Questa pagina 1 è una trascrizione parziale del commento del DVD di Eric Holmberg intitolato Hell's Bells: The Dangers of Rock'n'Roll («La campane dell'inferno: i pericoli del rock»; 1988). Essa riunisce diversi esempi di feroce odio anticristiano, di cui trasuda questo genere musicale, presi sia dalla grafica presente sulle copertine dei CD-ROM che nei testi di tanti brani. L'immagine sovrastante è una fotografia di Madonna crocifissa durante il Confession Tour del 2006.
Per esaminare sistematicamente e obiettivamente i segni dell'influenza satanica nel rock, prenderemo in considerazione alcune delle credenze di base di coloro che sono tenacemente impegnati nella diffusione della religione del diavolo. Come punto iniziale, esamineremo The Satanic Bible («La bibbia satanica»; Avon 1969). Le empie «sacre scritture» della società legalmente registrata a San Francisco (in California) The Church of Satan («La Chiesa di Satana»), sono state redatte dal fondatore di questa sètta, Anton Szandor LaVey (vero nome Howard Stanton Levy o Levey; 1930-1997). Forse LaVey è stato il satanista più famoso del XX secolo.
Sopra: The Satanic Bible.
Mentre metteva in piedi la sua sètta, LaVey è stato consulente ad Hollywood per le pellicole che trattavano di occultismo, interpretando anche il ruolo del diavolo 2 nel film Rosemary's Baby («Il bambino di Rosemary»; 1968) e Invocation of my Demon Brother («Invocazione al mio fratello demonio»; 1969), un film underground diretto dal celebre occultista Kenneth Anger. Che cosa insegna la Satanic Bible di LaVey? Questi insegnamenti sono presenti nell'odierno rock? Cominciamo con la Persona di Gesù Cristo:
«Io intingo il mio
indice nel sangue debole del vostro impotente e folle redentore,
e scrivo sul suo sopracciglio lacerato dalle spine "il vero principe
del male, il re degli schiavi"»
3.
L'odio scontato espresso in queste righe è comprensibile quando consideriamo che il controllo di Satana sull'umanità era totale ed invulnerabile ad ogni sforzo umano fino alla venuta di Gesù. Sulla croce, il Suo sopracciglio lacerato dalle spine e il Suo corpo trafitto offrì il sacrificio di sangue perfetto per la remissione dei nostri peccati.
Ora, il potere di Satana è stato spezzato una volta per sempre per chiunque crede in quel Sangue. Nulla di straordinario, dunque, nel fatto che Satana lo odî così tanto. Possiamo trovare questa dottrina demoniaca nel rock? Purtroppo, sì. Più di ogni altro personaggio, Gesù è divenuto oggetto di scherno da parte di molti gruppi rock. Praticamente ogni aspetto della Sua vita e del Suo ministero è stato ridicolizzato e criticato.
Il brano dei Jefferson Airplane The Son of Jesus («Il figlio di Gesù»), dall'LP Long John Silver («L'argento di Long John»; RCA 1972) è sacrilego, e, fra le altre cose, suggerisce che Gesù sarebbe stato un occultista, che avrebbe avuto figli bastardi da Maria Maddalena, e che Dio Padre sarebbe stato sessualmente attratto dalla figlia di Gesù. Ecco un estratto del testo di questa canzone:
Sopra: I Jefferson Airplane e il loro LP Long John Silver.
Questa stessa chiassosa mancanza di rispetto per il Messia caratterizzò la vita e le composizioni di John Lennon (1940-1980). Un suo biografo ha scritto che Lennon, all'inizio della sua carriera con i Beatles, disegnò una vignetta di Gesù crocifisso. Ai piedi della croce c'era un paio di pantofole 4. Durante gli anni formativi dei Beatles in Germania, un altro biografo narra come il Venerdì Santo, il giorno che ricorda la crocifissione del Signore, Lennon fece uno dei suoi scherzi blasfemi ad alcune suore che passavano sotto il suo appartamento. Avevano appena lasciato il loro convento per compiere il loro apostolato quando
«rimasero scioccate nel vedere
sulla strada un'effigie grottesca a grandezza naturale di Gesù sulla
croce che John aveva dipinto e appeso sul suo balcone. Appena le
suore guardarono con stupore l'immagine sacrilega, John lanciò loro
dei preservativi Durex pieni d'acqua. In seguito, Lennon urinò su di
esse cantando: "Pioggia che cade dal cielo"»
5.
Nella sua canzone God, Lennon non solo sottolinea la sua indifferenza verso Cristo, ma umilia il Figlio di Dio paragonandolo a John F. Kennedy, a Bob Dylan, ai mantra induisti e ai Beatles. Questi esempi, presi nel loro insieme, spiegano la famosa affermazione di Lennon su Cristo, e sono più che un semplice commento all'innaturale adulazione di cui furono oggetto i Beatles. Egli desiderò ardentemente l'annientamento di Gesù come Messia e del cristianesimo come fede 6.
Sopra: i Ludichri$t.
Questo esempio di aperta bestemmia non è l'unico. Effettivamente, decine di gruppi parlano in modo esplicito nei loro testi dell'empietà che, fino a poco tempo fa, non poteva essere reperita che nelle librerie specializzate in occultismo. Per molti è una questione di soldi. La ribellione vende bene, e per i tipi più duri cosa potrebbe esserci di più ribelle che ingiuriare Cristo e bestemmiare Dio?
Sopra: i Mercyful Fate.
Sopra: i Christian Death e la cover di What's the Verdict.
La cantante alternative rock Lydia Lunch ha registrato diversi dischi con numerose formazioni, tra cui i Teenage Jesus and the Jerks («Gesù adolescente e gli idioti»). Le loro canzoni includono Crown of Thorns («Corona di spine») e lo stridente I Am the Lord Jesus («Io sono il Signore Gesù»), la maggior parte del quale è stato registrato a rovescio.
A sinistra: i Teenage Jesus and the Jerks. A destra, la Lunch posa in una improbabile Pietà.
Nel mondo del rock, anche gli atti più significativi, amorosi e sacrificali della vita del Signore, come l'Ultima Cena, sono stati infangati. Durante il Suo ultimo pasto prima della morte, Gesù diede ai Suoi discepoli il pane e il vino per inaugurare la nuova Alleanza, una promessa d'amore e di perdono. Il pane si è trasformato nel Suo Corpo trafitto e il vino nel Suo Sangue versato, il prezzo terribile che Egli dovette pagare per riscattare l'uomo.
Non c'è nulla di divertente in ciò. I Graceland hanno cambiato il nome The Last Supper («L'Ultima Cena») in First Snack («Il primo spuntino»; Paris Records 1987); la copertina sembra suggerire che il menù comprende anche una prostituta.
Sopra: gli MDC.
Sopra: The Cure.
Nella Lettera agli Ebrei, San Paolo scrive: «Secondo la legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue e senza spargimento di sangue non esiste perdono» (Eb 9, 22). Il Sangue di cui si parla è quello dell'Agnello di Dio. Senza il Suo Sangue i nostri peccati rimangono come un muro eterno che ci separa da Dio. Dileggiare il Sangue di Cristo equivale a negare il nostro unico percorso per fuggire dall'inferno, ed è per questo motivo che la profanazione dell'Eucarestia (Corpo e Sangue di Gesù Cristo) è fondamentale nella religione e nella liturgia satanica.
Anche gli altri aspetti del sacrificio di Cristo sono stati ridicolizzati. Una tecnica occulta favorita per dissacrare il sacro è mescolarlo al profano. Prendete ad esempio la corona di spine che Gesù Cristo ha portato per espiare i nostri peccati d'orgoglio. In una foto, Ozzy Osbourne è stato immortalato con una corona del genere. Anche The Damned e Terence Trent D'Arby hanno deriso la corona di spine, con D'Arby che si è fatto fotografare crocifisso.
Da sinistra: Ozzy Osbourne e Terence Trent D'Arby.
è sorto anche un gruppo - ovviamente anticristiano - che ha preso il nome Crown of Thorns («Corona di spine»).
Sopra: i Crown of Thorns.
Sopra: gli Spooky Tooth.
Anche i Coven 6669 rinunciano all'opera della redenzione portata a termine attraverso la crocifissione. Lo stesso Anton LaVey, fondatore della Church of Satan, sarebbe l'autore del testo del loro brano Burn the Cross («Brucia la croce»), dall'album Blessed is the Black («Benedetto è il buio»; Ever Rat 1990):
A sinistra, la cover di Blessed is the Black. A destra, l'heavy metal band Coven 6669.
Due esempi visivi di feroce odio anticristiano sulle copertine dei CD dei Deicide: a sinistra, The Stench of Redemption («Il fetore della Redenzione»; Earache Records 2006); a destra, Scars of the Crucifix («Le cicatrici del Crocifisso»; Earache Records 2004).
Da sinistra, la cover di The Stench of Redemption e quella di Scars of the Crucifix.
Un altro modo in cui Gesù Cristo viene attaccato consiste nel equipararlo ad ogni altro leader spirituale o religioso. Di recente, questo errore, noto come «universalismo» (o «sincretismo religioso»), è divenuto estremamente popolare, in particolare con lo sviluppo del culto New Age.
Sopra: gli Earth Wind & Fire e il loro album All in All.
Musicalmente, questa eresia è stata illustrata nel brano All in All, dall'album dell'ex beatle George Harrison (1943-2001) Somewhere in England («Da qualche parte in Inghilterra; Capitol Records 1979»): «They call you Christ, Vishnu, Buddha, Jehovah, our Lord. You are Govindam, Bismillah, Creator of All» («Essi ti chiamano Cristo, Vishnu, Buddha, Geova, nostro Signore. Tu sei Govindam, Bismillah, Creatore di Tutto»). Harrison si è unito ad una schiera di musicisti rock che hanno espresso, in un modo o in un altro, questa filosofia.
Con la religiosità orientale, con il New Age e con l'occulto - la dieta spirituale preferita dell'industria rock - è quasi possibile fare a meno di menzionare Gesù Cristo all'interno del rock secolare, tranne qualche riferimento all'anemico e idrocefalico Cristo universalista. Il problema è che nulla suona meglio che dire alla gente che tutte le religioni portano a Dio, anche se Gesù ha affermato il contrario.
A sinistra, George Harrison; a destra la cover di Somewhere in England.
Praticamente, ogni religione tenta di appropriarsi della figura di Cristo e di annoverarlo nella propria line-up di superstar spirituali, ma noi abbiamo l'evidenza irrefutabile che Gesù ha negato totalmente la possibilità di giungere a Dio tranne che attraverso di Lui: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me» (Gv 14, 6).
Questi che vi abbiamo mostrato sono solo alcuni tra i tanti esempi di musica rock in cui la persona di Gesù viene beffata e vilipesa. Se, come spesso si sente dire, pochi o nessuno dei musicisti rock sarebbero coinvolti nell'adorazione diabolica, è forse una coincidenza che le «sacre» scritture sataniche si siano adempiute nelle loro creazioni così chiaramente? Trattando del Crocifisso, ossia del principale simbolo associato a Cristo, insegna The Satanic Bible: «Guarda il crocifisso; cosa simboleggia? Pallida incompetenza appesa ad un albero» 7.
Come simbolo della sua sconfitta e del suo futuro annientamento, la religione satanica aborrisce la croce e tenta continuamente di screditarla. Oggi, ad esempio, milioni di giovani non pensano a nulla portando il crocifisso al collo o facendolo penzolare dai loro orecchini, mentre partecipano in tutto all'immoralità sessuale e ai peccati di abuso di droga per i quali Cristo si è sacrificato sulla croce.
Chissà come gode Satana per questa ironia! Questo tipo di profanazione è di moda nel mondo del rock, soprattutto tra le stelle più popolari. è come se il musicista più pervertito, il più grande o il più ossessivo avesse preso di mira la croce. La musica di Prince è piena di allusioni a Gesù e alla croce, che portano a pensare chi è spiritualmente ingenuo che egli sia un nuovo tipo di cristiano. Un altra diva il cui uso della croce è ossessivo e blasfemo è Madonna.
Sopra: Madonna
crocifissa. A destra: il «cristiano»
Prince nudo sulla cover di Lovesexy (Paisley
Park 1988).
Ex ragazza-copertina del periodico Time e - secondo molti sondaggi - una delle donne più ammirate e influenti del mondo per molti giovani, Madonna mescola sacro e profano con un'intensità tale da dare un nuovo significato alla parola «sacrilegio». Nel maggio del 1985, Madonna ha affermato che «i crocifissi è sexy perché c'è un uomo nudo su di essi» 8. Come siamo giunti lontani dai pubblici oltraggi degli anni '60 provocati dalle asserzioni - oseremmo dire benigne - di John Lennon! Gradualmente, siamo divenuti prigionieri di spiriti seduttori, tanto che oggi anche gli atti più spudorati di bestemmia e di profanazione sono divenuti socialmente accettabili.
Nel suo videoclip Hot in the City (1982) Billy Idol crocifigge la sua girl friend tra un'incessante folata di pose sessuali. Tali scene sono divenute così frequenti da far pensare che la musica rock sia un'industria cristiana, almeno finché ci si accorge della loro vera intenzione, del loro vero messaggio e dello stile di vita proposto. Un secondo modo in cui l'inferno usa la croce è attraverso la profanazione tipica della religione e della liturgia satanica.
Sopra: Billy Idol e alcuni fotogrammi estratti dal video Hot in the City.
L'inversione della croce, ad esempio, è un elemento essenziale del rituale satanico. In una foto, Johnny Rotten, leader dei Sex Pistols, indossa una maglietta - disegnata da lui stesso - con un crocifisso rovesciato e la parola Destroy («Distruggi») 9.
La dissacrazione attraverso la distruzione del sacro e l'aggiunta di immagini o simboli demoniaci è parte integrante della religione satanica. Il logo della Church of Satan (il simbolo dell'infinito sormontato da una croce di Lorena), detto Croce del Leviatano, presente nelle prime pagine di The Satanic Bible, è stato stampato (insieme ad altri simboli esoterici e a molte rune) anche sul retro della cover dell'album dei Duran Duran intitolato Seven And The Ragged Tiger («Sette e la tigre cenciosa»; Capitol Records 1983).
Da sinistra: I Duran Duran e la cover di Seven And The Ragged Tiger.
è risaputo che la croce satanica è utilizzata dalle streghe e dagli occultisti. Il punto interrogativo capovolto non è nient'altro che il simbolo del pianeta Saturno, che per gli occultisati rappresenta Satana. Tale il simbolo è divenuto anche il logo ufficiale dei Blue öyster Cult. L'intenzione spirituale di questo emblema usato da questa band è ovviamente quello di parodiare la Sacra Scrittura.
Sopra: i Blue öyster Cult e il loro logo.
Ma questo non è l'unico esempio di occultismo all'interno delle composizioni di questo gruppo. Se si ascolta il brano You're not the one («Non sei quello»), dal loro album Mirrors («Specchi»; Sony Records 1979), è possibile intendere queste parole: «All of the fancy ladies, oh they could talk and talk» («Tutte le signore stravaganti, oh loro potrebbero parlare e parlare»).
Anche se questo testo non sembra satanico in superficie, dopo di esso, se si ascolta quel parlottare stridulo, riducendone notevolmente la velocità, è possibile intendere chiaramente queste parole: «Furthermore, Our father who art in Heaven... Satan» («Inoltre, padre nostro che sei nei cieli... Satana»). Questa profanazione dell'autorità e della Persona di Dio Padre ci porta dritto alla terza citazione presa da The Satanic Bible:
«Io guardo fisso nell'occhio vitreo del tuo
terribile Geova; io sollevo una grossa ascia e apro in due il suo
cranio divorato dai vermi»
10.
Forse, la rockstar transessuale Wayne County aveva in mente queste parole quando ha scritto il testo di Storm the Gates of Heaven («Assalta i cancelli del paradiso»), dall'album Rock'n'Roll Cleopatra (Royalty 1995):
Sopra: Wayne County e il suo LP Rock'n'Roll Cleopatra.
Questa continua bestemmia è stata intensificata dai Venom. In una nota stampata sul loro album Welcome to Hell («Benvenuto all'inferno»; Phantom Sound & Vision 1985) essi proclamano:
Sopra: i Venom e il suo album Welcome to hell.
I Depeche Mode hanno un approccio più seducente e blasfemo. Nella canzone Personal Jesus, dall'ellepì Violator («Violatore; Reprise/Wea 1990), che parla della fede in Cristo - almeno in questa vita - il coro inizia ad attaccare gratuitamente l'amore e la Persona di Dio.
Sopra: i Depeche Mode e il loro album Violator.
Questo tema raggiunge il suo apice più pervertito nel brano Dear God («Caro Dio»; Caroline 1986), degli XTC. Indovinate cosa si suppone che rappresenti l'albero sotto cui canta il vocalist di questa band nel relativo videoclip...
Sopra: gli XTC e il loro singolo Dear God.
L'albero che appre nel video rappresenta evidentemente la croce, e sono le persone sull'albero nel video che sono al centro di questa citazione presa dalla Satanic Bible: «L'angelo della menzogna si è accampato nelle anime dei giusti. Attraverso la felicità, l'eterna fiamma del potere dimora all'interno della carne del satanista» 11. Come rappresentante di Cristo sulla Terra, la Chiesa e le cose che la circondano sono detestabili per la religione satanica. Ecco cosa cantano gli Scraping Foetus Off the Wheel: «And the only good Christian is a dead Christian» («E l'unico cristiano buono è un cristiano morto»).
Parlando dei Christian Death, va detto che essi annoverano la Chiesa nel loro elenco di cose da dissacrare nel brano Stairs-Uncertain Journey («Gradini-Viaggio incerto»), presente nel loro LP Only Theatre of Pain («Solo un teatro di dolore»; Frontier Records 1982). Le ultime due frasi di questa canzone non compaiono nel booklet del CD e sono cantate a rovescio. Se si invertono le lettere si ottiene questa frase: «God of city no is there/ Damn the name of God» («Il Dio della città non è qui... segue una bestemmia irripetibile»).
A sinistra, la cover di Only Theatre of Pain, dei Christian Death. A destra, il testo scritto a rovescio.
Sopra: gli Exodus.
Il gruppo The Church («La chiesa») descrive la Sposa di Cristo come decaduta, spezzata e senza testa. L'abominevole natura della Chiesa è anche oggetto di un sottile messaggio lanciato dalla canzone dei The Cure intitolata The Holy Hour («L'ora santa»), dall'album Faith («Fede; Elektra/Wea 1981): «I cannot hold what you devour/ The sacrifice of penance in holy hour» («Non posso sopportare ciò che ti divora/ Il sacrificio di penitenza nell'ora santa»).
Nel brano Missionary Man, dall'album Revenge («Vendetta»; Legacy/RCA/Sony BMG 1986), questo disprezzo per la penitenza o per il pentimento dei peccati viene gridato ai quattro venti da Annie Lennox, degli Eurythmics, insieme all'avvertimento di evitare ogni contatto con chi potrebbe salvare la vostra anima:
Sopra: gli Eurythmics.
Note
1 Traduzione dall'inglese, a cura di Paolo Baroni, dell'articolo Rock Music's Lampooning of Christ and Christianity («La satira di Cristo e del cristianesimo nella musica rock»), reperibile alla pagina web http://www.inplainsite.org/html/rock_music_vs_christ.html 2 Sembra che la storia che LaVey avrebbe recitato nel film nella parte del diavolo sia un falso (N.d.T.). 3 Cfr. The Book of Satan («Il Libro di Satana»), cap. I, versetto 6. 4 Cfr. H. Davies, The Beatles, McGraw-Hill, 1985, pag. 103. Questa vignetta appare nel libro Skywriting by Word of Mouth, Harper & Row Publishers, 1986, pag. 189. 5 Cfr. A. Goldman, The Lives of John Lennon («Le vite di John Lennon»), William Morrow and Company, Inc., 1988, pag. 120. 6 Alcuni lettori ricorderanno la dichiarazione che il beatle John Lennon fece alla stampa internazionale nel 1966: «Il cristianesimo è destinato a scomparire, raccoglierà sempre meno fedeli fino a svanire del tutto. Non c’è nulla da discutere su questo punto: ho ragione e i fatti mi daranno ragione. In questo momento siamo più popolari noi di Gesù». 7 Cfr. Book of Satan, cap. II, versetto 1. 8 Cfr. Spin, maggio 1985, pag. 44. 9 La foto è stata scattata da Mick Jagger sul palcoscenico durante il tour mondiale del 1981 degli Stones. 10 Cfr. Book of Satan, cap. I, versetto 10. 11 Ibid., cap. 5, versetto 13.
|