di Jonas E. Alexis 1
Il prodigioso letterato Hugh B. Urban, dell'Ohio State University, scrive nel suo studio Magia Sexualis:
Aleister Crowley (1875-1947) fu un prodotto di quell'epoca. Egli nacque e crebbe in una famiglia puritana, e ammise:
Anche il poeta inglese socialista Edward Carpenter (1844-1929), che era un fautore della liberazione sessuale, fece affermazioni molto simili 4. La stessa cosa fecero lo scrittore David Herbert Lawrence (1885-1930) e altri 5. Negli anni '80 dell'Ottocento, ossia nell'epoca in cui le metafisiche darwiniste iniziarono a diffondersi come un fuoco selvaggio, la moralità era considerata come una reliquia del passato.
Era dunque inevitabile che la decadenza sessuale si facesse strada fra molti intellettuali e scrittori, e più specificamente nella vita di Oscar Wilde (1854-1900), che di conseguenza finì per contrarre la sifilide. Wilde arruolava ragazzi come prostitute negli strati più poveri della società e li usava 6. Un biografo dichiarò che Wilde
Diceva Wilde: «L'immoralità è un mito inventato dalle persone buone per spiegare la curiosa attrattiva esercitata dai cattivi» 8. Se la perversione non esiste, perché dunque non usare i ragazzini come giocattoli sessuali? Infatti, Wilde venne accusato in più occasioni di «posare come un sodomita», e alla fine venne arrestato per «grave indecenza» 9.
Come Crowley e William Butler Yeats (1865-1939), Wilde era un membro della Golden Dawn 10, il gruppo occulto che praticava la magia sessuale come mezzo per ottenere il potere e l'energia. Wilde definiva la sua libidinosa passione «l'irreprimibile fiamma, il verme che non smette mai di mangiare» 11. Il ritratto di Dorian Gray (1890) è per molti versi l'autobiografia di Wilde scritta in forma narrativa. Tuttavia, paragonato a Crowley, Wilde era semplicemente un principiante.
Crowley era un contemporaneo di Sigmund Freud (1856-1939), il quale credeva che «l'uomo avrebbe fatto dell'erotismo genitale il punto centrale della sua vita» 12. Molti dei discepoli di Freud, inclusi Wilhelm Reich (1897-1957) ed Herbert Marcuse (1898-1979), fecero proprio quel principio sessuale e lo costituirono «il necessario analogo e il prerequisito indispensabile per la liberazione» 13. Scrive Urban: «Se c'è una figura nell'immaginario moderno alla quale viene generalmente associata la pratica della magia sessuale, questi è certamente Aleister Crowley» 14.
Crowley, scrive Urban, «fece uso esplicito degli atti sessuali più "devianti", come la masturbazione e l'omosessualità, come componenti centrali della sua pratica magica» 15. «Tra il 1914 e il 1918, il diario di Crowley, il "Rex de Arte Regia", riporta una lunga serie di 309 atti di magia sessuale per una vasta varietà di scopi» 16. Questi punti non sono privi di evidenza. Scrive lo storico dell'occulto Colin Wilson (1931-2013):
«Si dice che Crowley abbia preso parte a centocinquanta omicidi rituali, la maggior parte dei quali di bambini» 19. In un particolare rito magico, Crowley battezzò una rana con il nome di Cristo e la crocifisse su di una croce 20. Il pugnale con cui crocifisse la rana era stato chiamato «Pugnale dell'Arte» 21. Ciò indica evidentemente che Crowley conosceva abbastanza bene quanto potente fosse l'Arte nella lotta contro l'ordine morale ed estetico. Nel suo testo estremamente particolareggiato Magick: In Theory and Practice (1929), egli scrive:
Egli prosegue dicendo:
Sopra: da sinistra, il mago nero Aleister Crowley e il suo manuale di magia cerimoniale Magick: In Theory and Practice
Ciò che questo maestro del satanismo ci sta dicendo è che gli attori e le attrici, o anche gli scrittori, possono essere facilmente posseduti anche senza esserne consapevoli. In altre parole, attori e attrici possono - di proposito o inconsapevolmente - entrare nella parte di una persona indemoniata mentre recitano.
Detta in parole più semplici, attori e attrici possono evocare una divinità semplicemente «immedesimandosi completamente nel soggetto di un dramma o di un romanzo». Gli attori possono chiamare questi fenomeni con nomi diversi, ma il risultato finale - secondo Crowley - è sempre lo stesso. Tuttavia, questo «metodo» è piuttosto antico. Esso era già conosciuto nei secoli passati ed era presente in ogni cultura.
Tra i filosofi e i musicologi era risaputo che il dramma e la musica possono essere usati come collegamento diretto alla possessione demoniaca 24. Quasi tutti gli scrittori e i drammaturghi greci erano consapevoli di questo fenomeno. Platone (427-347 a.C.) afferma:
Scrive lo studioso Gilbert Rouget:
Rouget prosegue con questa roboante osservazione:
Il defunto Michael Jackson (1958-2009), che per il suo moonwalk (la tecnica di camminare all'indietro) si ispirò agli insegnamenti di Aleister Crowley, sarebbe stato d'accordo. Egli disse infatti:
Sopra: un estratto dal libro Magick in cui Crowley suggerisce all'adepto di imparare a camminare all'indietro.
Aleister Crowley affermò che il suo manuale The Book of the Law («Il Libro della Legge»; 1904), gli fu inspirato da un'entità che comunicava attraverso di lui:
Quale fu il messaggio di Aiwass?
Aiwass disegnato da Crowley.
Sopra: il fungo psilocibina (psilocybe semiancelata).
Crowley non fu l'unica persona a considerare le droghe come una porta d'accesso all'altra dimensione. Aldous Huxley (1894-1963), che assunse droghe insieme a Timothy Leary (1920-1996), dell'Università di Harvard, la pensava allo stesso modo. Ecco un'interessante conversazione tra Huxley e Leary, che ebbe luogo mentre entrambi erano sotto l'influenza di sostanze allucinogene:
Ricordatevi che Leary affermava di essere «Crowley rinato, e si suppone che completi il lavoro che Crowley iniziò, preparando l'umanità alla coscienza cosmica» 33. William Sargant (1907-1988), un famoso psichiatra britannico, ha dichiarato: «Nei suoi scritti e parlandomi personalmente, Aldous Huxley insisteva nel dire che la mescalina lo aveva condotto alla presenza di Dio» 34.
Sargant aggiunge:
Leary stesso sapeva perfettamente ciò che stava accadendo ad un'intera generazione di giovani attraverso il movimento della droga, e in particolare mediante la musica dei Rolling Stones, dei Led Zeppelin e dei Beatles. Barry Miles, nella sua biografia di Paul McCartney, scrive:
McCartney ha ammesso:
Sopra: i Beatles insieme a Bob Dylan.
McCartney ha anche ammesso che sotto l'influenza delle droghe le canzoni e la musica dei Beatles venivano composte in meno di un'ora. Yoko Ono, moglie di John Lennon (1940-1980), ha confessato:
Attori, registi e produttori cinematografici sono giunti a conclusioni simili, sebbene usino un linguaggio diverso per esprimere le loro idee. Ad esempio, Wes Craven, conosciuto per i suoi film horror, ha ammesso di essere diventato progressivamente freudiano dopo aver iniziato ad assumere delle droghe.
Un produttore e regista di Hollywood che seguì indirettamente questo principio per tutta la sua vita fu Rainer Werner Fassbinder (1945-1982). Un biografo ha scritto di questo regista:
Un altro individuo che seguì questo orientamento in modo lievemente diverso fu Carlos Castaneda (1925-1998), che era un ammiratore di Crowley e di William Seward Burroughs (1914-1997). Castaneda frequentò la University of California, Los Angeles (UCLA) e si laureò in Antropologia. La sua tesi di dottorato fu intitolata «Sorcery: A Description of the World» («Stregoneria: una descrizione del mondo»), che più tardi venne pubblicata come libro con il titolo Viaggio a Ixtlan. Le lezioni di don Juan 40.
Più tardi, si scoprì che molti dei suoi libri erano delle finzioni 41. Castaneda, come i suoi maestri Crowley e Burroughs, assumeva droghe come fonte di illuminazione. Fra le altre cose, egli incoraggiò «la psicosi, il suicidio e l'omicidio» 42. Si dice che le sue amanti, «The Witches» («Le streghe»), si siano suicidate.
Inoltre, Castaneda ha collaborato con il gruppo The Eagles, che più tardi cantò Hotel California 43, una delle canzoni più popolari di tutti i tempi. Il punto cruciale è che sia i vecchi che i nuovi attori e attrici potrebbero testimoniare che le droghe li hanno portati in luoghi in cui forse non avrebbero voluto andare.
E Hollywood è uno dei tanti luoghi sulla terra in cui è facile trovare registi, attori e attrici che assumono droghe per «migliorare» le loro performance. Considerate, ad esempio, l'attrice Helen Mirren, che ha recitato in film psicopatici come The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover («Il cuoco, il ladro, sua moglie e l'amante»; 1989). All'età di sessantatre anni, la Mirren ha ammesso di aver sniffato cocaina fino alla fine degli anni '80 44. Peter Greenaway, regista di The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover, ha descritto questo film come
The Cook, The Thief, His Wife and Her Lover.
Riguardo allo spregevole e irresponsabile linguaggio usato nel film, Greenaway ha dichiarato: «Ho provato un grande piacere nello scrivere questa parte»! 46. Greenaway ha inoltre ammesso:
Greenaway ha anche ammesso che il film stesso ha un intreccio sadico 48. Greenaway ama girare film che includono
Tuttavia, Greenaway stesso ha ammesso che vuole corrompere intenzionalmente la morale di chi va a vedere i suoi film. Il fatto è che Greenaway non ha il coraggio di guardare quanto è corrotto lui! Egli ha affermato: «Ci sono state cose particolarmente terribili che sono accadute davanti alla cinepresa durante le riprese di questo film, cose che ho trovato difficili da guardare» 50. In un precedente articolo abbiamo visto come Heath Ledger (1979-2008), che ridefinì il significato del personaggio di Joker nella pellicola Il cavaliere oscuro (2008), si drogava pesantemente, una condotta che alla fine lo ha condotto ad una tragica morte 51.
Certe persone dicono che ogni mattina hanno bisogno di una buona tazza di caffè per funzionare come si deve, e sembra che per alcune celebrità di Hollywood il caffè sia costituito - come dice Aiwass - da «strane droghe». Ad un certo punto della loro carriera, la maggior parte di queste celebrità ha dovuto assumere delle droghe per migliorare le proprie performance.
L'elenco è infinito: Shia Labeouf 52, Edward Furlong e Linda Hamilton (di Terminator 2), Robert Downey Jr., Drew Barrymore, Mary-Kate Olsen, Lindsay Lohan, Tila Tequila, Mischa Barton, Jeremy London, River Phoenix, David Hasselhoff, Farrah Fawcett, Nicole Richie, Macaulay Culkin, Edie Falco, Philip Seymour Hoffman, Charlie Sheen, Tatum O'Neal, Johnny Depp, Ed Harris, Michael J. Fox, Brittany Murphy, Judy Garland, Marilyn Monroe (1926-1962), Anna Nicole Smith (1967-2007), Elizabeth Taylor (1932-2011), Kirsten Dunst, Angelina Jolie, George Clooney, Keith Richards, Colin Farrell, Madonna, Jon Bon Jovi, Lady Gaga, Whitney Houston (1963-2012), George Michael, Naomi Campbell, Megan Fox, Halle Berry, Brad Pitt, ecc...
Natalie Portman ha ammesso: «Sì, non ho toccato l'erba fino a che non ho avuto vent'anni. Non mi sono mai sbronzata fino all'Università. Ma penso che (drogarsi) sia una buona cosa in molti modi» 53. Forse ci sono delle verità nella testo del suo brano rap 54 in cui ha confessato di aver manipolato i test mentre era ad Harvard.
Note
1 Traduzione dell'originale inglese Crowley Goes to Hollywood and the Music Industry, a cura di Paolo Baroni. Scritto reperibile alla pagina web http://www.veteranstoday.com/2014/11/04/crowley-goes-to-hollywood-and-the-music-industry-part-ii/ 2 Cfr. H. B. Urban, Magia Sexualis: Sex, Magic, and Liberation in Modern Western Esotericism («Magia sessuale: il sesso, la magia e la liberazione nell'esoterismo moderno occidentale»), University of California Press, Berkley e Los Angeles 2006, pag. 111. 3 Ibid., pag. 112. 4 Ibid., pag. 114. 5 Cfr. H. Lawrence, The Portable D. H. Lawrence, The Viking Press, New York 1947, pagg. 651-652. 6 Vedi, ad esempio, L. Kelleher, «Wilde's Lust for Young Boys in the Spotlight» («La lussuria di Wild per i ragazzini al centro dell'attenzione»), in Irish Examiner, del 30 gennaio 2012. 7 Cfr. R. Ellman, Oscar Wilde, Knopf, New York 1988, pag. 389. 8 Cfr. K. Mogg, «Alfred Hitchcock: Master of Paradox» («Alfred Hitchcock: maestro del paradosso»), in Senses of Cinema, maggio 2005. 9 Cfr. E. Kantor, Politically Incorrect Guide to English and American Literature («Guida del politicamente scorreto nella letteratura inglese e americana»), pag. 157. 10 Documentato in J. Carter, Sex and Rockets («Sesso e razzi»), Feral House, Port Townsend 2004, pag. 43. 11 Cfr. N. McKenna, The Secret Life of Oscar Wilde («La vita segreta di Oscar Wilde»), Basic Books, New York 2005, pag. 109. 12 Cfr. H. B. Urban, op. cit., pag. 113. 13 Ibid. 14 Ibid., pag. 106. 15 Ibid. 16 Ibid., pag. 122. 17 Cfr. C. Wilson, The Occult: A History («L'occulto: una storia»), Random House, New York 1971, pagg. 362-363. 18 Ibid., pag. 365. 19 Cfr. C. Burns, Hidden Secrets of the Eastern Star («I segreti nascosti della Stella d'Oriente»), Sharing, Mt. Carmel 1997, pag. 102. 20 Cfr. L. Sutin, Do What Thou Wilt: A Life of Aleister Crowley («Fa ciò che ti piace: una vita di Aleister Crowley»), St. Martin’s Press, New York 2000, pagg. 206-201, 292. 21 http://hermetic.com/crowley/libers/lib70.html 22 Cfr. A. Crowley, Magick: In Theory and Practice («Magia: nella teoria e nella pratica»), Dover, New York 1976, pagg. 12-13. 23 Ibid., pag. 15. 24 Per uno studio storico su questo argomento, vedi, ad esempio, T. K. Oesterreich, Possession, Demoniacal and Other Among Primitive Races, in Antiquity, the Middle Ages, and Modern Times, University Books, New York 1996; G. Rouget, Music and Trance: A Theory of the Relations Between Music and Possession, University of Chicago Press, Chicago 1985; P. Murray-P. Wilson, Music and the Muses: The Culture of «Mousike» in the Classical Athenian City, Oxford University Press, New York 2004; F. S. Connelly, The Sleep of Reason: Primitivism in Modern European Art and Aesthetics, 1725-1907, Pennsylvania State University Press, University Park 1995; J. B. Foster, Heirs to Dionysus: A Nietzschean Current in Literary Modernism, Princeton University Press, Princeton 1981; C. Segal, Dionysiac Poetics and Euripides' Bacchae, Princeton University Press, Princeton 1982; E. Csapo-M. C. Miller, The Origins of Theater in Ancient Greece and Beyond, Cambridge University Press, New York 2007; M. Persson Nilsson, The Dionysiac Mysteries of the Hellenistic and Roman Age, Arno Press, New York 1975; C. Roebuck, The Muses at Work: Arts, Crafts, and Professions in Ancient Greece and Rome, MIT Press, Boston 1969; S. M. Friedson, Dancing Prophets: Musical Experience in Tumbuka Healing, University of Chicago Press, Chicago 1996; M. Roseman, Healing Sounds from the Malaysian Rainforest: Temiar Music and Medicine, University of California Press, Berkley 1991; I. M. Lewis, Ecstatic Religion: An Anthropological Study of Spirit Possession and Shamanism, Penguin, New York 1971; M. Tucker, Dreaming With Open Eyes: The Shamanic Spirit in Twentieth-Century Art and Culture, HarperCollins, New York 1992. 25 Cfr. G. Rouget, Music and Trance: A Theory of the Relations Between Music and Possession («Musica e trance: una teoria delle relazioni tra musica e possessione»), University of Chicago Press, Chicago 1985, pag. 205. 26 Ibid., pag. 191. 27 Ibid., pag. 206. 28 Cfr. D. Marsh, Trapped: Michael Jackson and the Crossover Dream («Intrappolato: Michael Jackson e il sogno all'incrocio»), Bantams Books, New York 1985, pag. 195. 29 Cfr. A. Crowley, The Book of the Law, Weiser Books, New York 1976, pag. 5. Hoor-paar-kraat era uno dei nomi del dio egizio dalla testa di falco Horus. 30 Ibid., pag. 31. 31 Cfr. J. Carter, op. cit., pag. xviii. 32 Cfr. T. Leary, Flashbacks: An Autobiography («Ricordi: un'autobiografia»), G. P. Putnam's Sons, New York 1983, pagg. 43-44. 33 Cfr. R. A. Wilson, Cosmic Trigger («Grilletto cosmico»), New Falcon Publications, Tempe 1977, vol. I, pag. 100. 34 Cfr. W. Sargant, The Mind Possessed: A Physiology of Possession, Mysticism, and Faith Healing («La mente posseduta: una fisiologia della possessione, del misticismo e della fede che guarisce»), J. B. Lippencott, New York 1973, pag. 106. 35 Ibid., pag. 99. 36 Cfr. B. Miles, Paul McCartney: Many Years from Now (Paul McCartney: molti anni da adesso»), Henry Holt and Company, New York 1977, pag. 184. 37 Ibid., pag. 185. 38 Cfr. B. Robb, Screams and Nightmares: The Films of Wes Craven («Urla e incubi: i film di Wes Craven»), The Overlook Press, New York 1998, pagg. 13-14. 39 Cfr. C. B. Thomsen, Fassbinder: The Life and Work of a Provocative Genius («Fassbinder: la vita e l'opera di un genio provocatorio»), Faber and Faber, Londra 1991, pag. 42. 40 Cfr. W. P. Patterson-B. Allen Patterson, The Life and Teachings of Carlos Castaneda («La vita e gli insegnamenti di Carlos Castaneda»), Arete Communications, 2008, pagg. 2-3. 41 Cfr. R. Marshall, «The Dark Legacy of Carlos Castaneda» («L'oscura eredità di Carlos Castaneda»); vedi pagina web http://www.salon.com/books/feature/2007/04/12/castaneda/ 42 http://egina2.blogspot.com/2007/04/dark-legacy-of-carlos-castaneda.html 43 Qualcuno ha suggerito che questo brano sembra essere un riferimento alla Church of Satan («Chiesa di Satana»). La sede originale di questa sètta era situata in California Street. Il recording manager di questa band ha ammesso che i membri del gruppo hanno avuto dei rapporti con la Church of Satan. 44 http://www.cnn.com/2008/SHOWBIZ/09/01/helen.mirren.rape/index.html 45 Cfr. D. Keesey, The Films of Peter Greenaway: Sex, Death and Provocation («I film di Peter Greenaway: sesso, morte e provocazione»), McFarland & Company Inc. Publishers, 2006, pag. 82. 46 Ibid., pag. 83. 47 Ibid., pag. 82. 48 Cfr. V. Gran-M. Gras, Peter Greenaway: Interviews (Peter Greenaway: interviste»), University Press of Mississippi, 2000, pag. 97. 49 Ibid., pagg. 61-62. 50 Cfr. D. Keesey, op. cit., pag. 83. 51 Vedi, ad esempio, B. J. Robb, Heath Ledger: Hollywood's Dark Star (Heath Ledger: la stella oscura di Hollywood»), Plexus, Londra 2008. 52 http://en.wikipedia.org/wiki/Shia_LaBeouf 53 Cfr. «Natalie Portman on Getting Drunk, Smoking Pot» («Natalie Portman sullo sbronzarsi e sul fumare erba»), in The Huffington Post, del 3 dicembre 2009. 54 https://www.youtube.com/watch?v=IWW8onRK_GA#t=24
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