titolo dieci tecniche di manipolazione usate dai media

a cura di Sylvain Timsit 1

 

postato: 6 marzo 2022

 

manipolazione mediatica

 

 

«In uno Stato totalitario, non importa cosa pensa la gente, dal momento che il governo può controllare le persone con la forza usando una mazza. Ma quando non puoi controllare le persone con la forza, allora devi controllare cosa pensano, e il modo ideale per farlo è tramite la propaganda».

 

- Noam Chomsky, filosofo

 

 

Prefazione

 

L'elenco delle regole che segue è stato redatto da Sylvain Timsit per tentare di risvegliare la nostra civiltà occidentale dal torpore e dalla passività in cui giace. Possiamo affermare con assoluta certezza che mai come oggi le tecniche di manipolazione vengono usate in maniera massiccia e incessante dai mezzi di informazione. E ciò in modo impressionante, soprattutto a partire dalla pandemia di COVID-19, un evento di portata planetaria che ha visto l'utilizzo della manipolazione mediatica a livelli mai conosciuti prima, con una concertazione quasi totale di tutti i media ufficiali (TV, giornali, Internet, ecc...).

 

manipolazione mediatica

 

Chi ha osato criticare o esprimere il proprio dissenso a riguardo alla narrazione ufficiale dei fatti è stato bandito, zittito, censurato o emarginato (o addirittura oscurato sui social). Hanno letteralmente sostituito la libera informazione con la dittatura del pensiero unico. E ora stanno facendo la stessa cosa con la guerra in Ucraina...

 

censura mediatica

 

Siamo quindi costretti a constatare che anche la democrazia rappresentativa, che regola i Paesi dell'Occidente, nonostante le sue garanzie e i suoi contrappesi, non è una forma di governo che ci metta al sicuro dal sorgere di regimi autoritari o da gravi violazioni dei diritti delle persone, soprattutto della libertà di espressione. Ma, come osserva giustamente Noam Chomski, in uno Stato (apparentemente) libero, l'élite finanziaria al comando è costretta ad adottare forme di linguaggio subdole e ingannatrici, che nascondono alla maggior parte del pubblico le reali intenzioni di certe misure economiche, politiche o sanitarie.

 

 

Dunque, la prima cosa da fare è di riappropriarci del nostro spirito critico, di non dare eccessiva credibilità ai media («l'ha detto la TV»...), e di cercare fonti sicure di informazione alternativa che non siano sul libro-paga di chi ci bombarda 24 ore al giorno con fake-news. Ricordiamo infine che la televisione, la più importante arma nelle mani dei manipolatori, è un elettrodomestico dotato di un telecomando da cui si può spegnere, per poi accendere il nostro cervello e pensare con la nostra testa. Non è mai troppo tardi per riprendere il contatto con la realtà e con la verità dei fatti.

 

noam chomski- sylvain timsit

  

  Paolo Baroni.

 

 

Premessa

 

I media possono plasmare l'opinione pubblica. Essi hanno contribuito a creare o a distruggere movimenti sociali, crisi finanziarie e persino alimentare le fiamme di certe tendenze ideologiche. Ci sono molti studi e teorie sull'influenza dei media. Uno di questi, noto come «strategie di manipolazione usate dai media», è venuto dall'autore francese Sylvain Timsit.

 

Le persone spesso attribuiscono erroneamente allo scrittore e filosofo Noam Chomsky questa idea, ma Timsit è l'autore originale. La sua intenzione era quella di mostrare come i media usano gli strumenti psicosociali per distrarre il pubblico da ciò che conta davvero. I media manipolano l'opinione pubblica minimizzando i problemi reali.

 

manipolazione tv

 

L'obiettivo di questa azione è di rendere la società più sottomessa e meno critica. Inoltre, questo studioso francese afferma che i media usano queste tecniche propagandistiche per sostenere la disuguaglianza e il neocapitalismo. Quella che segue è una lista delle tecniche di manipolazione creata da Timsit nel 2002, che conserva a tutt'oggi la sua validità:

 

decalogo della manipolazione

 

1. La strategia della distrazione

 

Si tratta di uno degli elementi fondamentali della manipolazione effettuata dai media. La distrazione è quando i mezzi di comunicazione cercano di deviare l'attenzione del pubblico lontano da questioni importanti. I media bombardano le persone con continue distrazioni e informazioni su cose superficiali in modo che non si interessino a questioni essenziali riguardanti la politica, la cultura, l'economia o le questioni sociali. L'idea è di tenere lo sguardo delle persone lontano dai problemi reali e attirarli verso cose che non sono realmente importanti (le cosiddette «armi di distrazione di massa»). In questo modo, il pubblico rimarrà concentrato sulle banalità e non avrà né spazio né tempo per pensare ai problemi reali.

 

armi di distrazione di massa

Quando i mass media puntano i riflettori su un

problema, tutto il resto non esiste più.

 

2. Creare problemi, e in seguito offrire soluzioni

 

Questa strategia consiste nel creare un problema che faccia reagire l'opinione pubblica in un certo modo per poi accettare o addirittura chiedere una «soluzione» che il governo premeditava di imporre sin dall'inizio. Ad esempio, creando una crisi economica in modo che il pubblico accetti una violazione dei diritti del lavoratore o una diminuzione della sicurezza sul lavoro come «mali necessari». Un altro esempio è lasciare che la violenza urbana si verifichi o si intensifichi in modo che le persone chiedano politiche più repressive. Così facendo, i manipolatori diventeranno degli eroi.

 

3. Cambiamenti graduali

 

L'obiettivo in questo caso è far sì che il pubblico accetti misure che sembrano inaccettabili se proposte tutte in un colpo solo introducendole poco a poco. Ciò può accadere anche nel corso di diversi anni. Alcune persone credono che questo sia il modo in cui strategie socio-economiche radicali, come il neoliberismo, sono state imposte durante gli anni '80 e '90. Lentamente, ma inesorabilmente, sempre più industrie sono state privatizzate e la sicurezza sul lavoro è stata ridotta.

 

cambio sesso

Il cambiamento di sesso: un'idea impensabile fino a

pochi decenni fa e oggi largamente accettata.

 

4. Differire

 

Un altro modo per convincere le persone ad accettare un'idea impopolare è presentarla come qualcosa di doloroso, ma necessario (i famosi «sacrifici») che accadrà in futuro, sempre «per il nostro bene». È molto più facile per le persone accettare un sacrificio futuro piuttosto che uno immediato perché non ne saranno influenzati qui e ora. Questo dà alle masse più tempo per abituarsi all'idea del cambiamento e ad accettarlo a malincuore quando sarà il momento.

 

5. Parlare alle persone come se fossero bambini

 

La maggior parte della pubblicità utilizza discorsi, argomenti, caratteri e intonazioni infantili. È come se gli spettatori non fossero abbastanza maturi o non avessero la capacità di comprendere certe idee. In questo modo, quando i media cercano di ingannare il pubblico, lo spettatore potrebbe rispondere in modo ancora più infantile. Lo scopo è di ottenere una docile sottomissione alle direttive provenienti dall'alto.

 

tv - pifferaio magico

 

6. Fare leva sulle emozioni delle persone

 

Attivare i lati emotivi delle persone è una strategia classica per dissuaderli dall'analisi razionale delle situazioni. Inoltre, fare appello alle emozioni delle persone significa manipolare il loro comportamento istintivo, che di solito è basato sul desiderio o sulla paura (vedi pandemia COVID-19).

 

fare leva sulle emozioni

 

7. Tenere le persone all'oscuro della verità

 

Un'altra strategia di manipolazione operata dai media è quella di assicurarsi che il pubblico sia incapace di comprendere la tecnologia utilizzata per controllarli. Per fare ciò, i poteri possono effettuare tagli al budget per l'istruzione, per le borse di studio, per master costosi, per percorsi di carriera difficili, ecc... Un popolo ignorante e illetterato è più facile da governare.

 

media - fake news

 

8. Convincere il pubblico ad accettare la mediocrità

 

In questo caso, l'idea è di promuovere la convinzione che sia bene essere una persona ignorante e non intellettuale. Vedi esempi di questa tecnica in certi programmi TV-spazzatura (Il Grande Fratello, Uomini e Donne, L'Isola dei Famosi, ecc...). In realtà, noi guardiamo ciò che vogliamo guardare o guardiamo ciò che essi vogliono che guardiamo? Per Timsit, la risposta è chiara: il consumismo e la banalità ci stanno ipnotizzando. Pertanto, non ci importa di ciò che ci circonda, essendo stati addestrati ad essere individui mediocri.

 

tv spazzatura

 

9. Far sentire le persone in colpa

 

Questa strategia consiste nel far credere alle persone di essere responsabili di ciò che sta accadendo (vedi i supposti problemi legati all'ambiente...). Le cose stanno andando male perché la gente non è intelligente, non ha molte capacità o non lavora abbastanza duramente. In questo modo, le persone incolperanno se stesse invece di dare la colpa al sistema.

 

greta thunberg

Il personaggio di Greta Thunberg è stato ampiamente utilizzato dalla martellante propaganda ecologista per farci sentire in colpa a causa dell'inquinamento (la famosa «impronta di anidride carbonica» per cui ognuno di noi dovrebbe provare rimorso...).

 

10. Conoscere meglio il pubblico per poterlo manipolare

 

Quest'ultima strategia si basa sullo sviluppo di un sistema che consente alle oligarchie al comando di conoscere gli individui meglio di quanto essi conoscono se stessi. Ciò può essere ottenuto utilizzando le neuroscienze e la psicologia. Questa strategia è particolarmente efficace per controllare le masse.

 

manipolare la mente

 

In conclusione, conoscere queste strategie di manipolazione utilizzate dai media ci consentirà di decidere quanto lasceremo che i media ci influenzino o come reagiremo quando le identificheremo.

 

resisti al nuovo ordine mondiale

 


banner centro culturale san giorgio

 

Note

 

1 Questo articolo è reperibile alla pagina web

https://it.larafornm.com/sylvain-timsit-ten-media-manipulation-strategies-2566

L'originale in lingua inglese è alla pagina web

https://exploringyourmind.com/10-strategies-of-media-manipulation/

In alcuni punti abbiamo aggiunto alcune nostre osservazioni riguardanti l'attualità.

 

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