time, del 13 febbraio 2015.

13 Cfr. P. PaulPornified: How Pornography Is Transforming Our Lives, Our Relationships, and Our Families («Pornificato: come la pornografia sta trasformando le nostre vite, le nostre relazioni e le nostre famiglie»), Times Books, New York 2005, pag. 6. Vedi anche

https://www.youtube.com/watch?v=ortOQx06WNw#t=11

14 Cfr. C. Wetzstein, art. cit.

15 Cfr. R. Dreher, «50 Shades of Barbarism» («50 sfumature di barbarismo»), in American Conservative, del 13 febbraio 2015.

16 Cfr. «Fifty Shades makes EL James Top-Earning Author», BBC, del 13 agosto 2013.

17 Cfr. B. Davies, «50 Shades of Control Freak: As She's Helped Turn Her Novels Into a New Film, E. L. James Has Gone From Home Counties Housewife to Hollywood Player» («50 sfumature di controllo inconsueto: come è stata aiutata a trasformare i suoi romanzi in un film, E. L. James è passata dall'essere una casalinga all'attrice di Hollywood»), in Daily Mail, del 7 febbraio 2015.

18 Cfr. T. Clark-Flory, «Research Shows "50 Shades" is a Gateway Drug for Women and Porn» («Ricerche dimostrano che "50 sfumature" è una droga ponte tra le donne e la pornografia»), in Salon, del 12 febbraio 2015.

19 Ibid.

20 Ibid.

21 Ibid.

22 Cfr. T. Fowler, «A BDSM Expert Reviews Fifty Shades of Grey» («Un esperto di sadomasochismo recensisce "Cinquanta sfumature di grigio"»), in People, del 15 febbraio 2015.

23 Cfr. E. L. James, Fifty Shades of Grey, Vintage Books, New York 2011, pag. 96.

24 Ibid., pagg. 117-120.

25 Cfr. M. Hénaf, Sade: The Invention of the Libertine Body («Sade: l'invenzione del corpo libertino»), University of Minnesota Press, Minneapolis 1999, pag. 241.

26 Cfr. A. O. Scott, «In "Fifty Shades of Grey" Movie, Sex Is a Knotty Business» («In "cinquanta sfumature di grigio", il sesso è uno scabroso affare»), in New York Times, dell'11 febbraio 2015.

27 Ibid.

28 Cfr. B. Davies, art. cit.

29 Cfr. E. Jones, «"Fifty Shades of Grey" Film Premieres in Berlin», BBC, 12 febbraio 2015.

30 Cfr. S. Farberov, «Theaters Ask Moviegoers to Leave Whips and Ropes at Home Ahead of Fifty Shades Of Grey World Premiere» («I cinema hanno avvertito gli spettatori di lasciare a casa fruste ecorde prima di andare a vedere la prima mondiale di "Cinquanta sfumature di grigio"»), in Daily Mail, del 6 febbraio 2015.

31 Cfr. B. Bamigboye, «"50 Shades Writer E. L. James Cracks the Whip on Film Changes» («L'autrice di "50 sfumature" E. L. James schiocca la frusta sui cambiamenti del film»), in Daily Mail, del 6 febbraio 2015.

32 Cfr. J. Lambert, Unclean Lips: Obscenity, Jews, and American Culture («Labbra sporche: oscenità, ebrei e cultura americana»), New York University Press, New York 2014, pag. 7.

33 Ibid., pagg. 7 e 8.

34 Cfr. A. Most, Theatrical Liberalism: Jews and Popular Entertainment in America («Liberalismo teatrale: gli ebrei e l'intrattenimento in America»), New York University Press, New York 2013, pag. 6.

35 Vedi, ad esempio, P. Erens, The Jew in American Cinema («Gli ebrei nel cinema americano»),Indiana University Press, Bloomington 1988; J. Hoberman-J. Shandler, Entertaining America: Jews, Movies, and Broadcasting («Intrattenendo l'America: gli ebrei, i film e l'emittenza»), Princeton University Press, Princeton 2003; D. Zurawik, The Jews of Prime Time («Gli ebrei dei tempi rigogliosi»), Brandeis University Press, Lebanon 2003; H. Bial, Acting Jewish: Negotiating Ethnicity on the American Stage and Screen, University of Michigan Press, Ann Arbor 2005; O. Bartov, The «Jew» in Cinema: From the Golem to Don't Touch My Holocaust («L'"ebreo" nel cinema: dal golem a Non toccare il mio Olocausto»), Indiana University Press, Bloomington 2005; L. Baron, The Modern Jewish Experience in World Cinema («La moderna esperienza ebraica nel mondo del cinema»), Brandeis University Press, Lebanon 2011; N. Abrams, The New Jew in Film: Exploring Jewishness and Judaism in Contemporary Cinema («Il nuovo ebreo nel film: esplorando il giudaismo e l'ebraicità nel cinema contemporaneo»), Rutgers University Press, New Brunswick 2012; M. Pomerance, Hollywood's Chosen People: The Jewish Experience in American Cinema («Il popolo eletto di Hollywood: l'esperienza ebraica nel cinema americano»), Wayne State University Press, Detroit 2013; E. A. Goldman, The American Jewish Story Through Cinema («La storia ebraica americana attraverso il cinema»), University of Texas Press, Austin 2013.

36 Cfr. L. Baron, Projecting the Holocaust into the Present («Proiettando l'Olocausto nel presente»), Rowman & Littlefield, Lanham 2005, pagg. 259, 261.

37 Cfr. A. Most, op. cit., pag. 2.

38 Ibid., pag. 6.

39 Cfr. N. Abrams, «Triple-Exthnics» («Triplice etica»), in Jewish Quarterly, Inverno 204.

40 Cfr. B. Ginsberg, How the Jews Defeated Hitler: Exploding the Myth of Jewish Passivity in the Face of Nazism («Come gli ebrei sconfissero Hitler: distruggendo il mito della passività ebraica di fronte al nazismo»), Rowman & Littlefield, Lanham 2013, pag. 4.

41 Cfr. D. A. Hollinger, Science, Jews, and Secular culture: Studies in Mid-Twentieth Century American Intellectual History («La scienza, gli ebrei e la cultura laica: studi sulla storia americana intellettuale di metà del XX secolo»), Princeton University Press, Princeton 1998, cap. II; M. Freidman, The Neoconservative Revolution: Jewish Intellectuals and the Shaping of Public Policy («La rivoluzione neoconservatrice: gli intellettuali ebrei e la formazione della politica pubblica»), Cambridge University Press, Cambridge 2005, pag. 25.

42 Cfr. J. Epstein, «The Late, Great American WASP», («Il defunto, il grande WASP americano»), in Wall Street Journal, del 23 dicembre 2013.

43 Vedi, ad esempio, E. M. Jones, The Slaughter of Cities: Urban Renewal as Ethnic Cleansing («Il massacro delle città: il rinnovo urbanistico e la pulizia etnica»), St. Augustine's Press, South Bend 2004.

44 Cfr. E. M. Jones, The Jewish Revolutionary Spirit and Its Impact on World History («Lo spirito rivoluzionario ebraico e il suo impatto sulla storia mondiale»), Fidelity Press, South Bend 2008, 1035.

45 Cfr. M. G. Lord, The Accidental Feminist: How Elizabeth Taylor Raised Our Consciousness («La femminista accidentale: come Elizabeth Taylor risvegliò le nostre coscienze»), Walker & Company, New York 2012, pag. 66.

46 Cfr. N. Abrams, «The Ostensible Jewishness of Robin Williams "Mork"» («La pretesa ebraicità di Robin Williams "Mork"»), in Haaretz, del 13 agosto 2014.

47 Cfr. «Lean on Me: Grieving Ashton Kutcher Comforts a Teary Mila Kunis as they Attend the Funeral of Prominent Kabbalah Chief Rabbi Berg in Israel» («Piangi sulla mia spalla: Ashton Kutcher conforta un'addolorata Mila Kunis mentre assistono al funerale dell'importante rabbino capo della Kabbalah Berg in Israele»), in Daily Mail, del 19 settembre 2013.

48 Vedi, ad esempio, S. Rogovoy, «Secret History of Paul McCartney, the Jewish Beatle» («La storia segreta di Paul McCartney, il beatle ebraico»), in Jewish Daily Forward, dell'8 novembre 2013; S. Rogovoy, «The Secret Jewish History of The Rolling Stones» («La storia segreta dei Rolling Stones»), in Jewish Daily Forward,  del 13 giugno 2014; S. Rogovoy, «The Secret Jewish History of David Bowie» («La storia ebraica segreta di David Bowie»), in Jewish Daily Forward, del 9 aprile 2013; S. R. BenardeStars of David: Rock'n'Roll’s Jewish Stories («Le stelle di Davide; storie ebraiche del rock'n'roll»), Brandeis University Press, Hanover e Londra 2003; M. BillingRock'n'Roll Jews («Ebrei rock'n'roll»), Syracuse University Press, New York 2001.

49 Cfr. S. Butnick, «Ted Cruz Woos the Jews» («Ted Cruz corteggia gli ebrei»), in Tablet, del 15 dicembre 2014.

50 Cfr. J. Lambert, «Non-Jewish Telling Jokes» («I non ebrei raccontano barzellette»), in Tablet, del 12 giugno 2012.

51 Cfr. Y. Slezkine, The Jewish Century («Il secolo ebraico»), Princeton University Press, Princeton 2004.

52 Vedi E. M. Jones, The Jewish Revolutionary Spirit and Its Impact on World History, pagg. 1054-1055.

53 Vedi E. J. Bristow, Prostitution and Prejudice: The Jewish Fight Against White Slavery, 1870-1939 («Prostituzione e pregiudizio: la lotta ebraica contro la schiavitù bianca»), Schocken, New York 1983.

54 Cfr. D. Berrin, «Like "Fifty Shades of Grey"? You'll Love Judaism» («Ti piace "Cinquanta sfumature di grigio"? Amerai il giudaismo»), in Jewish Journal, del 29 agosto 2012.

55 Ibid.

56 Cfr. S. Snyder, «Christian, This Just Isn't Fun Anymore» («Christian, non è per niente divertente»), in Huffington Post, del 13 febbraio 2015.

57 Cfr. C. Hedges, «Pornography Is What the End of the World Looks Like» («La pornografia è somigliante alla fine del mondo»), Truthdig.com, del 15 febbraio 2015.

58 http://www.livescience.com/47949-pro-athletes-domestic-violence.html

59 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2778277/

60 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19628142

61 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3779897/

62 http://www.researchgate.net/publication/5400010_From_Calvin_Klein_to_Paris_Hilton_and_MySpace_adolescents_sex_and_the_media

63 Cfr. C. Hedges, art. cit.

64 Ibid.

65 Cfr. K. Rushton-D. Martin, «500,000 Pornographic Images Are Posted on Twitter Every Day, But Bosses Refuse to do Anything to Protect Children» («500.000 immagini pornografiche vengono postate ogni giorno su Twitter, ma i capi si rifiutano di fare qualcosa per proteggere i bambini»), in Daily Mail, del 19 febbraio 2015.

66 Cfr. C. Hedges, art. cit.

67 Ibid.

68 Cfr. C. Wetzstein, art. cit.

69 Cfr. N. Abrams, The New Jew in Film: Exploring Jewishness and Judaism in Contemporary Cinema, Rutgers University Press, New Brunswick 2012, pag. 72.

70 Cfr. Marchede de SadePhilosophy in the Boudoir, Penguin, New York 2006, pagg. 19, 36, 40.

71 Ibid., pag. 44.

72 Cfr. E. M. Jones, Libido Dominandi: Sexual Liberation and Political Control («Il dominio della libidine: liberazione sessuale e controllo politico»), St. Augustine's Press, South Bend 2000, pag. 22.

73 Vedi P. Cryle-L. O'Connell, Libertine Enlightenment: Sex, Liberty and License in the Eighteenth Century («Illuminismo libertino: il sesso, la libertà e la licenza nel XVIII secolo»), Palgrave Macmillan, New York 2003.

74 Vedi E. von Kuehnelt-Leddihn, Leftism, Regnery, Washington DC 1991.

75 Cfr. C. Paglia, Sexual Personae: Art and Decadence from Nefertiti to Emily Dickinson («La persona sessuale: arte e decadenza da Nefertiti ad Emily Dickinson»), Yale University Press, New Haven 2001, pag. 235.

76 Ibid., pag. 236.

77 Vedi E. M. Jones, Monsters from the Id: The Rise of Horror in Fiction and Film («Mostri dall'Id: l'ascesa dell'horror nella finzione e nel film»), Spence, Dallas 2000.

78 Vedi M. Gordon, Voluptuous Panic: The Erotic World of Weimar Berlin («Il panico voluttuoso: il mondo erotico della Berlino di Weimar»), Feral House, Los Angeles:, 2006); M. Tartar, Lustmord: Sexual Murder in Weimar Germany («Lustmord: l'omicidio sessuale nella Germania di Weimar»), Princeton University Press, Princeton 1995.

79 Cfr. W. Reich, The Sexual Revolution: Toward a Self-Governing Character Structure («La rivoluzione sessuale: verso un'auto-dominio della struttura del carattere»), Doubleday, New York 1971, pag. 53.

 

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